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Leggi tutto... - Ordine dei Geologi del Lazio

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L’OsservatorioGeodinamicodi Rocca di Paparinasce comeMuseo GeofisicoAttualitàLe nuove normeper le costruzioni:un passo avanti?L’articoloLa Dendrocronologiacome metodo diindagine in geologiaIniziativeLe Acque<strong>del</strong>la Valle<strong>del</strong>l’Aniene


il punto <strong>del</strong> DirettoreNuovoDirettoree nuovoConsiglioCari colleghi,questo è il mio primo numero di Professione Geologo da DirettoreResponsabile. Provenendo dalla redazione si è trattato di un passaggio ditestimone che ho raccolto con molto piacere ma anche con un pizzico di dispiacere.Dispiacere per le dimissioni di Antonio Colombi con il quale ho lavorato in questi annie che ringrazio caldamente per <strong>tutto</strong> il lavoro svolto, l’impegno e la ferrea volontà didare il migliore prodotto possibile a tutti i colleghi.Al momento non ho intenzione di fare alcun cambiamento alla linea editoriale, cherimarrà sostanzialmente la stessa seguita finora poiché condivisa da <strong>tutto</strong> il Consiglio.Spero vivamente in una vostra attiva partecipazione a tutt’oggi poco sentita. Da quandoè stato stampato il primo numero <strong>del</strong> notiziario abbiamo ricevuto pochissimi contributie commenti e la mancanza di materia prima rende più faticosa la creazione <strong>dei</strong> nuovinumeri. Per questo vi esorto a farvi sentire: servono idee, articoli, notizie, documenti edenunce!Mi scuso per il ritardo con il quale uscirà questo numero dovuto ad un periododi inattività legato alle elezioni per il rinnovo <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>.Colgo subito l’occasione per ringraziare tutti i colleghi che hanno fatto parte <strong>del</strong> seggioe che hanno resistito alle lunghissime giornate e, soprat<strong>tutto</strong> serate, di votazione.Ne approfitto anche per sottolineare positivamente la numerosa partecipazionedi candidati e di elettori, che mi auguro di continuare a vedere anche adesso lontanodalle votazioni.In questo numero troviamo un’analisi <strong>del</strong> nostro ex Direttore Responsabile sulle nuoveNorme Tecniche sulle Costruzioni, norme particolarmente importanti per la nostracategoria. Un articolo nello stile <strong>del</strong>l’autore che, senza remore alcune, pone uninterrogativo preoccupante sulle reali competenze <strong>del</strong> geologo. Mi piacerebbe poterpubblicare altri punti di vista provenienti da colleghi che operano in questo settore.Scopriamo poi come l’Osservatorio di Rocca di Papa si sia trasformato in un MuseoGeofisico attraverso un percorso guidato interattivo alla scoperta <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo interno<strong>del</strong>la Terra e degli strumenti passati e presenti utilizzati per gli studi.Un altro articolo interessante riguarda un metodo di indagine geologica forse nonmolto conosciuto che può essere un valido aiuto negli studi in campo ambientale(fluviale, movimenti di versante, costiero, etc.): la Dendrocronologia.Troviamo inoltre una iniziativa importante per la diffusione <strong>del</strong>la cultura ambientalefin dalla giovane età; l’università, in questo caso l’Università degli Studi “Roma Tre”,promuove un progetto scolastico rivolto alle scuole medie superiori per far conoscere,nello specifico, le acque <strong>del</strong>la valle <strong>del</strong>l’Aniene coinvolgendo tutti i soggetti competentiin materia.E per finire l’articolo Rilevando e Mangiando che ci porta questa volta a pochichilometri da Roma nella riviera etrusca.Buona lettura a tutti!Il Direttore ResponsabileGeol. Manuela RuisiPer contattare la redazione:professionegeologo@geologilazio.comprofessioneGeologo 10-20053


L’indice<strong>del</strong> numero dieciIl punto <strong>del</strong> Direttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3di Manuela RuisiLuglio 20020Rivista quadrimestrale<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>Anno IV - numero 10 - Novembre 2005Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di Roma572/2002 <strong>del</strong> 15 ottobre 2002Luglio 2002Direttore responsabileManuela RuisiRedazioneMassimo Amodio, Manuela Ruisi,Roberto SalucciSegreteriaRosy SaccoDirezione, Redazione,Amministrazione<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>Via Flaminia, 43 - 00196 RomaTel. 06.36000166, Fax 06.36000167e-mail: ordine@geologilazio.comprofessionegeologo@geologilazio.cominternet: www.geologilazio.comProgetto grafico e impaginazioneAndrea BenenatiVia Latina, 49 - 00179 RomaTel. 06.70493401e-mail: andrea.benenati@tiscali.itStampaCipes di Ezio FiorettaVia Sabaudia, 63 - 04100 LatinaPubblicitàLo StudiaccioViale Petrarca, 39 - 04100 LatinaTel. 0773.692870e-mail: lostudiaccio@libero.itChiuso in redazione il 30 novembre 2005Copertina stampata su carta ecologicaInterno stampato su carta riciclataImmagine di copertina:Rocca di Papa - Foto di C. GaspariniLa riproduzione totale o parziale degli articolie <strong>del</strong>le foto, vietata ai sensi <strong>del</strong>l’art. 65<strong>del</strong>la L. 633/41, può essere autorizzatasolo dalla Direzione.0L’editoriale <strong>del</strong> Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6di Fabrizio MillesimiAttualità - Le nuove norme sulle costruzioni:un passo avanti? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8di Antonio ColombiL’argomento - L’Osservatorio di Rocca di Paparinasce museo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12di Calvino GaspariniL’articolo - La Dendrocronologia come metododi indagine in geologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16di Rosanna Fantucci e Vittorio StocchiIniziative - Le Acque <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong>l’Aniene . . . . . . . . . . . . 20di Giuseppe CapelliNotizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22Circolari <strong>del</strong> Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> . . . . . . . . . . . 23Attività <strong>del</strong> Consiglio - Sintesi <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibere . . . . . . . . . . . 26Linea diretta - La corrispondenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Aggiornamento Albo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30Corsi e Convegni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31Rilevando e... mangiando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32di Giacinto Angelucci e Roberto AgnoletprofessioneGeologo 10-20055


L’editoriale<strong>del</strong> PresidenteTerminatala maratonaelettoralesi tornaal lavoro!Mentre scrivo questo editoriale le urne per l’elezione <strong>del</strong> ConsiglioNazionale sono ancora aperte, mentre sono già definiti i nomi deglieletti nei vari Ordini Regionali e nell’EPAP; quando questo bollettinosarà distribuito, saranno noti anche i nomi degli eletti al Consiglio Nazionale e saràfinalmente conclusa questa lunghissima ed estenuante maratona elettorale che hainteressato centinaia di candidati e migliaia di elettori.Nella nostra regione continuiamo a soffrire per un disinteresse diffuso verso gliappuntamenti elettorali <strong>del</strong>la categoria, e siamo stati gli unici tra gli Ordini ad esseredovuto ricorrere alla terza tornata elettorale per eleggere i nuovi consiglieri: allafine <strong>del</strong>le operazioni di voto, sommando quelle pervenute per posta a quelledepositate direttamente nell’urna, si sono contate solo 338 schede espresse dai 1280aventi diritto al voto, con la percentuale più bassa registrata in Italia. Considerandoche le Province hanno risposto bene e che in due, Frosinone e Rieti, hannoespresso il voto più <strong>del</strong>la metà degli elettori, ne discende che è Roma la provinciameno presente. Ma tale scarso interesse non può essere ascritto ai soli geologi, comedimostra il fatto che anche per l’elezione <strong>dei</strong> Consigli di ingegneri e architetti si èricorso alla terza convocazione.Ora è però il momento di porre in archivio tensioni e divisioni che hannocontrapposto i candidati alla ricerca esasperata <strong>del</strong> consenso e finalmente rimettersiin marcia con iniziative a favore <strong>del</strong>la categoria.Rinviando ad altri il commento sugli esiti <strong>del</strong>le elezioni all’EPAP e al CN, voglioqui presentare alcune considerazioni sul rinnovato Consiglio Regionale <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>.La prima positiva novità riguarda il passaggio <strong>del</strong> numero <strong>dei</strong> consiglieri da nove adundici, con la conseguente possibilità di essere maggiormente presenti e propositivinei rapporti con le Istituzioni.La seconda è in realtà negativa e riguarda la mancanza di un rappresentante <strong>dei</strong>geologi juniores, dovuta alla scarsissima esistenza, non solo nel <strong>Lazio</strong> ma in tuttaItalia, di questa nuova figura professionale; in attesa che crescano di numero c’ècomunque l’impegno <strong>del</strong> Consiglio eletto di raccogliere tutte le istanze e leaspettative per poterle esaminare e rappresentare nelle sedi opportune.Il nuovo Consiglio si muoverà in continuità con il vecchio per realizzare unprogramma condiviso sia dalla stragrande maggioranza <strong>dei</strong> suoi componenti chedagli elettori che hanno affidato il loro consenso; anche coloro che sono stati eletticon altro programma hanno dimostrato di non voler rappresentare una sterileopposizione alle iniziative che saranno intraprese ma di voler contribuire allamigliore gestione <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. Con queste premesse penso che, facendo tesoro didifferenze, si potrà lavorare in accordo e con serenità.Il sottoscritto, accingendosi a indossare per la quarta volta i panni <strong>del</strong> Presidente,desidera ringraziare tutti quelli che hanno sentito il bisogno di mettersi in gioco edi candidarsi, tutti quelli che hanno votato dimostrando attaccamento a questanostra istituzione e augurare buon lavoro a tutti gli eletti.Il PresidenteFabrizio Millesimi6 professioneGeologo 10-2005


Il Consiglioquadriennio 2005-2009Fabrizio MillesimiPresidentePresidente dal 1995,quarto mandato,Funzionario Geologo <strong>del</strong>l’Arpa <strong>Lazio</strong>,<strong>del</strong>egato provinciale di Rieti.Ecco il nuovo Consiglio in caricaper il prossimo quadriennio,cresciuto ad undici elementi,insediatosi l’8 novembre 2005.Claudio PanicciaVice Presidentequarto mandato,libero professionista,membro <strong>del</strong>la Commissione Parcelle,<strong>del</strong>egato provinciale di Frosinone.Calvino GaspariniTesorierequarto mandato,Dirigente di Ricerca <strong>del</strong>l’Istituto Nazionaledi Geofisica e Vulcanologia.Roberto SalucciSegretarioquarto mandato,libero professionista,membro <strong>del</strong>la Commissione Parcelle,rappresentante <strong>del</strong> Consiglioper il Fascicolo Fabbricato,<strong>del</strong>egato provinciale di Roma.Antonio ColombiConsiglierequarto mandato,Funzionario Geologo <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong>,docente incaricato corso di LegislazioneAmbientale Università “Roma Tre”.Manuela RuisiConsiglieresecondo mandato,Funzionario Geologo <strong>del</strong>l’Autoritàdi Bacino <strong>del</strong> Fiume Tevere,Direttore responsabile <strong>del</strong> notiziario <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>,membro <strong>del</strong> Gruppo di Lavoro in Idrogeologia,<strong>del</strong>egato provinciale di Roma.Fabio MelchiorriConsiglieresecondo mandato,libero professionista,membro <strong>del</strong>la Commissione Parcelle,<strong>del</strong>egato proviciale di Roma.Massimo AmodioConsiglieresecondo mandato,libero professionista,<strong>del</strong>egato provinciale di Latina, membro <strong>del</strong>laCommissione Parcelle e rappresentante <strong>del</strong>Consiglio nel Gruppo di Lavoro <strong>del</strong>la Regione<strong>Lazio</strong> per le normative sui Lavori Pubblici.Giuseppe CapelliConsigliereprimo mandato,Professore associato di Idrogeologia Universitàdegli Studi “Roma Tre”.Eugenio Di LoretoConsigliereprimo mandato,Funzionario Geologo <strong>del</strong>la Regione <strong>Lazio</strong>,<strong>del</strong>egato provinciale di Roma.Vittorio StocchiConsigliereprimo mandato,libero professionista,membro <strong>del</strong>la Commissione Parcelle, <strong>del</strong>egatoprovinciale di Viterbo.professioneGeologo 10-20057


AttualitàLe nuove normesulle costruzioni:un passo avanti?Le nuove norme tecnicheper le costruzioni e il ruolo<strong>del</strong> Geologo: le opinionisono contrastanti.Ecco un primo puntodi vista poco confortante...Il dibattito è aperto.di Antonio ColombiGeologo <strong>del</strong> Servizio <strong>Geologi</strong>co Regionale(acolombi@regione.lazio.it)Con l’emanazione <strong>del</strong> Decreto <strong>del</strong>Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture e <strong>dei</strong>Trasporti <strong>del</strong> 14 settembre 2005 si èconclusa la querelle apertasi conl’emanazione <strong>del</strong>l’Ordinanza <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong> Consiglio <strong>dei</strong> Ministri 3274 <strong>del</strong> 20marzo 2003.Senza problema alcuno o barrieraideologica affermo che sono stato unfervente assertore che l’OPCM non fossecosì sbalestrata, antigeologica edincostituzionale come qualcuno hadichiarato, e visto che queste nuove normela recepiscono in gran parte, sono contentodi quanto ho sempre asserito. Inoltrel’OPCM 3274/03, nata sull’onda emotiva<strong>del</strong> dramma per l’evento sismico di SanGiuliano di Puglia, ha avuto il merito dipungere persone dormienti che per annicontinuavano a dissertare ma nonproducevano in materia di normativasismica e scuotere coloro che si eranoarroccati su posizioni conservative di unostatus quo vecchio di 25 anni.Dall’OPCM 3274, brutta o bella che fosse,il quadro sismico riclassificativo italiano èmutato indubitabilmente nella direzione<strong>del</strong>la sicurezza, e questo merito bisognarenderlo a chi, anche se con fretta e conerrori nel testo, ha emanato un’Ordinanzacosì importante.Le nuove Norme Tecniche per leCostruzioni, entrate in vigore il 24ottobre 2005, anche se in fase transitiva,sostituiscono a tutti gli effetti gli allegati 2,3 e 4 <strong>del</strong>l’OPCM sopraccitata, le normetecniche <strong>del</strong> 16.01.1996 e il DM LL.PP.<strong>del</strong>l’11.03.88, tanto caro a noi <strong>Geologi</strong>, peressere stato il passepartout che ha permessoalla nostra categoria di divenire parteintegrante nel mondo professionale,progettuale ed amministrativo.Anticipo subito una riflessione che forseavrebbe dovuto essere conclusiva; chissàche non dovremo un domani mangiarci lemani per aver messo in soffitta con troppafacilità il DM 11.03.88.Le nuove Norme avranno un periodo ditransizione di diciotto mesi in cui iProgettisti potranno utilizzare, a loroinsindacabile scelta e giudizio, le vecchie ole nuove norme per costruire, però sullabase <strong>del</strong>la nuova classificazione normatadalle singole Regioni a seguito di quantoprescritto dall’OPCM 3274/03.Purtroppo in Italia il periodo transitorio èsempre troppo lungo e non si riesce mai adare un taglio netto, coccolandosi ecrogiolandosi nei periodi di latenza troppolunghi (qui prodest?). Le catastrofi nonrispettano i tempi di transizione!Voglio subito sgombrare ogni dubbio cheviene insinuato, spesso con malcelataignoranza o subdola disinformazione dalmondo Professionale e Accademico inConvegni o incontri, sul fatto che lariclassificazione sismica con queste normetorna ad appannaggio <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le8 professioneGeologo 10-2005


