come cambiano i servizi pubblici Amministrazione
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comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Anno XI - n. 105-106<br />
Sped. in abb. post. art. 2<br />
comma 20/C legge 662/96 - Roma<br />
febbraio-marzo 2005<br />
Lavoro: <strong>come</strong> <strong>cambiano</strong> i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />
<strong>Amministrazione</strong>: ville e giardini<br />
Città: immigrazione e integrazione
Editoriale<br />
Fatto del Mese<br />
LAVORO<br />
Come <strong>cambiano</strong> i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />
Polizia Municipale<br />
Divieto di fumare<br />
Volontariato internazionale<br />
Pagina sindacale autogestita<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
A primavera fioriscono i giardini<br />
Ottant’anni della Scuola giardinieri<br />
Finalmente la Casa del Jazz<br />
Pronti per l’uso<br />
La collina della pace<br />
Centro carni e mercato dei fiori<br />
Le nuove scuole in periferia<br />
Lavori in corso<br />
P.A. on line<br />
Agenzie, aziende e fondazioni<br />
Idee incomune<br />
Municipi<br />
La Porta del diritto<br />
CITTÀ<br />
Memorie del Quadraro<br />
Scuole romane e Liberazione<br />
L’italiano che ci serve<br />
In crescita la comunità pakistana<br />
Cartellone<br />
Storie romane<br />
Consigli di lettura<br />
Dalla parte dei lettori<br />
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3<br />
4<br />
6<br />
8<br />
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in copertina: Villa Sciarra<br />
Foto di Luciano Rossetti<br />
InComune<br />
è disponibile on line:<br />
www.comune.roma.it<br />
/incomune<br />
Chiuso in Redazione il 21-3-05<br />
Direttore responsabile: Renata Ingrao<br />
Redattore responsabile: Maria Grazia Manni<br />
Redazione - collaboratori<br />
Filippo La Porta, Roberto Rizonico (lavoro e amministrazione)<br />
Giovanna Nicolai (segreteria di redazione) Rossella Riti (amministrazione, città)<br />
Paolo Cazzella (progetto grafico) Maurizio Di Ianni (fotografo)<br />
Gabinetto Sindaco - (Fotografico):<br />
Fabio Callini, Alberto Cenni, Filippo Chesti, Claudio Valletti<br />
Comando Generale Polizia Municipale: Massimo Grò, Venanzio Lucernoni<br />
Sede: via Tomacelli, 146<br />
e-mail incomune@comune.roma.it<br />
Dipartimento XVII - Semplificazione amministrativa e Comunicazione<br />
Autorizzazione del Trib. di Roma n. 370 del 29/7/1994<br />
Tipografia: Grafiche Ponticelli spa - Castrocielo<br />
ord.<br />
Tra inverno<br />
e primavera<br />
Anche Incomune è vittima della<br />
carenza di fondi che affligge tutta<br />
l’Ammnistrazione e, ancora una<br />
volta, esce con un numero doppio.<br />
Così, apriamo sul Vittoriano che ci<br />
ha visti assorti nel lutto per Nicola<br />
Calipari. Ritroviamo, poi, lo stesso<br />
luogo per le feste e le testimonianze<br />
della memoria cittadina. E se il<br />
Comune di Roma fa cooperazione<br />
internazionale in prima persona,<br />
anche permettendo ai suoi dipendenti<br />
di fare volontariato rimanendo<br />
in <strong>servizi</strong>o, ecco che l’attenzione e la<br />
solidarietà, in città diventano iniziative<br />
per tutelare le esigenze dei cittadini<br />
o per l’integrazione delle comunità<br />
straniere.<br />
Lo sguardo va dalla promozione di<br />
progetti per le vittime del maremoto<br />
in sud est asiatico, per arrivare alle<br />
iniziative in favore di quelle di tutte<br />
le mafie. E’ difficile raccontare proprio<br />
tutto delle attività messe in<br />
campo per amministrare “per” e<br />
“con” i cittadini e le associazioni.<br />
Questa volta, in particolare trattiamo<br />
delle vicende del concorso “Idee<br />
incomune” e del <strong>servizi</strong>o di consulenza<br />
legale gratuita della “Porta del<br />
Diritto”.<br />
Ma arriva la primavera. Quindi il<br />
momento giusto per un sguardo al<br />
patrimonio verde della città, <strong>come</strong><br />
dipendenti capitolini e <strong>come</strong> cittadini<br />
che richiedono di poter godere<br />
delle giornate di sole in città, di poter<br />
fare sport, giocare con i figli o fare<br />
una passeggiata con il cane di casa,<br />
mescolandosi ai tanti turisti, che<br />
sempre di più, scelgono l’arte, il<br />
verde e gli eventi romani.<br />
Notizia quasi dell’ultimo momento:<br />
le novità per alcuni assessorati: in<br />
vista delle elezioni regionali, dopo le<br />
dimissioni degli assessori Mario Di<br />
Carlo, Luigi Nieri e Daniela<br />
Valentini, sono subentrati Mauro<br />
Calamante, Paolo Carrazza e Franco<br />
Cioffarelli sostituito da Giovanni<br />
Hermanin.<br />
in<br />
2 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
febbraio-marzo 2005<br />
IL VITTORIANO<br />
CASA DEGLI ITALIANI<br />
Come per gli italiani di Nassirya, al Vittoriano,<br />
ancora tanta gente e tanti fiori, uguali a quelli<br />
che si portano a casa per i parenti e gli amici.<br />
I romani hanno abbracciato qui per l’ultima<br />
volta Nicola Calipari e lo hanno fatto con la partecipazione<br />
umana e la compostezza di sempre,<br />
sfilando a migliaia e migliaia lungo il monumento.<br />
Dopo decenni di abbandono, il complesso<br />
del Vittoriano rivive delle valenze simboliche<br />
originarie, in modo tanto forte che non è<br />
più possibile guardarlo <strong>come</strong> prima.<br />
Inaugurato nel 1911, simbolo dell’Unità d’Italia<br />
e dell’intera stagione del Risorgimento, accolse<br />
dieci anni dopo l’Altare della Patria e il Sacello<br />
del Milite Ignoto. Con il passare del tempo però<br />
diventò un ingombrante spartitraffico vuoto,<br />
affacciato su Piazza Venezia.<br />
Nell’anno del Giubileo, dopo i primi lavori di<br />
restauro, il monumento venne restituito al pubblico<br />
per i 130 anni dell’Unità e già da allora,<br />
percepito in modo diverso.<br />
Non più la “macchina da scrivere” o la “torta<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Il fatto del mese<br />
alla panna” (<strong>come</strong> la chiamavano i romani),<br />
bianca e pomposa, ma Simbolo della<br />
Repubblica e bella casa con i ricordi di tutti gli<br />
Italiani; <strong>come</strong> il Quirinale.<br />
All’interno degli spazi, veramente monumentali,<br />
in mostra il nostro Risorgimento e intorno, a<br />
rotazione tante esposizioni e iniziative legate<br />
alla nostra storia.<br />
Un salotto buono dove, <strong>come</strong> in ogni casa, si<br />
passano momenti belli e brutti, ma, fisicamente<br />
o attraverso la televisione, tutti insieme.<br />
I romani si sono riappropriati volentieri di questo<br />
spazio che andava riaprendo i vari ingressi<br />
per i vari percorsi, fuori e dentro il monumento<br />
dove con manifestazioni di ogni tipo, si susseguono<br />
anche i racconti delle nostre guerre e<br />
della nostra memoria. Accanto a queste tante<br />
iniziative diverse, dal ricordo ad Alberto Sordi,<br />
alla mostra fotografica e fino all’evento internazionale<br />
per questo luogo da vivere, che ricorda,<br />
accoglie e ammonisce .<br />
M.G.M.<br />
3<br />
Alberto Cenni
COME CAMBIANO<br />
I SERVIZI PUBBLICI<br />
di Giuseppe Tota<br />
I<strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> rappresentano uno dei maggiori<br />
profili dell’<strong>Amministrazione</strong> locale, perché<br />
devono soddisfare i bisogni del mondo<br />
produttivo e della vita civile. Da sempre è stata<br />
sostenuta la necessità di una riforma “vera” dei<br />
Servizi Pubblici Locali e molteplici sono le ragioni<br />
ad essa sottese. Alcune sono discese dagli accordi<br />
europei e dalla competizione internazionale, da<br />
importanti provvedimenti presi dal Governo e dal<br />
Parlamento, quali il Patto di Stabilità, il<br />
Federalismo fiscale, lo Sportello Unico, il Contratto<br />
d'Area, i Patti Territoriali, che hanno creato, di<br />
fatto, un nuovo compito per gli Enti Locali, quello<br />
di formulare una politica economica locale o<br />
meglio territoriale. Gli enti locali devono oggi<br />
sapersi misurare con gli obiettivi di crescita economica<br />
e sviluppo sociale, con combinazioni di leve<br />
fiscali, tariffarie, collocamento di azioni, obbligazioni,<br />
finanziamenti su mercati interni ed internazionali.<br />
Pertanto, i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> rappresentano<br />
oggi uno strumento decisivo della politica economica<br />
territoriale.<br />
La prima regolamentazione della materia dei <strong>servizi</strong><br />
<strong>pubblici</strong> si è avuta con l’approvazione della<br />
legge n. 103 del 29 marzo 1903 (c.d. “Legge<br />
Giolitti”), modificata dal R.D. 30 marzo 1923, n.<br />
3047, che ha stabilito le regole per l’assunzione<br />
diretta dei <strong>servizi</strong> da parte degli enti locali e la<br />
costituzione delle aziende municipalizzate, quale<br />
più importante forma di gestione. La materia dei<br />
<strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> locali ha poi trovato più dettagliata<br />
disciplina proprio con il R.D. 15 ottobre 1925, n.<br />
2578 (Testo Unico comunale e provinciale), considerato<br />
la prima disciplina completa della materia,<br />
poiché, oltre a contenere un’elencazione dei <strong>servizi</strong><br />
<strong>pubblici</strong> rientranti nelle competenze del<br />
Comune ha fissato, per la prima volta, diverse<br />
forme di gestione: a mezzo di azienda speciale; in<br />
economia; in concessione a imprese private. A tali<br />
forme di gestione se ne sono aggiunte altre nella<br />
prassi, quali il consorzio e l'azionariato pubblico. A<br />
distanza di circa sessanta anni, con il D.P.R. del 4<br />
ottobre 1986, n. 902 è stato poi approvato un<br />
Regolamento che ha previsto la disciplina attuativa<br />
della nuova legge sui <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong>. A tale<br />
materia è stato successivamente dedicato il Capo<br />
VII (artt. 22 e 23 della legge 142/90 di riforma delle<br />
autonomie locali), nel quale sono state individuate<br />
principalmente finalità e forme di gestione, nonché<br />
dettate regole circa le Aziende Speciali e le<br />
Istituzioni. Ampia discrezionalità è stata riconosciuta<br />
invece a ciascun ente locale nel disciplinare<br />
l'assetto organizzativo dei <strong>servizi</strong>. Pertanto, con la<br />
legge 142/1990 l'impostazione dei <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong><br />
ha subito la prima vera rivoluzione. L'articolo 22<br />
della L. 142/1990 ha previsto, infatti, le seguenti<br />
forme di gestione: in economia; in concessione a<br />
terzi; a mezzo di azienda speciale; a mezzo di istituzione;<br />
a mezzo di società per azioni o a responsabilità<br />
limitata, a prevalente capitale pubblico,<br />
quando ritenuta opportuna, in relazione alla natura<br />
o all'ambito territoriale del <strong>servizi</strong>o pubblico<br />
locale, la partecipazione di più soggetti <strong>pubblici</strong> o<br />
privati. La tipologia delle società miste a mezzo<br />
delle quali gli enti locali potevano gestire <strong>servizi</strong><br />
<strong>pubblici</strong> locali si è poi arricchita ad opera della<br />
legge n. 498/1992, che ha ammesso la costituzione<br />
di SPA a maggioranza privata, e della legge<br />
127/1997, che ha introdotto nel nostro ordinamento<br />
le Società di Trasformazione Urbana (STU) e<br />
procedure semplificate per la trasformazione delle<br />
aziende speciali in società per azioni, in grado di<br />
consentire all’Ente locale di rimanere azionista<br />
unico per un periodo massimo di due anni. Circa il<br />
modulo societario, invece, si evidenzia che il regime<br />
introdotto dalla legge 142/1990 è stato notevolmente<br />
modificato dalla citata legge n. 498/1992<br />
e dal D.P.R. n. 553/1996. Con quest'ultimo regolamento<br />
553/1996 si è stabilito che possono esser<br />
soci, oltre all’ente locale promotore, anche le<br />
Regioni, le Amministrazioni pubbliche statali e le<br />
società a partecipazione pubblica. Inoltre, la legge<br />
n. 498/1992, nell’eliminare il vincolo della proprietà<br />
maggioritaria per l’ente locale ha imposto l'adozione<br />
di procedure concorsuali ad evidenza pubblica<br />
per la scelta del socio privato. Recentemente,<br />
la gestione dei <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> locali ha registrato<br />
una profonda trasformazione ad opera dell’art. 35<br />
della L. 448/2001 (Legge finanziaria 2002) la<br />
quale, venendo incontro alle esigenze manifestate<br />
dalla Commissione europea, ha profondamente<br />
riformato l’assetto consolidatosi prima nell’art. 22<br />
L. 142/1990, poi negli artt. 112 e segg. del D.lg.<br />
267/2000. Il primo elemento significativo della<br />
riforma è stato l’introduzione della distinzione fra<br />
<strong>servizi</strong> a rilevanza industriale (nuovo art. 113<br />
D.lgs. 267/2000) e <strong>servizi</strong> privi di rilevanza indu-<br />
in<br />
4 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
Luciano Rossetti<br />
striale (nuovo art. 113-bis D.Lgs. 267/2000). La<br />
riforma ha delineato un nuovo ruolo dell’Ente<br />
locale introducendo una vera e propria «rivoluzione<br />
culturale»: il Comune infatti da produttore ed<br />
erogatore dei <strong>servizi</strong> ha assunto la veste di programmatore<br />
e regolatore del mercato, nonché di<br />
garante istituzionale nei confronti dei cittadini. I<br />
punti cardini della riforma essenzialmente sono:<br />
separazione tra funzione di indirizzo e programmazione<br />
e attività di gestione; liberalizzazione del<br />
mercato dei <strong>servizi</strong> attraverso l’attivazione di idonei<br />
meccanismi di gara; privatizzazione delle<br />
strutture produttive di proprietà degli enti locali;<br />
obbligatoria separazione tra la proprietà delle reti<br />
e degli impianti, che deve rimanere di proprietà<br />
degli EELL, e la gestione del <strong>servizi</strong>o.<br />
A seguire, in sede di approvazione della manovra<br />
finanziaria per l’anno 2004, è stato emanato il<br />
decreto legge n. 269/2003 (art. 14), convertito<br />
nella L. 326/03 e poi integrato dall’art. 4, comma<br />
234 L. 250/2003, con cui è stata introdotta una<br />
nuova distinzione tra <strong>servizi</strong> “a rilevanza economica”<br />
e <strong>servizi</strong> “privi di rilevanza economica” in<br />
luogo della precedente (<strong>servizi</strong> a rilevanza industriale<br />
e <strong>servizi</strong> privi di rilevanza industriale) e<br />
proposta una nuova articolazione di <strong>servizi</strong> stessi.<br />
Vengono altresì precisati taluni elementi afferenti<br />
le gare, la durata del periodo transitorio per<br />
gli affidamenti in essere e l’abrogazione dell’obbligo<br />
di emanazione del regolamento governativo<br />
che avrebbe dovuto esplicitare i parametri di<br />
differenziazione delle due fondamentali previdenti<br />
categorie di <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> (art. 35,<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Lavoro<br />
comma 16, L. 448/2001). Rimane invariata l'impostazione<br />
legislativa precedente riguardo la separazione<br />
della proprietà delle reti e degli impianti<br />
dalla materiale erogazione del <strong>servizi</strong>o, con l'unica<br />
differenza che mentre prima gli enti locali, che<br />
decidevano di conferire tale proprietà a società a<br />
capitale pubblico, potevano alienare fino al 49% di<br />
tale capitale, tale cioè, da detenere comunque la<br />
maggioranza assoluta, adesso tale possibilità viene<br />
preclusa in modo esplicito prevedendo l'incedibilità<br />
dell'intero capitale. Novità interessanti sono<br />
stati invece introdotte per quanto concerne l'affidamento<br />
e la ge-stione dei <strong>servizi</strong> a rilevanza economica;<br />
in particolare, il nuovo art. 113 del Tuel<br />
prevede che, gli enti locali, per la erogazione del<br />
<strong>servizi</strong>o possono ricorrere: a società di capitali<br />
individuate mediante gare con procedure ad evidenza<br />
pubblica; a società a capitale misto, pubblico-privato,<br />
con la scelta del socio privato tramite<br />
gara; a società a capitale interamente pubblico (“in<br />
house”), a condizione che le amministrazioni pubbliche<br />
titolari del capitale sociale esercitino sulla<br />
società un controllo analogo a quello esercitato sui<br />
propri <strong>servizi</strong> e che la società realizzi la parte più<br />
importante della propria attività con gli enti <strong>pubblici</strong><br />
controllanti. Si può concludere che, allo stato<br />
attuale, la materia appare ancora in itinere, tanto da<br />
non escludere un ulteriore intervento del<br />
Legislatore. In tale direzione va la recente sentenza<br />
della Corte Costituzionale n. 272 del 27 luglio 2004,<br />
con la quale viene dichiarata l’illegittimità costituzionale<br />
dell’art. 14, c.1 lett. e) e comma 2 del D.L.<br />
269/2003, convertito in legge 326/2003, nonché dell’art.<br />
113 c. 7 e soprattutto dell’art. 113-bis TUEL<br />
(267/2000), <strong>come</strong> mod. dall’art. 35 L. 448/01. In particolare,<br />
tale sentenza, affermando l'illegittimità<br />
costituzionale di una serie di elementi contenuti<br />
nella legge n. 326/2003, ha comportato la rimozione<br />
di alcune disposizioni dell'art. 113 e dell'intero art.<br />
113 bis del Tuel. La parte dell'art. 113 rimossa, che<br />
riguarda sostanzialmente il comma 7, spinge ad rivedere<br />
le metodologie di assegnazione degli affidatari<br />
di <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> di rilevanza economica. In tale<br />
ambito, l'intervento del legislatore regionale dovrà<br />
orientarsi, presumibilmente, anche sulla base delle<br />
indicazioni definite dalla direttiva 2004/18/Ce<br />
(direttiva sugli appalti di lavori, forniture e <strong>servizi</strong>),<br />
richiamate dalla stessa Corte costituzionale <strong>come</strong><br />
elementi chiave nel cui rispetto la gara deve essere<br />
indetta e aggiudicata. <br />
5
POLIZIA MUNICIPALE<br />
a cura di Massimo Grò e Venanzio Lucernoni<br />
Prestigioso riconoscimento<br />
In occasione della cerimonia di consegna della<br />
medaglia d’oro al merito civile al Dipartimento<br />
Nazionale della Protezione Civile, tenutasi presso<br />
il Palazzo del Quirinale, il Presidente del<br />
Consiglio dei Ministri ed il Presidente della<br />
Camera dei Deputati, al termine della cerimonia,<br />
hanno formulato espressioni di particolare apprezzamento<br />
per l’immagine e la professionalità<br />
mostrata nella circostanza dalla formazione di rappresentanza<br />
della Polizia Municipale di Roma,<br />
invitata a partecipare allo schieramento d’onore<br />
congiuntamente alle Forze Armate, alle Forze di<br />
Polizia, ai Vigili del Fuoco ed agli altri organismi<br />
che concorrono ad assolvere i Servizi di Protezione<br />
Civile. A tale autorevole apprezzamento ha fatto<br />
seguito il personale ringraziamento, a tutto il personale<br />
che ha partecipato alla cerimonia, da parte<br />
del Comandante del Corpo Aldo Zanetti.<br />
Almadea Torchiani ci ha lasciato<br />
Un personaggio felliniano. Un concentrato di quella<br />
umanità romana fatta di schiettezza, onestà, sincerità<br />
e rettitudine, per usare le parole che abbiamo<br />
letto sul necrologio de “il Messaggero”, da cui<br />
abbiamo appreso che la collega in pensione,<br />
Almadea Torchiani, ultimamente in forza al X<br />
Gruppo, ci ha lasciato. I più anziani della Centrale<br />
Operativa del Comando la ricordano dietro la consolle<br />
del secondo canale, quello che amministrava<br />
