30.01.2015 Views

anatomia del neurone - CPRG

anatomia del neurone - CPRG

anatomia del neurone - CPRG

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

la costruzione<br />

<strong>del</strong> <strong>neurone</strong><br />

il mitocondrio è costituito da due membrane e da due scomparti, il piu' ampio dei quali<br />

forma la matrice mitocondriale. Il mitocondrio e' avvolto da una membrana limitante<br />

esterna di circa 60 Å (angstrom) ricca di porine. Racchiusa da questa membrana e da essa<br />

separata da uno spazio di circa 60-80 Å, vi è una membrana interna che a tratti si solleva<br />

entro la cavita' <strong>del</strong> mitocondrio formando pieghe complesse, dette creste mitocondriali.


la costruzione<br />

<strong>del</strong> <strong>neurone</strong><br />

La membrana interna divide il mitocondrio in due scomparti: la camera esterna compresa<br />

tra le due membrane e che occupa la parte centrale <strong>del</strong>le creste, e la camera interna<br />

limitata dalla membrana interna. La camera interna contiene un materiale detto matrice<br />

mitocondriale (ricca di ribosomi). Le creste mitocondriali formate dalle estroflessioni<br />

<strong>del</strong>la membrana interna, costituiscono <strong>del</strong>le pieghe che non interrompono la continuità<br />

<strong>del</strong>la camera interna.


la costruzione<br />

<strong>del</strong> <strong>neurone</strong><br />

il mitocondrio è la sede <strong>del</strong>la respirazione cellulare<br />

nell’organulo entrano grassi, zuccheri e proteine sotto forma di acido piruvico oltre ad<br />

ossigeno


la costruzione<br />

<strong>del</strong> <strong>neurone</strong><br />

l’acido piruvico è sottoposto ad una serie di reazioni biochimiche (ciclo di Krebs)<br />

si ha l’aggiunta di un gruppo fosfato all’adenindifosfato (ADP) dando vita<br />

all’adenintrifosfato (ATP)<br />

per ogni molecola di acido piruvico vengono prodotte 17 molecole di ATP ovvero la<br />

benzina <strong>del</strong>la cellula nervosa


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

la membrana neuronale<br />

è una barriera che si frappone per contenere il citoplasma all’interno <strong>del</strong> <strong>neurone</strong>, esclude<br />

sostanze dannose <strong>del</strong> fluido extracellulare.<br />

ha spessore di circa 5nm ed è costellata di proteine le quali svolgono un’azione di<br />

pompaggio attivo di sostanze dentro e fuori la cellula. altre proteine invece sono selettive<br />

per il passaggio di determinate sostanze.<br />

le proteine di membrana <strong>del</strong> <strong>neurone</strong> sono specifiche per il distretto d’interesse: quelle<br />

<strong>del</strong> soma saranno diverse da quelle dei dendriti<br />

non è possibile comprendere il funzionamento dei neuroni prescindendo dalle proprietà<br />

morfologiche ed elettriche <strong>del</strong>le diverse membrane


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

la struttura sulla quale poggia la membrana neuronale è il citoscheletro<br />

i componenti fondamentali <strong>del</strong> citoscheletro sono:<br />

microtubuli<br />

microfilamenti<br />

neurofilamenti


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

Citoscheletro Statico (microtubuli e neurofilamenti)<br />

Citoscheletro Dinamico (microfilamenti e proteine contrattili associate)<br />

microtubuli<br />

Sono organuli citoplasmatici presenti in tutte le cellule. Appaiono al<br />

microscopio come strutture cilindriche cave, con un diametro di 25 nm ed<br />

uno interno di 15 nm.<br />

In sezione longitudinale i microtubuli appaiono come bastoncini di lunghezza<br />

variabile che può raggiungere 20-60 μm.<br />

La parete dei microtubuli è composta da una serie di unità sferoidali ordinate<br />

rigidamente di 4 nm. Ogni subunità corrisponde ad una molecola di<br />

tubulina


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

microtubuli<br />

La tubulina è un dimero (molecola formata da 2<br />

subunità) formato da subunità di sequenza<br />

amminoacidica simile, chiamate tubulina α e tubulina ß.<br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

I dimeri di tubulina polimerizzano a formare lunghe<br />

catene chiamate protofilamenti<br />

Nella cellula i protofilamenti sono assemblati a gruppi<br />

di tredici in una struttura che nel complesso forma il<br />

microtubulo<br />

I protofilamenti si avvolgono a spirale e decorrono<br />

paralleli tra di loro intorno all'asse <strong>del</strong> microtubulo


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

microtubuli<br />

La vita media <strong>del</strong>la tubulina è di circa un giorno.<br />

La vita media di un microtubulo è di soli 10 minuti<br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

