1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere

Azienda Territoriale
Edilizia Residenziale Pubblica
Del Comune di Roma
COMUNE DI ROMA
Assessorato Periferie Sviluppo Locale e Lavoro
Dipartimento XIX - Politiche sviluppo e recupero periferie
U.O. n. 4 – Sviluppo locale sostenibile partecipato
MUNICIPIO
ROMA XVIII
MUNICIPIO
ROMA XIX
REGIONE LAZIO
ALLEGATO A
Programma Innovativo in ambito urbano
“Contratti di quartiere II”
Primavalle – Torrevecchia
(Bando di gara - deliberazione Giunta Regionale n° 922 del 26 settembre 2003)
Gruppo di Progettazione per il Comune di Roma
Responsabile del procedimento di pianificazione, coordinamento generale, coordinamento urbanistico - ambientale
arch. Mario SPADA
Progettazione architettonica: arch. Sandro ROSATI (coordinamento) arch. Anna PARASACCHI, arch. Simona GRECO
(stage) arch. Sonia MONOPOLI (stage), ing. Alessandro CADONI (stage)
Collaborazione tecnica: I.T. SIT Simonetta CIANFANELLI , I.T. SIT Carmine Giuseppe SANTONE, Geom Massimiliano
LOMBARDO, Giuseppe Maria PENNISI (servizio civile sostitutivo)
Progettazione partecipata e comunicativa: dott. Livio LAI (coordinamento), I.T. SIT Lucia D’ABARNO, arch. Micol AYUSO
(stage), arch. Sonia MONOPOLI (stage), arch. Simona GRECO (stage), arch. Angelica FORTUZZI (stage)
Indagini sociali e demografiche: dott.ssa Antonia ORTU (coordinamento), T. SIT Enzo DE VIRGILIIS,
Dott.ssa Stefania ZANDA (consulente), collaborazione: T.SIT Elena SCALA
Layout grafico: A. SIT Daniela MANCINI
Collaborazioni:
Supporto amministrativo: dott. Sergio CRISANTI – dott.ssa Giovanna PALENA
Supporto cartografico : arch. Michele ANTONUCCI
Collaborazione redazionale: T. SIT Rita CALENDA
Gruppo di Progettazione A.T.E.R
Gruppo di lavoro: arch. Rocco FRADUSCO – arch. Paola COLONNA – arch. Maurizio IACOBELLI geom. Maurizio VENTURI
geom. Roberto FANTASTICHINI
Responsabile del Contratto di Quartiere II
Comune di Roma: arch. Mario SPADA ATER: Francesco IULA Municipio XVIII Municipio XIX: geom. Antonio MARANO
PROPOSTA DI CONTRATTO DI QUARTIERE

Indice
I PROPOSTA DEL CONTRATTO DI QUARTIERE
1 Elementi costitutivi del contratto di quartiere
1.1 Localizzazione dell’ambito d’intervento
1.2 Inquadramento storico e urbanistico
1.3 Piani e programmi di sviluppo urbano
1.4 Caratteri socio - demografici
1.5 Analisi economica
1.6 Schede statistiche
2 Finalità del contratto di quartiere
3 Il processo partecipativo
3.1 La metodologia
3.2 Le fasi della progettazione partecipata
II INTERVENTI E RISORSE FINANZIARIE
1 Inquadramento urbanistico e ambito di intervento
1.1 Estratto PRG vigente attuale destinazione d’uso
1.2 Estratto PRG adottato variante destinazione d’uso
1.3 Perimetro della zona di recupero e P. d. Z.
1.4 Inquadramento territoriale d’intervento
1.5 Mappa del degrado
2 Descrizione degli interventi previsti
2.1 Interventi edilizio-urbanistici per i quali si richiede il finanziamento
2.2 Interventi edilizio-urbanistici finanziati dal Comune o da altri Enti
2.3 Interventi di sostegno sociale ed economico
Primavalle “Piazza Clemente XI”
( foto storica )
III PROGETTO PRELIMINARE
1.1 Ristrutturazione edificio “D” ex dormitorio – Progetto A
1.2 Ristrutturazione portineria ex dormitorio – Progetto B
1.3 Sistemazione viaria e arredo urbano di Via Ascalesi - Progetto C
1.4 Sistemazione aree interne centro civico – Progetto D
1.5 Scuola XXV Aprile – sistemazione giardino – Progetto E
1.6 Completamento di Via Sfrondati – Progetto F
IV PROGRAMMA DI SPERIMENTAZIONE
V SCHEDA RIASSUNTIVA DELLE RISPOSTE AGLI INDICATORI SEGNALATI ALL’ART. 7 DEL
BANDO REGIONALE
ALLEGATI:
Tav. 01
Tav. 02

