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nocicezione - la percezione del dolore - CPRG

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<strong>nocicezione</strong> -<strong>la</strong> <strong>percezione</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>i nocicettori si attivano in base a stimoli che possono causare danni ai tessuticome <strong>la</strong> stimo<strong>la</strong>zione meccanica, alte temperature, poco ossigeno o l’esposizione asostanze chimichecalpestando una puntina i nocicettori si deformano eattivano i canali ionici per <strong>la</strong> depo<strong>la</strong>rizzazionele stesse cellule danneggiate ri<strong>la</strong>sciano sostanze checausano l’apertura di canali ionici sui nocicettoriqueste sostanze: bradichinina, ATP e K + contribuisconotutte all’insorgere di PdA


<strong>nocicezione</strong> -<strong>la</strong> <strong>percezione</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>se urtiamo una pento<strong>la</strong> bollentecanali sensibili al calore (sopra i 45°C)si aprono e provocanodepo<strong>la</strong>rizzazione


<strong>nocicezione</strong> -<strong>la</strong> <strong>percezione</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>anche durante un prolungato sforzofisico proviamo <strong>dolore</strong>: l’acido <strong>la</strong>tticoprodotto aumenta <strong>la</strong> concentrazione<strong>del</strong>lo ione idrogeno che va ad attivarespecifici canali ionici sul<strong>la</strong> membranadei nocicettori


• Uno stimolo (S) di bassa intensità applicato ad un tessuto sano non raggiunge<strong>la</strong> soglia necessaria per evocare una risposta (R)• Uno stimolo di maggiore intensità provoca una risposta (<strong>dolore</strong> fisiologico),che termina al terminare <strong>del</strong>lo stimolo• Un aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> intensità <strong>del</strong>lo stimolo determina un aumento direttamenteproporzionale <strong>del</strong><strong>la</strong> risposta. Quest’ultima termina con <strong>la</strong> fine <strong>del</strong>lo stimolo.


tipi di nocicettorinocicettoripolimodalirispondono a stimolimeccanici, termici e inparte chimicinocicettorimeccanicinocicettoritermicinocicettorichimici


1. Uno stimolo (S) di bassa intensità applicato ad un tessuto danneggiato (adesempio, infiammato) evoca una risposta (R). La risposta perdura oltre <strong>la</strong> fine<strong>del</strong>lo stimolo2. All’aumentare <strong>del</strong>l’intensità <strong>del</strong>lo stimolo, l’aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> risposta è di tipoesponenziale (sia come intensità sia come durata)3. All’aumentare <strong>del</strong>l’intensità <strong>del</strong>lo stimolo, l’aumento <strong>del</strong><strong>la</strong> risposta è di tipoesponenziale. La risposta è ancora più prolungata rispetto al<strong>la</strong> situazioneprecedente


<strong>nocicezione</strong> -iperalgesiasappiamo che aree danneggiate di tessuto possono liberare sostanze cheaumentano <strong>la</strong> <strong>nocicezione</strong>. nel caso <strong>del</strong>l’iperalgesia queste sostanze sono:•bradichinina•prostag<strong>la</strong>ndina•sostanza P


<strong>nocicezione</strong> -iperalgesia<strong>la</strong> bradichinina (ormonepeptidico) depo<strong>la</strong>rizza ilnocicettore e varia <strong>la</strong>sensibilità dei canali ionicil’aspirina (e altri analgesici)ne impedisce <strong>la</strong> sintesi<strong>la</strong> sostanza P (NTneuropeptidico) aumenta <strong>la</strong>vasodi<strong>la</strong>tazione ed il ri<strong>la</strong>sciodi istaminale prostag<strong>la</strong>ndine (derivatoacidico) aumentano <strong>la</strong>sensibilità dei nocicettori adaltri stimoli


<strong>nocicezione</strong> -iperalgesiain re<strong>la</strong>zione alle loro differenze strutturali le fibre Aδ e C trasmettonol’informazione a velocità diverse•<strong>dolore</strong> primario (Aδ): pungente ed acuto•<strong>dolore</strong> secondario (C): tardivo e di maggior durata


<strong>nocicezione</strong> -iperalgesiale fibre C hanno i loro corpi cellu<strong>la</strong>ri collocati nel ganglio spinale ed entrano nelcorno dorsale. subito dopo si dividono e percorrono un tratto spinale dorsale eventrale per andare a far sinapsi in una specifica zona detta sostanzage<strong>la</strong>tinosain NT utilizzati sono ilglutammato eprincipalmente <strong>la</strong>sostanza P


