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Allegato C - Azienda USL di Reggio Emilia

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BilancioEconomicoPreventivo2012<strong>Allegato</strong> C a Delibera n. 0109 del 11 giugno 2012Relazione del Direttore Generale


<strong>Allegato</strong> CBILANCIO ECONOMICO PREVENTIVOANNO 2012Relazione del Direttore Generale<strong>Allegato</strong> a Delibera n°0109 del 11 giugno 2012


In<strong>di</strong>ceProgrammazione 2012 pag. 31 Il quadro economico e la sostenibilità del sistema dei servizi sanitari e socialiintegrati pag. 31.1 Il quadro economico finanziario pag. 31.2 La struttura dell’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari pag. 41.3 Le linee <strong>di</strong> azione strategica: innovazione nei processi <strong>di</strong> cura pag. 41.4 Il governo delle risorse pag. 112 Gli obiettivi <strong>di</strong> salute e le azioni a garanzia dei LEA pag. 252.1 Dignità della persona pag. 252.2 Accessibilità, qualità, sicurezza, continuità delle cure pag. 292.3 Valorizzazione delle competenze ed empowerment degli operatori pag. 532.4 Promozione della salute, prevenzione delle malattie e del <strong>di</strong>sagio pag. 542.5 Sviluppo delle funzioni ed attività <strong>di</strong> ricerca ed innovazionedel sistema dei servizi pag. 632


Programmazione 2012La presente relazione riporta le principali azioni che l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha in programma perl’anno 2012 a partire delle linee <strong>di</strong> programmazione e finanziamento delle Aziende del Servizio SanitarioRegionale definite dalla DGR 653/2012.1 IL QUADRO ECONOMICO E LA SOSTENIBILITÀ DEL SISTEMA DEI SERVIZISANITARI E SOCIALI INTEGRATI1.1 Il quadro economico finanziarioLa programmazione regionale è stata avviata a seguito dell’accordo raggiunto tra le regioni sul riparto delFondo Sanitario Nazionale (FSN) per l’anno 2012 in data 29 febbraio u.s. tenendo conto che:- il Patto per la Salute 2010-2012 ha definito il complessivo quadro finanziario nazionale per il triennio;- la Legge finanziaria 2010 (L.191/2009) ha previsto risparmi relativamente ai CCNL dei lavoratori delcomparto;- la L.122/2010 <strong>di</strong> conversione del D.L. 78/2010 è intervenuta sul livello <strong>di</strong> finanziamento, prevedendomisure <strong>di</strong> razionalizzazione della spesa sanitaria con riduzione del finanziamento;- la L.111/2011 <strong>di</strong> conversione del D.L. 98/2011 ha previsto misure <strong>di</strong> contenimento della spesasanitaria per il triennio 2012-2014 con la reintroduzione <strong>di</strong> nuovi ticket sanitari.Per l’anno 2012 l’ammontare complessivo delle misure <strong>di</strong> contenimento della spesa sanitaria, a seguito deiprovve<strong>di</strong>menti sopra richiamati, è pari a 3.032 milioni <strong>di</strong> euro determinando in 108.780 milioni le risorse a<strong>di</strong>sposizione del SSN.Per la Regione <strong>Emilia</strong> Romagna la quota <strong>di</strong> FSN prevista, al netto delle entrate proprie, è pari a 7.729,520milioni, a cui si aggiungono 119,561 milioni quale assegnazione per gli obiettivi del Piano SanitarioNazionale. In aggiunta a tali risorse dello Stato, la Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna ha stanziato, con la Leggefinanziaria regionale 21/2011, 150 milioni <strong>di</strong> euro a garanzia del fabbisogno connesso all’erogazione <strong>di</strong>prestazioni sanitarie.La programmazione 2012 ha pertanto come riferimento un volume complessivo <strong>di</strong> risorse che rispetto al2011 incrementa <strong>di</strong> 156,248 milioni <strong>di</strong> euro, corrispondenti al +2%.Tale incremento dovrà assicurare la copertura <strong>di</strong> tutti gli ammortamenti non sterilizzati <strong>di</strong> competenzadell’esercizio e, a livello regionale, dovrà garantire una situazione <strong>di</strong> pareggio <strong>di</strong> bilancio come previsto daltavolo <strong>di</strong> verifica degli adempimenti istituito presso il MEF.All’azienda <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> sono state assegnate risorse per quota capitaria pari a 784,857 milioni, cuivanno aggiunti 48,508 milioni a finanziamento del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) e3,240 milioni a copertura degli ammortamenti 2010-2011.L’impegno dell’azienda è quello <strong>di</strong> ottimizzare sempre più l’impiego delle risorse assegnate per continuare agarantire prestazioni e servizi <strong>di</strong> qualità, nel rispetto dell’equilibrio <strong>di</strong> bilancio.3


1.2 La struttura dell’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitariPer quanto riguarda gli elementi inerenti il grado <strong>di</strong> copertura dei LEA, a fronte della popolazione residentenella Provincia <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e all’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari, al finanziamento pro capitee al costo procapite per livelli <strong>di</strong> assistenza, si rimanda al Bilancio <strong>di</strong> Missione 2011, dove vengonodettagliatamente descritti. In particolare, si rimanda alla Sezione 1 Contesto <strong>di</strong> riferimento, per leinformazioni inerenti la popolazione residente (andamento temporale, natalità, mortalità, immigrazione,con<strong>di</strong>zioni socio economiche, stili <strong>di</strong> vita, sicurezza, ecc..), alla sezione 2 Profilo aziendale, e nello specifico2.3 Livelli Essenziali <strong>di</strong> Assistenza, dove vengono riportati i dati aziendali a confronto con i dati regionali sufinanziamento e costo pro capite e dove viene descritta l’offerta dei servizi, alla Sezione 7, Integrazionesocio-sanitaria, Sezione 8 Servizi per la salute mentale e <strong>di</strong>pendenze patologiche, Sezione 9 Cure primarie,per approfon<strong>di</strong>menti su questi temi specifici.Si precisa che il finanziamento pro capite per l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> risulta inferiore a quello me<strong>di</strong>oregionale ed il costo pro capite ponderato aziendale, inferiore a quello me<strong>di</strong>o regionale, è il più basso nellaregione.1.3 Le linee <strong>di</strong> azione strategica: innovazione nei processi <strong>di</strong> cura1.3.1 Rileggere e ridefinire i processi <strong>di</strong> curaOspedale organizzato per intensità <strong>di</strong> curaIl modello è in parte applicato e verrà sviluppato negli ospedali del Presi<strong>di</strong>o aziendale, secondo le modalitàattualmente percorribili in ospedali me<strong>di</strong>o/piccoli con un’organizzazione che si sviluppa all’interno delle unitàoperative e dei <strong>di</strong>partimenti, in particolare <strong>di</strong> quelli internistici.Nell’ambito delle degenze internistiche aziendali, l’introduzione <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> gestione dei pazienti alternativaal ricovero, quali l’OBI e il day service, associate all’introduzione <strong>di</strong> aree monitorizzate polispecialistiche edelle lungodegenze, hanno configurato un modello basato su livelli <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> cura e sull’appropriatezza<strong>di</strong> setting clinico assistenziale connotando le "Unità Internistiche Multi<strong>di</strong>sciplinari", al cui interno trovanocollocazione funzioni specialistiche quali la car<strong>di</strong>ologia, la pneumologia, la geriatria, la <strong>di</strong>abetologia,l’oncologia per una gestione integrata del percorso dei pazienti. L’Unità Internistica Multi<strong>di</strong>sciplinare èarticolata su:- Osservazione Breve Intensiva (OBI), collocata in area internistica per la <strong>di</strong>fficoltà logistica eorganizzativa <strong>di</strong> gestione presso i Punti <strong>di</strong> Primo Intervento;- High Care intese come aree <strong>di</strong> degenza monitorata dove trovano assistenza pazienti car<strong>di</strong>opatici(Infarto Miocar<strong>di</strong>co Acuto non ST sopra, Infarto Miocar<strong>di</strong>co Acuto ST sopra al rientro dall'hub dopoPTCA), pazienti in ventilazione non invasiva, stroke;- Area Acuti;- Lungodegenza;- Day Hospital e Day Service.Al contempo realizza un "modello <strong>di</strong> assistenza integrato multi<strong>di</strong>sciplinare", poiché al suo interno sonorappresentate le <strong>di</strong>verse competenze specialistiche che, da un lato assumono la responsabilità del caso a4


seconda dei bisogni prevalenti del paziente, dall'altro partecipano al lavoro <strong>di</strong> "team multiprofessionale emulti<strong>di</strong>sciplinare" dell’unità operativa che ruota intorno al paziente garantendone la centralità e presa incarico globale. Viene inoltre valorizzata l’integrazione intra-<strong>di</strong>partimentale con un’ottimizzazione dell’usodelle risorse e delle competenze tecnico-organizzative e l’integrazione trans murale con il territorio, ed inparticolare con le cure primarie, in relazione alla continuità assistenziale, in particolare per le patologiecroniche e per le cure palliative.L’<strong>Azienda</strong> ha partecipato al bando regionale <strong>di</strong> modernizzazione 2012 con il progetto “costruzione econsolidamento <strong>di</strong> un modello assistenziale per intensità <strong>di</strong> cure negli ospedali del presi<strong>di</strong>o ospedalieroprovinciale dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Sperimentazione ed utilizzo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> tipo informaticoper facilitare le trasformazione ed il modello <strong>di</strong> gestione”.Per le principali patologie trattate presso l’area <strong>di</strong> degenza dei <strong>di</strong>partimenti internistici verranno costruiti o<strong>di</strong>mplementati, attraverso specifici gruppi <strong>di</strong> lavoro multi<strong>di</strong>sciplinari, i percorsi clinico assistenziali che, basatisulle migliori evidenze <strong>di</strong>sponibili, verranno adattati alle singole realtà locali. Per favorire l’aderenza <strong>di</strong> tutti iprofessionisti a tali percorsi clinico assistenziali è in via <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione una cartella clinica informatizzatache, per ognuna delle principali patologie trattate, prevede una specifica check list che il professionista deveseguire secondo regole <strong>di</strong> buona qualità assistenziale. La compilazione <strong>di</strong> tali check list <strong>di</strong>venta poi la baseper strutturare una verifica on-line secondo i principi dell’ au<strong>di</strong>t clinico.Per facilitare un’adeguata allocazione dei pazienti nelle <strong>di</strong>verse aree della filiera per intensità <strong>di</strong> cure lostrumento informatizzato prevede all’ingresso il calcolo <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> severità per ora identificato nello scoreMEWS.Attualmente questo modello <strong>di</strong> riorganizzazione e lo strumento della cartella informatizzata sono insperimentazione all’Ospedale <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano e da settembre verranno estesi all’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla e aseguire a quelli <strong>di</strong> Castelnovo Monti e Montecchio. Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla si andranno inoltre asperimentare strumenti <strong>di</strong> valutazione della complessità assistenziale (MAP, Metodo AssistenzialeProfessionalizzante), a rivedere modelli organizzativi infermieristici con l’introduzione del “case manager” e sielaborerà un progetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione infermieristica dell’area a bassa intensità assistenziale (Lungodegenza).Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano è prevista, nell’area <strong>di</strong> degenza chirurgica <strong>di</strong>partimentale con<strong>di</strong>visa trapazienti ortope<strong>di</strong>ci e pazienti <strong>di</strong> chirurgia generale, una consulenza internistica strutturata che prevede lapresenza del me<strong>di</strong>co internista de<strong>di</strong>cato in una fascia oraria mattutina tutti i giorni dal lunedì al venerdì per lagestione delle problematiche internistiche più complesse dei degenti ivi ricoverati. È obiettivo <strong>di</strong> tutte le unitàinternistiche multi<strong>di</strong>sciplinari lo sviluppo <strong>di</strong> tale attività con particolare riferimento al percorso del pazienteanziano con frattura <strong>di</strong> femore e, in prospettiva, lo sviluppo <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> “me<strong>di</strong>cina perichirurgica”.Laddove possibile, infatti, ci si propone <strong>di</strong> sperimentare modelli <strong>di</strong> gestione ancora più integrati tra aree <strong>di</strong>tipo me<strong>di</strong>co ed aree chirurgiche con presa in carico <strong>di</strong> questi pazienti da parte <strong>di</strong> internisti e la gestione dellafase perioperatoria e della ferita chirurgica in con<strong>di</strong>visione tra figure chirurgiche ed anestesiologiche. Anchein queste aree lo strumento informatico potrebbe <strong>di</strong>ventare strategico per facilitare gli operatori e favorirel’utilizzo delle buone pratiche.In ambito chirurgico, l’applicazione del modello per intensità <strong>di</strong> cura è relativo all’integrazionemulti<strong>di</strong>sciplinare, con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> aree omogenee <strong>di</strong> degenza e alla <strong>di</strong>fferenziazione delle piattaformeproduttive: sono previste aree <strong>di</strong> degenza integrata tra chirurgia e ortope<strong>di</strong>a articolate in or<strong>di</strong>naria e dayhospital a Scan<strong>di</strong>ano e a Montecchio. A Castelnovo Monti, oltre alla gestione integrata della degenza per5


pazienti acuti chirurgici e ortope<strong>di</strong>ci, è presente un'area <strong>di</strong> week surgery. Nel 2012 anche presso ilDipartimento chirurgico dell’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla verrà sviluppato un progetto finalizzato ad unariorganizzazione per intensità <strong>di</strong> cura per aree omogenee (chirurgia, urologia, ortope<strong>di</strong>a) e piattaformeproduttive <strong>di</strong>fferenziate (degenza or<strong>di</strong>naria, week surgery, day surgery).Cure PrimariePer quanto riguarda la rilettura e ridefinizione dei processi <strong>di</strong> cura nell’ambito delle cure primarie, si rimandaal paragrafo 2.2.2 Sviluppo dei processi <strong>di</strong> cura territoriali, dove viene trattato il tema dello sviluppo delleCase della Salute e dei Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie; al paragrafo 2.2.3 I percorsi per la presa in carico, dovevengono descritti i modelli organizzativi per la gestione integrata delle patologie croniche; al paragrafo 2.1.2Consolidare i processi <strong>di</strong> cure palliative e terapia del dolore, dove vengono elencate le azioni per ilconsolidamento del percorso <strong>di</strong> cura integrato del paziente oncologico.Salute MentalePer quanto riguarda le garanzie per l’accesso e la continuità assistenziale per le persone con sofferenzapsichica o <strong>di</strong>pendenze patologiche, si rimanda al paragrafo 2.2.23 Garanzie per l’accesso e la continuitàassistenziale per bambini e ragazzi con <strong>di</strong>sabilità neuro-psico-motorie e per le persone con sofferenzapsichica o <strong>di</strong>pendenze patologiche.Servizi per la Non AutosufficienzaL’organizzazione dei servizi per la Non Autosufficienza, in particolare sulle aree della <strong>di</strong>sabilità e deglianziani, si basa su servizi integrati tra <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> ed Enti Locali, che favoriscono l’integrazione <strong>di</strong> interventie professionisti anche su azioni <strong>di</strong> programmazione. Nei 6 <strong>di</strong>stretti aziendali, con valenze <strong>di</strong>verse, sono attiviprogrammi <strong>di</strong> livello territoriale, come richiesto dalla normativa, tesi a rendere coese le reti presenti su quelterritorio con i servizi de<strong>di</strong>cati. Sono da tempo in atto le principali azioni, ormai <strong>di</strong> carattere or<strong>di</strong>nario, previstedalla DGR 1206/07, a sostegno delle reti sociali e relazionali e per il contrasto dell’isolamento e delleemergenze climatiche. Per la rete <strong>di</strong> offerta formale, servizi ed interventi alla persona, non si riscontrano adoggi, forti esigenze <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionamento. I processi operativi sono costantemente rivisitati per ottimizzaresia l’uso delle risorse, sia per favorire risposte a bisogni <strong>di</strong> nuova insorgenza.1.3.2 Le relazioni con i citta<strong>di</strong>niL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> adotta una strategia <strong>di</strong> comunicazione che vede tra i suoi principali obiettivila chiarezza e la comprensibilità delle informazioni per l’accesso ai servizi e per la comunicazione interna edesterna, in un’ottica <strong>di</strong> trasparenza e <strong>di</strong> partecipazione, anche nel riconoscimento <strong>di</strong> criticità o situazioni cherichiedono interventi <strong>di</strong> miglioramento. In particolare, per quanto riguarda la comunicazione esterna tutti iprofessionisti concorrono agli obiettivi <strong>di</strong> ascolto e comunicazione con gli utenti. Strumento privilegiato èl’utilizzo <strong>di</strong> un linguaggio comprensibile sia nella relazione interpersonale che nell’utilizzo <strong>di</strong> materialeinformativo.A tal fine, oltre alla proposta annuale <strong>di</strong> percorsi formativi <strong>di</strong> comunicazione per il personale sanitario e <strong>di</strong>front-office, l’<strong>Azienda</strong>, in qualità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore regionale, partecipa al progetto Health Literacy, <strong>di</strong> cui sitratta più dettagliatamente nel paragrafo 1.2.1.1 Qualità della comunicazione nella relazione <strong>di</strong> cura.6


1.3.3 Le strategie <strong>di</strong> integrazione in Area VastaIl processo <strong>di</strong> integrazione tra le aziende sanitarie in Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord proseguirà anche nel 2012 nelrispetto <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato dagli in<strong>di</strong>rizzi regionali e in una logica <strong>di</strong> continuità con le esperienze già maturatenegli anni precedenti. In termini generale, il ricorso al livello <strong>di</strong> Area Vasta avverrà ogniqualvoltal’ottimizzazione della filiera obiettivi/ azioni/ risultati/ risorse verrà ritenuto il più economico ed efficace,costituendo un’opportunità ed un’utilità per il sistema, configurandosi come un ampliamento della gammadelle possibili soluzioni organizzative a cui le aziende possono ricorrere.Pertanto gli obiettivi congiuntamente definiti dalle aziende per quanto concerne le politiche e le iniziative <strong>di</strong>Area Vasta per l’anno 2012 possono essere così sintetizzati:• Attuazione degli adempimenti contenuti nella DGR .927/2011 per la regolamentazionedell’organizzazione e del funzionamento delle Aree VasteNel corso dell’anno troveranno completa attuazione gli adempimenti previsti: conclusione del percorso <strong>di</strong> adozione dell’Accordo Quadro con il suo recepimento formale da parte dellesingole aziende sanitarie e la contestuale sottoscrizione da parte dei Direttori Generali; pre<strong>di</strong>sposizione ed adozione delle Convenzioni Attuative relative alla Direzione Operativa ed al sistemaintegrato degli acquisti.Verrà comunque mantenuta in vita la preesistente Associazione, costituita dalle aziende sanitarie afferentiad AVEN, per il tempo necessario all’espletamento delle residuali attività in carico alla stessa.• Attivazione del sistema <strong>di</strong> logistica integrata <strong>di</strong> Area VastaNella seconda metà dell’anno verrà attivata la struttura <strong>di</strong> logistica centralizzata dell’Area Vasta, che vedrà,nel corso dei 15 mesi successivi, il graduale ingresso delle aziende interessate, secondo un calendario giàdefinito.L’attivazione del Polo Logistico Centralizzato richiederà il proseguimento/completamento delle necessarieriorganizzazioni interne per ciascuna azienda afferente. Dovranno essere rese operative le scelte fatte supercorsi, funzioni e responsabilità inerenti le procedure amministrative e logistiche per garantire un’efficienteoperatività integrata tra l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, l’Unità <strong>di</strong> Logistica Centralizzata e le altre aziende <strong>di</strong>Area Vasta.Ciascuna azienda, preliminarmente al momento del suo ingresso nel nuovo magazzino, dovrà, in strettasinergia con l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, aver completato tutta l’attività propedeutica nel rispetto dellemodalità concordemente definite. In particolare: dovrà essere creata un’unica anagrafica dei prodotti gestiti a magazzino. L’allineamento delleanagrafiche dei beni sanitari, che rappresenta una premessa in<strong>di</strong>spensabile per la gestione degli stessida parte del magazzino centralizzato, avverrà me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> uno specifico portale (già testato e<strong>di</strong>sponibile) tramite il quale si dovrà procedere all’inserimento, da parte dell’azienda capofila, delleco<strong>di</strong>fiche dei prodotti acquistati con nuove gare ed il recupero, da parte <strong>di</strong> ciascuna azienda, delle“vecchie” co<strong>di</strong>fiche, ovvero l’inserimento <strong>di</strong> tutti quei prodotti in uso nelle singole aziende e non inseritinella nuova anagrafica; dovranno essere ricondotti all’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> tutti i contratti <strong>di</strong> fornitura <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivime<strong>di</strong>ci e farmaci gestiti dalle singole aziende;7


con ogni azienda dovranno essere definite le modalità <strong>di</strong> gestione dei prodotti che non rientreranno nellalogistica centralizzata (in particolare service laboratorio, <strong>di</strong>alisi, altri service vari); si dovrà procedere a formalizzare la cessione dei contratti in essere da parte <strong>di</strong> ciascuna aziendaall’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>; dovranno essere garantiti gli adempimenti previsti dalla tracciabilità dei flussi finanziari e dallaren<strong>di</strong>contazione dei contratti.Queste attività, come rilevato, dovendo essere sviluppate dalle singole aziende (per quanto <strong>di</strong> competenza)e concluse prima della data fissata per il loro ingresso nel magazzino unico, si protrarranno anche per tutto il2013.Saranno inoltre messi a punto i sistemi <strong>di</strong> monitoraggio per misurare l’efficienza del magazzino unico e perconsentire alle singole aziende <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre delle informazioni necessarie alla loro gestione aziendale.• Ambiti ed azioni <strong>di</strong> Area Vasta per l’integrazione <strong>di</strong> risorse e servizi in funzione del miglioramento dellaqualità dell’offerta e dell’efficienza <strong>di</strong> produzioneIl processo <strong>di</strong> programmazione messo a punto, finalizzato all’integrazione <strong>di</strong> risorse e servizi così comerichiesto e specificato dagli in<strong>di</strong>rizzi regionali, consisterà in una preliminare in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti <strong>di</strong>lavoro propri dell’Area Vasta.Tale programmazione si svilupperà attorno a due principali modalità prioritarie: la messa in comune <strong>di</strong> esperienze gestionali e competenze per facilitare l’adozione ed il mantenimento<strong>di</strong> standard qualitativi omogenei e <strong>di</strong> alto livello. Si tratta <strong>di</strong> favorire il lavoro <strong>di</strong> gruppi sovra-aziendali inmodo tale che, attraverso la messa in comune <strong>di</strong> conoscenze ed esperienze, possa essere supportato/facilitato il processo decisionale all’interno <strong>di</strong> ogni azienda, adottando, se ed in quanto possibili, soluzionicomuni; l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> alcune aree <strong>di</strong> integrazione effettiva in grado <strong>di</strong> generare economia <strong>di</strong> scala e <strong>di</strong> scopoche garantiscano e sviluppino la interoperabilità tra le aziende, nonché favoriscano il ricorso a modalitàorganizzative e gestionali innovative.Tali modalità <strong>di</strong> approccio saranno adottate sia per l’ambito sanitario che per quello tecnico edamministrativo <strong>di</strong> supporto. Rimarrà confermato, rispetto a quanto fatto negli anni precedenti, come metodo<strong>di</strong> lavoro prevalente, quello per famiglie professionali, pur nella consapevolezza che si dovrà procedere aduna loro integrazione sui specifici percorsi/ processi.I gruppi/ progetti/ reti attivati sono:1. Gruppo Responsabili Servizi <strong>di</strong> Farmacia2. Gruppo Responsabili Servizi <strong>di</strong> Ingegneria Clinica3. Gruppo Responsabili Tecnologie Informatiche4. Gruppo Responsabili Formazione5. Gruppo Responsabili Fisica Sanitaria6. Gruppo Responsabili Personale7. Gruppo Responsabili Bilanci8. Gruppo Responsabili Controllo <strong>di</strong> Gestione9. Gruppo Referenti Assicurazioni10. Gruppo Responsabili Servizi Prevenzione e Protezione11. Progetto Emergenza-Urgenza8


12. Progetto Officine Trasfusionali13. Gruppo Responsabili Laboratori14. Gruppo Referenti Specialistica (e programma Odontontoiatria)15. Gruppo Responsabili Professioni Sanitarie16. Programma Percorso Nascita17. Gruppo Referenti Riabilitazione18. Rete Clinico Assistenziale Neurologia Infanzia Adolescenza19. Rete Clinica Ortope<strong>di</strong>ca20. Rete Car<strong>di</strong>ologica21. Area Ricerca ed Innovazione22. Gruppo Controlli – Au<strong>di</strong>t Clinici23. Accor<strong>di</strong> mobilità Strutture Private Accre<strong>di</strong>tate e Accor<strong>di</strong> Mobilità tra Strutture Pubbliche24. Gruppo Responsabili Dipartimenti Salute Mentale25. Gruppo Responsabili Integrazione Socio Sanitaria26. Gruppo Responsabili Dipartimenti Sanità Pubblica.Per ciascuno degli ambiti <strong>di</strong> attività in<strong>di</strong>viduati si procederà alla puntuale definizione degli obiettivi e deirisultati attesi in modo da dare concretezza all’operatività dei gruppi, cercando, comunque, <strong>di</strong> assicurarecontinuità con quanto fatto negli anni precedenti.Tra gli obiettivi, in generale, meritano <strong>di</strong> essere ricordati quelli relativi allo sviluppo <strong>di</strong> gare in comune (<strong>di</strong> cuisi darà conto in seguito), quelli volti a perseguire l’omogeneizzazione <strong>di</strong> procedure tra le <strong>di</strong>verse Aziende,quelli consistenti nella progettazione ed eventuale realizzazione <strong>di</strong> eventi formativi comuni ed, infine, quelli<strong>di</strong>retti a verificare la possibilità <strong>di</strong> procedere ad integrazione strutturali per gli ambiti esplicitamente in<strong>di</strong>catidagli in<strong>di</strong>rizzi regionali.1.3.4 Le politiche delle cure ospedaliereLa rete ospedaliera della Provincia <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> costituisce un sistema integrato tra le aziende sanitariepubbliche e gli ospedali privati accre<strong>di</strong>tati, sviluppatosi in coerenza con una programmazione orientata adeliminare le ridondanze nell’ambito dell’offerta e strutturata per dare un’adeguata risposta ai bisogni <strong>di</strong> curaospedaliera espressi dal territorio <strong>di</strong> riferimento.Da anni vengono perseguiti gli obiettivi <strong>di</strong> qualificare i modelli organizzativi degli ospedali del Presi<strong>di</strong>osecondo logiche <strong>di</strong> rete integrata e competenze <strong>di</strong>stintive, consolidare l’integrazione con l’<strong>Azienda</strong>Ospedaliera per le funzioni <strong>di</strong> 2° livello, sviluppa re l’offerta <strong>di</strong> servizi garantiti dalla rete ospedalieraprovinciale in stretta integrazione e continuità con i Servizi territoriali.L’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera/IRCCS per le alte tecnologie e i percorsi oncologici è sede e riferimento provincialeper tecnologie <strong>di</strong> alta complessità (es. Ra<strong>di</strong>oterapia, Me<strong>di</strong>cina Nucleare, Ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica interventistica) eper competenze specialistiche (es Laboratorio <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica, chirurgia oncologica,chirurgia vascolare echirurgia toracica, terapia intensiva neonatale, ematologia, nefrologia ecc.).L’integrazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera si realizza anche attraverso due <strong>di</strong>partimenti interaziendali(Emergenza-Urgenza e Diagnostica per immagini), forme strutturate <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento quali i Programmiinteraziendali (es. Car<strong>di</strong>ologia, Nefrologia e Dialisi, Gastroenterologia ed endoscopia <strong>di</strong>gestiva, MaternoInfantile, Sangue e Me<strong>di</strong>cina trasfusionale, Riabilitazione), reti professionali (es ortope<strong>di</strong>a, anestesia) e la9


definizione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong>agnostico assistenziali centrati sul paziente che prevedono, dopo la fase acuta, iltrasferimento negli ospedali <strong>di</strong> riferimento (es PTCA primaria, Fibrinolisi ictus, traumi gravi, gravidanze arischio) e il decentramento delle funzioni <strong>di</strong> base, nonché <strong>di</strong> alcune attività specialistiche compatibili con ilservice mix <strong>di</strong> ogni struttura. Una stretta integrazione funzionale e operativa si realizza, inoltre, nel supportoche l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera garantisce all’Ospedale <strong>di</strong> Castelnovo Monti, come <strong>di</strong> seguito specificato.Per quanto riguarda gli ospedali del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero:1. l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio ha completato tra il 2010 e il 2011 l’assetto riabilitativo a servizio dell’AreaVasta per la Riabilitazione neurologica intensiva (co<strong>di</strong>ce 75), del bacino provinciale per la riabilitazioneneurologica e respiratoria. Nel 2012 saranno a regime 40 posti letto (co<strong>di</strong>ce 60) <strong>di</strong> riabilitazioneestensiva presso la Residenza Riabilitativa <strong>di</strong> Albinea con percorsi <strong>di</strong>agnostico assistenziali incontinuità con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, gli ospedali privati accre<strong>di</strong>tati <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e l’Ospedale <strong>di</strong>Montecchio per rispondere ai bisogni riabilitatavi dei pazienti <strong>di</strong> questi bacini <strong>di</strong> utenza. Pressol’Ospedale <strong>di</strong> Correggio si è inoltre proceduto al superamento della struttura <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia e allariorganizzazione della degenza internistica per intensità <strong>di</strong> cura secondo il modello organizzativo della“Unità Internistica Multi<strong>di</strong>sciplinare“.2. L’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla svilupperà la sua vocazione <strong>di</strong> ospedale per acuti a servizio dell’area Norddella provincia in ambito chirurgico, con il consolidamento della guar<strong>di</strong>a chirurgica iniziata a novembre2011, la definizione <strong>di</strong> percorsi per la gestione della casistica chirurgica afferente al punto <strong>di</strong> primointervento <strong>di</strong> Correggio, l’estensione e con<strong>di</strong>visione del modello “breast Unit” tra Guastalla e Correggio(prevedendo integrazioni con l’hub dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera/IRCCS per IORT/ ra<strong>di</strong>oterapia e lachirurgia mammaria ricostruttiva).3. L’Ospedale <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano consoliderà il modello per intensità <strong>di</strong> cura in ambito internistico e orienteràl’attività chirurgica verso la day surgery, definendo con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera criteri e modalità <strong>di</strong>centralizzazione della casistica chirurgica urgente e <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> attività programmate pressol’Ospedale <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano da parte <strong>di</strong> professionisti dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera.4. L’Ospedale <strong>di</strong> Montecchio continuerà ad esercitare la vocazione <strong>di</strong> centro <strong>di</strong> riferimento per lachirurgia uroginecologica e del pavimento pelvico.5. L’Ospedale <strong>di</strong> Castelnovo Monti può offrire al bacino <strong>di</strong> utenza montano un service mix più articolato<strong>di</strong> quanto <strong>di</strong> norma offerto in ospedali <strong>di</strong> montagna, grazie alle integrazioni con l’<strong>Azienda</strong> Ospedalierache consente <strong>di</strong> garantire continuità, a fronte della <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperire professionisti, ed adeguataclinical competence a fronte dei volumi <strong>di</strong> attività erogabili. Oltre al consolidamento dell’attività <strong>di</strong>car<strong>di</strong>ologia e riabilitazione car<strong>di</strong>ologica, quest’ultima a servizio del bacino provinciale, si è proceduto damaggio 2011 al completo passaggio all’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera delle attività <strong>di</strong> rianimazione e da marzo2012 del personale me<strong>di</strong>co della ostetricia ginecologia. Continuerà la collaborazione <strong>di</strong> CastelnovoMonti con lo spoke della neurochirurgia <strong>di</strong> Parma presso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera per l’esecuzione <strong>di</strong>attività ambulatoriale e chirurgica del rachide; da <strong>di</strong>cembre 2011 è stata istituita una struttura semplice<strong>di</strong> Urologia dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera che opererà a tempo pieno nell’ospedale montano.A garanzia della qualità e omogeneità dei percorsi <strong>di</strong> livello provinciale negli ospedali aziendali e nelleintegrazioni <strong>di</strong> rete con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, si consolideranno il Coor<strong>di</strong>namento car<strong>di</strong>ologico, integratocon il Programma Interaziendale car<strong>di</strong>ologico già operante dal 2007, e il Coor<strong>di</strong>namento aziendaleoncologico istituito nel 2011.10


