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Storia romana ed epigrafia latina - Terra Italia ONLUS

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290<br />

g i a n l u c a g r e g o r i<br />

Alfonso Bartoli, che diresse gli scavi nel Foro Romano a partire dal 1934,<br />

fece conoscere il testo, gravemente mutilo, della grossa base di una statua,<br />

di bronzo piuttosto che d’oro, che il Senato aveva d<strong>ed</strong>icato a Flavius Aetius<br />

dopo la sua vittoria su Burgundi e Goti (anni 436-438 d.C.). 94 L’importante<br />

documento fu imm<strong>ed</strong>iatamente ristudiato, in altra s<strong>ed</strong>e, da A. Degrassi, che<br />

propose integrazioni differenti <strong>ed</strong> una cronologia diversa da quella avanzata<br />

dal primo <strong>ed</strong>itore (fig. 8). 95<br />

Era destinata a suscitare una qualche eco anche l’<strong>ed</strong>izione di Giuseppe<br />

Marchetti Longhi, nell’ambito per la verità di un contributo di topografia antica,<br />

della d<strong>ed</strong>ica a Pompeo Magno, insignito del solo titolo di imperator, da<br />

parte degli Italici impegnati in attività commerciali ad Agrigento: 96 rinvenuta<br />

negli scavi che allora si stavano compiendo nell’area sacra di Largo Argentina,<br />

l’iscrizione dovrebbe risalire agli anni successivi al 61 a.C., quando Pompeo<br />

ricevette l’appellativo di Magno in relazione alla sua terza acclamazione imperatoria<br />

(fig. 9). Si potrebbe pensare in particolare agli anni compresi tra il 55 <strong>ed</strong><br />

il 52 a.C., vale a dire dopo la costruzione del teatro di Pompeo, nel cui ambito<br />

la d<strong>ed</strong>ica di statua dovrebbe essere immaginata, e nel periodo in cui questi<br />

detenne la cura annonae, funzione che dovette offrirgli l’occasione d’entrare<br />

in contatto con i commercianti operanti in Sicilia.<br />

Nel primo fascicolo dei Rendiconti Orazio Marucchi, dopo averlo fatto<br />

acquistare per i Musei Vaticani sul mercato antiquario, pubblicava il testo<br />

inciso sul timpano dell’<strong>ed</strong>icola d<strong>ed</strong>icata ad Ercole Esichiano da Hierus<br />

<strong>ed</strong> Asylus, i due schiavi gemelli del prefetto al pretorio Claudio Liviano<br />

(fig. 10). 97 Come capita spesso, il testo finì per suscitare l’attenzione degli<br />

studiosi solo molto più tardi: in particolare nell’ultimo decennio il monumento<br />

è stato al centro di più contributi, volti ad indagare da un lato l’originario<br />

contesto di provenienza, dall’altro la figura dei due schiavi, menzionati<br />

pure da Marziale, e la personalità del loro illustre dominus. 98<br />

94 CIL, VI 41389, con qualche variante di lettura e di integrazione rispetto all’<strong>ed</strong>izione di A.<br />

Ba rt o l i, Il senato romano in onore di Ezio, in Rendiconti PARA, s. 3, XXII 1946-1947, pp. 253-265.<br />

Nello stesso fascicolo dei Rendiconti venne pubblicato il saggio di P. De Fr a n c i s c i, Per la storia del<br />

senato romano e della curia nei secoli V e VI, ibid., pp. 275-317, strettamente collegato al prec<strong>ed</strong>ente,<br />

in quanto in esso si tratteggiava, attraverso fonti giuridiche e testi letterari, la storia del senato<br />

romano dal 410 al 630 d.C., quando la Curia venne consacrata come chiesa di S. Adriano; è tornato<br />

di recente sul problema Fr a s c h e t t i, La conversione cit. (nota 63), pp. 179-184.<br />

95 A. Degrassi, L’iscrizione in onore di Aezio e l’«Atrium Libertatis», in Bullettino della Commissione<br />

Archeologica Comunale, LXXII 1946-48, pp. 33-44.<br />

96 CIL, VI 40903, con ricco commento e qualche variante di lettura rispetto alla prima <strong>ed</strong>izione<br />

di G. Ma r c h e t t i Lo n g h i , “Theatrum lapideum”, “Curia Pompeia” e “Trullum dominae Maraldae”,<br />

in Rendiconti PARA, s. 3, XII 1936, pp. 277-279.<br />

97 AE 1924, 15: O. Ma r u c c h i, Di un’<strong>ed</strong>icola del tempo di Traiano con iscrizione sacra ad Ercole,<br />

in Rendiconti PARA, s. 3, I 1921-1922, 1922-1923, pp. 89-94. I due schiavi erano già noti da CIL,<br />

VI 280 = 30728.<br />

98 Cfr. G. L. Gr e g o r i, Iscrizioni e topografia religiosa di Roma: il sacello di Hercules Invictus<br />

Hesychianus, in G. Pa c i (cur.), EPIGRAFAI. Miscellanea epigrafica in onore di Lidio Gasperini,

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