La riabilitazione logopedica intensiva nel Grave Cerebroleso
La riabilitazione logopedica intensiva nel Grave Cerebroleso
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<strong>La</strong> <strong>riabilitazione</strong> <strong>logopedica</strong> <strong>intensiva</strong><br />
<strong>nel</strong> <strong>Grave</strong> <strong>Cerebroleso</strong><br />
Logopedista coordinatore dott.sa Patrizia Cancialosi<br />
Psicopedagogista e deglutologa, Tutor e Docente<br />
Presidio Sanitario Ausiliatrice<br />
Fondazione Don Carlo Gnocchi - ONLUS<br />
Torino<br />
patrizia.cancialosi@virgilio.it<br />
4 maggio 2007 Emilia Romagna<br />
1
Le GCA o GCLA<br />
Dal protocollo di Valutazione di Minima<br />
del paziente con GCA . SIMFER Fossano 2007<br />
Per GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA (GCA)<br />
Si intende:<br />
Un danno cerebrale<br />
Di origine traumatica o di altra natura (Vascolare, Anossica)<br />
Tale da determinare una condizione di<br />
Coma, più o meno protratto,<br />
e menomazioni senso-motorie, cognitive e comportamentali,<br />
Che comportano disabilità gravi:<br />
Disfagia<br />
2
Una Logopedista che lavora dall’83 come Coordinatrice del Servizio di<br />
Logopedia (Attualmente composto da 7 logopediste)<br />
Presso il Presidio Sanitario Ausiliatrice<br />
Fondazione Don Carlo Gnocchi- ONLUS di Torino<br />
una Struttura di 3° Livello<br />
(una Unità Complessa, monospecialistica<br />
e di alta specializzazione per competenza e attrezzature,<br />
che lavora in Team)<br />
per Gravi Cerebrolesioni Acquisite,<br />
Dotata di 50 posti letto<br />
(2 Unità di Degenza Ordinaria e 1 Unità di Degenza Diurna)<br />
in Fase Post-Acuta, Per Pazienti con Disabilità grave e complessa:<br />
<br />
<br />
Disabilità Neuro-motorie,<br />
Comunicative – Linguistiche e Disfagiche,<br />
<br />
Cognitive e Comportamentali<br />
3
Il Percorso Diagnostico-Terapeutico<br />
di un paziente con GCLA: Criteri Metodologici<br />
<strong>La</strong> Centralità del Paziente <strong>nel</strong> Mondo Sanitario e della Famiglia (che deve essere<br />
Informata e coinvolta <strong>nel</strong> team).<br />
<strong>La</strong> definizione dell’O.M.S. del Paziente come una Persona completa (adulta ed<br />
estranea) cioè come Unità Bio-Psico-Sociale:<br />
con un Corpo e delle Funzioni,<br />
con delle Attività (ADL e Tempo Libero)<br />
ed una Partecipazione (Coinvolgimento) al Mondo Sociale,<br />
<strong>La</strong> necessità di un Approccio Globale (Olistico) al Paziente come persona.<br />
<strong>La</strong> necessità di un Approccio Interdisciplinare (non solo multidisciplinare)<br />
Orientato, non all’erogazione delle Prestazioni, ma all’ Outcome (risultato<br />
complessivo di tutti gli interventi riabilitativi)<br />
Attraverso Percorsi D-T appropriati ( alla base dei Progetti individuali)<br />
ed Obiettivi ed i sott’obiettivi che si basano sul concetto di prevenzione<br />
primaria (informazione) secondaria (valutazione e trattamento precoce) e<br />
terziaria (evitare danni ulteriori):<br />
non si passa al successivo se non è raggiunto il precedente<br />
4
RRF Servizio di Logopedia Foniatria Dietetica e<br />
Radiologia<br />
24/48 H<br />
Inizio<br />
PRESA IN C.<br />
PRECOCE<br />
Presa in carico<br />
Dietetica<br />
5 gg<br />
1°Visita<br />
multidisciplinare<br />
Necessita<br />
di Valutaz.. Log<br />
NO<br />
P D-T<br />
Com/Lin<br />
g.<br />
L’utente necessita<br />
di Riabilitaz. Log<br />
SI<br />
SI<br />
VALUTAZIONE LOG<br />
NO<br />
VIS: FONIATRICA<br />
BILANCIO LOG<br />
<strong>La</strong>ringoscopia a Fibre Ottiche<br />
P D.<br />
Motori<br />
P D.Cogn-<br />
Comp<br />
Fine<br />
NO<br />
Necessita di Riabilitaz.<br />
Logopedica<br />
VIDEOFLUOROGRAFIA<br />
5/7 gg<br />