<strong>nocicezione</strong> -iperalgesiai nocicettori provenienti dalle viscere entranonel midollo spinale nello stesso punto deinocicettori cutaneiil mesco<strong>la</strong>mento traqueste due vie porta al<strong>dolore</strong> riferitoovvero quando un<strong>dolore</strong> viscerale vienepercepito comecutaneo come perl’angina o l’appendicite


Midollo spinale• In sezione trasversale, <strong>la</strong> sostanzagrigia <strong>del</strong> midollo spinale ha unaspetto “a farfal<strong>la</strong>”.• Ciascuna <strong>del</strong>le due “ali” presenta unazona anteriore (corno ventrale) euna posteriore (corno dorsale).• Le fibre C terminano soprattutto incorrispondenza <strong>del</strong>le <strong>la</strong>mine I e II <strong>del</strong>corno dorsale.• Le fibre Aδ terminano soprattutto incorrispondenza <strong>del</strong>le <strong>la</strong>mine I e V <strong>del</strong>corno dorsale.


In condizioni patologiche (tessuto danneggiato o infiammato), il sistemasensoriale è sensibilizzato. Anche uno stimolo di bassa intensità provoca <strong>la</strong><strong>percezione</strong> di <strong>dolore</strong>.Stimolo di bassa intensitàStimolo di bassa intensitàAttivazione di fibre AβAttivazione di fibre C e AδSistema sensibilizzatoSistema sensibilizzatoDOLORE (ALLODINIA)DOLORE (IPERALGESIA)


I due fenomeni che caratterizzano il <strong>dolore</strong> patologico sono:• ALLODINIAPercezione di <strong>dolore</strong> in risposta a stimoli non dolorifici• IPERALGESIAAccentuata <strong>percezione</strong> di stimoli dolorificiEntrambi dipendono dal<strong>la</strong> sensibilizzazione (o facilitazione) siadei nocicettori periferici sia dei neuroni centrali


via ascendente <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>l’informazione viaggia lungo <strong>la</strong>via spinota<strong>la</strong>micadiversamente da quanto accadeper il tatto (che usa anche fibrediverse) gli assoni decussano alivello spinale risalendo fino alivello <strong>del</strong> tronco encefalico perpoi far sinapsi a livello ta<strong>la</strong>mico


via ascendente <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>mentre l’informazione re<strong>la</strong>tiva altatto viaggia ipsi<strong>la</strong>teralmente <strong>la</strong><strong>nocicezione</strong> viaggiacontro<strong>la</strong>teralmentequesta differenza può dar vita apercezioni tattili e dolorificheanomale in caso di danno alSNC


via discendente <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>ci sono svariati casi in cui <strong>la</strong><strong>percezione</strong> <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> vienesoppressauna <strong>del</strong>le struttureimplicate nel<strong>la</strong> soppressione<strong>del</strong> <strong>dolore</strong> è <strong>la</strong> sostanzagrigiaperiacqueduttale


via discendente <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>• Le vie inibitorie discendentipartono da alcuni nuclei <strong>del</strong>tronco cerebrale eraggiungono i neuroni spinali.• I neurotrasmettitori coinvoltisono <strong>la</strong> noradrenalina e,soprattutto, <strong>la</strong> serotonina.• I neuroni serotoninergici <strong>del</strong>nucleo <strong>del</strong> rafe vengonoattivati anche da fibreprovenienti dal grigioperiacqueduttale (PAG),un’area mesencefalicapartico<strong>la</strong>rmente ricca direcettori per gli oppiacei.


iperalgesiada molto tempo sono riconosciute le proprietà terapeutiche <strong>del</strong>l’oppio e dei suoiderivati (morfina, codeina, cocaina) tant’è che anche oggi vengono usati anche inmodo non ortodossoil cervello stesso sintetizza sostanze molto vicine al<strong>la</strong> morfina: le endorfinele endorfine sono molto diffuse nel SNC ma si trovano partico<strong>la</strong>rmenteconcentrate in zone che e<strong>la</strong>borano o modu<strong>la</strong>no informazioni nocicettive in modoche piccole dosi di endorfine possano funzionare da analgesico


La <strong>nocicezione</strong>, risultato di una somma algebrica• L’intensità <strong>del</strong>l’informazione nocicettivaal<strong>la</strong> corteccia cerebrale è <strong>la</strong> risultante ditutti i fenomeni eccitatori(trasmissione attraverso le vieascendenti) e inibitori (modu<strong>la</strong>zionediscendente) che si svolgono nel sistemanervoso centrale.modu<strong>la</strong>zionetrasmissione

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