Le imprese sociali - italiagermania
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A Lipsia per far conoscere la buona cucina<br />
italiana a consumatori e operatori tedeschi<br />
[iscrizione]<br />
it_germania | 24 aprile 2013 | Commenta<br />
<strong>Le</strong> Gourmet è la fiera tedesca dedicata alla buona cucina, al lifestyle, agli accessori e decorazioni per<br />
feste, eventi e per la cucina. <strong>Le</strong> Gourmet è a Lipsia dal 14 al 17 settembre 2013 insieme alla fiera per<br />
articoli da regalo Cadeaux [ne abbiamo parlato la settimana scorsa su ItaliaGermania].<br />
L’appuntamento lo scorso anno ha attirato quasi 17 mila visitatori, tra consumatori e operatori del<br />
settore in Germania e rappresenta quindi un modo per entrare in contatto con il mercato<br />
enogastronomico tedesco.<br />
Un mercato, quello tedesco, che guarda spesso al Made in Italy. L’Italia rappresenta infatti per la<br />
Germania il terzo importatore di prodotti enogastronomici, con una quota dell’8,2% [maggiori dati<br />
dalla slide 19 di questa presentazione della CCIG sul settore enogastronomico tedesco].<br />
Per richiedere maggiori informazioni<br />
compilare questo modulo di contatto.<br />
alla Camera di Commercio Italiana per la Germania basta<br />
<strong>Le</strong> Gourmet: la fiera per incontrare consumatori e<br />
operatori tedeschi del settore enogastronomico e<br />
lifestyle<br />
<strong>Le</strong> Gourmet fa della concomitanza con le altre fiere di consumo a Lipsia una delle sue forze. Proprio per<br />
questo infatti l’evento dà la possibilità alle aziende espositrici di presentare i propri prodotti non<br />
solo ai consumatori, ma anche agli operatori tedeschi.
A <strong>Le</strong> Gourmet si ha la possibilità di incontrare numerosi operatori nel settore enogastronomico e del<br />
lifestyle, tra cui:<br />
Ristoratori<br />
Albergatori<br />
Chef<br />
Commercianti all’ingrosso e al dettaglio<br />
Architetti<br />
Arredatori e Interior Designer<br />
Gioiellieri e Stilisti<br />
Ecco quali espositori cerchiamo…<br />
Alla manifestazione sono invitati espositori che si occupano non solo specialità<br />
enogastronomiche ma anche chi si occupa della cucina in tutte le sue declinazioni: lifestyle,<br />
accessori per la cucina, idee per decorazioni ed eventi, articoli e servizi per organizzare feste, libri<br />
e riviste specializzate.<br />
<strong>Le</strong> aree espositive pensate dagli organizzatori sono:<br />
Birreria all’aperto<br />
Cocktail Club<br />
Ghiottonerie e specialità provenienti da tutto il mondo<br />
Varietà di bevande<br />
Special Gourmet (Tour enogastronomici, libri di cucina, ecc.)<br />
Paradiso del tè e del caffè<br />
Mondo del forno<br />
Piaceri regionali e delizie dalle fattorie<br />
Dolci tentazioni<br />
Stoviglie da sogno<br />
Strada del vino<br />
Lounge del sigaro e del whiskey<br />
Foto da qui: flickr/br1dotcom<br />
Tag:enogastronomia, Fiera di Lipsia, <strong>Le</strong> fiere di consumo a Lipsia, <strong>Le</strong> Gourmet, Lifestyle<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Vendere in Germania
Promuovere il Made in Italy degli articoli da<br />
regalo [iscrizione alla fiera di Lipsia]<br />
it_germania | 18 aprile 2013 | Commenta<br />
Settembre sarà il momento ideale per gli ordini natalizi di tutte le aziende produttrici e distributrici di<br />
articoli da regalo e complementi d’arredo. In questa ottica un appuntamento importante è Cadeaux<br />
Autunno 2013, la fiera di articoli da regalo che si svolgerà a Lipsia dal 14 al 17 settembre 2013<br />
[parliamo dei numeri della fiera in fondo all'articolo]<br />
Per questo motivo la Camera di Commercio Italiana per la Germania offre la possibilità ad artigiani e<br />
aziende italiane di promuoversi e promuovere i propri prodotti facendo rete alla fiera di Lipsia.<br />
Per l’occasione infatti sarà allestito “Fabbrica Italia”, un padiglione dedicato al Made In Italy a Cadeaux<br />
Autunno 2013 per attirare visitatori ed estimatori del prodotto italiano.<br />
L’invito è rivolto soprattutto a aziende e artigiani che si occupano di<br />
articoli da regalo<br />
lifestyle<br />
arredo casa<br />
Per manifestare il proprio interesse è necessario compilare il seguente modulo.<br />
Il Made in Italy fa rete all’estero<br />
Dell’importanza della realtà dell’artigianato Made in Italy avevamo già parlato su ItaliaGermania: un<br />
settore che rappresenta il 18% dell’export italiano secondo il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />
Per questo è importante essere presenti a Cadeaux 2013, la fiera di settore più importante della<br />
Germania Centrale, facendo rete e presentando uniti i propri prodotti a una clientela di visitatori ed
estimatori del prodotto italiano con il supporto di esperti che conoscono bene il mercato tedesco.<br />
Cadeaux 2013: i numeri della fiera per gli articoli da<br />
regalo<br />
