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indagine sulla popolazione di salmerino alpino nel lago della valle ...

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Unione Pesca Sportiva <strong>della</strong> Provincia <strong>di</strong> Sondrio<br />

INDAGINE SULLA POPOLAZIONE DI SALMERINO<br />

ALPINO NEL LAGO DELLA VALLE DI LEI<br />

Dr. Edoardo Fusi<br />

Maggio 2003<br />

1.Premessa<br />

La <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong> <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> (Salvelinus alpinus) del <strong>lago</strong> <strong>della</strong> Val <strong>di</strong> Lei, in base alle<br />

segnalazioni dei pescatori che la frequentano, sarebbe numerosa ma formata in prevalenza da<br />

soggetti <strong>di</strong> taglia me<strong>di</strong>o-piccola e con bassa corposità.<br />

Tale fenomeno <strong>di</strong> scarso accrescimento è comune per questa specie ed è segnalato dalla<br />

letteratura scientifica; esistono inoltre alcuni stu<strong>di</strong> relativi a laghi alpini naturali ed artificiali<br />

<strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> Sondrio, effettuati negli anni ’90 dove, per il <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong>, si sono<br />

riscontrate con<strong>di</strong>zioni analoghe a quelle sopra citate.<br />

La finalità <strong>di</strong> questa <strong>indagine</strong> è, quin<strong>di</strong>, quella <strong>di</strong> ottenere dati statistici <strong>sulla</strong> <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> del <strong>lago</strong> <strong>della</strong> Val <strong>di</strong> Lei (biomassa, composizione in classi <strong>di</strong> età e con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> accrescimento) e <strong>di</strong> fornire eventuali in<strong>di</strong>cazioni <strong>sulla</strong> gestione dell’ittiofauna <strong>nel</strong> bacino.


2. Descrizione dell’ambiente<br />

L’invaso <strong>della</strong> Valle <strong>di</strong> Lei, situato a quota 1930 m/s.l.m., appartiene al bacino idrografico<br />

Reno-Danubio ed è localizzato per il 95% in Italia mentre la parte rimanente, che comprende la<br />

<strong>di</strong>ga ed i relativi impianti, ricade in territorio elvetico.<br />

Esso costituisce uno dei bacini artificiali più estesi <strong>della</strong> regione, con le seguenti caratteristiche<br />

morfologiche:<br />

area massima <strong>di</strong> 4,28 km 2<br />

<br />

<br />

lunghezza massima 9 km<br />

profon<strong>di</strong>tà massima <strong>di</strong> 140 m<br />

4<br />

capacità <strong>di</strong> invaso <strong>di</strong> 198 x106 m 3<br />

Le sue acque sono sfruttate per la produzione<br />

idroelettrica dalla società elvetica Kraftwerke<br />

Hinterrehin A. G.<br />

3<br />

Questo bacino artificiale è caratterizzato dalle<br />

tipiche con<strong>di</strong>zioni ambientali dei laghi alpini:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

scarsa concentrazione <strong>di</strong> sali <strong>di</strong>sciolti<br />

basse temperature<br />

superficie gelata per circa 6 mesi<br />

cicli biologici limitati al breve periodo<br />

estivo.<br />

Quin<strong>di</strong>, dal punto <strong>di</strong> vista ecologico il bacino <strong>della</strong><br />

Val <strong>di</strong> Lei è classificato come oligotrofo cioè un<br />

ambiente dotato <strong>di</strong> una limitata produzione<br />

vegetale (fitoplancton) e, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> una<br />

modesta biomassa animale.<br />

Le specie ittiche presenti, totalmente derivate da<br />

interventi <strong>di</strong> immissione a scopo <strong>di</strong><br />

ripopolamento, sono la trota fario (Salmo trutta<br />

fario), la trota iridea (Oncorhynchus mykiss), il<br />

<strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> (Salvelinus alpinus), il <strong>salmerino</strong><br />

canadese (Salvelinus namajcush) .<br />

1<br />

2<br />

2


3.Dati bibliografici<br />

Per il <strong>lago</strong> <strong>della</strong> Valle <strong>di</strong> Lei esistono specifici dati bibliografici relativi a due precedenti indagini <strong>di</strong><br />

cui si riporta una breve sintesi che sarà utile per delineare l’evoluzione delle popolazioni ittiche.<br />

