File PDF, 820 KB - Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Relazione sulla gestione
Dal 2005 nella valutazione, selezione e monitoraggio dei gestori, e per tutti gli
aspetti inerenti la gestione patrimoniale, la Fondazione si avvale della consulenza
generale di un advisor indipendente, Prometeia Advisor Sim, controllata di
Prometeia. Naturalmente si vagliano e si considerano, per le decisioni finali, che
sono sempre degli amministratori, le analisi ed i suggerimenti provenienti anche da
altre fonti.
La configurazione progressivamente assunta dalle nostre procedure
d’investimento, può costituire una struttura che già opera secondo modalità
organizzative idonee, come vuole la legge, ad assicurare comunque quella
separazione dalle altre attività della Fondazione richiesta per una gestione diretta.
Infatti, la presenza di un advisor generale esterno, l’esistenza, che riattiveremo,
di un Comitato Investimenti nel quale prevalgono componenti esterni alla
Fondazione, l’affidamento della parte in gestione diretta ad una risorsa esperta che
cura l’operatività necessaria e riferisce esclusivamente al Presidente ed al Direttore
senza alcun contatto con gli altri uffici ed attività della Fondazione, può ritenersi una
struttura adeguata, tenuto conto delle dimensioni della Fondazione, per una quota
elevata di patrimonio gestita direttamente.
Trattasi di un’impostazione che riteniamo opportuno mantenere e, se
necessario, rafforzare.
4.3 Linee generali della politica degli investimenti
La politica degli investimenti si colloca all’interno dell’assetto operativo sopra
delineato e deve essere orientata al conseguimento equilibrato del duplice (e in parte
contrastante) obbiettivo della conservazione del patrimonio e di una adeguata
redditività con essa compatibile.
Le linee di indirizzo definite, tengono conto di alcune circostanze, che hanno
innovato profondamente la lettura e la comprensione dei mercati e degli investimenti
finanziari negli ultimi anni. Infatti:
• semmai vi siano stati, non esistono più investimenti finanziari effettivamente sicuri,
neppure quelli che la teoria e la pratica finanziaria consideravano investimenti riskfreee.
• non appare più valida la gerarchia un tempo consolidata, in termini di variabilità
dei prezzi di mercato, e quindi di rischio, fra titoli di debito (obbligazioni) e titoli di
capitale (azioni).
La differenza permane tuttora solo nel senso di una minore esposizione, per le
obbligazioni, ai rischi di insolvenza dell’emittente, rispetto alle azioni.
• neppure i debiti sovrani o governativi, rappresentano ormai un investimento
relativamente esente da rischi. L’esperienza di questi ultimi anni dimostra che si
possono conseguire, anche con i relativi titoli, cospicue perdite in termini di
prezzo o correre addirittura un rischio di insolvenza un tempo impensabile.
Nel definire quindi le linee di investimento nelle varie asset -class nelle quali si
ritiene opportuno venga impiegato il patrimonio della fondazione si dovrà tener
conto delle sopra richiamate caratteristiche dei mercati.
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