SI<br />
15 gg<br />
Obiettivi<br />
Logopedici/Piano di<br />
Trattamento<br />
P. I Al<br />
Enteral<br />
e<br />
P. II Al<br />
Mista<br />
P.III<br />
Al per<br />
Os<br />
P. IV<br />
Indica<br />
zioni<br />
5
RRF Servizio di Logopedia Foniatria Dietetica e<br />
Radiologia<br />
Qual è la Priorità<br />
PIANO DI TRATTAM.<br />
DI GRUPPO<br />
PIANO DI TRATTAM.<br />
Individuale<br />
PIANO DI TRATTAM.<br />
Individuale e INTENSIVO<br />
Comunicazione R. di Equipe<br />
R. OBIETTIVI Comuni<br />
Presa in carico<br />
Dietetica<br />
COUNSELLING in Team<br />
ATTUAZIONE<br />
PIANO DI TRATTAM.<br />
VIS: FONIATRICA<br />
VERIFICHE<br />
<strong>La</strong>ringoscopia a Fibre Ottiche<br />
Altri P<br />
D-T<br />
No<br />
Necessita Ancora di<br />
Riabilitaz. Log.<br />
Si<br />
VIDEOFLUOROGRAFIA<br />
No<br />
FINE<br />
6
1. LA PRESA IN CARICO Precoce e interdisciplinare<br />
Linee guida sulla gestione del paziente Disfagico adulto in Foniatria e Logopedia<br />
Consensus Conference Torino, 29 Gennaio 2007<br />
Avviene:<br />
In presenza di Segni che fanno sospettare disfagia o<br />
Su segnalazione da parte del medico, infermiere, logopedista, dietista,<br />
familiari, paziente, altri operatori<br />
Prevede all’ingresso:<br />
L’accoglienza del paziente in reparto del personale infermieristico<br />
<strong>La</strong> raccolta dei Dati Anamnestici dal medico di guardia<br />
Un primo screening per la deglutizione<br />
<strong>La</strong> Presa in carico del servizio di Dietetica o Dietologia che Comprende:<br />
1. la Valutazione clinica dello Stato Nutrizionale (calo ponderale<br />
involontario e rischio di malnutrizione)<br />
2. la Determinazione dei Fabbisogni Nutrizionali<br />
3. l’ Impostazione del Programma nutrizionale<br />
4. Il monitoraggio nutrizionale<br />
7
1. LA PRESA IN CARICO <strong>logopedica</strong><br />
<strong>La</strong> presa in carico Logopedica (entro 24 o 48 ore dall’Ingresso) che<br />
Comprende:<br />
1.una raccolta dei dati Anamnestici specifica per la Disfagia (coscienza)<br />
2.un Counselling breve con la famiglia (per conferma)<br />
3.una valutazione breve della deglutizione:che comprende<br />
Uno screening per la deglutizione con l’osservazione del:<br />
livello di coscienza<br />
controllo posturale<br />
igiene orale<br />
secrezioni orali<br />
Il test del bolo d’acqua differenziato in base allo stato di coscienza<br />
4.un colloquio con gli altri operatori interessati, come la dietista ed il<br />
medico<br />
8
2. <strong>La</strong> Valutazione Della Disfagia<br />
(entro 5-7 giorni dall’Ingresso)<br />
Consiste in:<br />
a) la raccolta più approfondita dei dati anamnestici (abitudini alimentari)<br />
b) la Valutazione Clinico-Funzionale della Disfagia<br />
e dei problemi correlati<br />
fatta al letto del paziente e successivamente nei locali di logopedia<br />
(Bedside assessment o examination) (De Pippo, 1992)<br />
c) la Visita Foniatrica con la laringoscopia a fibre ottiche (Fees)<br />
d) la Valutazione Strumentale della deglutizione con la Videofluorografia<br />
digitale.<br />
e) L’Osservazione del Pasto<br />
9
) <strong>La</strong> VALUTAZIONE SPECIFICA della Deglutizione:<br />
Il Test del bolo d’ACQUA<br />
Requisiti di accesso:<br />
Assenza di gravi alterazione dello stato di coscienza<br />
Vigilanza e attenzione sufficienti (LCF 6)<br />
Occorrente: un bicchiere di acqua (circa 50 ml)<br />
a temperatura ambiente<br />
<strong>La</strong> prova consiste in: somministrare al paziente 3 sorsi di acqua in<br />
posizione seduta con il busto a 80°<br />
<br />
Risultato:<br />
1. la presenza della deglutizione<br />
2. la presenza o le alterazioni del riflesso della deglutizione<br />
3. la presenza o le alterazioni del riflesso della tosse (N.B. Aspirazione<br />