1. Negli anni 1985 e 1986 in seguito a problemi segnalati dai pescatori si è svolto un stu<strong>di</strong>o<br />

specificamente mirato <strong>sulla</strong> situazione del <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> in cui si sono analizzati 65 pesci<br />

prelevati con reti da pesca.<br />

Dallo stu<strong>di</strong>o è emerso che il <strong>salmerino</strong> è la specie ampiamente dominante (85% del campione),<br />

e che esso ha mo<strong>di</strong>ficato le sue normali abitu<strong>di</strong>ni alimentari, normalmente planctofaghe durante<br />

i primi anni <strong>di</strong> vita, adattandosi a nutrirsi prevalentemente <strong>di</strong> benthos. I dati hanno evidenziato<br />

un buon accrescimento fino all’età <strong>di</strong> tre anni seguito da un forte rallentamento <strong>di</strong> sviluppo negli<br />

anni successivi, coincidente con il momento del passaggio alla fase con alimentazione ittiofaga.<br />

Dalle conclusioni dell’<strong>indagine</strong> si in<strong>di</strong>vidua come fattore limitante la modesta <strong>di</strong>sponibilità<br />

alimentare che ha determinato un eccesso <strong>di</strong> competizione alimentare con gli altri salmoni<strong>di</strong><br />

(fario, iridea, <strong>salmerino</strong> canadese) presenti <strong>nel</strong>l’ambiente.<br />

2. Nel 1993, fra le attività <strong>della</strong> “Ricerca triennale finalizzata al recupero faunistico <strong>di</strong> specie<br />

ittiche <strong>di</strong> particolare pregio alieutico “ promossa dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a, <strong>nel</strong> <strong>lago</strong> <strong>di</strong> Val <strong>di</strong><br />

Lei si è svolto un intervento <strong>di</strong> cattura <strong>di</strong> salmerini alpini destinati al trasferimento <strong>nel</strong> <strong>lago</strong> <strong>di</strong><br />

Iseo per effettuare un ripopolamento. Nel corso dell’operazione furono catturati, con attrezzi da<br />

pesca professionale, 560 salmerini dei quali 400 destinati al successivo ripopolamento, 30<br />

sottoposti ad accurate analisi biometriche ed i rimanenti rilasciati.<br />

I risultati <strong>di</strong> questo lavoro hanno permesso <strong>di</strong> confermare il fatto che il <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> è la<br />

specie dominante del bacino dove è risultato presente con una biomassa molto abbondante,<br />

come evidenziato dalle numerose catture. Si sono però riscontrati problemi <strong>di</strong> accrescimento:<br />

dopo i primi due anni <strong>di</strong> sviluppo con un tasso paragonabile a quello riscontrato in altri laghi<br />

(Como, Enga<strong>di</strong>na), a partire dal terzo anni <strong>di</strong> età si è registrato un netto ritardo <strong>della</strong> crescita<br />

determinato da carenze alimentari.<br />

Inoltre si è riscontrato un valore molto basso del fattore <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione K (0,73) in primavera<br />

dovuto alla interruzione dell’alimentazione durante lungo periodo invernale.<br />

3


3. Prelievo ittico<br />

Nei giorni 18 e 19 maggio 2003 si è svolto un campionamento <strong>della</strong> fauna ittica <strong>nel</strong> <strong>lago</strong> <strong>della</strong> Valle<br />

<strong>di</strong> Lei svolto da personale UPS coa<strong>di</strong>uvato da alcuni pescatori esperti a tale scopo incaricati con<br />

apposito decreto del Servizio Pesca <strong>della</strong> Provincia <strong>di</strong> Sondrio<br />

Nonostante l’accessibilità <strong>della</strong> zona consenta <strong>di</strong> operare con attrezzature <strong>di</strong> grande cattura, (barca e<br />

reti da pesca professionale), considerate le incertezze sui tempi <strong>di</strong> apertura del Passo Spluga ed al<br />

fine <strong>di</strong> realizzare l’operazione entro i tempi utili, cioè l’apertura <strong>della</strong> pesca nei laghi alpini, si è<br />

optato per effettuare il prelievo con strumenti per la pesca <strong>di</strong>lettantistica.<br />