Infrastrutture. Errato!Sia chiaro che le nuove norme tecnichesulle costruzioni non cancellanominimamente l’allegato 1 <strong>del</strong>l’OPCM3274/03 in materia di Criteri diRiclassificazione sismica <strong>del</strong>territorio. Infatti la riclassificazionesismica <strong>del</strong> territorio ed il suo continuoaggiornamento biennale rimane adesclusivo appannaggio <strong>del</strong>le Regioni(secondo quanto disposto dall’articolo 94comma 2 lettera a) <strong>del</strong> D. Lgs. 112/98 cheattribuisce alle Regioni le funzioni perl’individuazione <strong>del</strong>le zone sismiche, laformazione e l’aggiornamento deglielenchi <strong>del</strong>le medesime zone).Anzi leRegioni sono le uniche che possono epotranno legiferare in questa materia,basandosi proprio sui criteri stabilitidall’OPCM 3274/03. Pertanto per quantoriguarda la nostra Regione l’unica e veraclassificazione sismica vigente da utilizzareè stabilita dalla DGR <strong>Lazio</strong> 766/03.Foto di A. ColombiTornando alle Norme, il puntofondamentale è che cambia totalmentel’impostazione <strong>del</strong>la progettazione che daprescrittiva diventa prestazionale.Sichiederà, infatti, ai Progettisti diraggiungere le prestazioni attese cercandoper qualsiasi tipologia di opera ladefinizione quantitativa <strong>del</strong>la sua vita diservizio attraverso una qualità progettualeesecutiva<strong>dei</strong> lavori che permetta all’operastessa di raggiungere senza problemistrutturali, anche se colpita da eventiambientali esterni, il suo tempo di servizio.In questo modo assume maggior valore ilconcetto di responsabilità <strong>del</strong>Professionista, anzi <strong>del</strong> Progettista o <strong>del</strong>team di progettazione, che diventa laconditio sine qua non per raggiungere laqualità richiesta per sopperire allacancellazione quasi totale <strong>del</strong>l’impiantoprescrittivo <strong>del</strong>le vecchie norme.Secondo le parole <strong>del</strong> Prof. Ing. RemoCalzona, Presidente <strong>del</strong>la Commissione perla redazione <strong>del</strong>le Norme, questodispositivo normativo «lascia il tecnico allasua sapienza in quanto non prevede più che cisiano organismi <strong>del</strong>lo Stato che, attraverso unaapprovazione, possano realizzare un illusorioalleggerimento <strong>del</strong>le responsabilità in caso dievento negativo».Questo articolo non sarà un Bignami <strong>del</strong>leNorme Tecniche che invece devono esserelette da chiunque si occupi diprogettazione in modo attento einteressato.Alcune cose, per dire il veroabbastanza, sono riprese dalla bistrattataOPCM 3274/03. Infatti vi ricordatequanto scandalo aveva scatenato fra i<strong>Geologi</strong> la suddivisione in cinque distintisuoli di fondazione definiti dall’OPCM?Ebbene sono stati riproposti anche inquesta normativa così come le famosequattro classi di accelerazione orizzontalemassima ag.Il testo si compone di 12 capitoli.A parteil Capitolo 1 che rappresenta il Preambolo,cioè una sorta di imprinting culturale <strong>del</strong>lenorme, il Capitolo 2 definisce i principi perla valutazione <strong>del</strong>la sicurezza e <strong>del</strong>leprestazioni attese inserendo il concetto deglistati limite e quello di vita utile <strong>del</strong>l’opera.I successivi Capitoli 3, 4 e 6 codificano imo<strong>del</strong>li per la descrizione <strong>del</strong>le Azioniambientali e naturali, accidentali ed antropiche,mentre il Capitolo 5 descrive le normetecniche per le costruzioni differite per i varimateriali da utilizzare.Con il Capitolo 7 si entra nelle normetecniche per la valutazione <strong>del</strong>la sicurezza e<strong>del</strong>le prestazioni <strong>del</strong>le opere interagenti con iterreni e le rocce; queste valutazionidovranno tenere conto anche per i terrenidegli stati limite.Di sicuro questo capitolo, che ricalca anchenella struttura il vecchio D.M. 11.03.88,riguarda in modo particolare noi <strong>Geologi</strong>.Qui entrano le noti allarmistiche, almenoda parte di una certa corrente di pensierogeologico, perché qualcuno ritiene, e forseoggettivamente non ha molti torti, che conquesto capitolo si potrebbe chiudere alProfessionista Geologo il ruolo <strong>del</strong>laGeotecnica e <strong>del</strong>le indagini ad essacollegata.Ma andiamo con ordine. Primo puntofondamentale è l’introduzione <strong>del</strong>la >>professioneGeologo 10-20059


Attualità>>Mo<strong>del</strong>lazione <strong>Geologi</strong>ca <strong>del</strong> sito chedeve avvenire per tutte le opere senzalimitazioni di sismicità <strong>del</strong>l’area, digrandezza <strong>del</strong>l’opera e di appartenenza azone vincolate o meno; questo èoggettivamente un grande passo perché laRelazione <strong>Geologi</strong>ca obbligatoriacomunque e sempre, di fatto, porta ilGeologo ad essere sempre presente nell’iterprocedurale di un’opera. Però questo nonelimina o non elude il fatto chegiuridicamente non siamo ancora Progettistiequiparati al livello di Ingegneri,Architettie Geometri per cui saremo sempre <strong>dei</strong>Consulenti, ora obbligatori e di serie A, masempre Consulenti <strong>dei</strong> Progettisti.Per le Indagini Geotecniche arrivano lenote dolenti. Infatti se leggete il Capitolo7.2.2 al terzo comma si inserisce la frase:«È responsabilità <strong>del</strong> Progettista definire ilpiano <strong>del</strong>le indagini e la caratterizzazionegeotecnica corrispondente alle diverse fasi <strong>del</strong>progetto…». Cosa significa ciò?Bisogna credere alle persone comeDe Paola che dicono che il Preambolo<strong>del</strong>le Norme (Cap. 1) è l’unica cosa a cui sideve far riferimento, così come ha riferitonell’autocelebrativo convegno dipresentazione <strong>del</strong>le norme a Valmontone, oa quelle persone, come il sottoscritto cheforse, in quanto dipendente pubblico,prevedono che le AmministrazioniPubbliche ed i loro FunzionariFoto di A. Colombitralasceranno le belle intenzioni <strong>del</strong>preambolo e applicherannoburocraticamente la normativa al punto7.2.2 non accettando relazioni geotecnichea firma <strong>del</strong> Geologo, in quanto nonprogettista. Che ne pensate?Altro problema.Tornando al mo<strong>del</strong>logeologico <strong>del</strong> sito, il testo recita al punto7.2.1 che «esso deve essere sviluppato inmodo da costituire un utile elemento diriferimento per l’inquadramento, da parte <strong>del</strong>Progettista, <strong>del</strong>le problematiche geotecnichea piccola e grande scala e <strong>del</strong> programma diindagini», mentre al capitolo 7.2.3 si recitache «le scelte progettuali... devono esserebasate sulla caratterizzazione geotecnica <strong>del</strong>sottosuolo, sulle tecnologie disponibili, sullaeffettiva costruibilità e sugli obiettiviprestazionali da soddisfare.» Ho evidenziatoin neretto alcune parole chiave in cui si fariferimento solo al Progettista e allageotecnica di cui egli stesso può definirneil piano di indagini e la caratterizzazione,relegando il mo<strong>del</strong>lo geologico, leFoto di A. Colombiproblematiche e le pericolosità geologichead elementi di riferimento<strong>del</strong>l’inquadramento; vale a dire relegandoil Geologo e la <strong>Geologi</strong>a ad aspettimeramente consulenziali.A leggere queste frasi bene, anzi questenorme di Legge, se fossi un GeologoProfessionista nel campo <strong>del</strong>la Geotecnicami verrebbero i sudori freddi, perché forsel’intento è stato quello con una legge,quindi con una fonte di diritto legislativoordinario, di mettere fine legalmente nelsilenzio alla sentenza <strong>del</strong> Consiglio di Stato701/99, quella che determinava lacoabitazione nella redazione <strong>del</strong>la relazionegeotecnica fra geologi ed ingegneri.Mi fermo qui perché questa nota vuoleessere uno spunto per stimolare tutti voi<strong>Geologi</strong>, Dipendenti Pubblici o LiberiProfessionisti, a leggere attentamente lenuove norme Tecniche per le Costruzioni,in modo da evidenziare e far risaltare a voistessi come cambierà per ciascuno di voil’attività professionale nei prossimi anni.Concludo con una riflessione positiva.Per chi come me ha assistito ai primigiorni drammatici <strong>del</strong> post-terremoto diSan Giuliano di Puglia (cfr articolo nelnumero 1/2002), nel silenzio di quellegiornate fredde <strong>dei</strong> primi di novembretorna alla mente la speranza che di frontealla disperazione ed alle macerie sorgevaspontanea.Verranno norme giuste e sicure?La speranza si rinnova oggi conl’emanazione di queste norme in modotale che portino veramente a non avere piùnel futuro scuole, edifici pubblici, civiliabitazioni e infrastrutture, rase al suolo nondalla forza distruttiva <strong>del</strong>la natura, bensìdalle inadempienze, incompetenze,leggerezze e superficialità <strong>del</strong>le persone chedevono applicarle, controllarle e farlerispettare.10 professioneGeologo 10-2005


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L’argomentoL’Osservatoriodi Rocca di Paparinasce museoGrazie al Comune di Roccadi Papa e all’IstitutoNazionale di Geofisica eVulcanologia lo storicoedificio <strong>del</strong>l’OsservatorioGeodinamico diventa unMuseo geofisico: un percorsoalla scoperta <strong>del</strong>l’inaccessibile.di Calvino GaspariniDirigente di Ricerca <strong>del</strong>l’IstitutoNazionale di Geofisica e VulcanologiaIl primo grande terremoto, <strong>del</strong>l’Italiaunita, che suscitò scalpore, fu quellod’Ischia <strong>del</strong> 28 luglio 1883, che ebbenotevoli ripercussioni parlamentari per laricca e nobile popolazione coinvolta neldisastroso evento. L’attenzione “pubblica” siposò sul problema terremoto ignorato dallalegislazione “albertina”. Fu istituita unacommissione parlamentare,“RealeCommissione Geodinamica”, presiedutadal senatore Pietro Blaserna (Professore diFisica all’Università di Roma), le cuiproposte furono recepite dal RealeDecreto (1883) il quale auspicaval’organizzazione di un regolare ServizioSismico esteso a tutta l’Italia, con lacreazione di osservatori di primo esecondo ordine da aggiungere a quelli giàesistenti. Furono individuati quattroosservatori <strong>del</strong> primo ordine, Pavia, Roccadi Papa, Casamicciola, Catania.L’Osservatorio Geodinamico di Rocca diPapa fu così costruito tra il 1888-1889, suprogetto (1886) di Michele Stefano DeRossi e <strong>del</strong>l’Ing.Alessandro Giannantoni.L’osservatorio iniziò una regolare attivitànel 1890, il De Rossi ne fu anche il primodirettore. Padre Bernardo Paoloni direttore<strong>del</strong>l’Osservatorio di Montecassino (1922)dava queste informazioni sull’osservatorio:«..sorge su terreno vulcanico sul labbro <strong>del</strong>cratere <strong>del</strong>lo spento Vulcano Laziale, eprecisamente sulla cima d’una piccola collinasovrastante il paese. Si compone di una grandesala centrale di forma ottagonale, nel cuimezzo si trovano il “pilastro sismico”impiantato sulla lava, ed ai cui lati sono dueampie camere rettangolari; l’una ad uso dilaboratorio, l’altra destinata alla biblioteca edallo studio; attigua al laboratorio v’èl’abitazione <strong>del</strong>l’assistente e <strong>del</strong> custode».L’Osservatorio faceva capo all’UfficioCentrale di Meteorologia e Geodinamica(R.D. 3534 <strong>del</strong> 1876 e 4636 <strong>del</strong> 1887) epassò, nel 1936, in gestione all’IstitutoNazionale di Geofisica (CNR).Le osservazioni sismologiche cessarono nelgennaio 1931 poiché, secondo quanto silegge in un comunicato <strong>del</strong>l’epoca, lalocalità non soddisfaceva più le esigenze<strong>del</strong>la sismometria moderna, era anchesopravvenuto il collocamento a riposo<strong>del</strong>l’allora Direttore GiovanniAgamennone.L’osservatorio, dopo le vicissitudinibelliche, fu riattivato dall’Istituto Nazionaledi Geofisica nel 1951 ed è ancorafunzionante, in particolar modo qualepunto fondamentale <strong>del</strong>la rete sismica egeodetica <strong>dei</strong> “Castelli Romani”.La trasformazioneI moderni strumenti geofisici,prevalentemente elettromeccanici, nonhanno più bisogno per il lorofunzionamento <strong>del</strong>la presenza di personalespecializzato, utilizzando per la trasmissione<strong>dei</strong> dati la telemetria. Questo ha portato12 professioneGeologo 10-2005


nel tempo alla riduzione <strong>del</strong>la presenza <strong>dei</strong>geofisici negli osservatori, lasciandovi ilsolo personale di presidio e di guardiania.Tale era la situazione anche<strong>del</strong>l’osservatorio di Rocca di Papa, in cuila superficie coperta di circa 600 m 2 nonessendo più adibita direttamente allaricerca, era utilizzata come magazzino, el’edificio nel suo complesso era fortementedeteriorato, per l’assenza <strong>del</strong>lamanutenzione ordinaria e straordinaria.Le giuste aspettative <strong>del</strong> Comune di Roccadi Papa da una parte, di vedere un benedemaniale con una storia centenaria,tornare a vivere culturalmente esocialmente, e dall’altra, l’Istituto Nazionaledi Geofisica e Vulcanologia, che trovavamotivazione e giustificazione a ridareslancio a una struttura che la modernaricerca aveva alienato, portò a ricercare unasoluzione confacente. Fu stipulata unaconvenzione tra Comune ed Istituto perdare una finalizzazione a museo all’edificio<strong>del</strong>l’antico osservatorio. Gli impegnifinanziari riguardarono la ristrutturazionee l’adeguamento alla normativa<strong>del</strong>l’immobile e all’allestimento <strong>del</strong>la partemuseale e didattica, e furono sostenuti oltreche dai due enti, dalla Regione <strong>Lazio</strong>,in parte prevalente e dalla Provincia diRoma.L’osservatorio è ancora funzionante con lemoderne strumentazioni per il rilevamentogeofisico, a questa strumentazione sarà >>professioneGeologo 10-2005 13


