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come cambiano i servizi pubblici Amministrazione

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in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Anno XI - n. 105-106<br />

Sped. in abb. post. art. 2<br />

comma 20/C legge 662/96 - Roma<br />

febbraio-marzo 2005<br />

Lavoro: <strong>come</strong> <strong>cambiano</strong> i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />

<strong>Amministrazione</strong>: ville e giardini<br />

Città: immigrazione e integrazione


Editoriale<br />

Fatto del Mese<br />

LAVORO<br />

Come <strong>cambiano</strong> i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />

Polizia Municipale<br />

Divieto di fumare<br />

Volontariato internazionale<br />

Pagina sindacale autogestita<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

A primavera fioriscono i giardini<br />

Ottant’anni della Scuola giardinieri<br />

Finalmente la Casa del Jazz<br />

Pronti per l’uso<br />

La collina della pace<br />

Centro carni e mercato dei fiori<br />

Le nuove scuole in periferia<br />

Lavori in corso<br />

P.A. on line<br />

Agenzie, aziende e fondazioni<br />

Idee incomune<br />

Municipi<br />

La Porta del diritto<br />

CITTÀ<br />

Memorie del Quadraro<br />

Scuole romane e Liberazione<br />

L’italiano che ci serve<br />

In crescita la comunità pakistana<br />

Cartellone<br />

Storie romane<br />

Consigli di lettura<br />

Dalla parte dei lettori<br />

2<br />

3<br />

4<br />

6<br />

8<br />

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11<br />

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in copertina: Villa Sciarra<br />

Foto di Luciano Rossetti<br />

InComune<br />

è disponibile on line:<br />

www.comune.roma.it<br />

/incomune<br />

Chiuso in Redazione il 21-3-05<br />

Direttore responsabile: Renata Ingrao<br />

Redattore responsabile: Maria Grazia Manni<br />

Redazione - collaboratori<br />

Filippo La Porta, Roberto Rizonico (lavoro e amministrazione)<br />

Giovanna Nicolai (segreteria di redazione) Rossella Riti (amministrazione, città)<br />

Paolo Cazzella (progetto grafico) Maurizio Di Ianni (fotografo)<br />

Gabinetto Sindaco - (Fotografico):<br />

Fabio Callini, Alberto Cenni, Filippo Chesti, Claudio Valletti<br />

Comando Generale Polizia Municipale: Massimo Grò, Venanzio Lucernoni<br />

Sede: via Tomacelli, 146<br />

e-mail incomune@comune.roma.it<br />

Dipartimento XVII - Semplificazione amministrativa e Comunicazione<br />

Autorizzazione del Trib. di Roma n. 370 del 29/7/1994<br />

Tipografia: Grafiche Ponticelli spa - Castrocielo<br />

ord.<br />

Tra inverno<br />

e primavera<br />

Anche Incomune è vittima della<br />

carenza di fondi che affligge tutta<br />

l’Ammnistrazione e, ancora una<br />

volta, esce con un numero doppio.<br />

Così, apriamo sul Vittoriano che ci<br />

ha visti assorti nel lutto per Nicola<br />

Calipari. Ritroviamo, poi, lo stesso<br />

luogo per le feste e le testimonianze<br />

della memoria cittadina. E se il<br />

Comune di Roma fa cooperazione<br />

internazionale in prima persona,<br />

anche permettendo ai suoi dipendenti<br />

di fare volontariato rimanendo<br />

in <strong>servizi</strong>o, ecco che l’attenzione e la<br />

solidarietà, in città diventano iniziative<br />

per tutelare le esigenze dei cittadini<br />

o per l’integrazione delle comunità<br />

straniere.<br />

Lo sguardo va dalla promozione di<br />

progetti per le vittime del maremoto<br />

in sud est asiatico, per arrivare alle<br />

iniziative in favore di quelle di tutte<br />

le mafie. E’ difficile raccontare proprio<br />

tutto delle attività messe in<br />

campo per amministrare “per” e<br />

“con” i cittadini e le associazioni.<br />

Questa volta, in particolare trattiamo<br />

delle vicende del concorso “Idee<br />

incomune” e del <strong>servizi</strong>o di consulenza<br />

legale gratuita della “Porta del<br />

Diritto”.<br />

Ma arriva la primavera. Quindi il<br />

momento giusto per un sguardo al<br />

patrimonio verde della città, <strong>come</strong><br />

dipendenti capitolini e <strong>come</strong> cittadini<br />

che richiedono di poter godere<br />

delle giornate di sole in città, di poter<br />

fare sport, giocare con i figli o fare<br />

una passeggiata con il cane di casa,<br />

mescolandosi ai tanti turisti, che<br />

sempre di più, scelgono l’arte, il<br />

verde e gli eventi romani.<br />

Notizia quasi dell’ultimo momento:<br />

le novità per alcuni assessorati: in<br />

vista delle elezioni regionali, dopo le<br />

dimissioni degli assessori Mario Di<br />

Carlo, Luigi Nieri e Daniela<br />

Valentini, sono subentrati Mauro<br />

Calamante, Paolo Carrazza e Franco<br />

Cioffarelli sostituito da Giovanni<br />

Hermanin.<br />

in<br />

2 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


febbraio-marzo 2005<br />

IL VITTORIANO<br />

CASA DEGLI ITALIANI<br />

Come per gli italiani di Nassirya, al Vittoriano,<br />

ancora tanta gente e tanti fiori, uguali a quelli<br />

che si portano a casa per i parenti e gli amici.<br />

I romani hanno abbracciato qui per l’ultima<br />

volta Nicola Calipari e lo hanno fatto con la partecipazione<br />

umana e la compostezza di sempre,<br />

sfilando a migliaia e migliaia lungo il monumento.<br />

Dopo decenni di abbandono, il complesso<br />

del Vittoriano rivive delle valenze simboliche<br />

originarie, in modo tanto forte che non è<br />

più possibile guardarlo <strong>come</strong> prima.<br />

Inaugurato nel 1911, simbolo dell’Unità d’Italia<br />

e dell’intera stagione del Risorgimento, accolse<br />

dieci anni dopo l’Altare della Patria e il Sacello<br />

del Milite Ignoto. Con il passare del tempo però<br />

diventò un ingombrante spartitraffico vuoto,<br />

affacciato su Piazza Venezia.<br />

Nell’anno del Giubileo, dopo i primi lavori di<br />

restauro, il monumento venne restituito al pubblico<br />

per i 130 anni dell’Unità e già da allora,<br />

percepito in modo diverso.<br />

Non più la “macchina da scrivere” o la “torta<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Il fatto del mese<br />

alla panna” (<strong>come</strong> la chiamavano i romani),<br />

bianca e pomposa, ma Simbolo della<br />

Repubblica e bella casa con i ricordi di tutti gli<br />

Italiani; <strong>come</strong> il Quirinale.<br />

All’interno degli spazi, veramente monumentali,<br />

in mostra il nostro Risorgimento e intorno, a<br />

rotazione tante esposizioni e iniziative legate<br />

alla nostra storia.<br />

Un salotto buono dove, <strong>come</strong> in ogni casa, si<br />

passano momenti belli e brutti, ma, fisicamente<br />

o attraverso la televisione, tutti insieme.<br />

I romani si sono riappropriati volentieri di questo<br />

spazio che andava riaprendo i vari ingressi<br />

per i vari percorsi, fuori e dentro il monumento<br />

dove con manifestazioni di ogni tipo, si susseguono<br />

anche i racconti delle nostre guerre e<br />

della nostra memoria. Accanto a queste tante<br />

iniziative diverse, dal ricordo ad Alberto Sordi,<br />

alla mostra fotografica e fino all’evento internazionale<br />

per questo luogo da vivere, che ricorda,<br />

accoglie e ammonisce .<br />

M.G.M.<br />

3<br />

Alberto Cenni


COME CAMBIANO<br />

I SERVIZI PUBBLICI<br />

di Giuseppe Tota<br />

I<strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> rappresentano uno dei maggiori<br />

profili dell’<strong>Amministrazione</strong> locale, perché<br />

devono soddisfare i bisogni del mondo<br />

produttivo e della vita civile. Da sempre è stata<br />

sostenuta la necessità di una riforma “vera” dei<br />

Servizi Pubblici Locali e molteplici sono le ragioni<br />

ad essa sottese. Alcune sono discese dagli accordi<br />

europei e dalla competizione internazionale, da<br />

importanti provvedimenti presi dal Governo e dal<br />

Parlamento, quali il Patto di Stabilità, il<br />

Federalismo fiscale, lo Sportello Unico, il Contratto<br />

d'Area, i Patti Territoriali, che hanno creato, di<br />

fatto, un nuovo compito per gli Enti Locali, quello<br />

di formulare una politica economica locale o<br />

meglio territoriale. Gli enti locali devono oggi<br />

sapersi misurare con gli obiettivi di crescita economica<br />

e sviluppo sociale, con combinazioni di leve<br />

fiscali, tariffarie, collocamento di azioni, obbligazioni,<br />

finanziamenti su mercati interni ed internazionali.<br />

Pertanto, i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> rappresentano<br />

oggi uno strumento decisivo della politica economica<br />

territoriale.<br />

La prima regolamentazione della materia dei <strong>servizi</strong><br />

<strong>pubblici</strong> si è avuta con l’approvazione della<br />

legge n. 103 del 29 marzo 1903 (c.d. “Legge<br />

Giolitti”), modificata dal R.D. 30 marzo 1923, n.<br />

3047, che ha stabilito le regole per l’assunzione<br />

diretta dei <strong>servizi</strong> da parte degli enti locali e la<br />

costituzione delle aziende municipalizzate, quale<br />

più importante forma di gestione. La materia dei<br />

<strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> locali ha poi trovato più dettagliata<br />

disciplina proprio con il R.D. 15 ottobre 1925, n.<br />

2578 (Testo Unico comunale e provinciale), considerato<br />

la prima disciplina completa della materia,<br />

poiché, oltre a contenere un’elencazione dei <strong>servizi</strong><br />

<strong>pubblici</strong> rientranti nelle competenze del<br />

Comune ha fissato, per la prima volta, diverse<br />

forme di gestione: a mezzo di azienda speciale; in<br />

economia; in concessione a imprese private. A tali<br />

forme di gestione se ne sono aggiunte altre nella<br />

prassi, quali il consorzio e l'azionariato pubblico. A<br />

distanza di circa sessanta anni, con il D.P.R. del 4<br />

ottobre 1986, n. 902 è stato poi approvato un<br />

Regolamento che ha previsto la disciplina attuativa<br />

della nuova legge sui <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong>. A tale<br />

materia è stato successivamente dedicato il Capo<br />

VII (artt. 22 e 23 della legge 142/90 di riforma delle<br />

autonomie locali), nel quale sono state individuate<br />

principalmente finalità e forme di gestione, nonché<br />

dettate regole circa le Aziende Speciali e le<br />

Istituzioni. Ampia discrezionalità è stata riconosciuta<br />

invece a ciascun ente locale nel disciplinare<br />

l'assetto organizzativo dei <strong>servizi</strong>. Pertanto, con la<br />

legge 142/1990 l'impostazione dei <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />

ha subito la prima vera rivoluzione. L'articolo 22<br />

della L. 142/1990 ha previsto, infatti, le seguenti<br />

forme di gestione: in economia; in concessione a<br />

terzi; a mezzo di azienda speciale; a mezzo di istituzione;<br />

a mezzo di società per azioni o a responsabilità<br />

limitata, a prevalente capitale pubblico,<br />

quando ritenuta opportuna, in relazione alla natura<br />

o all'ambito territoriale del <strong>servizi</strong>o pubblico<br />

locale, la partecipazione di più soggetti <strong>pubblici</strong> o<br />

privati. La tipologia delle società miste a mezzo<br />

delle quali gli enti locali potevano gestire <strong>servizi</strong><br />

<strong>pubblici</strong> locali si è poi arricchita ad opera della<br />

legge n. 498/1992, che ha ammesso la costituzione<br />

di SPA a maggioranza privata, e della legge<br />

127/1997, che ha introdotto nel nostro ordinamento<br />

le Società di Trasformazione Urbana (STU) e<br />

procedure semplificate per la trasformazione delle<br />

aziende speciali in società per azioni, in grado di<br />

consentire all’Ente locale di rimanere azionista<br />

unico per un periodo massimo di due anni. Circa il<br />

modulo societario, invece, si evidenzia che il regime<br />

introdotto dalla legge 142/1990 è stato notevolmente<br />

modificato dalla citata legge n. 498/1992<br />

e dal D.P.R. n. 553/1996. Con quest'ultimo regolamento<br />

553/1996 si è stabilito che possono esser<br />

soci, oltre all’ente locale promotore, anche le<br />

Regioni, le Amministrazioni pubbliche statali e le<br />

società a partecipazione pubblica. Inoltre, la legge<br />

n. 498/1992, nell’eliminare il vincolo della proprietà<br />

maggioritaria per l’ente locale ha imposto l'adozione<br />

di procedure concorsuali ad evidenza pubblica<br />

per la scelta del socio privato. Recentemente,<br />

la gestione dei <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> locali ha registrato<br />

una profonda trasformazione ad opera dell’art. 35<br />

della L. 448/2001 (Legge finanziaria 2002) la<br />

quale, venendo incontro alle esigenze manifestate<br />

dalla Commissione europea, ha profondamente<br />

riformato l’assetto consolidatosi prima nell’art. 22<br />

L. 142/1990, poi negli artt. 112 e segg. del D.lg.<br />

267/2000. Il primo elemento significativo della<br />

riforma è stato l’introduzione della distinzione fra<br />

<strong>servizi</strong> a rilevanza industriale (nuovo art. 113<br />

D.lgs. 267/2000) e <strong>servizi</strong> privi di rilevanza indu-<br />

in<br />

4 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


Luciano Rossetti<br />

striale (nuovo art. 113-bis D.Lgs. 267/2000). La<br />

riforma ha delineato un nuovo ruolo dell’Ente<br />

locale introducendo una vera e propria «rivoluzione<br />

culturale»: il Comune infatti da produttore ed<br />

erogatore dei <strong>servizi</strong> ha assunto la veste di programmatore<br />

e regolatore del mercato, nonché di<br />

garante istituzionale nei confronti dei cittadini. I<br />

punti cardini della riforma essenzialmente sono:<br />

separazione tra funzione di indirizzo e programmazione<br />

e attività di gestione; liberalizzazione del<br />

mercato dei <strong>servizi</strong> attraverso l’attivazione di idonei<br />

meccanismi di gara; privatizzazione delle<br />

strutture produttive di proprietà degli enti locali;<br />

obbligatoria separazione tra la proprietà delle reti<br />

e degli impianti, che deve rimanere di proprietà<br />

degli EELL, e la gestione del <strong>servizi</strong>o.<br />

A seguire, in sede di approvazione della manovra<br />

finanziaria per l’anno 2004, è stato emanato il<br />

decreto legge n. 269/2003 (art. 14), convertito<br />

nella L. 326/03 e poi integrato dall’art. 4, comma<br />

234 L. 250/2003, con cui è stata introdotta una<br />

nuova distinzione tra <strong>servizi</strong> “a rilevanza economica”<br />

e <strong>servizi</strong> “privi di rilevanza economica” in<br />

luogo della precedente (<strong>servizi</strong> a rilevanza industriale<br />

e <strong>servizi</strong> privi di rilevanza industriale) e<br />

proposta una nuova articolazione di <strong>servizi</strong> stessi.<br />

Vengono altresì precisati taluni elementi afferenti<br />

le gare, la durata del periodo transitorio per<br />

gli affidamenti in essere e l’abrogazione dell’obbligo<br />

di emanazione del regolamento governativo<br />

che avrebbe dovuto esplicitare i parametri di<br />

differenziazione delle due fondamentali previdenti<br />

categorie di <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> (art. 35,<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Lavoro<br />

comma 16, L. 448/2001). Rimane invariata l'impostazione<br />

legislativa precedente riguardo la separazione<br />

della proprietà delle reti e degli impianti<br />

dalla materiale erogazione del <strong>servizi</strong>o, con l'unica<br />

differenza che mentre prima gli enti locali, che<br />

decidevano di conferire tale proprietà a società a<br />

capitale pubblico, potevano alienare fino al 49% di<br />

tale capitale, tale cioè, da detenere comunque la<br />

maggioranza assoluta, adesso tale possibilità viene<br />

preclusa in modo esplicito prevedendo l'incedibilità<br />

dell'intero capitale. Novità interessanti sono<br />

stati invece introdotte per quanto concerne l'affidamento<br />

e la ge-stione dei <strong>servizi</strong> a rilevanza economica;<br />

in particolare, il nuovo art. 113 del Tuel<br />

prevede che, gli enti locali, per la erogazione del<br />

<strong>servizi</strong>o possono ricorrere: a società di capitali<br />

individuate mediante gare con procedure ad evidenza<br />

pubblica; a società a capitale misto, pubblico-privato,<br />

con la scelta del socio privato tramite<br />

gara; a società a capitale interamente pubblico (“in<br />

house”), a condizione che le amministrazioni pubbliche<br />

titolari del capitale sociale esercitino sulla<br />

società un controllo analogo a quello esercitato sui<br />

propri <strong>servizi</strong> e che la società realizzi la parte più<br />

importante della propria attività con gli enti <strong>pubblici</strong><br />

controllanti. Si può concludere che, allo stato<br />

attuale, la materia appare ancora in itinere, tanto da<br />

non escludere un ulteriore intervento del<br />

Legislatore. In tale direzione va la recente sentenza<br />

della Corte Costituzionale n. 272 del 27 luglio 2004,<br />

con la quale viene dichiarata l’illegittimità costituzionale<br />

dell’art. 14, c.1 lett. e) e comma 2 del D.L.<br />

269/2003, convertito in legge 326/2003, nonché dell’art.<br />

113 c. 7 e soprattutto dell’art. 113-bis TUEL<br />

(267/2000), <strong>come</strong> mod. dall’art. 35 L. 448/01. In particolare,<br />

tale sentenza, affermando l'illegittimità<br />

costituzionale di una serie di elementi contenuti<br />

nella legge n. 326/2003, ha comportato la rimozione<br />

di alcune disposizioni dell'art. 113 e dell'intero art.<br />

113 bis del Tuel. La parte dell'art. 113 rimossa, che<br />

riguarda sostanzialmente il comma 7, spinge ad rivedere<br />

le metodologie di assegnazione degli affidatari<br />

di <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> di rilevanza economica. In tale<br />

ambito, l'intervento del legislatore regionale dovrà<br />

orientarsi, presumibilmente, anche sulla base delle<br />

indicazioni definite dalla direttiva 2004/18/Ce<br />

(direttiva sugli appalti di lavori, forniture e <strong>servizi</strong>),<br />

richiamate dalla stessa Corte costituzionale <strong>come</strong><br />

elementi chiave nel cui rispetto la gara deve essere<br />

indetta e aggiudicata. <br />

5


POLIZIA MUNICIPALE<br />

a cura di Massimo Grò e Venanzio Lucernoni<br />

Prestigioso riconoscimento<br />

In occasione della cerimonia di consegna della<br />

medaglia d’oro al merito civile al Dipartimento<br />

Nazionale della Protezione Civile, tenutasi presso<br />

il Palazzo del Quirinale, il Presidente del<br />

Consiglio dei Ministri ed il Presidente della<br />

Camera dei Deputati, al termine della cerimonia,<br />

hanno formulato espressioni di particolare apprezzamento<br />

per l’immagine e la professionalità<br />

mostrata nella circostanza dalla formazione di rappresentanza<br />

della Polizia Municipale di Roma,<br />

invitata a partecipare allo schieramento d’onore<br />

congiuntamente alle Forze Armate, alle Forze di<br />

Polizia, ai Vigili del Fuoco ed agli altri organismi<br />

che concorrono ad assolvere i Servizi di Protezione<br />

Civile. A tale autorevole apprezzamento ha fatto<br />

seguito il personale ringraziamento, a tutto il personale<br />

che ha partecipato alla cerimonia, da parte<br />

del Comandante del Corpo Aldo Zanetti.<br />

Almadea Torchiani ci ha lasciato<br />

Un personaggio felliniano. Un concentrato di quella<br />

umanità romana fatta di schiettezza, onestà, sincerità<br />

e rettitudine, per usare le parole che abbiamo<br />

letto sul necrologio de “il Messaggero”, da cui<br />

abbiamo appreso che la collega in pensione,<br />

Almadea Torchiani, ultimamente in forza al X<br />

Gruppo, ci ha lasciato. I più anziani della Centrale<br />

Operativa del Comando la ricordano dietro la consolle<br />

del secondo canale, quello che amministrava<br />

le emergenze della periferia sud della nostra città,<br />

sempre attenta e pronta a prestare aiuto ai colleghi<br />

o ai cittadini in difficoltà. Se potessero parlare la<br />

ricorderebbero con affetto e dolore perfino gli animali,<br />

in particolare i cani ed i gatti di Roma, verso<br />

cui nutriva un amore smisurato, fino al punto di<br />

prendersene cura personalmente, quando, in altri<br />

tempi, le strutture di assistenza per gli animali<br />

erano più carenti di oggi.<br />

Nello scenario un po’ sbiadito dei nostri ricordi,<br />

Almadea ci appare nitida e viva, sorridente e allegra,<br />

forte e colma di umanità.<br />

Quando la chiamavano in Sala Radio e lei rispondeva<br />

“Avanti per la Lupa” sembrava che quella<br />

“Lupa” la personificasse, con tutta la sua genuina<br />

romanità. Ai figli, Antonella e Andrea, giunga la<br />

sincera partecipazione al dolore nostra e di tutti<br />

coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere la<br />

loro cara mamma, di cui hanno motivo di essere<br />

fieri ed orgogliosi.<br />

6<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Gli 89 anni di Vittorio Ceccarelli<br />