Cadeaux si svolge due volte all’anno, offrendo la possibilità di conoscere i nuovi trend e pianificare gli<br />
ordini per la stagione. Dimostrazioni dal vivo e workshop promuovono idee innovative alle migliaia di<br />
operatori presenti.<br />
Ecco i numeri della scorsa edizione autunnale di Cadeaux:<br />
410 espositori<br />
16.900 visitatori<br />
Tutti gli operatori del settore presenti alla fiera<br />
30.000 metri quadrati di superficie<br />
Foto da qui: flickr/kevin dooley<br />
Tag:arredamento, articoli da regalo, Cadeaux, esportare in Germania, fare rete d'impresa, Fiera di Lipsia,<br />
iscrizione, lifesyle<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Vendere in Germania
3 milioni di visitatori e una piattaforma e-<br />
commerce: Milano chiama gli artigiani<br />
tedeschi<br />
it_germania | 23 aprile 2013 | Commenta<br />
L’Artigiano in Fiera è la mostra-mercato milanese che l’anno scorso ha attirato più di 3 milioni di<br />
visitatori, imponendosi come la più importante e visitata manifestazione internazionale dedicata<br />
all’artigianato.<br />
Per artigiani e aziende tedesche è la possibilità di farsi conoscere all’estero.<br />
In periodo di regali natalizi L’Artigiano in Fiera è l’occasione per i professionisti tedeschi di far<br />
conoscere e vendere i propri prodotti all’estero e confrontarsi con produttori da tutto il mondo.<br />
L’Artigiano in Fiera si svolge a Milano dal 30 novembre all’8 dicembre. Saranno esposti:<br />
Prodotti di artigianato tradizionale: restauro, carpenteria, falegnameria, pittura<br />
Articoli da regalo artigianali e decorazioni natalizie<br />
Abbigliamento e accessori<br />
Mobili e complementi di arredo<br />
Gioielleria e orologeria<br />
Wellnes, cosmetica naturale e articoli sportivi<br />
su richiesta: specialità culinarie<br />
Oltre la fiera: una piattaforma e-commerce per<br />
continuare a vendere i propri prodotti<br />
Quest’anno gli organizzatori hanno messo sul piatto un ulteriore servizio per gli artigiani che<br />
parteciperanno alla fiera.<br />
Si tratta di una nuova piattaforma e-commerce collegata a L’Artigiano in Fiera.<br />
Gli artigiani iscritti
alla fiera potranno quindi vendere i propri prodotti online già nelle settimane precedenti la fiera e<br />
continuare ad acquisire clienti nei successivi 12 mesi.<br />
La piattaforma verrà lanciata a novembre [ma sarà possibile iscriversi già da giugno] permettendo agli<br />
artigiani iscritti alla fiera di vendere il proprio prodotto on-line in tutto il mondo.<br />
L’Artigiano in Fiera in tour in Germania per<br />
presentarsi<br />
Per capire meglio le novità di quest’anno e le diverse possibilità per gli espositori, la Camera di<br />
Commercio Italiana per la Germania organizza un tour informativo su L’Artigiano in Fiera in diverse<br />
città tedesche.<br />
Ecco i prossimi appuntamenti:<br />
Francoforte sul meno - il 29 aprile 2013 alle ore 14 [ presso la Camera di Commercio Italiana per la<br />
Germania, Friedrich-Ebert-Anlage 58, 60325]<br />
Berlino - il 30 aprile 2013 alle ore 11 [presso il Bildungszentrum der Handwerkskammer Berlin, Raum 212,<br />
Mehringdamm 14]<br />
Colonia e Schwerin - nei giorni 22, 23 e 24. maggio 2013 [appuntamenti e luoghi non sono ancora stati<br />
confermati]<br />
Per partecipare a questi eventi informativi o richiedere informazioni sull’iscrizione alla fiera, compilate il<br />
seguente modulo entro il 29 aprile.<br />
Tag:Artigianato, Artigianoinfiera, Camera di Commercio Italiana per la Germania, e-commerce, Fiera Milano,<br />
road-show<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato
4 miliardi di buoni motivi per partecipare<br />
alla più importante fiera ortofrutticola del<br />
Sud Europa<br />
it_germania | 16 aprile 2013 | Commenta<br />
Macfrut è la più importante fiera ortofrutticola del Sud Europa: una piattaforma dove cercare nuovi<br />
contatti, acquisire potenziali clienti e conoscere le nuove tecnologie del settore.<br />
La fiera [a Cesena dal 25 al 27 settembre 2013] rappresenta quindi per gli importatori stranieri un punto<br />
di accesso privilegiato nel mercato ortofrutticolo italiano, uno dei più ricchi e sani d’Europa, come<br />
raccontiamo più in là in questo post.<br />
Per questo la Camera di Commercio Italiana per la Germaniaoffre un pacchetto speciale che dà<br />
agli importatori tedeschi la possibilità di visitare gratuitamente la fiera [scopri l'evento sulla mappa].<br />
Il pacchetto offerto dalla Camera comprende:<br />
transfer dall’aeroporto<br />
trattamento B&B in hotel<br />
ticket ingresso fiera<br />
ticket lunch in Fiera<br />
incontri imprenditoriali programmati<br />
visita guidata ad aziende leader del settore<br />
Per manifestare il proprio interesse è necessario compilare il seguente modulo.<br />
Sapevate che il settore italiano ortofrutta è uno dei<br />
leader in Europa<br />
Nel 2012 l’export made in Italy di ortofrutta ha fatturato quasi 4 miliardi di euro [+ 3% rispetto al<br />
2011].
