Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio
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Approfondimento<br />
Pericolosità sismica<br />
e norme tecniche<br />
per le costruzioni<br />
Un articolo sui risvolti<br />
applicativi legati al nuovo<br />
concetto di “pericolosità<br />
sismica” introdotto<br />
dal DM 14/01/08.<br />
In questa prima parte<br />
vengono richiamati alcuni<br />
concetti generali, in una<br />
successiva verrà svolto un<br />
esempio pratico condotto su<br />
un caso reale.<br />
Leonardo Evangelisti<br />
geologo<br />
leonardoevangelisti@alice.it<br />
La presente nota vuole rappresentare un<br />
contributo informativo per gli iscritti,<br />
sui nuovi concetti di “Pericolosità Sismica<br />
di Base” ed “Azione Sismica di Progetto”<br />
introdotti definitivamente dal nuovo DM<br />
14 gennaio 2008, nonché sulla loro<br />
possibile applicazione nella pratica<br />
professionale.<br />
Per una migliore comprensione <strong>del</strong> testo si<br />
consiglia la lettura <strong>dei</strong> capitoli 2 e 3 <strong>del</strong><br />
sopra citato Decreto Ministeriale con<br />
particolare attenzione ai paragrafi 2.4, 3.2 e<br />
relativi sottoparagrafi oltre all’Allegato A e<br />
B scaricabili dal sito internet<br />
www.infrastrutture.gov.it/consuplp.<br />
Questo articolo si inserisce in un più<br />
ampio ed articolato progetto di<br />
aggiornamento professionale messo a<br />
punto dal Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> Regionale<br />
<strong>del</strong> <strong>Lazio</strong> con il concorso di alcuni<br />
professionisti <strong>del</strong>la nostra regione e con il<br />
supporto <strong>del</strong> mondo Universitario.<br />
È opinione di chi scrive che<br />
l’informazione e l’aggiornamento oltre a<br />
rappresentare atti di responsabilità e crescita<br />
professionale, trovano la loro reale<br />
dimensione nei momenti di<br />
approfondimento individuale.<br />
Il DM 14/01/2008 (NTC 2008), aggiorna<br />
il DM 14/01/2005 (NTC 2005) e<br />
distingue nettamente il concetto di<br />
pericolosità sismica di base da quello di<br />
azione sismica sulle costruzioni.<br />
La pericolosità sismica di base è<br />
attualmente definita non più per zone<br />
sismiche, che di fatto assumono un ruolo<br />
esclusivamente amministrativo, ma in<br />
corrispondenza di migliaia di punti disposti<br />
su una griglia regolare che copre <strong>tutto</strong> il<br />
territorio nazionale come visibile nel sito<br />
internet http://esse1-gis.mi.ingv.it.<br />
In tali punti o nodi <strong>del</strong>la griglia, i<br />
ricercatori <strong>del</strong>l’INGV hanno calcolato le<br />
accelerazioni sismiche orizzontali massime<br />
attese, relative a terremoti che hanno i<br />
seguenti nove tempi di ritorno (Tr) espressi<br />
in anni: 30, 50, 72, 100, 140, 200, 475,<br />
1000, 2500. Ogni nodo ha un suo numero<br />
identificativo (ID), è localizzato da una<br />
coppia di coordinate geografiche espresse<br />
in gradi sessagesimali-decimali e coincide<br />
con affioramenti reali o fittizi di sottosuolo<br />
rigido - bedrock - (categoria di sottosuolo<br />
A:Vs,30 > 800m/sec, vd. par. 3.2.2 NTC<br />
2008), in condizioni di campo libero e con<br />
superficie topografica orizzontale.<br />
È noto che in una data località fisica, un<br />
sisma con tempo di ritorno di 30 anni,<br />
ovvero che si verifica in media una volta<br />
ogni trent’anni, sarà meno severo di uno<br />
con tempo di ritorno di 475 anni per<br />
esempio e si intuisce che l’accelerazione<br />
orizzontale massima associata a<br />
quest’ultimo sarà relativamente superiore.<br />
All’aumentare <strong>del</strong> tempo di ritorno<br />
aumenta l’accelerazione massima attesa su<br />
sito rigido di riferimento e quindi la<br />
pericolosità sismica di base.<br />
16 professioneGeologo 18-2008