L’argomentoaggiunta quella più antica che per valoreculturale e didattico ha un rilevanteinteresse.La ristrutturazione architettonica ultima<strong>del</strong>l’Osservatorio è opera <strong>del</strong>l’Arch. IliaMonachesi, il progetto scientifico <strong>del</strong>museo è <strong>del</strong>lo scrivente, mentre laprogettazione <strong>del</strong>l’esposizione è<strong>del</strong>l’Arch. Giuseppe Marinelli De Marco,la realizzazione è <strong>del</strong>la Mizar di Roma.Il MuseoIl Museo Geofisico è situato a ridosso<strong>del</strong>l’Antica Fortezza Colonna, nella sede<strong>del</strong>l’Osservatorio Geodinamico. Posto nellaparte più alta di Rocca di Papa, ne dominail vecchio centro storico. Da qui si puòammirare un panorama unico sullaCapitale e fino al mare: solamente perquesto motivo se ne giustifica unapiacevole e indimenticabile visita.Lo scopo <strong>del</strong> museo è di far acquisire alvisitatore il concetto di scienza non comeverità assoluta, ma come il miglioremo<strong>del</strong>lo possibile dipendente dai datiposseduti in quel momento, non sempreperò i dati sono univoci, quindi anche altrimo<strong>del</strong>li potrebbero essere plausibili.La struttura <strong>del</strong> museo è tale da mostrarecontemporaneamente l’aspetto conoscitivo<strong>del</strong> processo culturale, sviluppatosi neltempo, che ha portato alla mo<strong>del</strong>lazione<strong>del</strong>l’interno <strong>del</strong>la Terra e gli strumentiantichi e moderni serviti per tali studi.I percorsi inoltre permettono la fruizionedi macchine ludiche per una miglioreinterattività e comprensione <strong>del</strong> museo.La geofisicaAlla scoperta <strong>del</strong>l’inaccessibile è il motivoche il percorso <strong>del</strong> museo si propone diillustrare. In altre parole, come l’uomo nelcorso <strong>dei</strong> tempi abbia accumulatoinformazioni, attraverso le osservazionidirette e quelle geofisiche, tali dapermettergli di ipotizzare la strutturainterna <strong>del</strong>la Terra.S’inizia con la fantasia necessaria perimmaginare, si raccolgono dati e se neverifica la fondatezza. Si prosegue con ungioco filosofico che affronta il nostromodo di ragionare, e si prendono inconsiderazione i contributi dati dallageologia; nella descrizione <strong>del</strong>la natura <strong>dei</strong>terreni, <strong>del</strong>la loro età e <strong>del</strong>la giacitura.Soprat<strong>tutto</strong> la geologia pone quesiti esviluppa ipotesi sulla genesi <strong>del</strong>lemontagne, le dislocazioni, i terremoti, ivulcani, età..Si prendono in considerazione le rocce chederivano dal raffreddamento <strong>del</strong> magma e imateriali eruttati dall’attività <strong>dei</strong> vulcani, iquali hanno permesso di conoscere lanatura mineralogica, petrografica e lo statotermico <strong>dei</strong> materiali che costituiscono ilmantello terrestre.Grazie alla scoperta <strong>del</strong>la bussola, è stataindividuata l’esistenza <strong>del</strong> campomagnetico terrestre; idealmente è quelloche si avrebbe se ponessimo al centro <strong>del</strong>laTerra una calamita. Il campo magneticorisiede nel nucleo esterno ed è generatodai movimenti convettivi presenti in esso.Alcune rocce hanno la proprietà diconservare la direzione <strong>del</strong> campomagnetico nel momento in cui sidepositano o si raffreddano, poiché imateriali ferrosi contenuti nelle masse fuse,si posizionano secondo le linee di flusso,che in quel momento aveva il campomagnetico.Analizzando queste rocce si èpotuto notare come nel corso <strong>del</strong>le eregeologiche, il campo magnetico terrestresia variato, ed invertito più volte la sua14 professioneGeologo 10-2005


polarità. Queste variazioni sono studiatedal paleomagnetismo e dimostrano lavitalità <strong>del</strong>la Terra.Le perforazioni <strong>del</strong>la crosta hannoverificato e integrato, in modo diretto, leconoscenze geologiche e geofisicheacquisite in superficie, permettendo diestenderle ad alcuni chilometri inprofondità, ma solo in pochissimi casiqueste hanno superato i 10 km.La sismologiaLa sismologia è la scienza che ha dato ilmaggior contributo alla definizione <strong>del</strong>mo<strong>del</strong>lo interno <strong>del</strong>la Terra.Allorquandoin un punto qualsiasi <strong>del</strong>la Terra avvieneun terremoto, le onde elastiche che sisviluppano in quel punto si propagano intutte le direzioni, e giungono alle variestazioni sismiche disseminate sulla Terra,portando con sé indicazioni <strong>del</strong>la sorgentee <strong>dei</strong> materiali attraversati. In ogni stazionesono installati vari strumenti (sismografi),che trasformano il movimento <strong>del</strong> suolo inregistrazioni analogiche o digitali(sismogrammi). Studiando questi grafici sipuò sapere dove è avvenuto il terremoto,se è stato più o meno intenso, e si puòrisalire al percorso che le diverse ondesismiche hanno effettuato, e ottenereimportanti informazioni, sulle discontinuitàinterne <strong>del</strong>la Terra, sulla temperatura, sullapressione, sulla densità, ed altro ancora. Si èpotuto così ipotizzare qualcosa di più sullacomposizione interna <strong>del</strong>la Terra ed inparticolare, sul nucleo terrestre.La sismologia è presente nel museo con unsistema di proiezioni complesse su varischermi, che permettono di vedere cosaavviene sulla superficie <strong>del</strong>la Terra, nel suointerno e cosa registra un osservatorio aseguito di un sisma. Sono presentistrumenti antichi come quelli costruiti nel1903 dal fisico tedesco Wiechert, unpendolo rovesciato di 200 kg per lecomponenti orizzontali e, per lacomponente verticale, un sismografo di 80kg. Questi strumenti erano particolarmenteadatti per la registrazione e lo studio <strong>dei</strong>terremoti vicini; in origine erano sistematinel piano inferiore <strong>del</strong>l’Osservatorio. Unregistratore moderno, che utilizza cartasensibile al calore, è collegato ad un sensoreverticale posto nel piano sottostante, ingrado di registrare gli eventi sismicicompatibili con il suo ingrandimento.Si può inoltre sperimentare la differenzaesistente, tra uno strumento meccanico eduno elettromeccanico <strong>del</strong> tipo Galitzin,associato ad un galvanometro. I visitatori sipossono cimentare, mediante unamacchina, con la grandezza <strong>del</strong>le forze chegenerano i terremoti.Nelle sale sono presenti anche altristrumenti d’uso sismologico, magnetico emeteorologico.Nel soppalco, con pannelli, plastici edocumenti, è illustrato il periodo storicodal quale s’incominciò a pensare a cosa vifosse nell’interno <strong>del</strong>la Terra, e le scoperte<strong>del</strong>la sismologia.È stata ricostruita una tipica stazioneclinometrica, costituita da due pendoliortogonali, per la registrazione <strong>del</strong>laverticale apparente <strong>del</strong>la forza di gravità.I clinometri a sospensione bifilare con ilrelativo registratore, furono costruiti nelleofficine <strong>del</strong>l’ING, ed utilizzati per lo studio<strong>del</strong>la deformazione <strong>del</strong> suolo in molti sitiitaliani.Il laboratorio didattico è costituito dacomputer collegati in rete con l’INGV; visono programmi che trattano argomenti digeologia e fisica, con lo scopo di avviareun percorso d’approfondimento tematico.I visitatori possono anche usufruire di unsoftware illustrativo di molti argomentigeofisici.Sul terrazzo, è illustrata l’evoluzionegeologica <strong>del</strong> vulcanismo albano. Si puòosservare un plastico geologico edidentificare i luoghi per via diretta.Si proiettano <strong>dei</strong> video tridimensionali <strong>del</strong>vulcano laziale, d’alcuni terremoti chehanno colpito la penisola, ed altri filmatid’interesse geofisico.È anche presente una moderna stazionedi rilevamento meteorologico, e un’anticastazione meteo costituita da una capanninacon pluviografo, termografo, igrografo ebarografo, dono <strong>del</strong>l’Ufficio Centrale diEcologia Agraria.Per informazioni su orari e visite collegarsial sito: www.museoroccadipapa.comprofessioneGeologo 10-2005 15


L’articoloparliamo di...La Dendrocronologiacome metodo diindagine in geologiaUn articolo che ci illustracome l’analisi degli anellidi accrescimento <strong>del</strong>le piantefornisca utili indicazioniper studi in campo geologico.di Rosanna Fantucci e Vittorio Stocchi<strong>Geologi</strong> Associatifantuccir@libero.itLa Dendrocronologia, scienza cheanalizza l’accrescimento annuale<strong>del</strong>le piante (dal greco dendron = albero,chronos = tempo e logos = parola, scienza),si sviluppò verso la seconda metà <strong>del</strong>diciannovesimo secolocontemporaneamente in Germaniae negli Stati Uniti. Le principali branchedi questa disciplina scientifica sono: laDendroarcheologia (finalizzata alladatazione <strong>dei</strong> reperti archeologici ed alleopere storiche ed artistiche) e laDendroecologia che si suddivide innumerosi settori quali laDendroclimatologia, Dendrogeomorfologia,Dendropirologia, Dendropatologia, ecc.In questo articolo vengono mostratealcune <strong>del</strong>le principali applicazioni <strong>del</strong>ladendroecologia in campo geologico(Schweingruber, 1996) con esempi di studiapplicativi condotti in varie parti <strong>del</strong>mondo. La Dendrocronologia, poiché èbasata sull’analisi degli incrementi dicrescita annuali, può essere utilizzata solosu piante (prevalentemente di tipo arboreo)in grado di produrre chiaramente, ognianno, un anello di accrescimento. Questofatto è legato alla presenza di una stagionedi accrescimento vegetativo, interrotta daun periodo di stasi <strong>del</strong>l’attività, legata avariazioni climatiche o ad altri fattori,come periodi di allagamento in areetropicali. Le piante monocotiledoni, comele palme, non producono anelli di crescita,mentre questi sono prodotti dalla maggiorparte <strong>del</strong>le piante dicotiledoni(angiosperme e gimnosperme). Una <strong>del</strong>leprime piante che mostrò distinti anelli dicrescita, Hyenia elegans, risale all’eraPaleozoica, alla fine <strong>del</strong> periodo Siluriano(circa 400 milioni di anni fa).Il campionamento effettuato sulle pianteper le indagini dendrocronologiche ègeneralmente di tipo “non distruttivo”,eseguito tramite uno strumentodenominato “succhiello di Pressler” (Fig.1),costituito da un piccolo “carotiere” dotatodi una filettatura in punta, cavo all’interno,che viene infisso nel tronco. Questostrumento permette di estrarre <strong>dei</strong>campioni,“carote”, di 0,5 cm di diametroFig.1 – Succhiello di Pressler utilizzato per icampionamenti dendrocronologici sulle piante(Da Forintek Canada Corp., 1988)16 professioneGeologo 10-2005


Fig.2 - Depositi alluvionali coperti da vegetazione di diversa età (foto Fritz Schweingruber)e di lunghezza variabile, che costituisconoil materiale di base di ogni analisidendrocronologica.Esempi di utilizzoin geologiaLe applicazioni <strong>del</strong>la Dendrocronologianegli studi geologici furono introdotte nel1971 da Alestalo, un ricercatore finlandese,che denominò questo settore di ricerca“dendrogeomorfologia”. In questoparagrafo vengono mostrate solo alcune<strong>del</strong>le numerose applicazioni <strong>del</strong>ladendrocronologia possibili negli studi incampo geologico quali quelli in ambientealluvionale, glaciale, costiero, vulcanico,eolico, nella sismologia e nei movimenti diversante.Applicazioni in ambiente fluvialeI primi ricercatori che svilupparono le basi<strong>del</strong>la Dendroidrologia furono degliamericani negli anni ’80 (Hupp, 1988).L’analisi <strong>del</strong>la dinamica fluviale può esserecondotta con la dendrocronologia,basandosi sul fatto che le forme <strong>del</strong>paesaggio generate da eventi alluvionali eda variazioni <strong>del</strong> livello <strong>del</strong>l’acqua,influenzano la distribuzione <strong>del</strong>le specievegetali e lasciano <strong>dei</strong> segni evidenti sullepiante. Questi possono essere utilizzati perla ricostruzione <strong>del</strong>la durata, magnitudo efrequenza degli eventi idrologici, fornendoinformazioni di dettaglio sulla deposizione<strong>dei</strong> sedimenti, sulla velocità di migrazione<strong>dei</strong> canali, sulla stabilità <strong>del</strong>le sponde.Alcuni degli effetti <strong>del</strong>la dinamica inambiente fluviale, databili con laDendroidrologia, sono: lo scalzamentodegli apparati radicali per erosione disponda, la datazione <strong>del</strong>l’età minima didepositi fluviali ricolonizzati davegetazione (Fig.2), la datazione di eventialluvionali tramite cicatrici da impatto suitronchi e/o sui rami, la datazione diaccumuli di sedimenti alluvionali conseppellimento di tronchi (datazione radiciavventizie). Un esempio di studi <strong>dei</strong>depositi alluvionali tramite laDendrocronologia, in ambiente nonsoggetto ad impatto antropico, è quelloeffettuato negli Stati Uniti d’Americalungo il fiume Missouri (Everitt, 1968)(Fig.3), in cui si possono notare le diversefasce di età <strong>del</strong>la vegetazione ripariale,correlata alla dinamica fluviale.Altri tipi di studi dendroidrologici(Clark, 1987) sono basati sulla datazionedegli stress rilevati nelle piante campione(improvvise riduzioni di crescita) indotteda eventi alluvionali (Fig.4).Applicazioni sui movimenti di versanteLa Dendrogeomorfologia è stata utilizzatacon successo in <strong>tutto</strong> il mondo nell’analisi<strong>dei</strong> movimenti di versante di vario tipo >>Fig.3 - Datazione dendrocronologia <strong>dei</strong> depositialluvionali lungo il fiume Missouri, Stati Uniti(Everitt, 1968)Fig.4 - Datazione dendrocronologica di alluvioni in seguito a stress di crescita rilevati sulle piante (Clark, 1987)professioneGeologo 10-200517


L’articoloparliamo di...>>quali: colate di detrito (debris flow)(Strunk, 1992); colate argillose (mud flow)(Lionel and Jakson,1977; Fantucci and McCord, 1995); colate di terra (earth flow)(Bovis and Jones, 1992); lenti movimentisuperficiali (creeping) (Denneler andSchweingruber, 1993); scorrimentirotazionali (Bégin and Filion, 1988);scorrimenti traslativi (Aipassa and Shimizu,1988; Orombelli e Gnaccolini, 1980);deformazioni gravitative profonde diversante (Fantucci and Sorriso Valvo, 1999);crolli (Porter and Orombelli, 1980).I dissesti franosi provocano numerosi tipi didisturbo sulle piante, le cui reazioni sonoelencate nella Tabella 1. L’analisi <strong>del</strong>lepiante campione prelevate dalle aree indissesto, confrontate con quelle di controlloprovenienti dalle aree stabili limitrofe,permette di individuare i momenti diattivazione e/o riattivazione <strong>dei</strong> dissesti,mediante la registrazione degli stress subitidagli alberi, come se questi ultimi fosserodegli “inclinometri naturali”. Le piante, ingenere, mostrano improvvise riduzioni dicrescita (Fig.5) che possono perdurare peralcuni o molti anni, a seconda <strong>del</strong> disturbosubito.Altre anomalie di crescitaconsistono nella produzione <strong>del</strong> legno direazione (causato dall’inclinazione) ed inimprovvisi aumenti di crescita. Le anomaliedi crescita possono essere classificate aseconda <strong>del</strong>l’entità <strong>del</strong>la riduzione o<strong>del</strong>l’aumento, utilizzando il metodointrodotto da Schweingruber et al., 1990.Le percentuali di anomalie presenti sullepiante in frana permettono di datare, conprecisione annuale, i periodi di innesco e/oriattivazione <strong>dei</strong> dissesti. Inoltre fornisconoindicazioni sui periodi di stasi <strong>del</strong> dissesto,come indicato nell’allegato grafico<strong>del</strong>l’attività di una frana in località MonteRufeno (VT). Le anomalie di crescitaconsentono anche di costruire <strong>del</strong>le mappespazio-temporali sull’evoluzione<strong>del</strong>l’attività franosa, nelle quali, per i diversiintervalli di tempo, sono indicate le zone<strong>del</strong>la frana interessate o meno dalmovimento franoso.Esame <strong>del</strong>l’erosione costieraLe oscillazioni <strong>del</strong> livello <strong>del</strong> mare e/o <strong>dei</strong>laghi provocano fenomeni di scalzamentoTabella 1 - (adattata da Shroder 1980)Fig.5 - Differenza di comportamento di piante di quercia (Quercus pubescens) provenienti dalla frana di Lago(CS); campione C4b (crescita indisturbata in zona stabile di controllo), campione C10a, su frana, (anomalia dicrescita <strong>del</strong>la durata di circa 20 anni), campione C9b, su frana, (anomalia di crescita molto intensa, la piantanon riesce a recuperare lo stress subito fino alla data <strong>del</strong> campionamento). (R. Fantucci and M.S. Valvo, 1999).18 professioneGeologo 10-2005