silente)<br />
4. la presenza di segni di disfagia (scialorrea, ristagno…)<br />
5. la presenza di Segni di rischio di Penetrazione o Aspirazione: tosse,<br />
voce gorgogliante/umida (entro 30’’-1’)<br />
10
Il Test del bolo con il CUCCHIAINO D’ACQUA<br />
con ossimetria (Bedside Aspiration) (Zaidi 1995; Selina Lim 2001)<br />
<br />
<br />
<br />
Requisiti di accesso:<br />
Pz con alterazione dello stato di coscienza: (in Stato vegetativo LCF 2)<br />
Pz Minimamente responsivo (LCF 3)<br />
Occorrente:<br />
un cucchiaino di acqua a temperatura ambiente (circa 5 ml) o ghiaccio<br />
<strong>La</strong> prova consiste in: somministrare al paziente 3 cucchiaini di acqua<br />
in posizione seduta con il capo flesso e con il busto a 80°<br />
N.B. Dopo avere scuffiato la cannula e aspirato le secrezioni<br />
e aver valutato la saturazione di ossigeno<br />
<br />
Risultato in più tra i segni di Aspirazione:<br />
Una caduta > 2% è significativa al di sotto di > 90-95%<br />
11
Altri strumenti utilizzati<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Valutazione della saturazione<br />
Manovra delle 3 dita:<br />
Indice: regione<br />
sottomandibolare per la<br />
fase preparazione orale<br />
Medio inizio laringe<br />
Anulare fine laringe<br />
N.B. difficoltà con Cannula<br />
tracheale<br />
Auscultazione cervicale<br />
con uno stetoscopio<br />
sulla parte laterale della<br />
laringe del flusso d’aria<br />
Ricerca della sensibilità<br />
faringea con specchietto<br />
laringeo<br />
L’aspirazione tracheo<br />
bronchiale<br />
12
c) <strong>La</strong> Visita Foniatrica con Fibroendoscopia (Fees)<br />
Avviene:<br />
Su Richiesta del medico o della Logopedista<br />
per diagnosi e piano di trattamento, per modificazioni del trattamento<br />
(quali e quantitative)<br />
Consiste in:<br />
una visita ai pazienti ricoverati dei moduli e del day hospital,<br />
in stanza dell’interessato o in logopedia,<br />
E <strong>nel</strong>l’introduzione del fibroscopio, attraverso il naso, in faringe<br />
al fine di visualizzare gli aspetti morfo-funzionali faringo-laringei e<br />
tracheali.<br />
Il Referto della diagnosi e della visita è scritto <strong>nel</strong>la Cartella Clinica del<br />
paziente.<br />
13
Avviene:<br />
d) <strong>La</strong> Videofluorografia digitale<br />
Su Richiesta del medico o della Logopedista<br />
per diagnosi e piano di trattamento, per modificazioni del trattamento (quali<br />
e quantitative)<br />
Consiste in:<br />
<strong>La</strong> Preparazione della stanza:<br />
strumenti e carrello dell'aspiratore e di primo soccorso<br />
alimenti resi radiopachi con il bario:<br />
Yogurt, frullato di frutta, budino o i biscotti, bario liquido<br />
L’Accoglienza del Paziente:<br />
L’Accoglienza con il familiare<br />
il pz. Viene fatto sedere sull’apposito piano o rimane seduto in carrozzina in<br />
proiezione latero-laterale o antero-posteriore,<br />
L’Effettuazione dell'esame :<br />
Qualche deglutizione con uno o due cucchiaini di alimenti<br />
Il Referto viene steso dal radiologo in collaborazione del foniatra e viene<br />
consegnato su CD o cartaceo<br />
14
Calcolo del grado di Rischio e di Aspirazione<br />
16
Entro 15 giorni dall’Ingresso<br />
Gli Obiettivi riabilitativi di équipe (gli Snodi Decisionali),<br />
per Prevenire:<br />
Una riduzione delle ingesta<br />
Un’alterazione dello Stato Nutrizionale<br />
Infezioni respiratorie, Piaghe da decubito ecc.<br />
L’individuazione degli Obiettivi Logopedici<br />
a breve termine (della durata del ricovero)<br />
e/o a lungo termine (ipotizzando una previsione<br />
prognostica)<br />
17
SNODI DECISIONALI di équipe<br />
1. Sulla CANNULA TRACHEALE:<br />
(Posizionamento)<br />
Sostituzione della Cannula scuffiata all’ingresso, con una:<br />
