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MI-LU DEI SOCI PARTECIPANTI<br />
Quando si va in vacanza si scelgono luoghi lontani o sconosciuti, non si<br />
pensa mai di esplorare luoghi vicini. Ma poi ci si iscrive a Trekking Italia<br />
e si comincia a camminare in Lombardia. All’inizio laghi, monti e parchi,<br />
poi anche trek urbani e tangenziali (Sentieri_Metropolitani) e così ci si<br />
ritrova a fare la Milano-Lugano, MI-LU, partendo da piazza Duomo in una<br />
freddissima mattina d’inverno, senza sapere cosa ci aspetta, un po’ curiosi<br />
e un po’ dubbiosi.<br />
Per la seconda tappa il ritrovo è alla Montagnetta, è primavera, pioggia<br />
battente. Ombrelli aperti e sgocciolanti, sotto alberi ancor più sgocciolanti.<br />
Gianluca sta fermo a illustrare il cammino della giornata, tranquillo<br />
come se non piovesse. E poi via verso Rho: passiamo l’Olona, gonfio d’acqua<br />
marrone che sta quasi per esondare verso un periferico quartiere di<br />
orribili villette anni ‘50/’60, con nanetti nei cortili. La pioggia non cessa<br />
mai e alcuni si arrendono. In pochi arriviamo alla stazione, passando<br />
per prati fradici di pioggia, vicino a una prostituta di colore che aspetta<br />
sotto un cavalcavia e sotto l’ombrello.<br />
La terza tappa ci premia con il sole e si va tra campi e vecchi mulini. Si<br />
ricomincia a camminare in autunno.<br />
I mesi passano e i luoghi e i ricordi si confondono, mentre si va a tappe<br />
verso Lugano. In un paesino l’Arch. Botta ha rifatto la facciata a una<br />
chiesa, con una pietra di un caldo colore rosso. Sembra un miraggio, mi<br />
ha ricordato la tomba di Agamennone a Micene.<br />
Seguendo l’Olona si incontrano piccole fabbriche dismesse da tempo. Da<br />
finestre con vetri rotti guardiamo l’interno di una cartiera, ci sono macchinari<br />
e pacchi di carta abbandonati, come se all’improvviso l’umanità<br />
fosse scomparsa a causa di un’improbabile fine del mondo. Entriamo in<br />
grotte enormi dove scendono cascate d’acqua dal soffitto e sembra di<br />
essere in un film di fantascienza, invece sono cave di pietra molera, abbandonate.<br />
Camminiamo su sentieri dove non si incontra nessuno e su<br />
binari dove non passano più treni da anni.<br />
Così dopo più di un anno e sei tappe siamo arrivati al confine con la Svizzera,<br />
mancano solo due tappe a Lugano: oltre a Gianluca e Sonia ci accompagna<br />
l’Arch. Fabrizio Donadini che abita nel territorio di confine e ci<br />
guiderà verso la Svizzera. Si arriva a Mendrisio, piena di contrasti: antico<br />
centro storico e Foxtown, il paradiso dello shopping! E poi si sale verso<br />
Meride, piccolo borgo deserto e silenzioso. Perfetto!<br />
… ultima tappa, 27 settembre, una giornata piena di luce. Si riparte da<br />
Meride, si sale a Serpiano, sotto uno splendido panorama sul lago e immaginiamo<br />
Lugano, in lontananza.<br />
Ed eccoci: sul lungolago c’è gente elegante che passeggia, ma noi, zaino<br />
in spalla, stanchi e felici siamo in un’altra dimensione. Il pullman ci<br />
riporta a Milano, pochi chilometri, fatti in autostrada, ma che avventura<br />
fatti a piedi!<br />
Cari Sentieri_Metropolitani verso quale avventura ci condurrete la prossima<br />
volta<br />
Buon cammino a tutti,<br />
Rosanna Aretusi<br />
trekkingitalia.org 15