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IniziativeLe Acque <strong>del</strong>laValle <strong>del</strong>l’AnieneUn progetto scolasticoindirizzato alla conoscenza<strong>del</strong> territorio attraversoun approccio innovativoa <strong>tutto</strong> campo.di Giuseppe CapelliProfessore di IdrogeologiaUniversità degli Studi “Roma Tre”capelli@uniroma3.itSono rari i momenti in cui ciascuno dinoi, serio professionista, rievoca illontano momento in cui intrapresel’affascinante carriera di geologo. In molticasi le sollecitazioni esterne che portarono aquella scelta le abbiamo dimenticate, piùfacilmente abbiamo memoria di quelleinterne appartenenti al nostro carattere edalla nostra cultura.Le sollecitazioni esterne sono più incisive seavvengono nella giovane età, quando sicompie la maturazione di un ragazzo.Mi sono trovato a fare queste riflessioni piùvolte, non solo come docente, ma anchecome persona che ha da sempre interagitocon i giovani. Negli ultimi anni, nel nostropaese le iscrizioni ai corsi di laurea afferentialle Scienze <strong>del</strong>la Terra sono fortementecalate e con esse anche quelle relative aicorsi di <strong>Geologi</strong>a. Le iniziative che lestrutture universitarie hanno adottato percontrastare tale tendenza sono varie.Tuttavia lo sforzo per favorire la culturageologica e più in generale quella relativa alterritorio, non deve essere condotto solo alivello universitario, ma deve riguardaretutti i “soggetti” che con competenzainteragiscono con il territorio.Trovo interessante illustrare in questa sedeun progetto scolastico finalizzato allaconoscenza <strong>del</strong> proprio territorio,approvato dal Ministero <strong>del</strong>l’IstruzioneUniversitaria e <strong>del</strong>la Ricerca - UfficioRegionale per il <strong>Lazio</strong>. Si tratta di unProgetto pluriennale intitolato Le Acque<strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong>l’Aniene sviluppatonell’ambito <strong>del</strong> Distretto Scolastico n°35,con la partecipazione degli Istituti:“Giovannangelo Braschi” - Liceo Classico,Scientifico, Linguistico, Socio-psico-pedagogico, con sede a Subiaco, Minniti diGuidonia, Quarenghi di Subiaco. Esso èstato attivato nel 2005 in collaborazionecon l’Università degli Studi “Roma Tre”,a cui compete il coordinamento ed il ParcoNaturale Regionale <strong>dei</strong> Monti Simbruini.Gli obiettivi generali <strong>del</strong> Progetto sono:• favorire la formazione di una maggioreconoscenza e cura <strong>del</strong> proprio ambienteattraverso la percezione <strong>del</strong> legameesistente tra fiume e territorio;• promuovere una relazione tra scuola eterritorio attraverso il coinvolgimento <strong>dei</strong>diversi soggetti presenti sul territorio: entipubblici, attività economiche, produttive,artigianali, realtà culturali locali,personaggi depositari <strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>lacultura <strong>del</strong> luogo;• favorire processi di cambiamento neicomportamenti a livello individuale ecollettivo;• favorire la formazione di una visionesinottica <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong> territorio,che tenga conto <strong>dei</strong> diversi punti di vista;• promuovere collegamenti tra questoprogetto e altri progetti analoghi a livelloregionale, attraverso l’uso <strong>del</strong>la reteinformatica, per favorire lo sviluppo di“appartenenze” più ampie, pur nelrispetto <strong>del</strong>le aspecificità locali.Considerata la vastità degli obiettivi che ilProgetto si propone di realizzare, i soggetticoinvolti nello stesso sono molti: ParcoNaturale Regionale <strong>dei</strong> Monti Simbruini;Università degli Studi “Roma Tre”-Dipartimento di Scienze <strong>Geologi</strong>che -Dipartimento di Biologia; Università di TorVergata;ACEA; ENEL; Regione <strong>Lazio</strong>;Autorità di Bacino <strong>del</strong> Fiume Tevere;20 professioneGeologo 10-2005


Il ciclo <strong>del</strong>l’acquacon i suoi usi.Istituto Superiore di Sanità; Shaka Zulu(Club Speleologico) di Subiaco.Il progetto prevede di creare unaconoscenza generale sulle acque presentinel bacino idrografico, dal punto di vistaidrologico, idraulico, idrogeologico,analitico, ecologico, gestionale e legislativo,economico. L’approccio a <strong>tutto</strong> camporelativamente a queste tipologie di analisirappresenta una modalità poco diffusa.Alcuni degli approfondimenti sarannolimitati ad aree specifiche ricadenti nel SIC<strong>del</strong>l’Aniene.Dal punto di vista metodologico le attività<strong>del</strong> progetto possono essere a loro voltasuddivise in 4 fasi concettuali:• Fase sperimentale di laboratorio;• Fase sperimentale di terreno;• Fase di acculturamento sulla legislazione<strong>del</strong>le acque;• Fase seminariale.I seminari riguarderanno approfondimentirelativi all’impatto sulle acque <strong>del</strong>le attivitàpresenti lungo il Fiume Aniene.Relativamente ad esse verranno descritti glieffetti diretti ed indiretti <strong>del</strong>le attivitàrilevate lungo il corso <strong>del</strong> fiume sulla fauna,la flora, le acque di superficie e sotterranee,sul paesaggio e sull’interazione esistente tradetti fattori, nonché la ricaduta che essihanno sui beni materiali e sul patrimonioambientale. Particolare attenzione verràposta sulla ricaduta ambientale degliimpianti idraulici.In altri incontri verranno illustrate leemissioni prodotte da impianti di scarico,sversamenti e perdite che determinanol’alterazione <strong>del</strong>lo stato di qualità <strong>del</strong>lerisorse idriche e disequilibrio negliecosistemi.Tali emissioni verranno correlatecon le attività agro-zootecniche, industrialie residenziali. Il Progetto prevede, infatti, larilevazione <strong>dei</strong> principali inquinantiderivanti da sostanze organichebiodegradabili, fertilizzanti e fitosanitari,sostanze organiche alogenate e metallipesanti.Le informazioni relative all’origine e alladistribuzione temporale e territoriale diquesti inquinamenti derivano dalle attivitàdi monitoraggio e controllo, dai catastidegli scarichi diffusi a livello comunale edalle condizioni <strong>del</strong>le infrastrutture <strong>del</strong>ciclo idrico <strong>del</strong>le zone che il progettoprevede di monitorare.Per la realizzazione di esperienze sul camposono previste uscite per sopralluoghi nellearee sorgive, presso le captazioni a usoidropotabile, le derivazioni industriali, lecavità carsiche. Nel corso <strong>del</strong>le usciteverranno osservati in parte, soggettiinquinanti (impianti zootecnici, cave,impianti industriali, distributori dicarburanti, depositi di carburante, ecc.)al fine di realizzare la cartografia tematica.Il reticolo fluviale sarà oggetto di specificherilevazioni idrogeologiche, ecologiche eambientali.Il piano di lavoro si appoggia anche sulnecessario contatto con le strutture dicontrollo e gestione <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong>la Valle<strong>del</strong>l’Aniene, quali:ACEA, ENEL, IstitutoSuperiore di Sanità,Autorità di Bacino,Regione <strong>Lazio</strong>, per la comparazione <strong>dei</strong>parametri rilevati sul campo con quellirisultanti dalla norma relativa ai vari corpid’acqua.Operativamente saranno costituiti <strong>dei</strong>gruppi di lavoro di circa 10 alunni, ciascuno<strong>dei</strong> quali si impegnerà in uno specificoaspetto <strong>del</strong> Progetto: rilevazioni di campo edi laboratorio idrogeologiche, biologiche,idrochimiche; gestione territoriale <strong>del</strong>leacque; attività economiche connesse alleacque; speleologia e archeologia idraulica;laboratorio informatico dedicato alProgetto.I risultati saranno formalizzati e diffusi perciascun anno di iniziativa attraverso:• la stesura di una relazione conclusiva;• la creazione di un video;• un archivio fotografico.Nel video verrà presentato per testi edimmagini un “Colloquio su un corsod’acqua”.Attraverso immagini su unmonitor, verrà visualizzato un viaggiovirtuale lungo il Fiume Aniene, dallesorgenti alla foce. Concettualmente si trattadi un viaggio nello spazio e nel tempo.Dall’alta valle caratterizzata da scenaricarsici e sorgivi si passa ad altri contestiappartenenti a scenari collinari, di pianurae urbani. Non è solo una evoluzionemorfologica <strong>del</strong> corso d’acqua quella cheviene presentata, bensì la trasformazione<strong>del</strong> corso d’acqua e <strong>del</strong> contesto ripariale,via via che muta il rapporto tra fiume eterritorio e tra fiume e uomo. L’argomentoè arricchito da confronti con immagini <strong>del</strong>passato. È l’eterna serie “ieri, oggi,domani”. Il colloquio proposto dal titoloapprofondisce il concetto <strong>del</strong> connubiouomo-fiume. Oltre a riflettere sullepossibilità di recupero ambientale <strong>dei</strong>contesti riparali e fluviali degradati, si tentadi trovare <strong>dei</strong> valori aggiunti per il corpod’acqua: lo scenario, il paesaggio, lacreazione di possibili punti di incontrosportivo e sociale, le attività ludicheconnesse alla presenza <strong>del</strong>l’acqua,l’archeologia idraulica, il museo <strong>del</strong> fiume...Ancora il colloquio spazia sulle nuovetecnologie di biodepurazione e sulconcetto di portata minima vitale, davalutare non solo in funzione degliindicatori biologici di legge, ma anche infunzione <strong>del</strong>la fruibilità <strong>del</strong> corpo d’acquada parte <strong>del</strong>la comunità. Il dialogo e leimmagini tendono a promuovere la“cultura <strong>del</strong>l’acqua” e <strong>dei</strong> valori moltepliciche questo elemento porta con sé.professioneGeologo 10-200521


NotiziePresentati i primi risultatidi uno studio sull’alveo <strong>del</strong> TevereMercoledì 21 settembre presso il Circolo <strong>dei</strong> Canottieri Aniene sono stati presentati iprimi risultati di uno studio sull’alveo <strong>del</strong> fiume Tevere. Lo studio, finanziatodall’Autorità di Bacino <strong>del</strong> Fiume Tevere e dalla Regione <strong>Lazio</strong>, è stato condotto dalDipartimento di Idraulica,Trasporti e Strade (Prof. M. Bernabini, Prof. M. Crespi,Prof. L. Orlando, Dott. L. Macelloni) e dal Dipartimento di Scienze <strong>del</strong>la Terra(Prof. F.L. Chiocci,Prof. C. Doglioni, Prof. G.B.La Monica, Dott.A. Bosman)<strong>del</strong>l’Università degli Studi diRoma “La Sapienza”, conindicazioni archeologiche<strong>del</strong>la Dott.ssa P.F. Chiocci edassistenza tecnica <strong>dei</strong> Vigili <strong>del</strong>Fuoco, Nucleo Sommozzatori(Ing. F. Maggi) e <strong>dei</strong>Carabinieri, NucleoSommozzatori (Col. Corsetti,M.llo Palustri).Obiettivo <strong>del</strong>lo studio è laricostruzione <strong>del</strong>la morfologia<strong>del</strong>l’alveo e <strong>del</strong>la stratigrafiaVista tridimensionale da nord verso sud di un tratto di alveotiberino in prossimità <strong>del</strong>l’ansa. Si osserva un’area depressasul lato esterno <strong>del</strong>l’ansa mentre sul lato interno dune disabbia generate dalla corrente che si muove dalla parte bassa<strong>del</strong>la figura verso la parte alta.<strong>del</strong>le formazioni geologichesottostanti, dalla foce <strong>del</strong>Tevere sino a Ponte <strong>del</strong>Grillo, per una lunghezza dicirca 80 km. I primiinteressanti risultati mostrati nella conferenza, di carattere prevalentemente morfologico,si riferiscono ad una prima e parziale elaborazione <strong>dei</strong> dati provenienti dal rilievoterminato nell’estate <strong>del</strong> 2005.Oltre a metodologie geofisiche convenzionali (sonar a scansione laterale, sismica ariflessione multicanale e monocanale ad alta risoluzione) è stato utilizzato unecoscandaglio multifascia (multibeam), strumento ad elevata tecnologia ed altissimarisoluzione, il cuiimpiego in ambitofluviale è sinora statolimitato a pochi casinel mondo.Vista tridimensionale(da ovest verso est)di un campo dicolonne e blocchiindividuato all’interno<strong>del</strong> Canale di Fiumicinoin prossimitàdi Capo Due Rami(Ostia Antica).Le colonne e i blocchisono semisepoltidal sedimento.Governo <strong>del</strong>lerisorse idrichee Direttiva Quadro2000/60/CESi è svolto il 24 novembre a Roma, pressola sala <strong>del</strong>l’Osservatorio Parlamentare, inVia <strong>del</strong> Seminario 113, il convegno per lapresentazione <strong>dei</strong> risultati di una ricerca sulGoverno <strong>del</strong>le risorse idriche el’applicazione in Italia <strong>del</strong>la DirettivaQuadro 2000/60/CE.La ricerca, svolta da SUDGEST, società inhouse <strong>del</strong> gruppo Formez nell’ambito <strong>del</strong>“Programma di Empowerment <strong>del</strong>lePubbliche Amministrazioni <strong>del</strong>Mezzogiorno” promosso dal Dipartimento<strong>del</strong>la Funzione Pubblica, ha riguardatol’applicazione <strong>del</strong>la direttiva comunitaria2000/60 nelle politiche diprogrammazione e <strong>del</strong>l’organizzazionefunzionale <strong>del</strong>le Regioni e degli EntiLocali alla luce <strong>del</strong>le nuove potestàlegislative ed amministrative introdottedalle modifiche al Titolo V <strong>del</strong>laCostituzione.La ricerca coordinata dal Dott. Geol.Massimo Busino, prelude ad un ciclodi formazione specialistica per funzionari equadri <strong>del</strong>le Regioni ed Enti Locali,effettuata in presenza ed a distanza via web.All’incontro hanno partecipato ilPresidente Formez Carlo Flamment, ilProf. Marco Castellett, l’On.Antonio LiaPresidente ATO Puglia, l’ing. EnzoRomano AQP, mentre i lavori sono statichiusi dal Sottosegretario di Stato alleInfrastrutture On. Silvano Moffa.Materiali disponibili on-line al sitowww.sudgest.it, per informazionibusino@sudgest.it22 professioneGeologo 10-2005