1.4 Il governo delle risorse1.4.1 Il vincolo dell’equilibrio <strong>di</strong> bilancio in capo alle Aziende SanitarieL’equilibrio economico-finanziario costituisce vincolo e obiettivo sia per il Servizio Sanitario Regionale cheper le singole Aziende Sanitarie. Dall’esercizio 2012, secondo quanto previsto dal tavolo <strong>di</strong> verifica degliadempimenti istituito presso il MEF, all’interno dell’equilibrio <strong>di</strong> bilancio dovranno essere interamentericompresi gli ammortamenti netti <strong>di</strong> competenza dell’anno.Per le immobilizzazioni entrate in produzione negli anni 2010 e 2011 la copertura degli ammortamenti nonsterilizzati è stata assicurata nell’ambito del finanziamento a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario; ilfinanziamento degli ammortamenti non sterilizzati riferiti alle immobilizzazioni entrate in produzione fino al31/12/2009 sarà assicurato alle aziende attraverso risorse appositamente accantonate dalla regione chesaranno assegnate in sede <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei bilanci <strong>di</strong> esercizio.L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> presenta il Bilancio economico preventivo evidenziando una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>esercizio non superiore al valore degli ammortamenti non sterilizzati riferiti alle immobilizzazioni entrate inproduzione fino al 31/12/2009.1.4.2 Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi <strong>di</strong> bilancioIl Decreto legislativo 118/2011 ha avviato il processo <strong>di</strong> armonizzazione dei proce<strong>di</strong>menti contabili previstodal Patto per la Salute 2010-2012 e dagli emanan<strong>di</strong> decreti legislativi attuativi del federalismo fiscale.L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> si impegna:- a recepire ed attuare le <strong>di</strong>sposizioni regionali finalizzate all’applicazione del D.Lgs 118, nonché dellacasistica applicativa in corso <strong>di</strong> emanazione da parte dei Ministeri competenti, in particolare perquanto riguarda l’applicazione dei principi contabili contenuti nel Titolo II;- a perfezionare gli strumenti tecnico-contabili e i sistemi <strong>di</strong> rilevazione e <strong>di</strong> controllo e a rafforzare eduniformare le procedure amministrative, informative, contabili e <strong>di</strong> controllo interno ai fini dellacertificabilità dei bilanci, <strong>di</strong> cui la valutazione straor<strong>di</strong>naria delle procedure amministrativo-contabiliprevista dal D.M. 18 gennaio 2011 ha rappresentato il primo step.1.4.3 Fondo regionale per la non autosufficienzaL’attenzione a sostenere il mantenimento ed il monitoraggio della azioni avviate negli anni precedentirelative alle in<strong>di</strong>cazioni previste dalla DGR 509/2007 e dalla delibera applicativa 1206 del 2007, costituisceimpegno prioritario per il 2012 e per gli anni successivi. In tema <strong>di</strong> consolidamento degli strumenti gestionali,tutte le <strong>di</strong>rezioni <strong>di</strong>strettuali sono integrate con i rappresentanti degli Enti Locali nei Comitati <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto; glistrumenti <strong>di</strong> supporto, gli Uffici <strong>di</strong> piano, vedono la partecipazione <strong>di</strong> professionisti dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>. L’Ufficio<strong>di</strong> Supporto della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS), che è costituito anche dagli Uffici <strong>di</strong>piano, è ormai stabilmente identificato come luogo <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tecnico sui temi amaggior rilevanza dell’integrazione socio-sanitaria. È in questa sede che sono state poste le basi per unmonitoraggio inter<strong>di</strong>strettuale del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), ricostruendo gliinterventi dell’ultimo triennio e costituendo una base dati utile per il futuro. Nel 2012, dopo il lavoro <strong>di</strong>indagine e preparazione svolto nel 2011 sui punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza nella composizione e nel11


funzionamento degli attuali Uffici <strong>di</strong> piano, verranno mo<strong>di</strong>ficate le convenzioni in atto con l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong><strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, con percorsi migliorativi. Si garantisce inoltre il supporto al coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> obiettivi estrumenti per perseguire l’omogeneità, pur nel rispetto delle peculiarità territoriali, in or<strong>di</strong>ne allo sviluppo deiprocessi e degli interventi verso la popolazione non autosufficiente. Sono previste azioni <strong>di</strong> sostegno aiterritori in relazione all’applicazione degli in<strong>di</strong>rizzi inerenti gli interventi finanziabili dal FRNA, volte adosservare la sostenibilità della programmazione sulla rete dei servizi in ottica pluriennale e la compatibilitàcon i contratti <strong>di</strong> servizio sottoscritti dal 2° sem estre 2011, dopo l’accre<strong>di</strong>tamento.Viene conservata da parte dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> la gestione della funzione amministrativatecnico contabile relativa alla gestione del FRNA, assegnata dalla CTSS. Il 2012 vedrà l’inizio <strong>di</strong> unmonitoraggio informatizzato, attraverso una prima sperimentazione sull’area delle residenze per gli anziani,a partire dal Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.In data 20 aprile 2012 la CTSS ha ripartito le risorse 2012 del FRNA tra i 6 Distretti.Le quote <strong>di</strong>strettuali rispecchiano l’incidenza del dato demografico (anziani popolazione >74 anni; <strong>di</strong>sabilitàpopolazione in fascia 15-64 anni). Come negli anni precedenti, il Distretto a maggiore presenza <strong>di</strong>popolazione anziana è il <strong>di</strong>stretto appenninico (Castelnovo Monti), quello a minore presenza si mantiene il<strong>di</strong>stretto della zona delle ceramiche (Scan<strong>di</strong>ano). Il totale delle assegnazioni, pari a € 48.508.066, consente,insieme ai ristorni degli anni precedenti non ancora definitivi ma valutati in circa 9 milioni in totale, <strong>di</strong>mantenere la rete dei servizi sul piano dell’offerta storicamente garantita.RIPARTO COMPLESSIVO FONDI DESTINATI ALLA NON AUTOSUFFICIENZA ASSEGNATI ALLA CTSS DI REGGIO EMILIAANNO 2012Risorse ripartite agli ambiti <strong>di</strong>strettualiAmbito<strong>di</strong>strettualeQuotaFRNAIn<strong>di</strong>stintaQuota<strong>di</strong>sabiliRiservaQuotaConv.CSIGRADGestionispecialiTOTALEFRNA 2012FNA2010FNASLADariequilibrio gestonispeciali2011TOTALEPROGRAM. 20121 2 3 4 56 7 8Montecchio 3.953.058 1.333.357 2.332 139.884 64.005 5.492.636 22.030 47.972 14.022 5.576.659<strong>Reggio</strong><strong>Emilia</strong>13.804.182 4.870.633 8.519 549.045 1.053.265 20.285.644 77.070 170.196 49.055 20.581.965Guastalla 4.714.498 1.556.860 2.723 275.996 256.228 6.806.305 26.165 56.850 16.654 6.905.974Correggio 3.467.887 1.195.826 2.092 70.795 28.800 4.765.401 19.091 41.917 12.151 4.838.560Scan<strong>di</strong>ano 4.368.389 1.778.514 3.111 194.553 59.971 6.404.537 24.126 59.651 15.356 6.503.670CastelnovoMontiTOTALE20123.272.583 699.178 1.223 55.678 11.117 4.039.779 18.291 31.526 11.642 4.101.23833.580.597 11.434.368 20.000 1.285.951 1.473.386 47.794.302 186.773 408.112 118.879 48.508.06611.454.368Bilancio2011Criteri: colonna 1 pop >= 75 al 01/01/2011, colonne 2 e 3 pop 15-64 al 01/01/2011, colonna 4 medesimi importi dell'annoprecedente, colonna 5 importo attribuito dalla Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna, colonna 6 pop >= 75 al 01/01/2010, colonna 7 pop >= 45 al01/01/2011, colonna 8 pop >= 75 al 01/01/2010 (in bilancio 2011).12


1.4.4 Il governo delle risorse umaneLa politica delle risorse umane nel 2012 è influenzata dal quadro <strong>di</strong> riferimento caratterizzato da unacontrazione del finanziamento per gli anni 2010-2012 e conseguente razionalizzazione e contenimento dellaspesa sanitaria. Tale quadro è costituito da:- Patto per la salute (Conferenza Stato-Regioni del <strong>di</strong>cembre 2009) che ha definito il quadro finanziarionazionale per il triennio 2010-2012;- previsioni normative <strong>di</strong> cui alla leggi:o n. 191 del 2009 (Legge finanziaria 2010),o n. 122 del 2010 contenente “Misure urgenti in materia <strong>di</strong> stabilizzazione finanziaria e <strong>di</strong>competitività” (art 11),o n. 111 del 2011 recante “<strong>di</strong>sposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”,o n. 183 del 2011 recante la cd. legge <strong>di</strong> stabilità,o n. 35 del 2012 recante “Disposizioni in materia <strong>di</strong> semplificazione e <strong>di</strong> sviluppo”,o regionale n. 21 del 2011 recante la legge finanziaria della Regione <strong>Emilia</strong> Romagna;- DGR 927 del 2011 recante Direttive in materia <strong>di</strong> aree vaste, con particolare riferimento al riassettoorganizzativo delle funzioni amministrative e <strong>di</strong> supporto nell’ambito <strong>di</strong> servizi interaziendali.Il suddetto quadro delinea un contesto in cui, in attuazione dell’art 1, comma 565, della Legge 296/06 comeconfermato dall’art 2 della Legge 191/2009, l’azienda, determinando la voce <strong>di</strong> spesa per le risorse umane,deve considerare il processo in corso relativo all’attivazione del progetto relativo al polo centralizzato per leaziende dell’Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord (AVEN) per la logistica del farmaco e dei beni sanitari presso l’<strong>Azienda</strong><strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.Tale progetto, anticipando le linee <strong>di</strong> cui alla DGR 927 del 2011 sopra citata, prevedeva la realizzazione apartire dal 2011. L’attivazione <strong>di</strong> tale polo avrebbe determinato il progressivo trasferimento delle funzioni,relative alla logistica del farmaco e dei beni sanitari, dalle singole aziende <strong>di</strong> AVEN all’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong><strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, me<strong>di</strong>ante gestione centralizzata <strong>di</strong> Area Vasta. Tale gestione implicava l’acquisizione <strong>di</strong>risorse da destinare alle funzioni afferenti al Servizio Approvvigionamenti, al Servizio Gestione RisorseEconomiche e Finanziarie e all’Unità Logistica Centralizzata. La variazione dei costi, determinata dalpotenziamento delle strutture dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, avrebbe trovato compensazione nellacontemporanea riduzione equivalente dei costi presso le aziende associate. Tale riduzione sarebbeavvenuta, sia me<strong>di</strong>ante trasferimento volontario <strong>di</strong> unità <strong>di</strong> personale, e contestuale soppressione dei postidel personale trasferito, sia me<strong>di</strong>ante soppressione <strong>di</strong> posti, da parte delle singole aziende, per un valoreequivalente alla quota <strong>di</strong> riduzione imputata a ciascuna azienda secondo riparto concordato. Nel 2011, condelibera 155 del 15.7.2011, soggetta a controllo regionale e approvata, sono state in<strong>di</strong>viduate le risorse chedovevano essere messe a <strong>di</strong>sposizione dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, secondo appositocronoprogramma.Per l’esercizio 2012, con riferimento alle funzioni da trasferire, si sarebbe proceduto con analogoprovve<strong>di</strong>mento da adottarsi da parte delle aziende associate. La delibera 155 del 15.7.2011 in<strong>di</strong>viduava giàle posizioni, da riconoscere all’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> nell’anno 2012, e relativa quantificazione deicosti. Tali posizioni si sarebbero dovute confermare, nella loro consistenza quali-quantitativa, entrol’esercizio 2011, me<strong>di</strong>ante determinazione dei Direttori Amministrativi delle Aziende dell’Area Vasta.13


Nel 2011, il ricorso intervenuto sull’aggiu<strong>di</strong>cazione della gara per l’allestimento e la gestione del servizio delmagazzino centralizzato, ha determinato lo spostamento dell’avvio del progetto a fine 2012. Pertanto i tempioriginari sono slittati <strong>di</strong> circa 15 – 18 mesi, rimanendo invariate le modalità <strong>di</strong> azione descritte.L’Applicazione <strong>di</strong> quanto sopra deve comunque tenere conto del quadro normativo <strong>di</strong> riferimento, sopradelineato, in relazione al quale sono prorogati, per tutto il 2012, i criteri <strong>di</strong> contenimento della spesa:a) per i contratti a tempo determinato è previsto il blocco delle sostituzioni <strong>di</strong> personale amministrativo etecnico; il rallentamento delle sostituzioni del personale me<strong>di</strong>co e sanitario con un ritardo minimo <strong>di</strong> tre mesi;b) per i contratti a tempo indeterminato è prevista una parziale sostituzione del turnover e, in caso <strong>di</strong>sostituzione, un rallentamento pari a tre mesi per tutto il personale del ruolo tecnico e amministrativo e per i<strong>di</strong>rigenti me<strong>di</strong>ci e sanitari.Con riferimento agli esercizi 2012 e 2013, gli allegati al Bilancio pluriennale integrano la previsione <strong>di</strong> cuiall’art. 1, comma 72, Legge 191/2009, quale programma annuale <strong>di</strong> revisione delle consistenze, nonché <strong>di</strong>programmazione del fabbisogno, ai sensi ed effetti del combinato <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui all’art. 1, comma 565,Legge 296/06 e smi, nonché dell’art. 6 commi 4 e 4 bis del DLgs 165/01 e art. 39 L. 449/97 e smi.1.4.5 Il governo dei processi <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> beni e serviziIl processo <strong>di</strong> implementazione e consolidamento del Dipartimento Interaziendale Acquisti (DIA), già avviatonegli anni scorsi, sarà destinato a vivere una ulteriore fase <strong>di</strong> sviluppo con la verifica della possibilità <strong>di</strong> unatrasformazione dello stesso da “funzionale” a gestionale”.Parimenti si consoliderà l’operato della Commissione del Farmaco <strong>di</strong> Area Vasta.Proseguiranno inoltre tutte le attività dei gruppi <strong>di</strong> lavoro (amministrativi, tecnici, sanitari) finalizzati allastandar<strong>di</strong>zzazione <strong>di</strong> prodotti e procedure <strong>di</strong> gara.In coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni regionali e con quanto più in generale definito nella programmazione <strong>di</strong> AreaVasta, si procederà a perseguire l’obiettivo <strong>di</strong> ricondurre ad un livello centralizzato (Intercent-ER e AreaVasta) il maggior numero possibile <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> gara.Definizione della programmazione biennale degli acquisti per gli anni 2012 – 2013 ed espletamento gareGli sforzi saranno in<strong>di</strong>rizzati a rendere operativa la programmazione (con i relativi aggiornamenti) delle garecentralizzate, cercando <strong>di</strong> lavorare per migliorare tempistiche <strong>di</strong> esecuzione e per adeguare le metodologie<strong>di</strong> lavoro verso le migliori performance richieste dalla complessità e <strong>di</strong>mensione del livello <strong>di</strong> Area Vasta.Come obiettivi prioritari per il 2012 si pongono l’espletamento delle procedure <strong>di</strong> gara per completarel’acquisizione della quota <strong>di</strong> beni sanitari non ancora oggetto <strong>di</strong> contratti unificati da Area Vasta,considerando in particolare le tipologie dei prodotti che saranno gestiti nel Polo Logistico centralizzato el’elaborazione <strong>di</strong> una programmazione operativa (con il conseguente avvio delle relative procedure <strong>di</strong> gara)pluriennale relativa all’acquisto in comune dei servizi.L’attività <strong>di</strong> espletamento <strong>di</strong> gare centralizzate <strong>di</strong> Area Vasta è da alcuni anni molto rilevante sia comenumerosità delle procedure (circa 90 /anno tra gare in corso e gare aggiu<strong>di</strong>cate) che significatività dellatipologia <strong>di</strong> prodotti.Anche la programmazione per il 2012 si attesta con un volume <strong>di</strong> attività simile a quello realizzato nel 2011,a conferma <strong>di</strong> un sostanziale consolidamento della stessa.14


Presumibilmente la perizia <strong>di</strong> variante comporterà variazioni economiche e aumento dei tempi <strong>di</strong>esecuzione.• Progettazione: 1)realizzazione del nuovo laboratorio analisi e dei documenti accessori alla gara perla fornitura dell’intera struttura del laboratorio analisi e redazione del progetto <strong>di</strong> variante all’appaltoin corso; 2) realizzazione dell’ampliamento del parcheggio <strong>di</strong>pendenti.DISTRETTO DI MONTECCHIO“Ospedale E. Franchini”Ampliamento, riorganizzazione e riassetto funzionale della struttura ospedaliera. L’importo complessivodell’appalto è <strong>di</strong> euro €, 22.935.000. Nel 2012 si prevede <strong>di</strong> ultimare il consolidamento del blocco “B“ in tutti ipiani e la completa ristrutturazione del medesimo comprendente: il Pronto Soccorso provvisorio al pianoterra; l’Ostetricia-Ginecologia che ritorna nella collocazione originaria al piano primo; al piano secondo iltrasferimento provvisorio dell’ADM nell’ottagono blocco “B” e della lungodegenza nel Corpo “B” centrale perliberare il Blocco “C” e permettere con il 2013 l’inizio della ristrutturazione.Strutture territoriali• Realizzazione della nuova sede del <strong>di</strong>stretto. La struttura ospiterà gli uffici amministrativi, la<strong>di</strong>rezione del <strong>di</strong>stretto e i servizi territoriali (<strong>di</strong>partimento cure primarie, <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> sanitàpubblica, SerT, neuropsichiatria infantile, salute donna, consultorio pe<strong>di</strong>atrico, i magazzini e gliarchivi). €. 11.402.000. Nel 2012 si prevede <strong>di</strong> eseguire il completamento <strong>di</strong> tutte le opere strutturali;il tamponamento delle facciate; le coperture; l’inizio delle opere impiantistiche.• Progettazione: realizzazione della nuova camera mortuaria in area ospedaliera, nell’ambito <strong>di</strong>riqualificazione degli spazi del servizio mortuario avviato dall’<strong>Azienda</strong> e già concluso per i Distretti <strong>di</strong>Guastalla, Correggio e Scan<strong>di</strong>ano.DISTRETTO DI REGGIO EMILIAStrutture territoriali• Realizzazione <strong>di</strong> una nuova struttura residenziale per la psichiatria che comprenderà le attualistrutture <strong>di</strong> Pulce, Casa Gialla, Via Ortolane e Scuolette. €. 11.307.000. Si prevede <strong>di</strong> ultimare leopere entro giugno 2012.• Lavori <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria Casa Colonica <strong>di</strong> Via Bocconi a San Maurizio (RE) per il nuovoSER.T. importo dei lavori €. 995.000,00. Deve essere formalizzato il collaudo tecnico amministrativo.È in corso <strong>di</strong> formalizzazione la convenzione tra SNAM, Comune <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>propedeutica all’esecuzione del percorso pedonale in <strong>di</strong>rezione Centro Storico.• Progettazione:1. progetto <strong>di</strong> ristrutturazione del Pa<strong>di</strong>glione Golgi in area San Lazzaro. Il pa<strong>di</strong>glione <strong>di</strong>venterà il centro<strong>di</strong> formazione aziendale. È in corso la redazione del progetto definitivo;2. progetto <strong>di</strong> recupero degli spazi del Pa<strong>di</strong>glione Villa Rossi. Il fabbricato ospiterà la biblioteca Livi e lesue sale espositive. È in corso la redazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità;3. collaborazione ai fini della realizzazione del fabbricato de<strong>di</strong>cato all’ISZLER (Istituto zooprofilattico) incui troverà spazio anche il servizio veterinario <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Il progetto verrà interamente gestitoe realizzato dall’Istituto ISZLER nell’ambito del Piano <strong>di</strong> Recupero dell’area San Lazzaro;17


4. progetto <strong>di</strong> fattibilità economica sulla riqualificazione dell’e<strong>di</strong>ficio ex CPA <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> a seguitodell’esigenza <strong>di</strong> ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi occupati dal Servizio Psichiatrico <strong>di</strong>Diagnosi e Cura;5. realizzazione delle Case della Salute del Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> zona sud-est, zona nord, zonaovest (int. AP13-14-15). Gli interventi faranno parte del “Programma straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> investimenti insanità ex art. 20 L. 67/88 – IV fase, 2° stralcio” per un importo complessivo <strong>di</strong> euro 6.000.000. Laprogettazione è con<strong>di</strong>zionata all’ottenimento della copertura finanziaria derivante dall’approvazionedell’Accordo <strong>di</strong> Programma con il Ministero;6. realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio da destinare ad archivi e magazzino economale. L’area è soggetta adelocalizzazione della superficie e<strong>di</strong>ficabile attraverso stipula della convenzione urbanistica;7. ristrutturazione degli spogliatoi del personale e progetto <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no dell’area logistica posta sul retrodella Struttura Riabilitativa <strong>di</strong> Albinea. Il progetto ha come obiettivo la riorganizzazione dei servizi <strong>di</strong>supporto alla struttura sanitaria quali spogliatoi, servizi tecnologici ed area ecologica per rendere piùfruibile il fronte secondario dell’e<strong>di</strong>ficio e del parco;8. progetto per la realizzazione della Casa della Salute <strong>di</strong> Puianello (RE). Il progetto prevede ilcompleto rifacimento della struttura esistente per creare uno spazio idoneo a contenere: centroprelievi, CUP, attività ambulatoriale, salute donna, servizio infermieristico, servizio <strong>di</strong>neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. È prevista la realizzazione <strong>di</strong> un secondo piano“grezzo” che ospiterà i Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale. Il progetto viene finanziato per euro 1.437.980tramite i fon<strong>di</strong> regionali afferenti al “Sesto aggiornamento programma regionale investimenti insanità”. Si prevede <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>care la gara entro giugno 2012;9. revisione e verifica nel 2012 delle superfici soggette alla tassa <strong>di</strong> smaltimento rifiuti per le struttureafferenti al <strong>di</strong>stretto.DISTRETTO DI SCANDIANO“Ospedale C. Magati”• Lavori <strong>di</strong> ristrutturazione <strong>di</strong> locali a<strong>di</strong>biti a spogliatoi, Centrale sterilizzazione, farmacia eadeguamento Lungodegenza in area ospedaliera. Importo <strong>di</strong> contratto €. 1.316.000. Si prevede <strong>di</strong>completare le opere in appalto entro la fine del 2012.• Progettazione: progetto <strong>di</strong> riorganizzazione del servizio trasfusionale e recupero degli spazi ai finipoliambualtoriali e conseguente ricollocazione dell’ambulatorio oculistico; realizzazionedell’ambulatorio ecografico.Strutture territorialiProgettazione: 1) realizzazione della Casa della Salute <strong>di</strong> Castellarano. L’intervento fa parte del “Settimoaggiornamento programma regionale investimenti in sanità” per il quale sono previsti finanziamenti regionaliper complessivi euro 1.515.856,74 (intervento M.5). Sono in atto gli incontri preliminari per la stesuradell’Accordo <strong>di</strong> Programma fra <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> e Comune <strong>di</strong> Castellarano; 2) realizzazione della Casa dellaSalute <strong>di</strong> Casalgrande. L’intervento (AP 16) fa parte del “Programma straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> investimenti in sanitàex art. 20 L. 67/88 – IV fase, 2° stralcio” per un importo complessivo <strong>di</strong> euro 1.100.000. La progettazione ècon<strong>di</strong>zionata all’ottenimento della copertura finanziaria derivante dall’approvazione dell’Accordo <strong>di</strong>Programma con il Ministero.18


Interventi per la manutenzione e per la sicurezzaAnche per il 2012 sono state acquisite le richieste <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> manutenzione da eseguire nel corsodell’anno. Sulla base degli interventi richiesti e dei limiti economici stabiliti a livello aziendale si valuterà lapriorità degli interventi da effettuare.1.4.7 Politiche per l’uso razionale dell’energia e la corretta gestione ambientaleNel 2012 l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> svilupperà ulteriormente i progetti <strong>di</strong> miglioramento previsti dalProgramma Regionale “Il sistema sanitario Regionale per uno sviluppo sostenibile”.Politiche energeticheSi prevede lo sviluppo dei seguenti obiettivi:• Applicazione dell’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento sui requisiti <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento energetico e sulleprocedure <strong>di</strong> certificazione energetica degli e<strong>di</strong>fici. Sono stati completati gli Attestati <strong>di</strong> qualificazioneenergetica <strong>di</strong> tutti gli e<strong>di</strong>fici, nel 2012 proseguirà la redazione dei documenti per gli stabili in fase <strong>di</strong>ristrutturazione. Le progettazioni <strong>di</strong> nuovi e<strong>di</strong>fici, ampliamenti e ristrutturazioni, saranno effettuateprivilegiando soluzioni tecnologiche volte al risparmio energetico.• Implementazione <strong>di</strong> sistemi per l’uso razionale dell’energia. Nell’ambito <strong>di</strong> alcuni appalti <strong>di</strong> lavori,proseguirà la progettazione e la realizzazione <strong>di</strong> impianti che prevedono l’utilizzo <strong>di</strong> sistemi tecnologiciinnovativi, da fonti rinnovabili e per il risparmio energetico. Gli interventi <strong>di</strong> maggior rilevanza sono:1. Realizzazione <strong>di</strong> un complesso destinato alla psichiatria per il Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Nel 2012si prevede <strong>di</strong> completare i lavori <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione della struttura che comprenderà la produzione <strong>di</strong>6,3 kWp <strong>di</strong> energia elettrica me<strong>di</strong>ante pannelli fotovoltaici, pannelli solari a concentrazione per laproduzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria, approvvigionamento energetico me<strong>di</strong>ante teleriscaldamentocitta<strong>di</strong>no prodotto da cogenerazione, recupero delle acque bionde <strong>di</strong> scarico e loro riutilizzo nellecassette wc, installazione <strong>di</strong> inverter per ridurre il consumo elettrico dei circolatori e dei motori.2. Magazzino farmaceutico e deposito per attività connesse all’area logistica delle Aziende Sanitariedell’Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord. Nel 2012 si prevede <strong>di</strong> iniziare l’attività del magazzino checomprenderà la produzione <strong>di</strong> 57,5 kWp <strong>di</strong> energia elettrica me<strong>di</strong>ante pannelli fotovoltaici,riscaldamento me<strong>di</strong>ante caldaie a condensazione, che consentirà <strong>di</strong> recuperare l’energia termicadei fumi <strong>di</strong> combustione, installazione <strong>di</strong> travi fredde per migliorare il ren<strong>di</strong>mento, la manutenzione,l’impatto acustico ed il confort dell’impianto <strong>di</strong> climatizzazione, gruppi frigoriferi ad elevatoren<strong>di</strong>mento con torri evaporative, installazione <strong>di</strong> inverter per ridurre il consumo elettrico deicircolatori e dei motori, pannelli solari termici per la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria etecnologica per il trattamento dell’aria, impianto d’illuminazione artificiale me<strong>di</strong>ante rivelazione eregolazione automatica dell'intensità luminosa, sistema <strong>di</strong> buil<strong>di</strong>ng automation che consente <strong>di</strong>rilevare e verificare parametri tecnologici <strong>di</strong> esercizio degli impianti elettrici e termici. Il sistemaeleva lo standard <strong>di</strong> gestione, controllo e risparmio energetico.3. Realizzazione della nuova sede del Dstretto <strong>di</strong> Montecchio. Nel 2012 proseguiranno i lavori <strong>di</strong>realizzazione della struttura che comprenderà l’installazione <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici e realizzazione<strong>di</strong> un tetto che potenzi ulteriormente l’impianto previsto, caldaie a condensazione, produzione <strong>di</strong>acqua refrigerata con sistema ad elevato ren<strong>di</strong>mento (gruppi frigoriferi centrifughi con inverter e19


torri evaporative ad elevato COP), produzione <strong>di</strong> acqua calda con sistema solare termico, motoricon elevata efficienza energetica, dotati <strong>di</strong> inverter e sistemi <strong>di</strong> tele gestione, <strong>di</strong>sattivazioneimpianto <strong>di</strong> climatizzazione nei locali con finestre aperte, regolazione automatica dell’illuminazione,maggiore coibentazione dell'involucro rispetto ai requisiti della normativa vigente.4. Nell’ambito della manutenzione della palazzina per i servizi territoriali <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano, è stataprogrammata la sostituzione dei serramenti esistenti, con circa 150 serramenti a taglio termico evetrocamera.5. Altri progetti: Casa della salute a Puianello. Nel 2012 inizieranno i lavori <strong>di</strong> ristrutturazionedell’e<strong>di</strong>ficio e nell’ambito dell’intervento sono previste tecnologie innovative finalizzate al risparmioenergetico. Tra le principali: l’installazione <strong>di</strong> pannelli solari fotovoltaici, l’isolamento termicodell’involucro e<strong>di</strong>lizio ed il recupero termo<strong>di</strong>namico attivo dell’energia contenuta nell’aria espulsa.• Gara regionale, tramite l’Agenzia Regionale Intercent – ER, per la fornitura <strong>di</strong> energia elettrica. Dal 1gennaio 2009 tutte le utenze <strong>di</strong> energie elettrica dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> sono riforniteme<strong>di</strong>ante la convenzione Intercent-ER.• Iniziative <strong>di</strong> informazione per gli operatori sanitari per l’uso razionale dell’energia. Nel 2012 continuerà lacampagna “io SPENGO lo SPRECO” e proseguiranno i corsi <strong>di</strong> formazione finalizzati allasensibilizzazione degli operatori e degli utenti al risparmio energetico.• Sarà garantito il flusso delle informazioni sulle applicazioni delle politiche per l’uso razionale dell’energia,utilizzando l’apposito programma pre<strong>di</strong>sposto da CUP 2000.Gestione ambientaleSi prevede la ridefinizione, entro il primo semestre 2012, del Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale aziendale perdare maggiore incisività alla gestione dei processi aziendali a maggior impatto ambientale, attraverso unmaggiore coor<strong>di</strong>namento e integrazione funzionale trasversale dei servizi. A tal fine sarà ridefinito ilcoinvolgimento dei Servizi, rivista la composizione del gruppo, aggiornate le funzioni e definiti gli obiettivi daperseguire secondo le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali.Sarà garantito il proseguimento della rilevazione dei dati <strong>di</strong> gestione ambientale previsti dalla regione.Particolare attenzione sarà posta alla ren<strong>di</strong>contazione delle attività svolte secondo il format regionale,curando la completezza e la tempestività dell’invio dei dati richiesti. Si prevede, inoltre, l’avvio della gestioneinformatica dei dati relativi alla gestione ambientale me<strong>di</strong>ante l’utilizzo dell’applicativo elaborato da CUP2000.Per quanto riguarda la gestione <strong>di</strong> rifiuti sanitari pericolosi, proseguirà la produzione ed analisi dei report coni dati quantitativi <strong>di</strong> rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo prodotti nelle unità operative omogenee, isopralluoghi e le iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione degli operatori a livello <strong>di</strong> struttura ospedaliera, con la finalità<strong>di</strong> migliorare i processi operativi, <strong>di</strong>ffondere comportamenti virtuosi per ridurre <strong>di</strong> circa il 20% la quantità <strong>di</strong>rifiuti pericolosi a rischio infettivo prodotti nell’anno.Sarà ultimata la classificazione dei rifiuti prodotti dai laboratori, in collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera<strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, per ottimizzarne la gestione e migliorare l’utilizzo <strong>di</strong> contenitori de<strong>di</strong>cati. Nell’aggiu<strong>di</strong>cazionedella gara per la realizzazione del nuovo Laboratorio dell’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla sarà posta particolareattenzione agli impatti ambientali generati dai rifiuti sanitari e scarichi reflui che saranno ivi prodotti.20