.Il numero totale <strong>di</strong> pescatori che hanno effettuato il prelievo ittico è stato <strong>di</strong> 5 unità che hanno<br />

operato per circa 12 ore sulle rive del <strong>lago</strong> <strong>nel</strong>le località Pian del Nido-1, Rebella-2, Ganda Nera-3<br />

e presso gli impianti idroelettrici - 4 (ve<strong>di</strong> mappa pag. 2).<br />

Le catture si sono svolte utilizzando attrezzature costituite da canne da pesca con muli<strong>nel</strong>lo ed esche<br />

naturali o artificiali.<br />

Tutti i soggetti prelevati sono stati sottoposti ad analisi biometrica per la determinazione <strong>della</strong><br />

lunghezza totale, tramite un apposito ittiometro, e del peso per mezzo <strong>di</strong> una bilancia <strong>di</strong>gitale dotata<br />

<strong>di</strong> una sensibilità <strong>di</strong> 2 g.<br />

Un sottocampione costituito da 15 pesci è stato invece sacrificato per effettuare oltre alla lunghezza<br />

ed il peso anche ulteriori analisi riguardanti la presenza <strong>di</strong> parassiti.<br />

Struttura del campione analizzato<br />

Il campione totale <strong>di</strong> pesci catturati è risultato <strong>di</strong> 85 soggetti <strong>di</strong> cui si riportano i dati <strong>sulla</strong><br />

composizione per specie, sul fattore K, che in<strong>di</strong>ca la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> accrescimento me<strong>di</strong>a, e <strong>sulla</strong><br />

percentuale <strong>di</strong> pesci prelevabili in base all’attuale regolamento <strong>di</strong> pesca.<br />

specie n° K me<strong>di</strong>a L>24cm<br />

Trota fario 41 0,90 17 (41%)<br />

Trota iridea 1 0,94 1 (100%)<br />

Salmerino <strong>alpino</strong> 43 0,81 27 (63%)<br />

I risultati delle catture non sono statisticamente significativi per valutazioni <strong>di</strong> tipo quantitativo<br />

causa <strong>della</strong> selezione dello strumento <strong>di</strong> cattura. Consentono tuttavia <strong>di</strong> delineare la presenza<br />

consistente <strong>di</strong> due specie ittiche, il <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> e la trota fario e <strong>di</strong> rari esemplari <strong>di</strong> trota iridea.<br />

4


L’analisi dei dati evidenzia il fatto che, per ambedue le specie, sono prevalenti gli in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong><br />

taglia compresa fra 19 e 27 cm <strong>di</strong> lunghezza mentre sono assenti dal campione soggetti <strong>di</strong> taglia<br />

inferiore, a causa <strong>della</strong> loro scarsa catturabilità con la canna da pesca.<br />

I pesci <strong>di</strong> taglia maggiore, scarsamente rappresentati <strong>nel</strong> campione, sono invece catturabili con gli<br />

frequenze (n°)<br />

12<br />

11<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

Trota fario - Val <strong>di</strong> Lei 2003<br />

Distribuzione in classi <strong>di</strong> frequenza<br />

19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41<br />

classi <strong>di</strong> frequenza (cm)<br />

strumenti utilizzati e, pertanto, la loro consistenza numerica si può effettivamente ritenere modesta.<br />

La scarsità dei soggetti <strong>di</strong> taglia maggiore pare non sia dovuto al prelievo dei pescatori sportivi in<br />

quanto, in questo caso, verrebbero catturati tutti i soggetti <strong>di</strong> taglia superiore a 24 cm determinando<br />

una situazione incompatibile con quanto osservato. Infatti <strong>nel</strong> campione era presente un elevato<br />

numero <strong>di</strong> pesci <strong>di</strong> taglia prelevabile (trota fario 41%, <strong>salmerino</strong> 67%).<br />