I dati presentati lo scorso 13 aprile all’assemblea annuale di Fruit<strong>imprese</strong>, l’associazione che<br />
raggruppa le <strong>imprese</strong> ortofrutticole italiane, offrono una panoramica sul settore ortofrutticolo italiano.<br />
Prendendo alcuni dei principali prodotti italiani (arance, pesche, kiwi) vediamo che la produzione<br />
italiana comprende rispettivamente il 40%, il 43% e il 65% di quella europea [leggi i dati completi<br />
in italiano].<br />
Inoltre l’Italia è paese leader nella classifica dei principali produttori di pomodori con 6,3 milioni di<br />
tonnellate, seguito dalla Spagna [2,2 milioni t].<br />
Questi dati fanno dell’Italia uno dei paesi leader in Europa per quanto riguarda il mercato<br />
ortofrutticolo.<br />
Un’altra buona notizia arriva dal rapporto 2013 sui pesticidi dell’EFSA (European Food Safety<br />
Authority) che ha conferito il primato europeo all’Italia sulla sicurezza dei prodotti agroalimentari:<br />
solo lo 0,3% dei prodotti agroalimentari sono stati trovati con residui superiori ai limiti consentiti [i dati si<br />
riferiscono al 2010].<br />
I numeri di Macfrut<br />
Per sottolineare l’importanza di essere presenti a Macfrut, concludiamo con alcuni, riferiti<br />
all’edizione 2012 della fiera dell’ortofrutta:<br />
L’edizione 2012 di Macfrut ha visto la partecipazione di oltre 21.000 visitatori specialistici [di cui 23%<br />
esteri da 97 Paesi] e una superficie espositiva di 30.000 metri quadrati.<br />
Tag:agroalimentare, Fruit<strong>imprese</strong>, Macfrut, Made in Italy, ortofrutta, rapporto pesticidi ESFA<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
Aprire un’impresa in Germania: 4. La<br />
società in nome collettivo [oHG]<br />
it_germania | 22 aprile 2013 | Commenta<br />
La società in nome collettivo [in tedesco oHG ovvero<br />
vede l’esercizio di un’attività commerciale collettiva.<br />
Offene Handelsgesellschaft] è un’impresa che<br />
Tutti i soci che ne fanno parte rispondono anche con il proprio patrimonio (privato) di fronte ai creditori.<br />
Uno dei vantaggi della oHG è indubbiamente la semplicità nel costituirla senza bisogno di un<br />
grosso capitale sociale.<br />
La società in nome collettivo è simile alla società semplice di cui abbiamo già parlato in un precedente<br />
post della nostra guida per aprire un’impresa in Germania. A distinguerla dalla società semplice<br />
sono soprattutto il fatturato e la quantità di dipendenti.<br />
La oHG tedesca corrisponde grosso modo alla S.n.c italiana. Ecco maggiori informazioni su come<br />
avviare una oHG, una forma societaria che si adatta soprattutto a piccole e medie <strong>imprese</strong>.<br />
Caratteristiche principali<br />
Almeno 2 persone (giuridiche o fisiche) devono costituire la società in nome collettivo.<br />
A differenza delle società di capitali (come la S.r.l o la S.p.a), si tratta di una società di persone.<br />
Assomiglia tuttavia a una persona giuridica in quanto può citare ed essere citata in causa.<br />
Nel contratto di società si può stabilire la rappresentanza congiunta o unica dei soci.<br />
La società in nome collettivo si distingue dalla società semplice proprio per le sue dimensioni,<br />
richiedendo un’organizzazione di tipo commerciale. I parametri per distinguere la società semplice<br />
dalla oHG sono soprattutto il fatturato e la quantità di dipendenti.
