Versione stampabile - Slow Food
Versione stampabile - Slow Food
Versione stampabile - Slow Food
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Dicembre 2009<br />
CHE COS’È TERRA MADRE<br />
Estratto del nuovo libro di Carlo Petrini, “Terra Madre. Come non farci<br />
mangiare dal cibo”<br />
Terra Madre è un nuovo soggetto che, dal 2004, si affaccia sul panorama politico ed<br />
economico globale. Nasce come un grande meeting di persone di ogni parte del<br />
mondo e si trasforma presto in una rete permanente o, meglio, in un insieme di reti.<br />
Coloro che la compongono nei diversi territori del mondo lavorano ogni giorno per<br />
costruire un nuovo modello economico, agricolo, alimentare e culturale.<br />
Terra Madre rappresenta un modo concreto per mettere in pratica ciò che è stato<br />
definito «glocalismo»: un insieme di azioni su scala locale con obiettivi di livello<br />
globale. È un soggetto che si evolve con il tempo, ha una sua politica, valori condivisi,<br />
obiettivi a lungo e medio termine.<br />
Terra Madre, ben al di là dall’essere un semplice meeting biennale, è la rete mondiale<br />
delle comunità locali del cibo. Una rete aperta, disposta ad accogliere al suo interno<br />
tutti coloro che ne condividono gli ideali, pur operando in maniera differente o in<br />
contesti molto lontani tra di loro.<br />
Terra Madre è un modo nuovo di intendere la produzione, la trasformazione, la<br />
distribuzione e il consumo del cibo, che trae profonde origini dal passato e dalla storia<br />
dei diversi popoli, ma che ha uno sguardo proiettato in avanti e ben consapevole della<br />
difficile situazione in cui ci troviamo.<br />
I 1000 eventi organizzati per il Terra Madre Day dalla rete di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e di Terra<br />
Madre per celebrare il cibo locale, ce lo hanno provato.<br />
Quindi complimenti a tutti! Continuiamo a lavorare insieme con entusiasmo e<br />
gettiamo l'animo oltre l'ostacolo.<br />
In memoria di Jan Wolf<br />
Come molti di voi avranno saputo, nell’agosto di quest’anno è mancato<br />
prematuramente il fondatore e primo Presidente di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Olanda, Jan Wolf.<br />
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ha potuto constatare che grande persona fosse<br />
Jan: colto, intelligente, simpatico, gentile, sempre disponibile. Diversi anni fa, in una<br />
fase estremamente delicata per la nostra associazione in Olanda, Jan ha assunto la<br />
direzione con fermezza e intelligenza, ha costruito un gruppo e ha dato al movimento<br />
un nuovo assetto politico-strategico, culminato nel giugno 2008 con il riconoscimento<br />
della nuova Direzione Nazionale dell'Olanda.<br />
Pochi mesi fa, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate, Jan ha chiesto di<br />
essere coinvolto a livello internazionale, in particolare sui temi di Terra Madre nei<br />
Paesi in via di sviluppo, ma purtroppo il destino non glielo ha permesso.<br />
Per ricordare Jan e il suo entusiasmo verso <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>, abbiamo pensato di intitolare<br />
alla sua memoria il Presidio del miele bianco di Wukro, che coinvolge 17 produttori in<br />
una zona arida e rocciosa nel nord dell'Etiopia, dove le condizioni di vita sono<br />
estremamente difficili.<br />
Potete trovare la descrizione dettagliata del progetto su questa newsletter e sul sito<br />
web.<br />
Questo è il nostro piccolo contributo all’impegno e alla devozione che Jan ha<br />
dimostrato verso <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e per il quale gli saremo sempre grati.<br />
Paolo di Croce, Segretario Generale di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Internazionale
