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contro canto di T<strong>it</strong>o Cortese<br />

16<br />

Parliamoci chiaro<br />

Troviamo le parole giuste per capire la crisi.<br />

Quelle “non giuste” per troppo tempo hanno contribu<strong>it</strong>o<br />

a confondere luci e ombre della realtà.<br />

“Ha da<br />

passa’ ’a nuttata”, ammoniva<br />

il grande Eduardo.<br />

Ma quando sarà passata,<br />

questa lunga notte<br />

della crisi che sembra non finire mai,<br />

avremo almeno cap<strong>it</strong>o qualcosa che<br />

ci aiuti a non ricascarci Molte voci<br />

autorevoli hanno ricordato, in questi<br />

mesi e anni difficili, che ogni crisi può<br />

fornire l’occasione non soltanto di una<br />

ripresa, il che è abbastanza naturale,<br />

ma di un rilancio, un deciso scatto in<br />

avanti, un cambiamento in grado di<br />

aprire prospettive nuove per realizzare<br />

un futuro migliore. E allora diventa<br />

determinante, mentre la crisi è ancora<br />

in atto, cercare di capire quello che<br />

sta accadendo, quali le motivazioni<br />

profonde e perciò forse<br />

meno apparenti, quali<br />

le direzioni sbagliate<br />

su cui si sono avviati i<br />

percorsi per arrivare ai<br />

risultati negativi, talvolta<br />

disastrosi, che si<br />

vorrebbero ev<strong>it</strong>are per<br />

l’avvenire. Per cercare<br />

di capire servono prima<br />

di tutto le parole<br />

giuste. Non sempre le<br />

parole giuste sono quelle correnti, le<br />

parole in voga. Proprio talune delle parole<br />

più in voga si dimostrano spesso,<br />

alla prova dei fatti, veicolo di messaggi<br />

mistificanti, che non aiutano a capire,<br />

anzi lo impediscono. Nella crisi in cui<br />

tuttora ci dibattiamo si sono sent<strong>it</strong>i e si<br />

sentono gli echi di queste mistificazioni<br />

portate da parole che imperversano<br />

nel linguaggio comune. Sono, di per<br />

sé, parole innocenti, ma l’uso che se<br />

n’è fatto e i significati di cui si sono caricate<br />

le hanno rese strumenti di una<br />

lettura parziale se non distorta della<br />

realtà. Arrischio un esempio, tra i tanti<br />

possibili: per trent’anni si è parlato<br />

di Nord Est come si può parlare dei miracoli,<br />

con ammirazione, con devozione,<br />

quasi con esaltazione: comunque<br />

senza alcun approccio cr<strong>it</strong>ico, come<br />

appunto si conviene ai miracoli. E passi<br />

per la trasposizione di un’esperienza<br />

di imprend<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à diffusa, in sé<br />

sicuramente straordinaria, al rango di<br />

“modello” dello sviluppo socio-economico<br />

di un terr<strong>it</strong>orio: ma presto non si<br />

è trattato più neppure di questo, perché<br />

dire Nord Est ha fin<strong>it</strong>o per indicare<br />

un vero e proprio modello di v<strong>it</strong>a, di<br />

civiltà, di futuro – fondato sostanzialmente<br />

sul mettere guadagno e successo<br />

davanti a tutto – in altri termini un<br />

riferimento complessivo di valori: ed è<br />

qui che la parola Nord Est è diventata<br />

mistificante, intrecciandosi con tutte<br />

quelle altre che hanno contribu<strong>it</strong>o in<br />

questi decenni a confondere le luci e le<br />

ombre della nostra realtà, a impedirci<br />

di distinguere i germi della crisi che infestavano<br />

le fibre della nostra cultura,<br />

diciamo i suoi valori condivisi. Saperle<br />

riconoscere almeno adesso per quello<br />

che sono, queste parole “non giuste”,<br />

può aiutare a diradare le nebbie della<br />

confusione che sembra avvolgere questo<br />

nostro tempo. ❚<br />

beni di consumo di R<strong>it</strong>a Nannelli<br />

L’ora del tech<br />

Tra i più desiderati il frigorifero che segnala<br />

gli alimenti in scadenza (per il<br />

62,2 per cento delle famiglie) e che indica<br />

quali cibi stanno per finire (per il<br />

32,3 per cento). Gli elettrodomestici che<br />

gli <strong>it</strong>aliani vorrebbero in casa, secondo<br />

una recente indagine, sono intelligenti<br />

e super tecnologici: c’è il forno che ti fa<br />

trovare la cena pronta, la lavatrice che<br />

decide temperatura e tipo di lavaggio e<br />

consiglia gli orari in cui si risparmia energia.<br />

In particolare il sogno delle signore<br />

è di gestire il frigorifero da lontano (28,9<br />

per cento), ma c’è anche chi desidera<br />

apparecchi che si autopuliscano, chi una<br />

funzione per vederne il contenuto senza<br />

aprirlo, e che il forno dia suggerimenti<br />

per la preparazione di piatti perfetti (27,4<br />

per cento). Indovinate chi vorrebbe una<br />

casa tutta hi-tech da programmare “a distanza”<br />

Le donne, di età compresa tra i<br />

25 e i 34 anni, perché almeno gli elettrodomestici<br />

diano una mano.

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