le emergenze della periferia sud della nostra città,<br />
sempre attenta e pronta a prestare aiuto ai colleghi<br />
o ai cittadini in difficoltà. Se potessero parlare la<br />
ricorderebbero con affetto e dolore perfino gli animali,<br />
in particolare i cani ed i gatti di Roma, verso<br />
cui nutriva un amore smisurato, fino al punto di<br />
prendersene cura personalmente, quando, in altri<br />
tempi, le strutture di assistenza per gli animali<br />
erano più carenti di oggi.<br />
Nello scenario un po’ sbiadito dei nostri ricordi,<br />
Almadea ci appare nitida e viva, sorridente e allegra,<br />
forte e colma di umanità.<br />
Quando la chiamavano in Sala Radio e lei rispondeva<br />
“Avanti per la Lupa” sembrava che quella<br />
“Lupa” la personificasse, con tutta la sua genuina<br />
romanità. Ai figli, Antonella e Andrea, giunga la<br />
sincera partecipazione al dolore nostra e di tutti<br />
coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere la<br />
loro cara mamma, di cui hanno motivo di essere<br />
fieri ed orgogliosi.<br />
6<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Gli 89 anni di Vittorio Ceccarelli<br />
Li ha compiuti il 6 gennaio i suoi 89 anni, Vittorio<br />
Ceccarelli, vigile urbano in pensione. Accenniamo<br />
appena al suo straordinario curriculum: 8 medaglie<br />
d’oro, 1 d’argento, una serie infinita di encomi,<br />
attestati e una “commenda” di Sandro Pertini.<br />
Figlio di un emigrato, poliziotto in America,<br />
Vittorio, a 25 anni era già in Russia con la decimata<br />
divisione Torino e, nello storico 8 settembre fu<br />
fatto prigioniero dai tedeschi e inviato a soggiornare<br />
in un campo di concentramento di Lubiana.<br />
Oggi, a 89 anni compiuti monta sulla sua Fiat e ci<br />
viene a trovare dall’Eur al Campidoglio. “’Sta<br />
machina è ‘na scheggia “ dice soddisfatto accarezzando<br />
il suo fischietto d’oro. Quattro anni fa la<br />
giornalista Fernanda Alvaro scrisse: “Vittorio<br />
Ceccarelli, un vigile urbano, uno dei tanti che spesso<br />
ricopriamo di insulti ma che aveva per motto<br />
cortesia e comprensione unite ad una ferma e giusta<br />
applicazione della legge”. Auguri a nonno<br />
Cecco!<br />
Ferdinando Bucci nuovo Comandante di Marino<br />
Assunto nel 1973 <strong>come</strong> vigile urbano del Comune<br />
di Roma, istruttore direttivo Ferdinando Bucci, per<br />
gli amici Nando è stato recentemente chiamato al<br />
Comando della Polizia Municipale di Marino. La<br />
stampa dei Castelli lo ha definito: “un uomo dal<br />
forte bagaglio di esperienze in ambito sociale, per<br />
dare nuova linfa alla Polizia Municipale di<br />
Marino” e lui si è presentato dicendo “voglio un<br />
vigile amico a misura di città“. Se queste sono le<br />
esigenze dell’importante cittadina laziale hanno<br />
trovato l’uomo giusto, capace di esprimere un <strong>servizi</strong>o<br />
più vicino ai bisogni dei cittadini. La sua<br />
esperienza nel N.A.E. (Nucleo Assistenza<br />
Emarginati) di Roma lo porta naturalmente ad<br />
operare con profitto nei confronti di tutti i soggetti<br />
svantaggiati. Inoltre la sua trentennale anzianità di<br />
<strong>servizi</strong>o gli consente di programmare ed attuare<br />
progetti operativi in sintonia con il Sindaco<br />
Onorati che lo ha voluto al suo fianco. A Nando<br />
Bucci giungano i più sinceri auguri per il nuovo<br />
incarico assicurandogli che potrà sempre contare<br />
sull’amicizia di tutti gli appartenenti alla Polizia<br />
Municipale di Roma.<br />
febbraio-marzo 2005
Una “nota” triste<br />
Quello del primo gennaio 2005, in Piazza di<br />
Spagna doveva essere un concerto di capodanno<br />
allegro e beneagurante, non a caso dedicato all’attore<br />
romano Alberto Sordi. Il destino ha voluto che<br />
fosse invece venato di profonda, intima tristezza<br />
per i componenti della Banda Musicale della<br />
Polizia Municipale e non solo per essi. Il posto<br />
riservato al musicista Lorenzo Giordani, matricola<br />
9772, era coperto da un mazzo di fiori in quanto<br />
nella notte di San Silvestro, Lorenzo, ci aveva<br />
lasciati per sempre. Sgomento e dolore fra i colleghi<br />
della Banda, i più direttamente colpiti dal lutto,<br />
ma il programma è andato avanti ugualmente ed il<br />
concerto organizzato dall’Assessorato alla<br />
Sicurezza del Comune di Roma in collaborazione<br />
con l’Associazione “Piazza di Spagna Trinità dei<br />
Monti” e con la Galleria Alberto Sordi, ha riscosso<br />
un meritato successo e questo è quello che Lorenzo<br />
avrebbe voluto.<br />
La lettera del collega Ulisse Renzetti<br />
Vogliamo far giungere, da queste pagine, al collega<br />
Ulisse Renzetti, il sincero cordoglio e la partecipazione<br />
al dolore dei vigili urbani e di tutti i dipendenti<br />
capitolini per la scomparsa del figlio Simone,<br />
avvenuta in seguito ad un incidente stradale che,<br />
per tragiche circostanze, doveva essere rilevato dal<br />
padre stesso. Ci rendiamo conto che niente può<br />
lenire un simile dolore. Desideriamo solo che gli<br />
giungano queste poche righe di sincero affetto e di<br />
solidarietà.<br />
Di seguito pubblichiamo la lettera che Ulisse<br />
Renzetti ha fatto pervenire a tutti gli appartenenti<br />
alla Polizia Municipale.<br />
“COLLEGHI, FRATELLI, SORELLE E FIGLI DI QUESTA<br />
GRANDE FAMIGLIA DEI VIGILI URBANI CHE CON ME<br />
AVETE VISSUTO E SOFFERTO LA PERDITA DEL NOSTRO<br />
AMATO SIMONE. VI STRINGO TUTTI A QUEL CUORE<br />
CHE, GELATO DAL DOLORE, CON LA VOSTRA SOLIDA-<br />
RIETA’, AFFETTO ED AMORE AVETE RISCALDATO.<br />
VUOTE E FREDDE SONO LE PAROLE NON CAPACI DI<br />
TRASMETTERE QUEI SENTIMENTI E QUEL CALORE CHE<br />
UNA STRETTA DI MANO O UNA LACRIMA SANNO<br />
INFONDERE E CHE VOI COPIOSAMENTE AVETE PROFU-<br />
SO COLMANDO, PER QUANTO POSSIBILE, IL GRAN<br />
VUOTO CHE LA PERDITA AVEVA LASCIATO. QUESTA<br />
TRAGEDIA CHE CI HA TANTO UNITO CI RICORDI IN<br />
FUTURO DI AIUTARE SEMPRE CHI DI NOI DEBBA SUPE-<br />
RARE QUALSIASI DIFFICOLTA’. UN ABBRACCIO FORTE<br />
FORTE, ULISSE”.<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Lavoro<br />
Laureare l’esperienza<br />
Il Dipartimento per le Politiche delle Risorse Umane<br />
e Decentramento ha reso noto a tutto il personale la<br />
convenzione stipulata tra il Comune di Roma e<br />
l’Università L.U.M.S.A. al fine di facilitare l’iscrizione<br />
al corso di laurea breve in Scienza dell’<strong>Amministrazione</strong><br />
e Sicurezza del territorio, laurea di primo livello.<br />
La convenzione stipulata dà l’opportunità ai<br />
dipendenti del Comune di Roma ed in particolare, al<br />
personale della Polizia Municipale, di essere ammessi<br />
al Progetto “Laureare l’esperienza”. Tale progetto<br />
comporta: il riconoscimento di crediti formativi universitari<br />
per l’attività formativa effettuata all’interno<br />
dell’<strong>Amministrazione</strong>; il riconoscimento di crediti<br />
formativi universitari per l’esperienza maturata<br />
all’interno del Comune di Roma; l’esonero totale<br />
della frequenza (salvo per i casi inerenti laboratori di<br />
lingua inglese ed informatica); agevolazioni in ordine<br />
al costo di iscrizione. La convenzione si applica agli<br />
studenti immatricolati a partire dall’anno accademico<br />
2004/2005.<br />
Questo è il primo corso di laurea in Italia dedicato<br />
alla Polizia Locale con una valenza giuridico amministrativa<br />
ed è importante che tale iniziativa sia rivolta<br />
al Corpo di Polizia metropolitano che in termini<br />
numerici è il più grande delle capitali europee e da<br />
solo rappresenta il 50% delle polizie della Regione<br />
Lazio e circa il 10% di tutte le Polizie locali d’Italia.<br />
Questo percorso formativo, più legato agli aspetti<br />
gestionali della Safety, intesa <strong>come</strong> sicurezza globale<br />
della città, potrà essere una fucina importante di idee,<br />
proposte culturali e professionali rivolte sia alla cittadinanza<br />
che all’<strong>Amministrazione</strong> cittadina. L’augurio<br />
è quello di attivare un “circolo virtuoso” di interesse<br />
e di sana competizione tra gli operatori che promuova<br />
la cultura della Formazione Professionale <strong>come</strong><br />
strumento di crescita personale e di speranza di progressione<br />
in carriera. Le informazioni sul corso di<br />
laurea, che ricordiamo, è rivolto ad adulti professionalizzati<br />
e, quindi, con metodologie didattiche diverse<br />
da quelle rivolte ai giovani, sono accessibili al sito<br />
www.lumsa.it al percorso Giurisprudenza<br />
/Corsi/Convenzione Corpo Vigili Urbani Comune di<br />
Roma. Ulteriori informazioni potranno essere richieste<br />
al Dott: Gianmichele Bonarota, psicologo direttivo<br />
della Scuola di formazione – Ufficio Qualità allo 06<br />
67695637 (linea campidoglio 1885637). <br />
7
DIVIETO DI FUMARE<br />
Tra uffici e locali <strong>pubblici</strong>:<br />
<strong>come</strong> cambia la vita e la salute<br />
di Roberto De Felici<br />
Cari colleghi, dal giorno 10 gennaio 2005, è<br />
entrato in vigore l’art. 51 della Legge n. 3<br />
del 16 gennaio 2003, ormai conosciuta<br />
<strong>come</strong> legge Sirchia che persegue il fine di tutelare<br />
la salute dei non fumatori.<br />
Questa legge ad ogni modo era stata preceduta e<br />
poi seguita da altre normative:<br />
- la legge 584 dell’11 novembre 1975;<br />
- la direttiva del Presidente del Consiglio dei<br />
Ministri del 14 dicembre 1995;<br />
- l’art. 52 della legge n. 448 del 2001;<br />
- l’accordo Stato Regioni del 24 luglio 2003;<br />
- il decreto del Presidente del Consiglio dei<br />
Ministri -del 23 dicembre 003;<br />
- l’art. 19 del decreto legge n. 266 del 9 novembre<br />
2004.<br />
Dobbiamo inoltre ricordare, nel 1994 era stata emanata<br />
la famosa legge 626 che, tra le sue molteplici<br />
specificità, presentava la stesura del d.v.r. (documento<br />
di valutazione dei rischi), nel quale il datore<br />
di lavoro, in relazione alla natura dell’attività<br />
svolta dall’ azienda valutava tutti i rischi per la<br />
sicurezza e la salute dei lavoratori; tra i rischi era<br />
citato anche quello derivante dall’uso di sostanze<br />
cancerogene ed era ribadito il diritto di respirare<br />
aria salubre nei locali di lavoro.<br />
A seguito della sentenza dell’U.E. del 15 novembre<br />
2001, c’era l’obbligo per il datore di lavoro di valutare<br />
anche il rischio derivato da fumo di tabacco<br />
passivo nei luoghi di lavoro chiusi.<br />
Era naturale ritenere che il datore di lavoro doveva<br />
garantire aria salubre a sufficienza ovunque,<br />
anche ricorrendo ad impianti di ventilazione e di<br />
condizionamento.<br />
Da tutta la normativa citata, poiché non erano<br />
riportati in essa né valori soglia per le sostanze<br />
considerate cancerogene, né era chiarito alcun tipo<br />
d’intervento in materia di divieto nei locali della<br />
P.A. aperti o non al pubblico, era possibile evincere<br />
una sola cosa: che l’aria doveva essere “ respira-<br />
bile e pulita “, il più possibile “ salubre “.<br />
L’art. 51 della legge Sirchia, scusatemi se ormai la<br />
definisco così, è venuto proprio a definire e chiarire<br />
eventuali incertezze; esso recita così:<br />
1. è’ vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:<br />
a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;<br />
b) quelli riservati ai fumatori e <strong>come</strong> tali contrassegnati.<br />
2. I luoghi di cui al comma 1, lettera b, devono<br />
essere dotati d’impianti per la ventilazione ed il<br />
ricambio d’aria regolarmente funzionanti. Al<br />
fine di garantire i livelli essenziali del diritto<br />
alla salute, le caratteristiche tecniche degli<br />
impianti per la ventilazione ed il ricambio d’aria<br />
sono definite, entro centoottanta giorni dalla<br />
data di pubblicazione della presente legge nella<br />
Gazzetta Ufficiale, con decreto del Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri di ricevimento di un<br />
accordo tra Stato e le Regioni e le Province autonome,<br />
su proposta del Ministro della salute.<br />
Con lo stesso provvedimento sono definiti i<br />
locali riservati ai fumatori nonché i modelli dei<br />
cartelli connessi all’attuazione delle disposizioni<br />
di cui al presente articolo. Da qui si evince<br />
che il divieto di fumo si deve intendere esteso a<br />
tutti i luoghi chiusi e, non essendo i normali<br />
sistemi di ventilazione o di condizionamento<br />
sufficienti ad un ricambio d’aria adeguato,<br />
appare chiaro che i locali per fumatori devono<br />
essere separati dagli altri rispettando nuovi<br />
requisiti tecnico progettuali .<br />
Molto chiaro é l’articolo 2 della delibera del<br />
Consiglio Comunale di Torino del 20/12/2004, che<br />
facilita alla comprensione del testo di legge.<br />
Tale articolo così stabilisce:<br />
Articolo 2 – definizione del divieto<br />
1. Il divieto di fumare trova applicazione in tutti i<br />
locali chiusi adibiti a sedi di lavoro municipali,<br />
compresi corridoi, atrii, vani scale, scantinati,<br />
ascensori e <strong>servizi</strong> igienici, indipendentemente<br />
dalla presenza di pubblico e a prescindere dalla<br />
attività lavorativa espletata.<br />
in<br />
8 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
2. Non è consentito fumare anche negli uffici o<br />
negli ambienti sedi di lavoro municipali dove si<br />
trovi ad operare il solo dipendente fumatore.<br />
3. Il divieto di fumare si intende rivolto anche al<br />
pubblico ed agli utenti che si trovino a qualsiasi<br />
titolo negli ambienti definiti al precedente punto 1,<br />
comprese le eventuali imprese appaltatrici e i lavoratori<br />
autonomi, ai quali andrà pure fornita una<br />
specifica informazione da parte dei Datori di<br />
Lavoro.<br />
Dopo quest’elencazione di leggi e regolamenti sul<br />
divieto categorico al fumo, una domanda che molti<br />
colleghi fumatori potrebbero sicuramente porre è<br />
la seguente:<br />
perché vietare il fumo quando non si risolve affatto<br />
il problema delle nostre metropoli inquinate dai<br />
fumi di industrie, macchine e dalle altre attività<br />
umane? Domanda sicuramente giusta, ma bisogna<br />
ricordare che il fumo da tabacco insieme all’inquinamento<br />
atmosferico aumenta le problematiche<br />
relative alla salute e, visto che la risoluzione del<br />
problema ambientale, auspicabile e evidentemente<br />
necessaria, risulta essere di difficile attuazione in<br />
quanto va ad interessare aspetti politici-economici<br />
di non facile realizzazione, si è cercato di iniziare<br />
una sorta di “rieducazione “ alla tutela della salute,<br />
partendo da un ambito strettamente personale.<br />
Perdonatemi ora per alcune considerazioni che<br />
vanno ad integrare il suddetto discorso; chi scrive<br />
non ha mai fumato e per anni, sia nei luoghi <strong>pubblici</strong><br />
che nei luoghi di lavoro ha convissuto con<br />
fumatori a volte anche accaniti, in alcuni momenti<br />
accettando e acconsentendo, in altri subendo comportamenti<br />
poco educati se non addirittura prepotenti.<br />
Ora che la legge finalmente ha esteso il divieto<br />
di fumo praticamente dappertutto, che nelle pubbliche<br />
amministrazioni saranno affissi cartelli appositi<br />
con su riportati i nomi degli addetti all’osservanza<br />
del divieto, che sarà possibile applicare sanzioni<br />
ed, eventualmente in caso di forma recidiva,<br />
anche un provvedimento disciplinare penso che non<br />
si assisterà più a prevaricazioni di alcun genere.<br />
Mi sento comunque un po’ più vicino anche ai<br />
fumatori i quali, se da un lato continuano imperterriti<br />
nel loro vizio, dall’altro sono essi stessi discriminati<br />
.<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Lavoro<br />
In realtà non so se la caccia agli ”untori e streghe“<br />
tipica del medio evo che sta iniziando sarà messaggera<br />
di un cambiamento di costume ed abitudini; mi<br />
chiedo però se, oltre la legge sacrosanta, non sia<br />
ugualmente necessario intervenire sulla comunicazione,<br />
sull’informazione, su corsi esplicativi in materia<br />
e per quanto attiene a noi, non fumatori, non sia<br />
necessaria un po’ di comprensione. <br />
No smoking on line<br />
Operativa la legge contro il fumo passivo nei<br />
luoghi di svago e di lavoro, il Ministero della<br />
Salute ha attivato il numero verde 800.571.661<br />
per dare chiarimenti sulle nuove regole e altre<br />
informazioni utili. Il numero verde è attivo dal<br />
lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.<br />
Molte indicazioni, anche per chi ha deciso di<br />
smettere nelle pagine web di<br />
www.ministerosalute.it<br />
9<br />
Luciano Rossetti
DIPENDENTI CAPITOLINI<br />
VOLONTARI PER SCELTA<br />
Approvati dalla Giunta Comunale i 6 progetti<br />
di cooperazione presentati da<br />
Organizzazioni Non Governative che<br />
richiedono la presenza di dipendenti capitolini.<br />
Tra le professionalità richieste, operatori sociali,<br />
archivisti, agronomi, esperti nelle politiche di<br />
orientamento al lavoro.<br />
Il progetto sperimentale, avviato con una delibera<br />
di Giunta nel febbraio scorso e quindi da una successiva<br />
delibera consiliare, prevede che il volontariato<br />
dei dipendenti capitolini impegnati in attività<br />
di cooperazione all’estero con Organizzazioni<br />
Non Governative sia riconosciuto <strong>come</strong> periodo<br />
lavorativo e non più conteggiato <strong>come</strong> ferie.<br />
I progetti sono stati presentati dalla Comunità di<br />
S.Egidio, dall’Onlus Salute e Sviluppo e dal<br />
Progetto Sviluppo CGIL e prevedono il coinvolgimento<br />
di 21 dipendenti capitolini dopo il vaglio<br />
delle disponibilità espresse.<br />
Per il 2005, l’<strong>Amministrazione</strong> comunale ha messo<br />
a disposizione per la partecipazione a questi progetti<br />
1.200 giornate lavorative, per un numero<br />
complessivo di 20 unità, con l’esclusione degli<br />
appartenenti alla qualifica dirigenziale ma tutto<br />
questo potrebbe essere incrementato alla luce sia<br />
dei progetti presentati dalle Ong, sia dalla adesione<br />
manifestata dai dipendenti stessi.<br />
Per saperne di più: 066710 5156/7.<br />
I PROGETTI<br />
Nazione: KENIA<br />
Titolo: “Supporto al St. Camillus Mission Hospital e al Centro<br />
orfani Dala Kiye”<br />
Obiettivi: combattere la diffusione dell’HIV/AIDS e migliorare<br />
la salute della popolazione.<br />
Stato avanzamento: in corso<br />
Numero dipendenti capitolini previsti : due<br />
Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />
agronomi<br />
ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />
Nazione: SERBIA<br />
Titolo: “Creazione del Centro di orientamento al lavoro di<br />
Kragujevac e della Sumadija”.<br />
Obiettivi: promuovere politiche innovative per l’occupazione<br />
e l’orientamento al lavoro attraverso la partecipazione attiva<br />
delle parti sociali.<br />
Stato avanzamento: in corso<br />
Numero dipendenti capitolini previsti: uno/due<br />
Profilo professionale richiesto: esperti politiche orientamento<br />
al lavoro<br />
ONG promotrice: Progetto Sviluppo CGIL<br />
Nazione: SOMALIA<br />
Titolo: “Potenziamento dei <strong>servizi</strong> di salute materno infantile<br />
e riqualificazione del personale paramedico nella regione del<br />
Mudug”<br />
Obiettivi: Aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />
nel settore della Salute Materno infantile nella regione del<br />
Mudug<br />
Stato avanzamento: in avvio<br />
Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />
Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari e artigiani<br />
ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />
Nazione: MOZAMBICO<br />
Titolo: “DREAM – Drug Resources Enhancement against<br />
AIDS and Malnutrition”<br />
Obiettivi: combattere la diffusione dell’HIV/AIDS e la malnutrizione<br />
Stato avanzamento: in corso<br />
Numero dipendenti capitolini previsti : 11<br />
Profilo professionale richiesto: Operatori sociali con esperienza<br />
nella gestione e nel coordinamento di Centri di accoglienza<br />
e assistenza; esperti nella gestione di risorse umane; esperti<br />
amministrativi e contabili; archivisti; operatori dell’infanzia.<br />
ONG promotrice: Comunità di S. Egidio – ACAP Onlus<br />
Nazione: BURKINA FASO<br />
Titolo: “Supporto ai Centri Camilliani di Onagadougon e<br />
Nauoro e Benin (Zinviè)”<br />
Obiettivi: aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />
Stato avanzamento: in corso<br />
Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />
Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />
agronomi.<br />
ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />
Nazione: UGANDA E TANZANIA<br />
Titolo: “Supporto ai Centri Camilliani in Uganda e Tanzania”<br />
Obiettivi: aumentare e migliorare l’accesso ai <strong>servizi</strong> sanitari<br />
Stato avanzamento: in corso<br />
Numero dipendenti capitolini previsti : 2<br />
Profilo professionale richiesto: Operatori sanitari, artigiani,<br />
agronomi.<br />
ONG promotrice: Salute e Sviluppo – Onlus<br />
in<br />
10 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Lavoro<br />
PAGINA SINDACALE AUTOGESTITA<br />
In applicazione dell’Art. 14, comma 2, del CCDI questa pagina è autogestita. Lo spazio è riservato alle<br />
Organizzazioni Sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo. Il testo esprime,<br />
pertanto, esclusivamente il pensiero dell’autore e dell’Organizzazione Sindacale rappresentata.<br />
Nuova occupazione e nuovi <strong>servizi</strong><br />
per le Biblioteche Comunali.<br />
di Antonio Trimarco<br />
FP Roma e Lazio<br />
Nel corso degli ultimi due mesi e dopo una lunga e faticosa vertenza sindacale al Comune di Roma si sono aperte<br />
le porte del lavoro a 55 nuove colleghe e colleghi assunti nella categoria B dei Contratti Nazionali Autonomie Locali<br />
e Federculture con contratti di lavoro stabili e non precari.<br />
Mi pare una buona notizia per loro, ma anche per la città di Roma e per le biblioteche comunali romane. E’ un fatto<br />
importante perché segnala innanzitutto una nuova sensibilità degli amministratori locali alle richieste della città nell’ambito<br />
dei <strong>servizi</strong> bibliotecari che sempre più sono seguiti dai cittadini soprattutto delle nuove generazioni, ma anche<br />
da tanti anziani, casalinghe, lavoratori dipendenti e professionisti.<br />
55 unità di personale sui 337 già operanti significa più del 16% di incremento occupazionale e significherà maggiore<br />
capacità di apertura dei <strong>servizi</strong> delle biblioteche comunali romane.<br />
Se paragoniamo questo dato a quello che accade nel resto della pubblica amministrazione italiana e anche a quello<br />
che avviene al Comune di Roma in termini di organici, dove la contrazione di personale è il dato più rilevante, dobbiamo<br />
positivamente constatare che si è lavorato bene nei confronti della pubblica opinione e degli amministratori.<br />
Noi della CGIL ci prendiamo la nostra parte di merito con piacere, ma riconosciamo anche alle altre parti sindacali<br />
ed in primis alle RSU interne un ruolo fondamentale.<br />
Stessa cosa dobbiamo dire per l’Assessore Gianni Borgna, Assessore alla Cultura del Comune di Roma e per il<br />
Consiglio di <strong>Amministrazione</strong> e la Direzione dell’Istituzione Biblioteche.<br />
L’operazione di nuove assunzioni stabili si è conclusa a novembre e a dicembre 2004. A novembre si è chiuso un<br />
accordo a tre: Sindacati, Assessorato alla Cultura, Istituzione Biblioteche che ha sancito l’assunzione stabile di 25<br />
unità di personale. Le assunzioni sono state effettuate dalla Società Zetema che <strong>come</strong> prevede l’accordo ha incrementato<br />
il proprio progetto di intervento culturale in convenzione con il Comune di Roma. Successivi incrementi del<br />
progetto potranno portare alla assunzione di altro personale.<br />
A dicembre si è invece concluso il concorso pubblico che alla fine ha prodotto una graduatoria di 78 collaboratori di<br />
<strong>servizi</strong> bibliotecari di cui 30 hanno preso <strong>servizi</strong>o dalla fine di dicembre e di cui 48 sono in una graduatoria da cui si<br />
potrà chiamare per tre anni. Questi sono i primi risultati di una vertenza sindacale che ha prodotto 55 nuovi posti di<br />
lavoro nelle biblioteche di Roma<br />
Un esempio da replicare e anche da continuare. Per quanto riguarda noi della CGIL la vertenza proseguirà<br />
perché a nostro avviso per aprire in modo completo, pieno e qualitativo tutti i <strong>servizi</strong> delle biblioteche comunali<br />
di Roma bisogna assumere ancora. Tutti i sindacati hanno chiesto già a suo tempo almeno altre 40<br />
assunzioni . Certo il periodo non è dei migliori per effetto dei tagli governativi, ma noi vogliamo comunque<br />
andare avanti con “il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà”.<br />
www.fuoridalcomune.net<br />
a.trimarco@fastwebnet.it<br />
11
A PRIMAVERA,<br />
FIORISCONO I GIARDINI<br />
Si moltiplicano i restauri verdi e i nuovi impianti<br />
da vivere in questa primavera romana<br />
ARoma continuano a fiorire parchi e giardini,<br />
nel senso che continua l’opera di<br />
restauro e cura di luoghi e vegetazioni nei<br />
grandi parchi storici, ma anche quella di strappare<br />
alla città ed al cemento ogni spazio possibile,<br />
anche se piccolo, per piacevoli oasi di verde.<br />
Per esempio è stata recentemente riqualificata l'area<br />
verde di via Carlo Emilio Gadda, nel quartiere<br />
Laurentino e olltre al verde, rimesso a nuovo, è<br />
stata creata un'area gioco per bambini, collocate<br />
nuove panchine, lampioni...<br />
Un po’ ovunque sono stati inaugurati, si sta lavorando<br />
o sono in progetto, dei punti di aggregazione,<br />
di gioco e di sosta all’aperto, attrezzati per essere<br />
confortevoli rispetto ad tutte le esigenze: da<br />
quelle dei parchi storici da restituire alla città agli<br />
spazi nuovi da recuperare o inventare, per anziani,<br />
bambini, sportivi, bipedi con animali al seguito ( o<br />
viceversa) o solo per chi vuole passeggiare in un<br />
luogo gradevole.<br />
E si parla del Parco dell’Inviolatella o del Pratone<br />
delle Valli <strong>come</strong> dei giardini di via Matteo Bartoli o<br />
della nuova vita di Villa Bonelli. Così, solo per fare<br />
qualche esempio, a Villa Sciarra continuano gli<br />
interventi di recupero vegetazionale legati al 2000:<br />
oggi interessano circa 9000 metri quadri nell’area<br />
del Casino principale strappata al grave degrado<br />
che non rendeva più leggibile il disegno di aiole e<br />
vialetti, confondendo nel disordine anche pregiate<br />
essenze arboree e i gioielli della villa. Attraverso<br />
delle foto dei primi decenni del Novecento è stato<br />
possibile ricostruire assetti e prospettive originarie<br />
in questo lembo del sontuoso parco romano, che<br />
ora propone nuove sorprese. Ma il lavoro non è<br />
finito e per Villa Sciarra si ha l’intenzione di intervenire<br />
anche sul versante di via Dandolo, prevedendo<br />
anche due aree per cani nelle aiole esterne<br />
su Viale delle Mura Gianicolensi, perché anche gli<br />
amanti degli animali possano vivere al meglio il<br />
verde storico della città. Passando in un altro quadrante<br />
della città, Villa Fiorelli, <strong>come</strong> spesso succede<br />
, ha richiesto anche lavori di pavimentazione<br />
perché le aiole prendessero forma e gli alberi si<br />
proponessero al meglio. Pensare ad un parco, vuol<br />
dire pensare a 360° e allora si va dal cestino per i<br />
rifiuti al prezioso innesto arboreo, dal corrimano<br />
per facilitare l’accesso alle persone con difficoltà<br />
motorie alla fontanella per l’acqua potabile , allo<br />
spazio per i bambini . A Villa Fiorelli si è pensato<br />
a tutto questo e la zona cani c’è già: uno spazio<br />
attrezzato, delineato da una siepe di lauro e con<br />
tanto di sabbiera e beverino. Per un altro esempio<br />
ci si sposta al giardino di Largo Zuccoli:un piccolo<br />
parco di 4 ettari, posto su due livelli, che collega<br />
via Trionfale a via Cadlolo e che versava in condizioni<br />
di estremo degrado soprattutto nelle zone di<br />
accesso, dove i sampietrini, la pavimentazione in<br />
travertino e le panchine in muratura erano completamente<br />
distrutti. Oggi è un piacere passeggiare<br />
tra la vegetazione esistente, tipica del bosco<br />
romano: olmi, pini, robinie, lauri ed alcuni esemplari<br />
di sambuco. Tra l’altro, nel giardino esiste<br />
un’antica Cisterna romana che risale all’inizio<br />
dell’Età Imperiale e scoperta, nel 1957, durante i<br />
lavori condotti dal Comune di Roma; oggi l’area è<br />
stata circondata da una cancellata di recinzione per<br />
evitare un ulteriore degrado. Nel futuro si spera<br />
che la Cisterna, ancora parzialmente nascosta dalla<br />
terra, sia integralmente recuperata attraverso un<br />
piccolo intervento di scavo che ne rimetta in luce<br />
gli ambienti. Ma la città è quasi tutta un luogo<br />
ideale per una caccia al tesoro, per trovare nuovi e<br />
a volte impensati spazi fioriti, giochi per i bambini,<br />
percorsi attrezzati…<br />
M.G.M.<br />
di Annamaria Visca<br />
in<br />
12 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005<br />
Luciano Rossetti
80 ANNI DELLA<br />
SCUOLA GIARDINIERI<br />
Nel 1926, il Comune di Roma diede mandato<br />
al Servizio Giardini di istituire la<br />
Scuola Giardinieri per la preparazione<br />
professionale dei propri dipendenti. Inizialmente<br />
la sede fu il Semenzaio di S.Sisto, poi spostata<br />
presso la Scuola Duca d’Aosta. Nel 1936 venne<br />
finalmente inaugurata l’attuale Scuola Giardinieri,<br />
all’interno del Parco S.Sebastiano. Da allora e fino<br />
alla fine degli anni ’80, la Scuola ha formato e<br />
istruito circa 3500 giardinieri capitolini.<br />
Gli allievi frequentavano la Scuola per quattro<br />
anni e ricevevano una adeguata istruzione teoricopratica<br />
per acquisire un’alta professionalità ed<br />
una specifica preparazione tecnica nel settore giardinieristico.<br />
Dopo tre anni e l’esame finale, gli<br />
allievi idonei venivano direttamente assunti nel<br />
quadro dell’organico del Servizio Giardini<br />
dall’<strong>Amministrazione</strong> Comunale. Dal 1975, le<br />
leggi hanno impedito alle Pubbliche<br />
Amministrazioni la possibilità di assumere direttamente,<br />
obbligandole a bandire concorsi <strong>pubblici</strong>.<br />
Da allora la Scuola Giardinieri si è trasformata<br />
principalmente in un Centro di Formazione e<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
Aggiornamento.<br />
Ancora oggi, il Centro svolge una intensa attività<br />
di riqualificazione professionale dei dipendenti<br />
del Servizio Giardini, sempre più chiamati a svolgere<br />
mansioni qualificanti e di elevato contenuto<br />
tecnico e progettuale.<br />
Questa costante attività di aggiornamento dei<br />
dipendenti del Servizio Giardini, di quelli del X°<br />
Dipartimento ma anche di altri dipendenti<br />
dell’<strong>Amministrazione</strong>, non impedisce alla Scuola<br />
di svolgere ( e da molti anni) attività rivolte all’esterno.<br />
Infatti, dal 1982, vi si tengono “Corsi Pubblici di<br />
Giardinaggio”, rivolti alla cittadinanza, che vi partecipa<br />
dietro domanda. Questi corsi riscuotono un<br />
grande successo, testimoniato dalla crescente e<br />
spontanea richiesta di partecipazione reclamata<br />
dai cittadini. Ogni anno, i corsi iniziano a novembre<br />
e terminano a maggio, prevedendo incontri<br />
settimanali di due ore. Si dividono in quattro livelli,<br />
uno ogni anno, secondo la preparazione di base<br />
dei partecipanti. Vengono impartite lezioni di giardinaggio,<br />
botanica, agronomia, realizzazione di<br />
giardini, riconoscimento delle piante, tecniche di<br />
13<br />
Luciano Rossetti
coltivazioni di bonsai, conoscenza delle malattie e<br />
della cura, creazioni di tappeti erbosi, coltivazione,<br />
propagazione e potature, innesti, conoscenza delle<br />
piante ornamentali, coltivazione delle rose, gestione<br />
degli spazi verdi, concimazioni e trattamenti<br />
fitosanitari. Non manca nemmeno la storia dell’arte<br />
dei Giardini e delle Ville Storiche di Roma.<br />
Oltre alle lezioni teoriche, quelle pratiche e visite<br />
guidate all’Orto Botanico, al Roseto Comunale, al<br />
Semenzaio di S.Sisto e nelle Ville più importanti<br />
della città.<br />
All’interno della Scuola ha anche sede una<br />
Biblioteca che custodisce testi antichi e moderni<br />
consultati sempre più spesso da studenti universitari,<br />
per motivi di studio e di ricerca. <br />
Progetto borse verdi<br />
Il Progetto 'Borse Verdi', promosso in collaborazione<br />
con l'Unità Operativa di Salute Mentale<br />
del II Municipio ASL RM/A, e il Servizio Sociale<br />
del Municipio II, vuole formare al lavoro e promuovere<br />
l'inserimento sociale di persone con<br />
disagio mentale o problematiche di integrazione<br />
sociale. I 15 partecipanti previsti, in maggioranza<br />
uomini tra i 18 e i 50 anni, sono impegnati per<br />
otto mesi nei corsi realizzati con la supervisione<br />
del Servizio Giardini Comunale. Per loro c’è<br />
anche uno stage dedicato ai 'Giardini segreti' di<br />
Villa Borghese. L’iniziativa presenta valori<br />
aggiunti alla formazione ed all’inserimento<br />
lavorativo, in quanto mira a favorire anche la<br />
crescita personale e l’autostima dei partecipanti<br />
creando percorsi mirati e a tutto tondo. Infatti, il<br />
progetto si struttura in diverse fasi, per teoria e<br />
pratica. Tra le materie “verdi”: elementi di giardinaggio<br />
<strong>come</strong> la coltivazione in serra, la preparazione<br />
del terreno o la manutenzione del verde.<br />
L'acquisizione delle capacità lavorative procede<br />
per diversi livelli di formazione specifica e due<br />
tipi di tirocinio, formativo e d'inserimento. Nel<br />
corso della formazione, assistenti sociali della<br />
ASL e del Municipio II affiancheranno il tutor<br />
d'aula, per proporre gradi di complessità crescente<br />
per orari, mansioni, relazioni con gli altri,<br />
stima di sé o soddisfacimento delle aspettative<br />
sociali, tarati sulle singole capacità.<br />
Le alberate si fanno belle<br />
Un nuovo programma di interventi per il risanamento<br />
e rinnovamento delle alberate romane,<br />
del valore di un milione e mezzo di euro, è stato<br />
messo in campo dall'Assessorato all'Ambiente<br />
capitolino per sostituire gli alberi a rischio di<br />
caduta, completare il programma delle potature<br />
delle alberate stradali e verificare costantemente<br />
la stabilità delle essenze in tutta la città.<br />
Interventi mirati su oltre 18 mila alberi che si trovano<br />
sulle strade e nei parchi urbani e al restyling<br />
che comporterà 5.315 nuove essenze in tutto<br />
il territorio urbano e “cantieri verdi” stanno<br />
aprendo in tutti i municipi.<br />
in<br />
14 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
FINALMENTE A ROMA<br />
LA CASA DEL JAZZ<br />
febbraio-marzo 2005<br />
di Filippo La Porta<br />
Non è vero che non viviamo ancora in un<br />
“paese normale”, che stiamo ai margini,<br />
che dobbiamo sempre rincorrere con<br />
qualche affanno la modernità. Anzi, in qualche<br />
caso riusciamo perfino ad anticipare la modernità.<br />
Si inaugura infatti a Roma, di fronte alle solenni<br />
Mura Aureliane, la Casa del Jazz, unica in Europa:<br />
una struttura polivalente, distribuita su una superficie<br />
di 2500 metri quadrati, composta da tre diversi<br />
edifici e un parco imponente con sito archeologico.<br />
Si tratta della ex Villa Osio, in via di Porta<br />
Ardeatina, già appartenuta a un boss della banda<br />
della Magliana (e poi requisita), un’elegante casa<br />
padronale vagamente neoclassica (portici, archi a<br />
tutto sesto) costruita da un allievo di Piacentini<br />
sulla base di un precedente casale. Poi la villa è<br />
stata restaurata dalla società Zètema, su incarico<br />
del Comune, sempre tenendo conto della sua qualità<br />
storico-architettonica, quasi sempre limitandosi<br />
a reinterpretare linee originarie.<br />
Tre gli edifici che per comodità la società Zètema<br />
ha ridenominato A (la villa vera e propria), B (portineria<br />
e guardania), e C (ovvero la casetta non finita).<br />
Tre unità edilizie che dovranno comporre il<br />
complesso Casa del Jazz all’interno di una area a<br />
parco recintata da un muro perimetrale a cui si<br />
accede attraverso due cancelli pedonali e uno carrabile<br />
su via di Porta Ardeatina. Vediamo separatamente<br />
gli edifici – e i recuperi previsti - , senza<br />
ovviamente entrare in particolari troppo tecnici.<br />
Ma prima dobbiamo almeno accennare al parcogiardino,<br />
un patrimonio arboreo ed arbustivo di<br />
grande valore, che è già stato ripulito e che costituirà<br />
uno spazio a disposizione dei cittadini,<br />
anche separatamente da attività e funzioni della<br />
Casa del Jazz. Per il parco è prevista una ulteriore<br />
sistemazione e una illuminazione adeguata, e poi<br />
la recinzione di una piccola area con dei resti<br />
archeologici<br />
Auditorium e centro di documentazione.<br />
L’edificio A è la villa padronale, il maggiore dei tre<br />
- esteso su una superficie utile di 1200 mq. che<br />
comprende due piani, - è sostanzialmente una<br />
grande L, con il lato più corto, e più ampio, ridisegnato<br />
interamente per far posto a una sala-ascolto<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
con 146 posti, e sopra la quale sono stati previsti -<br />
attraverso il collegamento con un ascensore - dei<br />
locali per i camerini degli artisti con i relativi <strong>servizi</strong><br />
igienici. Sul lato più lungo troviamo invece un<br />
bar-caffetteria, la reception, e poi tutto ciò che<br />
riguarda la documentazione e la conservazione dei<br />
materiali musicali, ossia fonoteca e emeroteca,<br />
oltre ovviamente ai <strong>servizi</strong> igienici per il pubblico<br />
e per gli addetti. Per quanto riguarda l’esterno il<br />
progetto di recupero intende ripristinare il più<br />
possibile, i disegni originari, soprattutto sul fronte<br />
Est, oggetto di pesanti e invasive manomissioni<br />
dell’ “era Nicoletti”.<br />
Ristorante-bar<br />
L’edificio B(un po’ più di 300 mq), vicino al cancello,<br />
che nelle intenzioni di Nicoletti doveva essere<br />
la casa dei figli è stato poi adibito a abitazione del<br />
custode. Benché originariamente di aspetto semplice<br />
e rurale, dopo gli interventi ultimi si trova ad<br />
avere l’aspetto prestigioso di una casa romana<br />
(patio al centro, ora coperto con un lucernario).<br />
L’edificio accoglierà un bar e un ristorante, un settore<br />
per così dire “strategico” dell’intera struttura<br />
perché, almeno nelle previsioni, destinato a produrre<br />
una quota consistente di reddito che verrà<br />
poi reinvestito nella gestione della casa del Jazz.<br />
Mentre il piano superiore, con un’ampia terrazza,<br />
sarà totalmente fruibile attraverso una scala metallica<br />