cuffiata<br />
normale<br />
Fenestrata (con o senza cuffia)<br />
mini track<br />
Valvola Fonatoria<br />
Rimozione della Cannula<br />
Per permettere una Respirazione adeguata E fonazione<br />
senza Rischi di Aspirazione (penetrazione nei polmoni di saliva<br />
o alimenti)<br />
18
2. Sul tipo di Nutrizione<br />
a)Tra NUTRIZIONE ORALE e ARTIFICIALE:<br />
<strong>La</strong> N. Orale è indicata se gli ingesta per Os sono ≥ 50% del<br />
fabbisogno calorico/proteico (anche con integratori orali)<br />
Senza rischi di Aspirazione<br />
b) N. PARENTERALE e N. ENTERALE<br />
<strong>La</strong> N. Enterale è indicata con normale funzionalità gastrointestinale<br />
(<strong>La</strong> N. Parenterale venosa (periferica o centrale) è indicata in<br />
caso di non accessibilità o funzionalità del tratto gastroenterico)<br />
c) Strumenti per la N. Enterale o Vie d’accesso (Sonde o Stomie):<br />
Il SNG (Sondino naso-gastrico) è indicata per periodi di tempo<br />
< a 1 mese<br />
<strong>La</strong> PEG (Gastrostomia endoscopica percutanea) per periodi di tempo<br />
> a 1 mese<br />
19
d) Sul tipo di Alimentazione Enterale<br />
Strumenti necessari:<br />
<strong>La</strong> Nutripompa con accessori<br />
Le pappe<br />
Via di somministrazione: Peg/SNG<br />
Miscele:<br />
Polimeriche<br />
Metodo:<br />
ad infusione continua<br />
Velocità: 90 da (75 a 130)<br />
Tempo impiegato: circa 22 ore (tempo = ml delle sacche/velocità)<br />
Apporto idrico totale:<br />
1,5 litro di acqua (30 ml/Kg/die)<br />
20
Gli Obiettivi Riabilitativi Logopedici<br />
I 4 percorsi Riabilitativi/Rimediativi logopedici<br />
Percorso I o Rosso: Alimentazione Enterale Disfagia grave<br />
Una Deglutizione Fisiologica o Funzionale<br />
Percorso II o Giallo: Alimentazione Mista Disfagia media<br />
Un’Alimentazione per Os con dieta frullata<br />
Percorso III o Verde: Alimentazione per Os Disfagia lieve<br />
Dieta Libera e Un’Alimentazione Autonoma<br />
Percorso IV o Bianco: Semplici Indicazioni Recupero Spontaneo<br />
L’Alimentazione per Os con Dieta Libera con Restrizioni<br />
o precedente all’evento<br />
21
Correlazione tra i gradi di<br />
Responsività ed i Rischi di Alimentazione<br />
22
Protocollo<br />
degli Obiettivi<br />
Logopedici estesi:<br />
ceck list e data del<br />
raggiungimento<br />
23
Secondo i Requisiti di Accesso:<br />
a) Il grado di Coscienza con la scala LCF/RLA………/8<br />
b) la gravità della disfagia<br />
(secondo una scala della disfagia <strong>nel</strong>le GCLA ……/7)<br />
Che si basa su :<br />
la scala di O. Schindler: (Schindler O., Ruoppolo G., Schindler A.<br />
Deglutologia, Ed. Omega, Torino, 2001)<br />
la scala della severità e dell’outcome della disfagia (K.H. O’nneil, M.<br />
<br />
<br />
Purdy, J. Falk, I. Gallo)<br />
la FIM: Livelli di Indipendenza Funzionale<br />
la RLA o LCF: la Scala Di Valutazione Cognitiva Di Ranchos Los Amigos<br />
c) Il tipo di Nutrizione che il paziente può utilizzare inizialmente:<br />
la Nutrizione Enterale: P I<br />
l’Alimentazione Mista: P II<br />
l’Alimentazione Totale per Os con Dieta Modificata Frullata:<br />
P III<br />
l’Alimentazione per Os: P IV<br />
24
P I:<br />
e L’Outcome globale<br />
1. Il Ripristino della funzioni correlate alla Deglutizione<br />
2. L’impostazione della Deglutizione più appropriata al paziente con<br />
acqua o ghiaccio o acquagel (alimenti più difficili, ma meno rischiosi)<br />
3. Il raggiungimento della Funzione Deglutitoria almeno con un frullato<br />
al dì.<br />
P II:<br />
1. L’Alimentazione Totale per Os con Dieta Modificata Frullata<br />
2. l’Alimentazione con i Familiari addestrati<br />
3. L’Assunzione Totale per Os dei Liquidi<br />
4. <strong>La</strong> Rimozione del S.N.G. o P.E.G<br />
