10 - Viveur

sport
Tra mazze
e diamanti
Viaggio a spasso tra gli atleti e le storie del
Diamante, il campo da baseball di Via Gramsci
di Domenico De Felice
FOGGIA Il diamante di Via Gramsci è un
tesoro nascosto, purtroppo. All’interno
dell’ambiente foggiano, è un luogo che
dimentica le convenzioni sportive per affidare
i propri sogni di rivalsa e di vittoria
a un gruppo di ragazzi che, tra afa estiva
e solleone, su quel campo si fanno testimoni
e pezzi di una storia sportiva silenziosa.
La storia del BC Foggia (dove il BC
sta per Baseball Club) è un’avventura iniziata
nel 1968, fatta di atleti che nel nome
della sola passione, niente orpelli, si ritrovano
ogni settimana per allenamenti estenuanti,
partite e trasferte che in molti casi
trascorrono nella silenzio assorto della
domenica pomeriggio.
Silenzio che quest’anno la squadra di
Giuseppe Giannetta (presidente storico
del BC Foggia) e Salvatore Strippoli
(coach oltre che giocatore), presentata
sabato 4 aprile presso l’auditorium della
Murialdo, promette di spaccare assicurandosi
l’accesso ai play-off, obiettivo già
centrato nel 2008.
Un obiettivo concretamente raggiungibile,
magari grazie all’intervento dei sempre
più numerosi tifosi che cominciano a fare
capolino, complice un gruppo di aficionados
creato su Facebook, sugli spalti dello stadio
comunale di baseball di Via Gramsci. Un
posto lontano dal clangore delle battaglie
domenicali da stadio, dove ti accorgi che
guantoni e mazze alla fine non necessariamente
sono degni di odi barbariche, e
che quello stadio è ancora una visione
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paradisiaca per nulla fiaccato dai bagordi
dei soliti balordi.
“In quarant’anni di BC Foggia – racconta
Giannetta, uno di quei presidenti che da
solo ti ispira simpatia per tutta la squadra,
panchina lunga compresa – sono passati
per via Gramsci un numero incredibile di
atleti, un viavai di almeno 200 persone, che
qualora oggi decidessero di riavvicinarsi
alla squadra tesserandosi o aiutandoci anche
nelle piccole attività quotidiane orbitanti
attorno al campo, permetterebbero alla
squadra di affrontare con maggiore serenità
il campionato e, di conseguenza, anche
parte delle spese a esso legate”.
Mancata di un soffio la serie B nella scorsa
stagione, il BC Foggia ha già raggiunto un
primo ed importante risultato nel precampionato
2009, assicurandosi, lo scorso
5 aprile, con un ottimo 15 - 5 ottenuto
contro i pescaresi del Tollo, l’accesso alla
seconda fase della Coppa Italia.
Un 15 - 5 che al settimo inning ha stabilito
una vittoria per manifesta superiorità (come
vuole il regolamento) di un gruppo compatto
che giocando a baseball, in primis,
ha deciso di divertirsi.
E di quel gruppo, protagonista della prima
partita di campionato il prossimo 19 aprile,
si potrebbe raccontare tantissimo a
partire da chi la cassintegrazione l’ha vista
come un modo per potersi dedicare con
maggiore attenzione e orgoglio alla squadra,
passando per gli infortunati che a
quella maglia ci sono tanto affezionati da
continuare a lanciare e battere nonostante
gli scrosci non arrivino fragorosi dagli spalti
ma dalle spalle.
Per non parlare poi di Valerio Iacovelli,
maglia numero 11, 19 anni ma a vederlo
un omone che tutti i santi giorni è allo
stadio ad allenarsi. Uno che pare promettente,
direbbero i bene informati, tanto che
ospitato in inverno dall’Accademia di Baseball
Frozen Ropes di Verona ha saputo mettersi
in luce ricevendo, nelle scorse settimane,
una lettera del Verona, squadra militante
in A2, con tanto di offerta di ingaggio.
Tutto questo significherebbe stipendio,
allenamenti specifici, visibilità e tanto
altro. Valerio, però, ha rinunciato: per
usare le sue stesse parole, il baseball l’ha
conosciuto a Foggia e il BC Foggia è e
resterà la sua unica squadra. Se questo
è solo sport... i: www.bcfoggia.it