Si può considerare una oHG, un’impresa che fattura sopra a 250 mila euro (per il commercio<br />
all’ingrosso 500 mila euro) in un anno e che ha un minimo di 5 dipendenti.<br />
La oHG si adatta soprattutto a piccole e medie <strong>imprese</strong>.<br />
Quali sono i requisiti<br />
La oHG ha l’obbligo di essere iscritta nel Registro delle <strong>imprese</strong><br />
società costituisce sede.<br />
presso la pretura dove la<br />
Non è previsto un capitale minimo per la fondazione, a differenza della S.r.l per esempio. La oHG<br />
viene costituita dai loro soci mediante il contratto di società.<br />
I passi da seguire per avviare una società in nome<br />
collettivo<br />
Il contratto di società deve contenere:<br />
l’oggetto, ovvero il fatto che si tratta di una oHG<br />
la ragione sociale, ovvero il nome dell´impresa che obbligatoriamente deve contenere la forma<br />
giuridica [può essere abbreviata con "oHG"]<br />
conferimenti dei soci<br />
gestione e rappresentanza dei soci<br />
distribuzione di profitti e perdite<br />
cessazione della società<br />
esclusione di soci<br />
La costituzione della oHG non prevede l’atto notarile, tranne che i conferimenti includono dei<br />
beni immobili.<br />
L‘iscrizione nel registro delle <strong>imprese</strong> invece necessita dell’autentificazione da parte di un notaio.<br />
Che tipo di responsabilità è prevista<br />
per l’amministratore e per i soci<br />
L’amministrazione della oHG viene regolarmente eseguita da ogni socio senza vincoli. Può<br />
essere modificata l’amministrazione, cioè in forma congiunta dei soci,mediante il contratto di società.<br />
I soci rispondono di fronte ai creditori con l’intero patrimonio (societario e privato).<br />
A quanto ammonta il capitale sociale/le quote di<br />
partecipazione dei soci<br />
L’ammontare del capitale sociale, già in fase di costituzione, non è prescritto dalla legge. Pertanto<br />
i soci possono ritenersi liberi di disporre un capitale minimo.<br />
Che tipo di tassazione è prevista<br />
La oHG ha l’obbligo di:<br />
avere una contabilità trasparente attraverso dei libri commerciali<br />
presentare a fine anno un bilancio ove sono riportati profitti e perdite<br />
Il profitto viene direttamente assegnato ai soci. Ogni socio ottiene intanto dall’utile il 4% della somma<br />
di suo conferimento. L’utile restante viene suddiviso in parti uguali tra i soci.<br />
Questi profitti (per ogni socio) sono poi soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche o<br />
all’imposta sul reddito delle persone giuridiche.
La oHG di regola è tenuta a pagare l’imposta sul commercio [Gewerbesteuer].<br />
Quali sono i costi per la registrazione<br />
La registrazione della società presso il registro delle <strong>imprese</strong> va eseguita alla pretura (Amtsgericht)<br />
del distretto, ove la società ha costituito la propria sede.<br />
I costi della pretura e per l’autentificazione notarile per l’iscrizione nel registro dipendono dal numero<br />
di soci e dal capitale sociale. All´incirca si tratta di 400‐600 €.<br />
Vantaggi e svantaggi<br />
I vantaggi della oHG sono indubbiamente la semplicità nel costituirla senza bisogno di un<br />
grosso capitale sociale.<br />
Inoltre, proprio per la responsabilità illimitata, risulta degna di fido. Quest’ultima si può considerare<br />
sicuramente anche uno svantaggio, qualora i profitti vengano a mancare.<br />
Come cessare l’attività<br />
Lo scioglimento della società avviene a seguito di uno dei seguenti motivi:<br />
con la scadenza del contratto di società<br />
deliberazione dei soci<br />
apertura di un procedimento fallimentare della società.<br />
I soci possono cessare la società:<br />
con la propria morte<br />
apertura di un procedimento fallimentare personale<br />
richiesta di recesso del socio nei confronti della società<br />
deliberazione da parte dell’assemblea di società<br />
attraverso ulteriori modi di recesso stabiliti nel contratto di società.<br />
Il socio che recede dalla società risponde di fronte ai creditori per ulteriori 5 anni per le<br />
obbligazioni maturati fino al suo recesso; tale responsabilità può essere esclusa mediante contratto.<br />
I soci che subentrano nella società rispondono per le obbligazioni del passato, a meno che,<br />
questa responsabilità non sia stata esclusa e fatta presente nel registro delle <strong>imprese</strong>.<br />
<strong>Le</strong>ggi la<br />
scheda completa<br />
sulla società in nome collettivo della Camera di Commercio Italiana per la Germania.<br />
Foto da qui: flickr/wigu<br />
Tag:come aprire un'impresa in Germania, forme societarie tedesche, guida, imprenditori italiani in Germania,<br />
oHG, società in nome collettivo<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
Aprire un’impresa in Germania: 3.<br />
L’impresa individuale<br />
it_germania | 15 aprile 2013 | Commenta<br />
L’impresa individuale [in tedesco Einzelkaufmann o Einzelkauffrau] prescinde dalla costituzione di<br />
una società.<br />
L’unico titolare dell’impresa è quindi una persona fisica che ha responsabilità illimitata<br />
obbligazioni contratte.<br />
per tutte le<br />
All’impresa individuale e ai passi da seguire per avviarne una in Germania è dedicato il nostro<br />
appuntamento con la guida per aprire un’impresa in Germania.<br />
Quali sono i requisiti<br />
terzo<br />
L’inizio dell’attività non è legato a nessun atto formale.<br />
dell’attività.<br />
È tuttavia obbligatorio denunciare l’inizio<br />
C’è anche una distinzione imprenditore e piccolo imprenditore.<br />
I passi da seguire per avviare un’impresa individuale<br />
Bisogna denunciare l’inizio dell’attività. La denominazione deve riportare il suffisso “e.K.” (ovvero<br />
imprenditore registrato).<br />
L’imprenditore deve iscriversi al registro delle <strong>imprese</strong> [non obbligatoria peri piccoli imprenditori]. Il<br />
registro delle <strong>imprese</strong> dove iscriversi è quello tenuto dalla Pretura del luogo dove l’impresa ha la sede.