P III: L’Alimentazione per Os con Dieta Libera e Autonoma<br />
P IV: Alimentazione per Os con Dieta Libera con Restrizioni o<br />
precedente all’evento<br />
Una qualità di vita sufficiente<br />
25
PERCORSO I o ROSSO: AL. ENTERALE<br />
Pz Minimamente Responsivo e/o Disfagia completa<br />
Requisiti di Accesso:<br />
Paziente minimamente responsivo (LCF 3)<br />
Disfagia Completa<br />
Alimentazione Totalmente Enterale<br />
Rischio di Aspirazione<br />
Obiettivi finali del Trattamento logopedico:<br />
1. Il Ripristino della funzioni correlate alla Deglutizione<br />
2. L’impostazione della Deglutizione adatta al paziente<br />
3. Il raggiungimento della Funzione Deglutitoria almeno con un<br />
frullato al dì.<br />
Trattamento:<br />
Diretto sulla Deglutizione<br />
Indiretto<br />
26
PERCORSO I o ROSSO: AL. ENTERALE<br />
Pz Minimamente Responsivo e/o Disfagia completa<br />
Sott’obiettivi:<br />
1. Ripristino di un minimo grado di Bene-essere (4 Momenti)<br />
2. Ripristino di un minimo grado di Abilità Cognitive di Base: (Attenzione,<br />
Orientamento Sp-T, Memoria, …)<br />
3. Ripristino di una Postura sufficiente<br />
4. Ripristino della funzione Respiratoria:<br />
a) L’impostazione di una Respirazione addominale volontaria (Sospiro)<br />
b) Il Ripristino della Tosse (Espirazione Forzata)<br />
c) Una Gestione sufficiente delle Secrezioni (Aspirazione, postura)<br />
5. Ripristino della funzione Buccale:<br />
a) Il Ripristino della Funzione Esplorativa della Bocca (muscolatura e prassie)<br />
b) Il Ripristino della Sensibilità (ghiaccio e sostanze gasate e gustose)<br />
c) Il Ripristino del Funzione Gustativa<br />
con minimi assaggi di alimenti diversi gradevoli, e preferiti dal paziente<br />
(liquidi, liquidi densi e semisolidi)<br />
d) Una Gestione sufficiente della Saliva e di Detersione<br />
e) Una Gestione sufficiente del Bolo alimentare<br />
f) Una Gestione sufficiente dei Riflessi Arcaici che ostacolano la deglutizione<br />
27
6. Ripristino della funzione Deglutitoria:<br />
a) <strong>La</strong> Spiegazione dell’Atto Deglutitorio (Scambio com. minimo)<br />
b) L’Impostazione della Deglutizione adeguata (Posture, Tecniche<br />
particolari di Compenso)<br />
c) <strong>La</strong> Stimolazione selettiva con gli alimenti preferiti e ad alta valenza<br />
emotiva/affettiva<br />
d) L’impostazione di uno Scambio Alimentare adeguato<br />
e) L’Impostazione di una deglutizione funzionale sfruttando il Riflesso<br />
di Suzione<br />
f) <strong>La</strong> Stimolazione del il Riflesso Faringeo della Deglutizione<br />
7. Ripristino della funzione Fonatoria (<strong>La</strong>mento, Sforzo)<br />
8. Ripristino della funzione Articolatoria (N° mentalmente)<br />
9. Ripristino della funzione Comunicativa (Scambio Comunicativo)<br />
10. Svezzamento e Rimozione della Cannula Tracheale<br />
28
Con i TCE:<br />
<strong>La</strong> Scomposizione<br />
della deglutizione<br />
1. inspirare e trattenere il<br />
fiato (apnea)<br />
2. introdurre il cucchiaino di<br />
acqua<br />
3. far forza con la lingua<br />
contro il palato<br />
(o in alternativa (nei pazienti<br />
più gravi) stringere i denti)<br />
4. Deglutire<br />
5. Espirare<br />
L’atto deglutitorio<br />
viene scomposto<br />
e reso volontario<br />
29
Compensi Posturali:<br />
(Logemann, 1995)<br />
capo flesso in avanti<br />
30
Tecniche particolari di Compenso<br />
(Logemann, 1995)<br />
LA D. SUPER SOPRAGLOTTICA<br />
Indicata nei casi di incompleta chiusura delle vie<br />
aeree<br />
Consiste <strong>nel</strong>la d. sopraglottica<br />
con una chiusura sfinterica della glottide<br />
attraverso una contrazione dei muscoli<br />
addominali<br />
N.B. ciò provoca un’inclinazione anteriore delle<br />
cartilagini aritenoidee<br />