SOSTIENI I PROGETTI SLOW FOOD<br />
Presidio <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> del Miele bianco di Wukro, Etiopia<br />
Wukro si trova nel cuore del Tigrai, al confine con l’Eritrea, nell’estremo nord<br />
dell’Etiopia. Si tratta di una regione estremamente arida, in cui massicci di<br />
rocce rosse si alternano a gole profonde e vallate spoglie.<br />
Dopo la stagione delle piogge le api approfittano del breve periodo di rigoglio, e<br />
producono un miele dalle caratteristiche molto particolari.Il miele bianco di Wukro è<br />
venduto perlopiù sfuso (in bidoni di plastica) a intermediari che pagano ai produttori<br />
un prezzo irrisorio e lo ridistribuiscono in città spesso mescolato ad altri mieli di<br />
qualità inferiore. Il Presidio coinvolge 17 apicoltori e le loro famiglie. Nel 2010 le<br />
tappe più importanti sono la realizzazione di un laboratorio di smielatura - che<br />
permetterà agli apicoltori di migliorare la qualità del prodotto – e l’apertura di un<br />
negozio a Wukro, che consentirà loro di vendere direttamente il miele, ma anche altri<br />
prodotti locali. La diversificazione (dei prodotti e delle attività) è infatti cruciale per<br />
ridurre la vulnerabilità di questa comunità. Sostenere i piccoli apicoltori in Etiopia non<br />
significa soltanto salvaguardare la biodiversità locale, ma anche assicurare una fonte<br />
di reddito alle comunità di questa regione, che vivono essenzialmente di un’economia<br />
di sussistenza, basata sulla coltivazione (cereali e leguminose) e sull’allevamento.<br />
Il progetto del Presidio del miele bianco di Wukro in Etiopia è dedicato alla<br />
memoria di Jan Wolf, fondatore e primo Presidente di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Olanda,<br />
prematuramente scomparso nel 2009. Questo è il nostro piccolo contributo<br />
all’impegno e alla devozione che Jan ha sempre dimostrato verso <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>,<br />
e per il quale gli saremo sempre grati.<br />
http://www.slowfood.it/donate/pagine/ita/progetti.lasso-idp=014<br />
Terra Madre Day: mille modi per celebrare il cibo locale<br />
Nel 20esimo anniversario di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>, in tutto il mondo si sono tenuti eventi<br />
per il Terra Madre Day<br />
Più di 1000 eventi all'insegna del “mangiare locale” e della produzione alimentare<br />
sostenibile si sono tenuti il 10 dicembre per celebrare i 20 anni di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> con il<br />
primo Terra Madre Day. Le comunità di 120 paesi, fra cui convivium <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>,<br />
comunità del cibo di Terra Madre e altre organizzazioni, si sono riunite e hanno<br />
organizzato pasti collettivi, festival, manifestazioni, seminari per bambini, escursioni<br />
presso produttori e molto altro, promuovendo la filosofia <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> a favore di un cibo<br />
buono, pulito e giusto e dimostrando quanto sia ampia, aperta e varia la nostra rete.<br />
Grazie a tutti coloro che hanno organizzato il Terra Madre Day o che hanno<br />
partecipato. Con piccole, semplici iniziative locali e con progetti di più ampia portata,<br />
stiamo facendo passi importanti verso un futuro migliore per il nostro cibo e la nostra<br />
società, un futuro che rispetti la diversità, le culture locali, l'ambiente.<br />
Il Terra Madre Day sarà d'ora in poi un appuntamento annuale di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong>, quindi<br />
segnatelo sul vostro calendario e includetelo fra le vostre attività in programma per il<br />
2010!<br />