Che tipo di responsabilità è prevista per il titolare<br />
Il titolare risponde personalmente con il proprio patrimonio di tutte le obbligazioni contratte.<br />
A quanto ammonta il capitale sociale<br />
Non è necessario nessun capitale minimo.<br />
Che tipo di tassazione è prevista<br />
Sull’utile realizzato si applica l’imposta sui redditi delle persone fisiche [le aliquote variano in base al<br />
reddito]<br />
contributo di solidarietà del 5,5%,<br />
imposta comunale sulle attività commerciali e industriali [variabile, circa 12-14%]<br />
Peri piccoli imprenditorisono previste particolari esenzioni in tema di Iva e di imposta sulle attività<br />
produttive.<br />
Quali sono i costi per la registrazione<br />
25 €: Denuncia dell’attività.<br />
112 €: Iscrizione al registro delle <strong>imprese</strong>.<br />
Come cessare l’attività<br />
Per cessare l’attività è necessario procedere:<br />
alla cancellazione dal registro delle attività<br />
alla cancellazione dal registro delle <strong>imprese</strong><br />
alla devoluzione del patrimonio<br />
<strong>Le</strong>ggi la<br />
scheda completa<br />
sull’impresa individuale della Camera di Commercio Italiana per la Germania.<br />
Foto da qui: flickr/Ivana Vasilj<br />
Tag:come aprire un'impresa in Germania, Einzelkaufmann -frau, forme societarie tedesche, guida, imprenditori<br />
italiani in Germania, Impresa individuale, piccoli imprenditori<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
La fiera milanese del comfort da 155 mila<br />
visitatori si presenta a Francoforte<br />
[iscrizione]<br />
it_germania | 25 aprile 2013 | Commenta<br />
La Mostra Convegno Expocomfort è l’appuntamento milanese rivolto ai protagonisti della filiera<br />
produttiva e distributiva delle soluzioni per il comfort abitativo.<br />
La scorsa edizione, nel 2012, Expocomfort ha attirato oltre 155 mila visitatori di cui circa 35 mila<br />
dall’estero. Più di 850 giornalisti hanno seguito l’evento per testate specializzate italiane e<br />
internazionali [leggi il<br />
report completo<br />
].<br />
Il prossimo appuntamento con la<br />
Fiera di Milano.<br />
Mostra Convegno Expocomfort è dal 18 al 21 marzo 2014 alla<br />
L’evento è rivolto a chi lavora nei settori dell’impiantistica civile e industriale e copre i<br />
settori: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica<br />
sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi.<br />
21 maggio 2013: la presentazione di Expocomfort<br />
alle <strong>imprese</strong> tedesche<br />
Per sapere di più sulla Mostra Convegno e sui termini di partecipazione, la Camera di Commercio<br />
Italiana per la Germania in collaborazione con Reed Exhibitions Italia [ente organizzatore della fiera],<br />
promuove a Francoforte una presentazione di Expocomfort, seguita da un breve pranzo [guarda l'evento
sulla nostra mappa]<br />
Il programma della presentazione di Expocomfort<br />
Quando: martedì 21 maggio, ore 11.<br />
Dove: Steigenberger Frankfurter Hof [Kaiserplatz - 60311 Francoforte sul Meno].<br />
11.00 Benvenuto<br />
Claudia Nikolai, Segretario Generale Camera di Commercio Italiana per la Germania<br />
11.10 MCE 2014: vetrina mondiale della Global Comfort Technology<br />
Massimiliano Pierini<br />
, Business Unit Director Reed Exhibitions Italia<br />
11.30 L’industria Europea della Global Comfort Technology<br />
Sandro Bonomi, Presidente ORGALIME – European Engineering Industries Association<br />
12.50 Distribuzione ITS, un’Europa a due velocità<br />
Frans Geurts, Segretario Generale FEST – European Federation of the Sanitary and Heating<br />
Wholesale Trade<br />
Per iscrivervi all’evento basta compilare il seguente modulo.<br />
Foto da qui: Mostra Convegno Expocomfort<br />
Tag:abitare, Camera di Commercio Italiana per la Germania, featured, Fiera Milano, Francoforte, Mostra<br />
Convegno Expocomfort, Reed Exhibitions Italia<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato
“Come siamo arrivati dalla Basilicata ad<br />
Hannover: la più importante fiera dedicata<br />
alla meccanica”<br />
it_germania | 19 aprile 2013 | Commenta<br />
Michele Frangieri è il rappresentante della C.T. Centrotornitura di Tito Scalo, una delle 4 aziende<br />
lucane portate alla fiera di Hannover dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania e<br />
Unioncamere Basilicata.<br />
C.T. Centrotornitura esegue lavorazioni meccaniche per il settore automotive e ha partecipato alla<br />
Hannover Messe, la fiera più importante al mondo dedicata alla meccanica e all’industria, per<br />
promuovere i propri prodotti e cercare nuovi clienti.<br />
La fiera di Hannover si è svolta dall’8 al 12 aprile. L’edizione di quest’anno è stata da<br />
record con 6.550 espositori da 62 paesi e circa 225 mila visitatori, un quarto dei quali dall’estero.<br />