e una ridotta chiusura dell’entrata alle vie<br />
aeree elevandole precocemente<br />
LA D. FORZATA<br />
Consiste <strong>nel</strong> deglutire forzando e prolungando il<br />
momento in cui la lingua preme contro il palato<br />
N.B. lo sforzo aumenta il movimento della base<br />
lingua e la pressione faringea<br />
Indicata nei casi di ridotto movimento posteriore<br />
della base lingua<br />
31
Compensi dietetici e alimenti a basso rischio di<br />
aspirazione<br />
32
<strong>La</strong> Stimolazione del Riflesso Faringeo<br />
della Deglutizione<br />
Si utilizza uno specchietto laringeo n. 0, tenuto per qualche minuto <strong>nel</strong><br />
ghiaccio<br />
Si tocca delicatamente<br />
per 5-10 volte la base dei<br />
pilastri anteriori<br />
e si chiede al paziente di<br />
deglutire subito dopo a secco<br />
o con acqua o ghiaccio,<br />
sostanze gassose o<br />
particolarmente gustose.<br />
33
PERCORSO II o GIALLO: AL. MISTA<br />
Pz. Poco Responsivo e/o Disfagia grave<br />
Requisiti di Accesso:<br />
Paziente poco responsivo (LCF 4)<br />
Disfagia <strong>Grave</strong><br />
<strong>La</strong> Deglutizione impostata (Fisiologica o Funzionale) è adeguata<br />
L’Alimentazione Mista: Il paziente si alimenta prevalentemente per via<br />
Enterale, ma inizia ad alimentarsi per Os con 1 frullato al giorno.<br />
Scarsi rischi di Aspirazione<br />
Obiettivi finali del Trattamento logopedico:<br />
1. il passaggio dall’Atto deglutitorio all’Alimentazione e l’aumento quantitativo e<br />
progressivo di alimenti frullati da 1 frullato al dì alla Dieta Frullata Completa<br />
2. il passaggio dall’Alimentazione con operatori a quella con i Familiari addestrati<br />
3. L’Assunzione Totale dei Liquidi<br />
4. E Parallelamente la riduzione della Nutrizione Enterale fino alla sua<br />
sospensione e <strong>La</strong> Rimozione del S.N.G. o P.E.G<br />
Trattamento:<br />
Diretto sull’Alimentazione<br />
Indiretto: Addestramento dei Familiari e Monitoraggio<br />
34
PERCORSO II o GIALLO: AL. MISTA<br />
Pz. Poco Responsivo e/o Disfagia grave<br />
Sott’obiettivi:<br />
1. Il Ripristino della funzione Alimentare con Dieta Frullata completa<br />
a) <strong>La</strong> Stimolazione della deglutizione con un 1 frullato al dì<br />
b) L’Aumento progressivo del N° dei frullati<br />
c) Il Raggiungimento di un’Alimentazione totale per os con Dieta Frullata<br />
con semi-liquidi (consistenza crema, ad es. passati: Dieta di 1° Livello)<br />
con semi-solidi (consistenza budino, ad es. passati: densi ): Dieta di 2°<br />
Livello)<br />
d) Il Ripristino di un‘Alimentazione per Os con Dieta Modificata (Frullata)<br />
con il RIFLESSO DI SUZIONE<br />
2. Il Coinvolgimento e l’addestramento dei FAMILIARI<br />
3. L’Assunzione Totale dei Liquidi<br />
a) L’Assunzione di 1 bicchiere al dì con i compensi necessari<br />
b) Raggiungere un‘Assunzione Completa dei Liquidi: almeno 1/1,5 litro al dì<br />
c) raggiungere una completa Somministrazione dei Farmaci<br />
4. E Parallelamente la riduzione della Nutrizione Enterale fino alla sua sospensione.<br />
35<br />
E <strong>La</strong> Rimozione del S.N.G. o P.E.G
N.B. Se non è possibile raggiungere un‘Alimentazione per Os<br />
con una Deglutizione Funzionale,<br />
è possibile raggiungere<br />
un‘Alimentazione per Os con Dieta Modificata (Frullata)<br />
con il RIFLESSO DI SUZIONE:<br />
a) Impostare una deglutizione adeguata<br />
con l'utilizzo del riflesso di suzione<br />
b) Stimolare la deglutizione con un alimento frullato al giorno<br />
c) Raggiungere la capacità di deglutire almeno un frullato al giorno<br />
d) Raggiungere la capacità di Deglutire progressivamente<br />
una quantità maggiore di frullati<br />
fino a Raggiungere un’Alimentazione Totale per Os con Dieta Frullata<br />