Per scoprire cos'è successo in tutto il mondo e leggere i racconti di come le comunità<br />
- dall'Afghanistan al Venezuela - hanno celebrato la giornata nelle loro rispettive
egioni, visitate il sito di Terra Madre Day:<br />
www.slowfood.com/terramadreday<br />
Se volete inviare il vostro racconto o le vostre foto del Terra Madre Day,<br />
scrivete a:<br />
tmday@slowfood.com<br />
I progetti per la biodiversità<br />
Tutti i numeri del 2009<br />
Ecco una breve panoramica sui tre principali progetti coordinati dalla Fondazione <strong>Slow</strong><br />
<strong>Food</strong> per la Biodiversità e su quanto è accaduto negli ultimi dodici mesi.<br />
Arca del Gusto: sono saliti a bordo 47 nuovi prodotti (7 dall'Austria, 8 dal Brasile,<br />
16 dalla Francia, 1 dal Portogallo, 7 dal Canada, 4 dall'Italia, 3 dalla Norvegia, 1 dalla<br />
Gran Bretagna). La Commissione dell'Arca Internazionale, dal mese di luglio, ha un<br />
nuovo presidente: Didier Chabrol (<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Francia).<br />
Presìdi: sono stati avviati ufficialmente 15 nuovi Presìdi, che hanno portato il dato<br />
complessivo a 308 progetti. In particolare, grazie al lavoro di mappatura dei prodotti<br />
tradizionali realizzato da due ex-studenti kenioti dell’Università di Scienze<br />
Gastronomiche, è nato il primo Presidio in Kenya (a salvaguardia del pollo musciunu),<br />
mentre in Tajikistan, tra le altissime montagne del Pamir, è stato avviato un Presidio<br />
a tutela delle varietà antiche di gelso, un alimento fondamentale per le comunità di<br />
questo territorio aspro e difficile. Significativo anche il lavoro realizzato in diversi paesi<br />
europei, con nuovi nati in Austria, Olanda, Germania e Svizzera. L'Italia si è<br />
concentrata invece sulla promozione dei Presìdi esistenti (174), avviando il progetto<br />
dell'Alleanza tra cuochi e Presìdi italiani, che coinvolge oltre 200 ristoranti.<br />
Mercati della Terra: nel 2009 sono stati inaugurati 4 nuovi Mercati della Terra: a<br />
Beirut (il terzo mercato libanese,<br />
(http://www.slowfood.it/donate/pagine/ita/progetti.lasso), Tel Aviv, Bucarest e<br />
Milano. <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Brasile ha organizzato un importante seminario di formazione su<br />
questo progetto, con l'intenzione di aprire diversi Mercati della Terra nel 2010. Il sito<br />
internet dedicato a questo progetto è stato completamente rinnovato, con l'aggiunta<br />
di sezioni dedicate ai singoli produttori di ogni mercato e con la messa in linea della<br />
versione in inglese, che ha affiancato quella italiana (www.mercatidellaterra.it).<br />
Per saperne di più sui progetti a tutela della biodiversità e per visonare e/o<br />
scaricare tutte le nuove pubblicazioni, visitate il sito www.fondazioneslowfood.it<br />
Educazione del gusto<br />
Per diventare co-produttori<br />
Attraverso le sue attività d’educazione, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> cerca di creare un legame forte fra<br />
il cibo, la terra e gli uomini. L’educazione ruota attorno al concetto del gusto e del<br />
piacere del cibo, proponendo ai soci e alla scuola, percorsi didattici innovativi basati<br />
sulla scoperta del cibo attraverso i sensi, che stimolano la curiosità e l’assaggio,<br />
contrapponendosi a un modello nutrizionista concentrato su ciò che si deve o non si<br />
deve mangiare. Si tratta di un modello deduttivo basato sul piacere, la<br />
sensibilità ecologica e la conoscenza (delle filiere e dei territori). Ma anche di un<br />
modo per dare voce e giusto riconoscimento a chi il cibo lo produce nel rispetto<br />
dell’ambiente, della cultura, e delle generazioni future.