L’introduzione <strong>di</strong> prodotti sterili in TNT nei comparti operatori e nelle sale parto, prevista per il secondosemestre 2012, renderà in<strong>di</strong>spensabile affrontare la gestione dei rifiuti prodotti dall’utilizzo dei nuovi materialiin modo da minimizzarne l’incremento volumetrico.Sarà valutata l’introduzione <strong>di</strong> macchine per lo svuotamento delle sacche per le urine e <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavaggiocontaminati da liqui<strong>di</strong> biologici con sperimentazione presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla per una valutazioned’impatto.A seguito dell’attivazione del sistema <strong>di</strong> tracciabilità elettronica dei rifiuti (SISTRI), prevista per il 30 giugno2012, sarà necessario realizzare iniziative <strong>di</strong> addestramento/ formazione degli addetti alla registrazione el’aggiornamento delle procedure e istruzioni operative interne relative alla gestione e alla registrazioniinformatica delle operazioni <strong>di</strong> carico e scarico dei rifiuti, il monitoraggio e la verifica del funzionamento delsistema e l’adozione <strong>di</strong> eventuali azioni correttive che si rendessero necessarie.Continueranno ad essere sostenute e promosse nel corso dell’anno iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione alletematiche <strong>di</strong> sostenibilità ambientale delle attività sanitarie e proposto ai neo assunti il modulo formativo perl’adozione <strong>di</strong> corrette modalità <strong>di</strong> gestione dei rifiuti sanitari, orientate a garantire la sicurezza degli operatorie a migliorare la <strong>di</strong>fferenziazione della raccolta.In merito agli acquisti ver<strong>di</strong>, si parteciperà alle iniziative promosse dalla regione per l’applicazione dei “criteristandard” regionali per gli acquisti ver<strong>di</strong>, alle nuove gare <strong>di</strong> acquisto aziendali e <strong>di</strong> Area Vasta, continuando amonitorare le gare ver<strong>di</strong> già attive.Sostegno alla mobilità sostenibileContinua la collaborazione con il Comune <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> per la definizione della viabilità del comparto S.Lazzaro <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, con particolare riferimento ai percorsi per i pedoni e per i ciclisti.È in corso il progetto “Gestione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> auto aziendali” per ottimizzare l’uso del parco auto introducendoun sistema <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione efficace ed efficiente. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità è stato approvato nel gennaio 2012 eprevede due fasi: la gestione prenotazione in corso <strong>di</strong> realizzazione e l’inserimento <strong>di</strong> appositi apparecchiper la gestione efficiente a bordo dei mezzi, in corso <strong>di</strong> verifica con le compagnie assicurative.A Correggio è in programma l’adesione al Progetto Imosmid, finanziato dal programma europeo Life+, chepunta a definire un modello innovativo <strong>di</strong> governance integrato, ispirato a criteri <strong>di</strong> mobilità sostenibile,proponendo l’integrazione <strong>di</strong> trasporti ed energia in un sistema capace <strong>di</strong> sfruttare l’energia prodotta da fontirinnovabili all’interno del territorio <strong>di</strong> Correggio. L’azione propone il car pooling tra i lavoratori che operanonel territorio, mettendo a <strong>di</strong>sposizione auto elettriche. L’iniziativa sarà promossa per stimolare l’adesione delpersonale ospedaliero e <strong>di</strong>strettuale.E’ in corso <strong>di</strong> elaborazione l’iniziativa “Incentivazione la bicicletta e il trasporto pubblico locale tra i <strong>di</strong>pendent”che prevede la realizzazione <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione all’uso della bicicletta, il miglioramentodei depositi nella sede <strong>di</strong> Via Amendola e <strong>di</strong> V.le Monte S. Michele e la realizzazione <strong>di</strong> un’iniziativa finaleper il prossimo settembre, in occasione della settimana dell’aria.Sono previsti anche interventi migliorativi dei depositi delle biciclette presso gli ospedali <strong>di</strong> Guastalla eCorreggio, dove è in corso una revisione della viabilità con il Comune.21


1.4.8 Il governo dello sviluppo ICTNel 2012 proseguirà lo sviluppo dei sistemi informatici aziendali attraverso l’incremento delle funzioniinformatizzate, l’evoluzione tecnologica degli strumenti e l’integrazione delle soluzioni, anche su baseinteraziendale, al fine <strong>di</strong> automatizzare percorsi inter<strong>di</strong>sciplinari e complessi.Firma <strong>di</strong>gitaleNel corso del 2012 saranno in<strong>di</strong>viduate le tecnologie attraverso le quali introdurre la firma <strong>di</strong>gitale nei referti<strong>di</strong> specialistica e nella lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione. Attualmente sono già firmati <strong>di</strong>gitalmente i referti <strong>di</strong> laboratorio era<strong>di</strong>ologia, così come i documenti protocollati e gli atti dei <strong>di</strong>rigenti. Di pari passo dovranno esserein<strong>di</strong>viduate modalità e partner univoci e stabili attraverso i quali attuare la conservazione sostituiva deidocumenti firmati <strong>di</strong>gitalmente. In questo ambito l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha testato con successo edè <strong>di</strong> imminente attivazione la conservazione dei documenti protocollati e gli atti dei <strong>di</strong>rigenti presso il PoloArchivistico dell’<strong>Emilia</strong>-Romagna (PARER).Ricetta elettronicaPer il sistema informatico a supporto della specialistica, oltre al coinvolgimento nello sviluppo della firma<strong>di</strong>gitale, sarà progettata l’introduzione della prescrizione farmaceutica. Si ritiene questo sviluppo ormaiin<strong>di</strong>spensabile e preliminare all’introduzione della ricetta elettronica che riguarderà sia la specialistica che lafarmaceutica. Si precisa che l’attuale sistema al servizio della specialistica è già in grado <strong>di</strong> emettereprescrizioni elettroniche <strong>di</strong> prestazioni specialistiche secondo le modalità sperimentali in<strong>di</strong>cate dalla regionenegli anni scorsi. Si attende la definizione del piano <strong>di</strong> attivazione che la regione sottoscriverà con ilMinistero dell’Economia e Finanze e con il Ministero della Salute per procedere alla definizione dellespecifiche per l’aggiornamento del prodotto, in coerenza con quanto previsto dal decreto ministeriale del2.11.2011.Diffusione del fascicolo sanitario elettronico dell’assistito, CUPWEB e PagonlineL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha già attivato i servizi per il pagamento online (Pagonline) ed è coinvoltanella migrazione <strong>di</strong> questa verso la piattaforma unica regionale PayER <strong>di</strong> Lepida SpA. Ugualmente sono statiultimati i collau<strong>di</strong> per l’integrazione del CUP aziendale verso il servizio CUPWEB regionale. Per quantoattiene la <strong>di</strong>ffusione del fascicolo sanitario elettronico, l’azienda sta seguendo i percorsi progressivamentein<strong>di</strong>cati dalla regione (me<strong>di</strong>ante la società CUP2000).Potenziamento dello scambio elettronico <strong>di</strong> informazioni cliniche tra professionisti – Rete SoleNel corso del 2011 è notevolmente aumentato il numero dei referti <strong>di</strong> laboratorio, ra<strong>di</strong>ologia e specialisticatrasferiti a SOLE grazie alla logica <strong>di</strong> veicolazione dei documenti in relazione al “consenso SOLE registrato”.L’implementazione delle regole relative al consenso SOLE (nel 2012 si completerà l’acquisizione delconsenso al trattamento dei dati, in ottemperanza e secondo le previsioni della Circolare Regionale 6/2009)aprirà la possibilità <strong>di</strong> inviare a SOLE, nel corso del 2012, i documenti clinici non conseguenti a prescrizioneme<strong>di</strong>ca, come la lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione, il referto <strong>di</strong> Pronto Soccorso e le notifiche <strong>di</strong> ricovero/<strong>di</strong>missione, chein precedenza non era possibile inviare. Si procederà in corso d’anno alla progressiva messa a punto dellemodalità tecniche <strong>di</strong> inoltro, in collaborazione con la società CUP2000.Per quanto attiene le mo<strong>di</strong>fiche ai sistemi gestionali <strong>di</strong> Anatomia Patologica necessari alla produzione delnuovo referto strutturato da veicolare all’interno della rete SOLE, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> partecipaper il tramite dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, presso la quale è installato l’unico sistemaprovinciale, ai gruppi <strong>di</strong> lavoro regionali che metteranno a punto le linee guida per le mo<strong>di</strong>fiche.22


Attivazione TS-CNSNei mesi <strong>di</strong> febbraio e marzo 2012 è stata completata la formazione degli operatori addetti all’attivazionedelle tessere sanitarie con caratteristica <strong>di</strong> TS-CNS. A partire dal mese <strong>di</strong> maggio tutti i <strong>di</strong>stretti dell’<strong>Azienda</strong><strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> hanno reso operativi gli sportelli aperti al pubblico. Il numero esiguo <strong>di</strong> invii da parte <strong>di</strong>SOGEI <strong>di</strong> nuove tessere sanitarie non ha ancora dato luogo ad afflussi significativi <strong>di</strong> utenti.1.4.9 Gli strumenti informativi a supporto delle azioni <strong>di</strong> governoAnagrafe degli assistiti, dei me<strong>di</strong>ci prescrittori, Tessera SanitariaL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> si è impegnata e si impegna a garantire in termini <strong>di</strong> tempistica e <strong>di</strong>contenuti l’allineamento delle anagrafi, la manutenzione regolare degli archivi, nonché l’alimentazione deidati necessari al raggiungimento degli obiettivi relativi alla tessera sanitaria. Entro il 2012 si completerà iltrasferimento dei dati sulle fasce <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to da Anagrafe assistiti a Cartella Gestionale MMG – PLS e, tramiteprescrizione SOLE, ad applicativo CUP.Il sistema Informativo dell’assistenza specialistica ambulatoriale (ASA)Si sta ponendo particolare attenzione alla completezza e coerenza delle informazioni contenute nel flussoASA, con particolare riferimento, quando necessari, al co<strong>di</strong>ce a barre della ricetta e al co<strong>di</strong>ce esenzione.Anagrafe delle strutture autorizzate e accre<strong>di</strong>tateÈ impegno dell’<strong>Azienda</strong> provvedere all’alimentazione dell’anagrafe regionale con i dati relativi alle strutturesanitarie autorizzate.Sanità Pubblica: SMIA, Screening e Anagrafe VaccinalePer quanto riguarda il nuovo sistema informativo regionale delle malattie infettive e dei sistemi <strong>di</strong>sorveglianza si prevede <strong>di</strong> essere operativi da luglio 2012. In merito all’anagrafe vaccinale, continuerà nel2012 l’attività <strong>di</strong> inserimento delle vaccinazioni effettuate e l’utilizzo della funzione <strong>di</strong> gestione degli inviti.Per quanto attiene il sistema <strong>di</strong> rilevazione degli screening, viene costantemente governato per risponderepuntualmente a tutte le necessità informative aziendali, regionali e nazionali. Il flusso informativo a recor<strong>di</strong>n<strong>di</strong>viduale per lo screening del tumore del colon-retto ha da tempo un ottimo livello qualitativo, con lacapacità <strong>di</strong> trasmissione pressoché totale dell’archivio aziendale al livello regionale. Si garantiràl’alimentazione del flusso informativo a record in<strong>di</strong>viduale per lo screening del tumore della mammella cheverrà attivato nel 2012.Assistenza Farmaceutica e Dispositivi Me<strong>di</strong>ciSi sta ponendo attenzione alla completezza, coerenza e qualità delle informazioni contenute nei flussi AFT,AFO, FED, e DIME. La tempestività <strong>di</strong> trasmissione è ben governata, si sta lavorando al miglioramento dellaqualità complessiva dei flussi.Sistema Informativo Consultori (SICO)Fin dall’attivazione del flusso SICO, è stata garantita la collaborazione tra servizi consultoriali e sistemainformativo aziendale per garantire completezza e qualità delle informazioni trasmesse. Tutti i puntiinteressati nella rete aziendale stanno lavorando al miglioramento della qualità complessiva del flusso.Nuovi flussi informativi del Dipartimento <strong>di</strong> salute mentale e <strong>di</strong>pendenze patologichePer quanto riguarda le strutture residenziali e semiresidenziali pubbliche è già a regime l’invio dei dati inregione, secondo le modalità richieste, mentre si sta lavorando per portare a regime alcune struttureresidenziali e semiresidenziali private non ancora in linea.23


Per quanto riguarda la riduzione degli scarti dati nel flusso SINPIAER e del suo consolidamento, si stalavorando per migliorare la qualità dei dati inseriti e ridurre quin<strong>di</strong> gli scarti. L'attività per il consolidamento delFlusso SIDER (sistema informativo servizi per le <strong>di</strong>pendenze) è proseguita secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali,adeguando a queste l'utilizzo dell'applicativo SISTER. La produzione informativa SerT è allineata allein<strong>di</strong>cazioni della circolare 7/2011. Come richiesto dalla Regione sono stati inviati i dati SIDER 2010(aggiornamento) e 2011 per tutti i sei SerT della <strong>Azienda</strong>: con i dati 2011 è stato attivato anche il flussorelativo all'attività antifumo.Il sistema informativo del 118 e Pronto SoccorsoConsapevoli che dal 2012 tutta l’attività <strong>di</strong> PS, mobilità compresa, sarà rilevata da questo flusso, l’impegno amantenerne completezza e atten<strong>di</strong>bilità è massimo.I database cliniciL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è <strong>di</strong>rettamente coinvolta a garantire completezza e tempestività <strong>di</strong>aggiornamento al database <strong>di</strong> implantologia protesica, per mantenere i buoni risultati finora raggiunti.Integrazione socio-sanitariaI flussi informativi ADI (assistenza domiciliare), FAR (residenzialità e semiresidenzialità per anziani), GRAD(gravi <strong>di</strong>sabilità acquisite), sono garantiti in termini <strong>di</strong> tempestività e completezza <strong>di</strong>rettamente dall’<strong>Azienda</strong><strong>USL</strong>. Il flusso SMAC (assegni <strong>di</strong> cura) viene garantito <strong>di</strong>rettamente dagli Uffici <strong>di</strong> piano dei <strong>di</strong>stretti. L’<strong>Azienda</strong><strong>USL</strong> assicura, inoltre, la partecipazione alla sperimentazione dell’ampliamento del sistema informativo alleresidenze e semiresidenze per <strong>di</strong>sabili.Privacy – Legge 196/2003L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, attraverso la referente aziendale per la privacy, partecipa agli incontriregionali e collabora al controllo delle schede facenti parte del regolamento regionale riguardante tutte letipologie <strong>di</strong> trattamento dati in ambito sanitario.ControlliIn continuità con l’anno 2011 proseguirà, a cadenza almeno trimestrale, l’attività <strong>di</strong> controllo sui produttoriinterni ed esterni pubblici e privati accre<strong>di</strong>tati, al fine <strong>di</strong> prevenire comportamenti opportunistici e<strong>di</strong>ncrementare il livello <strong>di</strong> appropriatezza delle prestazioni ospedaliere, anche in coerenza con quanto previstodalla DGR 354/2012. Le risultanze dell’attività svolta comportano la <strong>di</strong>scussione delle criticità rilevate con isingoli produttori, la proposta <strong>di</strong> opportuni correttivi organizzativi e assistenziali da adottare per ilmiglioramento dei profili <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> qualità delle prestazioni erogate, nonché, laddove necessaria,contestazione formale relativamente al regime tariffario applicato.Nel 2012 continuerà, poi, l’attività del gruppo <strong>di</strong> lavoro AVEN tra gli operatori interessati all’attività <strong>di</strong> controlloper confrontare le modalità operative; viene in questo modo data continuità al percorso formativo iniziato giànel 2008. Obiettivo rilevante anche per l’anno 2012 riguarda il miglioramento della tenuta e compilazionedella documentazione sanitaria, ed in particolare delle cartelle cliniche, attraverso una verifica perio<strong>di</strong>castrutturata <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> cartelle cliniche delle <strong>di</strong>verse unità operative del presi<strong>di</strong>o ospedaliero aziendale,che vede la collaborazione tra operatori dello staff aziendale, <strong>di</strong>rezioni sanitarie ospedaliere e professionistidelle <strong>di</strong>verse unità operative <strong>di</strong>partimentali. Per una valutazione il più omogenea possibile delle cartelle verràutilizzato anche uno strumento (check-list <strong>di</strong> controllo) con<strong>di</strong>viso tra le <strong>di</strong>verse componenti professionali.24


2 GLI OBIETTIVI DI SALUTE E LE AZIONI A GARANZIA DEI LEA2.1 Dignità della persona2.1.1 Qualità della comunicazione nella relazione <strong>di</strong> curaLa Comunicazione, interna ed esterna è stata in<strong>di</strong>viduata e declinata come obiettivo strategico dell’<strong>Azienda</strong><strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e come tale è stata richiamata e <strong>di</strong>scussa nelle giornate <strong>di</strong> formazione e pianificazionecon i Direttori <strong>di</strong> Dipartimento, declinata in obiettivi operativi richiamati in tutti gli incontri <strong>di</strong> budget 2012.Numerose sono le iniziative messe in campo nel Presi<strong>di</strong>o ospedaliero che prevedono:• la partecipazione <strong>di</strong> professionisti ai corsi <strong>di</strong> formazione organizzati dall’<strong>Azienda</strong> per migliorare lecompetenze trasversali, in particolare la capacità comunicativa del personale sanitario verso ipazienti e i loro familiari;• la partecipazione <strong>di</strong> professionisti alle iniziative aziendali sul “consenso informato” e per l’analisi e larevisione <strong>di</strong> materiale informativo rivolto agli utenti per migliorarne la comprensibilità;• l’implementazione e sviluppo delle competenze acquisite nell’ambito dei percorsi formativi realizzatidalla regione relativamente al progetto Health Literacy.In relazione al tema Health Literacy l’<strong>Azienda</strong>, in qualità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore regionale, ha organizzato nel 2011il corso regionale <strong>di</strong> formazione, con particolare riferimento alla comunicazione scritta e alla relazionepersonale operatore-assistito. L’Health Literacy (HL) è il livello della capacità delle persone <strong>di</strong> ottenere,processare e comprendere le informazioni sanitarie <strong>di</strong> base ed i servizi necessari per prendere decisioniappropriate in campo sanitario. Il corso, sviluppato in collaborazione con l’Harvard School of Public Health <strong>di</strong>Boston (USA), si è articolato in 2 settimane, una realizzata a novembre 2011 e l'altra a gennaio 2012,coinvolgendo circa 80 professionisti del Servizio Sanitario Regionale, tra personale sanitario e comunicatori.Il progetto prosegue nel 2012 in due <strong>di</strong>rezioni:1) analizzare a livello aziendale le fasi del percorso oncologico (mammella, colon-retto e prostata) in cui lacomunicazione (sia <strong>di</strong>retta che con strumenti informativi) gioca un ruolo strategico ed eventualmenteprovvedere alle necessarie revisioni. Dopo l’analisi aziendale del materiale informativo in uso, siprevede <strong>di</strong> adottare in modo omogeneo a livello regionale il materiale migliore dal punto <strong>di</strong> vista dellacomprensibilità;2) formare i partecipanti al percorso formativo già realizzato a <strong>di</strong>ventare loro stessi “formatori” per<strong>di</strong>ffondere le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> Health Literacy ad altri professionisti sanitari delle aziende regionali, conl’obiettivo <strong>di</strong> raggiungere nel tempo il maggior numero possibile <strong>di</strong> operatori.L’<strong>Azienda</strong>, inoltre, per facilitare l’accesso ai servizi e all’assistenza sanitaria da parte della popolazioneimmigrata, utilizza la me<strong>di</strong>azione interculturale in ambito ospedaliero e territoriale. La me<strong>di</strong>azioneinterculturale è una delle aree <strong>di</strong> intervento a garanzia dell’equità nel rispetto della <strong>di</strong>versità culturale elinguistica, oltre alla formazione degli operatori e all’informazione della popolazione immigrata, sia all’internodei servizi, sia presso le comunità, allo scopo <strong>di</strong> aumentare il grado <strong>di</strong> empowerment e <strong>di</strong> consapevolezzariguardo alla propria salute.Altro aspetto rilevante su cui l’<strong>Azienda</strong> è impegnata è l’utilizzo del counseling motivazionale,prevalentemente nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria, con l’obiettivo <strong>di</strong> incidere sulcambiamento degli stili <strong>di</strong> vita delle persone nell’ottica della promozione della salute.25


Nell’ambito delle attività del Programma aziendale demenze saranno realizzate, in collaborazione con AIMA,in tutti i <strong>di</strong>stretti, iniziative d’informazione rivolte ai care givers e agli assistenti familiari <strong>di</strong> pazienti condemenza e sarà consolidata l’attività degli ultimi caffè Alzheimer avviati alla fine del 2011 (Caffè <strong>di</strong> Poviglio e<strong>Reggio</strong>lo). Verrà garantito il proseguo del lavoro svolto nei restanti 5 Caffè precedentemente avviati.2.1.2 Consolidare i processi <strong>di</strong> cure palliative e <strong>di</strong> terapia del doloreCure palliativeNei <strong>di</strong>stretti dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> gli obiettivi 2012 prevedono il consolidamento e ilpotenziamento del percorso <strong>di</strong> cura integrato del paziente oncologico e della rete cure palliative territoriale,in particolare attraverso:a. il consolidamento del ruolo del coor<strong>di</strong>natore palliativista <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto e dell’infermiere <strong>di</strong> riferimento delservizio domiciliare;b. la presa in carico del paziente, fin dall’attivazione dell’ADI Cure Palliative, da parte del MMG, delpalliativista e dell’infermiere del SID per tutti i pazienti in cure palliative domiciliari;c. il potenziamento del supporto psicologico offerto al paziente ed ai congiunti seguiti presso tutti i DHospedalieri ed i servizi territoriali in tutti i <strong>di</strong>stretti;d. il monitoraggio degli in<strong>di</strong>catori con<strong>di</strong>visi in riferimento a tutto il percorso <strong>di</strong> cura. Gli in<strong>di</strong>catorimonitorati prevedono anche l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti atti alla valutazione della qualità percepita daicitta<strong>di</strong>ni/utenti pre<strong>di</strong>sposti in particolare per la fase avanzata <strong>di</strong> malattia;e. l’implementazione della scheda clinico - assistenziale integrata con strumenti specifici <strong>di</strong> gestionedelle cure palliative;f. l’integrazione fra ospedale e territorio finalizzata alla presa in carico precoce in cure palliative ed almantenimento <strong>di</strong> continuità assistenziale attraverso le <strong>di</strong>missioni protette: incontri perio<strong>di</strong>ci in ogni<strong>di</strong>stretto tra team territoriale cure palliative e team dei DH oncologici per la <strong>di</strong>scussione dei casi datrasferire alla cure palliative domiciliari;g. la promozione dei percorsi <strong>di</strong> formazione-intervento con i professionisti del territorio, degli hospice edei <strong>di</strong>partimenti internistici per <strong>di</strong>ffondere la cultura delle cure palliative;h. l’integrazione delle cure palliative negli altri percorsi <strong>di</strong> cura del paziente cronico.Proseguirà, inoltre, la collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera e con l’Hospice Casa Madonna dell’Ulivetoper la con<strong>di</strong>visione della formazione in coerenza al modello organizzativo della rete.Continuerà l’adesione alle iniziative regionali inerenti la legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accessoalle cure palliative e alla terapia del dolore” con la partecipazione al sottogruppo del Comitato Ospedale-Territorio Senza Dolore “Progetto comunicazione“ e al gruppo <strong>di</strong> lavoro sulle cure palliative pe<strong>di</strong>atriche.L'informazione ai citta<strong>di</strong>ni sul tema delle cure palliative proseguirà nel 2012 con interventi programmati sullereti televisive e la stampa locale.Infine, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> continuerà la partecipazione ai progetti regionali e nazionali:1. progetto <strong>di</strong> ricerca finalizzato alla gestione territoriale del follow-up nelle donne con tumore dellamammella a basso rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va;2. “valutazione dell’efficacia <strong>di</strong> un intervento precoce <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina palliativa in pazienti con cancro in<strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> <strong>di</strong> malattia” in riferimento al Programma <strong>di</strong> ricerca Regione Università 2010-2012 Area 2Governo clinico;26


3. progetto <strong>di</strong> ricerca “attuazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> erogazione <strong>di</strong>ffusa delle cure palliative/fine vita consupporto <strong>di</strong> esperti nelle aziende <strong>USL</strong> <strong>di</strong> Modena e <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>” presentato al Fondo per laModernizzazione 2010-2012.Terapia del doloreNel corso dell’anno 2012 verrà riaggiornata la composizione del Comitato Ospedale Territorio senza Doloresecondo le in<strong>di</strong>cazioni sia regionali che ministeriali, riba<strong>di</strong>te dalla Legge 38/2010, ampliandone lecompetenze (da CODS a COTSD) con integrazione delle Cure Primarie, area Pe<strong>di</strong>atrica e Dipartimento <strong>di</strong>Emergenza- Urgenza interaziendale in un’ottica <strong>di</strong> rete. Nell’ambito dei lavori del Comitato sono staticostituiti sottogruppi <strong>di</strong> lavoro per aree omogenee (internistica, chirurgica, cure palliative e integrazioneospedale territorio) che continueranno il lavoro finalizzato alla realizzazione degli obiettivi specifici assegnatidalla regione, con la partecipazione dei professionisti me<strong>di</strong>ci e infermieristici in<strong>di</strong>viduati per ciascun<strong>di</strong>partimento.In particolare nel 2012 verrà consolidata l’applicazione dei protocolli aziendali per la terapia del dolore, sia inambito internistico, che sul territorio e dei protocolli aggiornati <strong>di</strong> trattamento del dolore post operatorio.Verranno sviluppati interventi in ambito pe<strong>di</strong>atrico, nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> riabilitazione per la gestione del dolorenei pazienti affetti da Gravi Cerebrolesioni Acquisite e verrà sviluppato un progetto <strong>di</strong> gestione del dolorenell’ambito del Dipartimento Interaziendale <strong>di</strong> Emergenza-Urgenza.Continuerà in tutte le aree assistenziali (internistica, chirurgica e riabilitativa) il monitoraggio quoti<strong>di</strong>ano deldolore me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> scale <strong>di</strong> valutazione validate, la registrazione in cartella clinica, il monitoraggio ela ren<strong>di</strong>contazione perio<strong>di</strong>ca dei risultati nell’ambito degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> governo clinico riportati sulle schede <strong>di</strong>budget. In particolare in ambito internistico è previsto <strong>di</strong> implementare un sistema informatizzato per rilevaresia la frequenza <strong>di</strong> monitoraggio del dolore che l’efficacia del suo trattamento.Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio continuerà l’ambulatorio <strong>di</strong> terapia antalgica con particolare riferimento aldolore cronico benigno e al trattamento del ”mal <strong>di</strong> schiena”.Verrà garantita la partecipazione alla XI Giornata Nazionale del Sollievo con iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazioneall’interno delle strutture, <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> materiali informativi e iniziative <strong>di</strong> comunicazione ai citta<strong>di</strong>ni rispetto aiservizi forniti.Trattamento del dolore da partoCome previsto dalla DGR 1921/07 e dalla DGR 533/2008, obiettivo n.°11, in tutti i Punti Nascita del P resi<strong>di</strong>oOspedaliero <strong>Azienda</strong>le si continuerà a sostenere l’adozione e l’offerta <strong>di</strong> tecniche <strong>di</strong> controllo del dolore conmeto<strong>di</strong>che non farmacologiche. L’utilizzo <strong>di</strong> tali meto<strong>di</strong>che è obiettivo <strong>di</strong> budget delle unità operative <strong>di</strong>Ostetricia e Ginecologia e oggetto <strong>di</strong> monitoraggio perio<strong>di</strong>co tramite l’elaborazione dei dati del CEDAP. Intutti gli ospedali è <strong>di</strong>sponibile ed è utilizzata la meto<strong>di</strong>ca del travaglio in acqua.Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla, da gennaio 2011, ha preso il via il progetto ” Partoanalgesia”, rispondendo intal modo all’obiettivo regionale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> almeno un centro per provincia, con erogazione in regimeistituzionale 24 ore su 24. Nel corso del 2012 si prevede <strong>di</strong> migliorare l’informazione all’utenza per il pienoutilizzo <strong>di</strong> questa risorsa.27


