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Mercoledì 14 Agosto San Maurizio d’Opaglio frazione Lagna giardino Associazione (Teatro degli Scalpellini) dalle ore 17 INGRESSO 10 € con degustazioni Un Paese a Sei Corde Suonovivo duo Il duo Suono Vivo è composto da Massimiliano Alloisio (chitarrista classico e musicologo) e Loris Stefanuto (percussionista docente del Conservatorio di Mantova) propone musiche di ambientazione ispano latina classica e contemporanea (Sanz, Dyens, Colonna), spaziando attraverso il repertorio flamenco tradizionale e attuale, sfociando in una vena compositiva originale rappresentata da brani inediti. Il duo evidenzia il connubio e la potenzialità degli strumenti, interessando diversi stili e culture musicali. La selezione del repertorio, tratto dalle pagine per chitarra solista, si sviluppa attraverso due direzioni: una temporale che abbraccia un vasto periodo (dal XVIII sec. fino ai contemporanei) e una etnomusicologica, attingendo dalla musica spagnola (G. Sanz, F. Tarrega, I. Albeniz, J. Lorenzo, V. Amigo, P.de Lucia), brasiliana (Pernambuco, E. Nazareth, B. Powell, H. Villalobos, Garoto), venezuelana (A. Lauro), argentina (A. Piazzolla) e classica (A. Barrios, R. Dyens, M. Colonna). I brani estrapolati da questi filoni musicali riguardano in p<strong>arti</strong>colar modo gli stili di rumba (cubana e flamenca), bossa nova, choro (da chorar: in brasiliano piangere), samba, valse (criollo ed europeo) e tango (argentino e flamenco). La rivisitazione del repertorio, in origine concepito per chitarra sola, conferisce una nuova vitalità alla musica attraverso il sostegno delle percussioni, specialmente cajon, pandero, steel drum e colori con interscambi di assoli, variazioni e pedali armonici. Il vero nucleo del progetto musicale consiste nella ricerca e nella composizione di brani originali del duo, caratterizzati da un linguaggio unitario, ibrido e scorrevole; è difficile in questo caso parlare di un genere così come è difficile oggi tracciare confini tra mondi musicali in continua evoluzione. In sintesi la chitarra, strumento sia colto che popolare, maneggevole mezzo di trasmissione di idee musicali e le percussioni, rappresentanti la matrice ritmica, innato embrione evolutivo ed essenza della musica stessa, trovano nel duo la fusione e l’ambito naturale per esprimersi e valorizzarsi reciprocamente. www.unpaeseaseicorde.it lafinestrasullago@libero.it info. 328 4732653
Un Paese a Sei Corde VAL BONETTI Mercoledì 14 Agosto San Maurizio d’Opaglio frazione Lagna giardino Associazione (Teatro degli Scalpellini) dalle ore 17 INGRESSO 10 € con degustazioni Il percorso musicale di Val Bonetti comincia all’età di 11 anni con lo studio della chitarra classica. Pochi anni più tardi la sua prima chitarra elettrica, la musica rock e ben presto arrivano i primi concerti con diverse band giovanili. Negli anni successivi Val partecipa a diversi progetti musicali spaziando dalla musica d’autore al rock, dal funky al blues al gipsy jazz. Collabora per anni con il Seven Quartet, band del cantautore Hamid Grandi, che svolge un intensa attività live e nel 2004 pubblica l’EP “Nonostante tutto” (Sony V2). Nel contempo s’accresce la passione per la musica Jazz, che lo porta a conseguire il diploma presso la Scuola Civica Jazz di Milano dove studia con Riccardo Bianchi e lo storico maestro della chitarra Italiana, Franco Cerri. Intraprende così la sua attività professionale come session-man in studi di produzione musicale e dal vivo e insegnando in alcune scuole di musica. Nel 2008 Val si presenta al concorso per chitarristi acustici emergenti dell’International Guitar Meeting di Sarzana con due sue composizioni, “3.25” e “A Frog in the Kitchen”. Con esse vince il primo premio, e poco dopo vince nuovamente il primo premio per miglior arrangiamento al Guitar Festival di San Benedetto Po suonando la propria versione di “Three Views of a Secret” di Jaco Pastorius. Questo riscontro lo spinge a dare maggior peso alla sua vena solista e ad intraprendere un’attività live in solo. Val inizia a esibirsi in piccoli club e in festival chitarristici di rilievo così affinando lo stile e il repertorio. Nel 2009 partecipa all’International Guitar Festival di Winfield KS, USA avendo in quell’occasione l’opportunità di suonare dal vivo con Beppe Gambetta. Nello stesso anno Val si specializza presso il CentroStudiFingerstyle di Davide Mastrangelo e incontra Woody Mann con il quale, pochi mesi più tardi, si trova a duettare dal vivo al Wirral Festival di Liverpool, GB. Il 18 Maggio 2010, a Milano, Val presenta “Wait” il suo primo album solista. Lo showcase è un successo ed è il primo di una serie di concerti nei principali festival italiano dedicati alla musica acustica (Eventi) fra i quali la recente esibizione ad Un Paese a Sei Corde dove ha diviso il palco con Peter Finger, personaggio storico della chitarra acustica (racconto del concerto di La Sesta Corda, pubblicato su Fingerpicking.net). “Wait” ha ottenuto fino ad oggi un numero considerevole di recensioni (Press) in Europa e negli Stati Uniti molto positive per questo lavoro completamente autoprodotto. The Bitter Crop è nato a Milano nel 2012 come duo acustico (voce e chitarra) formato da Val e Sara, ai quali si sono aggiunti Cristiano e Alberto per la sezione ritmica. Siamo tutti musicisti di professione nel live e nella didattica musicale. Lo spettacolo ripercorre il repertorio del Country Blues del RagTime e il Jazz di New Orleans degli anni ‘20 ‘30, la musica di personaggi come Robert Johnson, Fats Waller, Bessie Smith, Sweet Emma Barrett, Mississippi John Hurt e tanti altri dei quali amiamo ogni tanto raccontare anche qualche aneddoto divertente. L’effetto che hanno questi brani, per lo più sconosciuti, sul pubblico dimostra ancora una volta quanto questa musica sia coinvolgente e che enorme contributo abbiano dato questi <strong>arti</strong>sti alla musica moderna. “The bitter crop” è tratto dal testo di “Strange fruit” famoso brano cantato da Bilie Holiday , una forte denuncia contro le violenze subite in quel periodo dalla comunità nera negli Stati Uniti del Sud, la terra del Blues. Questa musica nasce come musica da ballo, cantata spesso nei bordelli: ci saranno momenti in cui non potrete star fermi catturati da questi ritmi così incalzanti, momenti di leggerezza per i testi “un po’ spinti” alternati a momenti invece più profondi in cui si potrà viaggiare con la fantasia in un’epoca ormai lontana ma che ha molta attinenza con le difficoltà di oggi. Questo progetto vuole essere un’omaggio e una rispettosa reinterpretazione di una Musica lontana dalle nostre radici ma che sentiamo nostra. Non c’è la volontà di imitare ma il desiderio di andare a fondo in uno stile cercando di coglierne lo Spirito senza prescindere dal proprio retaggio. www.unpaeseaseicorde.it lafinestrasullago@libero.it info. 328 4732653
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