<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> promuove, infine, l'evoluzione della figura del consumatore in quella del coproduttore,<br />
un soggetto che non “consuma”, ma gioca un ruolo attivo e consapevole.<br />
I percorsi didattici proposti sperimentano vari linguaggi: il racconto, il teatro, il<br />
cinema, la degustazione e la pratica (dall'orto alla cucina).<br />
Inoltre, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> considera l'apprendimento un processo sociale, basato su<br />
gruppi di persone che condividono e trasmettono conoscenze. Ecco perché molti<br />
progetti didattici sono sviluppati attraverso la creazione di una “comunità in<br />
apprendimento”, che riunisce persone con competenze diverse (genitori, nonni,<br />
agricoltori, dietologi, insegnanti, cuochi, per esempio) e si impegna a proporre e fare<br />
scelte alimentari migliori, consapevoli e responsabili.<br />
In alcuni paesi <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> lavora da anni nell'educazione e, in alcuni casi, ha<br />
sviluppato programmi nazionali. Altre regioni, invece, sono in una fase iniziale.<br />
dall'Uganda al Canada all'Italia, <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sta sviluppando attività didattiche<br />
innovative in tutto il mondo. Per saperne di più, clicca qui e scarica il rapporto<br />
<strong>Slow</strong> Learning.<br />
Per avvicinare più persone all'Educazione del Gusto, nel 2009 l'Education Office ha<br />
creato il kit Alle origini del gusto. Disponibile in otto lingue, questo corso di<br />
educazione sensoriale comprende tre sezioni: un video introduttivo per familiarizzare<br />
con i concetti del gusto; una serie di giochi interattivi; una degustazione guidata.<br />
Finora sono stati richiesti 350 kit, soprattutto da responsabili di convivium di ogni<br />
continente.<br />
Un altro progetto internazionale lanciato quest'anno da <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> è Dream Canteen<br />
[la mensa dei sogni], una rete di scuole europee che lavora per avere mense<br />
scolastiche migliori e per diffondere consapevolezza sui temi del cibo. Ad oggi, sono<br />
coinvolte nel progetto 18 scuole di 16 paesi. Queste scuole si sono impegnate a<br />
migliorare il servizio della propria mensa: riesaminando la scelta dei fornitori,<br />
accorciando la filiera per avere cibi freschi, locali e stagionali, gestendo gli sprechi,<br />
promuovendo la convivialità e cibi sani e integrando l'educazione sensoriale e la<br />
cultura gastronomica nei programmi scolastici.<br />
Nel 2010, lavoreremo alla redazione di un Manifesto <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> per l'Educazione<br />
del Gusto, che sarà presentato a Terra Madre 2010 e diventerà una sorta di<br />
piattaforma comune chiara per il lavoro futuro.<br />
Per sostenere un progetto di educazione nel sud del mondo, clicca qui<br />
Un anno di campagne<br />
e di eventi<br />
Mense<br />
Nel 2009 il tema delle mense è stato anche al centro di campagne nazionali in Francia<br />
e negli USA.<br />
In Francia è stato organizzato una università d'estate (seminario didattico) sulle<br />
mense delle scuole, degli ospedali e delle aziende. Inoltre un manifesto e una
petizione sono stati inviati ai sindaci e ai presidenti di regione, per sensibilizzarli<br />
sulla scarsa qualità dei cibi serviti nelle mense pubbliche e sull'impatto di queste<br />
ultime sulle economie locali. Tra i firmatari della petizione, il sindaco di Parigi Bertrand<br />
Delanöe e il presidente della Regione Aquitaine, Alain Rousset. Questa campagna<br />
prosegue nel 2010.<br />
Negli USA, la campagna Time for Lunch ha coinvolto più di 20.000 persone, che si<br />
sono date appuntamento in più di 300 Eat-In in tutti i 50 Stati, il 7 settembre, in<br />
occasione del Labor Day. Le comunità si sono riunite nei cortili delle scuole e delle<br />
case, nei parchi e nelle fattorie, per far sapere al Congresso che, a scuola, è giunta<br />
l'ora di iniziare a offrire ai bambini cibo vero. La campagna ha permesso di raccogliere<br />