Qualità, puntualità e controllo dei costi per<br />
sopravvivere alla crisi<br />
Abbiamo intervistato Michele Frangieri durante la Hannover Messe, chiedendogli anche quale fosse<br />
la ricetta per operare nel settore della meccanica e sopravvivere alla crisi.<br />
“Garantire la qualità del prodotto, garantire le consegne e soprattutto tenere sotto controllo i<br />
costi sono requisiti oggi fondamentali”.<br />
In tempo di crisi ormai offrire un prodotto di qualità è un requisito indispensabile. Ma per farlo<br />
l’azienda deve affrontare quindi dei costi fissi che garantiscono la lavorazione secondo elevati standard di<br />
qualità.<br />
Michele Frangieri: ad Hannover per espandere il<br />
proprio parco clienti e presentare i propri prodotti
Di cosa si occupa C.T. Centrotornitura e perché siete qui ad<br />
Hannover<br />
Sono Michele Frangieri. Rappresento la società C.T. Centrotornitura Srl di Tito Scalo. Siamo una<br />
società che esegue lavorazioni meccaniche conto terzi fondamentalmente per il settore<br />
automotive. in cui siamo anche certificati. Realizziamo componenti che vanno a essere montati su<br />
motori d’avviamento, alternatori e tutta quella componentistica che troviamo nelle automobili.<br />
Siamo qui ad Hannover per un motivo semplice. Vogliamo espandere il nostro parco clienti, cercare<br />
nuove opportunità di business. Presentiamo quindi i nostri prodotti, le nostre capacità, ciò che siamo<br />
in grado di fare.<br />
Hannover sicuramente un’opportunità unica. Si tratta infatti della fiera più importante del mondo per la<br />
meccanica. Pertanto crediamo che sia il posto migliore per poter esporre i propri prodotti.<br />
Come e perché garantire la qualità in tempo di crisi<br />
In tempo di crisi ormai garantire un prodotto di qualità è un requisito indispensabile. Un requisito<br />
che tutti richiedono.<br />
Prima di tutto bisogna garantire la qualità del prodotto, garantire le consegne secondo il<br />
programma del cliente e soprattutto bisogna tenere sotto controllo i costi perché attualmente<br />
abbiamo una concorrenza spietata da parte dei paesi emergenti.<br />
Nel nostro settore conta anche il centesimo: per un centesimo si può perdere o acquisire una<br />
commessa. Pertanto occorre lavorare bene, garantire qualità e consegne soprattutto e poi cercare di fare<br />
del proprio meglio sui costi.<br />
Abbiamo costi fissi non indifferenti per garantire la qualità e la sicurezza perché dobbiamo lavorare<br />
secondo determinati standard. Di conseguenza, attualmente, il problema principale è quello dei costi:<br />
abbiamo infatti costi fissi da cui non possiamo prescindere.<br />
Tag:Automotive, Basilicata, C.T. Centrotornitura, Hannover Messe, intervista, <strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> lucane ad Hannover,<br />
meccanica, Michele Frangieri<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
<strong>Le</strong> 14 <strong>imprese</strong> del Sud Italia chiamate a<br />
presentare le eccellenze del turismo<br />
nautico<br />
it_germania | 17 aprile 2013 | Commenta<br />
“Il settore dell’arredamento nautico non è affatto in crisi, questo grazie alla capacità delle aziende del<br />
settore nel costruirsi un’immagine proiettata sui mercati internazionali”<br />
E’ il punto di vista di Andrea Ratti, designer italiano e docente del Politecnico di Milano: gusto<br />
italiano e internazionalizzazione il modo del distretto del lusso nautico di sfidare la crisi [Andrea Ratti è<br />
stato intervistato in questo articolo de La Repubblica].<br />
Come valorizzare questa eccellenza italiana Un’occasione sarà data dallo Yacht Med Festival, la<br />
fiera internazionale dell’economia del mare di Gaeta, dal 25 al 27 aprile.<br />
In questa occasione le <strong>imprese</strong> del Sud Italia che lavorano nel mondo delle imbarcazioni di lusso<br />
si presenteranno infatti ad un target internazionale di buyers e rappresentanti del settore.<br />
Il focus Design e know-how italiani applicati all’arredamento delle imbarcazioni, ai servizi portuali e<br />
turistici, alla manutenzione, agli accessori ed anche ai prodotti innovativi e ad alta tecnologia come<br />
affreschi digitali e nuovi prototipi.<br />
SIAFT: l’eccellenza delle <strong>imprese</strong> meridionali in<br />
vetrina<br />
Questo evento è organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania nell’ambito del
progetto SIAFT [Southern Italy Agri Food and Tourism], un programma che promuove le eccellenze<br />
del Sud Italia.<br />
All’interno del programma, l’evento dedicato al turismo nautico offre incontri programmati con le<br />
aziende, visite alle <strong>imprese</strong> e una cornice enogastronomica.<br />