I – PROPOSTA DEL CONTRATTO DI QUARTIERE

1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere
1.1 Localizzazione dell’ambito dell’intervento
L’area di interesse individuata dal Contratto di Quartiere II si sviluppa in due distinti interventi; il primo nel
quartiere di Primavalle nel Municipio XIX, circoscritto ad ovest da via Pietro Bembo, a nord va oltre P.zza
Capecelatro, a est da via Battistini, a sud da P.zza Clemente X con una propaggine fino a via Boccea.
Il secondo è inserito nel territorio del Municipio XVIII, nell’ambito del PdZ di Torrevecchia e nelle aree limitrofe,
circoscritta a nord dalla valle che la divide dall’insediamento di Quartaccio e a sud da via di Torrevecchia.
E’ un’area storica della periferia romana, particolarmente significativa per ciò che concerne l’edilizia residenziale
pubblica. Nel comprensorio infatti, nonostante le modificazioni create dagli insediamenti di origine abusiva, è
ancora possibile “leggere” la storia dell’urbanistica e delle tipologie degli insediamenti pubblici, a partire dai lotti
degli anni ’30, fino ad arrivare all’edificazione intensiva degli anni ’80.
1.2 Inquadramento storico e urbanistico
Dalle origini al primo dopoguerra
Primavalle è una delle dodici borgate ufficiali edificate durante il periodo fascista per accogliere la popolazione
allontanata dal centro storico a seguito degli abbattimenti del tessuto medievale, operato per la realizzazione delle
grandi arterie previste dal PRG del 1931. In particolare gli abitanti di Primavalle provenivano dalla zona di Spina di
Borgo dove venne realizzata Via della Conciliazione.
Nella zona prescelta per la realizzazione della nuova borgata erano già presenti alcune “casette minime” per il
ricovero degli sfollati, un dormitorio pubblico del Governatorato, una scuola elementare ed una piccola chiesa in
Piazza Clemente I. L’insediamento dei nuovi abitanti della borgata fu traumatico, si trovarono in una zona distante
circa nove chilometri dal centro cittadino, mal collegata (un unico tram dalla Pineta Sacchetti), alloggiati in edifici
carenti di servizi igienici.
L’edificazione del nuovo insediamento fu iniziata a partire dal 1936 dall’allora IFCP su progetto dell’architetto
Guidi. La borgata, inaugurata nel 1939, si sviluppava lungo l’asse viario centrale di Via di Primavalle (oggi Via
Borromeo) orientato sud-est nord – ovest, con un tracciato ortogonale ad esso riferito. Il progetto del Guidi
prevedeva la realizzazione di una serie di servizi che furono solo in minima parte edificati, così come avvenne per
la previsione di collegamenti viari più agili con il resto della città. Nell’immediato dopoguerra la borgata doveva
affrontare numerosi problemi: le condizioni abitative insoddisfacenti, la carenza dei servizi, l’inefficienza del
trasporto pubblico.
Ambito territoriale del contratto di quartiere

1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere
IMMAGINI DELLA STORIA DI PRIMAVALLE
Giochi
Bambini
Manifestazione
Baracche
Trasloco
IACP
Per gentile concessione della Biblioteca di Via Borromeo

1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere
L’edilizia degli anni ‘60 e 80 e il P.d.Z. di Torrevecchia
La borgata viene completata negli anni ’50, anche se la carenza di servizi perdurerà fino ai giorni nostri. Le nuove
tipologie modificarono l’originario assetto semirurale, caratterizzato da casette basse e piccoli orti. Il nucleo
originario del quartiere andrà sempre più ad assumere un ruolo di centralità nei confronti delle aree limitrofe, in
parte caratterizzate da uno sviluppo edilizio spontaneo, soprattutto nella parte nord del quartiere.
Il processo di risanamento di Primavalle ha avuto un impulso particolare a seguito dell’approvazione della legge
457/78 che ha consentito la predisposizione di un apposito piano di recupero. Tra la fine degli anni ’70 e la prima
metà degli anni ’80 si assiste ad uno dei primi interventi che determineranno l’espansione del quadrante
occidentale della città. All’interno del P.d.Z. di Torrevecchia, un comprensorio di oltre 24 ettari, vengono realizzati
1074 alloggi in grado di accogliere 3600 residenti. L’intervento che recepisce le nuove normative finalizzate al
risparmio dei costi e alla accelerazione dei tempi di realizzazione risulta di rottura rispetto alle precedenti tipologie
edilizie di tipo estensivo.
L’assetto e le problematiche attuali
Primavalle presenta problemi di congestione delle reti locali comuni a tutta la periferia romana, che a causa
dell’orografia accidentata, della scarsità di nodi di accesso alla città e dalla distanza e scarsa efficienza del GRA,
risultano particolarmente aggravati. La circolazione interna è ostacolata anche dalla sovrapposizione (soprattutto
su Via di Torrevecchia) del traffico legato alle attività commerciali su quello interquartiere e dalla carenza di
parcheggi.
Il sistema del trasporto pubblico su ferro è retto dalla linea FM3 e dalla linea A della metropolitana, la cui fruizione
è in parte limitata dalla mancanza di parcheggi di scambio.
Gli spazi d’uso pubblico sono carenti, con esclusione delle zone di edilizia residenziale pubblica che mantengono
l’originaria tipologia abitativa a “lotti” caratterizzata da ampie aree di distacco e corti interne tra gli edifici. Queste
aree presentano però fenomeni di degrado per scarsa manutenzione ed abbandono.
Sono inoltre carenti gli spazi d’uso pubblico, le aree verdi e gli spazi associativi, con la sola esclusione dell’area
dell’ex dormitorio che mostra anch’essa elementi di degrado ed edifici occupati da senza casa. Nonostante questi
fattori il nucleo storico di Primavalle costituisce ancora il luogo centrale dell’intera area e sopporta perciò anche
una consistente domanda di servizi proveniente dai quartieri limitrofi.
foto zenitale dell’area del centro civico e dei lotti
IACP originari
1.3 Piani e programmi di sviluppo urbano
Il Nuovo Piano Regolatore Generale
Individua e valorizza la centralità locale di Primavalle – Torrevecchia, collocata lungo l’asse di Via Federico
Borromeo, costituita sul lato est dal tessuto residenziale storico e dal lato ovest da una vasta area dedicata a
servizi pubblici: scolastici, sociali, sanitari, ecc. La centralità intende rafforzare la qualità architettonica
dell’insediamento originario di Primavalle, connettendo gli spazi aperti e riorganizzando i percorsi, i servizi ed il
centro culturale della via. La centralità locale comprende anche le aree destinate a verde in Via Ascalesi (la cui
realizzazione sarà avviata a giugno 2004) e l’area di Via Giovanni X, attualmente utilizzata a mercato,
ma che prevede anche una dotazione di verde.
Il comprensorio di Torrevecchia