Le Circolari <strong>del</strong> CNGCIRCOLARE N° 223Roma, 12 agosto 2005Rif. P/CR.c/3090Oggetto: Proroga Ordinanza P.C.M.n. 3274/2003Con nuova O.P.C.M. n. 3452 <strong>del</strong>l’1 agosto2005 è stata disposta la proroga di duemesi, quindi all’8 ottobre 2005, <strong>del</strong>l’entratain vigore <strong>del</strong>l’O.P.C.M. n. 3274/2003 relativaalla normativa antisismica.La proroga in oggetto mira a consentirel’entrata in vigore <strong>del</strong> nuovo Testo Unicosulle Norme Tecniche, di cui è preannunciatal’imminente pubblicazione sulla G.U.,prima <strong>del</strong>la scadenza <strong>del</strong>l’8 ottobre 2005prevista dalla nuova proroga per l’entrata invigore <strong>del</strong>l’O.P.C.M. n. 3274/2003.In questa prospettiva, l’adozione <strong>del</strong> T.U.sulle Norme Tecniche eviterà di fatto l’entratain vigore <strong>del</strong>l’O.P.C.M.n.3274/2003 econsentirà, per un periodo transitorio didiciotto mesi secondo le previsioni <strong>del</strong> d.l.n. 115/2005 già convertito in legge, diapplicare facoltativamente le vecchie normativeantisismiche (Legge 64/1974 e D.M.16 gennaio 1996) ovvero quelle nuove previstedallo stesso T.U.Si trascrive,di seguito,l’art.6 <strong>del</strong>l’O.P.C.M.n. 3452 <strong>del</strong>l’1 agosto 2005, recanteDisposizioni urgenti di protezione civile,relativo alla proroga <strong>del</strong>l’O.P.C.M. n.3274/2003:Art. 61. Il termine di cui all’art. 2, comma 2,<strong>del</strong>l’Ordinanza <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio<strong>dei</strong> Ministri n. 3274 <strong>del</strong> 20 marzo 2003, giàprolungato con l’art. 6, comma 1,<strong>del</strong>l’Ordinanza di protezione civile n. 3379<strong>del</strong> 5 novembre 2004 e successivamente conl’art. 2, comma 1, <strong>del</strong>l’Ordinanza <strong>del</strong>Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>dei</strong> Ministri n.3431 <strong>del</strong> 3 maggio 2005, è ulteriormenteprorogato di ulteriori due mesi.CIRCOLARE N° 232Roma, 21 settembre 2005Rif. P/CR.c/3460Oggetto: Applicazione <strong>del</strong>l’art. 16 <strong>del</strong>lalegge 21 dicembre 1999, n. 526; requisitiper l’iscrizione negli albi professionali,residenza-domicilio professionale.In relazione all’oggetto, il ConsiglioNazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>, nella seduta <strong>del</strong> 7settembre 2005, ha adottato con <strong>del</strong>iberazionen° 124/2005 la seguente decisione.“Il Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>,- rilevato che l’art. 16 <strong>del</strong>la legge 21dicembre 1999, n. 526 dispone che “Per icittadini degli Stati membri <strong>del</strong>l’UnioneEuropea, ai fini <strong>del</strong>l’iscrizione o <strong>del</strong> mantenimento<strong>del</strong>l’iscrizione in albi, elenchi oregistri, il domicilio professionale è equiparatoalla residenza”;- rilevato che il Ministero <strong>del</strong>la Giustizia,Direzione Generale degli Affari Civili e<strong>del</strong>le Libere Professioni, Ufficio VII, conclu<strong>del</strong>a propria nota Prot. N. 7/995/U <strong>del</strong> 14marzo 2000, affermando “che il citato art.16 <strong>del</strong>la legge 526/1999 debba essere applicatosia ai cittadini italiani che ai cittadinistranieri appartenenti a Stati membri<strong>del</strong>l’Unione Europea”;- rilevato che l’ordinamento <strong>del</strong>la professionedi geologo (legge 3 febbraio 1963, n.112) impone la residenza come requisitosoggettivo necessario ai fini <strong>del</strong>l’iscrizioneall’albo, e, più in generale, costruisce intornoal requisito <strong>del</strong>la residenza, anagraficamenteverificabile, il rapporto giuridico tra l’iscrittoe il Consiglio <strong>del</strong>l’ordine d’appartenenza,anche con riferimento ai doveri di vigilanzae di controllo disciplinare, in funzione<strong>del</strong>la protezione degli interessi pubblici lacui cura è devoluta all’ordine <strong>dei</strong> geologi;- ritenuto utile, al fine di superare le succitatedifficoltà applicative, elaborare criteriche consentano di conciliare l’innovazionenormativa con l’assetto vigente <strong>del</strong>la disciplina<strong>del</strong>la professione di geologo;con <strong>del</strong>ibera n° 124/2005decide di accogliere la precettività <strong>del</strong>lanorma in esame che prevede la equiparazionetra residenza e domicilio professionale,anche al fine di non differenziare la posizione<strong>del</strong> professionista italiano rispetto a quella<strong>dei</strong> professionisti di altri Stati membri<strong>del</strong>l’Unione Europea, secondo i seguenticriteri:1. La residenza e il domicilio professionalesono requisiti soggettivi alternativi per l’iscrizioneall’albo <strong>dei</strong> geologi, come dispostodalla legge 21 dicembre 1999,n.526 (art.16).2. Il geologo che intenda chiedere l’iscrizioneall’albo secondo il proprio domicilioprofessionale, deve presentare alConsiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> competente per territoriola documentazione comprovantel’esistenza di tale domicilio professionale,insieme con la documentazione relativaalla propria residenza.3. Il domicilio professionale è la sededove il professionista esercita in manierastabile e continuativa la propria attività.Qualora il professionista si avvalga, per l’esercizio<strong>del</strong>la sua attività, di una pluralità disedi, il domicilio professionale va inteso nelsenso di centro principale di attività, tenutoconto <strong>del</strong>la durata, <strong>del</strong>la frequenza, <strong>del</strong>laperiodicità e <strong>del</strong>la continuità <strong>del</strong>le prestazioniprofessionali erogate, nonché <strong>del</strong>numero di clienti e <strong>del</strong> giro di affari realizzato,secondo le indicazioni <strong>del</strong>la Corte digiustizia europea.4. Il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> che <strong>del</strong>iberal’iscrizione sulla base <strong>del</strong> domicilio ne dàinformazione al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>del</strong>lacircoscrizione territoriale in cui l’iscrittorisiede.”CIRCOLARE N° 236Roma, 6 ottobre 2005Rif. P/CR.c/3672Oggetto: D.P.R. n. 169 <strong>del</strong>l’8 luglio 2005recante «Regolamento per il riordino <strong>del</strong>sistema elettorale e <strong>del</strong>la composizione degliorgani di ordini professionali», pubblicatosulla G.U. n. 198 <strong>del</strong> 26 agosto 2005.Informativa relativa alle procedure daadottare per le elezioni <strong>dei</strong> Consiglidegli Ordini Regionali e <strong>del</strong> ConsiglioNazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>.Si ripropone il testo <strong>del</strong>la Circolare n° 226 <strong>del</strong>27 agosto 2005 coordinato con i pareri espressidal Ministero <strong>del</strong>la Giustizia e con le osservazioni<strong>del</strong> Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>, resi giànoti con le Circolari nn.228/2005,229/2005,230/2005, 233/2005, 234/2005 e235/2005. La presente Circolare sostituisce laprecedente Circolare n° 226/2005.>>professioneGeologo 10-2005 23


Le Circolari <strong>del</strong> CNG>>Indizione <strong>del</strong>le elezioni....omissis...Data <strong>del</strong>le elezioni degli OO.RR. e<strong>del</strong> C.N.G. fissate dalla legge 168/2005per l’anno 2005. A norma <strong>del</strong>l’art. 4 <strong>del</strong>lalegge 17 agosto 2005, n. 168, pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale n. 194 <strong>del</strong> 22 agosto2005 (ex decreto legge 30 giugno 2005, n.115), le elezioni <strong>dei</strong> Consigli degli OrdiniRegionali <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> sono indette alla data<strong>del</strong> 15 settembre 2005.Gli avvisi dovranno essere spediti almenoentro il 20 settembre 2005, salvo l’adozione<strong>del</strong>le procedure anticipatorie di cui sopra.Le candidature dovranno pervenire agliOrdini Regionali entro il giorno 23 settembre,anche a mezzo fax. È opportuno,perciò, come innanzi detto, che gli Ordiniinvitino gli iscritti a presentare eventualicandidature prima <strong>del</strong>la data di indizione,allo scopo di consentirne la divulgazione. Laprima votazione si terrà alle date <strong>del</strong> 30 settembre2005 e <strong>del</strong> 1 ottobre 2005.La eventuale seconda votazione si terràdal 3 ottobre 2005 all’11 ottobre 2005. Pergli Ordini con meno di tremila iscritti dal 3ottobre 2005 al 6 ottobre 2005.La eventuale terza votazione si terrà dal12 ottobre 2005 al 22 ottobre 2005. Per gliOrdini con meno di tremila iscritti dal 7ottobre 2005 al 12 ottobre 2005. Le elezioni<strong>del</strong> Consiglio Nazionale dovranno essereindette in data 31 ottobre 2005.Gli avvisi dovranno essere spediti almenoentro il 5 novembre 2005, salvo l’adozione<strong>del</strong>la procedura anticipatoria di cui sopra.Le candidature dovranno pervenire alConsiglio Nazionale entro l’8 novembre2005, anche a mezzo fax. È opportuno che lecandidature pervengano prima di tale scadenzaallo scopo di consentirne la divulgazione.La prima votazione si terrà alle date 15novembre 2005 e 16 novembre 2005. Laeventuale seconda votazione si terrà dal 17novembre 2005 al 21 novembre 2005. Laeventuale terza votazione si terrà dal 22novembre 2005 al 26 novembre 2005.Poteri/doveri <strong>del</strong> Consiglio uscente.Fino all’insediamento <strong>del</strong> nuovo Consiglio,il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> uscente rimane incarica.Quorum costitutivo. Prima votazione:Ordini con più di 1.500 iscritti e ConsiglioNazionale, elezione valida se ha votato 1/3degli aventi diritto; Ordini con meno di1.500 iscritti, elezione valida se ha votato1/2 degli aventi diritto. Seconda votazione:Ordini con più di 1.500 iscritti e ConsiglioNazionale, elezione valida se ha votato 1/5degli aventi diritto; Ordini con meno di1.500 iscritti, elezione valida se ha votato1/4 degli aventi diritto.Terza votazione: elezionevalida qualunque sia il numero <strong>dei</strong>votanti.Esercizio <strong>del</strong> diritto di voto. Il dirittodi voto può essere esercitato dagli iscrittipresso il seggio o i seggi istituiti nella sede ofuori <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>, ovvero,mediante lettera raccomandata. Nell’ipotesiin cui siano istituiti più seggi, le urne, debitamentesigillate, devono essere trasmesseprima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>lo scrutinio, al seggiocentrale. Per la votazione a mezzo letteraraccomandata, l’elettore deve richiedere lascheda debitamente timbrata alla segreteria<strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>. La scheda con il voto deve pervenireall’<strong>Ordine</strong> in busta chiusa prima <strong>del</strong>lachiusura <strong>del</strong>la prima votazione. Sulla bustacontenente la scheda deve essere apposta lafirma <strong>del</strong>l’elettore autenticata secondoquanto previsto dall’art. 14 <strong>del</strong>la legge n°53/1990, cioè Giudici di pace, Cancellieri eCollaboratori di cancelleria di Corted’Appello e Tribunali, Segretari <strong>del</strong>leProcure <strong>del</strong>la Repubblica, Presidenti <strong>del</strong>leProvincie,Sindaci,Assessori comunali e provinciali,Presidenti e Vice Presidenti <strong>dei</strong>Consigli circoscrizionali, Segretari comunalie provinciali, funzionari incaricati daiSindaci e dai Presidenti <strong>del</strong>le Provincie,Notai e la dichiarazione che la busta contienela scheda di votazione. L’autenticazione<strong>del</strong>la firma eseguita in modo difforme comportala nullità <strong>del</strong> voto. La busta deve essereconservata dall’<strong>Ordine</strong> sotto la responsabilità<strong>del</strong> Presidente. Alla chiusura <strong>del</strong>laprima votazione il Presidente <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong>consegna le buste al Presidente <strong>del</strong> seggiocentrale che ne controlla l’integrità, la correttezza<strong>del</strong>l’autenticazione e l’invio amezzo singola lettera raccomandata. Labusta viene aperta e la scheda deposta nell’urnaa cura <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> seggio soltantonel caso in cui sia raggiunto il quorumcostitutivo e solo dopo aver preso nota <strong>del</strong>l’avvenutavotazione per posta nell’elencodegli elettori.Nell’ipotesi in cui il quorum costitutivonon venga raggiunto, il voto espresso percorrispondenza viene computato ai fini<strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong> quorum <strong>del</strong>la seconda edeventualmente <strong>del</strong>la terza votazione.Concorrono a formare detti quorum anchei voti trasmessi per posta che pervenganonel corso <strong>del</strong>la seconda e terza votazione.L’iscritto che ha espresso il voto per corrispondenza,inseconda e terza votazione puòvotare personalmente. In tal caso la bustacontenente la scheda viene archiviata.Pertanto in seconda ed in terza votazione insede di scrutinio, prima <strong>del</strong>l’apertura <strong>del</strong>lebuste inviate a mezzo posta, e prima <strong>del</strong>l’inserimento<strong>del</strong>la scheda nell’urna, occorreràverificare se nell’elenco degli elettori sussistagià l’annotazione <strong>del</strong>l’avvenuta espressionedi voto direttamente al seggio (v. par.Procedura di votazione).Composizione <strong>del</strong> seggio. Il Presidente,il Vice Presidente, il Segretario ed almenodue scrutatori sono scelti per ciascun seggiotra gli iscritti, con la <strong>del</strong>ibera che indice leelezioni.Procedura di votazione. Durante lavotazione è richiesta la presenza di almenotre componenti <strong>del</strong> seggio. L’ammissione<strong>del</strong>l’elettore al voto è preceduta dalla identificazionepersonale <strong>del</strong>lo stesso o mediantela verifica di un documento di identità omediante riconoscimento da parte di uncomponente <strong>del</strong> seggio. L’avvenuta votazioneal seggio è attestata dalla firma di unoscrutatore apposta accanto al nome <strong>del</strong>votante nell’elenco degli elettori (art. 5,legge 25 luglio 1066, n° 616). La schedaelettorale, predisposta in unico mo<strong>del</strong>lo pertutte e tre le votazioni, è composta da unnumero di righe pari al numero <strong>dei</strong> consiglierida eleggere. L’elettore deve votare insegreto scrivendo sulle righe <strong>del</strong>la scheda ilnome ed il cognome <strong>del</strong> candidato o candidatiper i quali intende votare. I nominativieventualmente indicati dopo quelli corrispondential numero <strong>dei</strong> consiglieri da eleggereper ciascuna Sezione si considerano24 professioneGeologo 10-2005