esterna. Va aggiunto che le sistemazioni non<br />
alterano i prospetti esistenti.<br />
Produzione musicale e residenza temporanea<br />
L’edificio C (quasi 400 mq), interrotto prima del<br />
suo completamento e di cui evidentemente si è<br />
conservato solo l’involucro esterno, appare destinato<br />
a produzione musicale e ospitalità per stagisti.<br />
Dunque una sala di registrazione e tre saleprove<br />
con regia, un ufficio di gestione, e tre stanze<br />
con 6 letti ciascuna, con bagno e ingresso indipendente,<br />
che servirà da foresteria per i musicisti<br />
che vengono da fuori a frequentare stage. Saranno<br />
totalmente rifatti i solai e il tetto esistente, ma,<br />
anche qui, conservando la fisionomia dei prospetti<br />
esterni.<br />
Lungo la Cristoforo Colombo, in uno spazio pianeggiante<br />
e parzialmente alberato, troverà posto il<br />
parcheggio di circa 1800 mq, con una capienza di<br />
84 auto e i posti riservati ai disabili. <br />
15
PRONTI PER L’USO<br />
Gli aiuti per il Sud Est asiatico<br />
26 dicembre 2004 il Sud Est asiatico viene scosso e<br />
tramortito da uno dei più violenti maremoti registrati<br />
negli ultimi cento anni.<br />
Circa 200 mila le vittime, troppi i bambini orfani,<br />
incalcolabili i danni ambientali. Scatta immediata<br />
una gara di solidarietà in tutto il Mondo. Comune<br />
e Provincia hanno subito promosso una raccolta<br />
fondi nelle scuole.<br />
Quanto raccolto servirà alla ricostruzione di almeno<br />
quattro istituti nei paesi più colpiti. Il Comune<br />
è inoltre garante e coordinatore dei progetti di<br />
sostegno a distanza promossi dalle Associazioni<br />
nell’area colpit dal maremoto, e nelle altre zone<br />
più povere del mondo.<br />
Chi vuole aderire ai progetti può chiamare il Call<br />
Center del Comune 060606. Gli operatori del Call<br />
Cener dirottano le chiamate al Centro comunale<br />
Pollicino. Lo hanno già fatto oltre 4000 romani e il<br />
Centro ha inviato a tutti, le informazioni sui progetti<br />
in corso e i recapiti delle Associazioni promotrici.<br />
Sono dieci i progetti di sostegno a distanza<br />
dei bambini, famiglie, comunità colpite dalla catastrofe<br />
dello tsunami.<br />
Altri cinque progetti riguardano altre zone di<br />
emergenza: Costa d’Avorio, Congo, Etiopia.<br />
Diciassette sono le Associazioni che li promuovono:<br />
Ai.Bi., Carita, Comunità di Sant’Egidio,<br />
Volontariato internazionale e Associazioni del<br />
coordinamento de La Gabbanella.<br />
Il contributo deciso per ogni donatore è di circa 20-<br />
25 euro, che deve essere garantito per un minimo<br />
di 12 mesi. C’è sempre tempo per dare la propria<br />
disponibilità e, per esempio, i detenuti del nuovo<br />
complesso di Rebibbia hanno raccolto e depositato<br />
già 1800 euro.<br />
I progetti in dettaglio sono pubblicati anche sul<br />
sito www.comune.roma.it /dipsociale.<br />
Intanto, parte a febbraio i primo progetto di<br />
“Educazione in contesto di emergenza per i bambini<br />
sfollati” promosso da Save the Children.<br />
Nella zona di Banda Aceh, in Indonesia, saranno<br />
allestite oltre 100 scuole temporanee in 10 campi di<br />
sfollati. Obiettivo: garantire il diritto al’educazione<br />
a circa quaranta mila bambini sfollativi.<br />
S.C.P.<br />
La prima festa tra vicini di casa<br />
Oggi è più facile sapere cosa succede dall’altra<br />
parte del mondo che conoscere il nome di un condomino.<br />
Non si può pensare ad una città solidale<br />
se non si parte proprio da chi è più vicino. Per vincere<br />
l’isolamento che si è creato in questi ultimi<br />
anni, potrebbe bastare un incontro, un’occasione,<br />
<strong>come</strong> quella del 7 maggio prossimo. Si potrà<br />
costruire un momento per incontrare i vicini di<br />
casa, i gruppi o le associazioni che operano nel<br />
quartiere, per stare “Vicini Vicini”. Lo scorso anno<br />
in Europa più di tre milioni e mezzo di persone ha<br />
preso parte all’European Neigbours’ Day, nato<br />
proprio per avvicinare la gente.<br />
Per saperne di più 060606 o www.comune.roma.it<br />
o www.festadeivicinidicasa.it<br />
Per diventare imprenditori<br />
C’è un ufficio comunale che ha il compito di incentivare<br />
l’economia cittadina ‘dal basso’: il <strong>servizi</strong>o<br />
per l’Autopromozione Sociale. Al momento l’ufficio<br />
ha in corso una serie di progetti che si traducono<br />
in altrettanti bandi. Per esempio il 30 marzo<br />
scade quello per i “contributi a fondo perduto a<br />
imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili<br />
e del riuso e riciclo dei materiali” (finanziamento<br />
complessivo, un milione di euro) - Il 29<br />
aprile scade il termine per richiedere “agevolazioni<br />
a imprese costituite da cittadini immigrati”. Un<br />
milione di euro destinato a contributi a fondo perduto<br />
e a finanziamenti a tassi agevolati. - Per<br />
saperne di più, consultare www.autopromozionesociale.it<br />
o chiamare il numero verde 800272857.<br />
in<br />
16 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
marzo, primo giorno di primavera,<br />
Roma è stata il cuore della 'Giornata nazio-<br />
Il21<br />
nale della memoria e dell'impegno in ricordo<br />
delle vittime delle mafie'. Si tratta della decima<br />
giornata promossa da 'Libera', l’associazione di<br />
don Ciotti, impegnata anche nell'educazione alla<br />
legalità e per il recupero a fini sociali dei beni confiscati<br />
ai mafiosi.<br />
Ogni anno una città diversa ospita questa celebrazione<br />
e per la decima edizione, 'Libera' è tornata<br />
a Roma con un appuntamento pubblico pomeridiano<br />
in Campidoglio.<br />
A corollario, nei giorni precedenti e successivi,<br />
una serie di eventi hanno formato dei veri<br />
“Percorsi di legalità”, dedicati soprattutto alla formazione<br />
dei giovani.<br />
Coinvolti oltre 10.000 studenti di tutta Italia, impegnati<br />
in ricerche sulle vittime di mafia dal 1945 ad<br />
oggi. Per le scuole, c'è stato anche un concorso per<br />
lavori grafici, fotografici e letterari.<br />
La sera del 22 ha visto un incontro pubblico particolarmente<br />
significativo in uno dei luoghi simbolo<br />
della lotta per la legalità: la Collina della Pace,<br />
confiscata alla banda della Magliana , restituita alla<br />
città e presto parco pubblico.<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
LA COLLINA DELLA PACE<br />
CONTRO L’ILLEGALITÀ<br />
Dei 4.800 beni confiscati in Italia alla malavita<br />
organizzata, 2.500 sono già destinati a fini sociali e<br />
di questi beni fa parte la Collina della Pace.<br />
La demolizione dell’ormai celebre “ecomostro”,<br />
20mila metri cubi per 6 piani di cemento armato,<br />
iniziata il 19 maggio del 2004 ed ultimata ad ottobre,<br />
è stata il primo intervento finalizzato al recupero<br />
che consentirà di migliorare mobilità e vivibilità<br />
da zona. Qui, verrà realizzata una piazza,<br />
collegata con parco e collina che conterrà dei <strong>servizi</strong><br />
per il quartiere, <strong>come</strong> la biblioteca ed il centro<br />
culturale. Attraverso il processo di partecipazione<br />
e la verifica di pubbliche assemblee, sono stati i<br />
cittadini stessi a indicare priorità o bisogni; si prevede<br />
che l’intervento di riqualificazione possa<br />
chiudersi con la fine del prossimo anno.<br />
Il fascio di luce su strade e piazze intitolate a vittime<br />
di mafia, una nuova sede dell’associazione<br />
”Libera”, incontri e iniziative a ridosso della<br />
Giornata, sono stati un’occasione in più per parlarne,<br />
ma non esauriscono l’impegno collettivo contro<br />
l’illegalità e per sostenere e vittime che riesce a<br />
mietere <strong>come</strong>, per esempio, testimonia l’attività<br />
quotidiana dei centri anti-usura.<br />
M.G.M.<br />
17
CENTRO CARNI E MERCATO<br />
DEI FIORI IN TRASFERIMENTO<br />
di Mario Zanichelli<br />
Prosegue la riorganizzazione del sistema del<br />
commercio all’ingrosso di Roma, avviata<br />
con lo smantellamento dei vecchi mercati<br />
generali di via Ostiense e l’apertura del Car<br />
(Centro Agroalimentare Roma) di Tenuta del<br />
Cavaliere, località nel Comune di Guidonia. Entro<br />
breve tempo cambieranno sede anche il Mercato<br />
dei Fiori, attualmente nella storica sede del<br />
Trionfale e il Centro Ingrosso Carni di viale<br />
Palmiro Togliatti. Entrambe le strutture si trovano<br />
attualmente in aree inadeguate ad accogliere il<br />
numero di operatori che le frequentano con i<br />
necessari requisiti di qualità.<br />
Tra la fine di gennaio e i primi di febbraio sono<br />
stati siglati due protocolli d’intesa tra il Comune e<br />
gli operatori di settore, successivamente ratificati<br />
dal Consiglio Comunale, che prevedono lo spostamento<br />
delle due strutture. Il primo riguarda il trasferimento<br />
del Centro Ingrosso Fiori, la cui attuale<br />
ubicazione nel plesso di via Trionfale (5000 mq) è<br />
considerata largamente inadeguata per il numero<br />
di operatori che ne usufruiscono: 35 grossisti di<br />
fiori, 15 grossisti di piante ed oltre 300 produttori.<br />
La sede prescelta per il trasferimento, approvata in<br />
via definitiva dal Consiglio Comunale il 9 marzo,<br />
si trova nell’area di Commercity in zona<br />
Portuense-Magliana. Una posizione molto favorevole<br />
per gli operatori della filiera florovivaistica<br />
poiché vicina all’aeroporto di Fiumicino, ai porti di<br />
Roma e Civitavecchia, ben collegata al grande<br />
Raccordo Anulare e dotata di svincoli per l’autostrada<br />
per Fiumicino. Si tratta dello stesso quadrante<br />
in cui è in costruzione la nuova Fiera di<br />
Roma e si sta lavorando al completamento della<br />
terza corsia del Gra. Il nuovo Mercato dei Fiori<br />
sorgerà su un’area di 12.000 mq attrezzata con <strong>servizi</strong><br />
quali banca e posta, uffici doganali e spedizioni<br />
internazionali. La nuova localizzazione, che<br />
incrementerà la qualità dei <strong>servizi</strong> e delle infrastrutture,<br />
rispondendo meglio alle richieste della<br />
collettività e degli operatori economici, dovrebbe<br />
essere pronta in un anno o poco più, di sicuro entro<br />
il 2006. Nell’area di via Trionfale, che si libererà<br />
dopo il trasferimento del Mercato dei Fiori, è prevista<br />
la realizzazione di una struttura sportiva a<br />
disposizione del quartiere.<br />
Saranno invece più lunghi i tempi per il trasferimento<br />
del Centro Carni da viale Palmiro Togliatti<br />
alla nuova sede all’interno del Car. L’attuale struttura<br />
è al momento gestita direttamente dal<br />
Comune. Da tempo l’<strong>Amministrazione</strong> ha programmato<br />
la trasformazione delle grandi strutture<br />
annonarie in società private. In previsione dello<br />
spostamento presso la nuova sede del Car tale passaggio<br />
dovrà avvenire anche per il Centro Carni. Il<br />
trasferimento sarà quindi preceduto dalla costituzione<br />
di una Società per la gestione del Centro<br />
Carni, partecipata dal Comune, e nella quale è<br />
previsto il coinvolgimento di una rappresentanza<br />
di lavoratori ed operatori, <strong>come</strong> definito nel<br />
Protocollo d’Intesa firmato ai primi di febbraio. La<br />
costituzione della società denominata Centro<br />
Ingrosso Carni Spa, è stata approvata il 2 marzo<br />
dal Consiglio Comunale, che ha anche deciso che<br />
la partecipazione del Comune sarà pari a una<br />
quota del 100% del capitale sociale. La nuova struttura<br />
per il mercato all’ingrosso delle carni sarà realizzata<br />
a cura della costituenda società nel nuovo<br />
complesso previsto all’interno del Centro<br />
Agroalimentare Tenuta del Cavaliere. Tempi<br />
necessari per completare il trasferimento, circa tre<br />
anni.<br />
Con quest’ultima operazione si andrà a completare<br />
il processo di cambiamento di gestione dei mercati<br />
all’ingrosso. Inoltre si realizzerà presso il<br />
Centro Agroalimentare Roma la concentrazione di<br />
3 di questi mercati (quello ortofrutticolo e quello<br />
ittico sono già collocati nella struttura di Tenuta<br />
del Cavaliere) con innegabili vantaggi sia per il settore<br />
produttivo che per quello distributivo e una<br />
notevole riduzione dei costi di gestione. <br />
in<br />
18 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
LE NUOVE SCUOLE:<br />
GIOIELLI IN PERIFERIA<br />
comunale romana ha<br />
portato a termine il concorso internazio-<br />
L’<strong>Amministrazione</strong><br />
nale di architettura per la costruzione di<br />
tre nuove scuole in altrettante zone periferiche<br />
della città bandito nel luglio dello scorso anno.<br />
Con la proclamazione dei vincitori avvenuta ai<br />
primi di febbraio si è conclusa infatti la fase concorsuale<br />
vera e propria e si è passati a quella operativa.<br />
Le tre zone dove sorgeranno le nuove scuole si trovano,<br />
rispettivamente, la prima alla Muratella nel<br />
XV Municipio (all’interno del Piano di Zona B38),<br />
nel settore ovest della città in prossimità del Gra e<br />
dell’autostrada Roma Fiumicino; la seconda alla<br />
Romanina (all’interno del Piano di Zona D5 bis),<br />
nel quadrante sud-est della città all’esterno del Gra<br />
tra l’autostrada del Sole e la via Tuscolana; la terza<br />
nella zona denominata Casal Monastero nella<br />
parte nord-est della città nel territorio del V<br />
Municipio, all’esterno del Gra tra la via<br />
Nomentana e la via Tiburtina.<br />
Tre edifici a cui viene assegnato il compito di<br />
“segnare” il territorio dove dovranno sorgere,<br />
restituirgli dignità, farlo parte integrante della<br />
città.<br />
Ad aggiudicarsi la costruzione della scuola nel<br />
quartiere della Muratella (asilo nido e materna)<br />
con un progetto che ricorda un piccolo ''borgo di<br />
collina'' e' stato il gruppo dell'architetto Giacomo<br />
Borella, dello studio Albori Architetti Associati di<br />
Milano. Per la scuola della Romanina (materna ed<br />
elementare) il progetto vincitore è stato quello dell'olandese<br />
Herman Hertzberger, uno dei più conosciuti<br />
architetti europei, attivo in Olanda fin dagli<br />
anni '60. Il suo progetto prevede l'edificio scolastico<br />
inserito in un piccolo parco con attrezzature<br />
sportive e per il tempo libero.<br />
La terza scuola, una media a Casal Monastero,<br />
sara' realizzata dal gruppo guidato dall'architetto<br />
Francesco Cellini, preside della Facolta' di Roma<br />
Tre, uno dei piu' noti architetti italiani. Il progetto<br />
si basa su tre edifici, uno per i <strong>servizi</strong> al quartiere,<br />
uno per altre attività di <strong>servizi</strong>o e uno per la scuola<br />
vera e propria, collegati da una piazza.<br />
L’iniziativa della Giunta capitolina di affidarsi ad<br />
un concorso internazionale di architettura per<br />
intervenire sulle periferie della città, si può collocare<br />
in quella ricerca continua che l’Amministra-<br />
febbraio-marzo 2005<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
zione comunale sta perseguendo, di “fare comunità”<br />
cominciando proprio dalle zone della città che<br />
sono state storicamente escluse dalla vita cittadina<br />
e proprio con una tipologia di edificio, la scuola<br />
appunto, che più interpreta il futuro di una comunità.<br />
E’ la prima volta, infatti, che è stata posta una<br />
attenzione particolare al “bello” che si vuol creare<br />
nelle periferie della città. Invitare a Roma i protagonisti<br />
dell’architettura contemporanea per progettare<br />
tre complessi scolastici è stato un segno<br />
tangibile di quanto l’<strong>Amministrazione</strong> capitolina<br />
sia impegnata a restituire alle periferie una centralità<br />
nello sviluppo della città anche attraverso la<br />
promozione di una edilizia con un alto tasso di<br />
qualità urbana.<br />
Particolare attenzione è stata richiesta ai progettisti<br />
per quanto riguarda i problemi ecologici e di ecocompatibilità<br />
partendo dal presupposto che il processo<br />
formativo dei bambini e dei ragazzi ospitati<br />
nelle scuole, non può non accompagnarsi ad una<br />
parallela profonda presa di coscienza sociale<br />
rispetto ai problemi ecologici del nostro mondo<br />
vicino e lontano.<br />
Le scelte progettuali, in tema di ecocompatibilità e<br />
sostenibilità urbana, sono stati tali da sensibilizzare<br />
i futuri fruitori (cioè i bambini, gli insegnanti e i<br />
genitori) alla cultura del risparmio energetico e<br />
dell'utilizzo di fonte energetiche alternative, attraverso<br />
l'uso consapevole di tecnologie innovative<br />
per la tutela ambientale.<br />
E’ stata posta una attenzione particolare nell'utilizzo<br />
di materiali che non rilascino sostanze volatili<br />
nocive; che siano realizzati con lavorazioni a basso<br />
impatto ambientale, con processi energeticamente<br />
economici e con ridotto carico aggressivo verso<br />
l'ambiente. Materiali che sono inoltre reimpiegabili<br />
o riciclabili una volta terminato il loro ciclo di<br />
vita. Attraverso questa iniziativa l’<strong>Amministrazione</strong><br />
comunale ha voluto lanciare un segnale<br />
importante. Il concorso è, infatti, un modello per il<br />
futuro; segna cioè la strada che si vuole percorrere<br />
lasciandosi dietro definitivamente sia l’idea di una<br />
scuola <strong>come</strong> punto di “parcheggio” dei bambini<br />
per alcune ore della giornata che quell’inseguimento<br />
all’emergenza (<strong>come</strong> non ricordare i doppi<br />
turni, le palazzine prese in affitto da privati e trasformate<br />
in scuole ecc.?) che ha caratterizzato in<br />
alcuni momenti questo settore. <br />
19
Maurizio Di Ianni<br />
Lavori in corso<br />
a cura di Serena Claudia Pioli<br />
Campidoglio 2 si avvicina<br />
Con la consegna al Comune dei 34 mila metri quadri<br />
della manifattura tabacchi, sulla<br />
Circonvallazione Ostiense, parte il grande e graduale<br />
programma che prevede anche la creazione<br />
del grande polo museale di via dei Cerchi. Si parte<br />
con il trasferimento all'ex manifattura dei primi<br />
uffici capitolini dal palazzo di via dei Cerchi, che<br />
attualmente ospita l'Ufficio Elettorale, il<br />
Dipartimento Commercio e il CEU (Centro<br />
Elettronico). Intanto si parla di un nuovo nome per<br />
piazza 12 ottobre 1492, presso l’air terminal; dalla<br />
scoperta dell’America si passerebbe così a ricordare<br />
Tashunko Witko ovvero Cavallo Pazzo, l’ultimo<br />
capo Sioux Oglala.<br />
Per l’intesa sottoscritta a novembre 2002 con il<br />
Ministero dell'Economia e delle Finanze, saranno<br />
acquisiti dal Comune altri edifici di proprietà statale<br />
nella stessa zona per il trasferimento di altri<br />
uffici e l’avvio del complesso 'Campidoglio 2'.<br />
Si prevede che, entro il 2007, il palazzo di via dei<br />
Cerchi sarà completamente liberato per accogliere<br />
collezioni antiche e reperti di grande valore.<br />
Mentre alla manifattura tabacchi andranno i<br />
Dipartimenti VIII (Commercio) e X (Ambiente),<br />
oltre al Gruppo Intervento Traffico dei Vigili<br />
Urbani; a via della Moletta i Dipartimenti III<br />
(Patrimonio) e XIV (Lavoro).<br />
L'Ufficio Elettorale e il CEU sono invece destinati a<br />
trasferirsi negli immobili della S.p.A Eur. Per i<br />
magazzini del Teatro dell'Opera, ora nel complesso<br />
di via dei Cerchi, si prevede uno scambio di<br />
sede con il Museo della Civiltà Romana che ora si<br />
trova all'Eur.<br />
Una nuova piazza per San Basilio<br />
Approvato dalla Giunta il progetto definitivo della<br />
nuova piazza urbana che sarà realizzata a San<br />