20.000 firme per chiedere ai politici di aiutare le scuole a servire cibi salutari, non<br />
permettere più alle catene di fast food di ignorare le direttive nazionali in materia di<br />
nutrizione, e iniziare a lavoirare per collegare le scuole con i produttori locali. La<br />
campagna prosegue, con la richiesta di modificare il Child Nutrition Act (una legge<br />
federale degli Stati Uniti sull'alimentazione dei bambini nelle mense). Il prossimo<br />
obiettivo è di raccogliere 50.00 firme.<br />
Per firmare la petizione, cliccate qui:<br />
http://www.slowfoodusa.com/index.php/campaign/time_for_lunch/<br />
Latte crudo e formaggio<br />
L'impegno di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> per difendere e promuovere il latte crudo (come fattore<br />
importante per le qualità organolettiche dei formaggi e per il loro legame con il<br />
territorio) è costante e coinvolge tutta la rete associativa. A settembre si è tenuta in<br />
Italia la settima edizione dell'evento biennale Cheese, punto di riferimento<br />
internazionale per i casari e gli appassionati di formaggi di tutto il mondo. Come<br />
sempre, è stata anche l'occasione per approfondire i diversi aspetti della filiera del<br />
formaggio: dall'allevamento degli animali alla stagionatura finale. Dalla prima edizione<br />
di Cheese sono passati ormai dodici anni, durante i quali il rapporto dei consumatori<br />
con il latte crudo è cambiato progressivamente.<br />
Per scaricare, il Manifesto <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> in difesa dei formaggi a latte crudo,<br />
cliccate qui http://www.slowfood.com/about_us/eng/campaigns.lasso<br />
Per saperne di più sull'evento Cheese, cliccate qui<br />
http://www.cheese.slowfood.com/welcome_eng.lasso<br />
Lo scorso ottobre <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha lanciato una campagna pubblica in Australia per<br />
riconoscere ai casari artigianali il diritto di produrre – e ai consumatori quello di<br />
mangiare – formaggi a latte crudo. La campagna fa un appello al <strong>Food</strong> Standards<br />
Australia New Zealand perché consenta ai casari australiani di produrre e<br />
commercializzare formaggi a latte crudo di qualità, e perché sviluppi o rafforzi leggi e<br />
normative in materia di sicurezza e di etichettatura. Il Presidente di <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Carlo<br />
Petrini ha sostenuto questa campagna durante la sua visita in Australia (in ottobre), e<br />
in pccasione del suo discorso all'Opera House di Sidney.<br />
Per firmare la petizione, cliccate qui<br />
<strong>Slow</strong> Fish<br />
L'edizione 2009 dell'evento <strong>Slow</strong> Fish, a Genova, si è concentrata più che mai sulle
scelte sostenibili, con dibattiti sulle maggiori minacce ai nostri mari e sulla difesa di<br />
note specie che rischiano l'estinzione a causa della pesca intensiva (come il tonno<br />
rosso e il salmone selvatico). Durante l'evento è stata lanciata una pratica guida per<br />
il consumatore dedicata all'area mediterranea, per sottolineare l'importanza di<br />
scegliere pesce di stagione, della giusta taglia, ancora presente in abbondanza, poco<br />
conosciuto (per allentare la pressione sulle specie in pericolo).<br />
<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> sta sviluppando un sito in quattro lingue che offrirà una visione<br />
d'insieme su questi temi e fornirà a consumatori, cuochi e pescivendoli consigli<br />
pratici per il consumo e la promozione di pesce sostenibile. La sezione del sito che<br />
riguarda la scelta delle specie ittiche evita l'approccio tipico delle “liste di specie<br />
proibite”, a parte un elenco delle specie in estremo pericolo e comunemente presenti<br />
su tutti i mercati internazionali. Al contrario, enfatizza la necessità di cercare le<br />
varietà locali, sostenibili, in base a criteri illustrati con chiarezza, e comprende una<br />
sezione risorse con guide regionali, articoli e contatti utili.<br />
Il sito darà anche visibilità al <strong>Slow</strong> Fish Challenge - lanciato all'inizio di quest'anno<br />
per raccogliere ricette a base di pesce sostenibile - e ad altre attività e progetti<br />