non apposti (v. par. Indizione <strong>del</strong>le elezioni).Lascheda va deposta chiusa nell’urna.Candidature. Le candidature possonoessere indicate al Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> finoa sette giorni prima <strong>del</strong>la data fissata per laprima votazione. Il Consiglio è tenuto agarantire una idonea diffusione presso iseggi per l’intera durata <strong>del</strong>le elezioni.Mancato raggiungimento <strong>del</strong> quorum.Nel caso di mancato raggiungimento<strong>del</strong> quorum il Presidente deve sigillare in unplico le schede votate al seggio al fine diprovvedere alla successiva archiviazione. IlPresidente deve poi rinviare alla successivavotazione che deve avvenire il giorno successivoferiale. Le schede sigillate nel plicoper l’archiviazione non concorrono ai fini<strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong> quorum <strong>del</strong>la successivavotazione, mentre vi concorrono quellepervenute per posta.Apertura <strong>del</strong> seggio e chiusura <strong>del</strong>levotazioni. Il seggio è chiuso dalle ore22,00 alle ore 9,00. In prima votazione ilseggio è aperto per otto ore al giorno perdue giorni feriali immediatamente consecutivi,sia per gli Ordini Regionali e sia peril Consiglio Nazionale. In seconda votazioneil seggio è aperto per otto ore al giornoper gli otto giorni feriali immediatamenteconsecutivi, ovvero, per gli ordini con menodi tremila iscritti e per il ConsiglioNazionale,per otto ore al giorno per i quattrogiorni immediatamente consecutivi. Interza votazione il seggio è aperto per ottoore al giorno per i dieci giorni ferialiimmediatamente consecutivi,ovvero,per gliordini con meno di tremila iscritti e per ilConsiglio Nazionale, per otto ore al giornoper i cinque giorni immediatamente consecutivi.La chiusura <strong>del</strong>la votazione vienedichiarata dal presidente al termine <strong>del</strong>leoperazioni di voto. Dopo la chiusura siprovvede alla verifica <strong>del</strong>la sussistenza <strong>del</strong>quorum. Nel caso di prima e seconda votazione,qualora il quorum non sia stato raggiunto,il Presidente distingue in due separatiplichi i voti espressi per corrispondenza,occorrenti ai fini <strong>del</strong> calcolo <strong>del</strong> quorum<strong>del</strong>la successiva votazione, da quelli espressipersonalmente che verranno archiviati. Nelcaso di mancato raggiungimento <strong>del</strong> quorumsi rinvia per la seconda e terza votazioneal successivo giorno feriale. Il mancatoraggiungimento <strong>del</strong> quorum, stante l’assenzadi indicazioni normative, verrà comunicatoagli iscritti mediante avviso pubblicatosui siti ufficiali degli Ordini e <strong>del</strong> ConsiglioNazionale.Scrutinio. Alle ore 9,00 <strong>del</strong> primo giornosuccessivo alla chiusura <strong>del</strong>la votazione,qualora si sia raggiunto il quorum, ilPresidente <strong>del</strong> seggio, con l’assistenza di duescrutatori, procede allo scrutinio.Risultati <strong>del</strong>le elezioni. Risultano eletti,per ciascuna sezione, coloro che hannoriportato il maggior numero <strong>dei</strong> voti.Nell’ipotesi di carenza di candidature daparte di iscritti alla sezione B <strong>del</strong>l’albo, èeleggibile qualsiasi iscritto alla medesimasezione B. Nel caso in cui non vi sianoiscritti a detta sezione, i consiglieri sono tuttieletti tra i candidati iscritti alla sezione A.Nell’ipotesi di carenza di candidature daparte di iscritti alla sezione A <strong>del</strong>l’albo, èeleggibile qualsiasi iscritto. Nel caso di paritàdi voti è preferito colui che ha una maggioreanzianità di iscrizione e, tra coloro chehanno uguale anzianità, il maggiore di età.Proclamazione <strong>dei</strong> risultati. Il risultato<strong>del</strong>le elezioni è proclamato dal Presidente<strong>del</strong> seggio centrale il quale dà anche immediatacomunicazione al Ministero <strong>del</strong>laGiustizia.Abrogazioni. Sono abrogate le seguentidisposizioni normative: l’articolo 1,commi primo, dalle parole «ed è composto»alla parola «membri», e quarto;l’articolo 2, commi primo, secondo,terzo, quarto e quinto; l’articolo quarto,commi primo e secondo; l’articolo5, commi quinto e sesto; l’articolo 6,commi primo, secondo e terzo; l’articolo10, commi settimo e ottavo, <strong>del</strong>lalegge 25 luglio 1966, n. 616; l’articolo2, commi 1, dalle parole «che è composto»alla parola «superiore», e 2; l’articolo4, comma 2, dalla parola «Ove» allaparola «incolpato.», <strong>del</strong>la legge 12novembre 1990, n. 339.CIRCOLARE N° 237Roma, 6 ottobre 2005Rif. P/CR.c/3673Oggetto: Decreto <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>leInfrastrutture e <strong>dei</strong> Trasporti <strong>del</strong> 14 settembre2005, recante Norme tecniche perle costruzioni (pubblicato sul S.O. n°159<strong>del</strong>la G.U. n° 222 <strong>del</strong> 23 settembre 2005).Si comunica che il Ministero <strong>del</strong>leInfrastrutture e <strong>dei</strong> Trasporti con decreto <strong>del</strong>14 settembre 2005 ha licenziato il testo<strong>del</strong>le Norme tecniche per le costruzioni. Siprecisa che la legge 17 agosto 2005, n° 166,di conversione <strong>del</strong> decreto-legge 115/2005,all’art. 14 undevicies dispone che le Normetecniche di cui all’oggetto siano assoggettatead una fase sperimentale di applicazioneper la durata di 18 mesi, a partire dalla data<strong>del</strong>l’entrata in vigore fissata al 23 ottobre2005 (30 giorni dopo la data di pubblicazionein G.U. avvenuta il 23 settembre2005), con la possibilità, nel predetto periodo,di applicare la precedente normativa dicui alla legge n° 1086/1971 e alla legge n°64/1974 ovvero la normativa in oggetto.Gli allegati 2 e 3 <strong>del</strong>l’OPCM n° 3274/2003recante «Primi elementi in materia di criterigenerali per la classificazione sismica <strong>del</strong> territorionazionale e di normative tecniche per le costruzioniin zona sismica», che avrebbero dovutoentrare in vigore l’8 ottobre 2005, a seguito<strong>del</strong>la pubblicazione <strong>del</strong>le allegate Normetecniche troveranno “vigenza solo in qualitàdi documenti applicativi di dettaglio <strong>del</strong>leNorme tecniche per le costruzioni”. Si evidenziainfine che, con separato decreto <strong>del</strong>Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture e <strong>dei</strong>Trasporti, sarà istituita una Commissioneconsultiva per il monitoraggio <strong>del</strong>le Normetecniche per le costruzioni in oggetto«anche al fine ... <strong>del</strong>la prescritta revisione periodicabiennale»; a detta Commissione sarannochiamati a partecipare, oltre a rappresentanti<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture e <strong>dei</strong>Trasporti, <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Interno, <strong>del</strong>Dipartimento <strong>del</strong>la Protezione Civile, <strong>del</strong>laConferenza Permanente Stato-Regioni,anche rappresentanti degli Ordini professionaliinteressati e <strong>del</strong>le associazioni imprenditoriali.professioneGeologo 10-2005 25


Attività <strong>del</strong> ConsiglioLe sintesi <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibereConsiglio <strong>del</strong> 04.07.2005Presenti: Amodio, Boni, Colombi, Gasparini,Millesimi, Paniccia, Ruisi e Salucci.Assenti: Melchiorri.Il Presidente informa che il Consiglio <strong>dei</strong>Ministri <strong>del</strong> 24 giugno u.s. ha approvatoun decreto legge che fissa le date <strong>del</strong>leelezioni per il rinnovo degli OrdiniRegionali e <strong>dei</strong> Consigli Nazionali. La dataper la indizione <strong>del</strong>le elezioni degli Ordiniè fissata al 15 settembre 2005 mentrequella per lo svolgimento <strong>del</strong>le elezioni <strong>dei</strong>CN è fissata al 15 novembre 2005. È stato,inoltre, approvato il Regolamentoelettorale relativo al DPR 328/2001 che,per l’entrata in vigore, deve esserepubblicato in Gazzetta Ufficiale.Delibera C.R.65/05Il Consiglio dopo ampia e approfonditadiscussione, dopo aver esaminato lacomunicazione <strong>del</strong> CNG ed esaminato ilparere legale, appositamente richiesto dalPresidente, <strong>del</strong>ibera all’unanimità di nondare seguito alla procedimento disciplinaredi radiazione. Si decide di inviare unacomunicazione ai colleghi <strong>del</strong>lasospensione <strong>del</strong> provvedimentodisciplinare. Inoltre, si provvederà alrecupero <strong>dei</strong> crediti. Il ConsigliereColombi pur votando a favore <strong>del</strong>lasuccitata decisione presa dal Consiglio,desidera esprimere il suo disappunto per ilmodus operandi <strong>del</strong> CNG volto, non nellaperfetta legalità procedurale, a svolgere unprocesso alle intenzioni verso l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>, in quanto si è <strong>tutto</strong>ra inassenza di un ricorso <strong>del</strong>le personecoinvolte direttamente dalla Delibera103/94, facendo riferimento nella nota afantomatiche comunicazioni di iscritti.Pertanto chiede al Consiglio distigmatizzare il comportamento <strong>del</strong> CNG.Delibera C.R.66/05Il Consiglio, circa le procedure da seguireper le cancellazioni, a modifica di unaprassi consolidata ereditata da un organonon più esistente, <strong>Ordine</strong> Nazionale <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong>, tenuto conto <strong>del</strong> parere scritto<strong>del</strong> legale, in assenza di una risposta alquesito posto al Ministero di Giustizia indata 20/10/2001 prot.n. 587/V/2001 esollecitato più volte, <strong>del</strong>ibera all’unanimitàdi procedere alla cancellazione di tutti i<strong>Geologi</strong> che, in passato, hanno manifestatoper iscritto la chiara volontà dicancellazione dall’Albo Professionale e/o<strong>del</strong>l’Elenco Speciale <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><strong>Geologi</strong>. Le procedure di cancellazionesaranno definite dopo un approfonditoesame <strong>dei</strong> singoli incartamenti.Consiglio <strong>del</strong> 25.07.2005Presenti: Colombi, Gasparini, Millesimi,Paniccia, Ruisi e Salucci.Assenti: Amodio, Boni, Melchiorri.Il Presidente informa che parteciperà conil Tesoriere Paniccia alla riunionecongiunta CNG/OO.RR. convocata dalConsiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> a Romail 29/07/2005.Comunica inoltre di aver invitato per ilgiorno 28/06/2005 presso la sede ilConsigliere d’Amministrazione EPAP,Geol.Arcangelo Pirrello, a illustrare alcuninuovi aspetti legati alle elezioni per ilrinnovo degli organismi EPAP.Informa inoltre che sono pervenuti, in data20/06/2005 otto plichi dal CNGcontenenti le cartelle con i documentipersonali degli iscritti antecedenti al 1992.Delibera C.R.67/05il Consiglio <strong>del</strong>ega all’unanimità ilSegreterio Salucci a provvedere allatrasmissione <strong>del</strong>le candidature per ilrinnovo degli organi elettivi <strong>del</strong>l’EPAPentro i termini.Delibera C.R.69/05Il Consiglio, in merito alla richiesta <strong>del</strong>Comune di Cervaro (FR) di fornire unaterna di nominativi per il rinnovo <strong>del</strong>laCommissione Edilizia Comunale, <strong>del</strong>iberaall’unanimità di indicare la seguente terna:Geol. Nando Bauco, Geol. Patrizia Bauco,Geol.Antonella Forlì.Consiglio <strong>del</strong> 06.09.2005Presenti: Amodio, Boni, Colombi,Melchiorri, Millesimi, Paniccia, Ruisi eSalucci.Assenti: Gasparini.Il Presidente comunica che è stataprorogata di due mesi, all’8 ottobre 2005,l’entrata in vigore <strong>del</strong>l’Ordinanzan. 3274/2003 sulle norme tecniche inzona sismica.Comunica, inoltre, che sulla GazzettaUfficiale n. 198 <strong>del</strong> 26/08/2005 è statopubblicato il D.P.R. n. 169 <strong>del</strong> 8/07/2005recante “Regolamento per il riordino <strong>del</strong>sistema elettorale e <strong>del</strong>la composizione degliorgani di ordini professionali”, che fissa le date<strong>del</strong>le elezioni per il rinnovo degli OrdiniRegionali (30 settembre 2005) e <strong>dei</strong>Consigli Nazionali (15 novembre 2005).Il Presidente vista l’imminenza <strong>del</strong>l’elezionichiede al Consiglio di programmare in talsenso le attività in funzione degliadempimenti elettorali. L’Associazionedegli Ordini e Collegi professionali <strong>del</strong>laProvincia di Latina ha convocatoun’assemblea per il giorno 29 settembrepv. a cui parteciperà il Consigliere Amodio.Il 29/07/2005 a Roma si è svolta lariunione congiunta CNG/OOR..R, allaquale ha partecipato il Presidente dove si èdiscusso <strong>del</strong> nuovo Regolamento elettoralee degli studi di settore relativi alla categoria.Il Presidente comunica i nominativi <strong>dei</strong>Colleghi che hanno presentato lacandidatura per il rinnovo degli OrganiEpap: Domenico Ferri per il Consiglio diIndirizzo Generale,Vincenzo Monteleoneper il Consiglio di Amministrazione,Giuseppe Diano per il Comitato <strong>dei</strong>Delegati.Delibera C.R.75/05Il Consiglio letto e discusso il nuovoRegolamento elettorale, viste le novitàintrodotte ed i tempi brevi per gliadempimenti elettorali, <strong>del</strong>iberaall’unanimità di procedere con la stampa<strong>del</strong>le schede elettorali e di <strong>tutto</strong> ilmateriale necessario per esercitare il votomediante lettera raccomandata e di inviarloa tutti gli iscritti con la lettera di indizione<strong>del</strong>le elezioni.26 professioneGeologo 10-2005


Delibera C.R.76/05Il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimitàl’istituzione di una commissione costituitadai Consiglieri Boni, Gasparini, Colombi ela Prof.ssa Francesca Bozzano che darà unavalutazione <strong>dei</strong> corsi tenuti sul FascicoloFabbricato. Infatti, a seguito <strong>del</strong>l’entrata invigore <strong>del</strong> regolamento attuativo <strong>del</strong>laLegge Regionale n. 31 <strong>del</strong> 12/09/2002,che prevede un’anzianità di iscrizioneall’Albo minima di 10 anni, ridotta a 5anni per coloro che hanno seguito i Corsidi Aggiornamento, si rende necessarioverificare l’idoneità in tal senso <strong>dei</strong> Corsiorganizzati da questo <strong>Ordine</strong>.Consiglio <strong>del</strong> 15.09.2005Presenti: Boni, Colombi, Melchiorri,Millesimi, Paniccia, Ruisi e Salucci.Assenti: Amodio, Gasparini.Il Presidente informa che il prossimo 28settembre presso il collegio <strong>dei</strong> PeritiIndustriali di Frosinone si svolgeràl’incontro con gli <strong>Geologi</strong> iscritti <strong>del</strong>laProvincia.Delibera C.R.80/05Ai sensi <strong>del</strong>l’art. 3. comma 1 <strong>del</strong>Regolamento per il riordino <strong>del</strong> sistemaelettorale e <strong>del</strong>la composizione degli organidi ordini professionali (DPR 8 luglio 2005,n.169) il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimitàdi indire le elezioni 2005 e fissa le date<strong>del</strong>le votazioni presso il seggio unico nellasede di Roma in Via Flaminia 43:Prima votazione: 30 settembre - 1° ottobredalle 14.00 alle 22.00;Seconda votazione (eventuale): 3-4-5-6ottobre dalle 14.00 alle 22.00;Terza votazione (eventuale): 7-8-10-11-12ottobre dalle 14.00 alle 22.00;inoltre, secondo quanto previsto dalcomma 3 <strong>del</strong> predetto articolo, con lamedesima <strong>del</strong>ibera nomina, tra gli iscritti,quali componenti <strong>del</strong> seggio elettorale iseguenti colleghi che hanno confermato laloro disponibilità:- Presidente: Geol. Domenico Ferri;- Vice Presidente: Geol. Pierluigi Friello;- Segretrio: Geol. Cristina Plos;- Scrutatori: Geol. Silvia Berardi,Geol.Tiziana Baldoni, Geol.VeronicaCampagnoni, Geol.Alessandro Diana,Geol. Lucrezia Mangione, Geol. FrancescoMarasco, Geol. Luca Rosiello.Delibera C.R.81/05Il Consiglio predispone la lettera diindizione che sarà inviata con postaprioritaria certificata agli aventi diritto alvoto (1280) con <strong>tutto</strong> il materiale previsto.Il Tesoriere informa che la spedizione saràeseguita, nei tempi previsti <strong>del</strong>l’art. 3.comma 3 <strong>del</strong> DPR 8 luglio 2005, n.169,presso il CMP di S. Lorenzo con un costototale di Euro 888,00 (ottocentottantotto).Il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimità larelativa spesa.Delibera C.R.82/05Il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimità, di farcoincidere, per il periodo elettorale <strong>dei</strong>seggi (ore 14.00-22.00) l’orario di apertura<strong>del</strong> seggio con quello <strong>del</strong>la sede. Si daràcomunicazione <strong>del</strong> nuovo orario tramite ilsito internet e la segreteria telefonica.Delibera C.R.83/05Il Consiglio, sentito il parere <strong>del</strong> Tesoriere,<strong>del</strong>ibera all’unanimità di impegnare unasomma massima di Euro 3.000 (tremila)per i rimborsi forfetari per le spesesostenute dai componenti <strong>del</strong> seggioelettorale.Consiglio <strong>del</strong> 29.09.2005Presenti: Amodio, Boni, Colombi,Millesimi, Paniccia, Ruisi e Salucci.Assenti: Melchiorri, Gasparini.Delibera C.R.86/05Il Consiglio, per inderogabili esigenze dibilancio, ha dovuto ritoccare le quoteannuali e <strong>del</strong>ibera all’unanimità per l’anno2006 le seguenti quote, uniformate per lesezioni A e B:- quote annuali iscritti all’A.P. da oltre dueanni: Euro 130- quote annuali iscritti all’E.S. da oltre dueanni: Euro 95- quote annuali iscritti all’A.P. 1 e 2annualità: Euro 70- quote annuali Iscritti all’E.S. 1 e 2annualità: Euro 45- tassa iscrizione all’A.P. ed all’E.S.: Euro 40- certificati: Euro 3- tessere: Euro 25- timbri: Euro 50- tessere + timbri: Euro 65- vidimazione parcelle: 2,5%- liquidazione parcelle: 3,5%- stampati (indirizzi su etichette): Euro 7,50- diritti di segreteria per rilascio copie didocumenti: Euro 0,52 cad.Consiglio <strong>del</strong> 18.10.2005Presenti: Amodio, Boni, Colombi,Gasparini, Millesimi, Ruisi e Salucci.Assenti: Melchiorri, Paniccia.Delibera C.R.90/05Il Consiglio, preso atto, <strong>del</strong>iberaall’unanimità di ratificare la <strong>del</strong>ega <strong>del</strong>Presidente a tutti i Consiglieri adautenticare la firma di ciascun iscritto cheeserciterà il voto per il rinnovo degliorgani elettivi <strong>del</strong>l’Ente di Previdenza eAssistenza pluricategoriale.Delibera C.R.91/05Il Consiglio in adempimento a quantoprevisto dal Regolamento <strong>del</strong>l’EPAP checonsente agli iscritti di votare pressol’<strong>Ordine</strong> Regionale di appartenenza,<strong>del</strong>ibera all’unanimità che il seggioelettorale sarà aperto nei seguenti giorni:17/10/2005 orario 10.00-13.00,18/10/2005 orario 16.00-19.00,19/10/2005 orario 10.00-13.00,20/10/2005 orario 16.00-19.00,21/10/2005 orario 16.00-19.00.Sarà, inoltre, garantita la presenza dialmeno un Consigliere <strong>del</strong>egatoall’autentica <strong>del</strong>le firme.Consiglio <strong>del</strong> 08.11.2005Presenti: Amodio, Capelli, Colombi,Di Loreto, Gasparini, Melchiorri,Millesimi, Paniccia, Ruisi, Salucci e Stocchi.Delibera C.R.93/05Il Consiglio visto l’esito <strong>del</strong>la votazione,<strong>del</strong>ibera a maggioranza, con l’astensione<strong>del</strong> Consigliere Di Loreto, la nomina <strong>del</strong>leseguenti cariche: Presidente FabrizioMillesimi,Vice Presidente ClaudioPaniccia, Segretario Roberto Salucci,Tesoriere Calvino Gasparini.>>professioneGeologo 10-200527


