1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere

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1.Elementi costitutivi del contratto di quartiere TABELLE STATISTICHE Caratteri del Municipio XVIII e XIX confrontati con le zone urbanistiche 18c (Fogaccia) e 19b (Primavalle) all’interno del cui territorio sono compresi gli ambiti di intervento del CdQ “Primavalle Torrevecchia” e l’intera città di Roma dati CEU 12/2002 Superficie territoriale ha Maschi Femmine Totale Densità ab/ha Zona urbanistica 18c e 19b 937 43.677 48.060 91.737,00 98 Municipi XVIII e XIX 19.513,31 148028 165481 313.509 16,6 Roma 128.530,57 1.333.597 1.468.903 2.802.500 21,8 Caratteri relativi alla zone urbanistiche 18c "Fogaccia" e 19b "Primavalle" , confrontati con i dati relativi ai MunicipiXVIII e XIX ed alla città di Roma. Sono stati presi in considerazione i dati esistenti, di fonte Istat, Censimento 1991. Numero medio occupanti per stanza Zona urbanistica18c e 19b 0,8 Municipi XVIII e XIX 0,7 Roma 0,7 Percentuale di dirigenti, direttivi,quadri ed impiegati Zona urbanistica 18c e19b 37,85% Municipi XVIII e XIX 46,52% Roma 49,34% Dati censimento 1991 TASSO DI DISOCCUPAZIONE Zone urbanistiche 18c e 19b Municipi XVIII e XIX Roma M 20,6 16,9 16,6 F 25,5 21,6 22,4 MF 23,1 19,3 18,9 TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (14-29 anni) Zona urbanistica 18c e 19b 26,3 Municipi XVIII eXIX 22,3 Roma 22,3 Percentuale di abitazioni occupate di proprietà pubblica Zona urbanistica 18c e 19b 11,84% Municipi XVIII eXIX 6,24% Roma 10,45% Tasso di scolarità 6-13 anni Zona urbanistica 18c e 19b 98,0 Municipi XVIII eXIX 97,7 Roma 97,6 Percentuale di popolazione con meno di 15 anni Zona urbanistica 18c e 19b 17,81% Municipi XVIII eXIX 13,45% Roma 13,46%
1.5 Analisi economica 1. Elementi costitutivi della proposta del contratto di quartiere Nel percorso per l’elaborazione del Contratto di quartiere si è ritenuto che la conoscenza dei luoghi sia essenziale per l’individuazione degli interventi, e che quindi lo studio del territorio sia importante per individuare le risorse attualmente disponibili e la mancanza di quei servizi che possono fare di Primavalle e Torrevecchia una centralità locale. Sulla base di tale contesto si è proceduto alla rilevazione delle attività commerciali al dettaglio presenti sul territorio e a svolgere un’analisi sul complesso delle suddette attività, tenendo sempre presenti le esigenze emerse dal processo partecipativo svolto durante la fase iniziale. L’analisi della rete distributiva è stata svolta considerando un perimetro che racchiude le vie che costituiscono il tessuto principale attorno all’ asse centrale costituito da Via F. Borromeo: Via di Torrevecchia, Via Pasquale II, Piazza Clemente XI, Via S. Igino Papa, Via Maglione, Via Maffi, Via Gasparri sino a Largo Donaggio. Dal punto di vista commerciale la rete distributiva non sembra rispondere alle aspettative della popolazione e l’offerta dei servizi non risponde alla domanda del territorio soprattutto per ciò che riguarda la cultura in senso lato, mancano del tutto librerie e le edicole, costituendo solo il 4% del totale degli esercizi commerciali non alimentari. Esiste, inoltre, uno squilibrio tra servizi alla persona (es. parrucchiere) e attività di prima necessità come il fornaio o il Supermercato (Grafico 2). Un abitante di Via P. Bembo per comprare il pane deve percorrere chilometri di strada, non parlando di Via Ascalesi dove non esiste alcuna attività commerciale. La tabella ed i grafici mostrano un buon dimensionamento del settore non alimentare dove la tipologia prevalente è costituita dall’abbigliamento con una percentuale del 18% sul totale degli esercizi non alimentari seguita da negozi di ferramenta e casalinghi (9%) e dalle cartolerie (5%). A fronte di tali dati però risulta alquanto carente (Grafico 3) il settore alimentare con la presenza di solo 3 supermercati in tutto il perimetro considerato, pari al 9% del totale degli esercizi alimentari. Dal grafico 1 si rileva inoltre che la rete distributiva gli esercizi artigiani costituisce solo il 25% del totale e se guardiamo la ripartizione di tale categoria in artigianato di servizio (meccanici, riparatori, tintoria, calzolai), artigianato di servizi alla persona (parrucchieri e barbieri) e artigianato di produzione (lavorazione legno, corniciaio, gelataio etc.) rappresentata dal grafico 4 si nota che i “vecchi mestieri” stanno scomparendo lasciando il posto alle nuove attività. Tali problematiche risultano maggiormente evidenti dall’analisi Swot dove si evidenziano i punti di forza e di debolezza del quartiere. L’analisi ha mostrato l’esigenza di valorizzare alcune realtà economiche in modo da soddisfare una reale domanda di servizi e quindi predisporre programmi di interventi di rivitalizzazione della rete commerciale al dettaglio. Emerge infatti la necessità di creare attività in grado di sviluppare forme di aggregazione, botteghe artigiane, rivendite di giornali e attività legate al commercio equo e solidale e al biologico che sono state fortemente richieste nel corso della progettazione partecipata. Grafico 1: rete distributiva Grafico 2: esercizi per dettaglio alimentare per settore merceologico
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