1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere
Le previsioni di Piano prevedono inoltre la realizzazione di due fermate della metropolitana: in Via Bembo e in Via
di Torrevecchia. L’area dell’ex – ospedale S. Maria della Pietà sarà risanata e svolgerà un ruolo di centralità a
livello urbano con funzioni di direzionalità pubblica, università e ricerca e funzioni di centralità locale con la
localizzazione del Municipio e servizi locali.
Il programma di recupero urbano di Primavalle – Torrevecchia
Il programma di recupero ex art.11 L.493/93 è fortemente centrato sulla riorganizzazione del sistema della
mobilità. In particolare il programma interviene per facilitare sia la mobilità tra le singole parti dell’area, sia ad
agevolare i flussi del traffico di attraversamento attraverso la realizzazione della cosiddetta “Via Trionfale bis”. La
Giunta Comunale peraltro ha già approvata la delibera per il raddoppio della Via Trionfale nel tratto Via Stresa –
Via Chiarugi.
L’accesso al Grande Raccordo Anulare sarà migliorato attraverso la realizzazione di tre svincoli completi che
l’ANAS ha programmato: Montespaccato, Via Casal del Marmo, Via Trionfale a cui si aggiunga la
razionalizzazione dello svincolo di Via Boccea. Il PRU prevede inoltre interventi di razionalizzazione su Via
Battistini (parcheggi, spazi pedonali), e la realizzazione di una pista ciclabile da Via della Pineta Sacchetti fino alla
fermata metro.
Gli interventi di carattere ambientale
E’ prevista la realizzazione di una pista pedonale – ciclabile lungo Via Mattia Battistini, da Via della Pineta
Sacchetti al Capolinea della metro A, con sistemazione dei parcheggi e la realizzazione di un parco in via
Garlenda (PRU). E’ inoltre in fase di progettazione esecutiva il Parco di Via Ascalesi e sono già in appalto i lavori
per la sistemazione di Piazza S. Zaccaria Papa.
Lotto ATER su Via Borromeo
L’area dell’ex – dormitorio dove
sorgerà il centro civico
Un edificio ATER di Via Bembo

1. Elementi costitutivi del contratto di quartiere

1.Elementi costitutivi del contratto di quartiere
1.4 Caratteri socio-demografici
Gli ambiti d’intervento del Contratto di quartiere “Primavalle-Torrevecchia ” si situano nei Municipi XVIII e XIX, più precisamente
interessano le zone urbanistiche 18c “Fogaccia” e 19b “ Primavalle” alle quali abbiamo fatto riferimento per una serie di confronti
statistici col Municipio XIX e la città di Roma.
I due Municipi hanno un totale di 313.509 abitanti distribuiti su una superficie totale di 19.513,31 ha, così divisi, 178.736 abitanti il
Municipio XIX su una superficie di 13.128,31 ha, 134.773 il Municipio XVIII su una superficie di 6.866,99 ha. Il peso demografico
dei due Municipi rispetto al totale della popolazione romana è del 11,2%, il tasso di disoccupazione (dato riferito al censimento del
1991 giacché non ancora disponibili i dati dell’ultimo censimento della popolazione) è del 23,1%, di 0,4 punti percentuali superiore
al tasso romano.
La zona urbanistica “Primavalle” evidenzia una concentrazione della popolazione municipale, costituisce il 3% del territorio del
Municipio XIX ed in essa risiede circa il 35% della popolazione dell’intero Municipio; con un’estensione di 392 ha ha popolazione
al 2002 (dati CEU) di 63.095 residenti. Il valore medio romano della densità territoriale è pari a 21,8 ab/ha, il valore del XIX
Municipio è pari a 13,6 ab/ha, a Primavalle si riscontra una densità territoriale di 161 ab/ha (erano 168 nel 1995). Nella zona
urbanistica di “Fogaccia” la densità abitativa è migliore, anche se ben oltre la media del Municipio e della città, con 52,6 ab/ha.
Sommando le due zone abbiamo una densità di 97,9 ab/ha.
Dal 1997 al 2002 si registra un lieve, ma costante calo demografico concentrato nella parte attiva della popolazione soprattutto
nella fascia dai 20 ai 29 anni che subisce una diminuzione superiore a quella dell’intera popolazione (- 2.425 la fascia 20-29, -
2.000 l’intera popolazione) e distribuita in maniera equilibrata tra i sessi. Da ciò si può ipotizzare che le coppie che si accingono a
formare una famiglia tendono ad andare via dal quartiere e cercare stabilità altrove.
La popolazione al di sotto dei 15 anni si è mantenuta stabile nell’ultimo quinquennio e si attesta sui valori percentuali cittadini
anche se è inferiore ai valori percentuali del Municipio.
Il tasso di disoccupazione è del 23,1: 3,8 punti in più dei due Municipi e 4,2 punti in più del tasso cittadino; se consideriamo il
tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 26,39: ben 4 punti superiori al tasso cittadino e 4 punti superiore al tasso medio
dei due municipi. Come ne deduciamo la disoccupazione, pur se rilevante in tutta la popolazione è maggiormente concentrata
nelle fasce giovanili.
L’indice di senilità è pari a 137,8, inferiore a quello romano del 151,7. L’indice di carico economico (rapporto % tra la somma
della popolazione con meno di 14 anni e maggiore di 65 anni, con quella d’età tra i 14 ed i 65 anni) è del 46,3 a fronte del 44,2 del
Municipio XIX e del 42,7 nella città di Roma. Il tasso di scolarità 6-13 anni è di 98, leggermente più alto di quello dei due
Municipi, (97,7) e della città di Roma, (97,6).
La percentuale di dirigenti, direttivi, quadri, ed impiegati è di oltre 12 punti inferiore alla media romana e di oltre 9 punti inferiore ai
due Municipi.
Nettamente inferiore alla media cittadina e municipale è la percentuale dei laureati: il 5% a Primavalle che scende addirittura a
2,83% nella zona urbanistica “Fogaccia” con una media del 3,9%, mentre nei Municipi XVIII e XIX siamo al 12,7% e 8,5% a
Roma. Anche la percentuale di diplomati col 24% è inferiore alla media municipale (28%) e cittadina (28,3%).
INDICATORI DI MARGINALITA’ SOCIALE
Densità territoriale
ZONA URBANISTICA Primavalle .- Torrevecchia
ROMA
98ab/ha
21,8ab/ha
la densità territoriale
è di oltre 4 volte la densità media romana
tasso disoccupazione giovanile
ZONA URBANISTICA Primavalle .- Torrevecchia
ROMA
26,3% 22,3%
il tasso di disoccupazione
è di 4 punti percentuali in più del tasso cittadino
percentuale dei laureati
ZONA URBANISTICA Primavalle .- Torrevecchia
ROMA
3,9% 8,5%
la percentuale dei laureati
è meno della metà della percentuale dei laureati romani