analoghi promossi da <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e dalla rete Terra Madre in tutto il mondo. Sarà on<br />
line all'inizio del 2010.<br />
Produzione artigianale e filiera corta<br />
<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha lanciato in Bulgaria una campagna nazionale a favore delle produzioni<br />
artigianali e della vendita diretta, creando la coalizione “Clean <strong>Food</strong> Fair Livelihood”<br />
con altre ong. Un anno di conferenze stampa, campagne e tavole rotonde ha<br />
permesso di elaborare proposte, portate poi sul tavolo del Ministero dell’Agricoltura. E<br />
il Ministero si è dimostrato sensibile, avviando una costruttiva discussione sulle<br />
normative e aprendo il nuovo capitolo dei prodotti da salvare.<br />
OGM<br />
Nel 2009 il convivium di Reykjavik ha avviato una campagna contro gli ogm tramite<br />
facebook. L'iniziativa è nata in seguito alla decisione presa dal governo islandese ad<br />
inizio anno - in grave crisi finanziaria e da sempre "costretto" ad importare ingenti<br />
quantità di beni, soprattutto alimentari - di avviare la sperimentazione sugli ogm in<br />
campo farmaceutico. Nel giro di poche settimane oltre un migliaio di persone si sono<br />
iscritte al profilo e oggi il convivium sta cercando un supporto legale che possa<br />
permettere di portare avanti la battaglia per il ritiro dell'autorizzazione alla<br />
sperimentazione. La decisione del governo, infatti, viene interpretata dai soci <strong>Slow</strong><br />
<strong>Food</strong> islandesi, ma non solo da loro, come la volontà di aprire la strada agli ogm nel<br />
Paese anche nel settore agricolo e alimentare.<br />
Eventi <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e Terra Madre nazionali<br />
Nel 2009 <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> ha organizzato numerosi altri eventi di rilevanza nazionale e<br />
regionale. A Tours in Francia, Eurogusto si è concentrato sulle tradizioni<br />
gastronomiche europee; Algusto, a Bilbao, in Spagna, ha avuto per tema la costa<br />
atlantica, al Markt des guten Geschacks (mercato del buon gusto) di Stoccarda in<br />
Germania erano presenti 350 espositori di prodotti di alta qualità, prettamente<br />
regionali - tedeschi e del Baden Württemberg -, mentre Vignerons d’Europe ha<br />
riunito in Toscana 600 piccoli produttori di vino che cercano di difendere il vino<br />
artigianale, le tradizioni, le piccole produzioni familiari dalle nuove normative europee.<br />
A partire dal 2007 la rete di Terra Madre, ha preso nuove forme e si è arricchita a seconda delle specificità<br />
dei popoli, dei climi e dei territori. Da questa evoluzione sono nati gli incontri nazionali organizzati<br />
localmente all’interno dei vari Paesi. Nel 2009 si sono svolti Terra Madre in Tanzania, Argentina, Austria,
Norvegia e Spagna, ed un evento Terra Madre Young Europeans a Tour.<br />
Parole fertili<br />
Estratti della rivista italiana <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong><br />
L’invito a festeggiare mangiando locale di Terra Madre Day si declina in sette princi!pi,<br />
sette fondamenti della saggezza alimentare, che si sono rivelati un terreno fertilissimo<br />
per innescare riflessioni alte e profonde, come il fusto di un albero e le sue radici:<br />
sette autori affrondiscono questi sette temi, per il nostro piacere.<br />
1. Grammatica alimentare, di Carlo Petrini<br />
2. Declinazioni agrobio, di Miguel Altieri<br />
3. Io mangio wolof, di Madieng Seck<br />
4. Biopirateria vs condivisione, di Vandana Shiva<br />
5. Il gusto di un popolo, di Sonya Orfalian<br />
6. Un legame indissolubile ma disturbato, di Luca Mercalli<br />
7. Il prezzo è giusto, di Raj Patel<br />
Per leggere <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> n° 43, cliccate qui:<br />
http://www.slowfood.it/editore/riviste/slowfood/IT/43/<strong>Slow</strong>food43.html<br />
Libri e film<br />
Terra Madre - Come non farci mangiare dal cibo<br />
Un viaggio che parte dall'esperienza di Terra Madre e le sue comunità per ragionare<br />