Li ha compiuti il 6 gennaio i suoi 89 anni, Vittorio<br />

Ceccarelli, vigile urbano in pensione. Accenniamo<br />

appena al suo straordinario curriculum: 8 medaglie<br />

d’oro, 1 d’argento, una serie infinita di encomi,<br />

attestati e una “commenda” di Sandro Pertini.<br />

Figlio di un emigrato, poliziotto in America,<br />

Vittorio, a 25 anni era già in Russia con la decimata<br />

divisione Torino e, nello storico 8 settembre fu<br />

fatto prigioniero dai tedeschi e inviato a soggiornare<br />

in un campo di concentramento di Lubiana.<br />

Oggi, a 89 anni compiuti monta sulla sua Fiat e ci<br />

viene a trovare dall’Eur al Campidoglio. “’Sta<br />

machina è ‘na scheggia “ dice soddisfatto accarezzando<br />

il suo fischietto d’oro. Quattro anni fa la<br />

giornalista Fernanda Alvaro scrisse: “Vittorio<br />

Ceccarelli, un vigile urbano, uno dei tanti che spesso<br />

ricopriamo di insulti ma che aveva per motto<br />

cortesia e comprensione unite ad una ferma e giusta<br />

applicazione della legge”. Auguri a nonno<br />

Cecco!<br />

Ferdinando Bucci nuovo Comandante di Marino<br />

Assunto nel 1973 <strong>come</strong> vigile urbano del Comune<br />

di Roma, istruttore direttivo Ferdinando Bucci, per<br />

gli amici Nando è stato recentemente chiamato al<br />

Comando della Polizia Municipale di Marino. La<br />

stampa dei Castelli lo ha definito: “un uomo dal<br />

forte bagaglio di esperienze in ambito sociale, per<br />

dare nuova linfa alla Polizia Municipale di<br />

Marino” e lui si è presentato dicendo “voglio un<br />

vigile amico a misura di città“. Se queste sono le<br />

esigenze dell’importante cittadina laziale hanno<br />

trovato l’uomo giusto, capace di esprimere un <strong>servizi</strong>o<br />

più vicino ai bisogni dei cittadini. La sua<br />

esperienza nel N.A.E. (Nucleo Assistenza<br />

Emarginati) di Roma lo porta naturalmente ad<br />

operare con profitto nei confronti di tutti i soggetti<br />

svantaggiati. Inoltre la sua trentennale anzianità di<br />

<strong>servizi</strong>o gli consente di programmare ed attuare<br />

progetti operativi in sintonia con il Sindaco<br />

Onorati che lo ha voluto al suo fianco. A Nando<br />

Bucci giungano i più sinceri auguri per il nuovo<br />

incarico assicurandogli che potrà sempre contare<br />

sull’amicizia di tutti gli appartenenti alla Polizia<br />

Municipale di Roma.<br />

febbraio-marzo 2005


Una “nota” triste<br />

Quello del primo gennaio 2005, in Piazza di<br />

Spagna doveva essere un concerto di capodanno<br />

allegro e beneagurante, non a caso dedicato all’attore<br />

romano Alberto Sordi. Il destino ha voluto che<br />

fosse invece venato di profonda, intima tristezza<br />

per i componenti della Banda Musicale della<br />

Polizia Municipale e non solo per essi. Il posto<br />

riservato al musicista Lorenzo Giordani, matricola<br />

9772, era coperto da un mazzo di fiori in quanto<br />

nella notte di San Silvestro, Lorenzo, ci aveva<br />

lasciati per sempre. Sgomento e dolore fra i colleghi<br />

della Banda, i più direttamente colpiti dal lutto,<br />

ma il programma è andato avanti ugualmente ed il<br />

concerto organizzato dall’Assessorato alla<br />

Sicurezza del Comune di Roma in collaborazione<br />

con l’Associazione “Piazza di Spagna Trinità dei<br />

Monti” e con la Galleria Alberto Sordi, ha riscosso<br />

un meritato successo e questo è quello che Lorenzo<br />

avrebbe voluto.<br />

La lettera del collega Ulisse Renzetti<br />

Vogliamo far giungere, da queste pagine, al collega<br />

Ulisse Renzetti, il sincero cordoglio e la partecipazione<br />

al dolore dei vigili urbani e di tutti i dipendenti<br />

capitolini per la scomparsa del figlio Simone,<br />

avvenuta in seguito ad un incidente stradale che,<br />

per tragiche circostanze, doveva essere rilevato dal<br />

padre stesso. Ci rendiamo conto che niente può<br />

lenire un simile dolore. Desideriamo solo che gli<br />

giungano queste poche righe di sincero affetto e di<br />

solidarietà.<br />

Di seguito pubblichiamo la lettera che Ulisse<br />

Renzetti ha fatto pervenire a tutti gli appartenenti<br />

alla Polizia Municipale.<br />

“COLLEGHI, FRATELLI, SORELLE E FIGLI DI QUESTA<br />

GRANDE FAMIGLIA DEI VIGILI URBANI CHE CON ME<br />

AVETE VISSUTO E SOFFERTO LA PERDITA DEL NOSTRO<br />

AMATO SIMONE. VI STRINGO TUTTI A QUEL CUORE<br />

CHE, GELATO DAL DOLORE, CON LA VOSTRA SOLIDA-<br />

RIETA’, AFFETTO ED AMORE AVETE RISCALDATO.<br />

VUOTE E FREDDE SONO LE PAROLE NON CAPACI DI<br />

TRASMETTERE QUEI SENTIMENTI E QUEL CALORE CHE<br />

UNA STRETTA DI MANO O UNA LACRIMA SANNO<br />

INFONDERE E CHE VOI COPIOSAMENTE AVETE PROFU-<br />

SO COLMANDO, PER QUANTO POSSIBILE, IL GRAN<br />

VUOTO CHE LA PERDITA AVEVA LASCIATO. QUESTA<br />

TRAGEDIA CHE CI HA TANTO UNITO CI RICORDI IN<br />

FUTURO DI AIUTARE SEMPRE CHI DI NOI DEBBA SUPE-<br />

RARE QUALSIASI DIFFICOLTA’. UN ABBRACCIO FORTE<br />

FORTE, ULISSE”.<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Lavoro<br />

Laureare l’esperienza<br />

Il Dipartimento per le Politiche delle Risorse Umane<br />

e Decentramento ha reso noto a tutto il personale la<br />

convenzione stipulata tra il Comune di Roma e<br />

l’Università L.U.M.S.A. al fine di facilitare l’iscrizione<br />

al corso di laurea breve in Scienza dell’<strong>Amministrazione</strong><br />

e Sicurezza del territorio, laurea di primo livello.<br />

La convenzione stipulata dà l’opportunità ai<br />

dipendenti del Comune di Roma ed in particolare, al<br />

personale della Polizia Municipale, di essere ammessi<br />

al Progetto “Laureare l’esperienza”. Tale progetto<br />

comporta: il riconoscimento di crediti formativi universitari<br />

per l’attività formativa effettuata all’interno<br />

dell’<strong>Amministrazione</strong>; il riconoscimento di crediti<br />

formativi universitari per l’esperienza maturata<br />

all’interno del Comune di Roma; l’esonero totale<br />

della frequenza (salvo per i casi inerenti laboratori di<br />

lingua inglese ed informatica); agevolazioni in ordine<br />

al costo di iscrizione. La convenzione si applica agli<br />

studenti immatricolati a partire dall’anno accademico<br />

2004/2005.<br />

Questo è il primo corso di laurea in Italia dedicato<br />

alla Polizia Locale con una valenza giuridico amministrativa<br />

ed è importante che tale iniziativa sia rivolta<br />

al Corpo di Polizia metropolitano che in termini<br />

numerici è il più grande delle capitali europee e da<br />

solo rappresenta il 50% delle polizie della Regione<br />

Lazio e circa il 10% di tutte le Polizie locali d’Italia.<br />

Questo percorso formativo, più legato agli aspetti<br />

gestionali della Safety, intesa <strong>come</strong> sicurezza globale<br />

della città, potrà essere una fucina importante di idee,<br />

proposte culturali e professionali rivolte sia alla cittadinanza<br />

che all’<strong>Amministrazione</strong> cittadina. L’augurio<br />

è quello di attivare un “circolo virtuoso” di interesse<br />

e di sana competizione tra gli operatori che promuova<br />

la cultura della Formazione Professionale <strong>come</strong><br />

strumento di crescita personale e di speranza di progressione<br />

in carriera. Le informazioni sul corso di<br />

laurea, che ricordiamo, è rivolto ad adulti professionalizzati<br />

e, quindi, con metodologie didattiche diverse<br />

da quelle rivolte ai giovani, sono accessibili al sito<br />

www.lumsa.it al percorso Giurisprudenza<br />

/Corsi/Convenzione Corpo Vigili Urbani Comune di<br />

Roma. Ulteriori informazioni potranno essere richieste<br />

al Dott: Gianmichele Bonarota, psicologo direttivo<br />

della Scuola di formazione – Ufficio Qualità allo 06<br />

67695637 (linea campidoglio 1885637). <br />

7


DIVIETO DI FUMARE<br />

Tra uffici e locali <strong>pubblici</strong>:<br />

<strong>come</strong> cambia la vita e la salute<br />

di Roberto De Felici<br />

Cari colleghi, dal giorno 10 gennaio 2005, è<br />

entrato in vigore l’art. 51 della Legge n. 3<br />

del 16 gennaio 2003, ormai conosciuta<br />

<strong>come</strong> legge Sirchia che persegue il fine di tutelare<br />

la salute dei non fumatori.<br />

Questa legge ad ogni modo era stata preceduta e<br />

poi seguita da altre normative:<br />

- la legge 584 dell’11 novembre 1975;<br />

- la direttiva del Presidente del Consiglio dei<br />

Ministri del 14 dicembre 1995;<br />

- l’art. 52 della legge n. 448 del 2001;<br />

- l’accordo Stato Regioni del 24 luglio 2003;<br />

- il decreto del Presidente del Consiglio dei<br />

Ministri -del 23 dicembre 003;<br />

- l’art. 19 del decreto legge n. 266 del 9 novembre<br />

2004.<br />

Dobbiamo inoltre ricordare, nel 1994 era stata emanata<br />

la famosa legge 626 che, tra le sue molteplici<br />

specificità, presentava la stesura del d.v.r. (documento<br />

di valutazione dei rischi), nel quale il datore<br />

di lavoro, in relazione alla natura dell’attività<br />

svolta dall’ azienda valutava tutti i rischi per la<br />

sicurezza e la salute dei lavoratori; tra i rischi era<br />

citato anche quello derivante dall’uso di sostanze<br />

cancerogene ed era ribadito il diritto di respirare<br />

aria salubre nei locali di lavoro.<br />

A seguito della sentenza dell’U.E. del 15 novembre<br />

2001, c’era l’obbligo per il datore di lavoro di valutare<br />

anche il rischio derivato da fumo di tabacco<br />

passivo nei luoghi di lavoro chiusi.<br />

Era naturale ritenere che il datore di lavoro doveva<br />

garantire aria salubre a sufficienza ovunque,<br />

anche ricorrendo ad impianti di ventilazione e di<br />

condizionamento.<br />

Da tutta la normativa citata, poiché non erano<br />

riportati in essa né valori soglia per le sostanze<br />

considerate cancerogene, né era chiarito alcun tipo<br />

d’intervento in materia di divieto nei locali della<br />

P.A. aperti o non al pubblico, era possibile evincere<br />

una sola cosa: che l’aria doveva essere “ respira-<br />

bile e pulita “, il più possibile “ salubre “.<br />

L’art. 51 della legge Sirchia, scusatemi se ormai la<br />

definisco così, è venuto proprio a definire e chiarire<br />

eventuali incertezze; esso recita così:<br />

1. è’ vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:<br />

a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;<br />

b) quelli riservati ai fumatori e <strong>come</strong> tali contrassegnati.<br />

2. I luoghi di cui al comma 1, lettera b, devono<br />

essere dotati d’impianti per la ventilazione ed il<br />

ricambio d’aria regolarmente funzionanti. Al<br />

fine di garantire i livelli essenziali del diritto<br />

alla salute, le caratteristiche tecniche degli<br />

impianti per la ventilazione ed il ricambio d’aria<br />

sono definite, entro centoottanta giorni dalla<br />

data di pubblicazione della presente legge nella<br />

Gazzetta Ufficiale, con decreto del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri di ricevimento di un<br />

accordo tra Stato e le Regioni e le Province autonome,<br />

su proposta del Ministro della salute.<br />

Con lo stesso provvedimento sono definiti i<br />

locali riservati ai fumatori nonché i modelli dei<br />

cartelli connessi all’attuazione delle disposizioni<br />

di cui al presente articolo. Da qui si evince<br />

che il divieto di fumo si deve intendere esteso a<br />

tutti i luoghi chiusi e, non essendo i normali<br />

sistemi di ventilazione o di condizionamento<br />

sufficienti ad un ricambio d’aria adeguato,<br />

appare chiaro che i locali per fumatori devono<br />

essere separati dagli altri rispettando nuovi<br />

requisiti tecnico progettuali .<br />

Molto chiaro é l’articolo 2 della delibera del<br />

Consiglio Comunale di Torino del 20/12/2004, che<br />

facilita alla comprensione del testo di legge.<br />

Tale articolo così stabilisce:<br />

Articolo 2 – definizione del divieto<br />

1. Il divieto di fumare trova applicazione in tutti i<br />

locali chiusi adibiti a sedi di lavoro municipali,<br />

compresi corridoi, atrii, vani scale, scantinati,<br />

ascensori e <strong>servizi</strong> igienici, indipendentemente<br />

dalla presenza di pubblico e a prescindere dalla<br />

attività lavorativa espletata.<br />

in<br />

8 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


2. Non è consentito fumare anche negli uffici o<br />

negli ambienti sedi di lavoro municipali dove si<br />

trovi ad operare il solo dipendente fumatore.<br />

3. Il divieto di fumare si intende rivolto anche al<br />

pubblico ed agli utenti che si trovino a qualsiasi<br />

titolo negli ambienti definiti al precedente punto 1,<br />

comprese le eventuali imprese appaltatrici e i lavoratori<br />

autonomi, ai quali andrà pure fornita una<br />

specifica informazione da parte dei Datori di<br />

Lavoro.<br />

Dopo quest’elencazione di leggi e regolamenti sul<br />

divieto categorico al fumo, una domanda che molti<br />

colleghi fumatori potrebbero sicuramente porre è<br />

la seguente:<br />

perché vietare il fumo quando non si risolve affatto<br />

il problema delle nostre metropoli inquinate dai<br />

fumi di industrie, macchine e dalle altre attività<br />

umane? Domanda sicuramente giusta, ma bisogna<br />

ricordare che il fumo da tabacco insieme all’inquinamento<br />

atmosferico aumenta le problematiche<br />

relative alla salute e, visto che la risoluzione del<br />

problema ambientale, auspicabile e evidentemente<br />

necessaria, risulta essere di difficile attuazione in<br />

quanto va ad interessare aspetti politici-economici<br />

di non facile realizzazione, si è cercato di iniziare<br />

una sorta di “rieducazione “ alla tutela della salute,<br />

partendo da un ambito strettamente personale.<br />

Perdonatemi ora per alcune considerazioni che<br />

vanno ad integrare il suddetto discorso; chi scrive<br />

non ha mai fumato e per anni, sia nei luoghi <strong>pubblici</strong><br />

che nei luoghi di lavoro ha convissuto con<br />

fumatori a volte anche accaniti, in alcuni momenti<br />

accettando e acconsentendo, in altri subendo comportamenti<br />

poco educati se non addirittura prepotenti.<br />

Ora che la legge finalmente ha esteso il divieto<br />

di fumo praticamente dappertutto, che nelle pubbliche<br />

amministrazioni saranno affissi cartelli appositi<br />

con su riportati i nomi degli addetti all’osservanza<br />

del divieto, che sarà possibile applicare sanzioni<br />

ed, eventualmente in caso di forma recidiva,<br />

anche un provvedimento disciplinare penso che non<br />

si assisterà più a prevaricazioni di alcun genere.<br />

Mi sento comunque un po’ più vicino anche ai<br />

fumatori i quali, se da un lato continuano imperterriti<br />

nel loro vizio, dall’altro sono essi stessi discriminati<br />

.<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Lavoro<br />

In realtà non so se la caccia agli ”untori e streghe“<br />

tipica del medio evo che sta iniziando sarà messaggera<br />

di un cambiamento di costume ed abitudini; mi<br />

chiedo però se, oltre la legge sacrosanta, non sia<br />

ugualmente necessario intervenire sulla comunicazione,<br />

sull’informazione, su corsi esplicativi in materia<br />

e per quanto attiene a noi, non fumatori, non sia<br />

necessaria un po’ di comprensione. <br />

No smoking on line<br />

Operativa la legge contro il fumo passivo nei<br />

luoghi di svago e di lavoro, il Ministero della<br />

Salute ha attivato il numero verde 800.571.661<br />

per dare chiarimenti sulle nuove regole e altre<br />

informazioni utili. Il numero verde è attivo dal<br />

lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.<br />

Molte indicazioni, anche per chi ha deciso di<br />

smettere nelle pagine web di<br />

www.ministerosalute.it<br />

9<br />

Luciano Rossetti


DIPENDENTI CAPITOLINI<br />

VOLONTARI PER SCELTA<br />

Approvati dalla Giunta Comunale i 6 progetti<br />

di cooperazione presentati da<br />

Organizzazioni Non Governative che<br />

richiedono la presenza di dipendenti capitolini.<br />

Tra le professionalità richieste, operatori sociali,<br />

archivisti, agronomi, esperti nelle politiche di<br />

orientamento al lavoro.<br />

Il progetto sperimentale, avviato con una delibera<br />

di Giunta nel febbraio scorso e quindi da una successiva<br />

delibera consiliare, prevede che il volontariato<br />

dei dipendenti capitolini impegnati in attività<br />

di cooperazione all’estero con Organizzazioni<br />

Non Governative sia riconosciuto <strong>come</strong> periodo<br />

lavorativo e non più conteggiato <strong>come</strong> ferie.<br />

I progetti sono stati presentati dalla Comunità di<br />

S.Egidio, dall’Onlus Salute e Sviluppo e dal<br />

Progetto Sviluppo CGIL e prevedono il coinvolgimento<br />

di 21 dipendenti capitolini dopo il vaglio<br />

delle disponibilità espresse.<br />

Per il 2005, l’<strong>Amministrazione</strong> comunale ha messo<br />

a disposizione per la partecipazione a questi progetti<br />

1.200 giornate lavorative, per un numero<br />

complessivo di 20 unità, con l’esclusione degli<br />

appartenenti alla qualifica dirigenziale ma tutto<br />

questo potrebbe essere incrementato alla luce sia<br />

dei progetti presentati dalle Ong, sia dalla adesione<br />

manifestata dai dipendenti stessi.<br />

Per saperne di più: 066710 5156/7.<br />

I PROGETTI<br />

Nazione: KENIA<br />

Titolo: “Supporto al St. Camillus Mission Hospital e al Centro<br />

orfani Dala Kiye”<br />

Obiettivi: combattere la diffusione dell’HIV/AIDS e migliorare<br />

la salute della popolazione.<br />

Stato avanzamento: in corso<br />

Numero dipendenti capitolini previsti : due<br />

Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />

agronomi<br />

ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />

Nazione: SERBIA<br />

Titolo: “Creazione del Centro di orientamento al lavoro di<br />

Kragujevac e della Sumadija”.<br />

Obiettivi: promuovere politiche innovative per l’occupazione<br />

e l’orientamento al lavoro attraverso la partecipazione attiva<br />

delle parti sociali.<br />

Stato avanzamento: in corso<br />

Numero dipendenti capitolini previsti: uno/due<br />

Profilo professionale richiesto: esperti politiche orientamento<br />

al lavoro<br />

ONG promotrice: Progetto Sviluppo CGIL<br />

Nazione: SOMALIA<br />

Titolo: “Potenziamento dei <strong>servizi</strong> di salute materno infantile<br />

e riqualificazione del personale paramedico nella regione del<br />

Mudug”<br />

Obiettivi: Aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />

nel settore della Salute Materno infantile nella regione del<br />

Mudug<br />

Stato avanzamento: in avvio<br />

Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />

Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari e artigiani<br />

ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />

Nazione: MOZAMBICO<br />

Titolo: “DREAM – Drug Resources Enhancement against<br />

AIDS and Malnutrition”<br />

Obiettivi: combattere la diffusione dell’HIV/AIDS e la malnutrizione<br />

Stato avanzamento: in corso<br />

Numero dipendenti capitolini previsti : 11<br />

Profilo professionale richiesto: Operatori sociali con esperienza<br />

nella gestione e nel coordinamento di Centri di accoglienza<br />

e assistenza; esperti nella gestione di risorse umane; esperti<br />

amministrativi e contabili; archivisti; operatori dell’infanzia.<br />

ONG promotrice: Comunità di S. Egidio – ACAP Onlus<br />

Nazione: BURKINA FASO<br />

Titolo: “Supporto ai Centri Camilliani di Onagadougon e<br />

Nauoro e Benin (Zinviè)”<br />

Obiettivi: aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />

Stato avanzamento: in corso<br />

Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />

Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />

agronomi.<br />

ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />

Nazione: UGANDA E TANZANIA<br />

Titolo: “Supporto ai Centri Camilliani in Uganda e Tanzania”<br />

Obiettivi: aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />

Stato avanzamento: in corso<br />

Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />

Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />

agronomi.<br />

ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />

in<br />

10 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Lavoro<br />

PAGINA SINDACALE AUTOGESTITA<br />

In applicazione dell’Art. 14, comma 2, del CCDI questa pagina è autogestita. Lo spazio è riservato alle<br />

Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo. Il testo esprime,<br />

pertanto, esclusivamente il pensiero dell’autore e dell’Organizzazione Sindacale rappresentata.<br />

Nuova occupazione e nuovi <strong>servizi</strong><br />

per le Biblioteche Comunali.<br />

di Antonio Trimarco<br />

FP Roma e Lazio<br />

Nel corso degli ultimi due mesi e dopo una lunga e faticosa vertenza sindacale al Comune di Roma si sono aperte<br />

le porte del lavoro a 55 nuove colleghe e colleghi assunti nella categoria B dei Contratti Nazionali Autonomie Locali<br />

e Federculture con contratti di lavoro stabili e non precari.<br />

Mi pare una buona notizia per loro, ma anche per la città di Roma e per le biblioteche comunali romane. E’ un fatto<br />

importante perché segnala innanzitutto una nuova sensibilità degli amministratori locali alle richieste della città nell’ambito<br />

dei <strong>servizi</strong> bibliotecari che sempre più sono seguiti dai cittadini soprattutto delle nuove generazioni, ma anche<br />

da tanti anziani, casalinghe, lavoratori dipendenti e professionisti.<br />

55 unità di personale sui 337 già operanti significa più del 16% di incremento occupazionale e significherà maggiore<br />

capacità di apertura dei <strong>servizi</strong> delle biblioteche comunali romane.<br />

Se paragoniamo questo dato a quello che accade nel resto della pubblica amministrazione italiana e anche a quello<br />

che avviene al Comune di Roma in termini di organici, dove la contrazione di personale è il dato più rilevante, dobbiamo<br />

positivamente constatare che si è lavorato bene nei confronti della pubblica opinione e degli amministratori.<br />

Noi della CGIL ci prendiamo la nostra parte di merito con piacere, ma riconosciamo anche alle altre parti sindacali<br />

ed in primis alle RSU interne un ruolo fondamentale.<br />

Stessa cosa dobbiamo dire per l’Assessore Gianni Borgna, Assessore alla Cultura del Comune di Roma e per il<br />

Consiglio di <strong>Amministrazione</strong> e la Direzione dell’Istituzione Biblioteche.<br />

L’operazione di nuove assunzioni stabili si è conclusa a novembre e a dicembre 2004. A novembre si è chiuso un<br />

accordo a tre: Sindacati, Assessorato alla Cultura, Istituzione Biblioteche che ha sancito l’assunzione stabile di 25<br />

unità di personale. Le assunzioni sono state effettuate dalla Società Zetema che <strong>come</strong> prevede l’accordo ha incrementato<br />

il proprio progetto di intervento culturale in convenzione con il Comune di Roma. Successivi incrementi del<br />

progetto potranno portare alla assunzione di altro personale.<br />

A dicembre si è invece concluso il concorso pubblico che alla fine ha prodotto una graduatoria di 78 collaboratori di<br />

<strong>servizi</strong> bibliotecari di cui 30 hanno preso <strong>servizi</strong>o dalla fine di dicembre e di cui 48 sono in una graduatoria da cui si<br />

potrà chiamare per tre anni. Questi sono i primi risultati di una vertenza sindacale che ha prodotto 55 nuovi posti di<br />

lavoro nelle biblioteche di Roma<br />

Un esempio da replicare e anche da continuare. Per quanto riguarda noi della CGIL la vertenza proseguirà<br />

perché a nostro avviso per aprire in modo completo, pieno e qualitativo tutti i <strong>servizi</strong> delle biblioteche comunali<br />

di Roma bisogna assumere ancora. Tutti i sindacati hanno chiesto già a suo tempo almeno altre 40<br />

assunzioni . Certo il periodo non è dei migliori per effetto dei tagli governativi, ma noi vogliamo comunque<br />

andare avanti con “il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà”.<br />

www.fuoridalcomune.net<br />

a.trimarco@fastwebnet.it<br />

11


A PRIMAVERA,<br />

FIORISCONO I GIARDINI<br />

Si moltiplicano i restauri verdi e i nuovi impianti<br />

da vivere in questa primavera romana<br />

ARoma continuano a fiorire parchi e giardini,<br />

nel senso che continua l’opera di<br />

restauro e cura di luoghi e vegetazioni nei<br />

grandi parchi storici, ma anche quella di strappare<br />

alla città ed al cemento ogni spazio possibile,<br />

anche se piccolo, per piacevoli oasi di verde.<br />

Per esempio è stata recentemente riqualificata l'area<br />

verde di via Carlo Emilio Gadda, nel quartiere<br />

Laurentino e olltre al verde, rimesso a nuovo, è<br />

stata creata un'area gioco per bambini, collocate<br />

nuove panchine, lampioni...<br />

Un po’ ovunque sono stati inaugurati, si sta lavorando<br />

o sono in progetto, dei punti di aggregazione,<br />

di gioco e di sosta all’aperto, attrezzati per essere<br />

confortevoli rispetto ad tutte le esigenze: da<br />

quelle dei parchi storici da restituire alla città agli<br />

spazi nuovi da recuperare o inventare, per anziani,<br />

bambini, sportivi, bipedi con animali al seguito ( o<br />

viceversa) o solo per chi vuole passeggiare in un<br />

luogo gradevole.<br />

E si parla del Parco dell’Inviolatella o del Pratone<br />

delle Valli <strong>come</strong> dei giardini di via Matteo Bartoli o<br />

della nuova vita di Villa Bonelli. Così, solo per fare<br />

qualche esempio, a Villa Sciarra continuano gli<br />

interventi di recupero vegetazionale legati al 2000:<br />

oggi interessano circa 9000 metri quadri nell’area<br />

del Casino principale strappata al grave degrado<br />

che non rendeva più leggibile il disegno di aiole e<br />

vialetti, confondendo nel disordine anche pregiate<br />

essenze arboree e i gioielli della villa. Attraverso<br />

delle foto dei primi decenni del Novecento è stato<br />

possibile ricostruire assetti e prospettive originarie<br />

in questo lembo del sontuoso parco romano, che<br />

ora propone nuove sorprese. Ma il lavoro non è<br />

finito e per Villa Sciarra si ha l’intenzione di intervenire<br />

anche sul versante di via Dandolo, prevedendo<br />

anche due aree per cani nelle aiole esterne<br />

su Viale delle Mura Gianicolensi, perché anche gli<br />

amanti degli animali possano vivere al meglio il<br />

verde storico della città. Passando in un altro quadrante<br />

della città, Villa Fiorelli, <strong>come</strong> spesso succede<br />

, ha richiesto anche lavori di pavimentazione<br />

perché le aiole prendessero forma e gli alberi si<br />

proponessero al meglio. Pensare ad un parco, vuol<br />

dire pensare a 360° e allora si va dal cestino per i<br />

rifiuti al prezioso innesto arboreo, dal corrimano<br />

per facilitare l’accesso alle persone con difficoltà<br />

motorie alla fontanella per l’acqua potabile , allo<br />

spazio per i bambini . A Villa Fiorelli si è pensato<br />

a tutto questo e la zona cani c’è già: uno spazio<br />

attrezzato, delineato da una siepe di lauro e con<br />

tanto di sabbiera e beverino. Per un altro esempio<br />

ci si sposta al giardino di Largo Zuccoli:un piccolo<br />

parco di 4 ettari, posto su due livelli, che collega<br />

via Trionfale a via Cadlolo e che versava in condizioni<br />

di estremo degrado soprattutto nelle zone di<br />

accesso, dove i sampietrini, la pavimentazione in<br />

travertino e le panchine in muratura erano completamente<br />

distrutti. Oggi è un piacere passeggiare<br />

tra la vegetazione esistente, tipica del bosco<br />

romano: olmi, pini, robinie, lauri ed alcuni esemplari<br />

di sambuco. Tra l’altro, nel giardino esiste<br />

un’antica Cisterna romana che risale all’inizio<br />

dell’Età Imperiale e scoperta, nel 1957, durante i<br />

lavori condotti dal Comune di Roma; oggi l’area è<br />

stata circondata da una cancellata di recinzione per<br />

evitare un ulteriore degrado. Nel futuro si spera<br />

che la Cisterna, ancora parzialmente nascosta dalla<br />

terra, sia integralmente recuperata attraverso un<br />

piccolo intervento di scavo che ne rimetta in luce<br />

gli ambienti. Ma la città è quasi tutta un luogo<br />

ideale per una caccia al tesoro, per trovare nuovi e<br />

a volte impensati spazi fioriti, giochi per i bambini,<br />

percorsi attrezzati…<br />

M.G.M.<br />

di Annamaria Visca<br />

in<br />

12 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005<br />

Luciano Rossetti


80 ANNI DELLA<br />

SCUOLA GIARDINIERI<br />

Nel 1926, il Comune di Roma diede mandato<br />

al Servizio Giardini di istituire la<br />

Scuola Giardinieri per la preparazione<br />

professionale dei propri dipendenti. Inizialmente<br />

la sede fu il Semenzaio di S.Sisto, poi spostata<br />

presso la Scuola Duca d’Aosta. Nel 1936 venne<br />

finalmente inaugurata l’attuale Scuola Giardinieri,<br />

all’interno del Parco S.Sebastiano. Da allora e fino<br />

alla fine degli anni ’80, la Scuola ha formato e<br />

istruito circa 3500 giardinieri capitolini.<br />

Gli allievi frequentavano la Scuola per quattro<br />

anni e ricevevano una adeguata istruzione teoricopratica<br />

per acquisire un’alta professionalità ed<br />

una specifica preparazione tecnica nel settore giardinieristico.<br />

Dopo tre anni e l’esame finale, gli<br />

allievi idonei venivano direttamente assunti nel<br />

quadro dell’organico del Servizio Giardini<br />

dall’<strong>Amministrazione</strong> Comunale. Dal 1975, le<br />

leggi hanno impedito alle Pubbliche<br />

Amministrazioni la possibilità di assumere direttamente,<br />

obbligandole a bandire concorsi <strong>pubblici</strong>.<br />

Da allora la Scuola Giardinieri si è trasformata<br />

principalmente in un Centro di Formazione e<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

Aggiornamento.<br />

Ancora oggi, il Centro svolge una intensa attività<br />

di riqualificazione professionale dei dipendenti<br />

del Servizio Giardini, sempre più chiamati a svolgere<br />

mansioni qualificanti e di elevato contenuto<br />

tecnico e progettuale.<br />

Questa costante attività di aggiornamento dei<br />

dipendenti del Servizio Giardini, di quelli del X°<br />

Dipartimento ma anche di altri dipendenti<br />

dell’<strong>Amministrazione</strong>, non impedisce alla Scuola<br />

di svolgere ( e da molti anni) attività rivolte all’esterno.<br />

Infatti, dal 1982, vi si tengono “Corsi Pubblici di<br />

Giardinaggio”, rivolti alla cittadinanza, che vi partecipa<br />

dietro domanda. Questi corsi riscuotono un<br />

grande successo, testimoniato dalla crescente e<br />

spontanea richiesta di partecipazione reclamata<br />

dai cittadini. Ogni anno, i corsi iniziano a novembre<br />

e terminano a maggio, prevedendo incontri<br />

settimanali di due ore. Si dividono in quattro livelli,<br />

uno ogni anno, secondo la preparazione di base<br />

dei partecipanti. Vengono impartite lezioni di giardinaggio,<br />

botanica, agronomia, realizzazione di<br />

giardini, riconoscimento delle piante, tecniche di<br />

13<br />

Luciano Rossetti


coltivazioni di bonsai, conoscenza delle malattie e<br />

della cura, creazioni di tappeti erbosi, coltivazione,<br />

propagazione e potature, innesti, conoscenza delle<br />

piante ornamentali, coltivazione delle rose, gestione<br />

degli spazi verdi, concimazioni e trattamenti<br />

fitosanitari. Non manca nemmeno la storia dell’arte<br />

dei Giardini e delle Ville Storiche di Roma.<br />

Oltre alle lezioni teoriche, quelle pratiche e visite<br />

guidate all’Orto Botanico, al Roseto Comunale, al<br />

Semenzaio di S.Sisto e nelle Ville più importanti<br />

della città.<br />

All’interno della Scuola ha anche sede una<br />

Biblioteca che custodisce testi antichi e moderni<br />

consultati sempre più spesso da studenti universitari,<br />

per motivi di studio e di ricerca. <br />

Progetto borse verdi<br />

Il Progetto 'Borse Verdi', promosso in collaborazione<br />

con l'Unità Operativa di Salute Mentale<br />

del II Municipio ASL RM/A, e il Servizio Sociale<br />

del Municipio II, vuole formare al lavoro e promuovere<br />

l'inserimento sociale di persone con<br />

disagio mentale o problematiche di integrazione<br />

sociale. I 15 partecipanti previsti, in maggioranza<br />

uomini tra i 18 e i 50 anni, sono impegnati per<br />

otto mesi nei corsi realizzati con la supervisione<br />

del Servizio Giardini Comunale. Per loro c’è<br />

anche uno stage dedicato ai 'Giardini segreti' di<br />

Villa Borghese. L’iniziativa presenta valori<br />

aggiunti alla formazione ed all’inserimento<br />

lavorativo, in quanto mira a favorire anche la<br />

crescita personale e l’autostima dei partecipanti<br />

creando percorsi mirati e a tutto tondo. Infatti, il<br />

progetto si struttura in diverse fasi, per teoria e<br />

pratica. Tra le materie “verdi”: elementi di giardinaggio<br />

<strong>come</strong> la coltivazione in serra, la preparazione<br />

del terreno o la manutenzione del verde.<br />

L'acquisizione delle capacità lavorative procede<br />

per diversi livelli di formazione specifica e due<br />

tipi di tirocinio, formativo e d'inserimento. Nel<br />

corso della formazione, assistenti sociali della<br />

ASL e del Municipio II affiancheranno il tutor<br />

d'aula, per proporre gradi di complessità crescente<br />

per orari, mansioni, relazioni con gli altri,<br />

stima di sé o soddisfacimento delle aspettative<br />

sociali, tarati sulle singole capacità.<br />

Le alberate si fanno belle<br />

Un nuovo programma di interventi per il risanamento<br />

e rinnovamento delle alberate romane,<br />

del valore di un milione e mezzo di euro, è stato<br />

messo in campo dall'Assessorato all'Ambiente<br />

capitolino per sostituire gli alberi a rischio di<br />

caduta, completare il programma delle potature<br />

delle alberate stradali e verificare costantemente<br />

la stabilità delle essenze in tutta la città.<br />

Interventi mirati su oltre 18 mila alberi che si trovano<br />

sulle strade e nei parchi urbani e al restyling<br />

che comporterà 5.315 nuove essenze in tutto<br />

il territorio urbano e “cantieri verdi” stanno<br />

aprendo in tutti i municipi.<br />

in<br />

14 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


FINALMENTE A ROMA<br />

LA CASA DEL JAZZ<br />

febbraio-marzo 2005<br />

di Filippo La Porta<br />

Non è vero che non viviamo ancora in un<br />

“paese normale”, che stiamo ai margini,<br />

che dobbiamo sempre rincorrere con<br />

qualche affanno la modernità. Anzi, in qualche<br />

caso riusciamo perfino ad anticipare la modernità.<br />

Si inaugura infatti a Roma, di fronte alle solenni<br />

Mura Aureliane, la Casa del Jazz, unica in Europa:<br />

una struttura polivalente, distribuita su una superficie<br />

di 2500 metri quadrati, composta da tre diversi<br />

edifici e un parco imponente con sito archeologico.<br />

Si tratta della ex Villa Osio, in via di Porta<br />

Ardeatina, già appartenuta a un boss della banda<br />

della Magliana (e poi requisita), un’elegante casa<br />

padronale vagamente neoclassica (portici, archi a<br />

tutto sesto) costruita da un allievo di Piacentini<br />

sulla base di un precedente casale. Poi la villa è<br />

stata restaurata dalla società Zètema, su incarico<br />

del Comune, sempre tenendo conto della sua qualità<br />

storico-architettonica, quasi sempre limitandosi<br />

a reinterpretare linee originarie.<br />

Tre gli edifici che per comodità la società Zètema<br />

ha ridenominato A (la villa vera e propria), B (portineria<br />

e guardania), e C (ovvero la casetta non finita).<br />

Tre unità edilizie che dovranno comporre il<br />

complesso Casa del Jazz all’interno di una area a<br />

parco recintata da un muro perimetrale a cui si<br />

accede attraverso due cancelli pedonali e uno carrabile<br />

su via di Porta Ardeatina. Vediamo separatamente<br />

gli edifici – e i recuperi previsti - , senza<br />

ovviamente entrare in particolari troppo tecnici.<br />

Ma prima dobbiamo almeno accennare al parcogiardino,<br />

un patrimonio arboreo ed arbustivo di<br />

grande valore, che è già stato ripulito e che costituirà<br />

uno spazio a disposizione dei cittadini,<br />

anche separatamente da attività e funzioni della<br />

Casa del Jazz. Per il parco è prevista una ulteriore<br />

sistemazione e una illuminazione adeguata, e poi<br />

la recinzione di una piccola area con dei resti<br />

archeologici<br />

Auditorium e centro di documentazione.<br />

L’edificio A è la villa padronale, il maggiore dei tre<br />

- esteso su una superficie utile di 1200 mq. che<br />

comprende due piani, - è sostanzialmente una<br />

grande L, con il lato più corto, e più ampio, ridisegnato<br />

interamente per far posto a una sala-ascolto<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

con 146 posti, e sopra la quale sono stati previsti -<br />

attraverso il collegamento con un ascensore - dei<br />

locali per i camerini degli artisti con i relativi <strong>servizi</strong><br />