1.Elementi costitutivi del contratto di quartiere
TABELLE STATISTICHE
Caratteri del Municipio XVIII e XIX confrontati con le zone urbanistiche
18c (Fogaccia) e 19b (Primavalle) all’interno del cui territorio sono
compresi gli ambiti di intervento del CdQ “Primavalle Torrevecchia” e
l’intera città di Roma
dati CEU 12/2002
Superficie
territoriale ha Maschi Femmine Totale
Densità
ab/ha
Zona
urbanistica
18c e 19b 937 43.677 48.060 91.737,00 98
Municipi XVIII
e XIX 19.513,31 148028 165481 313.509 16,6
Roma 128.530,57 1.333.597 1.468.903 2.802.500 21,8
Caratteri relativi alla zone urbanistiche 18c "Fogaccia" e 19b "Primavalle" , confrontati con i
dati relativi ai MunicipiXVIII e XIX ed alla città di Roma. Sono stati presi in considerazione i
dati esistenti, di fonte Istat, Censimento 1991.
Numero medio occupanti per stanza
Zona urbanistica18c e 19b 0,8
Municipi XVIII e XIX 0,7
Roma 0,7
Percentuale di dirigenti, direttivi,quadri ed impiegati
Zona urbanistica 18c e19b 37,85%
Municipi XVIII e XIX 46,52%
Roma 49,34%
Dati censimento 1991
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
Zone urbanistiche 18c e
19b Municipi XVIII e XIX Roma
M 20,6 16,9 16,6
F 25,5 21,6 22,4
MF 23,1 19,3 18,9
TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
(14-29 anni)
Zona urbanistica 18c e 19b 26,3
Municipi XVIII eXIX 22,3
Roma 22,3
Percentuale di abitazioni occupate di
proprietà pubblica
Zona urbanistica 18c e 19b 11,84%
Municipi XVIII eXIX 6,24%
Roma 10,45%
Tasso di scolarità 6-13 anni
Zona urbanistica 18c e 19b 98,0
Municipi XVIII eXIX 97,7
Roma 97,6
Percentuale di popolazione
con meno di 15 anni
Zona urbanistica 18c e 19b 17,81%
Municipi XVIII eXIX 13,45%
Roma 13,46%

1.5 Analisi economica
1. Elementi costitutivi della proposta del contratto di quartiere
Nel percorso per l’elaborazione del Contratto di quartiere si è ritenuto che la conoscenza dei luoghi sia
essenziale per l’individuazione degli interventi, e che quindi lo studio del territorio sia importante per individuare
le risorse attualmente disponibili e la mancanza di quei servizi che possono fare di Primavalle e Torrevecchia
una centralità locale.
Sulla base di tale contesto si è proceduto alla rilevazione delle attività commerciali al dettaglio presenti sul
territorio e a svolgere un’analisi sul complesso delle suddette attività, tenendo sempre presenti le esigenze
emerse dal processo partecipativo svolto durante la fase iniziale.
L’analisi della rete distributiva è stata svolta considerando un perimetro che racchiude le vie che costituiscono
il tessuto principale attorno all’ asse centrale costituito da Via F. Borromeo: Via di Torrevecchia, Via Pasquale
II, Piazza Clemente XI, Via S. Igino Papa, Via Maglione, Via Maffi, Via Gasparri sino a Largo Donaggio.
Dal punto di vista commerciale la rete distributiva non sembra rispondere alle aspettative della popolazione e
l’offerta dei servizi non risponde alla domanda del territorio soprattutto per ciò che riguarda la cultura in senso
lato, mancano del tutto librerie e le edicole, costituendo solo il 4% del totale degli esercizi commerciali non
alimentari.
Esiste, inoltre, uno squilibrio tra servizi alla persona (es. parrucchiere) e attività di prima necessità come il
fornaio o il Supermercato (Grafico 2). Un abitante di Via P. Bembo per comprare il pane deve percorrere
chilometri di strada, non parlando di Via Ascalesi dove non esiste alcuna attività commerciale.
La tabella ed i grafici mostrano un buon dimensionamento del settore non alimentare dove la tipologia
prevalente è costituita dall’abbigliamento con una percentuale del 18% sul totale degli esercizi non alimentari
seguita da negozi di ferramenta e casalinghi (9%) e dalle cartolerie (5%).
A fronte di tali dati però risulta alquanto carente (Grafico 3) il settore alimentare con la presenza di solo 3
supermercati in tutto il perimetro considerato, pari al 9% del totale degli esercizi alimentari.
Dal grafico 1 si rileva inoltre che la rete distributiva gli esercizi artigiani costituisce solo il 25% del totale e se
guardiamo la ripartizione di tale categoria in artigianato di servizio (meccanici, riparatori, tintoria, calzolai),
artigianato di servizi alla persona (parrucchieri e barbieri) e artigianato di produzione (lavorazione legno,
corniciaio, gelataio etc.) rappresentata dal grafico 4 si nota che i “vecchi mestieri” stanno scomparendo
lasciando il posto alle nuove attività. Tali problematiche risultano maggiormente evidenti dall’analisi Swot dove
si evidenziano i punti di forza e di debolezza del quartiere.
L’analisi ha mostrato l’esigenza di valorizzare alcune realtà economiche in modo da soddisfare una reale
domanda di servizi e quindi predisporre programmi di interventi di rivitalizzazione della rete commerciale al
dettaglio. Emerge infatti la necessità di creare attività in grado di sviluppare forme di aggregazione, botteghe
artigiane, rivendite di giornali e attività legate al commercio equo e solidale e al biologico che sono state
fortemente richieste nel corso della progettazione partecipata.
Grafico 1: rete distributiva
Grafico 2: esercizi per dettaglio alimentare per settore merceologico