Quin<strong>di</strong> si può ipotizzare che l’assenza <strong>di</strong> pesci <strong>di</strong> misura superiore a 27 cm sia motivato dal fatto<br />

che la velocità <strong>di</strong> crescita tenda ad annullarsi all’età <strong>di</strong> 3-4 anni. Tale fenomeno, già rilevato <strong>nel</strong><br />

corso <strong>di</strong> precedenti stu<strong>di</strong> è presumibilmente motivato dalla carenza <strong>di</strong> alimento per i pesci <strong>nel</strong><br />

momento del passaggio ad un regime ittiofago.<br />

Salmerino <strong>alpino</strong> - Val <strong>di</strong> Lei 2003<br />

Distribuzione in classi <strong>di</strong> frequenza<br />

frequenze (n°)<br />

11<br />

10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38<br />

classi <strong>di</strong> frequenza (cm)<br />

5


Probabilmente le trote e i salmerini <strong>della</strong> Val <strong>di</strong> Lei tendono ad avere un rallentamento<br />

<strong>nel</strong>l’accrescimento a partire dal 3 anno <strong>di</strong> età e raggiungono la maturità riproduttiva ad una taglia<br />

inferiore <strong>di</strong> quella normale per queste specie.<br />

Questo fenomeno non pare però <strong>di</strong>sturbare il rapporto fra lunghezza e peso dei pesci in quanto il<br />

fattore <strong>di</strong> accrescimento K calcolato è stato per la trota fario K= 0,90 e per il <strong>salmerino</strong> K = 0,81.<br />

Questi risultati, seppure inferiori al valore ottimale (K = 1), sono comunque compatibili con la<br />

con<strong>di</strong>zione del prelievo che è avvenuto al termine del periodo invernale durante il quale i pesci<br />

interrompono l’alimentazione e perciò subiscono un considerevole <strong>di</strong>magramento.<br />

Il valore del fattore <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione è risultato costante per tutte le classi <strong>di</strong> lunghezza <strong>della</strong> trota fario<br />

Per il <strong>salmerino</strong> invece si è potuta evidenziare una netta <strong>di</strong>fferenza fra i pesci <strong>di</strong> taglia inferiore a 23<br />

cm, che presentavano un valore <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o K = 0,88, e quelli <strong>di</strong> taglia superiore a 23 cm che invece<br />

avevano un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> K = 0,74. Questo fatto può essere spiegato con una possibile <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> trovare adeguate risorse alimentari da parte dei soggetti <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni.<br />

L’analisi <strong>della</strong> relazione fra lunghezza e peso effettuata tramite una regressione esponenziale ha<br />

fornito risultati che evidenziano uno stato <strong>di</strong> accrescimento normale per fario e salmerini<br />

appartenenti alle <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> lunghezza.<br />

In particolare ciò viene rappresentato dal valore dell’esponente <strong>nel</strong>l’equazione, (3,008 per la fario e<br />

2,93 per il <strong>salmerino</strong>) che in<strong>di</strong>ca un corretto rapporto fra l’accrescimento in lunghezza e in peso per<br />

i due salmoni<strong>di</strong>.<br />

600<br />

500<br />

Salmerino <strong>alpino</strong>- Val <strong>di</strong> Lei 2003 - relazione lunghezza peso<br />

y = 0,011x 2,93<br />

R 2 = 0,9907<br />

800<br />

700<br />

Trota fario - Val <strong>di</strong> Lei 2003 - relazione lunghezza peso<br />

y = 0,0099x 3,0008<br />

R 2 = 0,9915<br />

600<br />

400<br />

500<br />

peso (g)<br />

300<br />

peso (g)<br />

400<br />

200<br />

300<br />

200<br />

100<br />

100<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45<br />

lunghezza (cm)<br />

0<br />

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45<br />

lunghezza (cm)<br />

6


5. Indagine con ecoscandaglio<br />

Durante questa <strong>indagine</strong>, allo scopo <strong>di</strong> valutare la presenza ittica, si è anche utilizzato<br />

l’ecoscandaglio Lowrange X-75, uno strumento capace <strong>di</strong> misurare la profon<strong>di</strong>tà dell’acqua e <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare la presenza <strong>di</strong> pesci. Esso fornisce in modalità fish ID, per ogni “bersaglio” identificato,<br />

anche la profon<strong>di</strong>tà ( o la <strong>di</strong>stanza ) e la attribuzione ad una classe <strong>di</strong> lunghezza.<br />