Basilio. Il progetto prevede la trasformazione delle<br />
due corti pubbliche delimitate da via Carlo Tranfo,<br />
via Girolamo Mechelli e piazza Aldo Bozzi in un'unica<br />
piazza, interamente pedonale e dotata delle<br />
attrezzature necessarie ad un luogo di aggregazione,<br />
di sosta e d’incontro per il quartiere.<br />
Il progetto è un intervento integrato tra misure di<br />
riqualificazione urbana ed azioni di investimento<br />
sociale e infatti prevede anche la localizzazione di<br />
alcuni <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong>, tra cui una Farmacia<br />
Comunale. L’investimento complessivo sarà di<br />
1.429.920,00 euro.<br />
Borghesiana, parco di Pratolungo:<br />
approvato il primo stralcio<br />
Approvato dalla Giunta il I stralcio del progetto<br />
per il nuovo parco di Pratolungo alla Borghesiana<br />
nell’area già interamente destinata a verde pubblico.<br />
Dal punto di vista urbanistico, il nuovo parco<br />
attrezzato avrà la funzione di riqualificare tutta la<br />
zona, collegando in modo pregiato gli insediamenti<br />
sparsi lungo la via Prenestina e la via di<br />
Borghesiana. Il parco avrà più accessi e parcheggi<br />
e il costo complessivo previsto è di 3.500.000 euro.<br />
Falcognana: una piazza a terrazze<br />
Più che una piazza, si tratta di un intero quartiere<br />
sorto spontaneamente sulla via Ardeatina, negli<br />
anni ’60.<br />
L’intervento riguarderà il riassetto delle aree di<br />
limite tra il quartiere e la campagna circostante.<br />
L’area interessata, confina con un declivio che presenta<br />
un dislivello di circa 9 metri, e una zona<br />
naturale rappresentata dalla tipica campagna<br />
romana.<br />
Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta, prevede<br />
la realizzazione di un sistema di aree su tre<br />
livelli (terrazze) usando la parte naturale per attività<br />
sportive e ricreative all’aperto e creando due<br />
20 febbraio-marzo 2005
edifici di <strong>servizi</strong>o al quartiere: un centro anziani e<br />
una sala polifunzionale ad una quota intermedia.<br />
Il centro anziani sarà realizzato su due livelli collegati<br />
internamente da una rampa. Al primo livello<br />
si accede da un’area attrezzata a verde su via<br />
Zaccaria Betti, al livello sottostante da una terrazza<br />
che ospita un campo bocce. Il livello sottostante<br />
sarà raggiungibile anche dalla zona parcheggio<br />
collocata all’inizio della via.<br />
I due livelli del Centro anziani avranno un accesso<br />
indipendente. Costeggiando la collina dalla terrazza<br />
del Centro si potrà raggiungere la seconda terrazza<br />
da cui si potrà accedere al centro polifunzionale.<br />
Da questa terrazza, attraverso una rampa, si<br />
potrà risalire all’area gioco bambini, oppure scendere<br />
alla zona parco sottostante.<br />
Il primo stralcio del progetto è stato finanziato con<br />
1.434.200 euro.<br />
Consulta cittadine del mondo in politica<br />
Firmato il Protocollo d’Intesa tra la Consigliera<br />
Franca Eckert Coen delegata del Sindaco alle<br />
Politiche della multietnicità e le componenti del<br />
gruppo “Cittadine del mondo in politica”, per la<br />
Consulta che porta il loro nome e promuoverà<br />
incontri e seminari sul ruolo delle donne nella prevenzione<br />
dei conflitti, sul tema del pluralismo<br />
sociale, culturale, etnico, religioso e politico.<br />
L’iniziativa si inserisce nel “Piano di orientamento<br />
ed indirizzi per l’attuazione della politica riguardante<br />
la Multietnicità nella città di Roma” e ha<br />
preso vita a seguito delle elezioni dei Consiglieri<br />
Aggiunti. Lavorerà per promovere la cultura<br />
della pace, del dialogo, del rispetto dei diritti<br />
umani e delle minoranze.<br />
febbraio-marzo 2005<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
Nuovi assessori<br />
per la Giunta Capitolina<br />
Dal primo marzo la Giunta ha rinnovato la<br />
sua composizione a seguito delle dimissioni<br />
degli assessori Mario di Carlo, Luigi Nieri e<br />
Daniela Valentini in vista delle elezioni regionali.<br />
Subentrano Giovanni Hermanin, Paolo<br />
Carrazza e Mauro Calamante. Nella nuova<br />
Giunta, si muove anche l’assessore Franco<br />
Cioffarelli che dal Personale passa ad interessarsi<br />
alle Politiche del Commercio e<br />
dell'Artigianato, alle Affissioni e Pubblicità,<br />
allo Sportello Unico dell'Impresa, e alla<br />
Definizione e verifica indirizzi gestionali, Car.<br />
Nell’attuale composizione si è provveduto a<br />
una diversa distribuzione di alcune competenze<br />
ma in sintesi le attività propositive, di<br />
indirizzo, coordinamento e controllo degli<br />
atti di amministrazione, propri delle competenze<br />
assessorili, divisi per gruppi di materie<br />
e uffici, risultano così assegnate:<br />
Assessore Giovanni Hermanin - Politiche<br />
Risorse Umane, Decentramento e coordinamento<br />
metropolitano, Anagrafe, Servizi<br />
Tecnologici e Reti Informative, Sicurezza del<br />
Lavoro;<br />
Assessore Paolo Carrazza - Coordinamento<br />
Generale per la Politica Comunale per le<br />
Periferie, Politiche del Lavoro, Progetti<br />
Speciali per le Periferie, Programma Cento<br />
Piazze, Laboratori di Quartiere, Autopromozione<br />
Sociale per le Piccole Imprese<br />
(L. 266/97), Zone O ed Opere a Scomputo,<br />
Formazione Professionale;<br />
Assessore Mauro Calamante - Politiche della<br />
Mobilità, Definizione e verifica indirizzi<br />
gestionali: Atac, Sta, Rapporti con le Ferrovie<br />
dello Stato.<br />
21
P. A. ON LINE<br />
a cura di Maria Grazia Manni<br />
Le elezioni del 2005<br />
Ormai ci siamo e, alle elezioni regionali del 3 e 4<br />
aprile 2005, dov’è necessario saranno abbinate<br />
anche le elezioni amministrative.<br />
E’ stato infatti approvato un decreto legge che predispone<br />
le condizioni per lo svolgimento in un'unica<br />
giornata delle elezioni amministrative (presidenti<br />
delle province, consigli provinciali, sindaci,<br />
consigli comunali) e delle elezioni regionali.<br />
In Italia, i dati del ministero dell'Interno, aggiornati<br />
al 31 gennaio 2005, dicono che saranno 14 le<br />
regioni interessate alle elezioni, 10 le province e<br />
956 complessivamente i comuni coinvolti. E' anche<br />
prevista, seppure limitatissima , interessante sperimentazione<br />
dello scrutinio elettronico.<br />
www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/elezioni_amm2005/index.html<br />
Aspettando il FORUM<br />
Tra fine marzo ed i primi di aprile scadono i termini<br />
per l’adesione alle varie iniziative previste per il<br />
Forim della P.A. di quest’anno . Si va dalle iniziative<br />
per le scuole a quelle per la sicurezza del territorio<br />
fino ai premi ed ai master.<br />
Dal 9 al 13 amggio alla Fiera di Roma, 100 convegni<br />
, appuntamenti e progetti da non perdere per<br />
avere una panoramica sui nuovi scenari della pubblica<br />
amministrazione.<br />
Per esempio, con “Donne e tecnologie” si realizza<br />
una nuova iniziativa per valorizzare l'impegno<br />
concreto delle pubbliche amministrazioni affinché<br />
le tecnologie possano diventare davvero un'opportunità<br />
per le donne.<br />
Per saperne di più: www.forumpa.it<br />
Il Cd del “benessere organizzativo”<br />
Presentato il Kit del benessere organizzativo.<br />
Realizzato dal Dipartimento della Funzione<br />
Pubblica attraverso il Programma Cantieri.<br />
Consiste in un cd-rom che offre gratuitamente alle<br />
amministrazioni pubbliche la possibilità di svolgere<br />
in maniera autonoma e rigorosa un'analisi del<br />
livello di benessere che regna all'interno dei propri<br />
uffici. Quattro gli elementi principali: il questionario<br />
di rilevazione, il software per l'analisi dei dati,<br />
il manuale sul benessere organizzativo e la direttiva<br />
emanata dal Ministro per la Funzione Pubblica<br />
nel marzo 2004.<br />
Nella performance di un’organizzazione la presenza<br />
o meno di benessere organizzativo può avere<br />
effetti produttivi rilevanti, oltre a determinarne il<br />
grado di civiltà. Nella Pubblica <strong>Amministrazione</strong><br />
migliorare questa dimensione e più in generale<br />
valorizzare le risorse umane può portare ad un<br />
concreto salto di qualità nell’efficienza dell’intero<br />
sistema, <strong>come</strong> già accade in quello privato. Infatti,<br />
il concetto di salute organizzativa si riferisce alla<br />
capacità di un’organizzazione di svilupparsi<br />
tenendo d’occhio il benessere fisico e psicologico<br />
dei lavoratori.<br />
Per saperne di più www.cantieripa.it<br />
Normativa on line e un aiuto<br />
per orientarsi nel burocratichese<br />
Nelle pieghe del nostro vastissimo sito si trovano<br />
dei veri tesori. Per esempio c’è una pagina con testi<br />
completi di delibere e leggi che stanno alla base sia<br />
del lavoro comunale che della vita da cittadino.<br />
In formato pdf o in html, si può scaricare un po’ di<br />
tutto: dal Codice di protezione dei dati personali ,<br />
al Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli<br />
enti locali al Regolamento per i Centri Anziani.<br />
www.comune.roma.it/info<strong>servizi</strong>o/normativa/so<br />
mmario.asp<br />
Nuova versione di “Giustizia .it”<br />
E’ stata inaugurata la nuova home page del sito<br />
Internet del Ministero della Giustizia: Giustizia.it<br />
News On Line. Il sito si arricchisce di nuove rubriche<br />
d'informazione e di <strong>servizi</strong>o al cittadino, di<br />
immagini e foto per meglio illustrare le notizie.<br />
Rimangono invece inalterate, nei contenuti e nell'impianto<br />
grafico, tutte le pagine istituzionali del<br />
sito. Dalla nuova home page è possibile accedere<br />
direttamente alla sezione "Speciali" dedicata, in<br />
questo momento, all'accordo siglato tra il<br />
Ministero della Giustizia e l'Agenzia delle Entrate<br />
che permette agli uffici giudiziari l'accesso gratuito<br />
via internet alle informazioni tributarie di persone<br />
fisiche e società. www.giustizia.it<br />
22 febbraio-marzo 2005
La rivoluzione degli elenchi telefonici<br />
Da quest'anno, gli abbonati hanno il diritto di scegliere<br />
<strong>come</strong> comparire negli elenchi e se ricevere<br />
o no <strong>pubblici</strong>tà. Nei nuovi elenchi verranno inseriti<br />
anche i numeri di cellulari, ma solo dopo un<br />
consenso espresso dell'abbonato o degli acquirenti<br />
di carte pre-pagate.<br />
Infatti gli abbonati telefonici, per la prima volta,<br />
possono decidere e comunicare in forma specifica<br />
e documentata per iscritto, se apparire negli<br />
elenchi e <strong>come</strong>. Se apparire con il solo cognome o<br />
di non essere contraddistinti da un riferimento che<br />
riveli il sesso , se omettere in parte il domicilio o<br />
inserire il numero di cellulare o altri dati riguardanti<br />
la professione, il titolo di studio, l'indirizzo email<br />
etc.<br />
Solo chi sceglie di ricevere informazioni commerciali<br />
o promozionali vedrà segnalato l'indirizzo o il<br />
numero telefonico con un simbolo e, quindi Non<br />
si potranno più utilizzare gli elenchi per sommergere<br />
di messaggi <strong>pubblici</strong>tari chi non lo ha richiesto.<br />
Per saperne di più: www.garanteprivacy.it<br />
Il Farmadizionario<br />
Nel sito della Farmacap c’è anche il<br />
Farmadizionario, una guida che aiuta a capire cosa<br />
c’è scritto nei foglietti che accompagnano i farmaci.<br />
Le istruzioni per l’uso dei medicinali sono<br />
anche detti “bugiardini” e questo paziente lavoro<br />
di traduzione è stato svolto dalla Asl 3 di Torino,<br />
in collaborazione con l’università della capitale<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
piemontese. Si tratta di un lavoro importante ed<br />
utile che è stato premiato quest’anno nel corso del<br />
ForumPa. www.farmacap.it<br />
I quaderni del Formez<br />
La collana è iniziata a maggio 2001 e tratta di temi<br />
<strong>come</strong> la formazione nella P.A., lo sviluppo locale,<br />
la riforma del welfare, i patti territoriali, le Agenzie<br />
di sviluppo o lo Sportello unico. Dei “Quaderni”<br />
si parla nel sito del Formez che propone anche<br />
tutta una serie di informazioni, riviste, manuali e<br />
strumenti preziosi per l’aggiornamento professionale.<br />
Tra l’altro, nell’ultimo quaderno. Il 29, si tratta<br />
della comunicazione interna.<br />
Scelto per i “Buoniesempi” del progetto del<br />
Dipartimento della Funzione Pubblica, InComune,<br />
rivolgendosi al popolo dei capitolini e delle<br />
loro famiglie oltre che a tutti su internet , con la sua<br />
attività giornalistica ha fornito l’occasione per far<br />
conoscere diverse attività di vari uffici e mostrare<br />
<strong>come</strong>, anche in questo campo, esista un “modello<br />
Roma”.<br />
Per saperne di più:<br />
www.formez.it/documentazione.html<br />
La valutazione del lavoro<br />
Ormai la valutazione nelle amministrazioni pubbliche<br />
costituisce un aspetto<br />
cruciale soprattutto se si guarda all'affermazione<br />
di un nuovo ruolo della dirigenza pubblica e di un<br />
suo nuovo stile.<br />
Cantieri, l’iniziativa del Dipartimento della<br />
Funzione Pubblica, non poteva non inserire queste<br />
priorità nelle sue politiche di sostegno al cambiamento<br />
e all'innovazione nelle amministrazioni<br />
pubbliche.<br />
Cantieri, infatti, lavora verso la creazione di condizioni<br />
che possano incidere sul miglioramento<br />
del sistema sociale interno, delle relazioni interpersonali<br />
e, in generale, sulla cultura organizzativa<br />
delle amministrazioni.<br />
Proprio questa dimensione è al centro del volume<br />
"La valutazione del lavoro nelle amministrazioni<br />
pubbliche" che si può scaricare direttamente dal sito<br />
www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/valutazione_lavoropa/index.html<br />
23
AGENZIE, AZIENDE E FONDAZIONI<br />
Lettura contatore:<br />
nuovo numero verde<br />
Acea informa che a partire dal<br />
1 gennaio 2005 il <strong>servizi</strong>o<br />
ACEATEL – telefono 16433 – sarà disattivato. Per<br />
comunicare la lettura del contatore dovrà essere<br />
utilizzato esclusivamente il numero verde 800 130<br />
330. La chiamata è gratuita e il numero è attivo<br />
tutti i giorni dell’anno, 24h su 24h.<br />
I clienti di Acea verranno informati della disattivazione<br />
del <strong>servizi</strong>o 16433 anche attraverso le bollette.<br />
Inoltre saranno distribuiti volantini e affisse<br />
locandine negli URP di tutti i Municipi del<br />
Comune di Roma.<br />
Per informazioni è possibile consultare il sito<br />
www.aceaspa.it<br />
Operazione Mercati Puliti<br />
In 65 mercati rionali, per 1790<br />
banchi di ortofrutta e 100 fiorai,<br />
è partita l'Operazione Mercati Puliti. Il progetto<br />
prevede un incaricato AMA in ogni mercato che<br />
collabori con gli operatori nella raccolta differenziata<br />
dei rifiuti organici, <strong>come</strong> gli scarti di frutta e<br />
della verdura, da cartone, imballi, ecc..<br />
L'iniziativa contribuirà anche all’alimentazione<br />
dell'impianto di compostaggio di Maccarese che<br />
trasforma i rifiuti organici in fertilizzanti per l'agricoltura.<br />
Nuove tariffe per i parcheggi<br />
di scambio<br />
Sono in vigore le nuove tariffe<br />
dei 29 parcheggi di scambio<br />
gestiti dalla STA. Per quelli fuori dall'anello<br />
ferroviario le prime 12 ore di sosta consecutiva<br />
costano 1,50 euro, ma fino a 16 ore di sosta consecutiva<br />
la tariffa diventa di 2,50 euro. Invece per i<br />
parcheggi di scambio all’interno le prime 12 ore<br />
consecutive costano 2 euro e 16 ore consecutive 3<br />
euro.Per tutti la tariffa notturna, che va dalle .22<br />
alle 7, è di 2 euro.<br />
Per le esenzioni o per saperne di più:<br />
www.sta.roma.it/<br />
Car sharing:<br />
l’automobile in comune<br />
Gestito da Atac Spa è partito, in via sperimentale in<br />
III Municipio, il Car Sharing: <strong>servizi</strong>o di mobilità<br />
flessibile e complementare al trasporto pubblico e<br />
alternativo all’auto privata.<br />
Il <strong>servizi</strong>o consente agli utenti di condividere una<br />
flotta di automobili pagandone solo l’uso effettivo.<br />
L’obiettivo è di contribuire alla riduzione delle emissioni<br />
dei gas inquinanti (ogni utente del Car Sharing<br />
riduce del 30-50% i propri consumi, grazie ad un utilizzo<br />
più mirato del veicolo).<br />
Inoltre è stato valutato che ogni macchina condivisa<br />
contribuisce a ridurre la circolazione di almeno 10<br />
auto private e che il 54% degli utenti vende la propria<br />
secondo auto, mentre il 13% rinuncia all’acquisto<br />
della prima. Le macchine a disposizione dei clienti<br />
sono undici: sette di queste sono conformi alla direttiva<br />
Euro 3 (2 Panda, 1 Multipla, 1 Punto e 1 Doblò),<br />
le altre quattro (2 Punto e 2 Multipla) sono ad alimentazione<br />
“Bifuel” ossia a benzina e metano.<br />
Per entrare nel Club ‘Car Sharing’ basta sottoscrivere<br />
un abbonamento annuale di 100 Euro (74 euro per i<br />
possessori di Metrebus) e versare una cauzione di<br />
altri 100 Euro. L’auto si paga in base al consumo. Le<br />
tariffe variano a seconda del tipo di auto e dei giorni<br />
(feriali o festivi): da 1,80 a 2,40 euro l’ora, più un costo<br />
chilometrico da 30 centesimi di euro a 40 centesimi.<br />
Gli abbonati avranno una smart card e un codice personale<br />
che permetterà di usare l’auto prenotata.<br />
Vantaggi per gli utenti del Car Sharing: sostare gratuitamente<br />
nei parcheggi a sosta tariffata e nei parcheggi<br />
di scambio; accedere e circolare gratuitamente<br />
nelle Ztl; accedere e circolare nelle corsie preferenziali<br />
e nei futuri corridoi della mobilità; circolare nelle<br />
zone interdette anche durante le giornate di limitazione<br />
alla circolazione.<br />
I soci, grazie al circuito nazionale “ICS” potranno<br />
affittare alle stesse condizioni una vettura in <strong>servizi</strong>o<br />
negli altri comuni italiani che aderiscono all’iniziativa<br />
Car Sharing: Bologna, Genova, Modena, Palermo,<br />
Torino, Venezia e Rimini.<br />
Info: 800201670 o www.atac.roma.it<br />
Serena Claudia Pioli<br />
in<br />
24 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
IDEE IN COMUNE<br />
UNA RISORSA PER LA CITTÀ<br />
di Massimo Lucignani<br />
Quando si è pensato di promuovere un<br />
concorso per i cittadini romani finalizzato<br />
a sperimentare un nuovo modo di<br />
migliorare la qualità di vita nella nostra città,<br />
chiedendo loro di presentare proposte capaci non<br />
solo di individuare problemi da risolvere, ma<br />
anche soluzioni da realizzare insieme all’<strong>Amministrazione</strong><br />
comunale e si è pensato <strong>come</strong> premio<br />
alla realizzazione delle 25 idee più interessanti,<br />
nessuno pensava che avrebbero partecipato più<br />
di 1000 concorrenti.<br />
Hanno risposto singoli cittadini, gruppi messi<br />
insieme per l’occasione e organizzazioni formalmente<br />
costituite: con entusiasmo e competenza<br />
hanno colto l’occasione di dimostrare che esiste<br />
una parte di cittadini che non solo rispetta la propria<br />
città, <strong>come</strong> purtroppo altri non fanno, ma<br />
sono disposti a prendersi una parte di responsabilità<br />
insieme all’<strong>Amministrazione</strong> comunale, mettendo<br />
il proprio tempo e le proprie energie per<br />
migliorare l’ambiente, la cultura e la vita sociale<br />
del proprio quartiere.<br />
Durante i primi sei mesi del 2004 il gruppo di lavoro<br />