1. Elementi costitutivi della proposta del contratto di quartiere
Iniziative per l’incentivazione dell’economia e sviluppo locale
Nella zona di Primavalle e Torrevecchia si interverrà innanzitutto attraverso le risorse finanziarie della legge
266/97, favorendo quindi soggetti svantaggiati e giovani in cerca di prima occupazione o disoccupati. Il
programma di sostegno si basa sullo sviluppo della capacità attrattiva dell’area puntando su attività intese non
solo come valore di scambio, ma anche con carattere sociale con lo scopo di creare posti di lavoro. Commercio
inteso quindi come risorsa, un servizio che deve interagire con gli altri settori e con altri servizi, nel rispetto
dell’ambiente e contribuire alla valorizzazione del territorio.
Il programma di sostegno socio-economico, predisposto sulla base della legge 266/97, prevede due tipi di
interventi. Un primo bando per la gestione di attività che creino aggregazione e che aumentino la rete culturale
di cui la zona risulta carente (pub, libreria, piazza telematica, ecc.), da collocare in locali comunali allestiti
nell’area del centro civico,. Per ciascuna di queste attività sarà erogato un contributo a fondo perduto di
50.000,00 euro.
Il secondo intervento fa rientrare la zona di Primavalle e Torrevecchia nel Bando cittadino della legge 266/97
per interventi di sostegno alle nuove imprese, che prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto fino a
100.000,00 euro per ciascuna attività finanziata.
Le imprese finanziate con i contributi erogati dalla legge 266/97 avranno inoltre l’accesso al credito attraverso il
fondo di garanzia di 500.000 euro, depositato dall’Amministrazione Comunale presso il Credito Cooperativo e
di 250.000 euro presso la Banca Etica.
Grafico 3: esercizi al dettaglio non alimentare per settore merceologico
Analisi Swot
Esercizi commerciali
Punti di forza
• Discreta
concentrazione
punti vendita
nell’asse principale
• Buon
dimensionamento
rete non
alimentare
Opportunità
Incremento dei flussi
economici offerti dal
Contratto di quartiere
Interventi attraverso legge
266/97
Punti di debolezza
• Rete alimentare
insufficiente
• Mancanza rete
culturale (librerie,
edicole)
• Assenza mercato
biologico
• Carenza punti di
aggregazione
(pub, birrerie..)
Minacce
• Evasione della
spesa perché la
zona é carente di
supermercati
• Rischio di perdere
valore di “Polo
commerciale”
• Scomparsa dei
mestieri tradizionali
Grafico 4: ripartizione delle attività artigianali

2. Le finalità del contratto di quartiere
2. Le finalità del contratto di quartiere
L’analisi del contesto ed i dati statistico – demografici ed economici e le riunioni di progettazione partecipata
hanno mostrato che nell’area interessata dal contratto di quartiere esistono problematicità legate alla carenza
di servizi e di spazi socio –culturali, allo stato manutentivo delle residenze e alla situazione occupazionale
locale. Queste tematiche sono state successivamente approfondite nelle riunioni di progettazione partecipata
con gli abitanti che hanno consentito di definire i seguenti obiettivi generali:
- realizzazione della centralità locale di Primavalle e Torrevecchia
- riqualificazione del tessuto residenziale pubblico di Via Bembo
- riconnessione insediamenti residenziali di Torrevecchia
- sviluppo dell’integrazione socio – culturale
- promozione alle attività economiche locali
Per il raggiungimento di questi obiettivi attraverso la partecipazione degli abitanti sono stati definiti i seguenti
interventi.
Realizzazione della centralità locale di Primavalle – Torrevecchia
La realizzazione della centralità locale risponde agli obiettivi di riorganizzazione a piccola scala identificati dal
N.P.R.G. ed ai bisogni di integrazione socio – culturale espressi dagli abitanti.
Il contratto di quartiere prevede perciò di intervenire nell’area di proprietà comunale di Via Borromeo dove
sono già presenti alcuni servizi pubblici ed attività associative. L’intervento prevede la riqualificazione degli
edifici destinati a servizi, e migliorare l’accessibilità tra quest’area e l’adiacente Parco Ascalesi, risolvendo
anche le problematiche legate alla presenza di un edificio occupato da senza casa. Le attività sportive saranno
invece localizzate a Torrevecchia dove sarà realizzato un campo sportivo polivalente in un’area di proprietà
A.T.E.R..
L’area dove sarà realizzato il Parco Ascalesi
Riqualificazione del tessuto residenziale di Via Bembo
Per quanto riguarda la problematicità legata al degrado del patrimonio edilizio residenziale pubblico è emersa
la necessità di un intervento organico sulle parti degradate di via Bembo di proprietà ATER, sulle quali
l'Azienda stessa sta operando già con fondi propri. Un altro intervento di riqualificazione previsto su Via Bembo
prevede la realizzazione di un nuovo edificio residenziale pubblico nell’ambito di un programma di
sperimentazione e la realizzazione di un parcheggio.
Riconnessione degli insediamenti residenziali di Via Torrevecchia
E’ prevista la realizzazione di un tratto di strada parallelo a Via di Torrevecchia. La nuova strada consentirà un
migliore collegamento tra alcuni insediamenti residenziali, oggi fornito solo attraverso via di Torrevecchia.
L’Intervento consentirà di decongestionare in parte Via di Torrevecchia ed agevolare la mobilità interna al
quartiere.
Un’area del centro civico dove sarà realizzato un nuovo accesso al Parco
Ascalesi