Questo strumento, progettato per l’uso verticale, cioè da una imbarcazione, si è rivelato efficace<br />

anche <strong>nel</strong>la scansione orizzontale. Operando dalle rive con l’ecoscandaglio è possibile in<strong>di</strong>viduare i<br />

pesci presenti <strong>nel</strong> <strong>lago</strong> ricavandone delle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> tipo semi-quantitativo; l’ecoscandaglio però<br />

non fornisce <strong>di</strong>rettamente informazioni utili per l’identificazione delle specie ittiche.<br />

Scansioni effettuate il giorno 19/05/02, <strong>nel</strong>le medesime località dove si è realizzato il prelievo ittico,<br />

hanno permesso <strong>di</strong> registrare la presenza <strong>di</strong> branchi composti da centinaia <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui. I pesci<br />

in<strong>di</strong>viduati erano quasi certamente salmerini in quanto il loro comportamento gregario e la loro<br />

posizione, a circa 30 m dalla riva e presso la superficie, coincideva con i dati riguardanti il<br />

comportamento <strong>di</strong> questa specie che ha abitu<strong>di</strong>ni essenzialmente pelagiche.<br />

Le informazioni raccolte con l’ecoscandaglio hanno evidenziato una presenza molto abbondante <strong>di</strong><br />

pesci, presumibilmente appartenenti alla specie <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong>, concentrati <strong>nel</strong>la zona centrale del<br />

<strong>lago</strong>.<br />

5. Conclusioni e proposte operative<br />

I dati ricavati dai pesci catturati <strong>nel</strong> <strong>lago</strong> <strong>della</strong> Val <strong>di</strong> Lei nei giorni 18 e 19 maggio 2003 hanno<br />

permesso <strong>di</strong> delineare alcuni aspetti del popolamento ittico che vengono <strong>di</strong> seguito esposti.<br />

1. La <strong>popolazione</strong> ittica è composta esclusivamente da salmoni<strong>di</strong> delle specie Salmo trutta fario e<br />

Salvelinus alpinus, e con la presenza occasionale <strong>di</strong> Oncorhynchus mykiss. Il <strong>salmerino</strong><br />

canadese Salvelinus namajcush probabilmente presente ma che non è stato catturato.<br />

2. Per le due specie dominanti mancano soggetti delle taglie superiori in quanto, esclusi due casi, il<br />

campione raccolto rappresenta una <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong> pesci <strong>di</strong> taglia inferiore a 27 cm.<br />

3. La <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong> <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong>, con un valore del K me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 0,81, evidenzia segni <strong>di</strong><br />

carenza alimentare, in particolare per gli in<strong>di</strong>vidui <strong>della</strong> fascia <strong>di</strong> taglia superiore; i pesci <strong>di</strong><br />

lunghezza maggiore <strong>di</strong> 23 cm, infatti, hanno un valore <strong>di</strong> K più basso, mostrando il segno <strong>di</strong> uno<br />

stato <strong>di</strong> alimentazione insufficiente.<br />

7


4. Per la trota fario, seppure in assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong> grande taglia, lo stato <strong>di</strong> accrescimento<br />

appare più favorevole in quanto il fattore <strong>di</strong> sviluppo K è più elevato (0,90) ed è costante per<br />

tutte le classi <strong>di</strong> lunghezza.<br />

5. La presenza <strong>di</strong> numerosi pesci <strong>di</strong> taglia legalmente catturabile (L>24 cm) evidenzia una bassa<br />

pressione <strong>di</strong> pesca su questo ambiente.<br />

6. La presenza <strong>di</strong> numerosi pesci <strong>di</strong> taglia legalmente catturabile (L>24 cm) fa supporre che la<br />

contemporanea assenza <strong>di</strong> soggetti <strong>di</strong> grossa taglia sia dovuta ad un arresto <strong>della</strong> crescita<br />

piuttosto che ad una carenza <strong>di</strong> pesci più vecchi.<br />

7. Per il <strong>salmerino</strong> la scansione con ecoscandaglio ha <strong>di</strong>mostrato l’esistenza <strong>di</strong> una abbondante<br />

