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La quaLità deLLa coLonscopia: come si raggiunge e come si ... - Sied

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<strong>La</strong> qualità della colonscopia:<br />

<strong>come</strong> <strong>si</strong> <strong>raggiunge</strong> e <strong>come</strong> <strong>si</strong> mantiene<br />

Enrico Ricci > Qualità della colonscopia<br />

Tabella 1: le regole d’oro per l’esecuzione della colonscopia (mod. da 7)<br />

• Ricorda l’anatomia<br />

• Raddrizza lo strumento, spesso e ripetutamente<br />

• Rimuovi sempre il loop dell’endoscopio<br />

• Riconosci le cause del dolore indotto durante la colonscopia<br />

• Fai applicare all’infermiere una adeguata pres<strong>si</strong>one addominale<br />

per mantenere l’endoscopio raddrizzato<br />

• Aspira l’aria quando ti avvicini ad una plica, per accorciare il colon<br />

• Cambia la po<strong>si</strong>zione del paziente<br />

• Scegli l’endoscopio più adatto alla <strong>si</strong>tuazione clinica<br />

eseguire una colonscopia di buona qualità (Tabella<br />

1). Esse sono la conoscenza dell’anatomia endoscopica,<br />

la capacità di raddrizzare lo strumento, di rimuovere<br />

il loop dell’endoscopio, di riconoscere le cause<br />

del dolore durante la colonscopia, di far effettuare<br />

all’infermiere una adeguata pres<strong>si</strong>one addominale per<br />

mantenere l’endoscopio raddrizzato, di evitare una<br />

ecces<strong>si</strong>va insufflazione, di sapere quando è necessario<br />

cambiare la po<strong>si</strong>zione del paziente sul lettino<br />

scegliendo l’endoscopio più adatto in ogni <strong>si</strong>tuazione<br />

clinica (7).<br />

Qual è la durata del training<br />

necessaria per poter<br />

effettuare una colonscopia<br />

di buona qualità<br />

L’ASGE nel 1996 nel progetto ACES (Acqui<strong>si</strong>tion of competency<br />

in endoscopic skills) ha identificato quattro<br />

obiettivi, costituiti dalla capacità di superare con successo<br />

la flessura splenica, di intubare il cieco, di riconoscere<br />

e di identificare ogni anormalità della superficie<br />

mucosa. Il numero di colonscopie necessario per avere<br />

una percentuale di successo del 90% è stato identificato<br />

in 100 e questo numero ha costituito per anni il riferimento<br />

utilizzato dalla maggior parte delle istituzioni accademiche<br />

(8). Studi più recenti hanno però dimostrato<br />

che questo numero è insufficiente, innalzando il “cut off”<br />

a 150 (9) e poi a 275 (10). Il progetto formativo recentemente<br />

elaborato dalla Mayo Clinic, viene raccomandato<br />

dall’ASGE perché ha il pregio di aver identificato in maniera<br />

molto dettagliata “scores” <strong>si</strong>a di tipo motorio che<br />

di tipo cognitivo: gli scores motori sono costituiti dalla<br />

capacità di avanzamento in <strong>si</strong>curezza del colonscopio,<br />

di riduzione dei loop, di una adeguata visualizzazione<br />

della mucosa, di esecuzione delle manovre<br />

terapeutiche. Gli scores cognitivi<br />

sono costituiti dalla conoscenza delle<br />

indicazioni cliniche appropriate, della<br />

sedazione, del trattamento del dolore<br />

durante la procedura, dei landmarks<br />

anatomici, delle patologie colorettali.<br />

Altri Autori, valutando ulteriori parametri<br />

quali il volume men<strong>si</strong>le di colonscopie<br />

eseguite, il tempo medio di<br />

intubazione del cieco, la percentuale<br />

di raggiungimento del cieco, il polyp e<br />

l’adenoma detection rate per paziente<br />

e per procedura, il tempo medio di<br />

estrazione del colonscopio, hanno individuato<br />

in 500 il numero di procedure<br />

necessarie per poter completare la<br />

colonscopia senza l’intervento del supervisore<br />

(11). L’adenoma “detection<br />

rate”, con<strong>si</strong>derato a tutt’oggi il principale parametro di<br />

riferimento della qualità della colonscopia di screening,<br />

ha mostrato una correlazione diretta con l’esperienza<br />

dell’operatore, espressa <strong>come</strong> numero di colonscopie<br />

eseguite (12). Il training comporta un prolungamento<br />

del tempo di esecuzione delle colonscopie dal 10 al<br />

37% e ha un impatto economico per le istituzioni che<br />

lo effettuano: negli Stati Uniti dai dati del CORI (Clinical<br />

Out<strong>come</strong> Research Initiative) il suo costo è stato stimato<br />

in cinquecentomila-un milione di dollari per anno/per<br />

istituzione (13). Anali<strong>si</strong> costo-beneficio della colonscopia<br />

nella diagno<strong>si</strong> di le<strong>si</strong>oni neoplastiche hanno stimato un<br />

costo di 20.000 $ per anno di vita salvata. Procedure<br />

ripetute, complicanze e mancate diagno<strong>si</strong> riducono <strong>si</strong>gnificativamente<br />

questo beneficio, ma un training adeguato<br />

è in grado di incidere su questi costi e di costituire<br />

un utile investimento per il futuro.<br />

Come effettuare<br />

il training<br />

Molti studi hanno valutato l’utilità dei <strong>si</strong>mulatori, giungendo<br />

a conclu<strong>si</strong>oni contrastanti. Sono oggi disponibili<br />

l’Immer<strong>si</strong>on Endoscopy AccuTouch System, il Simbionix<br />

GI Mentor II, il Koken Colonscopy Training Model<br />

Type 1-B, il Kyoto Kagaru Colonoscope Training Model,<br />

l’Endo-TS-1. I <strong>si</strong>mulatori sono stati validati soprattutto<br />

per quanto riguarda la capacità di offrire una realistica<br />

e adeguata <strong>si</strong>mulazione della formazione degli<br />

alfa loop e del loro raddrizzamento oltre che della forza<br />

di inserzione, ma a tutt’oggi non è stata dimostrata la<br />

superiorità di un modello rispetto agli altri. In uno studio<br />

multicentrico, multinazionale, in cieco, sono stati<br />

confrontati i risultati del training degli specializzandi alla<br />

prima esperienza endoscopica eseguito con il <strong>si</strong>mu-<br />

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