Sono in continuo stato di assemblaggio e<br />

disassemblaggio. Questa caratteristica è detta<br />

“instabilità dinamica”<br />

La crescita dei microtubuli è ovviamente influenzata da<br />

molti fattori quali ad esempio la divisione cellulare e il<br />

movimento.<br />

Il movimento <strong>del</strong>le vescicole o degli organuli cellulari<br />

all’interno <strong>del</strong>la cellula dipende dai microtubuli e dalle<br />

proteine ad essi associate (MAP)


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

microtubuli<br />

Sono proteine definite come MAP (microtubules associated<br />

proteins) o proteine associate ai microtubuli<br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

Le MAP arrivano a costituire il 20 % <strong>del</strong>la massa totale<br />

Le MAP appartengono a due classi di proteine:<br />

le MAP motrici, e le MAP non motrici<br />

Le MAP motrici comprendono la chinesina e la dineina<br />

le MAP non motrici sono in grado di coordinare<br />

l’organizzazione dei microtubuli nel citoplasma


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

microfilamenti<br />

formati dall’assemblaggio di molte unità <strong>del</strong>la<br />

proteina actina<br />

Sono strutture in grado di assemblarsi e<br />

disassemblarsi<br />

Sebbene presenti in tutta la cellula, si<br />

concentrano nella zona sottostante alla<br />

membrana plasmatica<br />

connettono complessi proteici ed organelli in<br />

regioni diverse <strong>del</strong>la cellula<br />

hanno la funzione di binari per lo spostamento<br />

degli organuli ad essi ancorati


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

neurofilamenti<br />

dimensioni intermedie (Ø 8-12 nm) rispetto a<br />

microfilamenti e microtubuli<br />

Sono costituiti da vari tipi di proteine, tra cui la<br />

cheratina<br />

Formano una solida rete nel citoplasma<br />

Si ancorano alla membrana plasmatica al livello<br />

<strong>del</strong>le giunzioni tra cellule adiacenti<br />

Sono le strutture più stabili <strong>del</strong> citoscheletro


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

ricapitolando:<br />

Neurofilamenti<br />

(cheratine)<br />

Microtubuli<br />

(α e β<br />

tubulina)<br />

Microfilamenti<br />

(actina)


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

ricapitolando:<br />

Mictrotubuli (Ø 20 nm)<br />

Motilità cellulare<br />

Forma <strong>del</strong>la cellula<br />

Movimento dei cromosomi e degli organuli<br />

Trasporto assonale<br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

Microfilamenti (Ø 5 nm)<br />

Scorrimento <strong>del</strong> citoplasma<br />

Movimento ameboide<br />

Divisione cellulare<br />

Forma <strong>del</strong>la cellula<br />

Neurofilamenti (Ø 8-12 nm)<br />

(altrove filamenti intermedi)<br />

Supporto strutturale<br />

Forma <strong>del</strong>la cellula


<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

ricapitolando:<br />

il citoscheletro da forma e resistenza meccanica alla cellula<br />

raccordandosi con la membrana plasmatica e il sistema <strong>del</strong>le membrane<br />

Mantiene nella giusta posizione gli organuli citoplasmatici<br />

Alcuni elementi <strong>del</strong> citoscheletro fungono da vie per il trasporto di<br />

molecole e organuli<br />

È implicato nel movimento <strong>del</strong> citoplasma e di ciglia e flagelli<br />

Svolge un ruolo chiave nella divisione cellulare<br />

inoltre:<br />

In alcuni processi degenerativi, come ad esempio nella demenza di<br />

Alzheimer, gli elementi <strong>del</strong> citoscheletro proliferano fino a far morire la<br />

cellula e poi rimangono a lungo dopo la morte cellulare (la cosiddetta<br />

placca di neurofibrilla)<br />

<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong>


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

membrana neuronale<br />

un’ultima funzione importante:<br />

Nel <strong>neurone</strong> porzioni diverse <strong>del</strong>la membrana plasmatica<br />

