LOMBARDIA SFIDA FINALE - Federazione Ciclistica Italiana
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PROFESSIONISTI<br />
Giro di Lombardia, sabato 17 gran chiusura della stagione<br />
QUELLA CHE si è chiusa domenica<br />
scorsa è stata una settimana<br />
di grandi sfide, in Italia<br />
e in Europa, ma sabato prossimo<br />
al Giro di Lombardia, gran<br />
chiusura della stagione professionistica,<br />
ci sarà da divertirsi<br />
ancora di più. Partiamo dal<br />
cast. E’ di prim’ordine, ma Cunego,<br />
tre volte vincitore, l’ultima<br />
volta lo scorso anno, avrà<br />
in Gilbert lo sfidante più temibile.<br />
Il vallone, prima ha fatto<br />
il fenomeno a Peccioli, Coppa<br />
Sabatini, e tre giorni dopo si è<br />
ripetuto nella Parigi - Tours,<br />
su un palcoscenico ancora<br />
più ridondante. Un ruolo importante<br />
lo può recitare pure<br />
Gesink che ha fatto il pieno al<br />
Giro dell’Emilia dimostrando<br />
di possedere qualità e soprattutto<br />
uno stato di forma<br />
come pochi altri. Tra questi,<br />
Giovanni Visconti, beffato due<br />
volte, prima da Gilbert, poi da<br />
Ventoso, e giocoforza animato<br />
da un grade spirito di rivalza.<br />
Il Lomabardia poi è nelle sue<br />
corde, visto che lo scorso anno<br />
è giunto quarto e nel nono.<br />
Ci saranno poi Cadel Evans,<br />
Alexandr Kolobnev e Joaquim<br />
Rodriguez, cioè il podio iridato<br />
al completo di Mendrisio e<br />
l’olimpionico Samuel Sanchez.<br />
Dei nostri, oltre il citato Visconti,<br />
Ballan, Basso e Filippo<br />
Pozzato, che nella Parigi Tours<br />
ha dimostrato di essere ancora<br />
in condizione, anche se è mancato<br />
negli ultimissime chilometri.<br />
Rispetto agli ultimi anni, il<br />
percorso è rimasto invariato.<br />
Il via da Varese, l’arrivo a<br />
Como. Un “must” del Giro di<br />
Lombardia, in quanto spessissimo<br />
sede di partenza o<br />
di arrivo della classicissima<br />
d’autunno, per la quale è stato<br />
ideato un nuovo logo, che valorizza<br />
in particolare il Ghisallo<br />
(“Il cielo è in cima alla<br />
salita”, questo lo slogan che<br />
l’accompagna): con la chiesetta<br />
dedicata da 60 anni al<br />
ciclismo, con la Madonna che<br />
Cunego cerca il poker<br />
Gilbert lo sfidante più accreditato, ma Gesink è in grande forma<br />
e Visconti ha sete di rivincita. Il Ghisallo, con Civiglio<br />
e San Fermo della Battaglia, i momenti clou della sfida<br />
CUNEGO NEL <strong>LOMBARDIA</strong> 2008 (FOTO SIROTTI)<br />
protegge i corridori e il Museo<br />
del ciclismo, fortemente<br />
voluto da Fiorenzo Magni,<br />
ormai patrimomio inestimabile<br />
del ciclismo nazionale.<br />
Ghisallo che resta ovviamente<br />
una salita dura di 8,5 km,<br />
6,2% di pendenza media (14%<br />
la massima), a 44 km dal traguardo.<br />
E poi gli ultimi 20<br />
spettacolari chilometri col<br />
Civiglio (2,5 km che arrivano<br />
all’11% di pendenza) e San<br />
Fermo della Battaglia (2,8 km<br />
fino al 10%). Da quest’ultimo,<br />
picchiata di quasi 6 chilometri<br />
fino al traguardo di Como,<br />
che negli ultimi cinque anni<br />
ha esaltato Paolo Bettini (2<br />
volte) e Damiano Cunego, a<br />
segno, come detto, nel 2004,<br />
nel 2007 e nel 2008. Un suo<br />
eventuale poker, lo appaierebbe<br />
a Binda, e lo porterebbe<br />
ad un passo dal Fausto Coppi,<br />
che detiene il record dei successi<br />
con cinque. Stella fra le<br />
stelle. M.R.<br />
il Mondo del Ciclismo n.42<br />
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