2. Le finalità del contratto di quartiere
Favorire l’integrazione socio – culturale
Per raggiunger questo obiettivo è prevista una maggiore caratterizzazione dell’area di Via Borromeo in termini
socio – aggregativi e culturali. Parte degli edifici ospiteranno le associazioni del quartiere e saranno realizzati
spazi per la promozione di attività culturali. Saranno inoltre avviate alcune attività socio – aggregative di tipo
sperimentali quali un centro telematico di quartiere, con gestione pubblico – privata.
Promuovere le attività economiche locali
Per il raggiungimento dell’obiettivo della promozione dell’economia locale è previsto l’uso dello strumento della
legge per n.266/97 per l’autopromozione sociale, attraverso l’emanazione di un bando speciale per la gestione
di attività commerciali in locali comunali e il finanziamento di altre attività secondo i criteri del bando cittadino.
L’area del Parco Ascalesi vista dalla biblioteca comunale di Via Borromeo

3. il processo di progettazione partecipata
3.1 la metodologia
Il programma del presente contratto di quartiere è stato redatto con il contributo attivo degli abitanti del quartiere. La
natura “negoziale” del programma e l’integrazione degli interventi che questo prevede, presuppongono il
coinvolgimento diretto di associazioni locali, operatori economici, rappresentanti istituzionali a livello locale, singoli
abitanti. Il contributo degli attori sociali è essenziale, non solo per definire bene bisogni ed aspettative degli abitanti,
ma anche per ideare interventi che sappiano armonizzarsi coi valori e colla cultura che la comunità esprime.
Quest’Ufficio pertanto, durante tutte le fasi di formulazione del contratto di quartiere, ha predisposto un processo di
progettazione partecipata strutturato, organicamente inserito all’interno della procedura progettuale e formalmente
riconosciuto nell’iter di approvazione del contratto di quartiere.
⇒ CITTADINI
⇒ ASSOCIAZIONI
⇒ COMITATI
⇒ AGENTI ECONOMICI
⇒ MUNICIPIO
⇒ SCUOLE
⇒ SINDACATI
⇒ ENTI ED AZIENDE
soggetti coinvolti nel processo partecipativo
E’ stata adottata una procedura di progettazione partecipata che fa ampio riferimento all’Agenda 21 locale, il
documento siglato nella conferenza su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992. Tale procedura, peraltro, è
già stata sperimentata dall’Ufficio in altri bandi per contratti di quartiere (contratti di quartiere I, contratti di quartiere
Regione Lazio) e nell’organizzazione del Forum Agenda 21 locale di Roma. Il capitolo 28 di Agenda 21, rivolto ai
governi locali, richiede che le Amministrazioni Locali attivino un vasto processo partecipativo, finalizzato alla
costituzione di un forum Agenda 21 locale formato dai portatori di interessi sociali, economici ed ambientali a livello
cittadino. Il compito del forum locale è quello di definire un piano d’azione contenente le strategie per lo sviluppo
locale sostenibile della comunità amministrata, partendo da uno scenario condiviso di sviluppo di medio – lungo
periodo che consideri globalmente gli aspetti ambientali e socio-economici legati alla sostenibilità locale. Dopo
un’assemblea di avvio del processo partecipativo è stato costituito un forum locale che ha lavorato alla definizione
del programma del contratto di quartiere.
⇒ approccio interdisciplinare
che usa i contributi
provenienti da differenti
discipline
⇒ approccio integrato che
nell’analisi e nella
progettazione considera le
interazioni tra le
problematiche ambientali,
economiche e sociali
⇒ visione strategica dello
sviluppo locale
⇒ impegno degli attori coinvolti
nel raggiungere gli obiettivi
Le riunioni del forum locale sono state condotte col metodo dell’action planning, un insieme di tecniche di
progettazione interattiva, sviluppate nei paesi anglosassoni negli anni ’70, che aiutano gli abitanti a definire
programmi per lo sviluppo della loro comunità. Il metodo si basa su una semplice sequenza di procedure operative
che, attraverso un approccio olistico e multidisciplinare, consentono di identificare i problemi, stabilire le priorità,
definire le strategie, implementare gli interventi. Le tecniche utilizzate (focus group, giochi di ruolo, ecc.) tendono
ad esaltare sia i contributi individuali, sia la creatività di gruppo e consentono di mettere in stretta collaborazione
attori locali, tecnici e rappresentanti politici. Fondamentale nell’action planning è la figura del facilitatore, cioè di un
soggetto terzo che propone la condivisione del metodo e delle regole di lavoro, favorisce le dinamiche di gruppo e
garantisce che tutto ciò che emergerà nella riunione (come contributo individuale e come lavoro di gruppo) sarà
riportato in un verbale della riunione che il facilitatore stesso redigerà.
principi metodologici di Agenda 21
⇒ COINVOLGIMENTO
⇒ SVILUPPO DELLA
CREATIVITA’
⇒ LAVORO DI GRUPPO
⇒ TRASPARENZA DEL
PROCESSO
⇒ CONSENSO DIFFUSO
⇒ SVILUPPO DIPARTNERSHIP
alcuni vantaggi delle tecniche dell’action
planning