Attività <strong>del</strong> ConsiglioLe sintesi <strong>del</strong>le <strong>del</strong>ibere>>Consiglio <strong>del</strong> 15.11.2005Presenti: Amodio, Colombi, Di Loreto,Gasparini, Melchiorri, Millesimi, Paniccia,Ruisi, Salucci e Stocchi.Assenti: Capelli.Delibera C.R.94/05Il Consiglio nomina all’unanimità iseguenti componenti <strong>del</strong>la CommissioneParcelle: Massimo Amodio, FabioMelchiorri, Claudio Paniccia, RobertoSalucci e Vittorio Stocchi.Delibera C.R.95/05Il Consiglio nomina all’unanimità iseguenti Delegati Provinciali: FabrizioMillesimi per Rieti, Massimo Amodio perLatina,Vittorio Stocchi per Viterbo,Claudio Paniccia per Frosinone, EugenioDi Loreto, Fabio Melchiorri, RobertoSalucci e Manuela Ruisi per Roma.Delibera C.R.96/05Il Consiglio, su proposta <strong>del</strong> Presidente,<strong>del</strong>ibera all’unanimità di <strong>del</strong>egare alla firma<strong>dei</strong> documenti di propria competenza, ilTesoriere Gasparini ed il Segretario Salucci.Delibera C.R.97/05Il Consiglio secondo quanto previsto dallanormativa sulla Privacy, nominaall’unanimità, il Presidente Millesimi comeResponsabile <strong>del</strong> Trattamento, il SegretarioSalucci come Amministratore di Sistema ela Sig.ra Sacco come Incaricato <strong>del</strong>Trattamento.Delibera C.R.98/05Il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimità che lefirme disgiunte sui conti correnti postale ebancario siano quelle <strong>del</strong> Presidente,VicePresidente e Tesoriere.Delibera C.R.99/05A seguito <strong>del</strong>la comunicazione pervenutadal Tribunale di Rieti, circa la riunione <strong>del</strong>comitato per l’iscrizione all’Albo <strong>dei</strong> CTU,il Consiglio <strong>del</strong>ibera all’unanimità di<strong>del</strong>egare il Presidente Fabrizio Millesimi apartecipare alla riunione che si svolgerà il29 novembre p.v.28 professioneGeologo 10-2005


Linea direttaLa corrispondenzaSINGEOPSINDACATO NAZIONALE DEI GEOLOGIPROFESSIONISTIVia Tommaso Campanella, 41 - 00195 RomaA: Presidente <strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>Via Flaminia, 43 - 00196 ROMAp.c.A: Presidente <strong>del</strong> Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>Via Vittoria Colonna, 40 - 00193 ROMARoma, 24 Ottobre 2005Con l’entrata in vigore <strong>del</strong>la nuove “Norme Tecniche per leCostruzioni” la Regione <strong>Lazio</strong> ha predisposto un modulo perla “denuncia <strong>dei</strong> lavori e presentazione progetto.Art.93 D.P.R.380/2001” che si allega in copia.Nella parte dedicata ai professionisti il dichiarante deveindicare di avere incaricato degli elaborati progettuali <strong>del</strong>lestrutture e <strong>del</strong>la relazione geotecnica un unico soggettoprofessionista mentre appare evidente che il Geologoprofessionista viene indicato solo come estensore <strong>del</strong>laRelazione <strong>Geologi</strong>ca.Il modulo, nella sua impostazione, induce ad equivoci, come ineffetti si verificano, circa l'idoneità <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong> a redigere laRelazione Geotecnica così come sentenziato dal Consiglio diStato con la decisione n.701 <strong>del</strong> 4 maggio 1995.È accaduto che alcune Amministrazioni hanno respinto laRelazione <strong>Geologi</strong>co-Geotecnica redatta e firmata da <strong>Geologi</strong>con grave danno all’immagine professionale <strong>dei</strong> Colleghi e agliinteressi <strong>del</strong>la loro clientela si invita il Consiglio <strong>del</strong>l’<strong>Ordine</strong> adassumere tempestivi provvedimenti verso la Regione <strong>Lazio</strong>affinché modifichi il tabulato in questione e dirami le dovuteistruzioni affinchè siano accettate senza riserve le relazionigeotecniche redatte da <strong>Geologi</strong> nello spirito <strong>del</strong>la vigentelegislazione di cui la sentenza <strong>del</strong> Consiglio di Stato è parteintegrante.Distinti salutiIl PresidenteDott. Geol.Andrea ManiscalcoA: Ing. Maurizio MeiattiniDirettore Regionale Infrastrutture Regione <strong>Lazio</strong>SEDEp.c.A: Presidente <strong>del</strong> Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>Via Vittoria Colonna 40 - RomaRoma 24 Novembre 2005Prot.n. 389/V//2005Oggetto: Denuncia <strong>dei</strong> lavori e presentazione progetto.Art. 93 DPR 380/01.In riferimento alla denuncia <strong>dei</strong> lavori in zona sismica secondoquanto previsto dall’art. 93 <strong>del</strong> DPR in oggetto, le AreeDecentrate di Codesta Direzione Regionale hanno approntatoun modulo da allegare al Progetto da presentare allo SportelloUnico.Questo <strong>Ordine</strong> evidenzia che, nella parte <strong>del</strong> modulo dedicatoai professionisti ed ai lavori ed elaborati ad essi collegati ocollegabili, sono sorti incresciosi e gravi equivoci, giàcomunicati direttamente al nostro <strong>Ordine</strong> Professionale daparte di <strong>Geologi</strong> iscritti e dal Sindacato Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geologi</strong>Professionisti, in particolare per quanto concerne la RelazioneGeotecnica.All’atto <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong> Progetto non sono stateaccettate le Relazioni Geotecniche firmate e timbrate dalProfessionista Geologo.Infatti, nel modulo, associando in modo errato la RelazioneGeotecnica al Progetto <strong>del</strong>le Strutture si esclude di fatto lapossibilità <strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong>la stessa da parte di un Geologoabilitato, in palese contrasto con quanto disposto ingiurisprudenza dalla sentenza <strong>del</strong> Consiglio di Stato n. 701 <strong>del</strong>4 Maggio 1995. Si ricorda che tale Sentenza dispone, invece,la pariteticità fra l’Ingegnere ed il Geologo a poter redigere laRelazione Geotecnica, e quindi alla obbligatorietà da parte<strong>del</strong>le Amministrazioni Pubbliche di accettarle.Alla luce di quanto sopra, questo <strong>Ordine</strong> chiede alla S.V. didisporre urgentemente affinché le sei Aree Decentrate <strong>del</strong>laRegione <strong>Lazio</strong>, provvedano a modificare il modulo, riservandoun campo apposito e singolo per la Relazione Geotecnica cosìcome giustamente riservato a quella <strong>Geologi</strong>ca.Si resta in attesa di comunicazioni.Il PresidenteDott. Geol. Fabrizio MillesimiprofessioneGeologo 10-2005 29


Aggiornamento AlboIscrizioni, trasferimenti, cancellazioniNuove iscrizioni25 Luglio 2005Campagnoni VeronicaA.P. sez.A n°1667Guglietti SilviaA.P. sez.A n°166806 Settembre 2005D’Angelo PasqualeA.P. sez.A n°1669Panigutti StefanoA.P. sez.A n°167029 Settembre 2005Maffione MarcoA.P. sez.A n°1671Mecozzi SilviaA.P. sez.A n°1672Tassone LucaA.P. sez.A n°167315 Novembre 2005Bottamedi PaoloA.P. sez.A n°1674Di Buduo Giovanni MariaA.P. sez.A n°1675Loffredi FrancescaA.P. sez.A n°1676TrasferimentiNolasco FrancescoDa E.S. sez.Aa A.P. sez.A n° 1677Cancellazioni25 Luglio 2005Attanasio AlessandroCatalano AngelaD’Amelio PasqualeMione MariaPascoletti LucianoSilvestri Silvano15 Novembre 2005Bruschi SabinaButi PaolaCatalano Pier GiorgioMazzilli GiorgioMongillo MassimilianoTozzi MassimoSospesi Albo ProfessionaleAcquaroni Paolo Maria 22-03-78Albanesi Luigi 5-06-81Alegi Silvano 11-11-83Almonti Alessandro 30-01-95Aloisio Giovanni 19-11-85Anci<strong>dei</strong> Massimo 11-11-83Arcangioli Maria Luisa 27-10-87Ariatti Arrigo 27-10-87Balducci Filippo 14-04-78Bassetti Giancarlo 27-10-87Belisario Domenico 3-08-84Binotti Claudio 30-01-95Blasi Pietro 27-10-87Borelli Giovanni 20-09-90Capra Giorgio 11-02-77Caramma Giuseppe 11-02-77Carella Cesare 20-09-90Carnesecchi Giancarlo 30-01-95Carugno Paolo 11-11-83Caruso Roberto 30-01-95Cascio Carmelo 30-01-95Casero Piero 9-12-85Chiocci Francesco Latino 30-01-95Cioschi Tito 27-10-87Cirillo Tiziano 23-05-97Colazingari Alberto 23-05-97D’andrea Ezio 20-04-84D’epifanio Andrea 1-08-01Di Giacomo Licari Leonardo 9-10-90Facchielli Enrico 8-03-77Feliziani Piero 14-04-78Ferretti Ornella 27-10-87Finocchi Alfredo 9-10-90Fiorelli Severo 12-02-96Francaviglia Vincenzo 20-04-84Gavazzi Paolo 30-01-95Gerratana Ignazio 8-03-77Ginesi Marco 23-05-97Guastella Giovanni 8-03-77Gucciardo Maria Concetta 30-01-95Guj Pietro 20-04-84Iacoponi Alberto 30-01-95Iannello Pasqualino 11-11-83Iannucci Piero 27-10-87Iocca Marcello 19-10-90Kraicsovits Rodolfo 8-03-77La Scala Ludovico 8-03-77La Sorsa Angelo 8-03-77Liberatori Alberto 30-01-95Lodolini Maria Vittoria 5-06-81Loli Fausto 17-04-80Mantero Francesco Maria 12-02-96Maranzana Franco 27-10-87Maravalle Fabio 3-08-84Marchegiano Sergio 20-04-84Maresca Michelino 11-11-83Marsili Pietro 1-08-01Mascitelli Francesco Mario 3-08-84RiammissioniCastagna RenatoMenghini FabrizioSerafini SandroVacirca EugenioMattiangeli Luigi 20-04-84Mazzini Giuseppe 20-04-84Morabito Clemente 30-01-95Morandi Umberto 1-08-01Morea Nicola 3-08-84Morelli Francesco 30-01-95Moroni Fabrizio 19-10-90Naldini Segre Eugenia 6-04-78Orlandini Anna 30-01-95Palma Agnese 19-10-90Panfili Luigi 27-10-87Papini Luisa 30-01-95Pessina Gaetano 1-08-01Petri Giovanni 11-11-83Pica Antonio 19-10-90Pistorio Salvatore 30-01-95Polese Bernardi Angelo 19-11-85Policicchio Raimondo 1-08-01Prat Enrico 19-10-90Prestininzi Alberto 30-01-95Radini Marcello 14-04-78Redavid Gianfranco 14-04-78Repetto Enrico 6-04-78Ricciardi Emilio 19-11-85Rigo De' Righi Fabrizio 9-12-85Rinaldi Umberto 3-08-84Romualdi Giovanna 6-04-78Rossi Doria Martino 27-10-87Rovis Fabio 5-06-81Santini Alberto 21-04-78Segre Aldo 6-04-78Senia Guido 27-10-87Severa Roberto 21-04-77Travaglini Sergio 6-04-78Visco Salvatore 21-04-77Zeppieri Giuseppe 19-10-90Sospesi Elenco specialeAnzuini Aldo 20-12-90Avena Giancarlo 18-12-87Bernabini Marcello 27-03-91Biasini Alessandro 24-11-90Burragato Francesco 30-01-95Cecchetti Gaetano 20-12-90Corrado Sveva 14-09-99Dall’aglio Mario 30-01-95Del Bono Gian Lupo 12-02-96Di Sabatino Bruno 30-01-95Dramis Francesco 18-12-87Fanucci Ottaviano 30-01-95Favali Paolo 30-01-95Genevois Rinaldo 12-02-96Giordano Antonio 20-12-90Matteucci Ruggero 30-01-95Morbi<strong>del</strong>li Lucio 30-01-95Palombo Maria Rita 18-12-87Romeo Roberto 23-05-97Stramondo Antonino 20-12-9030 professioneGeologo 10-2005


Corsi e Convegni20 dicembre 2005Termine <strong>del</strong>la scadenzadi iscrizione24-27 gennaio 2006Roma31 dicembre 2005Termine <strong>del</strong>la scadenzadi iscrizione31 dicembre 2005Termine <strong>del</strong>la scadenzadi iscrizione1-28 febbraio 2006Firenzegennaio - febbraio2006San GiovanniValdarno (AR)Corso teorico-praticoOrtofotocarte da immagini satellitariad alta risoluzione: metodologie,applicazioni e problemiUniversità degli Studi di Roma “La Sapienza”Area di Geodesia e GeomaticaDipartimento di Idraulica Trasporti e StradeE-mail: immagini.satellitari2006@uniroma1.ithttp://w3.uniroma1.it/geodgeom/immsat2006/immsat2006Master Universitario di II livelloGestione e Manutenzionenella Valutazione di Impatto Ambientaledegli Impianti e <strong>del</strong>le Opere CiviliUniversità degli Studi di Roma “La Sapienza”CNIM (Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione)Info: Tel. 06/4745340www.master-manutenzione.itCorso di PerfezionamentoPrevisione e prevenzione <strong>dei</strong> rischigeologici e geoambientaliUniversità di Firenze - Dipartimento di Scienze <strong>del</strong>la TerraVia La Pira, 4 - 50121 FirenzeInfo:Anna Bartolomei / Melania ScacciatiTel. 055.2756342 - Fax 055.2756296E-mail: anna.bartolomei@unifi.itTel. 055.2756222 - Fax 055.2756296E-mail: melania.scacciati@unifi.itwww.geo.unifi.itIncontri Tecnici Invernali· Legislazione Ambientale· Bonifica <strong>dei</strong> siti contaminatiattraverso metodi di biorisanamento· Stabilizzazione <strong>dei</strong> pendii naturalied artificiali, mediante metodologieecocompatibili· Biomonitoraggio e fitodepurazione· Geochimica isotopica <strong>del</strong>le acqueCentro di GeoTecnologie - Università di Studi di SienaDr. Fabio MantovaniFax: 055-9119447 - E-mail: mantovani3@unisi.itwww.geotecnologie.unisi.it/formazione/incontritecnici20 gennaio 2006Termine <strong>del</strong>la scadenzadi iscrizione7-10 febbraio 2006Roma26-27 gennaio 2006Milano28 febbraio 2006Termine <strong>del</strong>la scadenzadi ammissione13-15 giugno 2006BarcellonaSpagnaCorso teorico-praticoGRASS e Open Source G.I.S.Università degli Studi di Roma “La Sapienza”Area di Geodesia e GeomaticaDipartimento di Idraulica Trasporti e Stra<strong>dei</strong>n collaborazione con Università di TrentoDipartimento di Ingegneria Civile e AmbientaleTel. 0461/824326 - Fax. 0461/824251E-mail: grass2006@orikata.ithttp://w3.uniroma1.it/geodgeom/grass2006/grass2006ConvegnoIl Monitoraggio ambientalecome tecnica e come strumentodi governabilitàAAA (Associazione Analisti Ambientali) - Centro VIA ItaliaTel. +39-335-8331577 - Fax +39-2-782485Segreteria: Claudia Paolini, Cristina MagriE-mail: aaa@analistiambientali.orgwww.analistiambientali.orgMaster universitario di I livelloCooperazione per lo sviluppo <strong>del</strong>le areerurali e forestali attraverso l’usosostenibile <strong>del</strong>le risorse naturaliUniversità degli Studi di Napoli Federico IIFacoltà di AgrariaTel. 0812531111 - E-mail: info@agraria.unina.itwww.agraria.unina.it/didattica/master/Coop.htm5th Congress on GeoscientificCartography and Information SystemsEarth and WaterInstitut Cartogràfic de CatalunyaTel. +34 935671500 - Fax +34 935671568E-mail: econgeo2006@icc.eswww.icc.es/econgeo2006/home.html9-13 gennaio 2006CosenzaCorso sui Sistemi Informativi GeograficiGIS avanzato - Dati GIS e GPSnella Pianificazione TerritorialeItaldidacta S.r.l.Tel/Fax: 0775/577100 - E-mail: corsi@italdidacta.itwww.italdidacta.it/corsi.aspprofessioneGeologo 10-2005 31