2.1.3 Garantire l’ascolto, l’accoglienza, il supporto <strong>di</strong>agnostico e la presa in carico delle personevittime <strong>di</strong> maltrattamento e abusoL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> partecipa con un proprio me<strong>di</strong>co legale al gruppo multiprofessionaleregionale per la formulazione <strong>di</strong> “Linee guida a carattere regionale de<strong>di</strong>cate all’accoglienza <strong>di</strong> donne e minorivittime <strong>di</strong> violenza”. In particolare il me<strong>di</strong>co legale dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> con il me<strong>di</strong>co legaledell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> Bologna, coor<strong>di</strong>na il sottogruppo “tavolo me<strong>di</strong>ci esperti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina legale” cheelaborerà un documento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> procedure me<strong>di</strong>co legali da realizzarsi in caso <strong>di</strong>donne o minori vittime <strong>di</strong> violenza.2.1.4 Garantire il <strong>di</strong>ritto alla salute delle persone detenuteLa globalità del trattamento al paziente detenuto viene garantita, al pari <strong>di</strong> quanto avviene per gli altricitta<strong>di</strong>ni, attraverso una rete <strong>di</strong> interventi assistenziali che coinvolgono:• l’assistenza primaria, con la presenza quoti<strong>di</strong>ana in carcere <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, ilServizio <strong>di</strong> continuità assistenziale 24/24 e l’assistenza infermieristica per 12 ore al giorno;• gli screening oncologici: vengono offerti ed effettuati gli screening per la prevenzione e la <strong>di</strong>agnosiprecoce del tumore del colon-retto, del tumore della mammella e del tumore del collo dell’utero;• le prestazioni specialistiche <strong>di</strong> oculistica, odontoiatria, car<strong>di</strong>ologia, infettivologia, dermatologia,psichiatria, ginecologia, ra<strong>di</strong>ologia. Le altre prestazioni specialistiche e gli esami strumentali noneseguibili all’interno dell’Istituto sono garantiti tramite invio presso il locale ospedale;• il Dipartimento <strong>di</strong> Sanità Pubblica, che assicura interventi <strong>di</strong> prevenzione e controllo sulle malattieinfettive con protocolli con<strong>di</strong>visi per le misure contumaciali, realizza percorsi informativi rivolti aidetenuti e al personale dell’Amministrazione Penitenziaria sulle malattie infettive, sulle vaccinazioni(antinfluenzale, antitetanica/anti<strong>di</strong>fterica, antipneumococcica, anti HBV ecc.), sullo screening dellaTBC tramite test Mantoux, corsi per alimentaristi per i detenuti a<strong>di</strong>biti a questa attività, effettua unaricognizione dei fattori <strong>di</strong> rischio e piani <strong>di</strong> intervento per la loro rimozione;• il Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, che mette in atto la presa in carico delpaziente attraverso interventi multi professionali integrati e con<strong>di</strong>visi con attività <strong>di</strong> consulenzapsichiatrica anche in urgenza, presenza quoti<strong>di</strong>ana me<strong>di</strong>ca e infermieristica del Sert, supportopsicologico con attività quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> due psicologi per il colloquio con le persone <strong>di</strong> nuovo ingresso esostegno ai ristretti. Un’equipe <strong>di</strong> raccordo tra Sert, Salute mentale, Amministrazione Penitenziariadefinisce percorsi concordati per la prevenzione del rischio suicidario ed auto lesivo.È stata realizzata a inizio 2012 la Carta dei Servizi Sanitari in Carcere, che viene consegnata a tutti coloroche fanno ingresso in Istituto e che illustra in <strong>di</strong>verse lingue (italiano, inglese, francese, arabo, spagnolo,cinese, russo, rumeno, albanese, serbo, croato, hin<strong>di</strong>, punjabi, urdu) e in modo semplice i Servizi prestati ele modalità per accedervi.28


2.2 Accessibilità, qualità, sicurezza, continuità delle cure2.2.1 Le politiche per la sicurezza delle cure ed il risarcimento dei danniA) Gestione <strong>di</strong>retta dei sinistriPer il 2012, coerentemente con le <strong>di</strong>rettive regionali in materia, si prevede il rafforzamento dei percorsi <strong>di</strong>formazione tecnica degli operatori e la ridefinizione degli assetti organizzativi aziendali per la gestione delcontenzioso; in particolare, si implementerà la gestione <strong>di</strong>retta delle richieste <strong>di</strong> risarcimento dei sinistripervenute all’assicurazione Faro, già iniziata nel 2011 a partire dai casi <strong>di</strong> danno pari od inferiore allafranchigia prevista in polizza. La gestione <strong>di</strong>retta e la liquidazione dei sinistri Faro, iniziata per dare unarisposta efficiente e trasparente alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> liquidazione coatta <strong>di</strong> Faro Assicurazioni, persegue altresìlo scopo <strong>di</strong> creare e accrescere all’interno dell’<strong>Azienda</strong> i percorsi organizzativi e le professionalità che, atempo debito, possano garantire una tempestiva ed efficiente adesione dell’<strong>Azienda</strong> al progetto regionale <strong>di</strong>ri<strong>di</strong>segno della responsabilità civile verso terzi (cosiddetta “autoassicurazione”).Prosegue inoltre l’alimentazione del Database regionale dei sinistri, che unitamente alle altre fonti <strong>di</strong>segnalazione <strong>di</strong> eventi avversi (reclami, incident reporting, sistema <strong>di</strong> segnalazione delle non conformità…),contribuisce alla mappatura aziendale degli eventi avversi conseguenti all’attività sanitaria.B) Sicurezza dei processi <strong>di</strong> curaContinuerà nel 2012 l’implementazione delle aree <strong>di</strong> miglioramento della qualità delle cure in<strong>di</strong>viduate dallaDGR 1706/2009.La Sicurezza dei sistemi RIS PACS e la Sicurezza dei comportamenti professionali in ra<strong>di</strong>ologia sonoobiettivi 2012 del Dipartimento Interaziendale <strong>di</strong> Diagnostica per Immagini che sta implementando leprocedure per il conseguimento dei due obiettivi. Relativamente alla sicurezza dei comportamentiprofessionali, sono oggetto <strong>di</strong> monitoraggio e miglioramento i tempi <strong>di</strong> refertazione.Tenuta documentazione sanitariaLa corretta e completa compilazione e tenuta delle cartelle cliniche continuerà ad essere oggetto <strong>di</strong> controlliperio<strong>di</strong>ci a campione nelle unità operative ospedaliere da parte <strong>di</strong> operatori <strong>di</strong> staff aziendale, <strong>di</strong>rezionime<strong>di</strong>che <strong>di</strong> stabilimento e professionisti delle unità operative <strong>di</strong>partimentali, me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> una checklist<strong>di</strong> controllo informatica con<strong>di</strong>visa, che nel 2012 sarà aggiornata e supportata da un programma perfacilitare l’elaborazione dei risultati e il feed back alle unità operative.Attraverso un au<strong>di</strong>t perio<strong>di</strong>co delle cartelle cliniche, condotto da operatori specificamente formati, verràeffettuata la valutazione della performance delle unità operative tramite la rilevazione <strong>di</strong> dati e l’elaborazione<strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> governo clinico inseriti tra gli obiettivi <strong>di</strong> budget.La procedura aziendale “Compilazione, gestione e conservazione della cartella clinica” esplicita quali siano idocumenti fondamentali della cartella clinica, tra i quali il foglio unico <strong>di</strong> terapia in tutti i <strong>di</strong>partimenti, oggetto<strong>di</strong> verifica per quanto attiene la corretta gestione.Progetto cartella clinica informatizzata: alcune unità operative hanno parte della cartella clinicainformatizzata, in particolare tutte le unità operative che adottano la prescrizione informatizzata con il fogliounico <strong>di</strong> terapia informatizzato. La cartella clinica informatizzata è utilizzata nel Dipartimento Internistico <strong>di</strong>Scan<strong>di</strong>ano, capofila <strong>di</strong> progetto, e nell’Unità Internistica Multi<strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong> Correggio. Il progetto verràprogressivamente adottato nel 2012 anche negli altri <strong>di</strong>partimenti internistici del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero.29


Acquisizione del Consenso Informato per trattamenti sanitari e assistenziali e con specifici moduli aziendaliper intervento, <strong>di</strong>sponibili sulla intranet: nel corso del controllo delle cartelle cliniche si valuta la presenza delmodulo consenso e l’accuratezza e completezza della compilazione. Nel 2012 continuerà l’ampliamentodella modulistica e saranno realizzate iniziative formative, programmate ogni anno in numerose e<strong>di</strong>zioni.Progetto Sale Operatorie Sicure /SOS.net: nell’ambito dei lavori del gruppo aziendale, è stata effettuata, conapposito questionario, una verifica dell’applicazione negli ospedali del Presi<strong>di</strong>o aziendale delle procedure eistruzioni operative elaborate in conformità ai 16 obiettivi previsti dal Ministero e dalla Regione.È stato esteso in tutti i Comparti Operatori degli ospedali l’utilizzo della lista operatoria informatizzata.Sono stati redatti da un gruppo <strong>di</strong> lavoro multiprofessionale e multi<strong>di</strong>sciplinare, e applicati da aprile 2012, iseguenti documenti:- Valutazione del rischio e profilassi del tromboembolismo venoso negli interventi chirurgici;- Documento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per la gestione peri-operatoria della terapia anticoagulante orale;- Documento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per la gestione peri-operatoria della terapia antiaggregante piastrinicaNel corso del 2012 verrà assicurata la partecipazione <strong>di</strong> tutti gli ospedali del Presi<strong>di</strong>o al network regionaleSOS.net con assolvimento del debito informativo regionale, dopo aver effettuato il percorso formativo deglioperatori per l’estensione della partecipazione agli Ospedali <strong>di</strong> Guastalla e Castelnovo Monti.Sono state definite le azioni per l’applicazione della procedura “Controllo e gestione del rischio emorragico”.Nel corso del 2012 verrà data piena applicazione alla procedura aziendale per la “Gestione delle emergenzeostetriche”, dopo la formazione del personale ostetrico e verrà elaborata e <strong>di</strong>ffusa nel secondo semestre unalinea guida per la gestione della emorragia post partum.Saranno inoltre oggetto <strong>di</strong> verifica e riorganizzazione il percorso e l’assistenza post operatoria.Corretta identificazione del pazienteIn tutte le unità operative <strong>di</strong> degenza è stato adottato il braccialetto identificativo con bar-code e nel 2012andrà a regime la procedura per il corretto utilizzo.Rischio InfettivoVengono seguite le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionali sulla prevenzione e controllo degli enterobatteri resistenti aicarbapenemi, tramite la segnalazione dei casi con il sistema dei patogeni sentinella, l’imme<strong>di</strong>ato interventodegli infermieri addetti al controllo delle infezioni per l’applicazione corretta delle misure <strong>di</strong> isolamento e loscreening dei contatti a rischio.Il Piano aziendale <strong>di</strong> Controllo della legionellosi nelle strutture ospedaliere, aggiornato nel giugno 2011,prevede una serie <strong>di</strong> misure tra cui controlli ambientali perio<strong>di</strong>ci. Nel 2012 sarà adottato un Piano <strong>di</strong> controlloanche per le strutture territoriali. Continuerà l’effettuazione <strong>di</strong> almeno 2 incontri / anno del gruppo <strong>di</strong> lavoro<strong>Azienda</strong>le. Le Direzioni <strong>di</strong> ospedale e il Servizio Igiene e Sanità Pubblica garantiscono la tempestività el’esaustività dei flussi informativi interni e verso la regione.Prosegue la partecipazione al Progetto regionale SICHER (sorveglianza delle infezioni della feritachirurgica), che è stato esteso a tutte le unità operative chirurgiche con informatizzazione della scheda <strong>di</strong>rilevazione vincolata al registro operatorio, in modo tale da monitorare il 100% degli interventi soggetti asorveglianza.Monitoraggio e gestione degli eventi avversiNel 2012 prosegue l’applicazione della procedura aziendale per l’Incident reporting, rafforzata da numerosi ecapillari interventi formativi, concordati <strong>di</strong>rettamente con i <strong>di</strong>partimenti e le unità operative, tesi a in<strong>di</strong>viduare30


le criticità “latenti” e le conseguenti azioni <strong>di</strong> miglioramento. È stata recentemente aggiornata e ampliata laprocedura per la gestione degli eventi avversi e degli eventi sentinella, che prevede, tra l’altro, l’istituzionedell’unità <strong>di</strong> crisi e alcune raccomandazioni per la comunicazione con gli utenti coinvolti. Vengono condotteanalisi approfon<strong>di</strong>te, con l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti della Root Cause Analisys (RCA), per gli eventi avversi piùsignificativi e per gli eventi sentinella. Proseguono esperienze <strong>di</strong> utilizzo della metodologia Fmea/Fmeca, inun’ottica pro-attiva <strong>di</strong> identificazione e trattamento del rischio.2.2.2 Sviluppo dei processi <strong>di</strong> cura territorialia) Le Case della SaluteL’istituzione delle Case della Salute, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, favoriscel’unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, ed in questo rappresenta unpotenziamento del sistema delle cure primarie.Nel 2012 è stata attivata a Sant’Ilario la prima Casa della Salute del Distretto <strong>di</strong> Montecchio. La struttura ècostituita da ambulatori specialistici, punto prelievi, punto accettazione/prenotazione esami, me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong>gruppo, Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Comunità, Salute Donna e Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, oltre allasede del Nucleo <strong>di</strong> Cure Primarie. Accoglierà la prima me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo pe<strong>di</strong>atrica del Distretto (trepe<strong>di</strong>atri); e’ in progetto la costituzione <strong>di</strong> analoga forma associata <strong>di</strong> tre Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale (MMG).A <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è presente la Casa della Salute Spallanzani, sede <strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> MMG,ambulatori specialistici, ambulatorio infermieristico e dove è attivo il PUA (punto unico <strong>di</strong> accoglienza). Comeriportato a pag.18, nel Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> saranno realizzate 3 Case della Salute (zona sud-est, zonanord e zona ovest). Gli interventi faranno parte del “Programma straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> investimenti in sanità ex art.20 L. 67/88 – IV fase, 2° stralcio” per un importo complessivo <strong>di</strong> euro 6.000.000. La progettazione ècon<strong>di</strong>zionata all’ottenimento della copertura finanziaria derivante dall’approvazione dell’Accordo <strong>di</strong>Programma con il Ministero. A Puianello, Zona Sud del Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, è stato rogitato l'immobileche dovrà ospitare la Casa della Salute. Si sta procedendo alla pre<strong>di</strong>sposizione del progetto esecutivo dapresentare in regione per i finanziamenti.Nel 2012 per il Distretto <strong>di</strong> Guastalla si prevede <strong>di</strong> concludere per le Case della Salute <strong>di</strong> Brescello eBoretto i progetti <strong>di</strong> riorganizzazione delle attività già presenti (sono attive me<strong>di</strong>cine <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> MMG,ambulatori pe<strong>di</strong>atrici, Servizi Sociali, Poliambulatori, Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza eCUP). La Casa della Salute <strong>di</strong> Novellara accoglierà nel 2012 una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> MMG, mentre a<strong>Reggio</strong>lo i nuovi interventi strutturali hanno permesso l’ingresso nella struttura <strong>di</strong> un nuovo Pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong>Libera Scelta (PLS) che si affianca ad una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> MMG, già presente in una struttura cheospita anche una postazione CUP, un Centro prelievi, un ambulatorio <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> comunità e il servizio <strong>di</strong>igiene pubblica.La Casa della Salute <strong>di</strong> Fabbrico (Distretto <strong>di</strong> Correggio), attivata nell’aprile 2012, è sede del Nucleo <strong>di</strong> CurePrimarie e accoglie ambulatori specialistici, ambulatorio infermieristico, punto prelievi, CUP, Servizio salutedonna e pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> comunità, e da giugno si completerà il trasferimento in sede degli ambulatori dei Me<strong>di</strong>ci<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale.Nel Distretto <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano sono previste due Case per la Salute, a Castellarano (già finanziata) e aCasalgrande (da finanziare).31


La Casa della Salute <strong>di</strong> Villa Minozzo, Distretto <strong>di</strong> Castelnovo Monti, attualmente accoglie l’ambulatorioinfermieristico, lo psichiatra <strong>di</strong> Nucleo <strong>di</strong> Cure Primarie, il Servizio Salute donna e l’ambulatorio pe<strong>di</strong>atrico; il2012 sarà impiegato per concludere i processi <strong>di</strong> ristrutturazione che prevedono, tra l’altro, l’inserimento <strong>di</strong>una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale.b) I Nuclei <strong>di</strong> Cure PrimarieTutti i Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie (NCP) dell’<strong>Azienda</strong> Usl <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> hanno una sede organizzativa; nel26% dei casi tale sede è presso una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo o ospita una me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gruppo, nel 30% ègarantita l’apertura ambulatoriale H12 e nel 61% viene svolta attività assistenziale (educazione terapeutica,servizio <strong>di</strong> prenotazione esami, <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> farmaci, punto prelievi, ambulatorio per patologia,ecc). Il servizio infermieristico territoriale è organizzato per NCP nel 87% dei casi e il coor<strong>di</strong>namento traMMG e infermieri si realizza principalmente tramite la con<strong>di</strong>visione della cartella integrata al domicilio delpaziente.Le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> NCP, in una prospettiva temporale a me<strong>di</strong>o termine, dovrebbero strutturarsi nelle Case dellaSalute.Per il 2012 si prevede, attraverso gli incontri dei Board <strong>di</strong>strettuali per l’appropriatezza (istituiti nel 2011),<strong>di</strong> rafforzare il ruolo del NCP promuovendo gli incontri fra MMG, specialisti ospedalieri e territoriali rivolti almiglioramento dell’appropriatezza della prescrizione farmaceutica, alla valutazione congiunta dei risultati deipercorsi <strong>di</strong> cura e al rafforzamento della rete <strong>di</strong> riferimento della popolazione non autosufficiente, ancheattraverso la formazione congiunta rivolta ai professionisti che si interfacciano con il NCP. Nell’ambitodell’utilizzo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> promozione del governo clinico e miglioramento della qualità assistenziale,prosegue la partecipazione al progetto “Analisi dei profili <strong>di</strong> salute”, condotto in collaborazione con l’AgenziaSanitaria e Sociale Regionale e il Center for Research in Me<strong>di</strong>cal Education and Health Care della ThomasJefferson University <strong>di</strong> Philadelphia (USA). L’impegno richiesto ai MMG e ai PLS è <strong>di</strong> partecipare agli incontrisull’analisi dei profili <strong>di</strong> salute del proprio Nucleo <strong>di</strong> Cure Primarie ed elaborare progetti <strong>di</strong> miglioramentodella qualità clinico-assistenziale. In particolare nel 2012 i NCP lavoreranno insieme ai colleghi ospedalieri <strong>di</strong>riferimento anche all’analisi dei dati dei Profili <strong>di</strong> Salute Ospedalieri, elaborati con la medesima metodologiadei Profili <strong>di</strong> Nucleo, ma riferiti alla popolazione <strong>di</strong>messa dalle strutture ospedaliere della provincia.Per quanto riguarda il rafforzamento del ruolo delle professioni sanitarie all’interno dei Nuclei, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong><strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> sta implementando la figura infermieristica nei NCP e nella Casa della Salute perpermettere la facilitazione della gestione integrata ambulatoriale e domiciliare dei pazienti affetti da patologiecroniche, nell’ottica della me<strong>di</strong>cina d’iniziativa che consente, tra l’altro, l’educazione all’automonitoraggiodell’utente stesso o del care giver sia in ambulatorio che a domicilio. L’infermiere case manager ha unruolo attivo <strong>di</strong> presa in carico e <strong>di</strong> valutazione dei bisogni assistenziali dell’utente, <strong>di</strong> realizzazione dei pianiassistenziali personalizzati, <strong>di</strong> attivazione dei percorsi e dei servizi della rete più idonei alle esigenzedell’utente. L’azienda ha implementato gli ambulatori infermieristici per quanto riguarda la gestione integratadel <strong>di</strong>abete, dello scompenso car<strong>di</strong>aco, della BPCO, dell’asma del bambino.Gli infermieri gestiscono, infine, in collaborazione con il Centro Screening <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, l’ambulatorio perlo screening del colon-retto, con un ruolo importante <strong>di</strong> informazione ed educazione nei confronti dell’utente.32


2.2.3 I percorsi per la presa in caricoa) rimozione con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> svantaggio e <strong>di</strong>scriminazione nell’accesso ai servizi <strong>di</strong> fasce deboli <strong>di</strong> popolazione(persone immigrate)L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> per garantire equità nel rispetto delle <strong>di</strong>versità della popolazione immigratanell’accesso ai servizi e nell’assistenza sanitaria, ha scelto <strong>di</strong> attuare un approccio globale che vede losviluppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse azioni coor<strong>di</strong>nate tra loro. Sulla base <strong>di</strong> dati epidemiologici, <strong>di</strong> accesso ai servizi e <strong>di</strong>ricerche qualitative specifiche, sono state in<strong>di</strong>viduate tre aree principali <strong>di</strong> intervento: la me<strong>di</strong>azioneinterculturale su base provinciale, la formazione degli operatori su base <strong>di</strong>strettuale, l’informazione dellapopolazione immigrata, sia all’interno dei servizi, sia presso le comunità, allo scopo <strong>di</strong> aumentare il grado <strong>di</strong>empowerment e <strong>di</strong> consapevolezza riguardo alla propria salute.Dal 2008 l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> coor<strong>di</strong>na, congiuntamente al Servizio assistenza <strong>di</strong>strettuale,me<strong>di</strong>cina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari della Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna, il progetto <strong>di</strong>monitoraggio degli interventi sanitari <strong>di</strong> cui al Programma regionale per l'integrazione dei citta<strong>di</strong>ni stranieri.All’interno <strong>di</strong> questa cornice, l’<strong>Azienda</strong> nel novembre 2011 ha organizzato un convegno nazionale <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>mento sulle <strong>di</strong>versità e sul tema delle relazioni interculturali, realizzato a Bologna. Questo eventoha dato l’avvio al percorso formativo regionale “Le nuove <strong>di</strong>mensioni della relazione <strong>di</strong> cura in un contestopluriculturale”, che si è svolto nel primo semestre 2012 (concluso il 29 maggio) al quale l’<strong>Azienda</strong>, non soloha garantito la partecipazione dei professionisti, ma ha contribuito all’ideazione e realizzazione dell’interopercorso, che è stato progettato seguendo il modello formativo già sperimentato nei singoli <strong>di</strong>stretti aziendalisulle medesime tematiche.b) Attuazione del Programma regionale “Giuseppe Leggieri”Nel 2010 è stato assegnato uno Psichiatra a ogni Nucleo <strong>di</strong> Cure Primarie. Nel 2011 si è esteso il ruolo delloPsichiatra <strong>di</strong> Nucleo alle tre funzioni <strong>di</strong> consultazione, consulenza e trattamento ambulatoriale breve dei casi<strong>di</strong> livello moderato. Nel 2012 si prevede <strong>di</strong> istituire la figura del Neuropsichiatra infantile <strong>di</strong> NCP con funzioni<strong>di</strong> facilitazione, professionale e organizzativa, delle relazioni <strong>di</strong> interfaccia fra i servizi sanitari ospedalieri eterritoriali.c) Diffusione dei modelli organizzativi per la gestione integrata delle patologie croniche (scompenso, <strong>di</strong>abete,ecc..)Relativamente allo scompenso car<strong>di</strong>aco, nel 2012 verranno <strong>di</strong>ffuse le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo “Gestione integratadel paziente con scompenso car<strong>di</strong>aco”. Il Coor<strong>di</strong>namento car<strong>di</strong>ologico aziendale e il ProgrammaInteraziendale, in accordo con il Programma Cure Primarie, metteranno in atto le azioni volte a darnecoerente ed omogenea applicazione a livello provinciale.Per quanto riguarda il <strong>di</strong>abete mellito nel 2012 verrà implementato il registro provinciale attivato a <strong>di</strong>cembre2011 in collaborazione con il Servizio <strong>di</strong> epidemiologia. Il coor<strong>di</strong>namento interaziendale ha affrontato temirelativi alla razionalizzazione nell’utilizzo dei presi<strong>di</strong> e al miglioramento dei percorsi; è stato pre<strong>di</strong>sposto unprotocollo provinciale relativo alle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> prescrizione dei presi<strong>di</strong> e all’autocontrollo glicemico. Dafebbraio 2012 andrà a regime lo screening del <strong>di</strong>abete in gravidanza secondo quanto introdotto dalle nuovelinee guida nazionali per la gravidanza fisiologica. Verranno sviluppati numerosi percorsi:• Percorso Piede <strong>di</strong>abetico: con l’obiettivo <strong>di</strong> integrazione e <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> una rete efficiente conl’<strong>Azienda</strong> ospedaliera.33


• Percorso Nefropatia Diabetica: adozione <strong>di</strong> un protocollo comune <strong>di</strong> gestione dei <strong>di</strong>abetici coninsufficienza renale e <strong>di</strong> attivazione in ogni <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> un percorso facilitato con il nefrologo.• Percorso Car<strong>di</strong>opatia: definizione <strong>di</strong> un percorso preferenziale per i soggetti a rischio per il Distretto<strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.• Presa in carico pre – <strong>di</strong>missione dei <strong>di</strong>abetici ricoverati: estensione a tutti i <strong>di</strong>stretti della presa incarico pre-<strong>di</strong>missione dei <strong>di</strong>abetici ricoverati, soprattutto se in terapia insulinica, e attivazionedell’educazione terapeutica strutturata in ospedale da parte del team <strong>di</strong>abetologico.• Educazione terapeutica strutturata: estensione ad almeno un <strong>di</strong>stretto dell’educazione <strong>di</strong> gruppo agestione infermieristica.• Gestione integrata: au<strong>di</strong>t in ogni <strong>di</strong>stretto e raccolta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> esito interme<strong>di</strong>o.• Diabete in età pe<strong>di</strong>atrica: sostegno ai bambini con <strong>di</strong>abete e alle loro famiglie con interventi <strong>di</strong>supporto alle scuole e agli insegnanti.d) Implementazione del Progetto “La prevenzione delle malattie car<strong>di</strong>ovascolari” nei pazienti post-IMA/SCAE’ attivo un gruppo interaziendale multiprofessionale, coor<strong>di</strong>nato dalle Direzioni <strong>di</strong> Presi<strong>di</strong>o ospedaliero eProgramma Cure Primarie, collegato al Programma interaziendale car<strong>di</strong>ologico che nel 2011 ha definito ilpercorso <strong>di</strong> monitoraggio dei pazienti con IMA/SCA integrato tra ospedale e territorio, coerente con lastratificazione del rischio car<strong>di</strong>ovascolare residuo alla <strong>di</strong>missione. Particolare attenzione è de<strong>di</strong>cata allaprevenzione secondaria legata ai fattori <strong>di</strong> rischio e agli stili <strong>di</strong> vita, con la definizione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> attivitàmotoria personalizzati in base al rischio residuo alla <strong>di</strong>missione, tenendo conto del contesto ambientale in cuivive la persona. Il documento “Prevenzione secondaria <strong>di</strong> eventi car<strong>di</strong>ovascolari acuti”, prodotto dal gruppo<strong>di</strong> lavoro, sarà <strong>di</strong>ffuso nel 2012 prevedendo <strong>di</strong>versi passaggi per l’implementazione omogenea a livelloprovinciale.Inoltre nel 2012 i Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie continueranno ad impegnarsi, come da alcuni anni, nell’analisi deidati dei Profili <strong>di</strong> Salute con gli specialisti ospedalieri per elaborare progetti <strong>di</strong> miglioramento. Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>qualità del Profilo per quanto riguarda l’ambito car<strong>di</strong>ologico sono stati spesso oggetto <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>miglioramento. Nel 2012 gli incontri saranno altresì de<strong>di</strong>cati all’analisi dei profili Ospedalieri, elaborati con lamedesima metodologia dei Profili <strong>di</strong> Nucleo, ma riferiti alla popolazione <strong>di</strong>messa dalle strutture ospedalieredella provincia.2.2.4 Erogazione prestazioni specialistiche ambulatoriali appropriate, in tempi adeguati e conpercorsi chiari e definitiNell’ambito degli obiettivi regionali riferiti al contenimento dei tempi <strong>di</strong> attesa, le principali azioni per il 2012dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> riguarderanno:a. la <strong>di</strong>ffusione, tramite incontri formativi, a tutti i prescrittori dei protocolli per il miglioramentodell’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni <strong>di</strong> ecocolordoppler vascolare, ecografie, TC eRisonanze Magnetiche. Tali protocolli sono stati elaborati in collaborazione tra <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>, <strong>Azienda</strong>Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ed i MMG nell’anno 2011;b. lo sviluppo <strong>di</strong> un sistema per la valutazione del grado <strong>di</strong> appropriatezza delle prescrizioni in grado <strong>di</strong>leggere automaticamente il testo del quesito <strong>di</strong>agnostico;c. lo sviluppo <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> monitoraggio per il confronto dell’attività prenotata con quella erogata,secondo tutte le modalità <strong>di</strong> accesso;34