3. il processo di progettazione partecipata
3.2 Le fasi del processo partecipativo
Il processo partecipativo attivato per l’elaborazione del presente contratto di quartiere è stato articolato in varie
fasi con differenti modalità di coinvolgimento degli abitanti e degli altri attori sociali.
Formalmente il processo è iniziato a luglio 2003 con un’assemblea presso la scuola elementare XXV Aprile di
Via Borromeo, anche se i primi contatti con gli abitanti sono stati presi a partire dal mese di maggio, durante la
fase della ricostruzione del contesto socio-economico e urbanistico di riferimento. Sulla base degli obiettivi e
delle modalità di interazione il processo partecipativo può essere suddiviso nelle seguenti fasi:
1. fase della ricostruzione del contesto: interviste a testimoni privilegiati, analisi SWOT
2. fase della progettazione partecipata: costituzione del forum locale, workshop, mappe affettive
3. fase della verifica: riunioni di presentazione dei progetti.
Complessivamente il processo è durato circa otto mesi: da maggio 2003 a marzo 2004, secondo la seguente
tempistica.
- maggio 2003: interviste a testimoni privilegiati
- giugno 2003: assemblea con i cittadini
- luglio 2003: analisi SWOT con rappresentati di associazioni ed istituzioni locali
- settembre 2003: primo workshop di progettazione partecipata
- ottobre 2003: seminari informativi
- novembre 2003: secondo workshop di progettazione partecipata
- febbraio - marzo: presentazione dei progetti preliminari
1. ricostruzione del contesto
La ricostruzione del contesto sociale, economico e urbanistico ha impegnato l’Ufficio per circa due mesi.
L’analisi è stata svolta in maniera approfondita proprio alla luce degli obiettivi che l’Assessorato alle Periferie si
è posto con il contratto di quartiere: rispondere alle problematiche attuali e stimolare lo sviluppo futuro della
comunità locale. Per fare ciò si è ritenuto di affiancare all’analisi dei dati di natura documentaria, statistica,
economica ed urbanistica, una lettura del quartiere fatta sulla base del vissuto comune, delle percezioni e delle
aspettative degli abitanti. Sono state perciò condotte alcune interviste semistrutturate con alcuni testimoni
autorevoli (rappresentanti della comunità locale ritenuti particolarmente impegnati e a conoscenza della realtà
locale).
Per identificare le potenzialità di sviluppo del quartiere che possono essere mobilitate, agendo sulle risorse
interne e minimizzando i fattori che possono ostacolarlo, abbiamo svolto un’analisi SWOT con alcuni
rappresentanti di Primavalle
L'analisi SWOT è una metodologia nata nel campo dell'economia aziendale oggi molto utilizzata anche nel
campo della pianificazione urbanistica. SWOT è un acronimo formato dalle iniziali delle parole inglesi: forza,
debolezza, opportunità e minacce. L'analisi consiste essenzialmente nella sistematizzazione e classificazione
delle informazioni raccolte su un tema specifico per identificare:
PUNTI DI FORZA
disponibilità alla partecipazione
identità storica e senso della comunità
rete associativa e di aggregazione
sociale
i giovani
la biblioteca di via Borromeo
le grandi aree verdi
il rilancio dell'edilizia pubblica
la struttura urbanistica
Le tappe del processo partecipativo
INTERNA ALLA COMUNITA'
PUNTI DI DEBOLEZZA
carenza di spazi per giovani e
per attività culturali
assenza di strategie per lo sviluppo
economico ed il lavoro
scarsa sicurezza sociale
presenza di povertà
microcriminalità
abbandono scolastico
DIMENSIONE ESTERNA ALLA COMUNITA'
OPPORTUNITA'
prolungamento metropolitana
collegamento GRA
riqualificazione Via Battistini
programma centopiazze
acquisizione del parco Ascalesi
uso sociale e culturale del S.M. Pietà
la struttura urbanistica di Primavalle
MINACCE
degrado del patrimonio pubblico
flussi di attraversamento del quartiere
cementificazione
scarsa efficienza raccolta AMA
impatto polo universitario S.M.Pietà
L’analisi SWOT di Primavalle

3. il processo di progettazione partecipata
Le attività di progettazione partecipata hanno riguardato anche le iniziative di carattere economico. Sono state svolte riunioni specifiche, tra cui un seminario sulle iniziative
per l’imprenditoria giovanile previste dalla legge 266/97 a cui hanno partecipato i tecnici del Dipartimento XIV. Sono state illustrate le opportunità che la legge offre ed è
stata data la disponibilità del Dipartimento a emanare un bando specificatamente mirato alle necessità di Primavalle. Al seminario hanno partecipato anche nuovi
imprenditori di Primavalle che hanno già usufrito della legge ed hanno quindi descritto la loro esperienza.
la verifica
Le indicazioni provenienti dai workshop di progettazione partecipata sono state discusse valutate dal punto di vista della fattibilità tecnica e sono state discusse con i
Municipi e l’ATER. E’ stato concordato un piao di interventi e sono stati elaborati i primi progetti preliminari.Programmi e progetti sono stati sottoposti agli abitanti di
Primaballe e di Torrevecchia per recepire ulteriori indicazioni ed approvazioni.
Alcune fasi del processo partecipativo: le riunioni di progettazione partecipata del forum locale e la mappa affettiva dei bambini