Rilevando e mangiandoescursioni geo-gastronomiche nel <strong>Lazio</strong>Riviera etruscae Monti CeritiA pochi chilometri da Roma,questo itinerariogeologico-naturalisticoed eno-gastonomicoci porta lungo la via Aurelia,nella “riviera etrusca”,per poi proseguiretra i borghi medievalidi Cerveteri e Cerie finire nei Monti Ceriti.di Giacinto “Gianni” Angelucci e Roberto AgnoletPresidente e socio GeoAmbiente Soc. Coop. a r.l. di Romaangelucci@geoambiente.itr.agnolet@libero.itwww.geoambiente.itLa prima tappa <strong>del</strong> nostro viaggio è laPalude di Torre Flavia una zona umidadi grande importanza per la tutela<strong>del</strong>l’avifauna migratoria e per laconservazione di un ultimo lembo<strong>del</strong>l’antica maremma laziale. Perraggiungere la palude bisogna lasciare la ViaAurelia al km 42,800 circa e dirigersi versoil mare, a poche centinaia di metri si trovala cinquecentesca Torre Flavia, anticosistema difensivo costiero <strong>del</strong>lo StatoPontificio contro le incursioni dal mare <strong>dei</strong>pirati saraceni.Il paesaggio è quello <strong>del</strong>le aree umidecostiere, che in passato erano diffuse lungole coste laziali, formato da un vasto sistemadi acquitrini e paludi salmastre di retroduna. La zona umida, tra stagni, canali elingue di terra coperte da fitti canneti, èformata da un terreno argilloso-limosoricco di materiale organico di originevegetale che dà luogo a un tappeto difango nerastro.Un molo artificiale di sabbia e scoglicollega attualmente alla costa i ruderi diTorre Flavia, rimasta isolata a circa 80metri dalla spiaggia a causa <strong>del</strong> fenomeno<strong>del</strong>l’erosione costiera qui molto accentuato.All’inizio <strong>del</strong> secolo le bonifiche e la piùrecente urbanizzazione di Campo di Mare(anni ’60), hanno progressivamente ridottola grande palude originaria, fino agli attuali37 ettari. È così iniziato, per la Palude, unperiodo di abbandono e di degrado a cuil’azione <strong>del</strong>la Provincia di Roma, incollaborazione con il WWF <strong>Lazio</strong> e con lalocale Associazione di volontariatoScuolambiente, sta cercando di porre freno.Lasciamo la zona costiera per raggiungere,a pochi chilometri dal mare, Cerveteri,famosa per le Necropoli etrusche,dichiarate nel 2004 dall’UNESCOPatrimonio <strong>del</strong>l’Umanità e rinomata per ilfascino medioevale espresso dal centrostorico cittadino e dai pittoreschi borghi diCeri e Sasso.La città di Cerveteri, Kaisra per gli etruschi(Agylla per i Greci e Caere per i Romani)fu fondata secondo la tradizione daiPelasgi, mitica popolazione di originegreca.I primi insediamenti riconosciuti in scavirealizzati recentemente nel borgo sonoattribuibili a villaggi villanoviani <strong>del</strong> sec. IXa.C.. Il centro, grazie al costante contattocon la cultura greca e ai fiorenti commerciintrapresi con i Fenici, si sviluppòabbastanza rapidamente con insediamentipiù articolati e organizzati, fino al suoperiodo di massima fioritura nel corso <strong>del</strong>VI secolo ben documentato dall’estensione<strong>del</strong>le aree funerarie sugli altopiani <strong>del</strong>laBanditaccia caratterizzate in gran partedalle tombe a tumulo di stampoprincipesco.Il III e il II secolo a.C. sono caratterizzatidalla graduale romanizzazione <strong>del</strong> centro,periodo contrassegnato da una scarsità diresti, con l’unica eccezione <strong>del</strong>le AquaeCeretanae, complesso termale con caratteridi sacralità situato in località Pian <strong>del</strong>laCarlotta, poco distante da Sasso di Furbara.La storia medievale di Cerveteri è menonota e meno ricca di quella antica, essaconobbe una fase piuttosto travagliata inquesto periodo: tra il IX e il X secolo, fusoggetta a un regime turbolento eoppressivo, dovuto alle invasioni saracene.Inizia una fase di forte declino, forse acausa anche di un’epidemia di malaria, chealla fine <strong>del</strong> XII secolo costrinse gli abitantia lasciare la vecchia sede cittadina e a32 professioneGeologo 10-2005


Spaccato geologico<strong>del</strong>la Rocca di Cerveteri.spostarsi nell’attuale borgo di Ceri.Una rifioritura <strong>del</strong> centro si avrà soltantonel ’500, momento in cui Caere Vetus (cosìchiamata in opposizione al “nuovo” abitatodi Ceri) diviene parte <strong>del</strong> principato <strong>del</strong>lafamiglia Ruspoli, che lascerà il suo segnopiù riconoscibile con l’acquisizione, nel1674, <strong>del</strong> castello Orsini, oggi dettoappunto Castello Ruspoli, situato nelcentro storico <strong>del</strong>la cittadina moderna eospite <strong>del</strong> Museo Nazionale Cerite.Necropoli <strong>del</strong>la Banditaccia.Le caratteristiche geologiche <strong>del</strong> territoriocompreso tra i domi vulcanici <strong>dei</strong> montiCeriti e la costa tirrenica sono il risultatodi un’evoluzione geodinamica che hacoinvolto <strong>tutto</strong> il margine tirrenico apartire dal Pliocene.I terreni più antichi affioranti nell’areasono costituiti dalle coltri alloctone dinatura calcareo-arenaceo-marnosiappartenenti ai “flysch <strong>del</strong>la Tolfa”, ed alIl borgo medievale di Ceri.“gruppo <strong>del</strong>la Pietraforte”, ascrivibili alCretacico-Paleocene. Seguono nella serie,marne e argille grigie con gessi eintercalazioni di puddinghe e conglomeratinella parte alta, ascrivibili al Messiniano. Lacoltre alloctona è in contatto tettonico conil complesso di argille e argille marnose dicolore grigio-azzurre, di spessore rilevante,<strong>del</strong> Pliocene inferiore, note con il nome diArgille di Cerveteri, affioranti diffusamentesu <strong>tutto</strong> il territorio. Il ciclo sedimentariopre-vulcanico si chiude con deposititerrigeni in prevalenza sabbioso-limosi econglomeratici <strong>del</strong> Pleistocene inferiore,noti in letteratura come Conglomerato diValle <strong>del</strong>la Mola.Successivamente sull’intera area ha inizioun’attività vulcanica a chimismo riolitico etrachiriolitico formato da domi e cupole dilava, sviluppatesi a ridosso <strong>del</strong>le strutturesedimentarie <strong>dei</strong> Monti <strong>del</strong>la Tolfa. Illineamento che sembra aver maggiormentecontrollato l’evoluzione <strong>del</strong> vulcanismo <strong>dei</strong>Monti Ceriti sembra essere una fagliadiretta orientata NNE-SSW.L’unità vulcanica più antica di tutta l’area èl’unità piroclastica di Monte Strabello ed èformata da una facies conglomeraticabasale già nota in letteratura come“complesso <strong>dei</strong> tufi caotici” di Negretti etal. (1962) e da una soprastante faciesignimbritica. Seguono le unità laviche acomposizione riolitica e trachidacitica checostituiscono i domi ceriti.Completano la serie <strong>dei</strong> prodotti vulcanici,ascrivibili all’attività <strong>del</strong> vicino distrettovulcanico Sabatino, una colata di lavaleucititica, il Tufo Rosso a scorie nere el’Unità Piroclastica di Bracciano.La natura prevalentemente esplosiva <strong>del</strong>centro eruttivo di Bracciano diede luogo aprodotti di nube ardente che investironol'area ceretana sottoforma di colatepiroclastiche, prodotti di ricaduta e colatelaviche emesse in parte da fratture diinteresse regionale in parte da coni discorie allineati lungo le stesse fratture.Tra le colate piroclastiche la piùcaratteristica è quella ignimbritica relativaalla formazione <strong>del</strong> Tufo rosso a scorienere, di spessore medio 15 m, sulla quale è >>professioneGeologo 10-200533


Rilevando e mangiandoescursioni geo-gastronomiche nel <strong>Lazio</strong>>>impostato il centro storico di Cerveteri,la Necropoli etrusca <strong>del</strong>la Banditacciaed il borgo di Ceri.La presenza in superficie di un banco didepositi vulcanici con ottime qualitàgeomeccaniche (il tufo rosso a scorie nere)ha fatto sì che l’erosione abbia creato <strong>del</strong>levere e proprie rupi, caratterizzate dafianchi sub-verticali soggette nel tempo aldistacco di porzioni tufacee, checomportano un progressivo arretramento<strong>del</strong>la rupe. L’ammasso tufaceo ècaratterizzato da un intenso grado difratturazione con piani di discontinuitàprevalentemente sub-verticali, e piani aquella da fare presso l’Antica Locanda LeGinestre, nella magnifica cornice di PiazzaSanta Maria, dove il nucleo medioevale èrimasto intatto, ha sede questo localeelegante ed armonioso, condotto da Dantee la moglie Anna che si dividono tra sala ecucina, con l’aiuto <strong>dei</strong> figli Luigi, Serena eSimona. Qui <strong>tutto</strong> è rigorosamentegenuino, si produce giornalmente il paneche viene servito a tavola e la pastautilizzata per i primi piatti.La cucina offre piatti di carne <strong>del</strong>latradizione locale (ottima è la sella diconiglio al finocchio selvatico) e pescesempre fresco, (tra i primi segnaliamo ipendici <strong>dei</strong> domi lavici <strong>dei</strong> monti Ceriti,presso la località di Gricciano, dove ci sipuò soffermare su un affioramento diconglomerati fluviali prevulcanici, confinatinel basamento argilloso pliocenico.A Gricciano si può mangiare e pernottarepresso l’Agriturismo Casale di Gricciano,gestito da Luca e Stefania i quali, oltre aproporvi le pappar<strong>del</strong>le fatte dalla signoraRomanina ed un ricco assortimento dicarni cotte alla brace accompagnate dalvino di produzione propria, saprannoindicarvi itinerari di interesse archeologicoe paesaggistico.Qui si possono fare escursioni a piedi, inbasso angolo. L’intersezione <strong>dei</strong> suddettipiani individuano blocchi instabili, aventiforme geometriche tridimensionali siasemplici che complesse che tendono alloscivolamento e/o al ribaltamentoprogressivo con conseguente arretramento<strong>del</strong>la rupe rocciosa minacciando gli edificiposti in prossimità <strong>del</strong>la scarpata. Unevento <strong>del</strong> genere si è verificato adicembre <strong>del</strong> 2000, ed ha interessato unfronte di circa 12 m nel quartiere Frati diCerveteri. La nicchia di distacco haprovocato l’arretramento di circa 2,5 m <strong>del</strong>fronte <strong>del</strong>la rupe coinvolgendo circa 600m 3 di roccia tufacea.Ma dopo tanto girovagare crediamo che siagiunto il momento di prenderci una pausae gustare le <strong>del</strong>izie gastronomiche <strong>del</strong>luogo. Una visita merita sicuramente ilristorante Cavallino Bianco, a PiazzaRisorgimento, nel centro storico diCerveteri, ai lati <strong>del</strong>la antica Fontana <strong>del</strong>Mascherone dove si può godere <strong>dei</strong> piattisapientemente cucinati da Bruno e Lina(ottime le fettuccine casareccie e lepietanze al carciofo), serviti a tavoladall’ormai “irrecuperabile” figlio Angelo,con il suo divertente ed instancabile animocabarettistico.Altra tappa “d’obbligo” è sicuramenteraviolini di spigola con zucchine evongole) e per i palati più esigentiun’assortita enoteca <strong>dei</strong> migliori viniitaliani.Prima <strong>del</strong> caffè non si può rinunciare aidolci fatti da Simona, dalla tortina alcioccolato al semifreddo di banane enocciole caramellate.Spostandoci di pochi chilometri possiamoraggiungere il pittoresco borgo medievaledi Ceri, ubicato su una quasi inaccessibilerupe tufacea, questa località può essereraggiunta sia da Cerveteri (Via SettevenePalo, loc. San Paolo), che dal Km. 31,500<strong>del</strong>la via Aurelia (Loc. Statua).Ceri fu abitata molto probabilmente daglietruschi, essendo state ritrovate, neidintorni, alcune tombe riferibili a quell’età;la sua storia è proceduta parallelamente aquella di Cerveteri, cui si ritieneappartenesse anche anticamente.L’aspetto geologico non differisce moltoda Cerveteri: anche in questo caso citroviamo di fronte una vera e propria rupetufacea costituita dagli stessi terrenivulcanici <strong>del</strong>la rupe di Cerveteri.All’interno <strong>del</strong> borgo, tra le mura merlate,presso il ristorante La Rocca è possibilegustare una buona polenta al cinghiale.Il nostro itinerario prosegue verso leVeduta d’insieme <strong>del</strong>la rocca di Cerveterimountain bike percorrendo i sentieri chesi snodano tra i monti o a cavallo lasciandola macchina al vicino maneggio diValeriano che vi accompagneràpersonalmente fino ad arrivare allecascatelle presenti lungo il Fosso <strong>del</strong>laMola attraversando i numerosi tumulietruschi disseminati nel territorio.Lungo i sentieri si possono riconoscere levarie sequenze vulcaniche ed osservare icontatti tra i Tufi stratificati di Sacrofano, ilTufo rosso a scorie nere, i Tufi varicolori diLa Storta e le colate di Lava leucititicatefritica di fosso <strong>del</strong>la Cascata.Prima di tornare nella nostra capitale, valela pena di fare una piccola escursioneenologica. Oltre alla consolidata Cantina diCerveteri, segnaliamo l’Azienda VinicolaCasale Cento Corvi presente lungo la s.s.Aurelia al km 45,500 dove, nellafornitissima cantina, spicca un vino dipregio dalle antiche origini, il “Giacchèrosso”, ottenuto da un vitigno autoctonogelosamente conservato dai vignaiolicerveterani.34 professioneGeologo 10-2005

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