igienici. Sul lato più lungo troviamo invece un<br />

bar-caffetteria, la reception, e poi tutto ciò che<br />

riguarda la documentazione e la conservazione dei<br />

materiali musicali, ossia fonoteca e emeroteca,<br />

oltre ovviamente ai <strong>servizi</strong> igienici per il pubblico<br />

e per gli addetti. Per quanto riguarda l’esterno il<br />

progetto di recupero intende ripristinare il più<br />

possibile, i disegni originari, soprattutto sul fronte<br />

Est, oggetto di pesanti e invasive manomissioni<br />

dell’ “era Nicoletti”.<br />

Ristorante-bar<br />

L’edificio B(un po’ più di 300 mq), vicino al cancello,<br />

che nelle intenzioni di Nicoletti doveva essere<br />

la casa dei figli è stato poi adibito a abitazione del<br />

custode. Benché originariamente di aspetto semplice<br />

e rurale, dopo gli interventi ultimi si trova ad<br />

avere l’aspetto prestigioso di una casa romana<br />

(patio al centro, ora coperto con un lucernario).<br />

L’edificio accoglierà un bar e un ristorante, un settore<br />

per così dire “strategico” dell’intera struttura<br />

perché, almeno nelle previsioni, destinato a produrre<br />

una quota consistente di reddito che verrà<br />

poi reinvestito nella gestione della casa del Jazz.<br />

Mentre il piano superiore, con un’ampia terrazza,<br />

sarà totalmente fruibile attraverso una scala metallica<br />

esterna. Va aggiunto che le sistemazioni non<br />

alterano i prospetti esistenti.<br />

Produzione musicale e residenza temporanea<br />

L’edificio C (quasi 400 mq), interrotto prima del<br />

suo completamento e di cui evidentemente si è<br />

conservato solo l’involucro esterno, appare destinato<br />

a produzione musicale e ospitalità per stagisti.<br />

Dunque una sala di registrazione e tre saleprove<br />

con regia, un ufficio di gestione, e tre stanze<br />

con 6 letti ciascuna, con bagno e ingresso indipendente,<br />

che servirà da foresteria per i musicisti<br />

che vengono da fuori a frequentare stage. Saranno<br />

totalmente rifatti i solai e il tetto esistente, ma,<br />

anche qui, conservando la fisionomia dei prospetti<br />

esterni.<br />

Lungo la Cristoforo Colombo, in uno spazio pianeggiante<br />

e parzialmente alberato, troverà posto il<br />

parcheggio di circa 1800 mq, con una capienza di<br />

84 auto e i posti riservati ai disabili. <br />

15


PRONTI PER L’USO<br />

Gli aiuti per il Sud Est asiatico<br />

26 dicembre 2004 il Sud Est asiatico viene scosso e<br />

tramortito da uno dei più violenti maremoti registrati<br />

negli ultimi cento anni.<br />

Circa 200 mila le vittime, troppi i bambini orfani,<br />

incalcolabili i danni ambientali. Scatta immediata<br />

una gara di solidarietà in tutto il Mondo. Comune<br />

e Provincia hanno subito promosso una raccolta<br />

fondi nelle scuole.<br />

Quanto raccolto servirà alla ricostruzione di almeno<br />

quattro istituti nei paesi più colpiti. Il Comune<br />

è inoltre garante e coordinatore dei progetti di<br />

sostegno a distanza promossi dalle Associazioni<br />

nell’area colpit dal maremoto, e nelle altre zone<br />

più povere del mondo.<br />

Chi vuole aderire ai progetti può chiamare il Call<br />

Center del Comune 060606. Gli operatori del Call<br />

Cener dirottano le chiamate al Centro comunale<br />

Pollicino. Lo hanno già fatto oltre 4000 romani e il<br />

Centro ha inviato a tutti, le informazioni sui progetti<br />

in corso e i recapiti delle Associazioni promotrici.<br />

Sono dieci i progetti di sostegno a distanza<br />

dei bambini, famiglie, comunità colpite dalla catastrofe<br />

dello tsunami.<br />

Altri cinque progetti riguardano altre zone di<br />

emergenza: Costa d’Avorio, Congo, Etiopia.<br />

Diciassette sono le Associazioni che li promuovono:<br />

Ai.Bi., Carita, Comunità di Sant’Egidio,<br />

Volontariato internazionale e Associazioni del<br />

coordinamento de La Gabbanella.<br />

Il contributo deciso per ogni donatore è di circa 20-<br />

25 euro, che deve essere garantito per un minimo<br />

di 12 mesi. C’è sempre tempo per dare la propria<br />

disponibilità e, per esempio, i detenuti del nuovo<br />

complesso di Rebibbia hanno raccolto e depositato<br />

già 1800 euro.<br />

I progetti in dettaglio sono pubblicati anche sul<br />

sito www.comune.roma.it /dipsociale.<br />

Intanto, parte a febbraio i primo progetto di<br />

“Educazione in contesto di emergenza per i bambini<br />

sfollati” promosso da Save the Children.<br />

Nella zona di Banda Aceh, in Indonesia, saranno<br />

allestite oltre 100 scuole temporanee in 10 campi di<br />

sfollati. Obiettivo: garantire il diritto al’educazione<br />

a circa quaranta mila bambini sfollativi.<br />

S.C.P.<br />

La prima festa tra vicini di casa<br />

Oggi è più facile sapere cosa succede dall’altra<br />

parte del mondo che conoscere il nome di un condomino.<br />

Non si può pensare ad una città solidale<br />

se non si parte proprio da chi è più vicino. Per vincere<br />

l’isolamento che si è creato in questi ultimi<br />

anni, potrebbe bastare un incontro, un’occasione,<br />

<strong>come</strong> quella del 7 maggio prossimo. Si potrà<br />

costruire un momento per incontrare i vicini di<br />

casa, i gruppi o le associazioni che operano nel<br />

quartiere, per stare “Vicini Vicini”. Lo scorso anno<br />

in Europa più di tre milioni e mezzo di persone ha<br />

preso parte all’European Neigbours’ Day, nato<br />

proprio per avvicinare la gente.<br />

Per saperne di più 060606 o www.comune.roma.it<br />

o www.festadeivicinidicasa.it<br />

Per diventare imprenditori<br />

C’è un ufficio comunale che ha il compito di incentivare<br />

l’economia cittadina ‘dal basso’: il <strong>servizi</strong>o<br />

per l’Autopromozione Sociale. Al momento l’ufficio<br />

ha in corso una serie di progetti che si traducono<br />

in altrettanti bandi. Per esempio il 30 marzo<br />

scade quello per i “contributi a fondo perduto a<br />

imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili<br />

e del riuso e riciclo dei materiali” (finanziamento<br />

complessivo, un milione di euro) - Il 29<br />

aprile scade il termine per richiedere “agevolazioni<br />

a imprese costituite da cittadini immigrati”. Un<br />

milione di euro destinato a contributi a fondo perduto<br />

e a finanziamenti a tassi agevolati. - Per<br />

saperne di più, consultare www.autopromozionesociale.it<br />

o chiamare il numero verde 800272857.<br />

in<br />

16 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


marzo, primo giorno di primavera,<br />

Roma è stata il cuore della 'Giornata nazio-<br />

Il21<br />

nale della memoria e dell'impegno in ricordo<br />

delle vittime delle mafie'. Si tratta della decima<br />

giornata promossa da 'Libera', l’associazione di<br />

don Ciotti, impegnata anche nell'educazione alla<br />

legalità e per il recupero a fini sociali dei beni confiscati<br />

ai mafiosi.<br />

Ogni anno una città diversa ospita questa celebrazione<br />

e per la decima edizione, 'Libera' è tornata<br />

a Roma con un appuntamento pubblico pomeridiano<br />

in Campidoglio.<br />

A corollario, nei giorni precedenti e successivi,<br />

una serie di eventi hanno formato dei veri<br />

“Percorsi di legalità”, dedicati soprattutto alla formazione<br />

dei giovani.<br />

Coinvolti oltre 10.000 studenti di tutta Italia, impegnati<br />

in ricerche sulle vittime di mafia dal 1945 ad<br />

oggi. Per le scuole, c'è stato anche un concorso per<br />

lavori grafici, fotografici e letterari.<br />

La sera del 22 ha visto un incontro pubblico particolarmente<br />

significativo in uno dei luoghi simbolo<br />

della lotta per la legalità: la Collina della Pace,<br />

confiscata alla banda della Magliana , restituita alla<br />

città e presto parco pubblico.<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

LA COLLINA DELLA PACE<br />

CONTRO L’ILLEGALITÀ<br />

Dei 4.800 beni confiscati in Italia alla malavita<br />

organizzata, 2.500 sono già destinati a fini sociali e<br />

di questi beni fa parte la Collina della Pace.<br />

La demolizione dell’ormai celebre “ecomostro”,<br />

20mila metri cubi per 6 piani di cemento armato,<br />

iniziata il 19 maggio del 2004 ed ultimata ad ottobre,<br />

è stata il primo intervento finalizzato al recupero<br />

che consentirà di migliorare mobilità e vivibilità<br />

da zona. Qui, verrà realizzata una piazza,<br />

collegata con parco e collina che conterrà dei <strong>servizi</strong><br />

per il quartiere, <strong>come</strong> la biblioteca ed il centro<br />

culturale. Attraverso il processo di partecipazione<br />

e la verifica di pubbliche assemblee, sono stati i<br />

cittadini stessi a indicare priorità o bisogni; si prevede<br />

che l’intervento di riqualificazione possa<br />

chiudersi con la fine del prossimo anno.<br />

Il fascio di luce su strade e piazze intitolate a vittime<br />

di mafia, una nuova sede dell’associazione<br />

”Libera”, incontri e iniziative a ridosso della<br />

Giornata, sono stati un’occasione in più per parlarne,<br />

ma non esauriscono l’impegno collettivo contro<br />

l’illegalità e per sostenere e vittime che riesce a<br />

mietere <strong>come</strong>, per esempio, testimonia l’attività<br />

quotidiana dei centri anti-usura.<br />

M.G.M.<br />

17


CENTRO CARNI E MERCATO<br />

DEI FIORI IN TRASFERIMENTO<br />

di Mario Zanichelli<br />

Prosegue la riorganizzazione del sistema del<br />

commercio all’ingrosso di Roma, avviata<br />

con lo smantellamento dei vecchi mercati<br />

generali di via Ostiense e l’apertura del Car<br />

(Centro Agroalimentare Roma) di Tenuta del<br />

Cavaliere, località nel Comune di Guidonia. Entro<br />

breve tempo cambieranno sede anche il Mercato<br />

dei Fiori, attualmente nella storica sede del<br />

Trionfale e il Centro Ingrosso Carni di viale<br />

Palmiro Togliatti. Entrambe le strutture si trovano<br />

attualmente in aree inadeguate ad accogliere il<br />

numero di operatori che le frequentano con i<br />

necessari requisiti di qualità.<br />

Tra la fine di gennaio e i primi di febbraio sono<br />

stati siglati due protocolli d’intesa tra il Comune e<br />

gli operatori di settore, successivamente ratificati<br />

dal Consiglio Comunale, che prevedono lo spostamento<br />

delle due strutture. Il primo riguarda il trasferimento<br />

del Centro Ingrosso Fiori, la cui attuale<br />

ubicazione nel plesso di via Trionfale (5000 mq) è<br />

considerata largamente inadeguata per il numero<br />

di operatori che ne usufruiscono: 35 grossisti di<br />

fiori, 15 grossisti di piante ed oltre 300 produttori.<br />

La sede prescelta per il trasferimento, approvata in<br />

via definitiva dal Consiglio Comunale il 9 marzo,<br />

si trova nell’area di Commercity in zona<br />

Portuense-Magliana. Una posizione molto favorevole<br />

per gli operatori della filiera florovivaistica<br />

poiché vicina all’aeroporto di Fiumicino, ai porti di<br />

Roma e Civitavecchia, ben collegata al grande<br />

Raccordo Anulare e dotata di svincoli per l’autostrada<br />

per Fiumicino. Si tratta dello stesso quadrante<br />

in cui è in costruzione la nuova Fiera di<br />

Roma e si sta lavorando al completamento della<br />

terza corsia del Gra. Il nuovo Mercato dei Fiori<br />

sorgerà su un’area di 12.000 mq attrezzata con <strong>servizi</strong><br />

quali banca e posta, uffici doganali e spedizioni<br />

internazionali. La nuova localizzazione, che<br />

incrementerà la qualità dei <strong>servizi</strong> e delle infrastrutture,<br />

rispondendo meglio alle richieste della<br />

collettività e degli operatori economici, dovrebbe<br />

essere pronta in un anno o poco più, di sicuro entro<br />

il 2006. Nell’area di via Trionfale, che si libererà<br />

dopo il trasferimento del Mercato dei Fiori, è prevista<br />

la realizzazione di una struttura sportiva a<br />

disposizione del quartiere.<br />

Saranno invece più lunghi i tempi per il trasferimento<br />

del Centro Carni da viale Palmiro Togliatti<br />

alla nuova sede all’interno del Car. L’attuale struttura<br />

è al momento gestita direttamente dal<br />

Comune. Da tempo l’<strong>Amministrazione</strong> ha programmato<br />

la trasformazione delle grandi strutture<br />

annonarie in società private. In previsione dello<br />

spostamento presso la nuova sede del Car tale passaggio<br />

dovrà avvenire anche per il Centro Carni. Il<br />

trasferimento sarà quindi preceduto dalla costituzione<br />

di una Società per la gestione del Centro<br />

Carni, partecipata dal Comune, e nella quale è<br />

previsto il coinvolgimento di una rappresentanza<br />

di lavoratori ed operatori, <strong>come</strong> definito nel<br />

Protocollo d’Intesa firmato ai primi di febbraio. La<br />

costituzione della società denominata Centro<br />

Ingrosso Carni Spa, è stata approvata il 2 marzo<br />

dal Consiglio Comunale, che ha anche deciso che<br />

la partecipazione del Comune sarà pari a una<br />

quota del 100% del capitale sociale. La nuova struttura<br />

per il mercato all’ingrosso delle carni sarà realizzata<br />

a cura della costituenda società nel nuovo<br />

complesso previsto all’interno del Centro<br />

Agroalimentare Tenuta del Cavaliere. Tempi<br />

necessari per completare il trasferimento, circa tre<br />

anni.<br />

Con quest’ultima operazione si andrà a completare<br />

il processo di cambiamento di gestione dei mercati<br />

all’ingrosso. Inoltre si realizzerà presso il<br />

Centro Agroalimentare Roma la concentrazione di<br />

3 di questi mercati (quello ortofrutticolo e quello<br />

ittico sono già collocati nella struttura di Tenuta<br />

del Cavaliere) con innegabili vantaggi sia per il settore<br />

produttivo che per quello distributivo e una<br />

notevole riduzione dei costi di gestione. <br />

in<br />

18 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


LE NUOVE SCUOLE:<br />

GIOIELLI IN PERIFERIA<br />

comunale romana ha<br />

portato a termine il concorso internazio-<br />

L’<strong>Amministrazione</strong><br />

nale di architettura per la costruzione di<br />

tre nuove scuole in altrettante zone periferiche<br />

della città bandito nel luglio dello scorso anno.<br />

Con la proclamazione dei vincitori avvenuta ai<br />

primi di febbraio si è conclusa infatti la fase concorsuale<br />

vera e propria e si è passati a quella operativa.<br />

Le tre zone dove sorgeranno le nuove scuole si trovano,<br />

rispettivamente, la prima alla Muratella nel<br />

XV Municipio (all’interno del Piano di Zona B38),<br />

nel settore ovest della città in prossimità del Gra e<br />

dell’autostrada Roma Fiumicino; la seconda alla<br />

Romanina (all’interno del Piano di Zona D5 bis),<br />

nel quadrante sud-est della città all’esterno del Gra<br />

tra l’autostrada del Sole e la via Tuscolana; la terza<br />

nella zona denominata Casal Monastero nella<br />

parte nord-est della città nel territorio del V<br />

Municipio, all’esterno del Gra tra la via<br />

Nomentana e la via Tiburtina.<br />

Tre edifici a cui viene assegnato il compito di<br />

“segnare” il territorio dove dovranno sorgere,<br />

restituirgli dignità, farlo parte integrante della<br />

città.<br />

Ad aggiudicarsi la costruzione della scuola nel<br />

quartiere della Muratella (asilo nido e materna)<br />

con un progetto che ricorda un piccolo ''borgo di<br />

collina'' e' stato il gruppo dell'architetto Giacomo<br />

Borella, dello studio Albori Architetti Associati di<br />

Milano. Per la scuola della Romanina (materna ed<br />

elementare) il progetto vincitore è stato quello dell'olandese<br />

Herman Hertzberger, uno dei più conosciuti<br />

architetti europei, attivo in Olanda fin dagli<br />

anni '60. Il suo progetto prevede l'edificio scolastico<br />

inserito in un piccolo parco con attrezzature<br />

sportive e per il tempo libero.<br />

La terza scuola, una media a Casal Monastero,<br />

sara' realizzata dal gruppo guidato dall'architetto<br />

Francesco Cellini, preside della Facolta' di Roma<br />

Tre, uno dei piu' noti architetti italiani. Il progetto<br />

si basa su tre edifici, uno per i <strong>servizi</strong> al quartiere,<br />

uno per altre attività di <strong>servizi</strong>o e uno per la scuola<br />

vera e propria, collegati da una piazza.<br />

L’iniziativa della Giunta capitolina di affidarsi ad<br />

un concorso internazionale di architettura per<br />

intervenire sulle periferie della città, si può collocare<br />

in quella ricerca continua che l’Amministra-<br />

febbraio-marzo 2005<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

zione comunale sta perseguendo, di “fare comunità”<br />

cominciando proprio dalle zone della città che<br />

sono state storicamente escluse dalla vita cittadina<br />

e proprio con una tipologia di edificio, la scuola<br />

appunto, che più interpreta il futuro di una comunità.<br />

E’ la prima volta, infatti, che è stata posta una<br />

attenzione particolare al “bello” che si vuol creare<br />

nelle periferie della città. Invitare a Roma i protagonisti<br />

dell’architettura contemporanea per progettare<br />

tre complessi scolastici è stato un segno<br />

tangibile di quanto l’<strong>Amministrazione</strong> capitolina<br />

sia impegnata a restituire alle periferie una centralità<br />

nello sviluppo della città anche attraverso la<br />

promozione di una edilizia con un alto tasso di<br />

qualità urbana.<br />

Particolare attenzione è stata richiesta ai progettisti<br />

per quanto riguarda i problemi ecologici e di ecocompatibilità<br />

partendo dal presupposto che il processo<br />

formativo dei bambini e dei ragazzi ospitati<br />

nelle scuole, non può non accompagnarsi ad una<br />

parallela profonda presa di coscienza sociale<br />

rispetto ai problemi ecologici del nostro mondo<br />

vicino e lontano.<br />

Le scelte progettuali, in tema di ecocompatibilità e<br />

sostenibilità urbana, sono stati tali da sensibilizzare<br />

i futuri fruitori (cioè i bambini, gli insegnanti e i<br />

genitori) alla cultura del risparmio energetico e<br />

dell'utilizzo di fonte energetiche alternative, attraverso<br />

l'uso consapevole di tecnologie innovative<br />

per la tutela ambientale.<br />

E’ stata posta una attenzione particolare nell'utilizzo<br />

di materiali che non rilascino sostanze volatili<br />

nocive; che siano realizzati con lavorazioni a basso<br />

impatto ambientale, con processi energeticamente<br />

economici e con ridotto carico aggressivo verso<br />

l'ambiente. Materiali che sono inoltre reimpiegabili<br />

o riciclabili una volta terminato il loro ciclo di<br />

vita. Attraverso questa iniziativa l’<strong>Amministrazione</strong><br />

comunale ha voluto lanciare un segnale<br />

importante. Il concorso è, infatti, un modello per il<br />

futuro; segna cioè la strada che si vuole percorrere<br />

lasciandosi dietro definitivamente sia l’idea di una<br />

scuola <strong>come</strong> punto di “parcheggio” dei bambini<br />

per alcune ore della giornata che quell’inseguimento<br />

all’emergenza (<strong>come</strong> non ricordare i doppi<br />

turni, le palazzine prese in affitto da privati e trasformate<br />

in scuole ecc.?) che ha caratterizzato in<br />

alcuni momenti questo settore. <br />

19


Maurizio Di Ianni<br />

Lavori in corso<br />

a cura di Serena Claudia Pioli<br />

Campidoglio 2 si avvicina<br />

Con la consegna al Comune dei 34 mila metri quadri<br />

della manifattura tabacchi, sulla<br />

Circonvallazione Ostiense, parte il grande e graduale<br />

programma che prevede anche la creazione<br />

del grande polo museale di via dei Cerchi. Si parte<br />

con il trasferimento all'ex manifattura dei primi<br />

uffici capitolini dal palazzo di via dei Cerchi, che<br />

attualmente ospita l'Ufficio Elettorale, il<br />

Dipartimento Commercio e il CEU (Centro<br />

Elettronico). Intanto si parla di un nuovo nome per<br />

piazza 12 ottobre 1492, presso l’air terminal; dalla<br />

scoperta dell’America si passerebbe così a ricordare<br />

Tashunko Witko ovvero Cavallo Pazzo, l’ultimo<br />

capo Sioux Oglala.<br />

Per l’intesa sottoscritta a novembre 2002 con il<br />

Ministero dell'Economia e delle Finanze, saranno<br />

acquisiti dal Comune altri edifici di proprietà statale<br />

nella stessa zona per il trasferimento di altri<br />

uffici e l’avvio del complesso 'Campidoglio 2'.<br />

Si prevede che, entro il 2007, il palazzo di via dei<br />

Cerchi sarà completamente liberato per accogliere<br />

collezioni antiche e reperti di grande valore.<br />

Mentre alla manifattura tabacchi andranno i<br />

Dipartimenti VIII (Commercio) e X (Ambiente),<br />

oltre al Gruppo Intervento Traffico dei Vigili<br />

Urbani; a via della Moletta i Dipartimenti III<br />

(Patrimonio) e XIV (Lavoro).<br />

L'Ufficio Elettorale e il CEU sono invece destinati a<br />

trasferirsi negli immobili della S.p.A Eur. Per i<br />

magazzini del Teatro dell'Opera, ora nel complesso<br />

di via dei Cerchi, si prevede uno scambio di<br />

sede con il Museo della Civiltà Romana che ora si<br />

trova all'Eur.<br />

Una nuova piazza per San Basilio<br />

Approvato dalla Giunta il progetto definitivo della<br />

nuova piazza urbana che sarà realizzata a San<br />

Basilio. Il progetto prevede la trasformazione delle<br />

due corti pubbliche delimitate da via Carlo Tranfo,<br />

via Girolamo Mechelli e piazza Aldo Bozzi in un'unica<br />

piazza, interamente pedonale e dotata delle<br />

attrezzature necessarie ad un luogo di aggregazione,<br />

di sosta e d’incontro per il quartiere.<br />

Il progetto è un intervento integrato tra misure di<br />

riqualificazione urbana ed azioni di investimento<br />

sociale e infatti prevede anche la localizzazione di<br />

alcuni <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong>, tra cui una Farmacia<br />