Il progetto SIAFT mette in contatto 260 piccole e medie <strong>imprese</strong> del meridione con oltre 20 buyers<br />
internazionali provenienti da Germania, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Canada, Francia, Giappone.<br />
All’evento dedicato al turismo nautico saranno presenti 14 <strong>imprese</strong>. Per iniziare a conoscerle, di<br />
seguito abbiamo raccolto una veloce presentazione.<br />
<strong>Le</strong> 14 aziende dell’economia del mare dal Sud Italia<br />
CO.ME.NA srl<br />
CO.ME.NA srl<br />
produce e offre assistenza per imbarcazioni in legno e vetroresina<br />
Ionian Sea Service srl<br />
L’<br />
azienda<br />
offre assistenza tecnica, pulizia professionale, igienizzazione e sanificazione per il settore navale.<br />
PSPOINT.it srl<br />
Specializzati in soluzioni innovative come gli affreschi digitali su muro, la decorazione di finte pelli,<br />
stampa su tela canvas, la<br />
PSPOINT.it<br />
personalizza gli arredi per clienti diretti e per ditte produttrici.<br />
CRAD – Centro di Ricerca Architettura e Design [Sub Flying<br />
Explorer]<br />
L’impresa produce e commercializza un nuovo veicolo subacqueo. Il veicolo, brevettato da CRAD,<br />
viaggia sia sulla superficie dell’acqua sia sott’acqua.<br />
Turbo Tecno Service Tts srl<br />
Turbo Tecno Service Tts srl offe servizi di assistenza e riparazione.<br />
TIBER BOATS srl<br />
L’architetto Ico Conforzi progetta da 30 anni yacht per i maggiori produttori, nazionali e internazionali.<br />
Inoltre progetta e produce cruiser e 30′ Sport Fisherman per la ditta Kingfisher Yachts.<br />
Montesanto srl<br />
L’<br />
azienda
fornisce materiali per le imbarcazioni e installa climatizzatori, impianti idrici ed elettrici per imbarcazioni.<br />
Offre anche manutenzione e assistenza. La Montesanto srl inoltre è attiva nel campo del riscaldamento,<br />
climatizzazione, arredamento bagno, piscine, energie rinnovabili e prodotti nautici tecnici.<br />
C.M.D. Costruzioni - Motori Diesel spa<br />
L’<br />
azienda<br />
produce e commercia in tutto il mondo motori EB/EFB da 40 a 300 cavalli ed è specializzata nei motori<br />
marini.<br />
Argia Pelletterie<br />
L’<br />
impresa<br />
si occupa di pelletteria dal 1981: borse, sacche, zaini e zaini da viaggio, trolley e cinture sono prodotte<br />
al 100% in Italia, dalla lavorazione al prodotto finito. I materiali Pelle, stoffa, tela e nylon.<br />
MTS Metaltech Solutions<br />
La<br />
MTS Metaltech Solutions<br />
produce arredi e accessori in acciaio inox, alluminio e titano per imbarcazioni.<br />
Nautica Salpa srl<br />
Fondata nel 1985, l’<br />
azienda<br />
produce e consegna imbarcazioni di qualità e ad alta tecnologia. Si occupa anche dell’assistenza dei<br />
suoi clienti.<br />
Franmarine srl<br />
L’<br />
azienda<br />
offre diversi servizi: noleggio di charter, imbarcazioni a motore e a vela, servizio nave taxi per la visita<br />
alle isole Tremiti, della costa croata e del Gargano. Inoltre la Franmarine srl propone corsi di vela, pesca<br />
sportiva e patente nautica.<br />
Nettis Resort<br />
Il gruppo Nettis nel 1990 ha costruito l’<br />
eco-resort “Porto degli Argonauti”<br />
con case vacanza, hotel e un porto interno.<br />
Molo Sant’Eligio Marina di Taranto PTU-ATI
Il<br />
porto turistico di Taranto<br />
sorge nel centro storico della città pugliese. Raccoglie 250 posti per imbarcazioni, pontili di scarico,<br />
banchine, posti auto, superfici verdi e punti gastronomici. Sono anche offerti tutti i servizi collegati al<br />
turismo.<br />
Foto da qui: flickr/ChadCooperPhotos<br />
Tag:design, economia del mare, SIAFT, Sud Italia, turismo nautico, Yacht Med Festival<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
Come funziona Green Ventures: la<br />
piattaforma con cui abbiamo fatto<br />
incontrare le <strong>imprese</strong> a Lipsia<br />
it_germania | 12 aprile 2013 | Commenta<br />
Dal 1998 le Green Ventures offrono un punto di incontro per aziende da tutto il mondo che si<br />
occupano di energia e ambiente. Sono eventi di partenariato dove le <strong>imprese</strong> possono trasferire il<br />
loro know how e trovare nuovi clienti e collaborazioni.<br />
All’Enertec di Lipsia, grazie al supporto della Camera di Commercio Italiana per la Germania, le<br />
Green Ventures hanno ospitato il progetto GBE Factory, un progetto europeo che promuove la<br />
sostenibilità ambientale delle <strong>imprese</strong> [del progetto GBE Factory abbiamo parlato su ItaliaGermania].<br />
Green Ventures: per far business non bastano le e-<br />
mail<br />
Se lo scopo di GBE Factory è supportare imprenditori che vogliono far diventare la propria impresa a<br />
impatto zero con i fornitori, i Green Ventures sono stati la piattaforma adatta per organizzare incontri<br />
