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Versione stampabile - Slow Food

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scelte sostenibili, con dibattiti sulle maggiori minacce ai nostri mari e sulla difesa di<br />

note specie che rischiano l'estinzione a causa della pesca intensiva (come il tonno<br />

rosso e il salmone selvatico). Durante l'evento è stata lanciata una pratica guida per<br />

il consumatore dedicata all'area mediterranea, per sottolineare l'importanza di<br />

scegliere pesce di stagione, della giusta taglia, ancora presente in abbondanza, poco<br />

conosciuto (per allentare la pressione sulle specie in pericolo).<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sta sviluppando un sito in quattro lingue che offrirà una visione<br />

d'insieme su questi temi e fornirà a consumatori, cuochi e pescivendoli consigli<br />

pratici per il consumo e la promozione di pesce sostenibile. La sezione del sito che<br />

riguarda la scelta delle specie ittiche evita l'approccio tipico delle “liste di specie<br />

proibite”, a parte un elenco delle specie in estremo pericolo e comunemente presenti<br />

su tutti i mercati internazionali. Al contrario, enfatizza la necessità di cercare le<br />

varietà locali, sostenibili, in base a criteri illustrati con chiarezza, e comprende una<br />

sezione risorse con guide regionali, articoli e contatti utili.<br />

Il sito darà anche visibilità al <strong>Slow</strong> Fish Challenge - lanciato all'inizio di quest'anno<br />

per raccogliere ricette a base di pesce sostenibile - e ad altre attività e progetti<br />

analoghi promossi da <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e dalla rete Terra Madre in tutto il mondo. Sarà on<br />

line all'inizio del 2010.<br />

Produzione artigianale e filiera corta<br />

<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha lanciato in Bulgaria una campagna nazionale a favore delle produzioni<br />

artigianali e della vendita diretta, creando la coalizione “Clean <strong>Food</strong> Fair Livelihood”<br />

con altre ong. Un anno di conferenze stampa, campagne e tavole rotonde ha<br />

permesso di elaborare proposte, portate poi sul tavolo del Ministero dell’Agricoltura. E<br />

il Ministero si è dimostrato sensibile, avviando una costruttiva discussione sulle<br />

normative e aprendo il nuovo capitolo dei prodotti da salvare.<br />

OGM<br />

Nel 2009 il convivium di Reykjavik ha avviato una campagna contro gli ogm tramite<br />

facebook. L'iniziativa è nata in seguito alla decisione presa dal governo islandese ad<br />

inizio anno - in grave crisi finanziaria e da sempre "costretto" ad importare ingenti<br />

quantità di beni, soprattutto alimentari - di avviare la sperimentazione sugli ogm in<br />

campo farmaceutico. Nel giro di poche settimane oltre un migliaio di persone si sono<br />

iscritte al profilo e oggi il convivium sta cercando un supporto legale che possa<br />

permettere di portare avanti la battaglia per il ritiro dell'autorizzazione alla<br />

sperimentazione. La decisione del governo, infatti, viene interpretata dai soci <strong>Slow</strong><br />

<strong>Food</strong> islandesi, ma non solo da loro, come la volontà di aprire la strada agli ogm nel<br />

Paese anche nel settore agricolo e alimentare.<br />

Eventi <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e Terra Madre nazionali<br />

Nel 2009 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha organizzato numerosi altri eventi di rilevanza nazionale e<br />

regionale. A Tours in Francia, Eurogusto si è concentrato sulle tradizioni<br />

gastronomiche europee; Algusto, a Bilbao, in Spagna, ha avuto per tema la costa<br />

atlantica, al Markt des guten Geschacks (mercato del buon gusto) di Stoccarda in<br />

Germania erano presenti 350 espositori di prodotti di alta qualità, prettamente<br />

regionali - tedeschi e del Baden Württemberg -, mentre Vignerons d’Europe ha<br />

riunito in Toscana 600 piccoli produttori di vino che cercano di difendere il vino<br />

artigianale, le tradizioni, le piccole produzioni familiari dalle nuove normative europee.<br />

A partire dal 2007 la rete di Terra Madre, ha preso nuove forme e si è arricchita a seconda delle specificità<br />

dei popoli, dei climi e dei territori. Da questa evoluzione sono nati gli incontri nazionali organizzati<br />

localmente all’interno dei vari Paesi. Nel 2009 si sono svolti Terra Madre in Tanzania, Argentina, Austria,

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