Comunale. L’investimento complessivo sarà di<br />

1.429.920,00 euro.<br />

Borghesiana, parco di Pratolungo:<br />

approvato il primo stralcio<br />

Approvato dalla Giunta il I stralcio del progetto<br />

per il nuovo parco di Pratolungo alla Borghesiana<br />

nell’area già interamente destinata a verde pubblico.<br />

Dal punto di vista urbanistico, il nuovo parco<br />

attrezzato avrà la funzione di riqualificare tutta la<br />

zona, collegando in modo pregiato gli insediamenti<br />

sparsi lungo la via Prenestina e la via di<br />

Borghesiana. Il parco avrà più accessi e parcheggi<br />

e il costo complessivo previsto è di 3.500.000 euro.<br />

Falcognana: una piazza a terrazze<br />

Più che una piazza, si tratta di un intero quartiere<br />

sorto spontaneamente sulla via Ardeatina, negli<br />

anni ’60.<br />

L’intervento riguarderà il riassetto delle aree di<br />

limite tra il quartiere e la campagna circostante.<br />

L’area interessata, confina con un declivio che presenta<br />

un dislivello di circa 9 metri, e una zona<br />

naturale rappresentata dalla tipica campagna<br />

romana.<br />

Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta, prevede<br />

la realizzazione di un sistema di aree su tre<br />

livelli (terrazze) usando la parte naturale per attività<br />

sportive e ricreative all’aperto e creando due<br />

20 febbraio-marzo 2005


edifici di <strong>servizi</strong>o al quartiere: un centro anziani e<br />

una sala polifunzionale ad una quota intermedia.<br />

Il centro anziani sarà realizzato su due livelli collegati<br />

internamente da una rampa. Al primo livello<br />

si accede da un’area attrezzata a verde su via<br />

Zaccaria Betti, al livello sottostante da una terrazza<br />

che ospita un campo bocce. Il livello sottostante<br />

sarà raggiungibile anche dalla zona parcheggio<br />

collocata all’inizio della via.<br />

I due livelli del Centro anziani avranno un accesso<br />

indipendente. Costeggiando la collina dalla terrazza<br />

del Centro si potrà raggiungere la seconda terrazza<br />

da cui si potrà accedere al centro polifunzionale.<br />

Da questa terrazza, attraverso una rampa, si<br />

potrà risalire all’area gioco bambini, oppure scendere<br />

alla zona parco sottostante.<br />

Il primo stralcio del progetto è stato finanziato con<br />

1.434.200 euro.<br />

Consulta cittadine del mondo in politica<br />

Firmato il Protocollo d’Intesa tra la Consigliera<br />

Franca Eckert Coen delegata del Sindaco alle<br />

Politiche della multietnicità e le componenti del<br />

gruppo “Cittadine del mondo in politica”, per la<br />

Consulta che porta il loro nome e promuoverà<br />

incontri e seminari sul ruolo delle donne nella prevenzione<br />

dei conflitti, sul tema del pluralismo<br />

sociale, culturale, etnico, religioso e politico.<br />

L’iniziativa si inserisce nel “Piano di orientamento<br />

ed indirizzi per l’attuazione della politica riguardante<br />

la Multietnicità nella città di Roma” e ha<br />

preso vita a seguito delle elezioni dei Consiglieri<br />

Aggiunti. Lavorerà per promovere la cultura<br />

della pace, del dialogo, del rispetto dei diritti<br />

umani e delle minoranze.<br />

febbraio-marzo 2005<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

Nuovi assessori<br />

per la Giunta Capitolina<br />

Dal primo marzo la Giunta ha rinnovato la<br />

sua composizione a seguito delle dimissioni<br />

degli assessori Mario di Carlo, Luigi Nieri e<br />

Daniela Valentini in vista delle elezioni regionali.<br />

Subentrano Giovanni Hermanin, Paolo<br />

Carrazza e Mauro Calamante. Nella nuova<br />

Giunta, si muove anche l’assessore Franco<br />

Cioffarelli che dal Personale passa ad interessarsi<br />

alle Politiche del Commercio e<br />

dell'Artigianato, alle Affissioni e Pubblicità,<br />

allo Sportello Unico dell'Impresa, e alla<br />

Definizione e verifica indirizzi gestionali, Car.<br />

Nell’attuale composizione si è provveduto a<br />

una diversa distribuzione di alcune competenze<br />

ma in sintesi le attività propositive, di<br />

indirizzo, coordinamento e controllo degli<br />

atti di amministrazione, propri delle competenze<br />

assessorili, divisi per gruppi di materie<br />

e uffici, risultano così assegnate:<br />

Assessore Giovanni Hermanin - Politiche<br />

Risorse Umane, Decentramento e coordinamento<br />

metropolitano, Anagrafe, Servizi<br />

Tecnologici e Reti Informative, Sicurezza del<br />

Lavoro;<br />

Assessore Paolo Carrazza - Coordinamento<br />

Generale per la Politica Comunale per le<br />

Periferie, Politiche del Lavoro, Progetti<br />

Speciali per le Periferie, Programma Cento<br />

Piazze, Laboratori di Quartiere, Autopromozione<br />

Sociale per le Piccole Imprese<br />

(L. 266/97), Zone O ed Opere a Scomputo,<br />

Formazione Professionale;<br />

Assessore Mauro Calamante - Politiche della<br />

Mobilità, Definizione e verifica indirizzi<br />

gestionali: Atac, Sta, Rapporti con le Ferrovie<br />

dello Stato.<br />

21


P. A. ON LINE<br />

a cura di Maria Grazia Manni<br />

Le elezioni del 2005<br />

Ormai ci siamo e, alle elezioni regionali del 3 e 4<br />

aprile 2005, dov’è necessario saranno abbinate<br />

anche le elezioni amministrative.<br />

E’ stato infatti approvato un decreto legge che predispone<br />

le condizioni per lo svolgimento in un'unica<br />

giornata delle elezioni amministrative (presidenti<br />

delle province, consigli provinciali, sindaci,<br />

consigli comunali) e delle elezioni regionali.<br />

In Italia, i dati del ministero dell'Interno, aggiornati<br />

al 31 gennaio 2005, dicono che saranno 14 le<br />

regioni interessate alle elezioni, 10 le province e<br />

956 complessivamente i comuni coinvolti. E' anche<br />

prevista, seppure limitatissima , interessante sperimentazione<br />

dello scrutinio elettronico.<br />

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/elezioni_amm2005/index.html<br />

Aspettando il FORUM<br />

Tra fine marzo ed i primi di aprile scadono i termini<br />

per l’adesione alle varie iniziative previste per il<br />

Forim della P.A. di quest’anno . Si va dalle iniziative<br />

per le scuole a quelle per la sicurezza del territorio<br />

fino ai premi ed ai master.<br />

Dal 9 al 13 amggio alla Fiera di Roma, 100 convegni<br />

, appuntamenti e progetti da non perdere per<br />

avere una panoramica sui nuovi scenari della pubblica<br />

amministrazione.<br />

Per esempio, con “Donne e tecnologie” si realizza<br />

una nuova iniziativa per valorizzare l'impegno<br />

concreto delle pubbliche amministrazioni affinché<br />

le tecnologie possano diventare davvero un'opportunità<br />

per le donne.<br />

Per saperne di più: www.forumpa.it<br />

Il Cd del “benessere organizzativo”<br />

Presentato il Kit del benessere organizzativo.<br />

Realizzato dal Dipartimento della Funzione<br />

Pubblica attraverso il Programma Cantieri.<br />

Consiste in un cd-rom che offre gratuitamente alle<br />

amministrazioni pubbliche la possibilità di svolgere<br />

in maniera autonoma e rigorosa un'analisi del<br />

livello di benessere che regna all'interno dei propri<br />

uffici. Quattro gli elementi principali: il questionario<br />

di rilevazione, il software per l'analisi dei dati,<br />

il manuale sul benessere organizzativo e la direttiva<br />

emanata dal Ministro per la Funzione Pubblica<br />

nel marzo 2004.<br />

Nella performance di un’organizzazione la presenza<br />

o meno di benessere organizzativo può avere<br />

effetti produttivi rilevanti, oltre a determinarne il<br />

grado di civiltà. Nella Pubblica <strong>Amministrazione</strong><br />

migliorare questa dimensione e più in generale<br />

valorizzare le risorse umane può portare ad un<br />

concreto salto di qualità nell’efficienza dell’intero<br />

sistema, <strong>come</strong> già accade in quello privato. Infatti,<br />

il concetto di salute organizzativa si riferisce alla<br />

capacità di un’organizzazione di svilupparsi<br />

tenendo d’occhio il benessere fisico e psicologico<br />

dei lavoratori.<br />

Per saperne di più www.cantieripa.it<br />

Normativa on line e un aiuto<br />

per orientarsi nel burocratichese<br />

Nelle pieghe del nostro vastissimo sito si trovano<br />

dei veri tesori. Per esempio c’è una pagina con testi<br />

completi di delibere e leggi che stanno alla base sia<br />

del lavoro comunale che della vita da cittadino.<br />

In formato pdf o in html, si può scaricare un po’ di<br />

tutto: dal Codice di protezione dei dati personali ,<br />

al Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli<br />

enti locali al Regolamento per i Centri Anziani.<br />

www.comune.roma.it/info<strong>servizi</strong>o/normativa/so<br />

mmario.asp<br />

Nuova versione di “Giustizia .it”<br />

E’ stata inaugurata la nuova home page del sito<br />

Internet del Ministero della Giustizia: Giustizia.it<br />

News On Line. Il sito si arricchisce di nuove rubriche<br />

d'informazione e di <strong>servizi</strong>o al cittadino, di<br />

immagini e foto per meglio illustrare le notizie.<br />

Rimangono invece inalterate, nei contenuti e nell'impianto<br />

grafico, tutte le pagine istituzionali del<br />

sito. Dalla nuova home page è possibile accedere<br />

direttamente alla sezione "Speciali" dedicata, in<br />

questo momento, all'accordo siglato tra il<br />

Ministero della Giustizia e l'Agenzia delle Entrate<br />

che permette agli uffici giudiziari l'accesso gratuito<br />

via internet alle informazioni tributarie di persone<br />

fisiche e società. www.giustizia.it<br />

22 febbraio-marzo 2005


La rivoluzione degli elenchi telefonici<br />

Da quest'anno, gli abbonati hanno il diritto di scegliere<br />

<strong>come</strong> comparire negli elenchi e se ricevere<br />

o no <strong>pubblici</strong>tà. Nei nuovi elenchi verranno inseriti<br />

anche i numeri di cellulari, ma solo dopo un<br />

consenso espresso dell'abbonato o degli acquirenti<br />

di carte pre-pagate.<br />

Infatti gli abbonati telefonici, per la prima volta,<br />

possono decidere e comunicare in forma specifica<br />

e documentata per iscritto, se apparire negli<br />

elenchi e <strong>come</strong>. Se apparire con il solo cognome o<br />

di non essere contraddistinti da un riferimento che<br />

riveli il sesso , se omettere in parte il domicilio o<br />

inserire il numero di cellulare o altri dati riguardanti<br />

la professione, il titolo di studio, l'indirizzo email<br />

etc.<br />

Solo chi sceglie di ricevere informazioni commerciali<br />

o promozionali vedrà segnalato l'indirizzo o il<br />

numero telefonico con un simbolo e, quindi Non<br />

si potranno più utilizzare gli elenchi per sommergere<br />

di messaggi <strong>pubblici</strong>tari chi non lo ha richiesto.<br />

Per saperne di più: www.garanteprivacy.it<br />

Il Farmadizionario<br />

Nel sito della Farmacap c’è anche il<br />

Farmadizionario, una guida che aiuta a capire cosa<br />

c’è scritto nei foglietti che accompagnano i farmaci.<br />

Le istruzioni per l’uso dei medicinali sono<br />

anche detti “bugiardini” e questo paziente lavoro<br />

di traduzione è stato svolto dalla Asl 3 di Torino,<br />

in collaborazione con l’università della capitale<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

piemontese. Si tratta di un lavoro importante ed<br />

utile che è stato premiato quest’anno nel corso del<br />

ForumPa. www.farmacap.it<br />

I quaderni del Formez<br />

La collana è iniziata a maggio 2001 e tratta di temi<br />

<strong>come</strong> la formazione nella P.A., lo sviluppo locale,<br />

la riforma del welfare, i patti territoriali, le Agenzie<br />

di sviluppo o lo Sportello unico. Dei “Quaderni”<br />

si parla nel sito del Formez che propone anche<br />

tutta una serie di informazioni, riviste, manuali e<br />

strumenti preziosi per l’aggiornamento professionale.<br />

Tra l’altro, nell’ultimo quaderno. Il 29, si tratta<br />

della comunicazione interna.<br />

Scelto per i “Buoniesempi” del progetto del<br />

Dipartimento della Funzione Pubblica, InComune,<br />

rivolgendosi al popolo dei capitolini e delle<br />

loro famiglie oltre che a tutti su internet , con la sua<br />

attività giornalistica ha fornito l’occasione per far<br />

conoscere diverse attività di vari uffici e mostrare<br />

<strong>come</strong>, anche in questo campo, esista un “modello<br />

Roma”.<br />

Per saperne di più:<br />

www.formez.it/documentazione.html<br />

La valutazione del lavoro<br />

Ormai la valutazione nelle amministrazioni pubbliche<br />

costituisce un aspetto<br />

cruciale soprattutto se si guarda all'affermazione<br />

di un nuovo ruolo della dirigenza pubblica e di un<br />

suo nuovo stile.<br />

Cantieri, l’iniziativa del Dipartimento della<br />

Funzione Pubblica, non poteva non inserire queste<br />

priorità nelle sue politiche di sostegno al cambiamento<br />

e all'innovazione nelle amministrazioni<br />

pubbliche.<br />

Cantieri, infatti, lavora verso la creazione di condizioni<br />

che possano incidere sul miglioramento<br />

del sistema sociale interno, delle relazioni interpersonali<br />

e, in generale, sulla cultura organizzativa<br />

delle amministrazioni.<br />

Proprio questa dimensione è al centro del volume<br />

"La valutazione del lavoro nelle amministrazioni<br />

pubbliche" che si può scaricare direttamente dal sito<br />

www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/valutazione_lavoropa/index.html<br />