d. l’elaborazione <strong>di</strong> report per la definizione dei piani <strong>di</strong> produzione: offerta CUP, tempi d’attesa, in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>consumo, mobilità, in linea con quanto in<strong>di</strong>cato nel Piano attuativo aziendale per il contenimento deitempi d’attesa ai sensi della DGR 925/2011;e. il monitoraggio e la verifica dell’andamento dell’offerta a CUP rispetto agli obiettivi <strong>di</strong> budget, incollaborazione con le Direzioni sanitarie ospedaliere ed i Dipartimenti <strong>di</strong> Cure Primarie dei Distretti;f. il monitoraggio e la verifica dell’andamento dell’offerta a CUP delle agende dei privati accre<strong>di</strong>tati checoncorrono alla definizione dei percorsi <strong>di</strong> garanzia;g. lo sviluppo <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> “remind” automatico tramite chiamata vocale telefonica o SMS, perricordare all’utente l’appuntamento e dare la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>s<strong>di</strong>re automaticamente o <strong>di</strong> contattarel’operatore.2.2.5 Assistenza alla gravidanzaCon riferimento all’obiettivo n° 3 della DGR 533/20 08 “Applicare le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionale per laridefinizione del ruolo dell’ostetrica e la sua integrazione con le altre figure professionali nell’assistenza alpercorso nascita (gravidanza, parto, puerperio), con la costruzione <strong>di</strong> modelli assistenziali che vedano alcentro la donna e la sua famiglia”, l’attuazione deve realizzarsi sia a livello territoriale che ospedaliero,garantendo la continuità dei percorsi assistenziali. Nell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> a livello territoriale, attraverso la retedei consultori pubblici, dal 2009 la gravidanza a basso rischio viene seguita in autonomia da parte dellasola ostetrica. Sempre a partire dal 2009 è iniziata l’informatizzazione dei dati inerenti le gravidanze cheha consentito una maggiore uniformità tra i vari <strong>di</strong>stretti, sia nella registrazione dei dati, sia nella gestioneclinica delle gravide. La valutazione dei dati, incrociata con gli esiti della gravidanza, ha <strong>di</strong>mostrato chenon esistono significative <strong>di</strong>fferenze nella salute del neonato e che rispetto alla totalità delle gravidanzefisiologiche seguite in provincia, si ha un minore ricorso al parto cesareo.Alla luce della pubblicazione delle Linee Guida Nazionali sulla Gravidanza Fisiologica e della DGR1097/2011 ”In<strong>di</strong>cazioni alle Aziende sanitarie per la presa in carico della gravidanza a basso rischio inregime <strong>di</strong> DSA2 (Day Service Ambulatoriale <strong>di</strong> tipo 2) a gestione ostetrica”, questa area sarà oggetto <strong>di</strong>sviluppo e miglioramento. Nel 2012 verrà introdotto lo strumento del Day Service informatizzato.L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è inoltre capofila <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> modernizzazione regionale che vedecoinvolte tutte le Aziende <strong>USL</strong> <strong>di</strong> AVEN, finalizzato al miglioramento della gestione della gravidanzafisiologica da parte dell’ostetrica attraverso la con<strong>di</strong>visione delle migliori pratiche e l’adozione <strong>di</strong> nuovistrumenti.Tra gli obiettivi previsti nel 2012 vi è inoltre l’adozione <strong>di</strong> una griglia per la stratificazione del rischio,omogenea in tutti i punti nascita della provincia e una migliore definizione e gestione dell’interfaccia e deipercorsi ospedale- territorio per i <strong>di</strong>fferenti percorsi della gravidanza fisiologica e patologica, così dagarantire una coerente integrazione, presa in carico e continuità.2.2.6 Riduzione del taglio cesareoIl taglio cesareo è considerato un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> qualità dell’assistenza a fronte <strong>di</strong> un ricorso non sempreappropriato. L’<strong>Emilia</strong>-Romagna si posiziona intorno al 30%, la nostra provincia un po’ al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> questovalore, pur a fronte <strong>di</strong> un’ampia variabilità tra i punti nascita e tra le <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> Robson. In accordo conla Commissione Nascita regionale il 3 ottobre 2011 si è svolta a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> un’iniziativa <strong>di</strong> Area Vasta35


che ha visto ampiamente coinvolti i professionisti delle due Aziende e che ha proposto strumenti informativied operativi per migliorare l’appropriatezza del ricorso al taglio cesareo e rendere più consapevoli le donne.Sono state fornite in<strong>di</strong>cazioni al parto cesareo elettivo, sono stati proposti strumenti per affrontare inciascuna unità operativa i fattori <strong>di</strong> ostacolo al cambiamento ed è stato fornito materiale per informare ledonne sulla possibilità <strong>di</strong> effettuare parto vaginale dopo parto cesareo (VBAC) che verrà sviluppato nel 2012attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> referenti <strong>di</strong> Unità Operativa e la partecipazione all’au<strong>di</strong>t proposto dalla regionecon il successivo sviluppo degli strumenti <strong>di</strong> analisi dei fattori <strong>di</strong> ostacolo al cambiamento messi a<strong>di</strong>sposizione. Le procedure appropriate per proporre e gestire il parto vaginale dopo parto cesareo sarannooggetto <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> formazione e confronto tra i professionisti a livello provinciale nell’ambito delProgramma Interaziendale Materno Infantile. Gli in<strong>di</strong>catori tasso grezzo dei tagli cesarei sul numero dei partie percentuale dei tagli cesarei non iterativi, sono da anni inseriti nelle schede <strong>di</strong> budget e pesati nellavalutazione complessiva della performance delle unità operative.2.2.7 Assistenza neonataleDal 2007 è operativo, in ambito provinciale, il Programma Interaziendale Materno Infantile (PIAMI) chericomprende l’area ostetrico-ginecologica e neonatologico- pe<strong>di</strong>atrica ospedaliera.Anche per il 2012 proseguirà l’implementazione del piano attuativo interaziendale della DGR 533/2008relativa al percorso nascita che, per la sua complessità, richiede uno sviluppo poliennale. Le ostetricie eginecologie aziendali saranno inoltre impegnate in un programma <strong>di</strong> collaborazione, confronto e con<strong>di</strong>visionedelle migliori pratiche e <strong>di</strong> miglioramento della gestione del rischio, con particolare riferimento all’attuazione<strong>di</strong> procedure con<strong>di</strong>vise per la gestione dell’emergenza ostetrica, dell’emorragia post partum e dellarianimazione neonatale nell’ambito <strong>di</strong> un percorso volto a dare piena attuazione alle raccomandazioniregionali sulla prevenzione della morte materna.Il presi<strong>di</strong>o ospedaliero aziendale <strong>di</strong>spone attualmente <strong>di</strong> quattro punti nascita classificati <strong>di</strong> primo livello perl’espletamento <strong>di</strong> parti fisiologici <strong>di</strong> età gestazionale superiore alle 34 settimane. Di questi, uno è collocatopresso l’Ospedale <strong>di</strong> Castelnovo Monti, effettua meno <strong>di</strong> 500 parti annui e sarà integrato strutturalmente conl’Unità Operativa <strong>di</strong> Ostetricia e Ginecologia dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera per garantire sicurezza e clinicalcompetence. Gli altri tre punti nascita hanno meno <strong>di</strong> 1000 parti e sono collocati rispettivamente presso gliOspedali <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>amo, Montecchio e Guastalla; quest’ultimo è sede <strong>di</strong> riferimento provinciale per la partoanalgesia.Secondo logiche <strong>di</strong> rete, sono attivi percorsi integrati con il punto nascita dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera cherealizza a livello provinciale sia il secondo che il terzo livello assistenziale.Dal 2005 sono operative procedure interaziendali per il trasporto in utero e la centralizzazione dellegravidanze patologiche e per il trasporto neonatale.Tutti i punti nascita aziendali parteciperanno all’au<strong>di</strong>t regionale proposto dalla Commissione Nascita e alpercorso e alle in<strong>di</strong>cazioni che ne seguiranno per il ri<strong>di</strong>segno dei servizi <strong>di</strong> assistenza neonatale.Nell’ambito del Programma Interaziendale Materno Infantile (PIAMI) sarà attivato un gruppo <strong>di</strong> lavoro multiprofessionale con la finalità <strong>di</strong> condurre una verifica sui trasferimenti neonatali tra gli spoke e l’hub <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong><strong>Emilia</strong> al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare criticità e ambiti <strong>di</strong> miglioramento. Sarà affrontata, in particolare, la gestioneappropriata dei “late preterm” e la possibilità <strong>di</strong> garantire il “back transport“ verso la Pe<strong>di</strong>atria dell’Ospedale<strong>di</strong> Guastalla.36


2.2.8 Assistenza protesicaNel 2010 è stata istituita “la Commissione provinciale per l’assistenza protesica, ortesica e ausili tecnologici”,con i seguenti obiettivi:a. fornire linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per l’adozione <strong>di</strong> criteri omogenei per la prescrizione e l’autorizzazione <strong>di</strong>presi<strong>di</strong>;b. monitorare l’andamento <strong>di</strong> prescrizione, autorizzazione e spesa relativa all’assistenza protesica;c. <strong>di</strong>scutere i casi con particolari problematiche;d. fare proposte innovative per migliorare l’appropriatezza prescrittiva.Per l’anno 2012 la Commissione provinciale sarà impegnata per accompagnare e monitorare l’avvio <strong>di</strong>:1. Ambulatorio pe<strong>di</strong>atrico centralizzato per Para<strong>di</strong>smorfismi.Il progetto prevede, entro il primo semestre, l’istituzione <strong>di</strong> un ambulatorio unico provinciale per lavalutazione dei para<strong>di</strong>smorfismi pe<strong>di</strong>atrici e successiva eventuale prescrizione <strong>di</strong> ausili e presi<strong>di</strong>.Si propone altresì la con<strong>di</strong>visione, con i rappresentanti dei Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale e dei Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong>Libera Scelta, a livello provinciale dei criteri <strong>di</strong> accesso, al fine <strong>di</strong> ridurre gli invii impropri. In ciascun<strong>di</strong>stretto è previsto un incontro con i Pe<strong>di</strong>atri ed i Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale, o Coor<strong>di</strong>natori <strong>di</strong> Nucleo<strong>di</strong> Cure Primarie, per rendere più capillare la con<strong>di</strong>visione dei criteri <strong>di</strong> appropriatezza <strong>di</strong> invioall’ambulatorio.La commissione rivedrà, alla luce dei nuovi criteri con<strong>di</strong>visi con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, la procedura perl’erogazione dei presi<strong>di</strong>/ausili ai minori affetti da para<strong>di</strong>smorfismi già validata nel corso del 2010.2. Ambulatorio centralizzato per il rinnovo della prescrizione <strong>di</strong> protesi acusticheSi prevede <strong>di</strong> definire criteri omogenei a livello aziendale <strong>di</strong> appropriatezza prescrittiva ed autorizzativarelativamente alle protesi acustiche, che dovranno essere applicati da tutti i professionisti prescrittori,compresi i professionisti dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera che rappresenterà il punto unico per i rinnovi delleprotesi e il secondo livello per gli impianti cocleari.Si propone altresì la con<strong>di</strong>visione, con i rappresentanti dei Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale e dei Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong>Libera Scelta, a livello provinciale dei criteri <strong>di</strong> prescrizione, al fine <strong>di</strong> ridurre gli invii impropri.La commissione rivedrà, alla luce dei nuovi criteri con<strong>di</strong>visi con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, la procedura perl’erogazione delle protesi acustiche già validata nel corso del 2010.3. Definizione <strong>di</strong> un percorso agevolato per la prescrizione <strong>di</strong> ausili in <strong>di</strong>missione protetta, alla luce dellaDGR 1599/11.2.2.9 Assistenza farmaceuticaGli obiettivi per il 2012 sul consuntivo <strong>di</strong> spesa 2011 per l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> sono:o -6,2% per la farmaceutica convenzionata;o + 3% per l’erogazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> fascia A;o + 4 % per la spesa ospedaliera;come si evince dalla tabella seguente.37


Alla luce <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato dalla regione si riportano <strong>di</strong> seguito le principali azioni per l’anno 2012.A) Farmaceutica territoriale1) contenimento/qualificazione della spesaa. mantenimento/ riduzione dei volumi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta extra prontuario ospedale-territoriocomplessivamente raggiunti nell’anno 2008;b. incremento della <strong>di</strong>stribuzione per conto secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali. È stata avanzatarecentemente una proposta alle associazioni <strong>di</strong> categoria che dovrebbe consentire <strong>di</strong> raggiungere esuperare il n° <strong>di</strong> pezzi <strong>di</strong> farmaci previsti nell’ac cordo regionale;c. promozione ed incentivazione all’uso del farmaco equivalente da parte dei me<strong>di</strong>ci prescrittori,me<strong>di</strong>ante l’aggiornamento perio<strong>di</strong>co della lista <strong>di</strong> trasparenza, l’analisi e la presentazione dei dati <strong>di</strong>consumo e spesa dei farmaci equivalenti (dati AFT), produzione <strong>di</strong> note commentate sullo specificotema. Sono in fase <strong>di</strong> programmazione incontri <strong>di</strong> aggiornamento sull’uso dei farmaci equivalenti;d. verifica della corretta redazione dei Piani Terapeutici da parte dei centri/ strutture autorizzate all’attodell’erogazione dei farmaci e verifica della corretta applicazione delle norme relative ai farmaciinnovativi da parte dei centri autorizzati.2) interventi sulla appropriatezza prescrittivaNel 2012 proseguiranno le attività <strong>di</strong>partimentali volte a:a. intervenire sulla qualità e sulla responsabilità della prescrizione;b. incentivare e promuovere la informazione in<strong>di</strong>pendente, sia in ambito territoriale che ospedaliero,valorizzando al meglio le risorse <strong>di</strong>sponibili: Servizio Informazione e Documentazione Scientificadelle Farmacie Comunali Riunite <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, gruppi <strong>di</strong> lavoro;c. applicare la procedura sui controlli delle prescrizioni;d. partecipare alle attività dei board <strong>di</strong>strettuali su aree <strong>di</strong> rilevante interesse quali: i farmaci inibitoridella pompa protonica, statine, ACE inibitori e sartani, con attivazione <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t specifici;e. monitorare l’andamento degli obiettivi assegnati ai Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale;f. partecipare a due progetti <strong>di</strong> farmacovigilanza attiva, uno sull’uso appropriato e sicuro dei me<strong>di</strong>cinalinei pazienti anziani ospiti nelle residenze sanitarie e nelle case protette ed uno sulle interazioniclinicamente rilevanti nel paziente anziano pluritrattato;g. proseguire l’analisi e la produzione <strong>di</strong> report <strong>di</strong> consumo degli antibiotici sul territorio per mantenerealto il livello <strong>di</strong> attenzione sul corretto utilizzo <strong>di</strong> questi farmaci, dopo la presentazione nel 2010 e2011 ai Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie delle linee guida sul trattamento delle infezioni delle vie urinarie.38


3) Attività <strong>di</strong> informazione sui consumi e spesaNel 2012 verranno prodotti i report <strong>di</strong> consumo e <strong>di</strong> spesa con cadenza trimestrale sulla farmaceuticaconvenzionata partendo dal report dell’anno 2011. Tali report verranno inviati ai me<strong>di</strong>ci prescrittori epotranno essere oggetto <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>menti in appositi incontri con i Nuclei <strong>di</strong> Cure Primarie.B) Farmaceutica ospedalieraProseguono:a. gli incontri con i <strong>di</strong>partimenti ospedalieri del presi<strong>di</strong>o aziendale. Strumenti <strong>di</strong> lavoro sono lareportistica prodotta dal controllo <strong>di</strong> gestione e dal <strong>di</strong>partimento farmaceutico. L’obiettivo èmonitorare l’andamento dei consumi dei farmaci e dei <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci;b. le attività <strong>di</strong> contenimento delle richieste <strong>di</strong> farmaci fuori prontuario;c. le attività <strong>di</strong> monitoraggio e controllo delle richiesta motivata personalizzata, in particolare <strong>di</strong>antibiotici ed antimicotici ad ampio spettro;d. l’attività <strong>di</strong> monitoraggio sull’aderenza alle raccomandazioni elaborate dal gruppo regionale suifarmaci oncologici, reumatologici e dermatologici;e. la presentazione e l’analisi critica dei dati <strong>di</strong> consumo degli antibiotici negli stabilimenti ospedalieri;f. l’attività <strong>di</strong> recupero dei rimborsi dovuti dalle aziende farmaceutiche per inefficacia.Altre azioni nel 2012:1. con i responsabili dei centri prescrittori <strong>di</strong> farmaci ex H-osp2 sono già stati organizzati incontri perprogrammare l’attività 2012 e per promuovere perio<strong>di</strong>ci monitoraggi dei consumi e della spesa;2. verrà presentata alle unità operative ospedaliere e territoriali aziendali la procedura sulla gestioneclinica dei farmaci;3. verrà aggiornato il programma Onconet con il data set <strong>di</strong> parametri clinici elaborato a livelloregionale;4. è in corso <strong>di</strong> valutazione la possibilità <strong>di</strong> centralizzare nell’area nord (Guastalla-Correggio)l’allestimento delle preparazioni antiblastiche per gli ospedali dell’azienda <strong>USL</strong> con esclusionedell’Ospedale <strong>di</strong> Castelnovo Monti per ragioni logistiche;5. per la gestione dei gas me<strong>di</strong>cali è stata approvata e <strong>di</strong>ffusa la procedura sulla gestione dellebombole dei gas me<strong>di</strong>cinali e sono state fornite alla regione le in<strong>di</strong>cazioni per il numero e la sede deicontrolli <strong>di</strong> qualità su ossigeno liquido, aria me<strong>di</strong>cinale e protossido <strong>di</strong> azoto;6. sarà aggiornato e <strong>di</strong>ffuso il prontuario terapeutico <strong>di</strong> Area VastaC) Governo dei Dispositivi me<strong>di</strong>ciProsegue l’attività <strong>di</strong> monitoraggio dei consumi e spesa dei Dispositivi me<strong>di</strong>ci in ambito ospedaliero eterritoriale attraverso al produzione <strong>di</strong> report specifci.D) Attività <strong>di</strong> vigilanza ed informazioneSi confermano le attività <strong>di</strong> vigilanza/ispezione su:a. farmacie aperte al pubblico e magazzini <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione farmaci;b. unità operative aziendali ospedaliere e territoriali;c. strutture residenziali private;d. raccolta ed inoltro delle segnalazioni <strong>di</strong> reazioni avverse a farmaci;e. raccolta ed inoltro delle segnalazioni su <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci;39


f. ricevimento ed invio delle segnalazioni su ritiri, sequestri e revoche <strong>di</strong> farmaci e <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci.E) Assistenza integrativa e gestione serviceProsegue l’attività <strong>di</strong> gestione dell’assistenza integrativa, in particolare del:a. service per la fornitura dei prodotti ad assorbenza;b. service per la ossigeno e ventilo terapia;c. service per la nutrizione enterale e per la nutrizione parenterale domiciliare;d. emissione dei buoni agli assistiti affetti da celiachia;e. emissione delle autorizzazioni dei prodotti <strong>di</strong>etetici ai nefropatici e ai pazienti affetti da malattiemetaboliche congenite;f. emissione delle autorizzazioni per gli assistiti che necessitano <strong>di</strong> uro-colon stomie, cateteri apermanenza, cannule tracheostomiche.Prosegue a livello locale la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> integratori alimentari, <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci ai pazienti inassistenza domiciliare, dei cateteri autolubrificati, dei <strong>di</strong>etetici ad alto costo2.2.10 Attività <strong>di</strong> programmazione e controllo dell’assistenza ospedalieraSono in via <strong>di</strong> definizione accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> fornitura con le strutture pubbliche e private accre<strong>di</strong>tate che hannoun’attività a favore dei citta<strong>di</strong>ni residenti in questa provincia per un valore superiore ai 250.000 euro, nelrispetto <strong>di</strong> quanto previsto anche dalle linee guida regionali trasmesse nel 2012.2.2.11 In<strong>di</strong>rizzi per il rior<strong>di</strong>no delle funzioni chirurgicheIn ambito chirurgico le procedure a basso volume ed alta complessità in chirurgia generale e specialisticarisultano già da tempo centralizzate presso l’ <strong>Azienda</strong> Ospedaliera, mentre le attività chirurgiche realizzatenegli ospedali dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> sono generalmente quelle a più ampia <strong>di</strong>ffusione e minore complessità (inregime ambulatoriale, <strong>di</strong> Day Surgery o or<strong>di</strong>nario) coerenti e sostenibili con il setting assistenziale offertodagli ospedali.Per i <strong>di</strong>partimenti chirurgici ospedalieri l’obiettivo principale viene confermato nella gestione flessibile, sicuraed efficiente del comparto operatorio, con una programmazione delle sedute operatorie, per le <strong>di</strong>verse<strong>di</strong>scipline, orientata al rispetto dei tempi <strong>di</strong> attesa per gli interventi monitorati dalla Regione, secondol’accordo Stato-Regioni prevedendo, in accordo con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, anche la possibilità <strong>di</strong> offrire aipazienti l’accesso ad altri punti della rete con tempi <strong>di</strong> attesa inferiori.Chirurgia generaleUn’area <strong>di</strong> primario interesse per quanto attiene la riorganizzazione delle attività e la riqualificazionedell’offerta, secondo i principi sopra esposti, è quella della chirurgia generale, per la quale anche nel 2012 siconfermano quattro linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo:1. la concentrazione della casistica più complessa, delle procedure e della tecnologia più sofisticate,in ospedale, con un service-mix appropriato che consenta l’attivazione programmata oestemporanea <strong>di</strong> competenze accessorie;2. la contestuale <strong>di</strong>fferenziazione dell’offerta per le prestazioni <strong>di</strong> base con sviluppo <strong>di</strong> competenze evocazioni specifiche tra le <strong>di</strong>verse strutture della rete, evitando duplicazioni, ridondanze e<strong>di</strong>seconomiche competizioni;40


3. la ripartizione delle funzioni e dei ruoli delle <strong>di</strong>verse unità operative rispetto ai percorsi stabiliti nellarete per l’emergenza-urgenza;4. la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tecniche e percorsi terapeutici che consentano la minimizzazione del contatto trapazienti e struttura.Viene confermata la riqualificazione complessiva dell’attività <strong>di</strong> chirurgia generale presso l’Ospedale <strong>di</strong>Scan<strong>di</strong>ano, con sviluppo e potenziamento della chirurgia in day surgery, video laparoscopica, proctologica eflebologica con una forte integrazione con l’attività chirurgica svolta presso l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio che haportato, da un lato a concentrare a Correggio le attività <strong>di</strong> chirurgia ambulatoriale, dall’altro a portare suScan<strong>di</strong>ano l’attività in Day Surgery, ampliando il bacino <strong>di</strong> utenza <strong>di</strong> riferimento, organizzazione supportatada un’unica afferenza <strong>di</strong>partimentale. Si conferma la separazione logistica e organizzativa della degenzaor<strong>di</strong>naria dalla degenza in day hospital dell’area chirurgica e ortope<strong>di</strong>ca, per consentire un utilizzo ottimaledelle risorse professionali e tecnologiche e la collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera per l’attività <strong>di</strong>chirurgia senologica demolitiva e ricostruttiva, gli interventi sui tessuti molli e i percorsi <strong>di</strong> centralizzazionedelle urgenze notturne e della casistica a maggiore complessità.Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio, dove per tutto l’anno proseguiranno i lavori <strong>di</strong> ristrutturazione, continuerannoad essere garantite le attività chirurgiche ambulatoriali <strong>di</strong> chirurgia, ortope<strong>di</strong>a (tunnel carpale), oculistica(cataratta, iniezioni intravitreali) e alcune attività chirurgiche in day surgery .Per l’Ospedale <strong>di</strong> Montecchio vengono confermate, quali competenze <strong>di</strong>stintive, la chirurgia uro-ginecologicae la chirurgia del pavimento pelvico. Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla verrà consolidata l’attività chirurgicatiroidea, saranno sviluppati percorsi <strong>di</strong>agnostico-terapeutici multi<strong>di</strong>sciplinari all’interno del <strong>di</strong>partimentochirurgico, in collaborazione con il <strong>di</strong>partimento internistico (in particolare per quanto attiene la patologiaoncologica, gastrointestinale, urologica, ginecologica, polmonare, tiroidea). Si estenderà anche all’Ospedale<strong>di</strong> Correggio il percorso “Breast Unit”, quale modello multi<strong>di</strong>sciplinare che prevede il coinvolgimento deiNuclei <strong>di</strong> Cure Primarie e l’integrazione funzionale a livello provinciale con la Breast Unit dell’<strong>Azienda</strong>Ospedaliera anche per la partecipazione al progetto IORT (ra<strong>di</strong>oterapia intraoperatoria del tumore dellamammella). Si consoliderà la guar<strong>di</strong>a chirurgica attivata a novembre 2011 per garantire in sicurezza,secondo quanto già previsto dal Piano Attuativo Locale, la risposta h 24 alle urgenze chirurgiche dell’areaNord della provincia (bacino <strong>di</strong> utenza <strong>di</strong> oltre 130.000 abitanti). Con l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio verrannorealizzati percorsi strutturati <strong>di</strong> consulenza chirurgica urgente per pazienti ricoverati o afferenti al ProntoSoccorso. A Castelnovo Monti, considerata la collocazione montana, viene confermata la vocazionegeneralista a servizio della popolazione residente e verrà ulteriormente sviluppato il modello organizzativodelineato nel 2011 con l’istituzione <strong>di</strong> una Struttura Operativa Complessa <strong>di</strong> Chirurgia Generale per garantireattività <strong>di</strong> chirurgia addominale, video laparoscopica, <strong>di</strong> parete e proctologica, rafforzando la collaborazionecon l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, sia con l’interscambio <strong>di</strong> professionisti, sia proponendo la struttura ai residenti delDistretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> quale sede alternativa per l’effettuazione <strong>di</strong> interventi minori gravati da lunghitempi <strong>di</strong> attesa presso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera.Chirurgie specialisticheOculisticaDa parte della unità operativa <strong>di</strong> oculistica aziendale continuerà nei <strong>di</strong>versi ospedali aziendali la<strong>di</strong>fferenziazione dell’offerta chirurgica: oltre alla cataratta, la chirurgia ortottica infantile, la chirurgia degliannessi, il trattamento laser delle retinopatie e il trattamento della maculopatia essudativa con iniezioni intra-41


vitreali. Nel 2012 si prevede <strong>di</strong> ampliare l’offerta con l’introduzione <strong>di</strong> nuove attività relative alle chirurgiavitreo-retinica.UrologiaA fronte dei dati epidemiologici che in<strong>di</strong>cano un trend in aumento della domanda e dei bisogni <strong>di</strong> urologia, siain termini <strong>di</strong> visite specialistiche che <strong>di</strong> attività chirurgica, in particolare per la patologia prostatica, in questianni si è rimodulata progressivamente l’offerta <strong>di</strong> prestazioni urologiche, passando da un modello <strong>di</strong>centralizzazione ad uno <strong>di</strong> erogazione delle prestazioni in più centri. Nel 2012 verrà confermato e potenziatoil modello <strong>di</strong> rete che vede l’Urologia <strong>di</strong> Guastalla gestire <strong>di</strong>rettamente le prestazioni ospedaliere eambulatoriali nei Distretti <strong>di</strong> Montecchio, Guastalla e Correggio e l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera il rimanente territorioprovinciale. A Guastalla particolare sviluppo avranno l’attività endourologica per il trattamento della calcolosie la chirurgia video laparoscopica. Si rafforzerà inoltre l’attività urologica presso l’Ospedale <strong>di</strong> CastelnovoMonti dopo l’attivazione <strong>di</strong> una struttura semplice afferente alla Unità Operativa <strong>di</strong> Urologia dell’<strong>Azienda</strong>Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.Endoscopia <strong>di</strong>gestivaNel 2007 è stata istituita l’unità operativa complessa <strong>di</strong> area sud montana che ha consentito il contenimentodei tempi <strong>di</strong> attesa per le prestazioni strumentali entro i limiti previsti con un significativo miglioramento neltempo. Dal 2011 tale unità operativa, <strong>di</strong>ventata con il nuovo atto aziendale, Unità Operativa <strong>Azienda</strong>legestisce anche le attività <strong>di</strong> endoscopia <strong>di</strong>gestiva <strong>di</strong> Correggio, precedentemente gestite dalla Chirurgia <strong>di</strong>Guastalla, che manterrà le attività <strong>di</strong> endoscopia solo a Guastalla, e con la quale verranno garantiti percorsiintegrati per la gestione chirurgica dei casi <strong>di</strong> tumore del colon-retto.Proseguirà, aggiornato e rivisto, l’au<strong>di</strong>t interaziendale relativamente alla colonscopia per valutare i risultati intutte le se<strong>di</strong> ospedaliere con l’obiettivo <strong>di</strong> un costante miglioramento della qualità complessiva delleprestazioni erogate nell’ambito del Programma Interaziendale Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva(PIGED). Nel 2012 verrà data piena applicazione a livello provinciale alla procedura <strong>di</strong> gestione delleurgenze endoscopiche.2.2.12 Sistema delle cure in ortope<strong>di</strong>aProseguirà anche nel 2012 l’accordo con l’Istituto Ortope<strong>di</strong>co Rizzoli ai sensi della DGR 608/ 2008, perl’effettuazione <strong>di</strong> interventi chirurgici e viste ambulatoriali <strong>di</strong> ortope<strong>di</strong>a pe<strong>di</strong>atrica presso l’Ospedale <strong>di</strong>Guastalla, attivato con buoni risultati da aprile 2011.La chirurgia vertebrale per interventi <strong>di</strong> ernia <strong>di</strong>scale verrà garantita presso gli Ospedali <strong>di</strong> Guastalla, conaccessi settimanali, e con un accesso mensile a Castelnovo Monti, attraverso specifica convenzione con laNeurochirurgia dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliero-Universitaria <strong>di</strong> Parma. Oltre all’attività operatoria il progettocontinuerà a prevedere un ambulatorio specialistico <strong>di</strong> riferimento per gli specialisti fisiatri, ortope<strong>di</strong>ci eneurologi dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>.A livello aziendale è attivo un coor<strong>di</strong>namento delle ortope<strong>di</strong>e che sarà coinvolto nella progettazionemulti<strong>di</strong>sciplinare e multi professionale e nell’attuazione <strong>di</strong> Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali(PDTA) appropriati ed uniformi a livello provinciale per la protesi d’anca e <strong>di</strong> ginocchio, oltre che per lagestione del paziente anziano con frattura <strong>di</strong> femore, per garantire l’intervento entro le 48 ore dal ricovero nelmaggior numero <strong>di</strong> pazienti possibile. Il miglioramento dei tempi <strong>di</strong> intervento dei pazienti anziani confrattura <strong>di</strong> femore come in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> qualità dell’assistenza e appropriatezza clinica, per conseguire il quale42