attorno ai temi su cui è impegnata l'Associazione <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e prospettare una futura<br />
centralità della rete di Terra Madre rispetto alle politiche agro-alimentari globali. In<br />
allegato al libro c'è un DVD dal titolo "Gente di Terra Madre", un filmato di 25 minuti<br />
con le più belle immagini di Terra Madre 2008.<br />
Terra Madre, come non farci mangiare dal cibo, Carlo Petrini, coedizione Giunti-<br />
<strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> Editore, 2009<br />
Per comprare il libro, cliccate qui:<br />
http://store.slowfood.it/store_it/pagine/dettagli.lassocod=978880974436<br />
3<br />
La cucina d’Armenia<br />
Viaggio nella cultura culinaria di un popolo<br />
Sonya Orfalian ha intrapreso e concluso un’opera monumentale in cui sono custodite,<br />
insieme alle oltre centotrenta preparazioni, le radici e le ramificazioni di una cultura<br />
millenaria tanto più meritevole di essere catalogata e raccontata in quanto offesa,<br />
misconosciuta e strappata dalla sua terra d’origine.<br />
La cucina d’Armenia, viaggio nella cultura culinaria di un popolo, Sonya<br />
Orfalian<br />
Per comprare il libro, cliccate qui:
http://www.ponteallegrazie.it/scheda.aspeditore=Ponte%20alle%20Grazi<br />
e&idlibro=6519&titolo=LA+CUCINA+D%27ARMENIA<br />
La buona cucina di Gérard Vives<br />
Il noto cuoco Gérard Vives, molto vicino a <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> da anni e impegnato sui temi<br />
della sostenibilità e di un accesso democratico al cibo, ha pubblicato recentemente il<br />
ricettario “La buona cucina, a buon prezzo, buona per la salute”. Nel capitolo del<br />
pesce, Il cuoco esclude ricette a base di pesci a rischio d’estinzione, e ci spiega il<br />
perché.<br />
La bonne cuisine, bon marché, bonne pour la santé, Gérard Vives, éditions du<br />
Rouergue, 2009<br />
Per comprare il libro, cliccate qui:<br />
http://www.amazon.fr/bonne-cuisine-marché-poursanté/dp/2812600411/ref=sr_1_1ie=UTF8&s=books&qid=1260358231&sr<br />
=8-1<br />
Le ricette tradizionali del Mali<br />
Una comunità di cuoche e produttrici del Mali e, in particolare, Mariam Diallo e Awa<br />
Diarra, in collaborazione con la Fondazione <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e l'ong francese Amina 2000 e<br />
grazie al sostegno di Brescia con Gusto, hanno pubblicato il ricettario illustrato “Bien<br />
manger, cuisine, culture et tradition maliennes”, con oltre 70 piatti e preparazioni<br />
della tradizione maliana.<br />
Bien Manger, cuisines, culture et tradition maliennes, Mariam Diallo et Awa<br />
Diarra<br />
Per scaricate la versione pdf del libro, cliccate qui:<br />
http://www.fondazioneslowfood.it/pdf/pubblicazioni/ricettarioMali.pdf<br />
“Story of Cap and Trade”<br />
Perché non si puo risolvere un problema con la logica che l’ha creato<br />
Qualche tempo prima della conferenza sul clima di Copenhaguen, dopo “The Story of<br />
Stuff”, il Free Range studio ha lanciato un secondo film di animazione, che spiega con<br />
ironia, in 9 minuti, il sistema del “Cap and Trade”, una delle principali soluzioni<br />
proposte per arrestare il cambiamento climatico.<br />
Per visionare il video, cliccate qui:<br />
http://multimedia.slowfood.com/index.phplng=2&method=multimedia&act<br />
ion=zoom&id=34140<br />
Messaggio dall’ufficio della comunicazione<br />
L’ufficio comunicazione ci tiene molto a ringraziarvi per i numerosi commenti, gli<br />
incoraggiamenti e, soprattutto, per le storie che ci avete inviato.
In questi giorni, il Terra Madre Day ci ha permesso ancora una volta di meravigliarci<br />
per la maturità e lo spirito collaborativo che animano <strong>Slow</strong> <strong>Food</strong> e Terra Madre, ormai<br />
uniti in un'unica grande rete, a tutti gli effetti!<br />
Ci auguriamo che l’anno prossimo continuerete a portare avanti il lavoro straordinario<br />
che state realizzando nei vostri territori, senza mai perdervi d'animo. E speriamo di<br />
continuare a ricevere le vostre testimonianze. Vi auguriamo buone feste e tutto il<br />
meglio per il nuovo anno. Ci ritroveremmo a febbraio.