23


AGENZIE, AZIENDE E FONDAZIONI<br />

Lettura contatore:<br />

nuovo numero verde<br />

Acea informa che a partire dal<br />

1 gennaio 2005 il <strong>servizi</strong>o<br />

ACEATEL – telefono 16433 – sarà disattivato. Per<br />

comunicare la lettura del contatore dovrà essere<br />

utilizzato esclusivamente il numero verde 800 130<br />

330. La chiamata è gratuita e il numero è attivo<br />

tutti i giorni dell’anno, 24h su 24h.<br />

I clienti di Acea verranno informati della disattivazione<br />

del <strong>servizi</strong>o 16433 anche attraverso le bollette.<br />

Inoltre saranno distribuiti volantini e affisse<br />

locandine negli URP di tutti i Municipi del<br />

Comune di Roma.<br />

Per informazioni è possibile consultare il sito<br />

www.aceaspa.it<br />

Operazione Mercati Puliti<br />

In 65 mercati rionali, per 1790<br />

banchi di ortofrutta e 100 fiorai,<br />

è partita l'Operazione Mercati Puliti. Il progetto<br />

prevede un incaricato AMA in ogni mercato che<br />

collabori con gli operatori nella raccolta differenziata<br />

dei rifiuti organici, <strong>come</strong> gli scarti di frutta e<br />

della verdura, da cartone, imballi, ecc..<br />

L'iniziativa contribuirà anche all’alimentazione<br />

dell'impianto di compostaggio di Maccarese che<br />

trasforma i rifiuti organici in fertilizzanti per l'agricoltura.<br />

Nuove tariffe per i parcheggi<br />

di scambio<br />

Sono in vigore le nuove tariffe<br />

dei 29 parcheggi di scambio<br />

gestiti dalla STA. Per quelli fuori dall'anello<br />

ferroviario le prime 12 ore di sosta consecutiva<br />

costano 1,50 euro, ma fino a 16 ore di sosta consecutiva<br />

la tariffa diventa di 2,50 euro. Invece per i<br />

parcheggi di scambio all’interno le prime 12 ore<br />

consecutive costano 2 euro e 16 ore consecutive 3<br />

euro.Per tutti la tariffa notturna, che va dalle .22<br />

alle 7, è di 2 euro.<br />

Per le esenzioni o per saperne di più:<br />

www.sta.roma.it/<br />

Car sharing:<br />

l’automobile in comune<br />

Gestito da Atac Spa è partito, in via sperimentale in<br />

III Municipio, il Car Sharing: <strong>servizi</strong>o di mobilità<br />

flessibile e complementare al trasporto pubblico e<br />

alternativo all’auto privata.<br />

Il <strong>servizi</strong>o consente agli utenti di condividere una<br />

flotta di automobili pagandone solo l’uso effettivo.<br />

L’obiettivo è di contribuire alla riduzione delle emissioni<br />

dei gas inquinanti (ogni utente del Car Sharing<br />

riduce del 30-50% i propri consumi, grazie ad un utilizzo<br />

più mirato del veicolo).<br />

Inoltre è stato valutato che ogni macchina condivisa<br />

contribuisce a ridurre la circolazione di almeno 10<br />

auto private e che il 54% degli utenti vende la propria<br />

secondo auto, mentre il 13% rinuncia all’acquisto<br />

della prima. Le macchine a disposizione dei clienti<br />

sono undici: sette di queste sono conformi alla direttiva<br />

Euro 3 (2 Panda, 1 Multipla, 1 Punto e 1 Doblò),<br />

le altre quattro (2 Punto e 2 Multipla) sono ad alimentazione<br />

“Bifuel” ossia a benzina e metano.<br />

Per entrare nel Club ‘Car Sharing’ basta sottoscrivere<br />

un abbonamento annuale di 100 Euro (74 euro per i<br />

possessori di Metrebus) e versare una cauzione di<br />

altri 100 Euro. L’auto si paga in base al consumo. Le<br />

tariffe variano a seconda del tipo di auto e dei giorni<br />

(feriali o festivi): da 1,80 a 2,40 euro l’ora, più un costo<br />

chilometrico da 30 centesimi di euro a 40 centesimi.<br />

Gli abbonati avranno una smart card e un codice personale<br />

che permetterà di usare l’auto prenotata.<br />

Vantaggi per gli utenti del Car Sharing: sostare gratuitamente<br />

nei parcheggi a sosta tariffata e nei parcheggi<br />

di scambio; accedere e circolare gratuitamente<br />

nelle Ztl; accedere e circolare nelle corsie preferenziali<br />

e nei futuri corridoi della mobilità; circolare nelle<br />

zone interdette anche durante le giornate di limitazione<br />

alla circolazione.<br />

I soci, grazie al circuito nazionale “ICS” potranno<br />

affittare alle stesse condizioni una vettura in <strong>servizi</strong>o<br />

negli altri comuni italiani che aderiscono all’iniziativa<br />

Car Sharing: Bologna, Genova, Modena, Palermo,<br />

Torino, Venezia e Rimini.<br />

Info: 800201670 o www.atac.roma.it<br />

Serena Claudia Pioli<br />

in<br />

24 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

IDEE IN COMUNE<br />

UNA RISORSA PER LA CITTÀ<br />

di Massimo Lucignani<br />

Quando si è pensato di promuovere un<br />

concorso per i cittadini romani finalizzato<br />

a sperimentare un nuovo modo di<br />

migliorare la qualità di vita nella nostra città,<br />

chiedendo loro di presentare proposte capaci non<br />

solo di individuare problemi da risolvere, ma<br />

anche soluzioni da realizzare insieme all’<strong>Amministrazione</strong><br />

comunale e si è pensato <strong>come</strong> premio<br />

alla realizzazione delle 25 idee più interessanti,<br />

nessuno pensava che avrebbero partecipato più<br />

di 1000 concorrenti.<br />

Hanno risposto singoli cittadini, gruppi messi<br />

insieme per l’occasione e organizzazioni formalmente<br />

costituite: con entusiasmo e competenza<br />

hanno colto l’occasione di dimostrare che esiste<br />

una parte di cittadini che non solo rispetta la propria<br />

città, <strong>come</strong> purtroppo altri non fanno, ma<br />

sono disposti a prendersi una parte di responsabilità<br />

insieme all’<strong>Amministrazione</strong> comunale, mettendo<br />

il proprio tempo e le proprie energie per<br />

migliorare l’ambiente, la cultura e la vita sociale<br />

del proprio quartiere.<br />

Durante i primi sei mesi del 2004 il gruppo di lavoro<br />

di “Idee incomune” ha contattato, grazie soprattutto<br />

alla collaborazione preziosa dei municipi, che<br />

hanno organizzato incontri <strong>pubblici</strong> presso i loro<br />

territori , tanti cittadini e associazioni per informarli<br />

di questa opportunità.<br />

Questa esperienza, accanto ad altre già in atto<br />

<strong>come</strong> i bilanci partecipati nei municipi, ci ha dimostrato<br />

che è possibile governare insieme - amministratori<br />

e cittadini.<br />

Essa implica anche un modo diverso e nuovo di<br />

lavorare degli uffici e della struttura amministrativa<br />

del Comune.<br />

Il concorso rivolto ai cittadini, trae la sua ispirazione<br />

dal “Premio Nathan “ rivolto <strong>come</strong> tutti sappiamo<br />

agli impiegati comunali .<br />

Il giorno 24 gennaio 2005 al teatro Brancaccio, il<br />

Sindaco Walter Veltroni, gli assessori Mariella<br />

Gramaglia e Marco Causi e la giuria composta dal<br />

giornalista RAI Antonio Lubrano e dai docenti<br />

universitari Carlo Donolo e Claudio De Vincenti,<br />

hanno premiato le 25 proposte selezionate, prendendo<br />

così l’impegno pubblico di realizzarle insieme<br />

ai cittadini vincitori del concorso.<br />

Ciò che stupisce di quella giornata non è soltanto<br />

la presenza di quasi tutti i più di mille concorrenti,<br />

anziani, meno anziani, giovani e bambini , ma il<br />

loro coinvolgimento durante l’incontro pubblico:<br />

massima attenzione e consapevolezza di aver<br />

aperto una nuova strada nella quale sono e si sentono<br />

protagonisti.<br />

Le mille “Idee incomune” saranno infatti materiale<br />

di una semplice ma importante pubblicazione;<br />

questa raccolta potrà in seguito rappresentare<br />

per municipi, assessorati e per il Comune in<br />

generale, quella banca di proposte da cui attingere,<br />

anche al di fuori di concorsi, cose che si possono<br />

fare insieme. <br />

25


MUNICIPI<br />

A cura di Anna De Luca<br />

Roma 7, sportello lavoro<br />

Nasce lo sportello P.O.S. Progetto Orientamento e<br />

Sviluppo: un <strong>servizi</strong>o, finanziato dalla Provincia di<br />

Roma, per fornire gratuitamente informazioni e<br />

consulenza sulle possibilità dei diversi percorsi<br />

lavorativi o imprenditoriali. Lo sportello è attivo,<br />

dal lunedì al venerdì, in Viale Palmiro Togliatti 981<br />

Tel/Fax: 06/2593813<br />

Per saperne di più:<br />

www.comune.roma.it/municipio/07<br />

Roma 8, riqualificazione p.zza Serrule<br />

Approvato il progetto definitivo dei lavori di<br />

riqualificazione di p.zza Serrule. Le opere previste:<br />

aumento della superficie della piazza, realizzazione<br />

di un'aea giochi per bambini dotata di attrezzature,<br />

ripavimentazione, collocazione di una fontana,<br />

realizzazione di aree verdi, nuovo impianto di<br />

illuminazione pubblica, impianto di smaltimento<br />

delle acque meteoriche.<br />

Costo complessivo dei lavori: 273, 738 euro.<br />

Roma 9, weekend Parking<br />

Utilizzo di spazi <strong>pubblici</strong> a vantaggio dei cittadini<br />

e del decoro della città. Il progetto, sperimentale<br />

riguarda il parcheggio di Villa Lazzaroni (220<br />

posti) sede del Municipio (via Fortifiocca 71).<br />

Resterà aperto, custodito, il sabato, la domenica e i<br />

festivi (h.15-1) a tariffe vantaggiose (0,75<br />

euro/ora). Si prevedono positive ricadute sulla<br />

mobilità urbana e la creazione di due nuovi posti<br />

di lavoro part-time. Inoltre, gli introiti del <strong>servizi</strong>o<br />

finanzieranno un presidio fisso di pulizia dell'Ama<br />

su via Appia.<br />

Roma 11, primo asilo nido aziendale comunale<br />

E' il polo civico del Municipio, in via Ballarin, ad<br />

ospitare il primo asilo nido aziendale realizzato<br />

con fondi comunali (232.000 euro). Il complesso<br />

può ospitare fino a 30 bambini tra i 12 e i 36 mesi;<br />

24 saranno figli di vigili urbani e dipendenti comunali<br />

e 6 verranno dalle liste d'attesa del Municipio<br />

(scesi negli ultimi 5 mesi da 772 a 240).<br />

Roma 12, i venerdì di Santa Chiara<br />

Fino al 13 maggio, la V edizione de 'I venerdì al<br />

Santa Chiara' porta anche quest'anno spettacoli di<br />

musica, teatro e danza tutti i venerdì fino al 13<br />

maggio. La rassegna culturale del Municipio XII si<br />

svolge presso l'Auditorium Santa Chiara in via<br />

Caterina Troiani 90 (Torrino Nord) e l’ingresso è<br />

gratuito.<br />

Per saperne di più :<br />

www.comune.roma.it/municipio/12/news/santa<br />

_chiara.htm<br />

Roma 15, mercati, arriva un nuovo sportello<br />

Diventa più semplice per i cittadini richiedere certificati<br />

anagrafici, grazie al secondo box realizzato<br />

all'interno del mercato rionale di via Fauglia, alla<br />

Magliana.<br />

Il nuovo sportello anagrafico si aggiunge a quello<br />

già esistente nel mercato. Permetterà di regolare<br />

meglio l'affluenza del pubblico e di ottenere anche<br />

atti notori, prima possibili solo nella sede centrale<br />

di via Portuense.<br />

Roma 16, la Casa dei bambini e delle bambine<br />

E' aperta, in via della Pisana 974, "La Pisanella". La<br />

struttura, realizzata dal Municipio con i fondi della<br />

legge 285/97, è gestita dalla cooperativa sociale<br />

San Saturnino e può ospitare 20 bambini segnalati<br />

dai Servizi sociali territoriali e esentati dal pagamento<br />

dell'asilo nido.<br />

Presso la Casa, oltre ai giochi, le fiabe e il teatro,<br />

saranno realizzati anche laboratori di espressione<br />

creativa, musicale, narrativa.<br />

Roma 19, inaugurazione nuovo Centro Famiglie<br />

Inaugurato il nuovo Centro Famiglie del territorio,<br />

presso il Padiglione 13 del Comprensorio del<br />

S.Maria della Pietà. Il Centro nasce per supportare<br />

le Famiglie che attraversano momenti difficili<br />

offrendo, gratuitamente, consulenza e psicoterapia<br />

individuale, di coppia e familiare. Previsti, tra gli<br />

altri <strong>servizi</strong> offerti, consulenza legale e spazi d'incontro.<br />

Per saperne di più 060606.<br />

in<br />

26 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

<strong>Amministrazione</strong><br />

STORIA DI UN PROGETTO:<br />

LA PORTA DEL DIRITTO<br />

di Silvana Basili<br />

La “Porta del diritto” è un progetto che nasce dalla<br />

volontà di coniugare due rilevanti aspetti del quotidiano,<br />

quello della semplificazione e quello della<br />

giustizia.<br />

A questo compito attendono, con spirito di volontariato<br />

ed in anonimato, gli avvocati della Camera<br />

di Conciliazione, in collaborazione con l’ufficio<br />

Tempi e Orari del Comune di Roma e con i ragazzi<br />

del Servizio Sostitutivo Civile, offrendo gratuitamente<br />

ai cittadini un orientamento di natura<br />

legale su questioni che attengono alla vita di ogni<br />

giorno, dai conflitti familiari alle liti condominiali,<br />

dal recupero dei piccoli crediti all’integrazione dei<br />

cittadini stranieri, dalla tutela di diritti fondamentali<br />

<strong>come</strong> la salute ai problemi della sicurezza personale,<br />

dalle controversie in tema di lavoro alla<br />

tutela del diritto all’istruzione.<br />

In virtù di un accordo stipulato a settembre del<br />

2004 fra il Presidente della Camera di Conciliazione,<br />

su delega del Consiglio dell’Ordine degli<br />

Avvocati di Roma e l’Assessore comunale alla<br />

Semplificazione Mariella Gramaglia, le parti si<br />

sono impegnate a calare nel territorio, anche il più<br />

periferico, una funzione istituzionale storicamente<br />

centripeta, e a mettere a disposizione del cittadino<br />

professionalità giuridiche e amministrative per<br />

informarlo sui suoi diritti e per indirizzarlo verso<br />

forme di tutela giudiziale o extra-giudiziale, a<br />

seconda del caso in esame.<br />

Il progetto è stato avviato dal Dipartimento XVII il<br />

22 dicembre 2004, con l’adesione di ben sette<br />

municipi ( IV, V, VI, VIII, XI, XIII, XX), che, pur fra<br />

non poche difficoltà, hanno messo a disposizione<br />

idonee strutture per lo svolgimento dei colloqui<br />

nel pieno rispetto della riservatezza;entro pochi<br />

mesi l’iniziativa verrà allargata ad altri Municipi.<br />

La “Porta del diritto” è un progetto di semplificazione<br />

perché opera anche una sorta di “alleggerimento<br />

dei processi”, grazie alle informazioni che<br />

gli avvocati della Camera di Conciliazione forniscono<br />

ai cittadini sulla possibilità di utilizzare strumenti<br />

di tutela e di risoluzione delle controversie<br />

legali alternative al ricorso al giudice.<br />

Ma non dimentichiamo le origini di questo progetto,<br />

che nasce ancora prima con una vocazione fortemente<br />

sociale e con la denominazione di<br />

“Bottega del diritto”. L’intento, infatti, del<br />

Comitato di avvocati promotori dell’iniziativa e<br />

dell’assessore Gramaglia, che ne ha favorito la sperimentazione,<br />

era di rendere accessibile la giustizia<br />

a tutti, ma soprattutto alle persone più disagiate e<br />

più lontane fisicamente dai luoghi tradizionalmente<br />

a ciò deputati.<br />

L’idea, così, fu tradotta in uno sportello itinerante<br />

che raggiungeva i territori periferici della città per<br />

ascoltare la gente su storie di diritti violati o negati.<br />

La sperimentazione rivelò l’intrinseca forza illuministica<br />

del progetto, con risultati estremamente<br />

appaganti sia per i cittadini che per l’<strong>Amministrazione</strong>.<br />

Da qui, la sottoscrizione dell’accordo tra la<br />

Camera di Conciliazione di Roma e il Comune di<br />

Roma, per trasformare un progetto sperimentale in<br />

un’attività permanente al <strong>servizi</strong>o dei cittadini.<br />

La “Porta del diritto”, pertanto, vuole essere un<br />

contributo alla crescita civica della città di Roma,<br />

rendendola “Capitale a misura d’uomo” secondo<br />

la definizione kantiana, perché lo spirito che anima<br />

l’<strong>Amministrazione</strong> capitolina è quello di governare<br />

al <strong>servizi</strong>o dei propri cittadini e adeguarsi in<br />

maniera dinamica e continua alle loro esigenze.<br />

Per saperne di più:<br />

Direzione Ufficio Tempi e Orari del Dip.to XVII<br />

Tel. 06 67106097<br />

E-Mail c.dicosimo@comune.roma.it <br />

27


Luciano Rossetti<br />

“LA FABBRICA DEI SOGNI”<br />

DEL QUADRARO<br />

Gli abitanti del quartiere firmano<br />

il soggetto di una fiction sui rastrellamenti del ‘44<br />

28<br />

di Valentino Angelici<br />

La fabbrica dei sogni è il soggetto di un film<br />

che ha un obiettivo: riportare alla memoria<br />

un episodio importante della Resistenza<br />

romana dei 271 giorni dell’occupazione nazista.<br />

Kappler la chiamò l’”Operazione balena” ma sono<br />

in pochi a conoscere il terribile rastrellamento che<br />

avvenne nel quartiere del Quadraro portando via<br />

oltre 1500 uomini.<br />

Era l’alba del 17 aprile 1944, e bastarono cinque<br />

ore per spezzare molti sogni. Non fu un’immediata<br />

esecuzione di massa, ma la condanna ad una<br />

morte lenta, per fame, freddo e fatica nei campi di<br />

concentramento.<br />

La gravità di questo rastrellamento politico, avve-<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

nuto poco dopo le Fosse Ardeatine, è testimoniata<br />

dalla medaglia d´oro al merito civile consegnata al<br />

quartiere dal Presidente Ciampi in occasione del<br />

sessantesimo anniversario.<br />

Si tratta del primo riconoscimento del genere assegnato<br />

ad un quartiere di Roma.<br />

Il soggetto base del film è tratto dalla testimonianza<br />

di Giuseppe Sanfilippo, raccolta nel libro "La<br />

valigia degli anni verdi", ed è caratterizzato da una<br />

dimensione popolare del vivere fatta di solidarietà<br />

e volontà di resistenza.<br />

Il protagonista è il quartiere, un “nido di vespe”<br />

<strong>come</strong> lo chiamavano i tedeschi. In effetti si tratta<br />

di una grande famiglia allargata dove un parroco<br />

si prodiga in tutti i modi per alleviare le sofferenze<br />

della gente. Don Gioacchino, dopo aver subito le<br />

violenze dei nazisti nel cercare di salvare i prigionieri<br />

del rastrellamento rinchiusi a Cinecittà, riesce<br />

comunque a salvare il quartiere dalla distruzione.<br />

A dover affrontare tutto questo insieme a Don<br />

Gioacchino sono i ragazzi e le ragazze che vivono<br />

una gioventù penalizzata ma piena di sogni di un<br />

futuro migliore dove finisca la fame e la guerra.<br />

Nella coralità di personaggi e storie si impone il<br />

ruolo delle donne: non più figure deboli ma punto<br />

di riferimento morale e materiale, soggetti autonomi<br />

che partecipano attivamente alla Resistenza<br />

fornendo informazioni, nascondendo armi e distribuendo<br />

viveri e medicine.<br />

Il ricordo del rastrellamento e dei suoi protagonisti<br />

è ancora vivo nel cuore dei residenti del Quadraro<br />

ed è per questo che gli autori del film, Carla Guidi<br />

e Valentino Angelici e Natalia Proietti Refrigeri<br />

hanno chiesto ed ottenuto l´appoggio e il patrocinio<br />

del Municipio Roma 6, che non dimentica la<br />

sua storia.<br />

Il progetto, proposto alla Rai per una fiction, è<br />

stato presentato recentemente in una affollata<br />

assemblea che ha raccolto i superstiti di quel<br />

rastrellamento e le realtà politiche e sociali del<br />

Quadraro di oggi.<br />

Nell’incontro, a legare le generazioni, la scelta del<br />

luogo: una scuola e la partecipazione commossa di<br />

tanti ragazzi.<br />

Per saperne di più : www.romacivica.net/quadraro/quartiere/staoria_a/storia_a.htm<br />

<br />

febbraio-marzo 2005


febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Città<br />

A SCUOLA PER RICORDARE<br />

I progetti degli istituti romani<br />

peril sessantesimo anniversario della liberazione<br />

Per il 2005 sono 29 le scuole medie entrate<br />

nel Progetto “Noi ricordiamo: memoria,<br />

resistenza, liberazione”.<br />

Due terze per ogni scuola sono chiamate a studiare,<br />

approfondire, ricercare fonti e testimonianze<br />

anche attraverso interviste a quanti, oggi anziani,<br />

hanno vissuto quegli anni. Partendo dal territorio<br />

cittadino nel quale vivono e studiano, i ragazzi<br />

hanno il compito di ricostruire il periodo che va<br />

dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Tutto questo<br />

segue la precedente iniziativa “Ti racconto la<br />

memoria”.<br />

Recentemente,<br />

per due settimane<br />

consecutive nella<br />

sede della Città<br />

Educativa di Roma,<br />

sono stati illustrati<br />

tutti gli elaborati<br />

realizzati<br />

negli ultimi tre<br />

anni di lavoro<br />

dalle scuole superiori.<br />

Gli studenti<br />

più grandi si sono<br />

fatti testimoni<br />

presso i più piccoli<br />

della loro espe-<br />

Alberto Cenni<br />

rienza indicando<br />

la via per la memoria<br />

e passando la consegna di un lavoro che<br />

permetta a tutti i giovani romani di non disperdere,<br />

con il trascorrere del tempo, quel patrimonio<br />

morale e civile raccolto dalla viva voce dei<br />

testimoni.<br />

Dopo una formazione mirata, gli insegnanti che li<br />

guidano nel percorso di quest’anno hanno avuto il<br />

compito di scegliere, secondo le esigenze e le caratteristiche<br />

della scuola e del territorio, quale argomento<br />

approfondire e in quale modo farlo, realiz-<br />

zando Cd rom, video, pannelli grafico-pittorici,<br />

dossier o produzioni musicali.<br />

Così, 48 Istituti superiori di tutti i Municipi della<br />

città proseguono il loro cammino nel Progetto,<br />

dopo che, nell’ottobre scorso, una rappresentanza<br />

dei loro studenti è andata ad Auschwitz, significativamente<br />

accompagnati dal Sindaco,<br />

dall’Assessore Coscia, dai professori Pezzetti,<br />

Portelli e Gentiloni e da sei sopravvissuti alla<br />

deportazione.<br />

Gli studenti degli Istituti superiori sono stimolati<br />

a realizzare delle<br />

opere e una<br />

mostra, libera e<br />

gratuita, accoglierà<br />

tutti i materiali<br />

prodotti. Agli studenti<br />

delle superiori<br />

è richiesto un<br />

ulteriore impegno<br />

dopo aver elaborato<br />

una riflessione<br />

sulla memoria<br />

della Shoah: ripercorrere,<br />

con i loro<br />

insegnanti delle<br />

più diverse discipline,<br />

i momenti<br />

della Resistenza<br />

romana e nazionale,<br />

fino alla data cardine di questo anno scolastico:<br />

il 25 aprile 1945.<br />

Tutti i lavori andranno in mostra al Vittoriano in<br />

occasione del 60° anniversario della Liberazione<br />

nazionale, il 25 aprile. Gli studenti, sia delle scuole<br />

medie che delle scuole superiori, sono chiamati ad<br />

esprimersi in modo creativo anche attraverso la<br />

musica, la recitazione, la danza anche per una<br />

grande festa di piazza dedicata a tutta la città e i<br />

suoi cittadini. <br />

29


L’ITALIANO CHE “CI” SERVE<br />

Le attività per l’integrazione e contro<br />

l’abbandono scolastico degli immigrati<br />

30<br />

a cura di Leila Maiocco<br />

che mi serve può sembrare un’impresa<br />

molto piccola a fronte della vastità e com-<br />

L’italiano<br />

plessità, in una città <strong>come</strong> Roma, delle problematiche<br />

connesse con l’immigrazione. Non è, del<br />

resto, la sola iniziativa promossa dal Comune in<br />

questo campo. Da parecchi anni nei più diversi settori<br />

di attività – dai <strong>servizi</strong> per l’infanzia alle politiche<br />

culturali; dalle politiche sociali a quelle per il<br />

lavoro – si sviluppano azioni basate su una cultura<br />

dell’accoglienza, della tutela, della non discriminazione,<br />

della solidarietà, dell’integrazione: fino alla<br />

decisione, di forte valore simbolico in un paese che<br />

nega ai migranti ogni forma di partecipazione alla<br />

cittadinanza, di integrare i rappresentanti delle<br />

comunità nel Consiglio Comunale e nei Consigli<br />

Circoscrizionali. E’ comunque vero che, per numero<br />

di persone coinvolte, entità del finanziamento, diffusione<br />

territoriale, L’italiano che mi serve è un’esperienza<br />

ancora limitata, quasi “di nicchia”. E tuttavia<br />

di notevole importanza perché intrisa di quell’intenzionalità<br />

politico-culturale di cui c’è oggi un<br />

grandissimo bisogno, il passaggio dagli interventi di<br />

”emergenza” alle strategie dell’ “integrazione”.<br />

Per apprezzarne la qualità e il potenziale innovativo<br />

basta, del resto, leggerla sullo sfondo del rapporto<br />

che si è venuto delineando in Italia tra immigrazione<br />

e sistema scolastico-formativo, dei passi avanti<br />

compiuti e dei problemi ancora irrisolti.<br />

Sistema scolastico-formativo e immigrazione<br />

Dati interessanti in proposito ci vengono dall’ultimo<br />

Rapporto CENSIS ( 2004 ), che insieme a novità positive<br />

segnala anche la presenza di criticità assai acute.<br />

Le prime consistono in un andamento ininterrottamente<br />

crescente della partecipazione al sistema scolastico<br />

di studenti di cittadinanza diversa da quella<br />

italiana. Nell’anno scolastico 2003-2004, il loro<br />

numero corre verso i 300.000 ( 282.683, con un incremento<br />

del 654,3% rispetto a dieci anni prima ). In<br />

grandissima maggioranza sono nelle scuole statali,<br />

in parte minore nelle scuole private paritarie e in<br />

quelle comunali dell’infanzia. In termini percentuali,<br />

sono il 3,5% dell’intera popolazione scolastica. Il<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