è richiesta la riorganizzazione dell’attività <strong>di</strong> sala operatoria per l’ottimizzazione dei tempi e dell’utilizzo dellesedute, è obiettivo <strong>di</strong> budget (> 50% entro 48 ore) per tutte le unità operative <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e oggetto <strong>di</strong>monitoraggio perio<strong>di</strong>co.La pianificazione dell’attività ortope<strong>di</strong>ca continuerà a tener conto della centralizzazione presso l’<strong>Azienda</strong>Ospedaliera della traumatologia maggiore, già attiva da tempo, dei dati <strong>di</strong> mobilità e dei bisogni, secondologiche <strong>di</strong> autosufficienza della rete. Il coor<strong>di</strong>namento interaziendale della rete funzionale <strong>di</strong> ortope<strong>di</strong>a dovràdare attuazione e monitorare l’applicazione dei percorsi clinici della traumatologia minore, dell’urgenza econcertare i progetti <strong>di</strong> sviluppo delle competenze specialistiche e delle collaborazioni tra i professionistidelle due aziende. Scan<strong>di</strong>ano confermerà e svilupperà la vocazione <strong>di</strong> riferimento provinciale per la chirurgiae l’artroscopia <strong>di</strong> spalla e la chirurgia della mano. Verrà mantenuta l’attività <strong>di</strong> chirurgia protesica <strong>di</strong> anca eginocchio in tutte le ortope<strong>di</strong>e del presi<strong>di</strong>o ospedaliero aziendale.È obiettivo con<strong>di</strong>viso con i Dipartimenti internistici, lo sviluppo della consulenza strutturata dell’internista, ovenon presente, ed un progressivo sviluppo <strong>di</strong> una gestione dei pazienti ortope<strong>di</strong>ci secondo logiche <strong>di</strong>“me<strong>di</strong>cina perichirurgica”. Tale obiettivo risponde, sia all’esigenza <strong>di</strong> migliorare la qualità clinico assistenzialedei pazienti, sia alla necessità <strong>di</strong> rispondere con nuovi modelli organizzativi alla carenza <strong>di</strong> specialistiortope<strong>di</strong>ci sul mercato e alle significative <strong>di</strong>fficoltà a ricoprire posti vacanti e garantire gli organici.Continuerà l’adesione al Registro regionale <strong>di</strong> implantologia protesica.2.2.13 Miglioramento dei processi <strong>di</strong> accesso, trattamento e <strong>di</strong>missione delle persone con bisogno <strong>di</strong>assistenza in fase post-acuta e riabilitativaNel 2011, a seguito della pubblicazione del report regionale dei dati SDO sulla Lungodegenza Post Acuzie eRiabilitazione Estensiva (LPARE), della partecipazione alla survey regionale sulle lungodegenze e allarilevazione dei bed blockers, si è costituito un tavolo <strong>di</strong> lavoro aziendale multiprofessionale e multi<strong>di</strong>sciplinareche ha effettuato un au<strong>di</strong>t nelle lungodegenze aziendali in<strong>di</strong>viduando le criticità sulle quali operareprioritariamente per migliorare il modello organizzativo e la qualità delle cure.Gli ambiti in<strong>di</strong>viduati sui quali si continuerà a lavorare nel 2012 sono:a. problematiche relative alla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione (<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> protesi e ausili in <strong>di</strong>missione, rapportie percorsi con i servizi sociali, integrazione a livello aziendale tra i <strong>di</strong>versi punti della rete);b. adozione <strong>di</strong> scale <strong>di</strong> valutazione omogenee;c. standar<strong>di</strong>zzazione ed omogeneizzazione dei materiali informativi;d. introduzione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> valutazione della complessità assistenziale (MAP);e. progettazione <strong>di</strong> Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) appropriati e con<strong>di</strong>visi relativialle principali patologie trattate: ortope<strong>di</strong>che (protesi <strong>di</strong> anca, protesi <strong>di</strong> ginocchio, anziano con frattura<strong>di</strong> femore) e cerebrovascolari (Stroke).A livello aziendale si procederà a con<strong>di</strong>videre in<strong>di</strong>cazioni appropriate per la riabilitazione nei <strong>di</strong>versi setting(ospedaliero, ambulatoriale) e per la continuità tra ospedale e territorio.L’Ospedale <strong>di</strong> Correggio è sede <strong>di</strong> alta specialità riabilitativa per le gravi cerebrolesioni acquisite. La strutturaè impegnata a garantire e migliorare i percorsi <strong>di</strong> trasferimento dalle rianimazioni e dalle neurochirurgie degliospedali <strong>di</strong> riferimento, secondo i criteri definiti a livello regionale.Relativamente alla rete delle mielolesioni, nel corso del 2012 si collaborerà con le Aziende AVEN per dareattuazione agli accor<strong>di</strong> e ai protocolli operativi definiti con gli hub <strong>di</strong> riferimento (Villanova e Montecatone).43


2.2.14 Programma stroke careIl protocollo <strong>di</strong> gestione del paziente con ictus ischemico, <strong>di</strong>ffuso in tutto il territorio provinciale dal 2003,definisce i criteri <strong>di</strong> centralizzazione verso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> dei pazienti eleggibili allatrombolisi.Gli ospedali del presi<strong>di</strong>o aziendale hanno aderito all’au<strong>di</strong>t clinico-organizzativo per l’ictus ischemicopromosso alla fine del 2010 dalla Regione. I dati raccolti sono stati oggetto <strong>di</strong> analisi e valutazioni nell’ambitodel presi<strong>di</strong>o ospedaliero ed i risultati sono stati inviati in regione entro il 30 settembre 2011, così comerichiesto. Nel corso del 2012 verrà condotto un au<strong>di</strong>t aziendale finalizzato ad in<strong>di</strong>viduare eventuali criticità ea migliorare i percorsi e gli esiti.2.2.15 Programma epilessiaIn seguito alle in<strong>di</strong>cazioni regionali sulla rete clinico assistenziale per i <strong>di</strong>sturbi neurologici dell'infanzia eadolescenza, dal 2010 viene effettuata la seguente attività presso la pe<strong>di</strong>atria dell’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla:- visite specialistiche per l'inquadramento <strong>di</strong>agnostico delle crisi epilettiche nell'ambito delle consulenzeneurope<strong>di</strong>atriche;- esecuzione e refertazione <strong>di</strong> EEG veglia e sonno per i bambini ricoverati per crisi epilettica o sospetta crisiepilettica;- esecuzione degli accertamenti necessari all'inquadramento <strong>di</strong>agnostico (RMN, TAC, esami ematochimici);- precoce presa in carico per la valutazione e follow-up cognitivo-linguistico;- avvio tempestivo dei percorsi <strong>di</strong> riabilitazione neuromotoria, logope<strong>di</strong>ca o psicomotoria se necessari;- avvio tempestivo, se necessario, in casi particolari, della terapia antiepilettica - generalmente in accordocon l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> - con esecuzione <strong>di</strong> esami ematochimici e dosaggio in loco;- selezione dei casi per evitare invii impropri all'ambulatorio de<strong>di</strong>cato presso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera e inviodei casi certi con già effettuato l'inquadramento <strong>di</strong>agnostico <strong>di</strong> primo livello.Presso l’Ospedale <strong>di</strong> Correggio vengono eseguite video-EEG in sonno, con parametri poligrafici (ECG,respiro ed eventuale EMG <strong>di</strong> superficie).Viene inoltre fatta la valutazione del caso per i bambini in carico alle altre strutture <strong>di</strong> Neuropsichiatriadell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) aziendali per eseguire presso gli Ospedali <strong>di</strong> Guastalla o Correggiogli approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostici (RMN, EEG <strong>di</strong> veglia, VIDEO-EEG <strong>di</strong> sonno) per casi <strong>di</strong> dubbioinquadramento <strong>di</strong>agnostico.L’elaborazione <strong>di</strong> un protocollo tra la NPIA dell'<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>, la NPIA dell'<strong>Azienda</strong> Ospedaliera e la pe<strong>di</strong>atria<strong>di</strong> Guastalla, sarà obiettivo perseguito nel 2012.2.2.16 Rete e percorsi oncologiciA livello aziendale è operativo un coor<strong>di</strong>namento aziendale delle oncologie con le finalità <strong>di</strong>:a. uniformare i protocolli e i comportamenti professionali secondo i criteri <strong>di</strong> equità, efficacia, efficienza,appropriatezza clinica ed organizzativa, sicurezza e gestione del rischio, tipici della Evidence BasedPractice e della Quality Assurance;b. uniformare gli strumenti in uso a supporto dell’erogazione <strong>di</strong> prestazioni <strong>di</strong>agnostico terapeuticheassistenziali secondo criteri <strong>di</strong> qualità e sicurezza, quali gli strumenti <strong>di</strong> prescrizione e44


somministrazione informatizzata, la documentazione sanitaria integrata me<strong>di</strong>co infermieristica, ilmateriale informativo e i questionari <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento;c. definire modalità <strong>di</strong> confronto sistematico sulla casistica più complessa attraverso lo strumentodell’au<strong>di</strong>t con<strong>di</strong>viso;d. definire modalità e in<strong>di</strong>catori adeguati alla valutazione e ren<strong>di</strong>contazione della performance;e. partecipare alla definizione e implementazione <strong>di</strong> una rete provinciale oncologica ispirata al modellohub e spoke, definendo percorsi clinico-assistenziali uniformi e con<strong>di</strong>visi;f. garantire un livello omogeneo <strong>di</strong> interfaccia con le <strong>di</strong>verse articolazioni aziendali che si occupano <strong>di</strong>oncologia (epidemiologia, programma screening, unità operative ospedaliere <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e chirurgia,programma cure primarie, ecc..);g. partecipare all’implementazione <strong>di</strong> nuovi modelli organizzativi e <strong>di</strong> management del pazienteoncologico, come ad esempio la Breast Unit;h. ottimizzare e verificare l’utilizzo delle risorse tecnologiche, con particolare riferimento ai farmacioncologici, e professionali esistenti in azienda e nella rete provinciale;i. rispondere, con modalità omogenee, ai debiti informativi previsti a livello aziendale, regionale enazionale, con particolare riferimento all’utilizzo <strong>di</strong> farmaci oncologici innovativi ad alto costo;j. garantire la partecipazione congiunta a protocolli <strong>di</strong> ricerca, l’aggiornamento e la partecipazione adattività scientifica della rete oncologica aziendale.Il coor<strong>di</strong>namento aziendale è riferimento aziendale per l’integrazione ospedale territorio con le cure primariee la rete delle cure palliative, con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera/IRCCS in tecnologie avanzate e modelli assistenzialiin oncologia, con l’Area Vasta e la Regione.2.2.17 Rete e percorsi car<strong>di</strong>ologiciDal 2007 a livello provinciale è attivo un Programma interaziendale che consente il confronto tra iprofessionisti ospedalieri dell’hub e degli spoke ed i professionisti del territorio, con l’obiettivo <strong>di</strong> definire emonitorare numerosi percorsi:a. la gestione del paziente con Infarto Miocar<strong>di</strong>co Acuto (IMA), in collaborazione con il DipartimentoInteraziendale <strong>di</strong> Emergenza-Urgenza (DEU), per la trasmissione in teleme<strong>di</strong>cina degli ECG alLaboratorio <strong>di</strong> Emo<strong>di</strong>namica dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera dalle autome<strong>di</strong>che e dai Pronto Soccorsi, lacentralizzazione <strong>di</strong>retta dal territorio o da Pronto Soccorso dei pazienti eleggibili per l’esecuzioneentro i tempi previsti della PTCA primaria negli infarti miocar<strong>di</strong>ci acuti ST sopra (progetto PRIMA-RER);b. la gestione del paziente cronico con scompenso car<strong>di</strong>aco relativamente alla fase <strong>di</strong>agnostica,terapeutica, <strong>di</strong> riabilitazione e follow-up, in collaborazione con le Cure Primarie;c. Il progetto “va e vieni” per incrementare la percentuale <strong>di</strong> pazienti che eseguono l’angioplastica online,contestualmente all’esecuzione <strong>di</strong> una coronarografia <strong>di</strong>agnostica, se eleggibili, per poi esseretrasferiti, dopo adeguato periodo <strong>di</strong> osservazione, presso gli ospedali provinciali <strong>di</strong> provenienza, nelrispetto <strong>di</strong> uno specifico protocollo <strong>di</strong>agnostico terapeutico;d. le azioni finalizzate alla prevenzione delle reci<strong>di</strong>ve degli eventi car<strong>di</strong>ovascolari acuti (IMA/SCA) cosìcome previsto nel Piano regionale della Prevenzione;45


e. la progettazione e attivazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> teleme<strong>di</strong>cina e l’implementazione <strong>di</strong> un archivioprovinciale per i tracciati elettrocar<strong>di</strong>ografici accessibile a tutte le unità operative delle due Aziendeche verrà attuato nel 2012.Oltre al Programma interaziendale, è attivo un coor<strong>di</strong>namento car<strong>di</strong>ologico aziendale multi professionale conl’obiettivo <strong>di</strong>:A. uniformare i protocolli e i comportamenti professionali secondo i criteri <strong>di</strong> equità, efficacia, efficienza,appropriatezza clinica ed organizzativa, sicurezza tipici della Evidence Based Practice e della QualityAssurance;B. definire percorsi <strong>di</strong>agnostici con<strong>di</strong>visi e uniformi per particolari tipologie <strong>di</strong> pazienti, percorsi clinicoassistenziali omogenei e con<strong>di</strong>visi, sia intraospedalieri (es. gestione del dolore toracico incollaborazione con il DEU, O.B.I.), sia con le cure primarie e i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale (es.percorso <strong>di</strong> cura del paziente con scompenso, prevenzione secondaria degli eventi car<strong>di</strong>ovascolariacuti, promozione della appropriatezza delle prestazioni ambulatoriali);C. verificare e ottimizzare l’utilizzo delle risorse tecnologiche, con particolare riferimento ai farmaci, eprofessionali esistenti in <strong>Azienda</strong> e nella rete provinciale;D. uniformare gli strumenti, i protocolli, le procedure in uso a supporto dell’erogazione <strong>di</strong> prestazioni<strong>di</strong>agnostico terapeutiche assistenziali secondo criteri <strong>di</strong> qualità e sicurezza. In particolare,standar<strong>di</strong>zzazione dei referti e degli esami strumentali e più in generale della documentazionesanitaria, con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> parametri /esami strumentali per conseguire uniformità <strong>di</strong> valutazione estratificazione del rischio/prognosi dei pazienti al fine <strong>di</strong> eventuali in<strong>di</strong>cazioni non farmacologiche;E. definire modalità <strong>di</strong> confronto sistematico sulla casistica più complessa attraverso lo strumentodell’au<strong>di</strong>t;F. definire modalità e in<strong>di</strong>catori adeguati alla valutazione e ren<strong>di</strong>contazione della performance.2.218 Sistema delle cure in area criticaPer quanto attiene le degenze, l’orientamento per livelli <strong>di</strong> intensità assistenziale nelle Unità InternisticheMulti<strong>di</strong>sciplinari (UIMD) del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero risponde pienamente alle in<strong>di</strong>cazioni previste a livelloregionale in merito alle UTIC non sede <strong>di</strong> Emo<strong>di</strong>namica. Le Unità Internistiche Multi<strong>di</strong>sciplinari prevedonoinfatti un’area a maggior intensità assistenziale per la monitorizzazione continua dei pazienti critici (IMA,stroke, insufficienza respiratoria che richiede ventilazione non invasiva) quale naturale evoluzione delle UTICin relazione allo sviluppo tecnico-scientifico che ha in<strong>di</strong>viduato nell’angioplastica il trattamento elettivo per loSTEMI.L’unica Unità Operativa <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero collocata presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla, non<strong>di</strong>spone <strong>di</strong> laboratorio <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica interventistica, è integrata nel <strong>di</strong>partimento internistico <strong>di</strong> area nord(Ospedali <strong>di</strong> Guastalla e Correggio) e <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> un’area intensiva che già opera e continuerà ad operaresecondo criteri <strong>di</strong> multi<strong>di</strong>sciplinarità.Relativamente alla gestione dei traumi maggiori sono attivi e monitorati i protocolli <strong>di</strong> centralizzazione versogli hub in<strong>di</strong>viduati dal SIAT.È previsto in corso d’anno il completamento della nuova terapia intensiva dell’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla cheporterà da 4 a 6 i posti letto <strong>di</strong>sponibili a servizio della rete provinciale.46


2.2.19 Rete malattie rareRelativamente alle malattie rare nel corso del 2011 è stato definito e attivato formalmente un percorso <strong>di</strong>collaborazione con lo spoke dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera per la gestione in emergenza nei punti <strong>di</strong> PrimoIntervento del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero delle malattie emorragiche congenite, che da maggio 2012 sarà estesoalle malattie emorragiche acquisite. Sono attivi percorsi <strong>di</strong> collaborazione con la Neuropsichiatriadell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera quale hub <strong>di</strong> riferimento per le patologie neurometaboliche infantili.2.2.20 Donazione e trapianto <strong>di</strong> organi e tessutiIl coor<strong>di</strong>namento delle attività è attribuito ad un coor<strong>di</strong>natore locale e ad un referente organizzativo.Verrà formalizzata la collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera per migliorare la gestione dell’accertamento<strong>di</strong> morte cerebrale presso la rianimazione dell’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla.Attraverso la definizione <strong>di</strong> percorsi organizzativi e momenti formativi per il personale, si prevede <strong>di</strong> attivare ilprelievo <strong>di</strong> cornee presso tutti gli ospedali del Presi<strong>di</strong>o aziendale dopo molti anni nei quali l’attività è statasvolta prevalentemente presso l’Ospedale <strong>di</strong> Guastalla.Dopo l’acquisizione delle attrezzature necessarie, l’elaborazione <strong>di</strong> specifica procedura e la formazione delpersonale, da giugno 2012 inizierà a Guastalla il prelievo <strong>di</strong> tessuto osseo da vivente. Entro fine annol’attività sarà garantita anche presso gli Ospedali <strong>di</strong> Scan<strong>di</strong>ano, Castelnovo Monti e Montecchio.La raccolta <strong>di</strong> sacche <strong>di</strong> sangue del cordone ombelicale a scopo allogenico è costantemente supportata,monitorata e viene effettuata in tutti i punti nascita della Provincia con ottimi risultati a livello regionale. Vienegarantita la formazione e l'aggiornamento al personale sanitario a<strong>di</strong>bito a questa attività in collaborazionecon la Banca del sangue cordonale della Regione.2.2.21 Piano Sangue RegionaleL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> collabora con il Servizio Immunotrasfusionale dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera perla realizzazione degli obiettivi del Piano Sangue Regionale. Per quanto attiene l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong>, nel 2012 saràrivista la procedura <strong>di</strong> identificazione del paziente can<strong>di</strong>dato alla trasfusione e proseguirà l’attività <strong>di</strong>sensibilizzazione degli operatori alla segnalazione delle reazioni avverse (con formazione specifica) e deglieventi avversi (tramite formazione sull’Incident reporting).L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> promuove e partecipa alle attività del Comitato provinciale per il buon uso del sangue. Inparticolare, nei primi mesi del 2012, in collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, è stata aggiornata la Lineaguida per il trattamento delle emorragie massive. Poiché questa prevede l’utilizzo <strong>di</strong> plasma frescocongelato, si è proceduto a fornire ad ogni ospedale del Presi<strong>di</strong>o aziendale l’attrezzatura necessaria, adefinirne le modalità <strong>di</strong> utilizzo e a formare gli operatori. Sempre in collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> Ospedalieraè stato recentemente adottato un protocollo tecnico – organizzativo per la gestione delle coagulopatiecongenite e acquisite.L’autosufficienza provinciale <strong>di</strong> sangue viene promossa tramite interventi verso i donatori (strettacollaborazione con le iniziative dell’AVIS) e verso i professionisti, con il monitoraggio delle unità <strong>di</strong> emazieutilizzate e iniziative formative sull’appropriatezza, che saranno ripetute anche nel 2012.47


2.2.22 Pronto soccorsoIn ogni ospedale del Presi<strong>di</strong>o aziendale sono collocati Punti <strong>di</strong> Primo Intervento (PPI) integrati nell’ambito delDipartimento Interaziendale <strong>di</strong> Emergenza Urgenza insieme alla Centrale Operativa 118 e al ProntoSoccorso, Me<strong>di</strong>cina d’Urgenza, O.B.I. dell’ <strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Il modello organizzativoprevede l’integrazione del personale dei PPI con il sistema <strong>di</strong> Emergenza Territoriale: in ogni PPI è presenteuna auto me<strong>di</strong>ca il cui equipaggio è costituito da un autista appartenente ad associazioni <strong>di</strong> volontariato e dainfermiere e me<strong>di</strong>co del PPI che, in caso <strong>di</strong> uscita, è sostituito da un me<strong>di</strong>co internista dell’Ospedale. Nelcorso del 2012 il Dipartimento elaborerà una proposta <strong>di</strong> riorganizzazione <strong>di</strong> tale modello.Nei PPI è in atto l’adeguamento alle funzioni <strong>di</strong> triage così come previsto dalla DGR n.1184/2010 e l’attività<strong>di</strong> O.B.I. per motivi logistici ed organizzativi è svolta non all’interno dei PPI, ma nell’ambito delle UnitàInternistiche, della Car<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong> Guastalla e <strong>di</strong> Castelnovo Monti e nelle Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Guastalla e CastelnovoMonti, secondo modalità e protocolli concordati con i PPI.Per migliorare i tempi <strong>di</strong> attesa si è operato in questi anni incrementando il personale addetto con ilraddoppio della presenza me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>urna nei PPI <strong>di</strong> Guastalla, Montecchio, Scan<strong>di</strong>ano e almeno in alcunefasce a Correggio e Castelnovo Monti, compatibilmente con la <strong>di</strong>fficile copertura dei posti assegnati ed ilsignificativo turnover del personale me<strong>di</strong>co. Nei PPI del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero i tempi <strong>di</strong> attesa sonoeccezionalmente oltre le sei ore. Tra le misure messe in atto per gestire l’overcrow<strong>di</strong>ng dei PPI e affrontaresituazioni <strong>di</strong> carenza dei posti letto si è messo in atto un cruscotto provinciale dei posti letto <strong>di</strong>sponibiliche dal 2012 sarà aggiornato in tempo reale e <strong>di</strong>sponibile sulla intranet aziendale. È inoltre operativo unprotocollo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> ricoveri in area internistica a Scan<strong>di</strong>ano per pazienti provenienti dall’<strong>Azienda</strong>Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. In ogni ospedale sono presenti istruzioni operative per gestire, da parte delle<strong>di</strong>rezioni me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> ospedale, situazioni <strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> posti letto.Nel corso del 2012 verrà uniformato l’applicativo informatico dei PPI del Presi<strong>di</strong>o ospedaliero con quello inuso presso l’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera, uniformando per quanto possibile gli strumenti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>sponibili efavorendo il monitoraggio delle attività.2.2.23 Garanzie per l’accesso e la continuità assistenziale per bambini e ragazzi con <strong>di</strong>sabilità neuropsico-motoriee per le persone con sofferenza psichica o <strong>di</strong>pendenze patologiche1. Formalizzazione del Piano aziendale per l’accesso e relative garanzie (DGR313/09)In attuazione della DGR 313/09 “Piano Attuativo Salute Mentale 2009-2011”, è stato formalizzato nel 2011 ilPiano aziendale ed inviato in regione al Servizio Salute Mentale Dipendenze Patologiche e Salute dellecarceri.2. Attuazione Programma Dipendenze PatologicheNel 2012 il Programma Dipartimentale Dipendenze Patologiche proseguirà il proprio lavoro al fine <strong>di</strong>garantire il raggiungimento degli obiettivi 2011-13: applicazione dell’accordo Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna -CEA; promozione della salute, prevenzione, integrazione socio-sanitaria; organizzazione degli accessi e deipercorsi <strong>di</strong> cura; assistenza alle persone detenute con <strong>di</strong>pendenze patologiche; osservatori e centri <strong>di</strong>documentazione.Per quanto riguarda l’obiettivo <strong>di</strong> garantire percorsi <strong>di</strong>fferenziati nei Ser.T e nelle strutture del privatoaccre<strong>di</strong>tato per popolazioni target sono già attivi:48


a. giovani: accesso nell’arco delle 24/ 48 ore e percorso “ Happy Hours “ <strong>di</strong> motivazione al trattamentogestito dal Centro <strong>di</strong> Solidarietà <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>;b. consumatori prioritari <strong>di</strong> psicostimolanti e cocaina: accesso nell’arco delle 24/48 ore e percorso “ NoCocaine” <strong>di</strong> counselling personale e <strong>di</strong> gruppo, gestito dal Centro <strong>di</strong> Solidarietà <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>;c. alcolisti: équipe Ser.T parzialmente de<strong>di</strong>cata in collaborazione con le Associazioni <strong>di</strong> auto aiuto eprogetto <strong>di</strong> “Accompagnamento all’auto mutuo aiuto <strong>di</strong> persone con problematiche alcolcorrelate”,gestito dalla Cooperativa Sociale Nefesh;d. gamblers: referente provinciale Ser.T per l’accesso e progetto <strong>di</strong> “Trattamento per giocatori d’azzardoproblematici sul territorio <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>“, gestito dalla Associazione ONLUS “Centro sociale PapaGiovanni XXIII”;e. tabagisti: Centro antifumo gestito in collaborazione con la Lega Tumori <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>;f. utenti multiproblematici con accesso facilitato: sono stati aperti, in sostituzione del centro bassa sogliapreesistente, un ambulatorio Ser.T bassa soglia d'accesso e una struttura per la gestione delle attivitàeducative a bassa soglia d'accesso, gestita tramite appalto dalla Cooperativa La Quercia.Per quanto riguarda la formazione e l’integrazione con il Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza-Urgenza sul trattamentoin emergenza dei casi <strong>di</strong> intossicazione da sostanze d’abuso, è stato effettuato un percorso che ha portatoall’elaborazione ed applicazione <strong>di</strong> un documento con<strong>di</strong>viso tra i Pronto Soccorso e la Psichiatria adulti per lagestione del paziente con sospetta intossicazione da droghe d’abuso in emergenza–urgenza psichiatrica.3. Programma Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)Il Programma DCA <strong>di</strong>partimentale è già attivo da tempo, come pure esiste un team <strong>di</strong> operatorispecificamente de<strong>di</strong>cato e percorsi clinico-assistenziali definiti (DGR 602/09). Nel 2012 si prevede <strong>di</strong>migliorare i percorsi per i pazienti <strong>di</strong> età inferiore ai 14 anni con specifica referenza da parte <strong>di</strong> personaledella Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA).4. Autismo e Disturbi Specifici dell’Appren<strong>di</strong>mentoIn merito al Programma Regionale Autismo (DGR 1378/11), è operativo da tempo un Programma Autismoallocato in una sede specifica <strong>di</strong>staccata dai servizi <strong>di</strong> NPIA (che ospita sia il centro Hub che lo Spoke). Nel2012 si prevede <strong>di</strong> proseguire l’attività, garantendo gli impegni previsti dal Programma Regionale Autismo,per il livello Hub con la formazione ed attività clinica <strong>di</strong> terzo livello. Per lo Spoke: valutazione <strong>di</strong> secondolivello, programmazione delle risorse, garanzia degli standard quantitativi previsti, sia per la fascia 0-6 che 7-18, collaborazione con le Associazioni. In collaborazione con i servizi <strong>di</strong> primo livello, raccordo con leinterfacce (Scuola, han<strong>di</strong>cap adulto, Centri <strong>di</strong> Salute Mentale). Nel 2012 si prevede in particolare:- la costituzione del Team adulti con operatori dei Centri <strong>di</strong> Salute Mentale e dei servizi per l’han<strong>di</strong>capadulto e la definizione <strong>di</strong> una procedura relativa al passaggio alla maggiore età;- la stabilizzazione dei nuovi standard <strong>di</strong> intensità <strong>di</strong> trattamento per le <strong>di</strong>verse fasce.Per quanto riguarda i Disturbi Specifici dell’Appren<strong>di</strong>mento (DSA), già da alcuni anni si è ridefinito ilpercorso per la valutazione dei DSA, concentrando in un’unica giornata (al massimo due) tutte le <strong>di</strong>versevalutazioni. Nel 2012, anno nel quale recenti cambiamenti normativi faranno accedere un numeropreve<strong>di</strong>bilmente più elevato <strong>di</strong> utenti per valutazione e certificazione, si prevede:- <strong>di</strong> ridurre i tempi d’attesa per le valutazioni per adeguarsi agli standard regionali, una volta definiti, ecomunque, da giugno 2012, entro i tre mesi;49


