21.01.2015 Views

GENNAIO

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MI-LU DEI SOCI PARTECIPANTI<br />

Quando si va in vacanza si scelgono luoghi lontani o sconosciuti, non si<br />

pensa mai di esplorare luoghi vicini. Ma poi ci si iscrive a Trekking Italia<br />

e si comincia a camminare in Lombardia. All’inizio laghi, monti e parchi,<br />

poi anche trek urbani e tangenziali (Sentieri_Metropolitani) e così ci si<br />

ritrova a fare la Milano-Lugano, MI-LU, partendo da piazza Duomo in una<br />

freddissima mattina d’inverno, senza sapere cosa ci aspetta, un po’ curiosi<br />

e un po’ dubbiosi.<br />

Per la seconda tappa il ritrovo è alla Montagnetta, è primavera, pioggia<br />

battente. Ombrelli aperti e sgocciolanti, sotto alberi ancor più sgocciolanti.<br />

Gianluca sta fermo a illustrare il cammino della giornata, tranquillo<br />

come se non piovesse. E poi via verso Rho: passiamo l’Olona, gonfio d’acqua<br />

marrone che sta quasi per esondare verso un periferico quartiere di<br />

orribili villette anni ‘50/’60, con nanetti nei cortili. La pioggia non cessa<br />

mai e alcuni si arrendono. In pochi arriviamo alla stazione, passando<br />

per prati fradici di pioggia, vicino a una prostituta di colore che aspetta<br />

sotto un cavalcavia e sotto l’ombrello.<br />

La terza tappa ci premia con il sole e si va tra campi e vecchi mulini. Si<br />

ricomincia a camminare in autunno.<br />

I mesi passano e i luoghi e i ricordi si confondono, mentre si va a tappe<br />

verso Lugano. In un paesino l’Arch. Botta ha rifatto la facciata a una<br />

chiesa, con una pietra di un caldo colore rosso. Sembra un miraggio, mi<br />

ha ricordato la tomba di Agamennone a Micene.<br />

Seguendo l’Olona si incontrano piccole fabbriche dismesse da tempo. Da<br />

finestre con vetri rotti guardiamo l’interno di una cartiera, ci sono macchinari<br />

e pacchi di carta abbandonati, come se all’improvviso l’umanità<br />

fosse scomparsa a causa di un’improbabile fine del mondo. Entriamo in<br />

grotte enormi dove scendono cascate d’acqua dal soffitto e sembra di<br />

essere in un film di fantascienza, invece sono cave di pietra molera, abbandonate.<br />

Camminiamo su sentieri dove non si incontra nessuno e su<br />

binari dove non passano più treni da anni.<br />

Così dopo più di un anno e sei tappe siamo arrivati al confine con la Svizzera,<br />

mancano solo due tappe a Lugano: oltre a Gianluca e Sonia ci accompagna<br />

l’Arch. Fabrizio Donadini che abita nel territorio di confine e ci<br />

guiderà verso la Svizzera. Si arriva a Mendrisio, piena di contrasti: antico<br />

centro storico e Foxtown, il paradiso dello shopping! E poi si sale verso<br />

Meride, piccolo borgo deserto e silenzioso. Perfetto!<br />

… ultima tappa, 27 settembre, una giornata piena di luce. Si riparte da<br />

Meride, si sale a Serpiano, sotto uno splendido panorama sul lago e immaginiamo<br />

Lugano, in lontananza.<br />

Ed eccoci: sul lungolago c’è gente elegante che passeggia, ma noi, zaino<br />

in spalla, stanchi e felici siamo in un’altra dimensione. Il pullman ci<br />

riporta a Milano, pochi chilometri, fatti in autostrada, ma che avventura<br />

fatti a piedi!<br />

Cari Sentieri_Metropolitani verso quale avventura ci condurrete la prossima<br />

volta<br />

Buon cammino a tutti,<br />

Rosanna Aretusi<br />

trekkingitalia.org 15

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