(ad es quella dei dendriti) hanno proprietà molto diverse<br />

e svolgono funzioni molto specializzate (determinate dalla<br />

diversa composizione nelle proteine di membrana)<br />

In assenza di altri fattori la composizione <strong>del</strong>le membrane<br />

tenderebbe ad uniformarsi<br />

Il citoscheletro impedisce che questo avvenga ancorando<br />

le proteine di membrana in una certa parte <strong>del</strong>la cellula


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

l’assone è una caratteristica esclusiva<br />

dei neuroni<br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

il punto d’inizio <strong>del</strong>l’assone è il cono di<br />

integrazione<br />

gli assoni sono solitamente privi di RER<br />

la composizione <strong>del</strong>la membrana<br />

assonica è diversa da quella <strong>del</strong> soma<br />

non c’è sintesi proteica a livello<br />

<strong>del</strong>l’assone quindi le proteine devono<br />

essere sintetizzate nel soma<br />

le ramificazioni degli assoni sono dette<br />

assoni collaterali e quando tornano<br />

sull’assone principale vengono detti<br />

ricorrenti<br />

grande variabilità in lunghezza e<br />

diametro (da 1micron a 1mm): effetti<br />

sulla velocità di trasmissione


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

il punto d’inizio <strong>del</strong>l’assone è il cono di integrazione<br />

mentre la parte finale è detta terminale assonico o<br />

bottone terminale<br />

<strong>neurone</strong><br />

assone


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

a livello <strong>del</strong> terminale assonico avviene la sinapsi<br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

a volte il terminale assonico è molto ramificato, un<br />

processo denominato arborizzazione dendritica<br />

ciascuna ramificazione fa sinapsi con dentriti o corpi<br />

cellulari adiacenti<br />

i bottoni sinaptici<br />

sono rigonfiamenti assonici<br />

sui quali avviene una<br />

sinapsi. questo particolare<br />

tipo di comunicazione è<br />

detta innervazione


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

anche il citoplasma <strong>del</strong> terminale assonico<br />

differisce da quello <strong>del</strong> corpo cellulare:<br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

-i microtubuli non vi arrivano <strong>del</strong><br />

terminale assonico avviene la sinapsi<br />

-è ricco di vescicole<br />

sinaptiche (50nm)<br />

-la parte interna <strong>del</strong>la<br />

membrana è ricca di<br />

proteine<br />

-grande concentrazione di<br />

mitocondri (grande richiesta<br />

energetica)


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

non c’è sintesi proteica a livello <strong>del</strong>l’assone<br />

se separato dal resto <strong>del</strong>la cellula l’assone<br />

degenera (degenerazione walleriana) in<br />

quanto mancano i costituenti cellulari<br />

è necessario che il materiale arrivi dal soma<br />

fino alla parte terminale <strong>del</strong>l’assone<br />

attraverso un processo chiamato<br />

trasporto assoplasmatico


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

Anterogrado rapido (410 mm/giorno)<br />

Trasporta organuli e vescicole<br />

Microtubuli +<br />

chinesina<br />

Retrogrado rapido (200-300 mm/giorno)<br />

Trasporta organuli e vescicole<br />

Microtubuli +<br />

dineina<br />

Assonale lento – componente lenta (2,5 mm/giorno)<br />

– componente veloce (5 mm/giorno)<br />

Trasporta enzimi e altre macromoecole


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

Nel 1972 Ochs dimostrò che il trasporto<br />

assonale rapido avviene alla velocità di 410<br />

mm al giorno<br />

La sua verifica era basata sulla marcatura<br />

radiottiva <strong>del</strong>le proteine <strong>del</strong> soma di<br />

motoneuroni che appartenevano al nervo<br />

sciatico e sulla misura <strong>del</strong> fronte di<br />

avanzamento <strong>del</strong>la radioattività lungo gli<br />

assoni in tempi successivi


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

Il trasporto retrogrado rapido può essere utilizzato dai virus per<br />

infettare i neuroni e per penetrare la barriera emato-encefalica.<br />

Questo metodo viene ad esempio utilizzato dal virus <strong>del</strong>l’erpes e<br />

da quello <strong>del</strong>la rabbia<br />

Il trasporto retrogrado viene anche utilizzato dai ricercatori per<br />

tracciare le connessioni tra neuroni


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

Due MAP motrici sono la chinesina e la dineina, due proteine<br />

che fanno da ponte fra i microtubuli e le vescicole intracellulari.<br />

La chinesina e la dineina sono capaci di muoversi sui microtubuli<br />

che agiscono da binario in direzioni opposte, trasportando le<br />

vescicole intracellulari.


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

sono presenti <strong>del</strong>le teste che si<br />

legano ai microtubuli e all’ATP.<br />

Questo tipo di porzione di<br />

proteina detta testa si definisce<br />

anche “Motore ad ATPasi”<br />

poiché è il legame e l’idrolisi<br />

<strong>del</strong>l’ATP che permette il<br />

movimento.<br />

La zona <strong>del</strong>la coda si lega agli<br />

organuli cellulari o alle<br />

vescicole da spostare.


<strong>anatomia</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neurone</strong><br />

assone<br />

La chinesina si muove verso la porzione positiva (testa<br />

<strong>del</strong>l’assone) mentre la dineina verso quella negativa (coda<br />

<strong>del</strong>l’assone).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!