di “Idee incomune” ha contattato, grazie soprattutto<br />
alla collaborazione preziosa dei municipi, che<br />
hanno organizzato incontri <strong>pubblici</strong> presso i loro<br />
territori , tanti cittadini e associazioni per informarli<br />
di questa opportunità.<br />
Questa esperienza, accanto ad altre già in atto<br />
<strong>come</strong> i bilanci partecipati nei municipi, ci ha dimostrato<br />
che è possibile governare insieme - amministratori<br />
e cittadini.<br />
Essa implica anche un modo diverso e nuovo di<br />
lavorare degli uffici e della struttura amministrativa<br />
del Comune.<br />
Il concorso rivolto ai cittadini, trae la sua ispirazione<br />
dal “Premio Nathan “ rivolto <strong>come</strong> tutti sappiamo<br />
agli impiegati comunali .<br />
Il giorno 24 gennaio 2005 al teatro Brancaccio, il<br />
Sindaco Walter Veltroni, gli assessori Mariella<br />
Gramaglia e Marco Causi e la giuria composta dal<br />
giornalista RAI Antonio Lubrano e dai docenti<br />
universitari Carlo Donolo e Claudio De Vincenti,<br />
hanno premiato le 25 proposte selezionate, prendendo<br />
così l’impegno pubblico di realizzarle insieme<br />
ai cittadini vincitori del concorso.<br />
Ciò che stupisce di quella giornata non è soltanto<br />
la presenza di quasi tutti i più di mille concorrenti,<br />
anziani, meno anziani, giovani e bambini , ma il<br />
loro coinvolgimento durante l’incontro pubblico:<br />
massima attenzione e consapevolezza di aver<br />
aperto una nuova strada nella quale sono e si sentono<br />
protagonisti.<br />
Le mille “Idee incomune” saranno infatti materiale<br />
di una semplice ma importante pubblicazione;<br />
questa raccolta potrà in seguito rappresentare<br />
per municipi, assessorati e per il Comune in<br />
generale, quella banca di proposte da cui attingere,<br />
anche al di fuori di concorsi, cose che si possono<br />
fare insieme. <br />
25
MUNICIPI<br />
A cura di Anna De Luca<br />
Roma 7, sportello lavoro<br />
Nasce lo sportello P.O.S. Progetto Orientamento e<br />
Sviluppo: un <strong>servizi</strong>o, finanziato dalla Provincia di<br />
Roma, per fornire gratuitamente informazioni e<br />
consulenza sulle possibilità dei diversi percorsi<br />
lavorativi o imprenditoriali. Lo sportello è attivo,<br />
dal lunedì al venerdì, in Viale Palmiro Togliatti 981<br />
Tel/Fax: 06/2593813<br />
Per saperne di più:<br />
www.comune.roma.it/municipio/07<br />
Roma 8, riqualificazione p.zza Serrule<br />
Approvato il progetto definitivo dei lavori di<br />
riqualificazione di p.zza Serrule. Le opere previste:<br />
aumento della superficie della piazza, realizzazione<br />
di un'aea giochi per bambini dotata di attrezzature,<br />
ripavimentazione, collocazione di una fontana,<br />
realizzazione di aree verdi, nuovo impianto di<br />
illuminazione pubblica, impianto di smaltimento<br />
delle acque meteoriche.<br />
Costo complessivo dei lavori: 273, 738 euro.<br />
Roma 9, weekend Parking<br />
Utilizzo di spazi <strong>pubblici</strong> a vantaggio dei cittadini<br />
e del decoro della città. Il progetto, sperimentale<br />
riguarda il parcheggio di Villa Lazzaroni (220<br />
posti) sede del Municipio (via Fortifiocca 71).<br />
Resterà aperto, custodito, il sabato, la domenica e i<br />
festivi (h.15-1) a tariffe vantaggiose (0,75<br />
euro/ora). Si prevedono positive ricadute sulla<br />
mobilità urbana e la creazione di due nuovi posti<br />
di lavoro part-time. Inoltre, gli introiti del <strong>servizi</strong>o<br />
finanzieranno un presidio fisso di pulizia dell'Ama<br />
su via Appia.<br />
Roma 11, primo asilo nido aziendale comunale<br />
E' il polo civico del Municipio, in via Ballarin, ad<br />
ospitare il primo asilo nido aziendale realizzato<br />
con fondi comunali (232.000 euro). Il complesso<br />
può ospitare fino a 30 bambini tra i 12 e i 36 mesi;<br />
24 saranno figli di vigili urbani e dipendenti comunali<br />
e 6 verranno dalle liste d'attesa del Municipio<br />
(scesi negli ultimi 5 mesi da 772 a 240).<br />
Roma 12, i venerdì di Santa Chiara<br />
Fino al 13 maggio, la V edizione de 'I venerdì al<br />
Santa Chiara' porta anche quest'anno spettacoli di<br />
musica, teatro e danza tutti i venerdì fino al 13<br />
maggio. La rassegna culturale del Municipio XII si<br />
svolge presso l'Auditorium Santa Chiara in via<br />
Caterina Troiani 90 (Torrino Nord) e l’ingresso è<br />
gratuito.<br />
Per saperne di più :<br />
www.comune.roma.it/municipio/12/news/santa<br />
_chiara.htm<br />
Roma 15, mercati, arriva un nuovo sportello<br />
Diventa più semplice per i cittadini richiedere certificati<br />
anagrafici, grazie al secondo box realizzato<br />
all'interno del mercato rionale di via Fauglia, alla<br />
Magliana.<br />
Il nuovo sportello anagrafico si aggiunge a quello<br />
già esistente nel mercato. Permetterà di regolare<br />
meglio l'affluenza del pubblico e di ottenere anche<br />
atti notori, prima possibili solo nella sede centrale<br />
di via Portuense.<br />
Roma 16, la Casa dei bambini e delle bambine<br />
E' aperta, in via della Pisana 974, "La Pisanella". La<br />
struttura, realizzata dal Municipio con i fondi della<br />
legge 285/97, è gestita dalla cooperativa sociale<br />
San Saturnino e può ospitare 20 bambini segnalati<br />
dai Servizi sociali territoriali e esentati dal pagamento<br />
dell'asilo nido.<br />
Presso la Casa, oltre ai giochi, le fiabe e il teatro,<br />
saranno realizzati anche laboratori di espressione<br />
creativa, musicale, narrativa.<br />
Roma 19, inaugurazione nuovo Centro Famiglie<br />
Inaugurato il nuovo Centro Famiglie del territorio,<br />
presso il Padiglione 13 del Comprensorio del<br />
S.Maria della Pietà. Il Centro nasce per supportare<br />
le Famiglie che attraversano momenti difficili<br />
offrendo, gratuitamente, consulenza e psicoterapia<br />
individuale, di coppia e familiare. Previsti, tra gli<br />
altri <strong>servizi</strong> offerti, consulenza legale e spazi d'incontro.<br />
Per saperne di più 060606.<br />
in<br />
26 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
<strong>Amministrazione</strong><br />
STORIA DI UN PROGETTO:<br />
LA PORTA DEL DIRITTO<br />
di Silvana Basili<br />
La “Porta del diritto” è un progetto che nasce dalla<br />
volontà di coniugare due rilevanti aspetti del quotidiano,<br />
quello della semplificazione e quello della<br />
giustizia.<br />
A questo compito attendono, con spirito di volontariato<br />
ed in anonimato, gli avvocati della Camera<br />
di Conciliazione, in collaborazione con l’ufficio<br />
Tempi e Orari del Comune di Roma e con i ragazzi<br />
del Servizio Sostitutivo Civile, offrendo gratuitamente<br />
ai cittadini un orientamento di natura<br />
legale su questioni che attengono alla vita di ogni<br />
giorno, dai conflitti familiari alle liti condominiali,<br />
dal recupero dei piccoli crediti all’integrazione dei<br />
cittadini stranieri, dalla tutela di diritti fondamentali<br />
<strong>come</strong> la salute ai problemi della sicurezza personale,<br />
dalle controversie in tema di lavoro alla<br />
tutela del diritto all’istruzione.<br />
In virtù di un accordo stipulato a settembre del<br />
2004 fra il Presidente della Camera di Conciliazione,<br />
su delega del Consiglio dell’Ordine degli<br />
Avvocati di Roma e l’Assessore comunale alla<br />
Semplificazione Mariella Gramaglia, le parti si<br />
sono impegnate a calare nel territorio, anche il più<br />
periferico, una funzione istituzionale storicamente<br />
centripeta, e a mettere a disposizione del cittadino<br />
professionalità giuridiche e amministrative per<br />
informarlo sui suoi diritti e per indirizzarlo verso<br />
forme di tutela giudiziale o extra-giudiziale, a<br />
seconda del caso in esame.<br />
Il progetto è stato avviato dal Dipartimento XVII il<br />
22 dicembre 2004, con l’adesione di ben sette<br />
municipi ( IV, V, VI, VIII, XI, XIII, XX), che, pur fra<br />
non poche difficoltà, hanno messo a disposizione<br />
idonee strutture per lo svolgimento dei colloqui<br />
nel pieno rispetto della riservatezza;entro pochi<br />
mesi l’iniziativa verrà allargata ad altri Municipi.<br />
La “Porta del diritto” è un progetto di semplificazione<br />
perché opera anche una sorta di “alleggerimento<br />
dei processi”, grazie alle informazioni che<br />
gli avvocati della Camera di Conciliazione forniscono<br />
ai cittadini sulla possibilità di utilizzare strumenti<br />
di tutela e di risoluzione delle controversie<br />
legali alternative al ricorso al giudice.<br />
Ma non dimentichiamo le origini di questo progetto,<br />
che nasce ancora prima con una vocazione fortemente<br />
sociale e con la denominazione di<br />
“Bottega del diritto”. L’intento, infatti, del<br />
Comitato di avvocati promotori dell’iniziativa e<br />
dell’assessore Gramaglia, che ne ha favorito la sperimentazione,<br />
era di rendere accessibile la giustizia<br />
a tutti, ma soprattutto alle persone più disagiate e<br />
più lontane fisicamente dai luoghi tradizionalmente<br />
a ciò deputati.<br />
L’idea, così, fu tradotta in uno sportello itinerante<br />
che raggiungeva i territori periferici della città per<br />
ascoltare la gente su storie di diritti violati o negati.<br />
La sperimentazione rivelò l’intrinseca forza illuministica<br />
del progetto, con risultati estremamente<br />
appaganti sia per i cittadini che per l’<strong>Amministrazione</strong>.<br />
Da qui, la sottoscrizione dell’accordo tra la<br />
Camera di Conciliazione di Roma e il Comune di<br />
Roma, per trasformare un progetto sperimentale in<br />
un’attività permanente al <strong>servizi</strong>o dei cittadini.<br />
La “Porta del diritto”, pertanto, vuole essere un<br />
contributo alla crescita civica della città di Roma,<br />
rendendola “Capitale a misura d’uomo” secondo<br />
la definizione kantiana, perché lo spirito che anima<br />
l’<strong>Amministrazione</strong> capitolina è quello di governare<br />
al <strong>servizi</strong>o dei propri cittadini e adeguarsi in<br />
maniera dinamica e continua alle loro esigenze.<br />
Per saperne di più:<br />
Direzione Ufficio Tempi e Orari del Dip.to XVII<br />
Tel. 06 67106097<br />
E-Mail c.dicosimo@comune.roma.it <br />
27
Luciano Rossetti<br />
“LA FABBRICA DEI SOGNI”<br />
DEL QUADRARO<br />
Gli abitanti del quartiere firmano<br />
il soggetto di una fiction sui rastrellamenti del ‘44<br />
28<br />
di Valentino Angelici<br />
La fabbrica dei sogni è il soggetto di un film<br />
che ha un obiettivo: riportare alla memoria<br />
un episodio importante della Resistenza<br />
romana dei 271 giorni dell’occupazione nazista.<br />
Kappler la chiamò l’”Operazione balena” ma sono<br />
in pochi a conoscere il terribile rastrellamento che<br />
avvenne nel quartiere del Quadraro portando via<br />
oltre 1500 uomini.<br />
Era l’alba del 17 aprile 1944, e bastarono cinque<br />
ore per spezzare molti sogni. Non fu un’immediata<br />
esecuzione di massa, ma la condanna ad una<br />
morte lenta, per fame, freddo e fatica nei campi di<br />
concentramento.<br />
La gravità di questo rastrellamento politico, avve-<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
nuto poco dopo le Fosse Ardeatine, è testimoniata<br />
dalla medaglia d´oro al merito civile consegnata al<br />
quartiere dal Presidente Ciampi in occasione del<br />
sessantesimo anniversario.<br />
Si tratta del primo riconoscimento del genere assegnato<br />
ad un quartiere di Roma.<br />
Il soggetto base del film è tratto dalla testimonianza<br />
di Giuseppe Sanfilippo, raccolta nel libro "La<br />
valigia degli anni verdi", ed è caratterizzato da una<br />
dimensione popolare del vivere fatta di solidarietà<br />
e volontà di resistenza.<br />
Il protagonista è il quartiere, un “nido di vespe”<br />
<strong>come</strong> lo chiamavano i tedeschi. In effetti si tratta<br />
di una grande famiglia allargata dove un parroco<br />
si prodiga in tutti i modi per alleviare le sofferenze<br />
della gente. Don Gioacchino, dopo aver subito le<br />
violenze dei nazisti nel cercare di salvare i prigionieri<br />
del rastrellamento rinchiusi a Cinecittà, riesce<br />
comunque a salvare il quartiere dalla distruzione.<br />
A dover affrontare tutto questo insieme a Don<br />
Gioacchino sono i ragazzi e le ragazze che vivono<br />
una gioventù penalizzata ma piena di sogni di un<br />
futuro migliore dove finisca la fame e la guerra.<br />
Nella coralità di personaggi e storie si impone il<br />
ruolo delle donne: non più figure deboli ma punto<br />
di riferimento morale e materiale, soggetti autonomi<br />
che partecipano attivamente alla Resistenza<br />
fornendo informazioni, nascondendo armi e distribuendo<br />
viveri e medicine.<br />
Il ricordo del rastrellamento e dei suoi protagonisti<br />
è ancora vivo nel cuore dei residenti del Quadraro<br />
ed è per questo che gli autori del film, Carla Guidi<br />
e Valentino Angelici e Natalia Proietti Refrigeri<br />
hanno chiesto ed ottenuto l´appoggio e il patrocinio<br />
del Municipio Roma 6, che non dimentica la<br />
sua storia.<br />
Il progetto, proposto alla Rai per una fiction, è<br />
stato presentato recentemente in una affollata<br />
assemblea che ha raccolto i superstiti di quel<br />
rastrellamento e le realtà politiche e sociali del<br />
Quadraro di oggi.<br />
Nell’incontro, a legare le generazioni, la scelta del<br />
luogo: una scuola e la partecipazione commossa di<br />
tanti ragazzi.<br />
Per saperne di più : www.romacivica.net/quadraro/quartiere/staoria_a/storia_a.htm<br />
<br />
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febbraio-marzo 2005<br />
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comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Città<br />
A SCUOLA PER RICORDARE<br />
I progetti degli istituti romani<br />
peril sessantesimo anniversario della liberazione<br />
Per il 2005 sono 29 le scuole medie entrate<br />
nel Progetto “Noi ricordiamo: memoria,<br />
resistenza, liberazione”.<br />
Due terze per ogni scuola sono chiamate a studiare,<br />
approfondire, ricercare fonti e testimonianze<br />
anche attraverso interviste a quanti, oggi anziani,<br />
hanno vissuto quegli anni. Partendo dal territorio<br />
cittadino nel quale vivono e studiano, i ragazzi<br />
hanno il compito di ricostruire il periodo che va<br />
dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Tutto questo<br />
segue la precedente iniziativa “Ti racconto la<br />
memoria”.<br />
Recentemente,<br />
per due settimane<br />
consecutive nella<br />
sede della Città<br />
Educativa di Roma,<br />
sono stati illustrati<br />
tutti gli elaborati<br />
realizzati<br />
negli ultimi tre<br />
anni di lavoro<br />
dalle scuole superiori.<br />
Gli studenti<br />
più grandi si sono<br />
fatti testimoni<br />
presso i più piccoli<br />
della loro espe-<br />
Alberto Cenni<br />
rienza indicando<br />
la via per la memoria<br />
e passando la consegna di un lavoro che<br />
permetta a tutti i giovani romani di non disperdere,<br />
con il trascorrere del tempo, quel patrimonio<br />
morale e civile raccolto dalla viva voce dei<br />
testimoni.<br />
Dopo una formazione mirata, gli insegnanti che li<br />
guidano nel percorso di quest’anno hanno avuto il<br />
compito di scegliere, secondo le esigenze e le caratteristiche<br />
della scuola e del territorio, quale argomento<br />
approfondire e in quale modo farlo, realiz-<br />
zando Cd rom, video, pannelli grafico-pittorici,<br />
dossier o produzioni musicali.<br />
Così, 48 Istituti superiori di tutti i Municipi della<br />
città proseguono il loro cammino nel Progetto,<br />
dopo che, nell’ottobre scorso, una rappresentanza<br />
dei loro studenti è andata ad Auschwitz, significativamente<br />
accompagnati dal Sindaco,<br />
dall’Assessore Coscia, dai professori Pezzetti,<br />
Portelli e Gentiloni e da sei sopravvissuti alla<br />
deportazione.<br />
Gli studenti degli Istituti superiori sono stimolati<br />
a realizzare delle<br />
opere e una<br />
mostra, libera e<br />
gratuita, accoglierà<br />
tutti i materiali<br />
prodotti. Agli studenti<br />
delle superiori<br />
è richiesto un<br />
ulteriore impegno<br />
dopo aver elaborato<br />
una riflessione<br />
sulla memoria<br />
della Shoah: ripercorrere,<br />
con i loro<br />
insegnanti delle<br />
più diverse discipline,<br />
i momenti<br />
della Resistenza<br />
romana e nazionale,<br />
fino alla data cardine di questo anno scolastico:<br />
il 25 aprile 1945.<br />
Tutti i lavori andranno in mostra al Vittoriano in<br />
occasione del 60° anniversario della Liberazione<br />
nazionale, il 25 aprile. Gli studenti, sia delle scuole<br />
medie che delle scuole superiori, sono chiamati ad<br />
esprimersi in modo creativo anche attraverso la<br />
musica, la recitazione, la danza anche per una<br />
grande festa di piazza dedicata a tutta la città e i<br />
suoi cittadini. <br />
29
L’ITALIANO CHE “CI” SERVE<br />
Le attività per l’integrazione e contro<br />
l’abbandono scolastico degli immigrati<br />
30<br />
a cura di Leila Maiocco<br />
che mi serve può sembrare un’impresa<br />
molto piccola a fronte della vastità e com-<br />
L’italiano<br />
plessità, in una città <strong>come</strong> Roma, delle problematiche<br />
connesse con l’immigrazione. Non è, del<br />
resto, la sola iniziativa promossa dal Comune in<br />
questo campo. Da parecchi anni nei più diversi settori<br />
di attività – dai <strong>servizi</strong> per l’infanzia alle politiche<br />
culturali; dalle politiche sociali a quelle per il<br />
lavoro – si sviluppano azioni basate su una cultura<br />
dell’accoglienza, della tutela, della non discriminazione,<br />
della solidarietà, dell’integrazione: fino alla<br />
decisione, di forte valore simbolico in un paese che<br />
nega ai migranti ogni forma di partecipazione alla<br />
cittadinanza, di integrare i rappresentanti delle<br />
comunità nel Consiglio Comunale e nei Consigli<br />
Circoscrizionali. E’ comunque vero che, per numero<br />
di persone coinvolte, entità del finanziamento, diffusione<br />
territoriale, L’italiano che mi serve è un’esperienza<br />
ancora limitata, quasi “di nicchia”. E tuttavia<br />
di notevole importanza perché intrisa di quell’intenzionalità<br />
politico-culturale di cui c’è oggi un<br />
grandissimo bisogno, il passaggio dagli interventi di<br />
”emergenza” alle strategie dell’ “integrazione”.<br />
Per apprezzarne la qualità e il potenziale innovativo<br />
basta, del resto, leggerla sullo sfondo del rapporto<br />
che si è venuto delineando in Italia tra immigrazione<br />
e sistema scolastico-formativo, dei passi avanti<br />
compiuti e dei problemi ancora irrisolti.<br />
Sistema scolastico-formativo e immigrazione<br />
Dati interessanti in proposito ci vengono dall’ultimo<br />
Rapporto CENSIS ( 2004 ), che insieme a novità positive<br />
segnala anche la presenza di criticità assai acute.<br />
Le prime consistono in un andamento ininterrottamente<br />
crescente della partecipazione al sistema scolastico<br />
di studenti di cittadinanza diversa da quella<br />
italiana. Nell’anno scolastico 2003-2004, il loro<br />
numero corre verso i 300.000 ( 282.683, con un incremento<br />
del 654,3% rispetto a dieci anni prima ). In<br />
grandissima maggioranza sono nelle scuole statali,<br />
in parte minore nelle scuole private paritarie e in<br />
quelle comunali dell’infanzia. In termini percentuali,<br />
sono il 3,5% dell’intera popolazione scolastica. Il<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
massimo addensamento è nelle regioni del centronord,<br />
dove l’immigrazione è insediata più stabilmente<br />
e quindi più diffusamente caratterizzata dal<br />
