SETTORE AGRICOLO - Unioncamere Campania
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Sistema Informativo Excelsior 2012 - Settore agricolo<br />
La sezione 5 rileva l’attività formativa promossa dall’impresa nel 2011 a favore dei propri dipendenti, la<br />
durata della formazione stessa e le sue modalità di erogazione, nonché alcuni dati riguardanti l’utilizzo di<br />
personale in tirocinio formativo/stage da parte dell’impresa stessa e le previsioni sull’eventuale assunzione<br />
di una parte di questi tirocinanti/stagisti nel 2012.<br />
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4. La classificazione delle professioni utilizzata<br />
Le caratteristiche della classificazione delle figure professionali che le imprese agricole dichiarano di<br />
voler assumere non si discostano da quelle utilizzate per i settori extra-agricoli. Si tratta di una classificazione<br />
che, oltre a garantire un approccio metodologico fortemente dinamico – del tipo bottom<br />
up – intende al tempo stesso facilitare la rilevazione, solitamente complessa, delle figure professionali e<br />
rendere pertanto possibile il ricorso all’intervista telefonica.<br />
In base a questa classificazione – che ha alla base un vocabolario delle professioni elementari di circa<br />
4.000 voci (di cui circa 400 specificamente riferite al settore agricolo) annualmente aggiornato sulla base<br />
delle indicazioni dell’indagine – la definizione della figura professionale elementare è ottenuta incrociando<br />
tra loro diverse modalità di ricerca, tra cui il livello di istruzione e il titolo di studio specifico richiesto<br />
e il livello di inquadramento previsto.<br />
A fini espositivi, da quest’anno le professioni elementari sono state classificate secondo la nuova classificazione<br />
delle professioni ISTAT 2011, che consente sia la coerenza con una classificazione di livello<br />
europeo, dato il raccordo esistente tra la classificazione nazionale Istat 2011 e la classificazione ISCO<br />
2008, sia la possibilità di associare un significato univoco alle descrizioni delle figure attraverso l’introduzione<br />
di una definizione delle classi di appartenenza delle figure stesse e, conseguentemente, un miglior<br />
controllo della corrispondenza tra descrizione della figura da parte dell’impresa e descrizione codificata.<br />
Con l’occasione della costruzione della tavola di raccordo tra le figure contenute nel “dizionario” Excelsior<br />
e la classificazione Istat, è stata operata una revisione delle figure contenute nel dizionario stesso, che ha<br />
portato da un lato a eliminare figure obsolete e non più richieste dalle imprese, e dall’altro a aggiungere<br />
figure “mutuate” dalla classificazione Istat e prima non presenti.<br />
In alcuni casi, le descrizioni associate ad alcuni codici sono state tuttavia adattate rispetto a quelle previste<br />
da ISTAT, sia al fine di renderle più esplicite, sia per indicare eventuali specifiche relative al fenomeno<br />
osservato (prevalentemente l’occupazione dipendente privata) sia per effettuare integrazioni relative a<br />
gruppi professionali non presenti o poco sviluppati.<br />
La scelta di utilizzare la classificazione ISTAT ha richiesto alcuni affinamenti, quali:<br />
- la suddivisione di alcune figure professionali secondo l’area disciplinare o il settore di attività: è il caso<br />
dei ricercatori, dei progettisti, dei responsabili o dei tecnici di produzione;<br />
- una più rigorosa definizione di figure appartenenti ad una stessa area aziendale, ma caratterizzate da<br />
livelli di specializzazione non omogenei. E’ il caso delle figure dell’area amministrativa e contabile, per<br />
le quali ad esempio “addetto alla contabilità” indica una figura con requisiti formativi e di esperienza<br />
più elevati di un “addetto all’amministrazione” o di un “addetto alla fatturazione” (e perciò classificabile<br />
il primo nel grande gruppo 3 e i secondi nel grande gruppo 4).<br />
Nel “grande gruppo 1” relativo ai “dirigenti e direttori” vengono inserite solo figure con chiara prevalenza<br />
del livello di inquadramento “dirigente”.<br />
Si sottolinea che i gruppi professionali ISTAT sono caratterizzati non solo in ragione del livello della<br />
competenza delle figure che in esso possono essere incluse, ma anche in ragione del livello di istruzione<br />
richiesto alle figure.<br />
Ovviamente, anche i risultati delle indagini precedenti sono stati ricalcolati in armonia con l’attuale<br />
classificazione delle professioni. Tuttavia, in conseguenza dell’introduzione di figure prima non esistenti<br />
e dell’eliminazione di figure ritenute obsolete, i valori 2012 non risultano perfettamente confrontabili con<br />
quelli degli anni precedenti. Si suggerisce quindi una certa cautela nell’analisi dei dati in serie storica.<br />
Per la corrispondenza dettagliata tra le figure professionali utilizzate nell’indagine e la classificazione<br />
ISTAT si veda quanto riportato al sito http://excelsior.unioncamere.net.