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Le imprese sociali - italiagermania

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all’incredibile ricchezza e portata di tali iniziative. Si deve però sottolineare che in alcune regioni del<br />

mondo (tra cui Mondragon in Spagna) questo settore rappresenta la spina dorsale dell’economia.<br />

Cosa sono i gemellaggi locali e cosa può dirci sul lavoro di ricerca<br />

di Technologie-Netwerk in questo campo<br />

Molte delle iniziative di cui abbiamo parlato prima si basano su gemellaggi locali tra organizzazioni del<br />

settore privato, pubblico e di pubblica utilità come ad esempio associazioni per lo sviluppo autonomo<br />

regionale oppure il progetto Ökospeicher Wulkow.<br />

Queste collaborazioni (come anche la Lokalen Agenda 21-AGs) si basano su un’agenda comune e su un<br />

programma di lavoro che affronta i problemi locali con un approccio multidisciplinare e multidimensionale.<br />

Eventualmente ci si può accordare anche con un contratto. Queste collaborazioni rafforzano il terzo<br />

settore e l’economia sociale, poiché le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> dipendono sempre anche dalle relazioni di<br />

impresa.<br />

Infine il nostro studio per la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro<br />

(Dublino/Bruxelles) e la Fondazione Hans-Böckler, come anche gli studi europei paralleli, si occupano di<br />

queste tematiche.<br />

A volte si dice che le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> in tempo di crisi come<br />

questo possono essere un’alternativa per il futuro. Cosa pensa a<br />

riguardo<br />

<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> sono nate storicamente per realizzare alternative economiche alla povertà, alla<br />

disoccupazione, all’emarginazione e alla distruzione dell’ambiente. Rappresentano quindi “per<br />

definizione” una risposta alla crisi. Non saprei proporre altra reazione efficace a queste problematiche se<br />

non quella dell’economia sociale: un modo di fare economia che ricomincia ad adoperare risorse in modo<br />

razionale.<br />

Una ridistribuzione, il settore privato, il settore pubblico: nessuno di queste tre possibilità possono<br />

produrre un contributo effettivo alla crisi economica, sociale e ambientale. Quello che mostra<br />

l’esperienza, è spiegato e motivato anche dal punto di vista economico. Informazioni più dettagliate a<br />

riguardo si possono trovare nella mia tesi di dottorato. Desidero anche consigliare la lettura di Karl<br />

William Kapp.<br />

C’è qualcosa che desidera comunicare agli imprenditori <strong>sociali</strong> o<br />

alle persone che lo vorrebbero diventare<br />

La consapevolezza che non sono soli. L’economia sociale e solidale esiste in tutto il mondo. È<br />

dappertutto, nei posti dove abitiamo e spesso – senza che noi lo sappiamo – sono i nostri vicini.<br />

L’economia sociale deve rendersi più visibile. <strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> si devono presentare come tali,<br />

devono collegarsi tra di loro, creare associazioni e partnership con le altre organizzazioni, per<br />

raggiungere con successo il proprio scopo. A mio avviso, a questo non c’è alternativa.<br />

Foto dalla decima edizione del WIS – Workshop sull’Impresa Sociale.<br />

Tag:#socent, Agenda 21, CEST, Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro,<br />

Günther Lorenz, Impresa sociale, Technologie-Netzwerk<br />

Box: Osservatorio sull'impresa sociale

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