(perché non è possibile andare oltre).<br />
36
Alimenti per<br />
Stimolazione<br />
Gelatine<br />
Addensante<br />
Bevande Addensate<br />
Dieta Frullata<br />
37
Vassoi per le Diete<br />
Omogeneizzatore<br />
38
Un esempio di Protocollo per Pazienti o Familiari<br />
39
PERCORSO III o VERDE: AL. PER OS<br />
Pz. Responsivo e/o Disfagia moderata<br />
Requisiti di Accesso:<br />
Paziente responsivo e collaborante (LCF 6)<br />
Disfagia Moderata<br />
Alimentazione Totalmente per Os anche se con Dieta<br />
Modificata Frullata<br />
Obiettivi del trattamento: il passaggio qualitativo<br />
1. da Dieta Frullata a Dieta Libera<br />
2. da Alimentazione Passiva ad Alimentazione Autonoma<br />
Trattamento:<br />
Indiretto: Monitoraggio<br />
40
PERCORSO III o VERDE: AL. PER OS<br />
Pz. Responsivo e/o Disfagia moderata<br />
Sott’obiettivi:<br />
1. Raggiungimento di un‘Alimentazione Totale per Os, con Dieta<br />
Modificata:<br />
a) Dieta Morbida con vassoio: (con solidi morbidi, ad es. pasta<br />
stracotta e polpette : Dieta di 3° Livello)<br />
b) Ripristino della Funzione Masticatoria<br />
2. Raggiungimento di un‘Alimentazione Totale per Os, con Dieta<br />
Libera:<br />
a) Dieta Morbida da carrello (di tutti i Pz) (Dieta di 4° Livello)<br />
b) Dieta Libera con restrizioni (Dieta di 4° Livello)<br />
c) Dieta Libera<br />
3. Raggiungimento di un‘Alimentazione Autonoma:<br />
a) Con Persone diverse<br />
b) in Ambienti diversi (da protetti a “normali”)<br />
c) Con l’uso di Ausili<br />
41
Dieta Morbida<br />
Carrello Scaldavivande<br />
42
IV PERCORSO BIANCO:<br />
SEMPLICI INDICAZIONI Recupero Spontaneo<br />
Requisiti di Accesso:<br />
Paziente responsivo<br />
Disfagia Sfumata o Lieve (per i Liquidi)<br />
Alimentazione Totalmente per Os<br />
Non necessita di Valutazione specifica della Disfagia<br />
Obiettivi del Trattamento logopedico:<br />
Ripristino di un’Alimentazione per Os con Dieta Libera con<br />
Restrizioni o precedente all’evento<br />
Trattamento: Counselling individuale<br />
su semplici indicazioni generali (non necessariamente individualizzate)<br />
sulla deglutizione e/o sull’alimentazione<br />
date generalmente <strong>nel</strong>la prima settimana<br />
43
I Principali deficit della Deglutizione nei TCE<br />
e le principali Ricadute dei deficit del TCE<br />
sulla deglutizione (Logemann)<br />
Deficit della fase di<br />
preparazione Orale<br />
Scolo<br />
Ritardo del riflesso di<br />
deglutizione<br />
Ristagno<br />
Aspirazione<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Deficit di coscienza<br />
Deficit di attivazione<br />
D. di attenzione (distraibilità)<br />
D. di memoria<br />
D. di comprensione<br />
D. di motivazione<br />
Anosognosia<br />
D. di pianificazione ed esecutivi<br />
(perseverazione)<br />
D. comportamentali in difetto o<br />
in eccesso (Apatia o agitazione<br />
psicomotoria)<br />
44
Un ultimo spunto di riflessione<br />
il paziente Non E’ solo “una bocca che parla o mangia”,<br />
ma una PERSONA adulta e libera<br />
e co-protagonista della sua <strong>riabilitazione</strong><br />
con una sua storia e con il suo bisogno di Ben-essere,<br />
premessa ad un successivo Ben-Fare<br />
da trattare sempre con Rispetto<br />
…Il paziente vuole veramente migliorare...<br />
…e noi facciamo il possibile per il paziente,<br />
come se fossimo al suo posto...<br />
… e se non pensiamo di farlo, cosa pensiamo di fare<br />
45
Alcuni Riferimenti Bibliografici<br />
Cancialosi P.<br />
Riabilitazione del cerebroleso disfagico .<br />
Quaderni di logopedia collana diretta da O. Schindler<br />
Edizioni Minerva Medica, Torino, 2007.<br />
Cancialosi P. <strong>La</strong> <strong>riabilitazione</strong> della disfagia <strong>nel</strong> trauma cranico,<br />