- <strong>di</strong> riorganizzare il lavoro, con la valorizzazione delle figure sanitarie non me<strong>di</strong>che, anchenell’interfaccia con la scuola;- <strong>di</strong> ridefinire l’offerta per i <strong>di</strong>sturbi dell’appren<strong>di</strong>mento e del linguaggio sulla base delle evidenzescientifiche.5. Liste d’attesa per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA)Nel 2012 si prevede la definizione regionale <strong>di</strong> standard relativi ai tempi d’attesa della NPIA. In vista <strong>di</strong>questa definizione, per quel che riguarda i servizi <strong>di</strong> NPIA dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, dati i tempid’attesa particolarmente elevati, è stata messa in campo un’azione <strong>di</strong> miglioramento con l’obiettivo, entrogiugno 2012, <strong>di</strong> contenere i tempi d’attesa per tutte le prime visite entro i tre mesi. Attualmente il risultato èstato raggiunto in numerosi <strong>di</strong>stretti e, in tutti, i tempi d’attesa sono <strong>di</strong>minuiti.6. FumoIn applicazione del Piano Regionale Tabagismo (DGR 844/2008) e del Piano regionale della Prevenzione, siripeteranno nel 2012 i corsi per smettere <strong>di</strong> fumare (attivati nel 2011 in tutti i <strong>di</strong>stretti in collaborazione con“Luoghi <strong>di</strong> Prevenzione”) e proseguirà l’attività del Centro Antifumo <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.7. Salute mentale in carcereCoerentemente con la DGR 2/2010, è attivo il Servizio <strong>di</strong> Salute Mentale in carcere costituito da personalepsichiatrico e psicologico, che afferisce ai Centri <strong>di</strong> Salute Mentale (CSM) <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, integrato con ilServizio Ser.T in carcere e con il Servizio Salute in carcere del Dipartimento Cure Primarie. La continuitàdell’assistenza post scarcerazione, favorita dall’afferenza del servizio ai CSM, è garantita da specificipercorsi in<strong>di</strong>viduali e gruppali.2.2.24 Valutazione multi<strong>di</strong>mensionale socio-sanitaria per la presa in carico integrata <strong>di</strong> anziani conpatologie psichiatriche e minori con patologie psichiatriche o <strong>di</strong>sabilitàNel 2010 sono state effettuate le valutazioni <strong>di</strong> appropriatezza per tutte le persone inserite in residenzesocio-sanitarie in cura ai CSM da parte delle Unità <strong>di</strong> Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionali (UVM).Nel corso del 2012 si prevede <strong>di</strong> garantire tale valutazione per tutti i nuovi inserimenti socio-sanitariresidenziali <strong>di</strong> persone in cura presso i CSM e Ser.T e con gravi patologie invalidanti.Analogamente, si prevede <strong>di</strong> garantire la presa in carico integrata e la valutazione da parte dell’Unità <strong>di</strong>Valutazione Han<strong>di</strong>cap Multi<strong>di</strong>mensionale (UVHM) per i minori allontanati dal nucleo familiare (DGR 1904/11).2.2.25 Accre<strong>di</strong>tamento dei servizi socio-sanitariL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è impegnata nel sostegno al processo <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento nei 6 <strong>di</strong>stretti inmodo integrato con gli organismi <strong>di</strong> governance, Comitato <strong>di</strong> Distretto e Uffici <strong>di</strong> piano, sia nella fase <strong>di</strong>definizione e sottoscrizione dei contratti <strong>di</strong> servizio, sia nel monitoraggio degli stessi. In particolare, sono statiattivati gruppi per definire in modo omogeneo, sia le pre<strong>di</strong>sposizioni contrattuali sul piano amministrativo, siale prestazioni sanitarie da erogare a seconda delle tipologie <strong>di</strong> servizi. L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> ha sviluppato, sia perl’accre<strong>di</strong>tamento transitorio, che in vista dell'accre<strong>di</strong>tamento definitivo, percorsi <strong>di</strong> adeguamento progressivoagli standard da quest’ultimo previsti. Su tutto il territorio provinciale è stato applicato il sistema omogeneo <strong>di</strong>tariffe (DGR 514/2009) il cui impatto finanziario è ricompreso nella programmazione 2012 del FRNA. Icontratti <strong>di</strong> servizio stipulati hanno trovato decorrenza dal 1 luglio 2011. Complessivamente sono stati50


accre<strong>di</strong>tati n° 2030 posti <strong>di</strong> residenza per anziani, 700 posti in centro <strong>di</strong>urno anziani, 32 servizi <strong>di</strong> assistenzadomiciliare, 102 posti residenziali per <strong>di</strong>sabili e 298 posti in centro <strong>di</strong>urno <strong>di</strong>sabili.Servizi accre<strong>di</strong>tati al 31.12.2011 per tipologia e postiDistretto Montecchio <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> Guastalla Correggio Scan<strong>di</strong>ano Castelnovo Monti territorio A<strong>USL</strong>Unione bassa Unione Unione ComuneIstituzionecompetenteUnione Vald'EnzaComune <strong>Reggio</strong><strong>Emilia</strong>pianurareggianapianurareggianaTresinaroSecchiaCastelnovo néMontitot pertipologiaTipologiaservizioN°serviziN°postiN°serviziN° postiN°serviziN°postiN°serviziN°postiN°serviziN°postiN°serviziN°postiN°serviziCRA 5 222 13 822 11 360 7 228 6 197 7 201 49 2030CD 6 165 15 265 8 87 6 77 6 81 2 25 43 700CSRR 1 15 4 51 0 0 1 5 2 31 0 0 8 102CSRD 2 31 8 116 3 53 1 19 3 45 3 34 20 298AD 8 6 8 2 5 3 32TOT<strong>di</strong>stretto 22 433 46 1254 30 490 17 329 22 354 15 260 152 3130Legenda: La DGR sull’accre<strong>di</strong>tamento dei servizi socio-sanitari ha denominato le residenze e semiresidenze per anziani e <strong>di</strong>sabili con iseguenti acronimi:CRA = Casa Residenza Anziani, comprende le ex Case Protette ed RSA;CD = Centro Diurno per anziani;CSRR = Centro Socio Riabilitativo Residenziale per <strong>di</strong>sabili;CSRD = Centro Socio Riabilitativo Diurno per <strong>di</strong>sabili;AD = Assistenza DomiciliareN°postiL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> ha favorito il buon esito <strong>di</strong> questo percorso e la conseguente sostenibilità dell’impattotariffario previsto per la contrattualizzazione dei servizi accre<strong>di</strong>tati ed ha sostenuto il raggiungimentodell’unitarietà gestionale comprensiva dell’assistenza infermieristica e riabilitativa, vale a <strong>di</strong>re un soloresponsabile dell’intero processo assistenziale socio-sanitario, prevedendo una forte integrazione con iservizi sanitari ed i percorsi <strong>di</strong> qualificazione dei lavoratori.Posti ACCREDITATI al 31/12/2011<strong>Reggio</strong>Montecchio <strong>Emilia</strong> Guastalla Correggio Scan<strong>di</strong>anoPosti residenze anziani*822 *360accre<strong>di</strong>tati CRA 222 (808) (335)CastelnovoMontiTot.*228(200) 197 201 2.030Posti CD accre<strong>di</strong>tati 165 265 87 77 81 25 700N° Servizi AssistenzaDomiciliare accre<strong>di</strong>tati 8 6 8 2 5 3 32Posti residenze <strong>di</strong>sabiliaccre<strong>di</strong>tati CSRR 15 51 0 5 31 0 102Posti CD <strong>di</strong>sabiliaccre<strong>di</strong>tati CSRD 31 116 53 19 45 34 298*accre<strong>di</strong>tati totali; () accre<strong>di</strong>tati per fabbisogno del proprio <strong>di</strong>stretto.Tre <strong>di</strong>stretti hanno accre<strong>di</strong>tato, in quanto se<strong>di</strong> territoriali <strong>di</strong> CRA, posti in contratto <strong>di</strong> servizio con altri territori,I 2030 posti accre<strong>di</strong>tati registrano 43 posti per contratto con Modena (1.987 contrattualizzati dai <strong>di</strong>strettireggiani).Le concessioni <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento riguardano soggetti gestori dei servizi <strong>di</strong>versificati per natura giuri<strong>di</strong>ca:• soggetti pubblici quali Comuni, Consorzi tra Comuni, Istituzioni e Aziende Speciali;• soggetti privati: Cooperative Sociali, Associazioni, Fondazioni, Enti religiosi e Privati profit;• soggetti che gestiscono, ad oggi, servizi con modalità gestionali miste.51


% sullatipologia <strong>di</strong>servizi% sullatipologia <strong>di</strong>servizi% sullatipologia <strong>di</strong>serviziGestioniPubblicheGestioniPrivateGestioniMisteTot perserviziGestioniPubblicheGestioniPrivateGestioniMisteCRA 12 24 13 49 24 49 27CD 21 9 13 43 49 21 30CSRR 1 5 2 8 13 63 25CSRD 3 13 4 20 15 65 20AD 11 3 18 32 34 9 56totale su Gestioni 48 54 50 152 32 36 332.2.26 Continuità e presi<strong>di</strong>o processi <strong>di</strong> cura, prevenzione e sostegno per adolescenti e giovani1. Percorsi de<strong>di</strong>cati a giovani consumatori <strong>di</strong> sostanzeÈ previsto l’accesso con risposta nell’arco delle 24/ 48 ore ai servizi Ser.T; inoltre è attivo il percorso “ HappyHours“ <strong>di</strong> motivazione al trattamento, gestito dal Centro <strong>di</strong> Solidarietà <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.2. Funzioni <strong>di</strong> prossimitàNel 2012 proseguiranno e si rafforzeranno le funzioni <strong>di</strong> prossimità e <strong>di</strong> riduzione del danno in collaborazionecon gli Enti Locali. Da parte del Programma Dipendenze Patologiche, insieme agli Uffici <strong>di</strong> Piano dei<strong>di</strong>stretti, saranno messe in rete le azioni svolte nei <strong>di</strong>versi territori. Le attività prevedono interventi <strong>di</strong> operatori<strong>di</strong> strada che si sommano alla funzione <strong>di</strong> prossimità svolta dal Centro a Bassa Soglia <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.3. Percorsi <strong>di</strong> continuità assistenziale al passaggio alla maggiore età dei giovani in carico alla NPIAÈ attiva, coerentemente con DGR 1/2010, una procedura per il passaggio delle competenze sanitarie daiservizi <strong>di</strong> Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) ai Centri <strong>di</strong> Salute Mentale (CSM) per quelche riguarda i giovani con <strong>di</strong>sturbi psichiatrici e i giovani con <strong>di</strong>sabilità e comorbilità psichiatrica. Saràdefinita nel 2012, da parte del Programma Autismo, dei CSM e dei servizi han<strong>di</strong>cap adulto, una proceduraspecifica per il passaggio dei casi <strong>di</strong> giovani autistici.4. Interventi <strong>di</strong> prevenzione e promozione della salute nei bambini e negli adolescentiIn attuazione del Piano regionale della Prevenzione, nel 2012 sono previsti i seguenti interventi:a. partecipazione a tavoli tematici interistituzionali <strong>di</strong>strettuali;b. interventi <strong>di</strong> promozione della salute nelle scuole a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> (in collaborazione con Luoghi <strong>di</strong>Prevenzione), Scan<strong>di</strong>ano e Guastalla;c. iniziative <strong>di</strong> psicologia scolastica (free Student Box, Pro.<strong>di</strong>.Gio, Gancio Orininale, Stanza <strong>di</strong> Dante),anche per la prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio negli adolescenti stranieri;d. consultori giovani a <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Castelnovo Monti;e. iniziative <strong>di</strong> prevenzione dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) insieme a Luoghi <strong>di</strong>Prevenzione e progetti nei piani <strong>di</strong> zona;f. collaborazione con la Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna per l’elaborazione <strong>di</strong> un protocollo <strong>di</strong> rilevazione deifallimenti adottivi in adolescenza e per l’integrazione del sistema informativo del Dipartimento <strong>di</strong>Salute Mentale e Dipendenze Patologiche con quello dei Servizi Sociali dei Comuni.52


2.3 Valorizzazione delle competenze ed empowerment degli operatori2.3.1 Integrazione multi professionale nei processi <strong>di</strong> curaPer quanto riguarda l’ospedale organizzato per intensità <strong>di</strong> cure e per complessità <strong>di</strong> assistenza, si rimandaal paragrafo 1.3.1 Rileggere e ridefinire i processi <strong>di</strong> cura, <strong>di</strong> questo documento, dove è stato ampiamentetrattato.Per quanto riguarda il case management nella gestione dei processi <strong>di</strong> cura delle malattie croniche, sirimanda al paragrafo 2.2.2 Sviluppo dei processi <strong>di</strong> cura territoriali, dove è stato trattato nell’ambito delrafforzamento del ruolo delle professioni sanitarie all’interno dei Nuclei <strong>di</strong> Cure primarie.Per quanto riguarda l’ambito della salute mentale, nel 2012 proseguiranno e si intensificherannol’integrazione multi professionale e la valorizzazione delle professionalità non me<strong>di</strong>che nel Dipartimento <strong>di</strong>Salute Mentale e Dipendenze Patologiche attraverso le seguenti pratiche.o Salute Mentale adulti:impegno <strong>di</strong> professionalità non me<strong>di</strong>che nel ruolo <strong>di</strong> case manager, nel coor<strong>di</strong>namento dell’AreaSocialità, casa e lavoro nel Distretto <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>; responsabilizzazione nei contestisemiresidenziali, tutoraggio tirocinanti e docenze UNIMORE. Inoltre favorirà l’integrazione multiprofessionale l’utilizzo degli psicologi con funzioni non solo cliniche, ma anche <strong>di</strong> psicologia <strong>di</strong>comunità.o Dipendenze patologiche:impegno <strong>di</strong> terapisti della riabilitazione psichiatrica, educatori e infermieri in attività <strong>di</strong> parent trainig,corsi psicoeducativi, corsi per smettere <strong>di</strong> fumare, counseling motivazionale, educazione epromozione della salute, percorso cocaina, tutoraggio tirocinanti e docenze UNIMORE.o Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza:impegno <strong>di</strong> personale non me<strong>di</strong>co nei rapporti con la scuola (potenziato per quanto riguarda iDisturbi Specifici <strong>di</strong> Appren<strong>di</strong>mento), primo contatto per accoglienza <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> età 0-3 anni eurgenze <strong>di</strong>fferite, partecipazione ai gruppi han<strong>di</strong>cap, tutoraggio tirocinanti e docenze UNIMORE.2.3.2 Sviluppo dei processi <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento e delle attività <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t nelle cure socio-sanitarieintegrateL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> è impegnata nel sostegno al processo <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento. Nel 2012 èprevista una specifica azione <strong>di</strong> rinforzo, coor<strong>di</strong>nata dalla Regione, tesa a sostenere ed accompagnare, nellafase dell’accre<strong>di</strong>tamento transitorio, i soggetti gestori dei servizi al progressivo raggiungimento dei requisitigenerali e specifici previsti per l’accre<strong>di</strong>tamento definitivo. In particolare, si impegna a favorire l’utilizzo <strong>di</strong> unlinguaggio comune da parte <strong>di</strong> tutti i soggetti coinvolti, nonché a facilitare il sostegno, l’accompagnamento eil processo <strong>di</strong> verifica dei risultati. A tal fine vengono coinvolti gli operatori dei servizi valorizzando il lavorosvolto e favorendo la <strong>di</strong>ffusione delle migliori prassi esistenti nel territorio; viene valorizzata l’identità propriadei servizi socio-sanitari come luoghi <strong>di</strong> cura e <strong>di</strong> vita; viene garantita la lettura degli esiti del processo <strong>di</strong>cura attraverso in<strong>di</strong>catori comuni a tutti i servizi; viene assicurata coerenza tra l’azione <strong>di</strong> sostegno eaccompagnamento e il processo <strong>di</strong> verifica dei requisiti.53


2.3.3 Sviluppo delle abilità <strong>di</strong> comunicazione e counseling dei professionisti nell’ambito del percorsonascitaL’<strong>Azienda</strong> organizza e gestisce per l’Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord il percorso formativo proposto dallaCommissione Nascita Regionale per lo sviluppo e l’esercizio <strong>di</strong> competenze <strong>di</strong> comunicazione e counselingda parte <strong>di</strong> operatori dell’area materno infantile impegnati negli interventi <strong>di</strong> informazione, affiancamento,sostegno e sviluppo delle competenze genitoriali relativamente ad allattamento al seno, <strong>di</strong>agnosi prenatale,nato morto e <strong>di</strong>sturbi emozionali. Sono stati in<strong>di</strong>viduati 11 professionisti che parteciperanno alla prima fasedel percorso e che si renderanno a loro volta formatori e facilitatori all’interno dei servizi.2.4 Promozione della salute, prevenzione delle malattie e del <strong>di</strong>sagio2.4.1 Prevenzione e controllo delle malattie trasmissibiliA) Sorveglianza delle malattie infettiveL’<strong>Azienda</strong> assicura la sorveglianza delle malattie infettive e gli interventi <strong>di</strong> controllo conseguenti, nel rispettodelle normative vigenti, in modo coor<strong>di</strong>nato ed uniforme in ambito aziendale rapportandosi con gliinterlocutori interni ed esterni interessati alla malattia segnalata, adottando adeguate modalità organizzativeper far fronte anche a situazioni <strong>di</strong> emergenza.Inoltre l’<strong>Azienda</strong> assicura la partecipazione:1. al sistema regionale <strong>di</strong> segnalazione rapida <strong>di</strong> eventi epidemici e <strong>di</strong> eventi sentinella nelle strutturesanitarie e nella popolazione generale, garantendo l’integrazione delle attività <strong>di</strong> sorveglianza econtrollo tra strutture sanitarie ospedaliere e territoriali;2. ai sistemi <strong>di</strong> sorveglianza regionali basati sui dati <strong>di</strong> laboratorio (antibioticoresistenza, meningitibatteriche);3. al nuovo Sistema Informativo Regionale delle Malattie infettive (SMI) web-based: verranno realizzatimomenti formativi locali rivolti agli operatori sanitari specificamente in<strong>di</strong>viduati, con l’obiettivo <strong>di</strong>rendere operativo il sistema dal 1° luglio 2012.B) Programma <strong>di</strong> controllo specifici1. Piano <strong>di</strong> eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEMoRc)Il coor<strong>di</strong>namento interaziendale istituito nel 2011 continuerà ad operare per il raggiungimento degliobiettivi posti dal Piano <strong>di</strong> eliminazione del morbillo e della rosolia congenita. Continuerà lapromozione della vaccinazione antimorbillosa secondo il Piano nazionale, con proposta delle primedosi e recupero delle seconde dosi <strong>di</strong> vaccino nelle coorti <strong>di</strong> nascita <strong>di</strong> pertinenza rispettivamentedella Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Comunità e dei Servizi <strong>di</strong> Igiene Pubblica, come da richiesta regionale. Continueràil progetto relativo alla profilassi della rosolia e rosolia congenita, come previsto anche daldocumento interaziendale specifico del 2008, in relazione agli obiettivi previsti dal Piano nazionale.In particolare, saranno invitate a vaccinazione le donne in età fertile suscettibili alla rosoliain<strong>di</strong>viduate attraverso i rubeo test con esito negativo effettuati nei laboratori dell’<strong>Azienda</strong> Ospedalierae dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> e vaccinate le puerpere suscettibili, possibilmente in corso <strong>di</strong> degenza post-parto.2. Altri piani specifici54


a) Nell’ambito delle attività <strong>di</strong> sorveglianza e controllo delle malattie trasmesse da vettori ed inparticolare da zanzare, possibili vettrici <strong>di</strong> Arbovirosi, saranno messe in atto, nel periodo <strong>di</strong> attivitàdelle zanzare 15 giugno – 15 novembre, i sistemi <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria e segnalazione rapida percasi sospetti <strong>di</strong> Chikungunya e Dengue e per tutte le meningoencefaliti a liquor limpido (perin<strong>di</strong>viduare eventuali casi <strong>di</strong> West Nile Disease nell’uomo). A seguito delle segnalazioni verrannoinviati al laboratorio <strong>di</strong> riferimento regionale presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi <strong>di</strong> Bolognacampioni <strong>di</strong> sangue (e liquor in caso <strong>di</strong> meningoencefaliti) dei soggetti affetti, per la conferma<strong>di</strong>agnostica. Qualora i casi fossero confermati saranno effettuati interventi mirati <strong>di</strong> lotta alle zanzare.Pur non essendo stata documentata nel 2011 nella nostra provincia la circolazione <strong>di</strong> virus West Nile,nel 2012 sarà mantenuta elevata l’attenzione nei confronti della malattia da esso causata, dandoapplicazione ai Piani regionale e Nazionale per West Nile Disease. Oltre agli interventi <strong>di</strong> sorveglianza<strong>di</strong> casi <strong>di</strong> malattia, sia nell’uomo che negli animali, e <strong>di</strong> sorveglianza entomologica, sarà fornito aiComuni, che effettuano interventi integrati <strong>di</strong> lotta alle zanzare, supporto tecnico su questo specificoargomento.Continuerà l’impegno negli interventi <strong>di</strong> lotta alla zanzara tigre, anche attraverso la partecipazione altavolo tecnico coor<strong>di</strong>nato dalla provincia, con la finalità <strong>di</strong> supportare i Comuni negli interventi richiestidalla Regione, compresa l’attività <strong>di</strong> monitoraggio dell’infestazione me<strong>di</strong>ante ovitrappole. Nel 2012questa attività proseguirà nei mesi estivi con cadenza quin<strong>di</strong>cinale su tutto il territorio provincialeinfestato a partire dalla fine del mese <strong>di</strong> maggio. Durante la stagione invernale si manterrà attivo ilmonitoraggio per il solo Comune <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>.A tali fini il Servizio <strong>di</strong> Sanità Pubblica Veterinaria concorre nella Sorveglianza della West NileDisease attraverso il sistema precoce <strong>di</strong> rilevazione della circolazione dell’infezione monitorandogli uccelli serbatoio e i vettori, a cui è associata la sorveglianza clinica sulla malattia negli equi<strong>di</strong>.Per quanto concerne le malattie a carattere zoonosico, interviene in maniera coor<strong>di</strong>nata con glialtri Servizi del Dipartimento, controllando le infezioni nella popolazione animale e contenendo ilrischio <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> tali malattie all’uomo.b) LegionellosiIl gruppo <strong>di</strong> Area Vasta ha programmato per il primo semestre 2012 la seconda parte del corso <strong>di</strong>formazione teorico-pratico rivolto agli operatori dei Dipartimenti <strong>di</strong> Sanità Pubblica delle province <strong>di</strong>Piacenza, Parma, <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Modena, la cui attività comporti interventi <strong>di</strong> prevenzione dellalegionellosi. In tale occasione, tra l’altro, sarà sperimentato l’utilizzo delle check-list per sopralluoghi instrutture recettive e socio-assistenziali prodotte dal gruppo.Nel corso del 2012 verrà promosso il recepimento delle recenti Linee guida regionali presso tutti iComuni dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, con particolare attenzione alle strutture recettive, socioassistenzialie sanitarie che saranno oggetto <strong>di</strong> vigilanza anche per questa specifica materia.Il Documento “Programma aziendale <strong>di</strong> controllo della Legionellosi nelle strutture ospedalieredell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>”, redatto nel 2010 da un gruppo <strong>di</strong> lavoro aziendale, sarà oggetto<strong>di</strong> revisione nel corso del 2012.c) HIV,AIDS ed epatitiPartecipazione al sistema regionale <strong>di</strong> sorveglianza sulle nuove <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> positività da HIV e alleiniziative informative rivolte alla citta<strong>di</strong>nanza.55


Viene garantita l’applicazione delle procedure relative agli infortuni a rischio biologico con possibileesposizione a virus epatitici ed HIV.d) TubercolosiSaranno contestualizzate nella realtà locale le in<strong>di</strong>cazioni delle Linee guida nazionali, dando la prioritàalla prevenzione della patologia nelle fasce <strong>di</strong> popolazione maggiormente suscettibili, tenendo contodel contesto epidemiologico provinciale, del contesto sociale e dei fattori <strong>di</strong> rischio favorenti losviluppo della malattia. L’impegno nel controllo della <strong>di</strong>ffusione della malattia tubercolare avvieneattraverso:- l’attivazione tempestiva in seguito a segnalazione <strong>di</strong> TB polmonare, con inchiesta epidemiologicaeffettuata entro 3 giorni;- la gestione del malato (monitoraggio dell’adesione al trattamento);- la ridefinizione <strong>di</strong> percorsi relativi a <strong>di</strong>missione protette, in collaborazione con SerT, Caritas, Centroper la Salute della Famiglia Straniera;- la sorveglianza e controllo presso le carceri, secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali;- la partecipazione alla revisione e <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> procedure/linee guida.C) Programmi vaccinali1. Mantenere e consolidare i livelli <strong>di</strong> copertura raggiunti per tutte le vaccinazioni previste dal calendariovaccinaleSarà garantito l’impegno nel mantenimento delle coperture raggiunte per le vaccinazioni previste dalcalendario regionale, ponendo particolare attenzione ai gruppi svantaggiati e alla riduzione delle<strong>di</strong>suguaglianze.2. Richiamo vaccinazione anti<strong>di</strong>ftotetanopertosse acellulareNel corso del 2012 proseguirà il progetto che porterà all’anticipo del richiamo della vaccinazione Td (e lealtre collegate) al 14° anno invece che al 16°, com e richiesto dalla Regione. Si procederà alla chiamatadella coorte <strong>di</strong> nati nel 1997 e <strong>di</strong> circa metà coorte <strong>di</strong> nati nel 1998, introducendo nella proposta vaccinale ilbooster per pertosse previsto dalla Circolare 19/2011. Si prevede l’invio <strong>di</strong> un sollecito per chi non sipresenti alla prima chiamata.3. Vaccinazione antimeningococcica negli adolescentiSarà effettuata la chiamata attiva degli adolescenti per la vaccinazione antimeningococcica <strong>di</strong> tipo C, inassociazione al richiamo della vaccinazione anti<strong>di</strong>ftotetanopertosse acellulare, con inviti <strong>di</strong> sollecito per chinon si presenta alla prima chiamata.4. Vaccinazione antivaricellaContinuerà l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro la varicella agli adolescenti suscettibili, inoccasione del richiamo <strong>di</strong>fterite-tetano-pertosse.La proposta vaccinale verrà in<strong>di</strong>rizzata anche alle donne in età fertile suscettibili nei confronti della varicellaed agli operatori sanitari.5. Vaccinazione contro l’HPVLa campagna <strong>di</strong> vaccinazione anti HPV, attivata nel 2008, continuerà con le stesse modalità operative, consud<strong>di</strong>visione dell’attività per fasce <strong>di</strong> età tra Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Comunità e Servizio Igiene e Sanità Pubblica. Nel2012 la Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Comunità effettuerà la chiamata attiva delle ragazze nate nel 2001 e continuerà aderogare, su richiesta, la vaccinazione gratuita alle nate dal 1999 al 2000. Il Servizio Igiene e Sanità56


Pubblica garantirà la vaccinazione gratuita, su richiesta, alle nate dal 1996 al 1998. Verrà garantita lavaccinazione, con pagamento secondo tariffario regionale, alle nate dal 1995 al 1987.6. Vaccinazione antinfluenzale delle categorie a rischioProseguirà l’impegno per la campagna <strong>di</strong> vaccinazione antinfluenzale rivolta alle persone <strong>di</strong> età > 64 annied alle categorie a rischio, nella quale è determinante la collaborazione con i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generaleper raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> copertura posti dal Ministero della Salute.Per la campagna vaccinale 2012-2013 saranno in<strong>di</strong>viduate strategie comunicative rivolte alla popolazionetarget, oltre ad un ulteriore coinvolgimento dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale, al fine <strong>di</strong> raggiungerenuovamente la copertura > 75% delle persone con età >64 anni (non raggiunta negli ultimi due anni) ed unamaggiore adesione dei soggetti affetti da patologie croniche o che si trovano in con<strong>di</strong>zioni particolari <strong>di</strong>rischio. Si promuoveranno iniziative tendenti ad aumentare la copertura vaccinale del personale <strong>di</strong>assistenza nelle strutture sanitarie, socio-assistenziali e socio-sanitarie.7. Sviluppare le anagrafi vaccinaliContinuerà nel 2012 l’attività <strong>di</strong> inserimento nell’anagrafe vaccinale aziendale delle vaccinazioni effettuate el’utilizzo della funzione <strong>di</strong> gestione degli inviti. Sarà standar<strong>di</strong>zzata l’elaborazione statistica dei dati.2.4.2 Sicurezza alimentare, nutrizionale e sanità pubblica veterinariaA) Utilizzo razionale e integrato delle risorse umanePer il Programma “Sicurezza alimentare” si confermano gli interventi congiunti dei due Servizi coinvolti, SIANe Sanità Pubblica Veterinaria. In particolare all’interno del Programma Intra<strong>di</strong>partimentale “Sicurezzaalimentare” s’intendono far afferire alcune attività trasversali <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> ambedue i Servizi, già oggetto<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> lavoro comuni, intendendo in questo modo presi<strong>di</strong>arne l’effettuazione e il raggiungimento degliobiettivi, privilegiando l’integrazione delle risorse dei Servizi.Nel merito s'intende procedere alla gestione coor<strong>di</strong>nata delle seguenti attività:• interventi <strong>di</strong> vigilanza e controllo su settori <strong>di</strong> produzione o commercializzazione dove il rischio per lasalute sia attribuibile a prodotti <strong>di</strong> origine animale e non;• attività <strong>di</strong> controllo e conseguenti provve<strong>di</strong>menti in corso <strong>di</strong> emergenza ad esempio allerta alimentari;• attività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca su temi relativi al rischio per la salute dei prodotti alimentari;• attività <strong>di</strong> formazione del personale addetto alla produzione e al commercio dei prodotti alimentari.Obiettivi del programma:a) pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un’anagrafica <strong>di</strong>tte comune ai due Servizi con conseguente uniformità del sistemainformativo anche per la registrazione dell’attività espletata;b) dotazione <strong>di</strong> modulistica unica identificata e specifica per le attività rientranti nel programma;c) pianificazione, programmazione, esecuzione e verifica delle attività <strong>di</strong> controllo nelle seguenti impresealimentari: supermercati, ipermercati e depositi all’ingrosso non specializzati <strong>di</strong> maggiore rilevanza; aziende produttive riconosciute ex Reg. CE 853/04 ed autorizzate anche per la produzione <strong>di</strong>alimenti destinati ad alimentazione particolare; impianti <strong>di</strong> ristorazione collettiva; aziende molitorie con produzione <strong>di</strong> alimenti per uso umano e i cui co-prodotti possono esseredestinati all’alimentazione animale;57


depositi/stoccaggio cereali; fiere, feste popolari e farmer market -cosiddetti mercati del conta<strong>di</strong>no.B) Categorizzazione del rischio nel settore alimentare e registrazione controlli ufficialiPer quanto riguarda il Servizio Sanità Pubblica Veterinaria (SSPV), in ottemperanza al documento regionale“Protocollo tecnico per la categorizzazione del rischio” degli operatori del Settore alimentare (OSA) in <strong>Emilia</strong>-Romagna ai fini dell’organizzazione del controllo ufficiale, è stata confermata per il settore alimenti carnei lacategorizzazione adottata già dal 2007 ed i controlli verranno eseguiti adottando il numero minimo <strong>di</strong>verifiche in<strong>di</strong>cate dal medesimo documento regionale. Per quanto riguarda il settore lattiero caseario, si èpreferito seguire integralmente il documento regionale. Per il settore mangimistico e per i sottoprodotti <strong>di</strong>origine animale si utilizza, in linea con le in<strong>di</strong>cazioni regionali, quanto pre<strong>di</strong>sposto dal Ministero della Salute.Si è proceduto alla pianificazione della “Lista dei controlli a cui sono assoggettate le imprese in ragione della<strong>di</strong>mensione e del settore <strong>di</strong> attività” come previsto dall’art. 14 c.2 D.L. 09.02.2012, n.5 per la pubblicazionesui siti internet aziendale e del governo.Come strumenti <strong>di</strong> registrazione e ren<strong>di</strong>contazione si utilizzano check list e schede <strong>di</strong> controllo ufficialeregionali e ministeriali per quanto riguarda gli stabilimenti riconosciuti, i controlli sul benessere animale,nonché per gli altri settori della Sanità Pubblica Veterinaria. Esclusivamente Schede <strong>di</strong> Controllo Ufficiale(SCU) per quei settori <strong>di</strong> impianti registrati per i quali non sono state prodotte apposite liste <strong>di</strong> riscontro.Il SSPV dal 2009 ha adottato un nuovo sistema informativo, comune al SIAN, per la registrazione delleanagrafiche delle <strong>di</strong>tte del settore agro-alimentare <strong>di</strong> pertinenza e dei controlli con capacità <strong>di</strong> sistematicaren<strong>di</strong>contazione delle attività espletate sia per il governo del Dipartimento <strong>di</strong> Sanità Pubblica sia perrispondere ai debiti informativi regionali e nazionali.Tale sistema è caratterizzato da capacità <strong>di</strong> collegamento con altri servizi aziendali, con banche datiregionali e nazionali de<strong>di</strong>cate a specifici settori <strong>di</strong> interesse e sarà connesso <strong>di</strong>rettamente con la regione perl’evidenza online delle attività svolte.Le scelte operative per le attività <strong>di</strong> controllo e vigilanza si basano sulla categorizzazione del rischio dellevarie imprese ed attività del settore alimentare, sulle caratteristiche intrinseche degli alimenti immessi alconsumo, sulla necessità <strong>di</strong> intervenire con efficacia e tempestività per il ritiro dal mercato dei prodottialimentari o mangimi pericolosi. Particolare attenzione sarà quin<strong>di</strong> de<strong>di</strong>cata alla corretta e tempestivagestione delle allerte in arrivo ed eventualmente in uscita.I Piani <strong>di</strong> campionamento nazionali e regionali (PNR e PRR; PNAA e PRAA, micotossine, organismigeneticamente mo<strong>di</strong>ficati, residui fitosanitari e controlli microbiologici su alimenti) ed i programmi <strong>di</strong>campionamento dei servizi saranno svolti secondo le modalità stabilite. Particolare attenzione verrà de<strong>di</strong>cataalla qualità degli stessi attraverso un sistema interno <strong>di</strong> verifica e valutazione:• per Il PNR e PRR sono previsti 790 campioni;• per il PNAA e PRAA sono previsti 172 campioni;• per il piano micotossine sono previsti 184 campioni in allevamento e 79 alla trasformazione ecommercio;• per il piano regionale alimenti (PRA) – controllo microbiologico e chimico, sono previsti 266 campioni suvarie matrici sia in fase <strong>di</strong> produzione che <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione;• si procederà al controllo delle acque destinate all’uso potabile in base a quanto previsto dal D.lgs31/2001 e norme successive.58