3. il processo di progettazione partecipata
La mappa affettiva di Primavalle
Nell’ambito del Contratto di Quartiere Primavalle, sono state intraprese una serie di iniziative di coinvolgimento
attivo della comunità locale. Ci è sembrato importante , in questa fase di “ascolto”, approfondire anche il punto di
vista di chi, come i bambini, viene spesso escluso dalle consultazioni. Ai bambini e alle bambine del quartiere,
attraverso le insegnanti, abbiamo proposto un lavoro, che si è svolto nei mesi di dicembre e gennaio, con il
supporto tecnico del personale del nostro Ufficio. Il lavoro è una sorta di “costruzione” di una MAPPA DELLE
AFFETTIVITA’, il riconoscimento dei luoghi densi , identificati dai bambini come i luoghi preferiti o, invece, quelli
da cui stare lontani. Attraverso questionari individuali, disegni e quadri di unione (risultato di confronti collettivi)
si è arrivati ad individuare particolari luoghi, nei quali si concentrano le paure, le gioie e le aspettative dei
bambini.
Primo approccio conoscitivo: l’indagine sensoriale
Il lavoro si è svolto in classe, con l’aiuto dell’insegnante e del personale dell’Ufficio, ciascun bambino ha
compilato una scheda sulla quale ha indicato :
Il luogo più bello
Il luogo più brutto
Il luogo che mi fa paura
Il luogo più divertente
Il posto che vorrei non ci fosse
Le motivazioni , sono state oggetto di discussione collettiva e riportate sulla scheda. Il lavoro di sintesi si è
svolto riportando dei simboli adesivi (il faccino che ride, quello che piange, che ha paura…), sulla carta del
quartiere predisposta e colorata. L’ultima domanda, “il luogo che vorrei ci fosse “ è stato identificato attraverso
un disegno.
Analisi dei risultati : Primavalle , classi I A, II A, II B, II C Scuola Elementare XXV Aprile
L’analisi delle risposte dei bambini configura intanto una buona capacità di orientamento nel quartiere ed anche,
vista l’età, di riconoscimento dei luoghi sulla carta. Le provenienze, ragionando in termini del rapporto casascuola
sono varie: la maggior parte dei bambini vive a Primavalle ed in particolare nelle case popolari adiacenti
la scuola, frequenta i luoghi, mercati, negozi, del quartiere, altri, in percentuale ridotta, ma comunque esistenti
vivono in quartieri limitrofi, Torrevecchia, Monteverde.
Le motivazioni che spingono a scegliere un luogo piuttosto che un altro sono state anche discusse
collettivamente e l’analisi dei Perché diventa significativa. Le risposte che seguono sono state inserite in ordine
crescente di preferenza. I Bambini della classe I hanno risposto alle prime due e alla ultima domanda, spesso
tralasciando le motivazioni, ma disegnando il luogo desiderato.
Il posto che vorrei ci fosse:
viene disegnato, e i disegni dei bambini si colorano di giostre, parchi, piscine, altalene, ludoteche. E’ evidente il
richiamo allo spazio ludico, soprattutto all’aperto. Incrociando i dati tra il posto più bello e divertente del
quartiere( il Parco Igino Papa) e i desideri andrebbe rafforzato il sistema del verde attrezzato, anche
considerando la Scuola stessa come una risorsa importante per il quartiere.
Il posto più bello: totale 67 bambini
Il cortile della scuola: Ci sono gli amichetti- perché
n.28
si impara tante cose, ci sto
bene,
Parco di via Si gioca
Battistini:n.10
Parco S. Igino Papa: È pulito, si gioca
n. 6
Il giardino di casa ( le
case popolari) : n. 5
Cinema Galaxi:n.3
Parco a
Torrevecchia:n.2
Casa mia (altre):n.2
Parco di
Palmanova:n.1
Piazza Capecelatro:
n.2
I negozi: n. 3
Giardini di
Monteverde:n.1
Tutto: n.1
Il giardino di casa
mia:2
La palestra della
scuola:N.1
Si gioca
Si gioca
Mi diverto, ci sono tante cose
Si gioca
Faccio ginnastica
Il posto più brutto: totale n. 32
Vai Ascalesi : n.8 E’ buio, è sporco, è
pericoloso
Vai Borromeo: n.4 Ci sono le macchine
Il supermercato: n.3 Mi annoio, rubano
Il mercato:n.3 C’è troppa gente, perché
rubano, perché mi annoio
Il cortile della scuola: Ci sono i sassi
4
Non c’è: n. 5
Piazza Clemente XI C’è troppo traffico
:n. 1
Lo sfasciacarrozze di
via Battistini: n.2
I marciapiedi:n.2 Sono sporchi

3. il processo di progettazione partecipata
Il posto più divertente: n. 34
Il parco S. Igino Perché ci sono i giochi-
Papa: n. 7 perché è bello
La sala giochi:n.6 Si gioca
Ludoteca: n. 5 Si gioca
Casa mia: n. 5 Gioco alla play station- ci
sono tanti giochi
Le giostre di
Torrevecchia: n 4.
Il giardini di scuola: Ci sono gli amici
n.4
Il cinema Galaxi: n.2 Guardo i film
La piazza Clemente
XI: n.1
Il posto più pericoloso: n.34
La strada (f. E’pericoloso, ci sono le auto,
Borromeo): n. 28 perché ci si perde
Il mercato: n.4 Ci sono i ladri
Il giardini di scuola: Ci sono i sassi e si cade
n.2
Il posto che vorrei non ci fosse:
Il mercato: n.4 Rubano
Il Supermercato: n.7 E’ pericoloso, perché ci sono
tante persone, perché rubano
Il giardino di scuola: Si cade
n.2
Casa mia: n.2 E’ brutta