massimo addensamento è nelle regioni del centronord,<br />

dove l’immigrazione è insediata più stabilmente<br />

e quindi più diffusamente caratterizzata dal<br />

doppio fenomeno del ricongiungimento dei nuclei<br />

familiari e della formazione di nuovi nuclei. Al<br />

primo posto per numero di allievi (68.423 ) si colloca<br />

la Lombardia; per quota percentuale sul totale<br />

della popolazione scolastica c’è l’Emilia Romagna<br />

(7%, con 35.095 allievi ). Percentuali rilevanti anche<br />

nelle Marche (5,9%) , in Veneto (5,8% ) , Piemonte e<br />

Toscana (5,4%). Sotto l’1%, invece, tutte le regioni<br />

meridionali. Il Lazio, con 23.078 allievi, presenta<br />

valori percentuali intermedi, il 3,4%. Sono interessati<br />

non solo i centri metropolitani, ma anche quelli<br />

piccoli e piccolissimi: in alcuni paesi del centronord,<br />

i valori percentuali sfiorano il 20%, in alcune<br />

scuole delle grandi città il 50%.<br />

Che cosa significano questi numeri ? Che la partecipazione<br />

al sistema scolastico dei figli dei migranti è<br />

diventato ormai un fenomeno strutturale, e anche<br />

che il sistema scolastico – o almeno alcuni suoi settori<br />

- ha cominciato finalmente a considerarlo tale. E<br />

che talora questo produce la trasmigrazione in<br />

scuole pubbliche e private meno “invase” di qualche<br />

famiglia italiana, soprattutto quando gli istituti scolastici<br />

non siano in grado di realizzare un’offerta<br />

formativa di qualità. Complessivamente la scuola<br />

dell’infanzia e quella di base hanno acquisito nel<br />

tempo una discreta capacità sia di accoglienza sia di<br />

prevenzione o mediazione dei conflitti.<br />

Il Rapporto CENSIS sottolinea la diversità di situazione<br />

tra scuola per l’infanzia/scuola di base e scuola<br />

superiore: qui la quota di allievi con cittadinanza<br />

diversa da quella italiana è appena dell’1,87% , e un<br />

numero così basso è spiegabile solo parzialmente<br />

con fattori demografici e migratori. E’ invece molto<br />

probabile che la rinuncia delle famiglie migranti<br />

all’iscrizione alla scuola superiore – che nel caso<br />

delle famiglie italiane riguarda ormai il 95% circa<br />

dei licenziati dalla scuola media – sia dovuto, oltre<br />

che ad esigenze economiche che spingono ad avviare<br />

i figli al lavoro il prima possibile, anche a una<br />

scarsa consapevolezza della necessità, ormai sancita<br />

anche per via legislativa con il “diritto/dovere all’istruzione<br />

e formazione per dodici anni”, del posses-<br />

febbraio-marzo 2005


so di un diploma o di una qualifica per un inserimento<br />

professionale e una collocazione sociale<br />

dignitosa. D’altro canto il fatto che la maggior parte<br />

dei ragazzi migranti che si iscrivono alla scuola<br />

superiore – per lo più negli istituti professionali e<br />

tecnici – vada incontro a insuccessi e bocciature (3 su<br />

4 ), segnala che la formazione scolastica precedente<br />

è stata insufficiente, prima di tutto relativamente<br />

alle competenze linguistiche che costituiscono la<br />

vera chiave d’accesso a tutte le discipline scolastiche<br />

; e che, viceversa, scoraggiano, se troppo fragili, il<br />

proseguimento formativo oltre i confini della scuola<br />

di base.<br />

Sistema scolastico-formativo e immigrati adulti<br />

L’andamento e il successo dei processi di scolarizzazione<br />

dei figli dell’immigrazione, dunque, sono fortemente<br />

connessi sia con lo sviluppo di raccordi tra<br />

il sistema scolastico-formativo ed altri attori e soggetti<br />

che operano nel territorio; sia con il coinvolgimento<br />

diretto degli immigrati adulti: <strong>come</strong> genitori,<br />

<strong>come</strong> figure “di riferimento” della famiglia allargata<br />

e della comunità di appartenenza, ma anche <strong>come</strong><br />

persone con propri specifici bisogni formativi.<br />

Chi sono gli immigrati che frequentano i Ctp? La<br />

maggioranza (67 % ) è giovane, il 52% è tra i 25 e i 40<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Città<br />

anni, il 15% è sotto i 24 anni; è occupata (54,38% ),<br />

ma le donne meno degli uomini; più del 40% è in<br />

possesso di diplomi e lauree, il 32,7% di licenza<br />

media, il 26,09% è senza nessun titolo o con la sola<br />

licenza elementare. L’esperienza formativa risponde<br />

a bisogni che sono insieme di sopravvivenza, di<br />

lavoro, di integrazione e di cittadinanza. Nella scuola,<br />

che molti conoscono perché hanno figli che la frequentano,<br />

si va per apprendere competenze decisive<br />

ma anche per ritrovarsi in un ambiente insieme protetto<br />

e socializzante. Attraverso gli insegnanti, i<br />

compagni di studio, i rapporti che le scuole intrattengono<br />

con i <strong>servizi</strong>, gli attori <strong>pubblici</strong> e del privato<br />

sociale che intervengono nel territorio, esperti di<br />

varie specialità che vengono invitati a tenere incontri<br />

e conferenze, in qualche caso anche esponenti del<br />

mondo produttivo, agli apprendimenti specifici si<br />

intreccia la conoscenza del nuovo contesto in cui si<br />

vive e si lavora, si impara il funzionamento dei <strong>servizi</strong>,<br />

ci si orienta all’interno delle caratteristiche istituzionali,<br />

politiche, culturali del paese ospite.<br />

Il ruolo delle biblioteche civiche<br />

Dove si collocano, in questo contesto, le biblioteche<br />

civiche? Va detto, per prima cosa, che in numerose<br />

realtà sono ampiamente sviluppate reti e alleanze<br />

31<br />

Carlo Moccaldi


tra biblioteche e sistema scolastico e che, sul tema<br />

specifico dell’immigrazione, le biblioteche si stanno<br />

dotando di strumenti e mettono frequentemente in<br />

campo azioni coerenti con le strategie dell’integrazione<br />

e della multiculturalità.<br />

La disponibità di “scaffali multiculturali”, di giornali<br />

e riviste di altri paesi, di dizionari e altri materiali<br />

cartacei e audiovisivi utili per l’apprendimento linguistico,<br />

di accessi gratuiti o agevolati a internet, di<br />

televisioni satellitari e così via, costituisce le condizioni<br />

per una fruizione delle biblioteche da parte dei<br />

<strong>pubblici</strong> appartenenti all’immigrazione. Ma è noto<br />

che in molte situazioni le biblioteche svolgono anche<br />

ruoli diversi, di promozione diretta dell’incontro e<br />

dello scambio interculturale tra cittadini di diverse<br />

nazionalità, culture, religioni, e di altre attività utili<br />

all’integrazione culturale degli stranieri. Tutto ciò è<br />

una grande risorsa per tutti gli attori, in primis il<br />

sistema scolastico-formativo, impegnati sul versante<br />

dell’immigrazione. Succede, d’altro canto, che le<br />

biblioteche incontrino naturalmente le istituzioni<br />

scolastiche che si occupano di alfabetizzazione linguistica<br />

e socio-culturale dei migranti : nel territorio,<br />

nelle carceri, nelle iniziative promosse dagli Enti<br />

Locali. Si stanno perciò moltiplicando, in tutto il territorio<br />

nazionale, partenariati innovativi - in cui collaborano<br />

scuole, biblioteche, privato sociale, parrocchie,<br />

comunità, istituzioni – che conducono interessanti<br />

progetti in questo campo. Le biblioteche vi portano<br />

il valore aggiunto di dotazioni strumentali, di<br />

pratiche di accoglienza, di esperienze di lavoro culturale<br />

sul territorio. I <strong>pubblici</strong> di riferimento sono i<br />

ragazzi e le famiglie dell’immigrazione, i minori<br />

migranti non accompagnati ospitati nelle case-famiglia,<br />

gli immigrati adulti che cercano luoghi ,occasioni,<br />

strumenti di miglioramento delle proprie<br />

competenze di base e professionali e, più in generale,<br />

delle proprie capacità di entrare in un rapporto<br />

vitale con il paese che li ospita.<br />

Alla radice dell’abbandono scolastico dei figli di<br />

migranti, ci sono diverse questioni che le politiche<br />

per l’integrazione – scolastica e sociale – dovrebbero<br />

affrontare.<br />

Il progetto nasce e si sviluppa in questo ambito. La<br />

collaborazione tra biblioteche e Ctp, Assessorato alle<br />

politiche educative e Assessorato alle politiche culturali,<br />

Istituto Regionale di Ricerca Educativa e il<br />

Centro di Documentazione Educazione degli adulti,<br />

moltiplica le risorse dedicabili alle strategie dell’integrazione.<br />

Le conferenze e gli incontri con gli esper-<br />

ti nei locali delle biblioteche sui temi del lavoro, dell’istruzione<br />

e formazione, della famiglia e su molti<br />

altri che possono essere individuati <strong>come</strong> prioritari<br />

dagli stessi migranti, si presentano non solo <strong>come</strong><br />

integrativi delle attività formative della scuola ma<br />

<strong>come</strong> l’offerta di luoghi/strumenti disponibili nel<br />

territorio in cui proseguire, anche dopo la conclusione<br />

dell’esperienza formativa, la propria crescita culturale<br />

e interculturale. Luoghi stabili, facilmente<br />

accessibili, ricchi di dotazioni utili e di rapporti con<br />

altri <strong>servizi</strong> e soggetti che per questo possono costituire<br />

punti di riferimento e occasione di nuove esperienze<br />

vitali.<br />

E’ evidente l’intelligenza incorporata nel progetto.<br />

Vi contribuiscono: la convinzione che i processi di<br />

integrazione sono un’impresa complessa, che non<br />

si esaurisce nella sola partecipazione alla scuola o<br />

al lavoro; l’impegno a realizzare azioni coerenti<br />

con i principi della “discriminazione positiva”; l<br />

’obbligo, per i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> e per i loro operatori,<br />