L’attività <strong>di</strong> Controllo Ufficiale verrà svolta sistematicamente con l’ausilio <strong>di</strong> procedure, linee guida, check-listministeriali, regionali e/o <strong>di</strong> servizio, tese a dare una valutazione omogenea e oggettiva delle impresesottoposte a verifica.Il controllo del benessere animale sul bestiame in fase <strong>di</strong> trasporto, in applicazione del Regolamento CE1/2005 prevede il controllo: sul 10% degli automezzi che transitano nei macelli; sul 2% delle partite <strong>di</strong> animali in entrata a seguito <strong>di</strong> viaggi brevi; sul 3% delle partite <strong>di</strong> animali in arrivo a seguito <strong>di</strong> viaggi superiori alle 8 ore; verifica annuale delle procedure per la corretta applicazione del D.Lgs 333/98 per il controllo dellaprotezione degli animali al macello.Verranno effettuati anche controlli sul me<strong>di</strong>cinale veterinario, dalla <strong>di</strong>stribuzione all’utilizzo in allevamento,nonché presso i mangimifici per le relative produzioni.Per l’attività <strong>di</strong> farmacosorveglianza, in base al D.Lgs 193/2006, verranno controllati 2 grossisti autorizzati inprovincia. Verranno inoltre controllati 23, tra farmacie e grossisti, autorizzati alla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>retta.Nel campo dell’anagrafe zootecnica sarà effettuata nel 2012 l’attività <strong>di</strong> controllo negli allevamenti,mantenendo l’allineamento delle banche dati nazionali. In particolare per i bovini si prevede <strong>di</strong> controllare il3% degli allevamenti; il 3% degli allevamenti ovi-caprini; l’1% degli allevamenti suini e il 5% degli allevamenti<strong>di</strong> equi<strong>di</strong>. Gli orientamenti produttivi nella banca dati nazionale degli allevamenti della nostra provinciaverranno tenuti allineati ad almeno il 99%, mentre le coor<strong>di</strong>nate geografiche saranno inserite in almeno il95% degli allevamenti oggetto <strong>di</strong> georeferenziazione.Sarà garantito il mantenimento e la revisione del manuale della qualità dei SIAN/SVET.Per quanto riguarda l’attività <strong>di</strong> qualificazione del personale addetto al controllo ufficiale nel settore dellasicurezza alimentare, nel corso dell’anno sarà garantita la partecipazione ai corsi <strong>di</strong> qualificazione perau<strong>di</strong>tor <strong>di</strong> altri operatori dei Servizi SIAN/SVET. L’attività programmata <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t su OSA consentirà ilmantenimento della qualifica <strong>di</strong> tutti gli au<strong>di</strong>tor presenti nei servizi.Sarà garantita la partecipazione al percorso formativo specialistico del progetto “Microbiologia pre<strong>di</strong>ttiva” delpersonale SIAN/SVET de<strong>di</strong>cato ai progetti proposti e approvati dal Comitato Tecnico-scientifico del progettoregionale. È stato pianificato e realizzato un sistema <strong>di</strong> rotazione del personale.Sarà garantita la registrazione dell’attività e delle non conformità riscontrate sugli appositi modelli regionaliper l’area dell’igiene degli alimenti, della sanità animale, e dell’igiene degli allevamenti.C) Sicurezza nutrizionalePiani <strong>di</strong> attuazione della legge 123/2005 “Norme per la protezione dei soggetti malati <strong>di</strong> celiachia”Si manterrà il proficuo rapporto <strong>di</strong> collaborazione con l’Associazione Italiana Celiaci (AIC), sianell’organizzazione <strong>di</strong> percorsi formativi per gli addetti alla produzione alimentare, sia nell’informazione allapopolazione. Saranno effettuate le attività <strong>di</strong> verifica e controllo all’interno delle strutture <strong>di</strong> ristorazionecollettiva e sui prodotti al commercio, in particolare:1. realizzazione <strong>di</strong> 2 corsi <strong>di</strong> formazione teorico-pratico rivolti ai ristoratori della provincia, incollaborazione con l’Associazione Italiana Celiaci,2. formazione degli operatori che intendono preparare pasti per celiaci, finalizzata a <strong>di</strong>vulgare modalitàcorrette <strong>di</strong> preparazione,59


3. verifica della correttezza delle procedure nelle realtà <strong>di</strong> ristorazione (bar, ristoranti, self-service) cheeffettuano pasti per celiaci,4. verifica della correttezza delle procedure nell’attività <strong>di</strong> ristorazione scolastica, assistenziale-sanitariarelative alla preparazione e somministrazione <strong>di</strong> pasti per celiaci,5. realizzazione del progetto regionale <strong>di</strong> sostegno motivazionale alle famiglie <strong>di</strong> pazienti celiaci conrealizzazione <strong>di</strong> due cicli <strong>di</strong> formazione e counselling <strong>di</strong> gruppo,6. controllo alla produzione e commercio <strong>di</strong> 12 campioni <strong>di</strong> alimenti per ricerca assenza glutine.2.4.3 Promozione della salute, stili <strong>di</strong> vita salutari, nonché prescrizione dell’attività fisica a personecon fragilità o malattieNel 2012 verranno rafforzate le reti <strong>di</strong> promozione della salute, migliorando le sinergie tra le azioni rivolte aspecifici fattori <strong>di</strong> rischio (ad es. fumo, alimentazione, attività fisica), coinvolgendo i servizi territoriali eospedalieri e orientando i progetti su quanto previsto nel Piano regionale della prevenzione (ad es.applicazione dell’istruzione operativa aziendale “prevenzione e cura del tabagismo negli ospedali delpresi<strong>di</strong>o dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>”).L’<strong>Azienda</strong> prevede inoltre <strong>di</strong> partecipare ai seguenti progetti:a. campagna <strong>di</strong> promozione dell’attività fisica per motivare tutti i citta<strong>di</strong>ni all’uso delle scale (incollaborazione con gli Enti locali);b. <strong>di</strong>vulgare l’accordo tra Regione <strong>Emilia</strong>-Romagna e CONI, Comitato Italiano Paralimpico ed Enti <strong>di</strong>promozione sportiva per la promozione e la <strong>di</strong>ffusione dell’attività fisica, soprattutto nei bambini e neigiovani;c. sperimentazione della fase pilota <strong>di</strong> “Palestra sicura”;d. verifica del rispetto <strong>di</strong> standard nutrizionali nelle offerte alimentari delle scuole pubbliche primarie esecondarie <strong>di</strong> primo grado;e. realizzazione e monitoraggio degli interventi <strong>di</strong> promozione degli ambienti liberi dal fumo, rivolti alledonne, ai giovani, nelle scuole e nei luoghi <strong>di</strong> lavoro del servizio sanitario, compresi gli interventi <strong>di</strong><strong>di</strong>sassuefazione al fumo;f. effettuazione <strong>di</strong> un monitoraggio degli interventi previsti per la prevenzione dell’abuso <strong>di</strong> alcol e <strong>di</strong>altre sostanze stupefacenti, rivolti ai giovani, alle scuole e alla sensibilizzazione dei citta<strong>di</strong>ni;g. realizzazione della fase conclusiva e raccolta dati per la valutazione del progetto “Paesaggi <strong>di</strong>prevenzione”.Proseguirà, inoltre, la collaborazione con “Luoghi <strong>di</strong> Prevenzione” per la realizzazione <strong>di</strong> percorsi interattivisugli stili <strong>di</strong> vita salutari e rischi sanitari nei luoghi <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> lavoro. In particolare, presso Luoghi <strong>di</strong>Prevenzione, anche per il 2012 verranno realizzate, in collaborazione con la LILT, esperienze rivolte aoperatori sanitari, operatori scolastici e studenti della provincia e della regione, mirate alla promozione <strong>di</strong> stili<strong>di</strong> vita sani e riferite a: alcol, tabagismo, attività fisica e nutrizione. Su mandato regionale, continuerà lasperimentazione <strong>di</strong> un nuovo percorso sull’attività fisica in collaborazione con l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> Modena.Continuerà la sperimentazione <strong>di</strong> due nuovi percorsi inerenti l’educazione all’affettività e sessualità e i<strong>di</strong>sturbi del comportamento alimentare. Saranno testati due nuovi laboratori sulla “Sicurezza sul lavoro” esulla “Percezione del rischio domestico”.60


2.4.4 Promuovere benessere nella terza etàNei primi mesi del 2012 sono stati effettuati alcuni incontri educativi e informativi per sollecitare l’autonomiadelle persone anziane (educazione alla salute, alimentazione, superamento stati <strong>di</strong> isolamento e<strong>di</strong>sagio, rafforzamento delle abilità residue) nell’ambito del volontariato civile. Durante l’anno saranno attivatie <strong>di</strong>ffusi interventi <strong>di</strong> attività fisica per anziani in gruppo utilizzando strutture e luoghi <strong>di</strong> ritrovo esistenti.L’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> partecipa ormai da anni in modo costante ai progetti <strong>di</strong> Servizio Civile Volontario, attivati efinanziati dall’Ufficio Nazionale Servizio Civile (UNSC) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.L’ambito <strong>di</strong> intervento riguarda l’area della non autosufficienza, in particolare la <strong>di</strong>sabilità. Operativamente, il<strong>di</strong>spiegarsi dei progetti è stato pensato con una doppia valenza: una interna, destinata al miglioramento e<strong>di</strong>mplementazione delle attività <strong>di</strong> assistenza agli ospiti <strong>di</strong> centri <strong>di</strong>urni; una esterna, con lo scopo <strong>di</strong>promuovere nelle comunità la conoscenza della “<strong>di</strong>versità” come ricchezza per il territorio, attivare legamistabili nel territorio con le <strong>di</strong>verse risorse socio ambientali già presenti e promuovere il benessere e lapartecipazione attiva dei citta<strong>di</strong>ni non autosufficienti.2.4.5 Programma <strong>di</strong> screening oncologiciProsegue l’attività per mantenere gli standard <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> risultato ottenuti in questi anni sui tre programmi<strong>di</strong> screening oncologici attivi. Viene garantita la regolare progressione delle chiamate, nonché una buonaadesione. Particolare attenzione nel 2012 sarà de<strong>di</strong>cata, rispettivamente:A. screening per la prevenzione e la <strong>di</strong>agnosi precoce del tumore del collo dell’utero: la partecipazione alprogetto multicentrico “Progetto pilota <strong>di</strong> utilizzo del test per il DNA <strong>di</strong> papillomavirus umano come testprimario <strong>di</strong> screening per i precursori del cancro cervicale”, iniziata nel 2010 e che vede impegnato piùdella metà del territorio provinciale, continua ad essere modulata in modo da non avere ricadute sulregolare avanzamento del programma;B. screening per la prevenzione e la <strong>di</strong>agnosi precoce del tumore del colon retto: la ricaduta dei follow-upendoscopici <strong>di</strong> screening, gestiti attivamente in sedute de<strong>di</strong>cate insieme ai positivi da FOBT, e che hainiziato a produrre effetti rilevanti a partire già dal 2008, contestualmente all’obiettivo <strong>di</strong> manteneretempi <strong>di</strong> attesa per le colonscopie accettabili, viene gestita in modo da non determinare un ritardo nellaprogressione regolare della chiamata;C. screening per la <strong>di</strong>agnosi precoce del tumore della mammella: l’ampliamento alle fasce 45-49 e 70-74anni come da DGR 1035/2009, ha visto buoni risultati nel biennio 2010-2011, e continuerà a non avereripercussioni sulla regolare progressione del programma.Si attueranno tutte le mo<strong>di</strong>fiche che verranno definite a livello regionale nel corso del 2012 relativamente alprogramma <strong>di</strong> prevenzione dei tumori colorettali (braccio familiari e anziani) e per la <strong>di</strong>agnosi precoce deltumore della mammella. Fino all’introduzione delle decisioni che andranno a mo<strong>di</strong>ficare quanto ad oggigarantito, l’attività continuerà ad essere portata avanti così come definita in precedenza.Le informazioni richieste dal nuovo flusso informativo a record in<strong>di</strong>viduale per lo screening del tumore dellamammella, che verrà attivato nel 2012, sono presenti nel database <strong>di</strong> screening; si sarà pertanto in grado <strong>di</strong>alimentare tale flusso.61


2.4.6 Promozione della salute e prevenzione infortuni negli ambienti <strong>di</strong> lavoroA) Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoroIn attuazione degli obiettivi previsti dal Piano regionale della Prevenzione, nel 2012:1. saranno organizzati corsi per gli operatori, sia su temi specifici dei Servizi SPSAL e UOIA, che sutemi trasversali del Dipartimento. La formazione programmata a livello <strong>di</strong>partimentale è integrata conla programmazione dei corsi aziendali trasversali e con iniziative esterne, con particolare riguardoalle proposte <strong>di</strong> Area Vasta e Regione. In particolare tutti gli operatori SPSAL e UOIA parteciperannoal Corso Regionale per Ufficiali <strong>di</strong> Polizia Giu<strong>di</strong>ziaria (durata 40 ore) che ha come obiettivo principalel’omogeneità dei comportamenti, dei criteri <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e l’uso degli strumenti nell’esercizio dellefunzioni <strong>di</strong> vigilanza;2. verrà de<strong>di</strong>cato un cospicuo impegno all’assistenza, all’informazione e formazione strutturata neiconfronti <strong>di</strong> tutti i soggetti coinvolti nei processi <strong>di</strong> prevenzione (datori <strong>di</strong> lavoro, RSPP, RLS,consulenti aziendali, manutentori ed utilizzatori <strong>di</strong> apparecchi ed impianti, me<strong>di</strong>ci competenti), sia sutemi relativi a novità legislative, sia su temi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> argomenti complessi. Nel 2012saranno garantite 350 ore <strong>di</strong> formazione/informazione strutturata (con almeno 15 tra corsi eseminari) e 1500 ore <strong>di</strong> assistenza per l’utenza;3. verranno garantite le attività <strong>di</strong> vigilanza richieste, ma anche l’esecuzione <strong>di</strong> attività e progetticonsolidati e pluriennali, integrandoli con i progetti contenuti nel Piano regionale della Prevenzione2010-2012: E<strong>di</strong>lizia, Agricoltura, Cancerogeni, Verifica attrezzature, Patologie muscolo-scheletriche,Formazione. L’attività <strong>di</strong> vigilanza riguarderà i comparti a maggior rischio con una consistentepercentuale (55%) <strong>di</strong> Unità Locali controllate in e<strong>di</strong>lizia e gran<strong>di</strong> opere, nonché in altri comparti <strong>di</strong>particolare rilevanza provinciale (ceramica, metalmeccanica). Verranno garantiti i livelli <strong>di</strong> vigilanzaprogrammati: 2.460 Unità Locali da controllare su 24.430 Unità Locali esistenti (INAIL PAT 2009)pari al 10%;4. verranno mantenuti gli attuali livelli <strong>di</strong> copertura relativi alle verifiche impiantistiche: sono previste6200 verifiche pari al 42% degli impianti e apparecchi da sottoporre a verifica (come nel 2011).B) Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori delle Aziende sanitarieLe azioni programmate per il 2012 sono le seguenti:1. sviluppo <strong>di</strong> una procedura per il tempestivo aggiornamento del documento <strong>di</strong> valutazione dei rischi edei piani <strong>di</strong> emergenza;2. mantenimento della piena conformità alle richieste normative per quanto attiene alla presenza delprogramma <strong>di</strong> miglioramento dei documenti <strong>di</strong> valutazione dei rischi e lo svolgimento annuale dellariunione perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> prevenzione;3. aggiornamento del protocollo <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria per i lavoratori dell’<strong>Azienda</strong> anche la fine <strong>di</strong>una maggiore integrazione con la valutazione dei rischi, in un’ottica <strong>di</strong> qualità;4. mantenimento del pieno rispetto delle scadenze <strong>di</strong> legge sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori;5. costante partecipazione alle iniziative regionali e <strong>di</strong> Area Vasta.62


2.4.7 Funzione <strong>di</strong> sorveglianza epidemiologica e sviluppo del sistema informativo dei Dipartimenti <strong>di</strong>Sanità PubblicaNel corso del 2012 l’<strong>Azienda</strong> parteciperà al programma <strong>di</strong> sorveglianza nutrizionale nazionale “OKKIO 2012”che prevede la valutazione della stato nutrizionale e delle abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita nella popolazione infantile <strong>di</strong> 8 anni<strong>di</strong> età.Per quanto riguarda le attività inerenti l’epidemiologia ambientale, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, che hacoor<strong>di</strong>nato il progetto Moniter 2, nel 2012 continuerà le attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione dei risultati sia verso gli operatoridel servizio sanitario regionale, sia verso la comunità scientifica internazionale. Le competenze acquisitesaranno messe a <strong>di</strong>sposizione per la formazione degli operatori delle altre aziende sanitarie.L’<strong>Azienda</strong> partecipa inoltre alle attività per la conduzione dello stu<strong>di</strong>o sul Supersito, con particolare riguardoalla valutazione degli esiti <strong>di</strong> salute. Nel 2012 si darà inizio a tutte le attività <strong>di</strong> integrazione e adeguamentodei sistemi <strong>di</strong> gestione dati secondo le specifiche in<strong>di</strong>cate dal Sistema Informativo Regionale, per risponderealle richieste <strong>di</strong> invio dei flussi informativi concordati.Nel 2012 saranno pre<strong>di</strong>sposte <strong>di</strong>verse attività per implementare il Sistema Informativo del Dipartimento <strong>di</strong>Sanità Pubblica, secondo le in<strong>di</strong>cazioni regionali e in particolare:- sarà completato l’allineamento delle anagrafiche <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> tutti i Servizi del Dipartimento;- sarà attivato un progetto sperimentale per l’effettuazione del lavoro in mobilità da parte <strong>di</strong> alcuniservizi, in particolare nei cantieri;- inizierà un progetto <strong>di</strong> dematerializzazione degli archivi cartacei, partendo dal Registro Nazionale deiMesoteliomi (ReNaM), con l’acquisizione <strong>di</strong> un software che consentirà l'archiviazione informatizzatadei documenti registrati, nel rispetto delle norme vigenti in materia <strong>di</strong> sicurezza dei dati sensibili.2.5 Sviluppo delle funzioni ed attività <strong>di</strong> ricerca ed innovazione nelle Aziende Sanitarie2.5.1 Le politiche per la ricerca ed innovazioneNel 2012 verrà data piena attuazione al sistema <strong>di</strong> governance della ricerca e dei processi d’innovazionetecnologica e clinico-organizzativa nell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>. Il modello organizzativo adottato trovail suo punto <strong>di</strong> forza nell’integrazione fra i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> competenza del processo della ricerca. Questomodello comprende le seguenti <strong>di</strong>mensioni:o il Board aziendale della ricerca,o l’infrastruttura aziendale Ricerca e Innovazione,o il Gruppo tecnico-metodologico,o l’Anagrafe aziendale della ricerca.Da una parte, tale assetto organizzativo consentirà ai singoli professionisti e ai <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> ottenere unsupporto adeguato dal momento della proposta <strong>di</strong> ricerca fino alla sua realizzazione, e dall’atra consentirà alCollegio <strong>di</strong> Direzione <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre Piani aziendali della ricerca coerenti con gli obiettivi e le prioritàaziendali.63


2.5.2 Le infrastrutture aziendali a sostegno della ricerca e del governo dell’innovazioneA) Il Board della ricerca svolge una funzione sia <strong>di</strong> selezione delle proposte <strong>di</strong> ricerca, verificandone lacoerenza con gli obiettivi aziendali, sia <strong>di</strong> vigilanza del potenziale impatto organizzativo delle attività <strong>di</strong>ricerca sull’operatività dei servizi. L’attività selettiva e valutativa svolta dal Board della ricerca consente <strong>di</strong>sviluppare Piani aziendali della ricerca da proporre al Collegio <strong>di</strong> Direzione.B) L’Infrastruttura Ricerca e Innovazione ha il compito <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento del percorso e <strong>di</strong> supporto tecnicoorganizzativoai <strong>di</strong>partimenti, sia nella fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione delle proposte e del loro orientamento verso lefonti più appropriate <strong>di</strong> finanziamento, sia nella fase <strong>di</strong> realizzazione dei progetti stessi. Garantisce latracciabilità delle attività <strong>di</strong> ricerca, attraverso l’anagrafe della ricerca, la <strong>di</strong>ffusione e trasferibilità dei risultatie la loro ren<strong>di</strong>contazione nel Bilancio <strong>di</strong> missione. Inoltre, provvede allo sviluppo <strong>di</strong> attività per la creazione <strong>di</strong>un ambiente favorevole alla ricerca me<strong>di</strong>ante la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> percorsi formativi e <strong>di</strong> accesso alladocumentazione scientifica e la creazione <strong>di</strong> network professionali aziendali e interaziendali. Infine, favoriscelo sviluppo <strong>di</strong> sinergie e forme <strong>di</strong> collaborazione con l’IRCCS dell’<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>, conle altre aziende sanitarie e le Università del territorio.C) Il Gruppo tecnico-metodologico è composto dallo staff Ricerca e Innovazione, dall’Unità <strong>di</strong> epidemiologiae da esperti a seconda dell’ambito della ricerca (informatici, statistici, farmacisti, ecc..). Questo gruppo sioccupa <strong>di</strong> tradurre le proposte <strong>di</strong> progetto in protocolli <strong>di</strong> ricerca scientificamente adeguati e <strong>di</strong> fornire lecompetenze necessarie per la raccolta e l’analisi dei dati. Lo scopo è <strong>di</strong> supportare lo sperimentatore nellafase <strong>di</strong> preparazione del progetto, al fine <strong>di</strong> garantire sia la fattibilità organizzativa/economica, sia quellatecnica, metodologica e statistica delle proposte progettuali.D) L’Anagrafe aziendale della ricerca consente il monitoraggio e la tracciabilità delle attività <strong>di</strong> ricerca sia pergli aspetti tecnici e sia per quelli economici e amministrativi. L’obiettivo principale dell’anagrafe della ricerca è<strong>di</strong> documentare i progetti <strong>di</strong> ricerca che coinvolgono i <strong>di</strong>partimenti aziendali, permettendo al contempo <strong>di</strong>avere una visione unitaria <strong>di</strong> tutta l’attività <strong>di</strong> ricerca, sia essa preclinica, clinica, inerente stu<strong>di</strong> osservazionalio ricerca sui servizi sanitari intrapresa a livello aziendale. I principali dati raccolti dall’anagrafe della ricercaper ogni progetto riguardano le informazioni generali (responsabile scientifico, amministrativo, durata,ecc…), il finanziamento e i costi <strong>di</strong> previsione e ren<strong>di</strong>contazione, il coinvolgimento in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong>aziende partecipanti, le finalità, il <strong>di</strong>segno dello stu<strong>di</strong>o, l’ambito del progetto, l’area tematica, lo stato <strong>di</strong>avanzamento e gli output della ricerca.2.5.3 La tracciabilità dell’attività <strong>di</strong> ricercaNel 2011 gli sviluppi dell’anagrafe regionale hanno visto l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> impegnata sia nellaconclusione dell’inserimento <strong>di</strong> tutti i progetti attivati nel 2009, sia nel perfezionamento della qualità dei datiraccolti. In accordo con l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale è stato realizzato il controllo <strong>di</strong> qualità sullacompilazione delle schede inserite nel database regionale. Nel corso del 2012 l’<strong>Azienda</strong> provvederà alrecupero e inserimento dei progetti relativi agli anni 2010 e 2011, e metterà a sistema una modalità <strong>di</strong>inserimento dei progetti in tempo reale. Inoltre, verrà rafforzato il sistema congiunto tra <strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> e<strong>Azienda</strong> Ospedaliera <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> <strong>di</strong> raccolta e comunicazione delle pubblicazioni scientifiche deiprofessionisti delle due aziende.64


2.5.4 L’innovazione tecnologicaL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> favorirà l’adesione dei professionisti e delle strutture interessate alleiniziative promosse dall’Osservatorio Regionale per l’innovazione (ORI) e dal PriER (Programma regionalericerca e innovazione). Di particolare interesse sono le iniziative finalizzate allo sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> con<strong>di</strong>visi estandar<strong>di</strong>zzati, sia <strong>di</strong> valutazione delle innovazioni tecnologiche e delle loro implicazioni nei contestiaziendali, sia <strong>di</strong> progettazione della ricerca sui servizi sanitari e i modelli clinico-assistenziali. A questoscopo, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> si impegna a collaborare con quelle iniziative promosse dall’ORIfinalizzate a sperimentare sistemi innovativi <strong>di</strong> adozione delle nuove tecnologie. In particolare, si impegna amettere a punto un sistema efficace <strong>di</strong> segnalazione all’Osservatorio Regionale per l’innovazione sia deipiani <strong>di</strong> adozione <strong>di</strong> nuove tecnologie sanitarie, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci innovativi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a complessità, alloscopo <strong>di</strong> favorirne un’istruttoria e una valutazione con<strong>di</strong>visa a livello regionale.Sia nel livello aziendale, che <strong>di</strong> Area Vasta, è obiettivo sviluppare metodologie <strong>di</strong> Health TechnologyAssessment (HTA) a supporto delle decisioni <strong>di</strong> allocazione e ottimizzazione d’uso delle tecnologie, conparticolare riferimento ai <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci, strumenti ed elettrome<strong>di</strong>cali <strong>di</strong> nuova concezione, procedurechirurgiche e interventistiche innovative.Digitalizzazione dell’attività mammograficaDa inizio 2012 è pienamente operativa la rete provinciale <strong>di</strong> un<strong>di</strong>ci mammografi <strong>di</strong>gitali. Si tratta <strong>di</strong> una dellemaggiori innovazioni tecnologiche degli ultimi anni con possibilità <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che innovative quali latomosintesi e la mammografia con mezzo <strong>di</strong> contrasto.2.5.5 Le innovazioni clinico-organizzativeRiguardo alle attività <strong>di</strong> ricerca in ambito clinico-organizzativo, l’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> saràimpegnata nel 2012 al raggiungimento degli obiettivi dei progetti presentati al Fondo per la Modernizzazione2010-2012:1. Costruzione e consolidamento <strong>di</strong> un modello assistenziale per intensità <strong>di</strong> cure negli ospedali delpresi<strong>di</strong>o ospedaliero provinciale dell’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong>;2. Realizzazione, nelle Case della salute, <strong>di</strong> ambulatori a gestione infermieristica per pazienti affetti dascompenso car<strong>di</strong>aco;3. Trasferimento <strong>di</strong> buone pratiche <strong>di</strong> contrasto alle iniquità in riferimento agli utenti nei servizi sanitari,socio-sanitari e <strong>di</strong> comunità;4. Miglioramento della gestione della gravidanza fisiologica nelle Aziende <strong>di</strong> Area Vasta <strong>Emilia</strong> Nord;5. Trial clinico per valutare l’efficacia della tomo sintesi mammografica nel percorso <strong>di</strong> screening deltumore della mammella della Provincia <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> nella fascia <strong>di</strong> età 45-74 anni.Durante il 2012 verrà garantita la ren<strong>di</strong>contazione perio<strong>di</strong>ca dello svolgimento dei progetti e dei risultatiinterme<strong>di</strong>, sia attraverso modalità formali, sia me<strong>di</strong>ante la promozione <strong>di</strong> iniziative finalizzate alla <strong>di</strong>ffusione ealla con<strong>di</strong>visione dei processi.2.5.6 La formazioneA) Strumenti DidatticiNegli ultimi anni le tipologie formative tra<strong>di</strong>zionali sono state affiancate da modalità formative innovative. Inparticolare, nel 2012 verrà implementata ulteriormente la formazione a <strong>di</strong>stanza, già strutturata e attiva in65


vari corsi (es. corso per <strong>di</strong>rigenti e preposti “Sicurezza on line”, corso che affianca la formazione in aula“Accre<strong>di</strong>tamento, dove, come e perché”), con nuove proposte formative relative ai seguenti corsi on line:“Corso Base Sicurezza”, “Aggiornamento in me<strong>di</strong>cina clinica: casistica clinica”, “Il corretto utilizzo dellaventilo terapia non invasiva nei reparti <strong>di</strong> degenza internistici”, “La gestione della sepsi in me<strong>di</strong>cina interna”,“Il corretto utilizzo del sistema <strong>di</strong> monitoraggio multiparametrico”.Inoltre, anche per il 2012 sono programmati corsi che sviluppano l’approccio alla relazione empaticaattraverso esperienze <strong>di</strong> interazione con i partecipanti, anche in out-door; in particolare si segnala unpercorso formativo progettato in modo articolato “Gestire le risorse umane” e declinato nelle tematicherelative alla comunicazione efficace, la leadership, il feedback come strumento <strong>di</strong> lavoro, lo stato d’animo el’atteggiamento mentale.Continua la metodologia formativa sul campo consolidata come esperienza <strong>di</strong> miglioramento della qualità delcontesto lavorativo. Le tipologie nelle quali viene declinata prevedono gruppi <strong>di</strong> lavoro, incontri <strong>di</strong> equipe avari livelli, <strong>di</strong>scussioni e confronti, analisi <strong>di</strong> casi, supervisioni con esperto esterno.B) Accre<strong>di</strong>tamentoL’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> ha ottenuto l’accre<strong>di</strong>tamento alla funzione <strong>di</strong> gestione della formazione e,dal 9 maggio 2012, la funzione <strong>di</strong> provider. In conformità agli standard in<strong>di</strong>cati dal Regolamento applicativodella Commissione Nazionale ECM e richiamati dalla DGR 1333/2011, L’<strong>Azienda</strong> ha istituito il ComitatoScientifico e nominato il suo Coor<strong>di</strong>natore e procederà ad espletare le proprie funzioni.C) Dossier FormativoÈ iniziata la sperimentazione del dossier formativo presso il Dipartimento <strong>di</strong> Sanità Pubblica, qualestrumento <strong>di</strong> programmazione e valutazione del percorso formativo del singolo operatore e del gruppo <strong>di</strong> cuifa parte (equipe o network professionale), correlato al profilo professionale ed alla posizione organizzativa.L’articolazione del percorso prevede, per ogni macroarea del <strong>di</strong>partimento, la definizione degli obiettivi <strong>di</strong>struttura <strong>di</strong> interesse formativo, l’in<strong>di</strong>viduazione delle competenze da sviluppare e la programmazioneformativa annuale, a cui seguirà una fase <strong>di</strong> declinazione <strong>di</strong> un set <strong>di</strong> competenze tecniche.D) Corsi <strong>di</strong> formazione managerialiNel 2012 si prevede <strong>di</strong> organizzare il Corso <strong>di</strong> formazione manageriale destinato ai professionisti già titolari<strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> struttura, in riferimento alle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al D.L.gs 502/92 smie, D.Lgs 229/99 smie eDPR 484/97.66


BilancioEconomicoPreventivo2012

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