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Un Paese a Sei Corde<br />
VAL BONETTI<br />
Mercoledì 14 Agosto<br />
San Maurizio d’Opaglio<br />
frazione Lagna<br />
giardino Associazione<br />
(Teatro degli Scalpellini)<br />
dalle ore 17<br />
INGRESSO 10 €<br />
con degustazioni<br />
Il percorso musicale di Val Bonetti comincia all’età di 11 anni con lo studio della<br />
chitarra classica. Pochi anni più tardi la sua prima chitarra elettrica, la musica<br />
rock e ben presto arrivano i primi concerti con diverse band giovanili.<br />
Negli anni successivi Val partecipa a diversi progetti musicali spaziando dalla<br />
musica d’autore al rock, dal funky al blues al gipsy jazz. Collabora per anni con<br />
il Seven Quartet, band del cantautore Hamid Grandi, che svolge un intensa<br />
attività live e nel 2004 pubblica l’EP “Nonostante tutto” (Sony V2).<br />
Nel contempo s’accresce la passione per la musica Jazz, che lo porta a<br />
conseguire il diploma presso la Scuola Civica Jazz di Milano dove studia con<br />
Riccardo Bianchi e lo storico maestro della chitarra Italiana, Franco Cerri.<br />
Intraprende così la sua attività professionale come session-man in studi di<br />
produzione musicale e dal vivo e insegnando in alcune scuole di musica.<br />
Nel 2008 Val si presenta al concorso per chitarristi acustici emergenti<br />
dell’International Guitar Meeting di Sarzana con due sue composizioni, “3.25”<br />
e “A Frog in the Kitchen”. Con esse vince il primo premio, e poco dopo vince<br />
nuovamente il primo premio per miglior arrangiamento al Guitar Festival di San<br />
Benedetto Po suonando la propria versione di “Three Views of a Secret” di<br />
Jaco Pastorius. Questo riscontro lo spinge a dare maggior peso alla sua vena<br />
solista e ad intraprendere un’attività live in solo.<br />
Val inizia a esibirsi in piccoli club e in festival chitarristici di rilievo così affinando<br />
lo stile e il repertorio. Nel 2009 partecipa all’International Guitar Festival di<br />
Winfield KS, USA avendo in quell’occasione l’opportunità di suonare dal<br />
vivo con Beppe Gambetta. Nello stesso anno Val si specializza presso il<br />
CentroStudiFingerstyle di Davide Mastrangelo e incontra Woody Mann con<br />
il quale, pochi mesi più tardi, si trova a duettare dal vivo al Wirral Festival di<br />
Liverpool, GB.<br />
Il 18 Maggio 2010, a Milano, Val presenta “Wait” il suo primo album solista.<br />
Lo showcase è un successo ed è il primo di una serie di concerti nei principali<br />
festival italiano dedicati alla musica acustica (Eventi) fra i quali la recente<br />
esibizione ad Un Paese a Sei Corde dove ha diviso il palco con Peter Finger,<br />
personaggio storico della chitarra acustica (racconto del concerto di La Sesta<br />
Corda, pubblicato su Fingerpicking.net). “Wait” ha ottenuto fino ad oggi un<br />
numero considerevole di recensioni (Press) in Europa e negli Stati Uniti molto<br />
positive per questo lavoro completamente autoprodotto.<br />
The Bitter Crop è nato a Milano nel 2012 come duo acustico (voce e chitarra)<br />
formato da Val e Sara, ai quali si sono aggiunti Cristiano e Alberto per la<br />
sezione ritmica. Siamo tutti musicisti di professione nel live e nella didattica<br />
musicale.<br />
Lo spettacolo ripercorre il repertorio del Country Blues del RagTime e il Jazz di<br />
New Orleans degli anni ‘20 ‘30, la musica di personaggi come Robert Johnson,<br />
Fats Waller, Bessie Smith, Sweet Emma Barrett, Mississippi John Hurt e tanti<br />
altri dei quali amiamo ogni tanto raccontare anche qualche aneddoto divertente.<br />
L’effetto che hanno questi brani, per lo più sconosciuti, sul pubblico dimostra<br />
ancora una volta quanto questa musica sia coinvolgente e che enorme<br />
contributo abbiano dato questi <strong>arti</strong>sti alla musica moderna.<br />
“The bitter crop” è tratto dal testo di “Strange fruit” famoso brano cantato da<br />
Bilie Holiday , una forte denuncia contro le violenze subite in quel periodo dalla<br />
comunità nera negli Stati Uniti del Sud, la terra del Blues.<br />
Questa musica nasce come musica da ballo, cantata spesso nei bordelli: ci<br />
saranno momenti in cui non potrete star fermi catturati da questi ritmi così<br />
incalzanti, momenti di leggerezza per i testi “un po’ spinti” alternati a momenti<br />
invece più profondi in cui si potrà viaggiare con la fantasia in un’epoca ormai<br />
lontana ma che ha molta attinenza con le difficoltà di oggi.<br />
Questo progetto vuole essere un’omaggio e una rispettosa reinterpretazione<br />
di una Musica lontana dalle nostre radici ma che sentiamo nostra. Non c’è la<br />
volontà di imitare ma il desiderio di andare a fondo in uno stile cercando di<br />
coglierne lo Spirito senza prescindere dal proprio retaggio.<br />
www.unpaeseaseicorde.it<br />
lafinestrasullago@libero.it<br />
info. 328 4732653