<strong>popolazione</strong> localizzata <strong>nel</strong>la zona pelagica del bacino.<br />

In sintesi la <strong>popolazione</strong> del <strong>lago</strong> può definirsi abbondante, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sviluppo<br />

sostanzialmente favorevoli per la trota fario, ma che con segni <strong>di</strong> squilibrio per il <strong>salmerino</strong>. Questa<br />

specie infatti ha evidenziato una numerosa presenza e la mancanza <strong>di</strong> pesci <strong>di</strong> taglia maggiore<br />

dovuta, probabilmente dovuta ad uno scarso accrescimento per i soggetti lunghi più <strong>di</strong> 23 cm.<br />

In relazione alle modeste <strong>di</strong>sponibilità alimentari esistenti in questo ambiente la densità <strong>di</strong> salmerini<br />

pare quin<strong>di</strong> eccessiva. Ciò può determinare, in generale, uno stato <strong>di</strong> carenza alimentare <strong>di</strong> cui<br />

risentono in particolare i soggetti <strong>di</strong> taglia maggiore che, al momento del passaggio ad abitu<strong>di</strong>ni<br />

alimentari ittiofaghe, non trovando pesci <strong>di</strong> piccola taglia da predare, continuano ad alimentarsi con<br />

invertebrati bentonici entrando in competizione con le classi giovanili.<br />

Nel <strong>lago</strong> <strong>di</strong> Val <strong>di</strong> Lei lo stato <strong>di</strong> scarsa <strong>di</strong>sponibilità alimentare potrebbe inoltre aver favorito la<br />

selezione <strong>di</strong> una razza ad accrescimento lento in grado <strong>di</strong> raggiungere la maturità sessuale ad una<br />

taglia ancora compatibile con l’alimentazione basata su plancton e benthos.<br />

Al fine <strong>di</strong> migliorare la situazione <strong>di</strong> eccessiva densità <strong>della</strong> <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong> <strong>salmerino</strong> <strong>alpino</strong> l’unico<br />

intervento possibile è quello <strong>di</strong> prelevare un certo numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui adulti aumentando, <strong>di</strong><br />

conseguenza, la <strong>di</strong>sponibilità alimentare per i soggetti più giovani che sono i più efficienti <strong>nel</strong>la<br />

conversione in biomassa delle limitate risorse del bacino.<br />

L’aumento del prelievo in questo bacino, finalizzato alle risoluzione dei suddetti problemi si potrà<br />

ottenere con due tipi <strong>di</strong> interventi:<br />

1. incremento del numero <strong>di</strong> soggetti prelevabili tramite la pesca sportiva, elevando il numero<br />

<strong>di</strong> catture giornaliere per pescatore;<br />

8


2. effettuando dei perio<strong>di</strong>ci prelievi con attrezzature <strong>di</strong> grande cattura con la finalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>radare<br />

la <strong>popolazione</strong> del <strong>lago</strong> ma rendendo contemporaneamente <strong>di</strong>sponibile del materiale ittico<br />

pregiato per effettuare interventi <strong>di</strong> ripopolamento in altri laghi <strong>della</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

Inoltre si propone <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire le immissioni <strong>di</strong> trotelle <strong>della</strong> specie fario per due anni al fine <strong>di</strong><br />

valutare se, <strong>di</strong>minuendo la biomassa ittica complessiva, la <strong>popolazione</strong> <strong>di</strong> trote e salmerini si<br />

svilupperà in modo da rendere <strong>di</strong>sponibili per la pesca sportiva anche dei soggetti <strong>di</strong> taglia superiore<br />

a quelli attualmente esistenti<br />

Infine allo scopo <strong>di</strong> tenere sotto controllo la situazione <strong>della</strong> <strong>popolazione</strong> ittica del <strong>lago</strong> si<br />

suggerisce inoltre <strong>di</strong> effettuare un nuovo controllo <strong>sulla</strong> situazione al termine <strong>della</strong> stagione estiva in<br />

modo da poter valutare, oltre ai normali parametri biometrici, anche lo stato <strong>di</strong> sviluppo delle<br />

gona<strong>di</strong> <strong>nel</strong>la fase imme<strong>di</strong>atamente precedente la stagione riproduttiva.<br />

9

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