In Atti del Meeting E.G.D.G. European Study Group for Dysphagia and<br />
Globus e 1° Congresso G.I.S.D. Gruppo Italiano di Studio sulla Disfagia, 18-<br />
19-20/11/2005 Fondazione S. Lucia Roma.<br />
Cancialosi P., Go<strong>nel</strong>la M.L., Pietrapiana P., Toldo P. su"Dysphagia in T.B.I. vs<br />
Vascular and Anoxic Brain Injury".<br />
In Atti del 4th Wold Congress on "Brain Injury Research, innovations and<br />
quality of life for the new millenium" Torino, Italy, pag. 293, 5-9/05/2001.<br />
Schindler O., Ruoppolo G., Schindler A. Deglutologia, Ed. Omega, Torino, 2001<br />
Cancialosi P. Le tappe riabilitative della disfagia nei gravi T.C.E.<br />
in Acta Phoniatrica <strong>La</strong>tina, vol. XXII , n°4, pag. 339-354, 2000.<br />
46
Cancialosi P., Toldo P. Valutazione e trattamento della disfagia <strong>nel</strong>le principali patologie<br />
del sistema nervoso,<br />
in I disturbi comunicativi <strong>nel</strong>le lesioni del sistema nervoso centrale <strong>nel</strong>l’adulto e<br />
<strong>nel</strong>l’anziano<br />
a cura di Gaffuri A. e Gaveglio C., Atti del Corso di Aggiornamento Regionale obbligatorio<br />
per Logopedisti<br />
Moncalieri (TO), 5-7 maggio 1993, 3-4 giugno 1993 e 15-16 dicembre 1993.<br />
Cancialosi P., Rago R.<br />
Expérience clinique dans les dysphagies des traumatisés craniens e <strong>La</strong> rééducation de<br />
la déglutition chez les traumatisés craniens (expérience clinique)<br />
in Déglutition et dysphagie Actes du Colloque Déglutition et Dysphagie, Revue<br />
Universitaire, Université de Bordeaux II, pag. 28, Bordeaux 14-15 mai 1993.<br />
Cancialosi P., Go<strong>nel</strong>la M.L., Rago R. <strong>La</strong> rieducazione della deglutizione<br />
in <strong>La</strong> <strong>riabilitazione</strong> dei traumi cranioencefalici <strong>nel</strong>l’adulto a cura di Rago R. e Perino C.,<br />
Collana di Riabilitazione Medica, Ghedini Editore, Milano, pag. 251, 1991.<br />
O. Schindler A cura di<br />
in Manuale operativo di Fisiopatologia della deglutizione Ed. Omega, Torino, 1990.<br />
Rago R., Avalle M., Cancialosi P., Perino C. <strong>La</strong> rieducazione della deglutizione <strong>nel</strong>le principali<br />
sindromi del sistema nervoso centrale in Gior. Ital. Med. Riab.,1(III), pagg. 6-18,<br />
1989.<br />
Cancialosi P., Del Grande I. Il trattamento della deglutizione in Periodico Riabilitazione oggi<br />
Editrice Speciale Riabilitazione, N.3, Anno IV, pag. 7, Marzo 1987.<br />
47
Alcune Linee guida e siti utili<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Linee guida sulla gestione del paziente disfagico adulto in foniatria e logopedia<br />
Consensus Conference Torino, 29 Gennaio 2007: lineeguidadisfagia@it<br />
GISD Gruppo Italiano di Studio sulla Disfagia www.gisd.it<br />
FLI Federazione logopedisti italiani www.fli.it<br />
S.I.F.E.L. Società Italiana di Foniatria e Logopedia www.sifel.net<br />
SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione www.simfer.it<br />
American Speech <strong>La</strong>nguage Hearing Association (ASHA). Medical Review Guidelines<br />
for Dysphagia Services. 2004.<br />
Scottish Intercollegiate Guidelines Network (SIGN). Management of patients with<br />
stroke, Identification and management of dysphagia.2004 Available from url:<br />
http//:www.sign.ac.uk<br />
EGDG: Guidelines of the German Society of Neurology on Neurogenic Dysphagia.<br />
Responsible author Mario Prosiegel<br />
Basaglia N. Raccomandazioni per il trattamento riabilitativo dei soggetti traumatizzati<br />
cranio- encefalici in fase acuta: i risultati di una Consensus Conference. Giornale<br />
Italiano di Medicina Riabilitativa, Vol. 15, N° 1, marzo 2001.<br />
Protocollo di Valutazione di Minima del paziente con GCA . SIMFER Fossano 2007<br />
48