di dotarsi di strumenti professionali e di modalità<br />

operative specifiche e mirate; la trasformazione<br />

dell’accoglienza in lavoro intenzionalmente<br />

mirato all’integrazione. <br />

in<br />

32 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005<br />

Carlo Moccaldi


febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Città<br />

IN CRESCITA<br />

LA COMUNITÀ PAKISTANA<br />

di Carlo Moccaldi<br />

Sono ambulanti, piccoli commercianti, ma<br />

anche addetti all’agricoltura e al turismo.<br />

Hanno un loro giornale in lingua, il mensile<br />

‘Azad’, trasferiscono all’estero il denaro degli altri<br />

immigrati, ma non il loro, perché lo reinvestono<br />

nel nostro paese. E’ questo l’identikit dei cittadini<br />

pakistani in Italia, così <strong>come</strong> è emerso da un ciclo<br />

di conferenze che si è tenuto di recente a Roma,<br />

con l’adesione della Caritas, di Banca Intesa, di<br />

alcuni istituti di cambio e numerosi imprenditori<br />

della capitale. Una presenza, quella dei pakistani,<br />

che, nonostante non sia fra le più numerose, si<br />

avvia ad occupare un ruolo significativo nella<br />

nostra economia, e per questo chiede visibilità. E<br />

se i pakistani spingono per incentivare i rapporti<br />

commerciali tra le due comunità, gli imprenditori<br />

italiani non rifiutano l’incontro e il confronto.<br />

“I miei connazionali hanno uno dei più bassi livelli<br />

di rimesse rispetto agli altri gruppi etnici – conferma<br />

Jamil Awan, esponente della comunità pakistana<br />

romana, da venti anni in Italia - . Questo è un<br />

dato importante: significa che tendiamo, più degli<br />

altri, ad investire e ad integrarci nel tessuto socio<br />

economico del Paese. Stiamo lavorando con diversi<br />

interlocutori istituzionali per rafforzare una rete<br />

fra le varie esperienze imprenditoriali – continua<br />

Awan –. Il prossimo passo potrebbe essere la creazione<br />

di una Camera di Commercio degli imprenditori<br />

pakistani”. Anche il Presidente della<br />

Comunità pakistana a Roma, Janzeb Hashmi, da<br />

14 anni nel nostro Paese, sottolinea “la capacità di<br />

integrazione dei suoi connazionali sia nella capitale<br />

che in tutto il territorio nazionale”. Hashmi chiede<br />

inoltre l’aiuto della tecnologia italiana per favorire<br />

lo sviluppo economico del Pakistan.<br />

Dai dati forniti dall’Ufficio Italiano Cambi, nel<br />

corso del 2003 le rimesse ufficiali inviate dai soggiornanti<br />

pakistani nel loro paese sono state 254<br />

mila euro, 338 mila nel 2002 e 516 mila nel 2001.<br />

Una quota di rimesse pro-capite (mediamente<br />

circa 30 euro nei tre anni) tra le più basse per gli<br />

immigrati stranieri. Il lavoratore pakistano, quindi,<br />

più di altri, reinveste i proventi delle proprie attività<br />

nell’economia italiana.<br />

L’iniziativa economica è particolarmente attiva nei<br />

settori del commercio al dettaglio, dell’import dei<br />

prodotto ortofrutticoli e nei <strong>servizi</strong> per gli immigrati<br />

(in particolare nei punti telefonici e nel trasferimento<br />

all’estero di denaro). Ma c’è anche chi,<br />

<strong>come</strong> Raja Aftab, partendo proprio da Roma vuole<br />

intraprendere, nuovi sfide imprenditoriali. Aftab è<br />

un importante imprenditore pakistano della capitale.<br />

E’ già proprietario di tre aziende, ma sta per<br />

avviare un progetto ancora più grande: l’apertura<br />

di una banca, dove i suoi connazionali possano<br />

“rivolgersi per chiedere mutui, depositare risparmi<br />

o investire”. Studi della Caritas inseriscono la<br />

comunità pakistana fra quelle con una maggiore<br />

espansione imprenditoriale (più della metà del<br />

totale delle imprese sono nate negli ultimi due<br />

anni). Per quanto riguarda il lavoro dipendente, i<br />

pakistani sono impiegati in agricoltura e nei <strong>servizi</strong><br />

turistico-alberghieri. Sempre per la Caritas, i<br />

pakistani titolari di permesso di soggiorno residenti<br />

in Italia all’inizio del 2004 si assestano a<br />

30.506, con una forte concentrazione nelle regioni<br />

settentrionali (74% del totale), seguite dal centro<br />

(18%) e dalle regioni meridionali (8%). La<br />

Lombardia con 13.511 soggiornanti, il 44% del totale,<br />

è la regione che ne accoglie il gruppo più numeroso,<br />

seguita dall’Emilia Romagna (6.332)e dal<br />

Lazio (1.674).<br />

La comunità pakistana della capitale è bene integrata,<br />

composta di circa 1400 soggiornanti che<br />

vivono e lavorano nei quartieri più periferici, Val<br />

Melaina, Tiburtina, Centocelle, zone in cui l’affitto<br />

costa di meno. Frequentano le moschee e si sentono<br />

a proprio agio nella nostra città. Racconta<br />

Farad, fioraio, 28 anni: “Sono arrivato a Roma sei<br />

anni fa, prima di stare qui ho fatto il commesso in<br />

un supermercato, poi ho trovato questa attività:<br />

ora mi piace il mio lavoro”. Farad ha iniziato consegnando<br />

piante e oggi spesso gestisce direttamente<br />

negozio. Tra i pakistani presenti sul nostro territorio<br />

soltanto il 19% è composto da donne e l’11%<br />

da minori di 18 anni: un’immigrazione ancora<br />

“giovane”.<br />

Tradizionalmente i flussi migratori vengono compiuti<br />

da giovani uomini e solo dopo un periodo di<br />

integrazione a loro si uniscono i familiari. Una considerazione<br />

questa che è rafforzata dalle tipologie<br />

di permessi di soggiorno rilasciati: i quattro quinti<br />

dei soggiornanti sono infatti in Italia per “motivi di<br />

lavoro”. <br />

33


CARTELLONE<br />

a cura di Maria Grazia Manni<br />

Fino al 10 aprile<br />

Le tracce di Leonardo<br />

nel territorio:<br />

i luoghi, gli studi, le macchine<br />

16 modelli di macchine e pannelli<br />

didascalici sull’argomento<br />

principale: il passaggio<br />

di Leonardo da Vinci in<br />

Umbria e il suo soggiorno a Roma. I suoi studi su<br />

anatomia, ottica, astronomia o ingegneria. Il percorso<br />

della mostra si snoda tra testimonianze,<br />

didascalie da leggere e macchine da osservare per<br />

stuipirsi ancora del genio di Leonardo, con la scuola<br />

o con gli amici.<br />

Per l ’ingresso è possibile approfittare delle varie<br />

formule integrate o cumulative per il Museo che<br />

ospita la mostra e il Planetario.<br />

Museo della civiltà romana, piazza G. Agnelli<br />

Tel. .06 5915398<br />

Fino al 31 dicembre<br />

BENE, BRAVI, BIS!<br />

50 teatri in cui oggi<br />

è più facile andare<br />

Spettacolo Romano<br />

è un progetto unico<br />

nel suo genere: 50<br />

teatri di Roma e<br />

Provincia uniti da un grande piano di promozione<br />

che prevede una serie di nuovi vantaggi per gli<br />

spettatori.<br />

L’iniziativa costituisce un segnale della grande<br />

attenzione che Comune e Provincia di Roma riservano<br />

al Teatro. E così andare a Teatro non è mai<br />

stato cosi facile! E’ stata promossa e definita una<br />

serie di accordi che rendono una serata a Teatro<br />

una scelta semplice e da ripetere frequentemente.<br />

Anche per I nuovi vantaggi legati all’ Accesso alle<br />

informazioni, riduzioni sui Biglietti e facilità nel<br />

recarsi a teatro. L’accesso alle informazioni sui teatri<br />

romani viene garantito dal nuovo sito<br />

www.spettacoloromano.it ma, con l’attivazione del<br />

LAST MINUTE TEATRI e l’accordo con ATAC, si<br />

offrono due vantaggi imperdibili. Last Minute<br />

Teatri, unico in Italia, consente l’acquisto, nell’unico<br />

botteghino di Via Bari, dei biglietti dell’ultimo<br />

minuto a prezzi scontatissimi (info: 06 44180212).<br />

Fino al 15 maggio<br />

Imago Urbis Romae.<br />

L’immagine di Roma<br />

in età moderna<br />

Una suggestiva carrellata<br />

sulla configurazione<br />

urbanistica e<br />

paesaggistica che nel<br />

corso dei secoli ha connotato la città mediante circa<br />

100 opere tra oli, incisioni, disegni e acquerelli,<br />

che, privilegiando l'aspetto 'spettacolare', restituiscono<br />

l'immagine dei luoghi più rappresentativi di<br />

Roma. Si ripercorrono tre secoli di eccezionale tradizione<br />

cartografica e vedutistica dedicata<br />

all'Urbe, tanto magnificente che qui, scrive<br />

Stendhal, "una semplice baracca è spesso monumentale".<br />

Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori<br />

Tel. 0639967800 www.museicapitolini.org<br />

Fino al 10 aprile<br />

Aroldo Tieri, una vita<br />

per lo spettacolo<br />

Una iniziativa dedicata a<br />

uno dei più straordinari<br />

protagonisti del mondo<br />

dello spettacolo, che con<br />

le sue mille sfaccettature ha attraversato il teatro<br />

<strong>come</strong> il cinema e la televisione con intelligenza e<br />

sobrietà. Con la straordinaria partecipazione di<br />

Giuliana Lojodice un omaggio che riassume in<br />

forma visiva i momenti più significativi della carriera<br />

dei due attori seguendone anche frammenti<br />

di vita familiare e quotidiana.<br />

La mostra propone la vita in scena e fuori attraverso<br />

copioni teatrali, manoscritti, poesie, film, manifesti,<br />

locandine e brochure teatrali, carteggi con<br />

personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.Accompagnano<br />

la manifestazione: la presentazione<br />

di un volume dallo stesso titolo dell’iniziativa,<br />

l’incontro con Vincenzo Mollica, proiezioni<br />

di film, video e programmi Rai. autentiche chicche<br />

per intenditori.<br />

Casa dei Teatri, Villa Doria Pamphilj, ingresso Arco<br />

dei Quattro Venti.<br />

Tel. 06.45430968 - 06.45430203 - 06.67106812www.bibliotechediroma.it<br />

in<br />

34 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


IN PRIMO PIANO<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Città<br />

“La Stagione dei Bambini”all’Auditorium<br />

E’ iniziata il giorno dell’Epifania, e durerà fino a<br />

maggio 2005, “La stagione dei Bambini” all’Auditorium<br />

Parco della Musica.<br />

I Cemea (Centri Esercitazione Metodi Educazione<br />

Attiva) del Mezzogiorno invitano i bambini nella<br />

Serra e nella Ludoteca del Parco della Musica per<br />

scoprire uno dei quattro percorsi tematici creati<br />

per loro.<br />

I bambini possono scegliere “Il giardino musicale”,<br />

un’attività di espressione corporea, di educazione<br />

all’ascolto e al ritmo. Faranno una passeggiata<br />

sonora tra quindici grandi strutture in legno che<br />

riproducono un giardino. Durante la passeggiata,<br />

sorprese speciali quali il pianoforte che si suona con<br />

i piedi o la ruota che riproduce il suono della pioggia.<br />

Scegliendo “La bottega delle idee” si troveranno<br />

in un laboratorio pratico per lo sviluppo delle<br />

capacità manuali, indispensabile per una corretta<br />

conoscenza di se stessi e del mondo circostante. I<br />

ragazzi impareranno a costruire giochi, oggetti<br />

volanti, a realizzare lavori di pittura e grafica.<br />

Il percorso “Educare all’arte con l’arte”, mira a<br />

familiarizzare con le espressioni di arte figurativa<br />

classica, moderna e contemporanea attraverso l’interazione<br />

con le opere, in un percorso che unisce il<br />

‘vedere’ al ‘fare’ e che sviluppa la creatività, la<br />

comprensione dei concetti di spazio, luce, colore.<br />

Al termine del percorso i ragazzi creano una vera<br />

e propria ‘opera d’arte’.<br />

Infine, “Archeologico/Archeoludico” è una visita<br />

animata alla scoperta degli antichi romani attraverso<br />

gli argomenti della vita quotidiana che più<br />

colpiscono l’immaginazione dei bambini. Cosa<br />

mangiavano anticamente e <strong>come</strong> lo cucinavano?<br />

Cosa c’era e cosa non c’era? Quali erano i loro<br />

hobby? Al termine del percorso, proiezioni e racconti.<br />

Ogni percorso dura due ore ed è organizzato<br />

per gruppi fino a 20 bambini.<br />

“La Stagione dei Bambini” si svolge nella Serra e<br />

nella Ludoteca dell’Auditorium, ogni sabato dalle<br />

15 alle 19, e ogni domenica dalle 10.30 alle 12.30 e<br />

dalle 15 alle 19.<br />

È obbligatoria la prenotazione al Cemea del<br />

Mezzogiorno che ha attivato il numero telefonico<br />

06 27800523 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30.<br />

Serena Claudia Pioli<br />

35


Storie romane<br />

Donne e matrone<br />

di Luigi Stanziani<br />

Allontanata quasi subito l’idea di voler tentare<br />

un collegamento tra l’8 Marzo e le<br />

nostre antiche progenitrici, rimane però<br />

l’utilità di ricordare il ruolo che le donne hanno<br />

avuto per la gloria di Roma.<br />

Una donna, secondo la leggenda, fu addirittura<br />

all’origine della Repubblica. Durante l’assedio di<br />

Ardea, per trascorrere il tempo, i capi militari si<br />

misero a discutere delle proprie mogli. Poiché il<br />

figlio del re Sesto Tarquinio, metteva in discussione<br />

l’onesta di<br />

alcune nobili<br />

matrone, si decise<br />

di fare una<br />

veloce sortita a<br />

Roma per sorprendere<br />

le<br />

donne. Alcune<br />

in effetti furono<br />

trovate a banchettare<br />

poco<br />

onorabilmente,<br />

mentre la bellissima<br />

Lucrezia,<br />

moglie del nobile<br />

Collatino,<br />

era a filare la<br />

lana con le sue<br />

ancelle. Sesto<br />

Tarquinio, ne rimase<br />

così colpito<br />

che, forte<br />

della sua posi-<br />

zione, qualche<br />

giorno dopo penetrò<br />

nella casa<br />

all’insaputa di<br />

Maurizio Di Ianni<br />

Collatino. Lucrezia sdegnata rifiutò ogni proposta<br />

ma il perfido Sesto minacciò di ucciderla nel letto<br />

nuziale insieme ad uno schiavo nudo così da far<br />

pensare ad un vergognoso adulterio. Lucrezia, per<br />

salvare l’onore familiare dovette cedere al bruto,<br />

ma poi chiamò il marito e, dopo avergli raccontato<br />

tutto, si conficcò un pugnale nel cuore gridando<br />

“nessuna donna romana vivrà disonorata seguendo<br />

l’esempio di Lucrezia”. Tanto fu lo scandalo<br />

che, secondo la leggenda, il popolo romano si sollevò<br />

cacciando il re Tarquinio il Superbo e tutti gli<br />

Etruschi, instaurando la Repubblica.<br />

L’ex re si alleò allora con il re di Chiusi, Porsenna,<br />

per restaurare la Monarchia. Durante le trattative,<br />

la giovane Clelia, insieme ad altre ragazze romane,<br />

fu data in ostaggio ai nemici. Avuta notizia del<br />

gesto del suo compatriota Muzio Scevola, che si<br />

era bruciato la mano destra davanti a Porsenna per<br />

mostrargli la determinazione dei Romani a resistere,<br />

anche Clelia volle fare la sua parte. Elusa la sorveglianza<br />

delle guardie, condusse le sue compagne<br />

a nuoto dall’altra parte del Tevere, sotto le<br />

frecce nemiche. Porsenna fece fuoco e fiamme pretendendo<br />

la restituzione<br />

degli<br />

ostaggi, ma poi<br />

avuta davanti la<br />

giovane, rimase<br />

ammirato dal suo<br />

coraggio e la rimandò<br />

a casa,<br />

intavolando una<br />

trattativa onorevole.<br />

Roma rese<br />

omaggio alle donne<br />

con un atto inusuale,<br />

una statua<br />

di una fanciulla a<br />

cavallo posta in<br />

cima alla via Sacra.<br />

Passati alcuni secoli<br />

toccò ad altre<br />

due donne salvare<br />

l’onore di Roma e<br />

non solo quello.<br />

Nel V secolo a.C.<br />

Cneo Marcio soprannominato<br />

Coriolano in seguito<br />

alle eroiche<br />

imprese compiute durante l’assedio della città<br />

Volsca Corioli, fu esiliato perché in contrasto con il<br />

forte partito plebeo. Coriolano si schierò allora con<br />

i Volsci guidandoli fin sotto le mura di Roma,<br />

pronto a distruggere la sua città che l’aveva umiliato.<br />

Il popolo in preda al panico si rivolse <strong>come</strong><br />

ultima speranza alle due donne di Coriolano, la<br />

moglie Volumnia e la madre Veturia. Le donne si<br />

recarono al campo nemico e quando Coriolano<br />

corse incontro alla madre per abbracciarla, questa<br />

lo fermò con parole decise: “permetti che io sappia,<br />

in<br />

36 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


prima di ricevere il tuo abbraccio, se sono giunta<br />

presso un nemico o presso mio figlio, se sono prigioniera<br />

o madre nel tuo accampamento. Se io non<br />

ti avessi generato sarei morta libera in una patria<br />

libera.” Coriolano, colpito dalla durezza di queste<br />

parole rinunciò all’assedio, pagando con la vita<br />

questa decisione.<br />

Un fatto che potremmo ben definire politico<br />

avvenne verso il 195 a.C.<br />

I Tribuni della Plebe proposero di abrogare una<br />

legge, la Lex Oppia, che stabiliva precisi limiti al<br />

lusso e agli ornamenti femminili. A questa proposta<br />

si oppose con durezza Marco Porcio Catone,<br />

preoccupato del crescente potere femminile nella<br />

società romana. “ Mai permetteremo che si diano<br />

alla vita politica, che si mescolino al Foro, alle<br />

assemblee, ai comizi perché non appena avranno<br />

raggiunto la parità con noi, ci saranno superiori”.<br />

Le donne ovviamente si schierarono compatte a<br />

sostegno dei Tribuni scendendo perfino in piazza,<br />

finché la legge fu abrogata. Questo vero e proprio<br />

sciopero fa il paio con un episodio molto significativo<br />

che accadde oltre un secolo dopo. Nel 42 a.C.<br />

i Triumviri Antonio, Lepido e Ottaviano imposero<br />

una tassa alle donne più ricche di Roma per contribuire<br />

alle spese militari; le interessate protestarono<br />

ma non trovarono un avvocato disposto a<br />

difenderle pubblicamente. Nel diritto romano non<br />

esisteva nessuna legge che vietasse alle donne di<br />

esercitare l’attività forense forse perché era una<br />

cosa inimmaginabile; ecco allora che Ortensia,<br />

figlia di Quinto Ortensio Ortalo, grande avvocato,<br />

decise di assumere la difesa. A nome delle donne<br />

romane preparò una tesi molto semplice: se le<br />

donne non potevano ricoprire nessun incarico,<br />

pubblico, civile o militare, se non avevano nessun<br />

potere decisionale nella vita della città, perché mai<br />

dovevano contribuire alle spese che altri decidevano?<br />

La passione che mise nella sua difesa fu tale<br />

che la tassa fu abrogata ma, immediatamente fu<br />

emanata una norma che vietava alle donne di esercitare<br />

azioni in giudizio, ribadendone inoltre l’esclusione<br />

da ogni incarico pubblico.<br />

Donna integerrima portata ad esempio fino ai giorni<br />

nostri fu certamente Cornelia, figlia di Scipione<br />

l’Africano e sposa di Tiberio Sempronio Gracco, a<br />

cui diede 12 figli. Gli unici due maschi che raggiunsero<br />

l’età adulta, Caio e Tiberio, furono educati<br />

personalmente dalla madre, la quale rifiutò perfino<br />

di risposarsi, una volta rimasta vedova.<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

Città<br />

Plutarco considerava i fratelli Gracchi gli uomini<br />

migliori della loro generazione: entrambi si batterono<br />

per una più equa distribuzione delle terre<br />

pubbliche contro l’avidità dell’aristocrazia. I<br />

“gioielli” di Cornelia, <strong>come</strong> si sa, finirono entrambi<br />

male: uno assassinato dal popolo nel 133 a.C. e<br />

l’altro suicida nel 121.<br />

Tante ancora sarebbero le donne importanti, nel<br />

bene e nel male, per la storia di Roma: da<br />

Messalina a Livia, Agrippina, Servilia e tante altre,<br />

senza dimenticare la dolce Ersilia, figlia del re sabino<br />

Tito Tazio e moglie di Romolo. Ci piace però<br />

chiudere con la donna per la quale soffrì il grande<br />

poeta Gaio Valerio Catullo. Arrivato a Roma dalla<br />

natia Verona verso il 63 a.C. poco più che ventenne,<br />

Catullo incontrò Clodia, di dieci anni più vecchia,<br />

figlia di Appio Claudio Pulcro e sposa di<br />

Quinto Metello Celere. Fu un vero colpo di fulmine<br />

che portò la matrona a diventare l’amante del<br />

poeta; la passione li unì ancor più quando lei restò<br />

vedova. Purtroppo Catullo dovette rientrare a<br />

Verona per la morte di un fratello e la focosa vedova<br />

ne approfittò per dedicarsi ai molti giovani<br />

nobili romani amici del fratello Publio Clodio. La<br />

sua condotta divenne così sconveniente che<br />

Cicerone, forse anche per risentimento personale,<br />

la definì pubblicamente “amica di tutti piuttosto<br />

che nemica di qualcuno. Non solo meretrice ma<br />

anche sfacciatamente meretrice”, accusandola perfino<br />

di rapporti incestuosi col fratello nonché di<br />

aver avvelenato il marito.<br />

Nonostante tutto, l’amore di Catullo continuò<br />

tanto che il poeta dedicò alla amata una parte della<br />

sua opera poetica il Liber Catulli Poetae Veronensis. Il<br />

poema è formato da 116 composizioni, 28 delle<br />

quali dedicate a Lesbia. Era questo un piccolo sotterfugio<br />

col quale Catullo voleva identificare la sua<br />

bella e colta amante con Saffo, la leggendaria poetessa<br />

greca vissuta nell’isola di Lesbo nel VII sec.<br />

a.C. a cui scrisse: “Viviamo, Lesbia mia, ed amiamoci,<br />

e i brontolii dei vecchi austeri valutiamoli,<br />

tutti insieme, due soldi. Il sole può tramontare e<br />

tornare, ma noi, quand’è tramontata la nostra<br />

breve luce, dobbiamo dormire una sola notte, perpetua.<br />

Dammi mille baci, e poi cento, poi altri mille<br />

e altri cento, poi ancora altri mille e altri cento.<br />

Quando ne avremo fatti molte migliaia,li confonderemo<br />

per non sapere più il loro numero, che nessuno<br />

possa farci il malocchio, sapendo un numero<br />

così enorme di baci.” <br />

37


CONSIGLI DI LETTURA<br />

Claudio Rendina<br />

Guida insolita ai misteri,<br />

ai segreti, alle leggende e<br />

alle curiosità del Tevere, il<br />

fiume di Roma<br />

Newton Compton Editori<br />

pagine 510, 20 euro<br />

Forse bisognerebbe rovesciare<br />

i termini. Non dire<br />

che il Tevere è il fiume di<br />

Roma ma che è Roma ad<br />

appartenere al Tevere. Che Roma è la città del<br />

Tevere. Tanto è forte il legame tra il fiume e la città,<br />

tra i destini dell’uno e quelli dell’altra che lo stesso<br />

Benito Mussolini, tanto attento a proporre ed<br />

amplificare il mito della Roma Imperiale, volle, nel<br />

1934, apportare (staremmo per dire di suo pugno)<br />

una piccola modifica ai confini regionali e sottrarre<br />

alla provincia di Arezzo a favore di quella di<br />

Forlì proprio quella zona del monte Fumaiolo da<br />

cui nasce il fiume. Giova ricordare che Mussolini<br />

era nato proprio nella provincia di Forlì “beneficiaria”<br />

della modifica ai confini regionali. In quello<br />

stesso 1934 fu posta nelle vicinanze delle sorgenti<br />

una iscrizione su un ceppo marmoreo che<br />

nella sua pomposità e ridondanza è di per sé eloquente<br />

:” Qui nasce il fiume sacro ai destini di<br />

Roma”. Questa è una delle tantissime informazioni<br />

che Claudio Rendina ci da nella sua bella Guida<br />

insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle<br />

curiosità del Tevere. Rendina ci accompagna in un<br />

viaggio emozionante dalla faggeta del monte<br />

Fumaiolo fino ad Ostia il lido di Roma. E in questo<br />

viaggio non possiamo fare a meno di avere accanto<br />

<strong>come</strong> compagne la storia e l’arte. Già dall’alta<br />

valle tiberina toscana là dove il Tevere comincia a<br />

segnare le campagne e le colline siamo accompagnati<br />

da nomi con forti valenze evocative.<br />

Anghiari, solo per citarne una, la località che fu<br />

scenario della battaglia, (descritta da Niccolò<br />

Machiavelli nelle Istorie Fiorentine e poi affrescata<br />

da Leonardo) che vide in campo, nel 1440, le forze<br />

del duca di Milano contro quelle coalizzate di<br />

Firenze, Venezia e Stato della Chiesa.Trasportati<br />

dalla corrente del fiume e accompagnati da suggestioni<br />

continue (la Porziuncola,Jacopone da Todi le<br />

fonti del Clitumno), attraversiamo l’Umbria e successivamente<br />

l’Agro romano per poi arrivare a<br />

Roma dove, <strong>come</strong> dice Rendina il Tevere :” trova la<br />

sua città e ci sguazza dentro grazie alle anse flessuose,<br />

penetrandone il carnoso corpo millenario”.<br />

Questa parte della guida è se possibile ancora più<br />

ricca di notizie e curiosità. Una vera miniera di<br />

idee per passeggiate e giri nella città che abbiano<br />

per spunto iniziale il Tevere. Infine, poco prima di<br />

gettarsi nel mare il Tevere ci regala, attraverso<br />

Rendina, un’altra magia; la villa di Plinio il<br />

Giovane a Laurento. “fuggo l’aria impura di<br />

Roma, le ipocrisie sociali e mi rifugio a Laurento<br />

dove la mia villa tra porte e finestre pare si specchi<br />

in tre mari il verde il cielo e il mare vero e proprio”<br />

scriveva Plinio ad un amico duemila anni fa. Come<br />

non sentire il desiderio di rivivere le sue emozioni?<br />

Roberto Rizonico<br />

RomaSpendeBene<br />

anche per i libri<br />

In oltre 50 librerie cittadine, in appositi spazi<br />

contrassegnati dal logo RomaSpendeBene, si possono<br />

trovare da febbraio libri a prezzo scontato<br />

delle maggiori case editrici romane. La riduzione<br />

del 15% viene applicata su un titolo diverso<br />

per ogni mese e riguarda una novità editoriale<br />

o un libro di catalogo pubblicato da non più di 1<br />

anno, con prezzo di copertina compreso tra 8 e<br />

20 euro.<br />

L’accordo tra <strong>Amministrazione</strong>, librerie ed editori<br />

prevede che l’iniziativa, in via sperimentale,<br />

abbia una durata di tre mesi, che saranno prorogati<br />

in caso di esito favorevole. Già oltre 20 le<br />

case editrici che hanno aderito alla proposta. Un<br />

primo elenco, stilato al momento della firma dell’accordo,<br />

comprende: Armando, Astrolabio,<br />

Contrasto, Donzelli, Edizioni E/O, Ediesse,<br />

Nottetempo, Fanucci, Fermento, Hermes, La<br />

Nuova Frontiera, Lapis, Magi, Mediterranee,<br />

Minimum Fax, Nuove Edizioni Romane, Robin,<br />

Palombi, Salerno, Sovera, Voland.<br />

M.Z.<br />

in<br />

38 comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

febbraio-marzo 2005


DALLA PARTE DEI LETTORI<br />

a cura di Roberto Rizonico<br />

Noi del concorso interno<br />

Caro Sindaco siamo un gruppo di dipendenti<br />

comunali che hanno a cuore <strong>come</strong> Lei per prima<br />

cosa il bene e gli interessi della Nostra città e dei<br />

suoi cittadini, coinvolti in una vicenda che brevemente<br />

Le sottoponiamo.<br />

Nell’anno 2001 il Comune di Roma ha espletato<br />

un concorso interno per la categoria D1 che ha<br />

visto un totale di idonei di 951 dipendenti, dei<br />

quali sono stati chiamati, fino a giugno 2004, ad<br />

assumere la nuova qualifica numero 630.<br />

Successivamente è stato bloccato lo scorrimento<br />

della graduatoria, nonostante tutte le parti<br />

sociali coinvolte, in particolare vedi ordine del<br />

giorno del Consiglio Comunale n. 175 del 31<br />

Luglio 2003 votato all’unanimità e la nota del<br />

Coordinatore RSU n. 228 del 21/Gennaio c.a.<br />

ne invocavano l’integrale scorrimento, per sopperire<br />

alla grave carenza di tali figure professionali<br />

all’interno dell’organigramma del Comune<br />

di Roma, con particolare urgenza per i Municipi.<br />

Lo scorrimento integrale della graduatoria è<br />

un’operazione a costo zero per le casse<br />

Comunali, mentre darebbe un giusto riconoscimento<br />

ad un gruppo di lavoratori, che tanto si<br />

sono impegnati per superare le prove del concorso,<br />

per migliorare la loro posizione personale,<br />

all’interno di un progetto complessivo di<br />

miglioramento della macchina capitolina.<br />

Per uscire dall’attuale fase di promesse, aspettative<br />

e delusioni è opportuno che Lei Signor<br />

Sindaco ci dedichi un po’ del suo tempo per trovare<br />

una soluzione definitiva a questo problema,<br />

anche se lo facciamo con un certo pudore,<br />

perché sappiamo quanto è gravoso per Lei<br />

amministrare la nostra città.<br />

Con Stima il coordinamento degli idonei al concorso<br />

per I.D.A.<br />

Anna Maria Rivenda, Rita Di Gianbernardino,<br />

Maria Elvira Tempesta, Furio Venturini, Angela<br />

Lollobrigida, Giuseppe De Rossi, Elio Perrone.<br />

Per comunicazioni contattare Elio Perrone<br />

Tel. 06 69606658<br />

febbraio-marzo 2005<br />

in<br />

comune omune<br />

mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />

BUONO A SAPERSI<br />

L’indirizzo giusto<br />

Per contattare la redazione in modo diretto e<br />

veloce, basta scrivere all’indirizzo di posta elettronica<br />

creato apposta, indicando anche un recapito<br />

telefonico.<br />

L’indirizzo è incomune@comune.roma.it<br />

Una musica inaspettata<br />

La Banda Musicale del Corpo della Polizia<br />

Municipale sta completando la procedura per<br />

inserire nuovi musicisti. Ma, per le prossime<br />

occasioni può essere utile sapere che possono<br />

far parte della Banda Musicale della Polizia<br />

Municipale anche i dipendenti in <strong>servizi</strong>o del<br />

Comune di Roma che per i concerti indossano<br />

l’uniforme storica o ordinaria del Corpo<br />

Gemma:<br />

un’occupazione stabile per 148 lavoratori<br />

Assunti a tempo indeterminato 148 giovani laureati<br />

e diplomati con un’età media di 30 anni da<br />

Gemma, l’azienda impegnata per la regolarizzazione<br />

delle posizioni tributarie (Ici, Iciap, Icp,<br />

Cosap, Tari, TarSu) e per le verifiche sul territorio<br />

(Condono Edilizio e lotta all’abusivismo).<br />

I giovani lavoratori erano già formati in Azienda<br />

con contratti di formazione o a tempo determinato<br />

e quindi costituiscono una risorsa immediata<br />

per le attività dell’azienda.<br />

Le assunzioni si inseriscono nella politica globale<br />

di investimento nelle risorse umane perseguita<br />

da Gemma. Infatti nel 2004, sono stati 16 i<br />

corsi di formazione e di aggiornamento, che<br />

hanno coinvolto quasi tutto il personale e, ad<br />

oggi, sono stati programmati già 15 corsi per il<br />

2005, con un totale di 28.086 ore di formazione.<br />

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