doppio fenomeno del ricongiungimento dei nuclei<br />
familiari e della formazione di nuovi nuclei. Al<br />
primo posto per numero di allievi (68.423 ) si colloca<br />
la Lombardia; per quota percentuale sul totale<br />
della popolazione scolastica c’è l’Emilia Romagna<br />
(7%, con 35.095 allievi ). Percentuali rilevanti anche<br />
nelle Marche (5,9%) , in Veneto (5,8% ) , Piemonte e<br />
Toscana (5,4%). Sotto l’1%, invece, tutte le regioni<br />
meridionali. Il Lazio, con 23.078 allievi, presenta<br />
valori percentuali intermedi, il 3,4%. Sono interessati<br />
non solo i centri metropolitani, ma anche quelli<br />
piccoli e piccolissimi: in alcuni paesi del centronord,<br />
i valori percentuali sfiorano il 20%, in alcune<br />
scuole delle grandi città il 50%.<br />
Che cosa significano questi numeri ? Che la partecipazione<br />
al sistema scolastico dei figli dei migranti è<br />
diventato ormai un fenomeno strutturale, e anche<br />
che il sistema scolastico – o almeno alcuni suoi settori<br />
- ha cominciato finalmente a considerarlo tale. E<br />
che talora questo produce la trasmigrazione in<br />
scuole pubbliche e private meno “invase” di qualche<br />
famiglia italiana, soprattutto quando gli istituti scolastici<br />
non siano in grado di realizzare un’offerta<br />
formativa di qualità. Complessivamente la scuola<br />
dell’infanzia e quella di base hanno acquisito nel<br />
tempo una discreta capacità sia di accoglienza sia di<br />
prevenzione o mediazione dei conflitti.<br />
Il Rapporto CENSIS sottolinea la diversità di situazione<br />
tra scuola per l’infanzia/scuola di base e scuola<br />
superiore: qui la quota di allievi con cittadinanza<br />
diversa da quella italiana è appena dell’1,87% , e un<br />
numero così basso è spiegabile solo parzialmente<br />
con fattori demografici e migratori. E’ invece molto<br />
probabile che la rinuncia delle famiglie migranti<br />
all’iscrizione alla scuola superiore – che nel caso<br />
delle famiglie italiane riguarda ormai il 95% circa<br />
dei licenziati dalla scuola media – sia dovuto, oltre<br />
che ad esigenze economiche che spingono ad avviare<br />
i figli al lavoro il prima possibile, anche a una<br />
scarsa consapevolezza della necessità, ormai sancita<br />
anche per via legislativa con il “diritto/dovere all’istruzione<br />
e formazione per dodici anni”, del posses-<br />
febbraio-marzo 2005
so di un diploma o di una qualifica per un inserimento<br />
professionale e una collocazione sociale<br />
dignitosa. D’altro canto il fatto che la maggior parte<br />
dei ragazzi migranti che si iscrivono alla scuola<br />
superiore – per lo più negli istituti professionali e<br />
tecnici – vada incontro a insuccessi e bocciature (3 su<br />
4 ), segnala che la formazione scolastica precedente<br />
è stata insufficiente, prima di tutto relativamente<br />
alle competenze linguistiche che costituiscono la<br />
vera chiave d’accesso a tutte le discipline scolastiche<br />
; e che, viceversa, scoraggiano, se troppo fragili, il<br />
proseguimento formativo oltre i confini della scuola<br />
di base.<br />
Sistema scolastico-formativo e immigrati adulti<br />
L’andamento e il successo dei processi di scolarizzazione<br />
dei figli dell’immigrazione, dunque, sono fortemente<br />
connessi sia con lo sviluppo di raccordi tra<br />
il sistema scolastico-formativo ed altri attori e soggetti<br />
che operano nel territorio; sia con il coinvolgimento<br />
diretto degli immigrati adulti: <strong>come</strong> genitori,<br />
<strong>come</strong> figure “di riferimento” della famiglia allargata<br />
e della comunità di appartenenza, ma anche <strong>come</strong><br />
persone con propri specifici bisogni formativi.<br />
Chi sono gli immigrati che frequentano i Ctp? La<br />
maggioranza (67 % ) è giovane, il 52% è tra i 25 e i 40<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Città<br />
anni, il 15% è sotto i 24 anni; è occupata (54,38% ),<br />
ma le donne meno degli uomini; più del 40% è in<br />
possesso di diplomi e lauree, il 32,7% di licenza<br />
media, il 26,09% è senza nessun titolo o con la sola<br />
licenza elementare. L’esperienza formativa risponde<br />
a bisogni che sono insieme di sopravvivenza, di<br />
lavoro, di integrazione e di cittadinanza. Nella scuola,<br />
che molti conoscono perché hanno figli che la frequentano,<br />
si va per apprendere competenze decisive<br />
ma anche per ritrovarsi in un ambiente insieme protetto<br />
e socializzante. Attraverso gli insegnanti, i<br />
compagni di studio, i rapporti che le scuole intrattengono<br />
con i <strong>servizi</strong>, gli attori <strong>pubblici</strong> e del privato<br />
sociale che intervengono nel territorio, esperti di<br />
varie specialità che vengono invitati a tenere incontri<br />
e conferenze, in qualche caso anche esponenti del<br />
mondo produttivo, agli apprendimenti specifici si<br />
intreccia la conoscenza del nuovo contesto in cui si<br />
vive e si lavora, si impara il funzionamento dei <strong>servizi</strong>,<br />
ci si orienta all’interno delle caratteristiche istituzionali,<br />
politiche, culturali del paese ospite.<br />
Il ruolo delle biblioteche civiche<br />
Dove si collocano, in questo contesto, le biblioteche<br />
civiche? Va detto, per prima cosa, che in numerose<br />
realtà sono ampiamente sviluppate reti e alleanze<br />
31<br />
Carlo Moccaldi
tra biblioteche e sistema scolastico e che, sul tema<br />
specifico dell’immigrazione, le biblioteche si stanno<br />
dotando di strumenti e mettono frequentemente in<br />
campo azioni coerenti con le strategie dell’integrazione<br />
e della multiculturalità.<br />
La disponibità di “scaffali multiculturali”, di giornali<br />
e riviste di altri paesi, di dizionari e altri materiali<br />
cartacei e audiovisivi utili per l’apprendimento linguistico,<br />
di accessi gratuiti o agevolati a internet, di<br />
televisioni satellitari e così via, costituisce le condizioni<br />
per una fruizione delle biblioteche da parte dei<br />
<strong>pubblici</strong> appartenenti all’immigrazione. Ma è noto<br />
che in molte situazioni le biblioteche svolgono anche<br />
ruoli diversi, di promozione diretta dell’incontro e<br />
dello scambio interculturale tra cittadini di diverse<br />
nazionalità, culture, religioni, e di altre attività utili<br />
all’integrazione culturale degli stranieri. Tutto ciò è<br />
una grande risorsa per tutti gli attori, in primis il<br />
sistema scolastico-formativo, impegnati sul versante<br />
dell’immigrazione. Succede, d’altro canto, che le<br />
biblioteche incontrino naturalmente le istituzioni<br />
scolastiche che si occupano di alfabetizzazione linguistica<br />
e socio-culturale dei migranti : nel territorio,<br />
nelle carceri, nelle iniziative promosse dagli Enti<br />
Locali. Si stanno perciò moltiplicando, in tutto il territorio<br />
nazionale, partenariati innovativi - in cui collaborano<br />
scuole, biblioteche, privato sociale, parrocchie,<br />
comunità, istituzioni – che conducono interessanti<br />
progetti in questo campo. Le biblioteche vi portano<br />
il valore aggiunto di dotazioni strumentali, di<br />
pratiche di accoglienza, di esperienze di lavoro culturale<br />
sul territorio. I <strong>pubblici</strong> di riferimento sono i<br />
ragazzi e le famiglie dell’immigrazione, i minori<br />
migranti non accompagnati ospitati nelle case-famiglia,<br />
gli immigrati adulti che cercano luoghi ,occasioni,<br />
strumenti di miglioramento delle proprie<br />
competenze di base e professionali e, più in generale,<br />
delle proprie capacità di entrare in un rapporto<br />
vitale con il paese che li ospita.<br />
Alla radice dell’abbandono scolastico dei figli di<br />
migranti, ci sono diverse questioni che le politiche<br />
per l’integrazione – scolastica e sociale – dovrebbero<br />
affrontare.<br />
Il progetto nasce e si sviluppa in questo ambito. La<br />
collaborazione tra biblioteche e Ctp, Assessorato alle<br />
politiche educative e Assessorato alle politiche culturali,<br />
Istituto Regionale di Ricerca Educativa e il<br />
Centro di Documentazione Educazione degli adulti,<br />
moltiplica le risorse dedicabili alle strategie dell’integrazione.<br />
Le conferenze e gli incontri con gli esper-<br />
ti nei locali delle biblioteche sui temi del lavoro, dell’istruzione<br />
e formazione, della famiglia e su molti<br />
altri che possono essere individuati <strong>come</strong> prioritari<br />
dagli stessi migranti, si presentano non solo <strong>come</strong><br />
integrativi delle attività formative della scuola ma<br />
<strong>come</strong> l’offerta di luoghi/strumenti disponibili nel<br />
territorio in cui proseguire, anche dopo la conclusione<br />
dell’esperienza formativa, la propria crescita culturale<br />
e interculturale. Luoghi stabili, facilmente<br />
accessibili, ricchi di dotazioni utili e di rapporti con<br />
altri <strong>servizi</strong> e soggetti che per questo possono costituire<br />
punti di riferimento e occasione di nuove esperienze<br />
vitali.<br />
E’ evidente l’intelligenza incorporata nel progetto.<br />
Vi contribuiscono: la convinzione che i processi di<br />
integrazione sono un’impresa complessa, che non<br />
si esaurisce nella sola partecipazione alla scuola o<br />
al lavoro; l’impegno a realizzare azioni coerenti<br />
con i principi della “discriminazione positiva”; l<br />
’obbligo, per i <strong>servizi</strong> <strong>pubblici</strong> e per i loro operatori,<br />
di dotarsi di strumenti professionali e di modalità<br />
operative specifiche e mirate; la trasformazione<br />
dell’accoglienza in lavoro intenzionalmente<br />
mirato all’integrazione. <br />
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Carlo Moccaldi
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Città<br />
IN CRESCITA<br />
LA COMUNITÀ PAKISTANA<br />
di Carlo Moccaldi<br />
Sono ambulanti, piccoli commercianti, ma<br />
anche addetti all’agricoltura e al turismo.<br />
Hanno un loro giornale in lingua, il mensile<br />
‘Azad’, trasferiscono all’estero il denaro degli altri<br />
immigrati, ma non il loro, perché lo reinvestono<br />
nel nostro paese. E’ questo l’identikit dei cittadini<br />
pakistani in Italia, così <strong>come</strong> è emerso da un ciclo<br />
di conferenze che si è tenuto di recente a Roma,<br />
con l’adesione della Caritas, di Banca Intesa, di<br />
alcuni istituti di cambio e numerosi imprenditori<br />
della capitale. Una presenza, quella dei pakistani,<br />
che, nonostante non sia fra le più numerose, si<br />
avvia ad occupare un ruolo significativo nella<br />
nostra economia, e per questo chiede visibilità. E<br />
se i pakistani spingono per incentivare i rapporti<br />
commerciali tra le due comunità, gli imprenditori<br />
italiani non rifiutano l’incontro e il confronto.<br />
“I miei connazionali hanno uno dei più bassi livelli<br />
di rimesse rispetto agli altri gruppi etnici – conferma<br />
Jamil Awan, esponente della comunità pakistana<br />
romana, da venti anni in Italia - . Questo è un<br />
dato importante: significa che tendiamo, più degli<br />
altri, ad investire e ad integrarci nel tessuto socio<br />
economico del Paese. Stiamo lavorando con diversi<br />
interlocutori istituzionali per rafforzare una rete<br />
fra le varie esperienze imprenditoriali – continua<br />
Awan –. Il prossimo passo potrebbe essere la creazione<br />
di una Camera di Commercio degli imprenditori<br />
pakistani”. Anche il Presidente della<br />
Comunità pakistana a Roma, Janzeb Hashmi, da<br />
14 anni nel nostro Paese, sottolinea “la capacità di<br />
integrazione dei suoi connazionali sia nella capitale<br />
che in tutto il territorio nazionale”. Hashmi chiede<br />
inoltre l’aiuto della tecnologia italiana per favorire<br />
lo sviluppo economico del Pakistan.<br />
Dai dati forniti dall’Ufficio Italiano Cambi, nel<br />
corso del 2003 le rimesse ufficiali inviate dai soggiornanti<br />
pakistani nel loro paese sono state 254<br />
mila euro, 338 mila nel 2002 e 516 mila nel 2001.<br />
Una quota di rimesse pro-capite (mediamente<br />
circa 30 euro nei tre anni) tra le più basse per gli<br />
immigrati stranieri. Il lavoratore pakistano, quindi,<br />
più di altri, reinveste i proventi delle proprie attività<br />
nell’economia italiana.<br />
L’iniziativa economica è particolarmente attiva nei<br />
settori del commercio al dettaglio, dell’import dei<br />
prodotto ortofrutticoli e nei <strong>servizi</strong> per gli immigrati<br />
(in particolare nei punti telefonici e nel trasferimento<br />
all’estero di denaro). Ma c’è anche chi,<br />
<strong>come</strong> Raja Aftab, partendo proprio da Roma vuole<br />
intraprendere, nuovi sfide imprenditoriali. Aftab è<br />
un importante imprenditore pakistano della capitale.<br />
E’ già proprietario di tre aziende, ma sta per<br />
avviare un progetto ancora più grande: l’apertura<br />
di una banca, dove i suoi connazionali possano<br />
“rivolgersi per chiedere mutui, depositare risparmi<br />
o investire”. Studi della Caritas inseriscono la<br />
comunità pakistana fra quelle con una maggiore<br />
espansione imprenditoriale (più della metà del<br />
totale delle imprese sono nate negli ultimi due<br />
anni). Per quanto riguarda il lavoro dipendente, i<br />
pakistani sono impiegati in agricoltura e nei <strong>servizi</strong><br />
turistico-alberghieri. Sempre per la Caritas, i<br />
pakistani titolari di permesso di soggiorno residenti<br />
in Italia all’inizio del 2004 si assestano a<br />
30.506, con una forte concentrazione nelle regioni<br />
settentrionali (74% del totale), seguite dal centro<br />
(18%) e dalle regioni meridionali (8%). La<br />
Lombardia con 13.511 soggiornanti, il 44% del totale,<br />
è la regione che ne accoglie il gruppo più numeroso,<br />
seguita dall’Emilia Romagna (6.332)e dal<br />
Lazio (1.674).<br />
La comunità pakistana della capitale è bene integrata,<br />
composta di circa 1400 soggiornanti che<br />
vivono e lavorano nei quartieri più periferici, Val<br />
Melaina, Tiburtina, Centocelle, zone in cui l’affitto<br />
costa di meno. Frequentano le moschee e si sentono<br />
a proprio agio nella nostra città. Racconta<br />
Farad, fioraio, 28 anni: “Sono arrivato a Roma sei<br />
anni fa, prima di stare qui ho fatto il commesso in<br />
un supermercato, poi ho trovato questa attività:<br />
ora mi piace il mio lavoro”. Farad ha iniziato consegnando<br />
piante e oggi spesso gestisce direttamente<br />
negozio. Tra i pakistani presenti sul nostro territorio<br />
soltanto il 19% è composto da donne e l’11%<br />
da minori di 18 anni: un’immigrazione ancora<br />
“giovane”.<br />
Tradizionalmente i flussi migratori vengono compiuti<br />
da giovani uomini e solo dopo un periodo di<br />
integrazione a loro si uniscono i familiari. Una considerazione<br />
questa che è rafforzata dalle tipologie<br />
di permessi di soggiorno rilasciati: i quattro quinti<br />
dei soggiornanti sono infatti in Italia per “motivi di<br />
lavoro”. <br />
33
CARTELLONE<br />
a cura di Maria Grazia Manni<br />
Fino al 10 aprile<br />
Le tracce di Leonardo<br />
nel territorio:<br />
i luoghi, gli studi, le macchine<br />
16 modelli di macchine e pannelli<br />
didascalici sull’argomento<br />
principale: il passaggio<br />
di Leonardo da Vinci in<br />
Umbria e il suo soggiorno a Roma. I suoi studi su<br />
anatomia, ottica, astronomia o ingegneria. Il percorso<br />
della mostra si snoda tra testimonianze,<br />
didascalie da leggere e macchine da osservare per<br />
stuipirsi ancora del genio di Leonardo, con la scuola<br />
o con gli amici.<br />
Per l ’ingresso è possibile approfittare delle varie<br />
formule integrate o cumulative per il Museo che<br />
ospita la mostra e il Planetario.<br />
Museo della civiltà romana, piazza G. Agnelli<br />
Tel. .06 5915398<br />
Fino al 31 dicembre<br />
BENE, BRAVI, BIS!<br />
50 teatri in cui oggi<br />
è più facile andare<br />
Spettacolo Romano<br />
è un progetto unico<br />
nel suo genere: 50<br />
teatri di Roma e<br />
Provincia uniti da un grande piano di promozione<br />
che prevede una serie di nuovi vantaggi per gli<br />
spettatori.<br />
L’iniziativa costituisce un segnale della grande<br />
attenzione che Comune e Provincia di Roma riservano<br />
al Teatro. E così andare a Teatro non è mai<br />
stato cosi facile! E’ stata promossa e definita una<br />
serie di accordi che rendono una serata a Teatro<br />
una scelta semplice e da ripetere frequentemente.<br />
Anche per I nuovi vantaggi legati all’ Accesso alle<br />
informazioni, riduzioni sui Biglietti e facilità nel<br />
recarsi a teatro. L’accesso alle informazioni sui teatri<br />
romani viene garantito dal nuovo sito<br />
www.spettacoloromano.it ma, con l’attivazione del<br />
LAST MINUTE TEATRI e l’accordo con ATAC, si<br />
offrono due vantaggi imperdibili. Last Minute<br />
Teatri, unico in Italia, consente l’acquisto, nell’unico<br />
botteghino di Via Bari, dei biglietti dell’ultimo<br />
minuto a prezzi scontatissimi (info: 06 44180212).<br />
Fino al 15 maggio<br />
Imago Urbis Romae.<br />
L’immagine di Roma<br />
in età moderna<br />
Una suggestiva carrellata<br />
sulla configurazione<br />
urbanistica e<br />
paesaggistica che nel<br />
corso dei secoli ha connotato la città mediante circa<br />
100 opere tra oli, incisioni, disegni e acquerelli,<br />
che, privilegiando l'aspetto 'spettacolare', restituiscono<br />
l'immagine dei luoghi più rappresentativi di<br />
Roma. Si ripercorrono tre secoli di eccezionale tradizione<br />
cartografica e vedutistica dedicata<br />
all'Urbe, tanto magnificente che qui, scrive<br />
Stendhal, "una semplice baracca è spesso monumentale".<br />
Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori<br />
Tel. 0639967800 www.museicapitolini.org<br />
Fino al 10 aprile<br />
Aroldo Tieri, una vita<br />
per lo spettacolo<br />
Una iniziativa dedicata a<br />
uno dei più straordinari<br />
protagonisti del mondo<br />
dello spettacolo, che con<br />
le sue mille sfaccettature ha attraversato il teatro<br />
<strong>come</strong> il cinema e la televisione con intelligenza e<br />
sobrietà. Con la straordinaria partecipazione di<br />
Giuliana Lojodice un omaggio che riassume in<br />
forma visiva i momenti più significativi della carriera<br />
dei due attori seguendone anche frammenti<br />
di vita familiare e quotidiana.<br />
La mostra propone la vita in scena e fuori attraverso<br />
copioni teatrali, manoscritti, poesie, film, manifesti,<br />
locandine e brochure teatrali, carteggi con<br />
personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.Accompagnano<br />
la manifestazione: la presentazione<br />
di un volume dallo stesso titolo dell’iniziativa,<br />
l’incontro con Vincenzo Mollica, proiezioni<br />
di film, video e programmi Rai. autentiche chicche<br />
per intenditori.<br />
Casa dei Teatri, Villa Doria Pamphilj, ingresso Arco<br />
dei Quattro Venti.<br />
Tel. 06.45430968 - 06.45430203 - 06.67106812www.bibliotechediroma.it<br />
in<br />
34 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
IN PRIMO PIANO<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Città<br />
“La Stagione dei Bambini”all’Auditorium<br />
E’ iniziata il giorno dell’Epifania, e durerà fino a<br />
maggio 2005, “La stagione dei Bambini” all’Auditorium<br />
Parco della Musica.<br />
I Cemea (Centri Esercitazione Metodi Educazione<br />
Attiva) del Mezzogiorno invitano i bambini nella<br />
Serra e nella Ludoteca del Parco della Musica per<br />
scoprire uno dei quattro percorsi tematici creati<br />
per loro.<br />
I bambini possono scegliere “Il giardino musicale”,<br />
un’attività di espressione corporea, di educazione<br />
all’ascolto e al ritmo. Faranno una passeggiata<br />
sonora tra quindici grandi strutture in legno che<br />
riproducono un giardino. Durante la passeggiata,<br />
sorprese speciali quali il pianoforte che si suona con<br />
i piedi o la ruota che riproduce il suono della pioggia.<br />
Scegliendo “La bottega delle idee” si troveranno<br />
in un laboratorio pratico per lo sviluppo delle<br />
capacità manuali, indispensabile per una corretta<br />
conoscenza di se stessi e del mondo circostante. I<br />
ragazzi impareranno a costruire giochi, oggetti<br />
volanti, a realizzare lavori di pittura e grafica.<br />
Il percorso “Educare all’arte con l’arte”, mira a<br />
familiarizzare con le espressioni di arte figurativa<br />
classica, moderna e contemporanea attraverso l’interazione<br />
con le opere, in un percorso che unisce il<br />
‘vedere’ al ‘fare’ e che sviluppa la creatività, la<br />
comprensione dei concetti di spazio, luce, colore.<br />
Al termine del percorso i ragazzi creano una vera<br />
e propria ‘opera d’arte’.<br />
Infine, “Archeologico/Archeoludico” è una visita<br />
animata alla scoperta degli antichi romani attraverso<br />
gli argomenti della vita quotidiana che più<br />
colpiscono l’immaginazione dei bambini. Cosa<br />
mangiavano anticamente e <strong>come</strong> lo cucinavano?<br />
Cosa c’era e cosa non c’era? Quali erano i loro<br />
hobby? Al termine del percorso, proiezioni e racconti.<br />
Ogni percorso dura due ore ed è organizzato<br />
per gruppi fino a 20 bambini.<br />
“La Stagione dei Bambini” si svolge nella Serra e<br />
nella Ludoteca dell’Auditorium, ogni sabato dalle<br />
15 alle 19, e ogni domenica dalle 10.30 alle 12.30 e<br />
dalle 15 alle 19.<br />
È obbligatoria la prenotazione al Cemea del<br />
Mezzogiorno che ha attivato il numero telefonico<br />
06 27800523 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30.<br />
Serena Claudia Pioli<br />
35
Storie romane<br />
Donne e matrone<br />
di Luigi Stanziani<br />
Allontanata quasi subito l’idea di voler tentare<br />
un collegamento tra l’8 Marzo e le<br />
nostre antiche progenitrici, rimane però<br />
l’utilità di ricordare il ruolo che le donne hanno<br />
avuto per la gloria di Roma.<br />
Una donna, secondo la leggenda, fu addirittura<br />
all’origine della Repubblica. Durante l’assedio di<br />
Ardea, per trascorrere il tempo, i capi militari si<br />
misero a discutere delle proprie mogli. Poiché il<br />
figlio del re Sesto Tarquinio, metteva in discussione<br />
l’onesta di<br />
alcune nobili<br />
matrone, si decise<br />
di fare una<br />
veloce sortita a<br />
Roma per sorprendere<br />
le<br />
donne. Alcune<br />
in effetti furono<br />
trovate a banchettare<br />
poco<br />
onorabilmente,<br />
mentre la bellissima<br />
Lucrezia,<br />
moglie del nobile<br />
Collatino,<br />
era a filare la<br />
lana con le sue<br />
ancelle. Sesto<br />
Tarquinio, ne rimase<br />
così colpito<br />
che, forte<br />
della sua posi-<br />
zione, qualche<br />
giorno dopo penetrò<br />
nella casa<br />
all’insaputa di<br />
Maurizio Di Ianni<br />
Collatino. Lucrezia sdegnata rifiutò ogni proposta<br />
ma il perfido Sesto minacciò di ucciderla nel letto<br />
nuziale insieme ad uno schiavo nudo così da far<br />
pensare ad un vergognoso adulterio. Lucrezia, per<br />
salvare l’onore familiare dovette cedere al bruto,<br />
ma poi chiamò il marito e, dopo avergli raccontato<br />
tutto, si conficcò un pugnale nel cuore gridando<br />
“nessuna donna romana vivrà disonorata seguendo<br />
l’esempio di Lucrezia”. Tanto fu lo scandalo<br />
che, secondo la leggenda, il popolo romano si sollevò<br />
cacciando il re Tarquinio il Superbo e tutti gli<br />
Etruschi, instaurando la Repubblica.<br />
L’ex re si alleò allora con il re di Chiusi, Porsenna,<br />
per restaurare la Monarchia. Durante le trattative,<br />
la giovane Clelia, insieme ad altre ragazze romane,<br />
fu data in ostaggio ai nemici. Avuta notizia del<br />
gesto del suo compatriota Muzio Scevola, che si<br />
era bruciato la mano destra davanti a Porsenna per<br />
mostrargli la determinazione dei Romani a resistere,<br />
anche Clelia volle fare la sua parte. Elusa la sorveglianza<br />
delle guardie, condusse le sue compagne<br />
a nuoto dall’altra parte del Tevere, sotto le<br />
frecce nemiche. Porsenna fece fuoco e fiamme pretendendo<br />
la restituzione<br />
degli<br />
ostaggi, ma poi<br />
avuta davanti la<br />
giovane, rimase<br />
ammirato dal suo<br />
coraggio e la rimandò<br />
a casa,<br />
intavolando una<br />
trattativa onorevole.<br />
Roma rese<br />
omaggio alle donne<br />
con un atto inusuale,<br />
una statua<br />
di una fanciulla a<br />
cavallo posta in<br />
cima alla via Sacra.<br />
Passati alcuni secoli<br />
toccò ad altre<br />
due donne salvare<br />
l’onore di Roma e<br />
non solo quello.<br />
Nel V secolo a.C.<br />
Cneo Marcio soprannominato<br />
Coriolano in seguito<br />
alle eroiche<br />
imprese compiute durante l’assedio della città<br />
Volsca Corioli, fu esiliato perché in contrasto con il<br />
forte partito plebeo. Coriolano si schierò allora con<br />
i Volsci guidandoli fin sotto le mura di Roma,<br />
pronto a distruggere la sua città che l’aveva umiliato.<br />
Il popolo in preda al panico si rivolse <strong>come</strong><br />
ultima speranza alle due donne di Coriolano, la<br />
moglie Volumnia e la madre Veturia. Le donne si<br />
recarono al campo nemico e quando Coriolano<br />
corse incontro alla madre per abbracciarla, questa<br />
lo fermò con parole decise: “permetti che io sappia,<br />
in<br />
36 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
prima di ricevere il tuo abbraccio, se sono giunta<br />
presso un nemico o presso mio figlio, se sono prigioniera<br />
o madre nel tuo accampamento. Se io non<br />
ti avessi generato sarei morta libera in una patria<br />
libera.” Coriolano, colpito dalla durezza di queste<br />
parole rinunciò all’assedio, pagando con la vita<br />
questa decisione.<br />
Un fatto che potremmo ben definire politico<br />
avvenne verso il 195 a.C.<br />
I Tribuni della Plebe proposero di abrogare una<br />
legge, la Lex Oppia, che stabiliva precisi limiti al<br />
lusso e agli ornamenti femminili. A questa proposta<br />
si oppose con durezza Marco Porcio Catone,<br />
preoccupato del crescente potere femminile nella<br />
società romana. “ Mai permetteremo che si diano<br />
alla vita politica, che si mescolino al Foro, alle<br />
assemblee, ai comizi perché non appena avranno<br />
raggiunto la parità con noi, ci saranno superiori”.<br />
Le donne ovviamente si schierarono compatte a<br />
sostegno dei Tribuni scendendo perfino in piazza,<br />
finché la legge fu abrogata. Questo vero e proprio<br />
sciopero fa il paio con un episodio molto significativo<br />
che accadde oltre un secolo dopo. Nel 42 a.C.<br />
i Triumviri Antonio, Lepido e Ottaviano imposero<br />
una tassa alle donne più ricche di Roma per contribuire<br />
alle spese militari; le interessate protestarono<br />
ma non trovarono un avvocato disposto a<br />
difenderle pubblicamente. Nel diritto romano non<br />
esisteva nessuna legge che vietasse alle donne di<br />
esercitare l’attività forense forse perché era una<br />
cosa inimmaginabile; ecco allora che Ortensia,<br />
figlia di Quinto Ortensio Ortalo, grande avvocato,<br />
decise di assumere la difesa. A nome delle donne<br />
romane preparò una tesi molto semplice: se le<br />
donne non potevano ricoprire nessun incarico,<br />
pubblico, civile o militare, se non avevano nessun<br />
potere decisionale nella vita della città, perché mai<br />
dovevano contribuire alle spese che altri decidevano?<br />
La passione che mise nella sua difesa fu tale<br />
che la tassa fu abrogata ma, immediatamente fu<br />
emanata una norma che vietava alle donne di esercitare<br />
azioni in giudizio, ribadendone inoltre l’esclusione<br />
da ogni incarico pubblico.<br />
Donna integerrima portata ad esempio fino ai giorni<br />
nostri fu certamente Cornelia, figlia di Scipione<br />
l’Africano e sposa di Tiberio Sempronio Gracco, a<br />
cui diede 12 figli. Gli unici due maschi che raggiunsero<br />
l’età adulta, Caio e Tiberio, furono educati<br />
personalmente dalla madre, la quale rifiutò perfino<br />
di risposarsi, una volta rimasta vedova.<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
Città<br />
Plutarco considerava i fratelli Gracchi gli uomini<br />
migliori della loro generazione: entrambi si batterono<br />
per una più equa distribuzione delle terre<br />
pubbliche contro l’avidità dell’aristocrazia. I<br />
“gioielli” di Cornelia, <strong>come</strong> si sa, finirono entrambi<br />
male: uno assassinato dal popolo nel 133 a.C. e<br />
l’altro suicida nel 121.<br />
Tante ancora sarebbero le donne importanti, nel<br />
bene e nel male, per la storia di Roma: da<br />
Messalina a Livia, Agrippina, Servilia e tante altre,<br />
senza dimenticare la dolce Ersilia, figlia del re sabino<br />
Tito Tazio e moglie di Romolo. Ci piace però<br />
chiudere con la donna per la quale soffrì il grande<br />
poeta Gaio Valerio Catullo. Arrivato a Roma dalla<br />
natia Verona verso il 63 a.C. poco più che ventenne,<br />
Catullo incontrò Clodia, di dieci anni più vecchia,<br />
figlia di Appio Claudio Pulcro e sposa di<br />
Quinto Metello Celere. Fu un vero colpo di fulmine<br />
che portò la matrona a diventare l’amante del<br />
poeta; la passione li unì ancor più quando lei restò<br />
vedova. Purtroppo Catullo dovette rientrare a<br />
Verona per la morte di un fratello e la focosa vedova<br />
ne approfittò per dedicarsi ai molti giovani<br />
nobili romani amici del fratello Publio Clodio. La<br />
sua condotta divenne così sconveniente che<br />
Cicerone, forse anche per risentimento personale,<br />
la definì pubblicamente “amica di tutti piuttosto<br />
che nemica di qualcuno. Non solo meretrice ma<br />
anche sfacciatamente meretrice”, accusandola perfino<br />
di rapporti incestuosi col fratello nonché di<br />
aver avvelenato il marito.<br />
Nonostante tutto, l’amore di Catullo continuò<br />
tanto che il poeta dedicò alla amata una parte della<br />
sua opera poetica il Liber Catulli Poetae Veronensis. Il<br />
poema è formato da 116 composizioni, 28 delle<br />
quali dedicate a Lesbia. Era questo un piccolo sotterfugio<br />
col quale Catullo voleva identificare la sua<br />
bella e colta amante con Saffo, la leggendaria poetessa<br />
greca vissuta nell’isola di Lesbo nel VII sec.<br />
a.C. a cui scrisse: “Viviamo, Lesbia mia, ed amiamoci,<br />
e i brontolii dei vecchi austeri valutiamoli,<br />
tutti insieme, due soldi. Il sole può tramontare e<br />
tornare, ma noi, quand’è tramontata la nostra<br />
breve luce, dobbiamo dormire una sola notte, perpetua.<br />
Dammi mille baci, e poi cento, poi altri mille<br />
e altri cento, poi ancora altri mille e altri cento.<br />
Quando ne avremo fatti molte migliaia,li confonderemo<br />
per non sapere più il loro numero, che nessuno<br />
possa farci il malocchio, sapendo un numero<br />
così enorme di baci.” <br />
37
CONSIGLI DI LETTURA<br />
Claudio Rendina<br />
Guida insolita ai misteri,<br />
ai segreti, alle leggende e<br />
alle curiosità del Tevere, il<br />
fiume di Roma<br />
Newton Compton Editori<br />
pagine 510, 20 euro<br />
Forse bisognerebbe rovesciare<br />
i termini. Non dire<br />
che il Tevere è il fiume di<br />
Roma ma che è Roma ad<br />
appartenere al Tevere. Che Roma è la città del<br />
Tevere. Tanto è forte il legame tra il fiume e la città,<br />
tra i destini dell’uno e quelli dell’altra che lo stesso<br />
Benito Mussolini, tanto attento a proporre ed<br />
amplificare il mito della Roma Imperiale, volle, nel<br />
1934, apportare (staremmo per dire di suo pugno)<br />
una piccola modifica ai confini regionali e sottrarre<br />
alla provincia di Arezzo a favore di quella di<br />
Forlì proprio quella zona del monte Fumaiolo da<br />
cui nasce il fiume. Giova ricordare che Mussolini<br />
era nato proprio nella provincia di Forlì “beneficiaria”<br />
della modifica ai confini regionali. In quello<br />
stesso 1934 fu posta nelle vicinanze delle sorgenti<br />
una iscrizione su un ceppo marmoreo che<br />
nella sua pomposità e ridondanza è di per sé eloquente<br />
:” Qui nasce il fiume sacro ai destini di<br />
Roma”. Questa è una delle tantissime informazioni<br />
che Claudio Rendina ci da nella sua bella Guida<br />
insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle<br />
curiosità del Tevere. Rendina ci accompagna in un<br />
viaggio emozionante dalla faggeta del monte<br />
Fumaiolo fino ad Ostia il lido di Roma. E in questo<br />
viaggio non possiamo fare a meno di avere accanto<br />
<strong>come</strong> compagne la storia e l’arte. Già dall’alta<br />
valle tiberina toscana là dove il Tevere comincia a<br />
segnare le campagne e le colline siamo accompagnati<br />
da nomi con forti valenze evocative.<br />
Anghiari, solo per citarne una, la località che fu<br />
scenario della battaglia, (descritta da Niccolò<br />
Machiavelli nelle Istorie Fiorentine e poi affrescata<br />
da Leonardo) che vide in campo, nel 1440, le forze<br />
del duca di Milano contro quelle coalizzate di<br />
Firenze, Venezia e Stato della Chiesa.Trasportati<br />
dalla corrente del fiume e accompagnati da suggestioni<br />
continue (la Porziuncola,Jacopone da Todi le<br />
fonti del Clitumno), attraversiamo l’Umbria e successivamente<br />
l’Agro romano per poi arrivare a<br />
Roma dove, <strong>come</strong> dice Rendina il Tevere :” trova la<br />
sua città e ci sguazza dentro grazie alle anse flessuose,<br />
penetrandone il carnoso corpo millenario”.<br />
Questa parte della guida è se possibile ancora più<br />
ricca di notizie e curiosità. Una vera miniera di<br />
idee per passeggiate e giri nella città che abbiano<br />
per spunto iniziale il Tevere. Infine, poco prima di<br />
gettarsi nel mare il Tevere ci regala, attraverso<br />
Rendina, un’altra magia; la villa di Plinio il<br />
Giovane a Laurento. “fuggo l’aria impura di<br />
Roma, le ipocrisie sociali e mi rifugio a Laurento<br />
dove la mia villa tra porte e finestre pare si specchi<br />
in tre mari il verde il cielo e il mare vero e proprio”<br />
scriveva Plinio ad un amico duemila anni fa. Come<br />
non sentire il desiderio di rivivere le sue emozioni?<br />
Roberto Rizonico<br />
RomaSpendeBene<br />
anche per i libri<br />
In oltre 50 librerie cittadine, in appositi spazi<br />
contrassegnati dal logo RomaSpendeBene, si possono<br />
trovare da febbraio libri a prezzo scontato<br />
delle maggiori case editrici romane. La riduzione<br />
del 15% viene applicata su un titolo diverso<br />
per ogni mese e riguarda una novità editoriale<br />
o un libro di catalogo pubblicato da non più di 1<br />
anno, con prezzo di copertina compreso tra 8 e<br />
20 euro.<br />
L’accordo tra <strong>Amministrazione</strong>, librerie ed editori<br />
prevede che l’iniziativa, in via sperimentale,<br />
abbia una durata di tre mesi, che saranno prorogati<br />
in caso di esito favorevole. Già oltre 20 le<br />
case editrici che hanno aderito alla proposta. Un<br />
primo elenco, stilato al momento della firma dell’accordo,<br />
comprende: Armando, Astrolabio,<br />
Contrasto, Donzelli, Edizioni E/O, Ediesse,<br />
Nottetempo, Fanucci, Fermento, Hermes, La<br />
Nuova Frontiera, Lapis, Magi, Mediterranee,<br />
Minimum Fax, Nuove Edizioni Romane, Robin,<br />
Palombi, Salerno, Sovera, Voland.<br />
M.Z.<br />
in<br />
38 comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
febbraio-marzo 2005
DALLA PARTE DEI LETTORI<br />
a cura di Roberto Rizonico<br />
Noi del concorso interno<br />
Caro Sindaco siamo un gruppo di dipendenti<br />
comunali che hanno a cuore <strong>come</strong> Lei per prima<br />
cosa il bene e gli interessi della Nostra città e dei<br />
suoi cittadini, coinvolti in una vicenda che brevemente<br />
Le sottoponiamo.<br />
Nell’anno 2001 il Comune di Roma ha espletato<br />
un concorso interno per la categoria D1 che ha<br />
visto un totale di idonei di 951 dipendenti, dei<br />
quali sono stati chiamati, fino a giugno 2004, ad<br />
assumere la nuova qualifica numero 630.<br />
Successivamente è stato bloccato lo scorrimento<br />
della graduatoria, nonostante tutte le parti<br />
sociali coinvolte, in particolare vedi ordine del<br />
giorno del Consiglio Comunale n. 175 del 31<br />
Luglio 2003 votato all’unanimità e la nota del<br />
Coordinatore RSU n. 228 del 21/Gennaio c.a.<br />
ne invocavano l’integrale scorrimento, per sopperire<br />
alla grave carenza di tali figure professionali<br />
all’interno dell’organigramma del Comune<br />
di Roma, con particolare urgenza per i Municipi.<br />
Lo scorrimento integrale della graduatoria è<br />
un’operazione a costo zero per le casse<br />
Comunali, mentre darebbe un giusto riconoscimento<br />
ad un gruppo di lavoratori, che tanto si<br />
sono impegnati per superare le prove del concorso,<br />
per migliorare la loro posizione personale,<br />
all’interno di un progetto complessivo di<br />
miglioramento della macchina capitolina.<br />
Per uscire dall’attuale fase di promesse, aspettative<br />
e delusioni è opportuno che Lei Signor<br />
Sindaco ci dedichi un po’ del suo tempo per trovare<br />
una soluzione definitiva a questo problema,<br />
anche se lo facciamo con un certo pudore,<br />
perché sappiamo quanto è gravoso per Lei<br />
amministrare la nostra città.<br />
Con Stima il coordinamento degli idonei al concorso<br />
per I.D.A.<br />
Anna Maria Rivenda, Rita Di Gianbernardino,<br />
Maria Elvira Tempesta, Furio Venturini, Angela<br />
Lollobrigida, Giuseppe De Rossi, Elio Perrone.<br />
Per comunicazioni contattare Elio Perrone<br />
Tel. 06 69606658<br />
febbraio-marzo 2005<br />
in<br />
comune omune<br />
mensile dei dipendenti del Comune di Roma<br />
BUONO A SAPERSI<br />
L’indirizzo giusto<br />
Per contattare la redazione in modo diretto e<br />
veloce, basta scrivere all’indirizzo di posta elettronica<br />
creato apposta, indicando anche un recapito<br />
telefonico.<br />
L’indirizzo è incomune@comune.roma.it<br />
Una musica inaspettata<br />
La Banda Musicale del Corpo della Polizia<br />
Municipale sta completando la procedura per<br />
inserire nuovi musicisti. Ma, per le prossime<br />
occasioni può essere utile sapere che possono<br />
far parte della Banda Musicale della Polizia<br />
Municipale anche i dipendenti in <strong>servizi</strong>o del<br />
Comune di Roma che per i concerti indossano<br />
l’uniforme storica o ordinaria del Corpo<br />
Gemma:<br />
un’occupazione stabile per 148 lavoratori<br />
Assunti a tempo indeterminato 148 giovani laureati<br />
e diplomati con un’età media di 30 anni da<br />
Gemma, l’azienda impegnata per la regolarizzazione<br />
delle posizioni tributarie (Ici, Iciap, Icp,<br />
Cosap, Tari, TarSu) e per le verifiche sul territorio<br />
(Condono Edilizio e lotta all’abusivismo).<br />
I giovani lavoratori erano già formati in Azienda<br />
con contratti di formazione o a tempo determinato<br />
e quindi costituiscono una risorsa immediata<br />
per le attività dell’azienda.<br />
Le assunzioni si inseriscono nella politica globale<br />
di investimento nelle risorse umane perseguita<br />
da Gemma. Infatti nel 2004, sono stati 16 i<br />
corsi di formazione e di aggiornamento, che<br />
hanno coinvolto quasi tutto il personale e, ad<br />
oggi, sono stati programmati già 15 corsi per il<br />
2005, con un totale di 28.086 ore di formazione.<br />
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