B2B tra <strong>imprese</strong> e fornitori.<br />
“In questi incontri si capisce subito se la chimica tra i due partner è quella giusta, ed eventualmente<br />
iniziare una collaborazione. Questo è molto più di quello che riescono a fare le e-mail“.<br />
Alla Fiera di Lipsia abbiamo incontrato Torsten Stehr, uno dei responsabili del progetto Green<br />
Ventures e direttore progettuale della Camera del Commercio e dell’Industria di Potsdam. Stehr ci ha<br />
parlato di come è nata l’idea delle Green Ventures e dei vantaggi della collaborazione con la CCIG in<br />
quest’ultima edizione di Lipsia:<br />
La nostra è una delle reti di aziende che si occupano di energia più estese. Ma non avevamo molti<br />
contatti con le <strong>imprese</strong> italiane. Per questo la collaborazione con GBE Factory è stata una mossa<br />
giusta.<br />
Di seguito potete guardare l’intervista con Torsten Stehr.<br />
GBE Factory è stata la mossa giusta per incontrare<br />
le <strong>imprese</strong> italiane nel campo dell’energia e<br />
dell’efficienza energetica
Una presentazione: la missione e le attività di Green Ventures<br />
<strong>Le</strong> Green Ventures sono degli eventi di partenariato per compagnie tecnologiche che si occupano<br />
di ambiente ed energia.<br />
Sono iniziate nel 1998. Ciò che abbiamo pensato all’inizio era che nella nostra regione, in<br />
Brandeburgo, avevamo un certo know-how e delle tecnologie. Ma il mercato era molto limitato. Tutti i<br />
contratti infatti erano chiusi e i lavori di ristrutturazione erano già stati realizzati. Allora abbiamo pensato:<br />
cosa possiamo fare con questo know how La nostra idea è stata quella di invitare le altre <strong>imprese</strong> a<br />
trasferirlo in altri paesi.<br />
Abbiamo iniziato usando i nostri contatti con la Scandinavia e con la Polonia. Così abbiamo invitato<br />
questi paesi a venire a Potsdam. Questa è stata la prima piccola Green Ventures (avevamo già<br />
questo nome) e ha avuto un discreto successo.<br />
A quel tempo anche i partner polacchi e scandinavi hanno pensato: perché non lo estendiamo, perché<br />
non invitiamo partner russi e baltici Abbiamo deciso di farlo. L’anno successivo l’evento si era già<br />
ampliato e da allora abbiamo realizzato 16 Green Ventures, coinvolgendo in totale più di 106<br />
nazioni e rappresentando tutti i continenti. Abbiamo organizzato delle Green Ventures anche<br />
all’estero.<br />
Il punto è quello di avere a disposizione una piattaforma semplice: c’è un catalogo internet dal<br />
quale si possono scegliere le <strong>imprese</strong>. Una volta scelte, noi organizziamo incontri. Dopo questi semplici<br />
incontri c’è la possibilità di iniziare un business. In questi incontri si capisce se la chimica tra i due partner<br />
è quella giusta. Questo è più di quello che le e-mail non riescono a fare.<br />
È per questo che le Green Ventures hanno successo.<br />
Quali sono i vantaggi nel collaborare con GBE Factory<br />
Collaboriamo da tempo con la Camera di Commercio Italiana per la Germania, con progetti ed<br />
esperienze comuni. Abbiamo una forte attenzione per le tematiche dell’energia e dell’efficienza<br />
energetica, su questi temi abbiamo quindi un network di compagnie nella nostra regione. Ci sono più di<br />
500 <strong>imprese</strong> da Berlino e Brandeburgo che lavorano nel campo dell’efficienza energetica. Questa è una<br />
della più estese reti di compagnie del settore.<br />
Ma non avevamo molte relazioni con le <strong>imprese</strong> italiane in questo settore. In questo GBE Factory<br />
è stata una mossa giusta ed è stata una buona edizione per le Green Ventures. Questa edizione si è<br />
focalizzata anche sugli incontri B2B. Abbiamo quindi potuto assisterci e supportarci a vicenda con il<br />
progetto GBE Factory.
Tag:Camera dell'Industria e del Commercio di Potsdam, Efficienza energetica, Enertec Lipsia, GBE Factory,<br />
Green Ventures, Torsten Stehr<br />
Box: Come rendere la tua impresa a impatto zero
A Milano si sono incontrate <strong>imprese</strong> italiane<br />
e tedesche dell’acciaio: numeri e<br />
opportunità<br />
it_germania | 10 aprile 2013 | Commenta<br />
Si è appena conclusa a Milano Made in Steel, la principale fiera italiana dedicata alla filiera<br />
siderurgica. Punto di incontro importante tra il mercato italiano e quello tedesco, in un settore, quello<br />
dell’acciaio, in cui la Germania si conferma come la locomotiva d’Europa.<br />
Internazionalizzazione e innovazione sono state le parole chiave dell’evento che si è svolto dal 3 al<br />
5 aprile nei padiglioni di fieramilanocity: una tre giorni di conferenze, incontri B2B e altri momenti di<br />
business.<br />
La Germania è la locomotiva d’Europa nell’acciaio<br />
La Germania produce il 25% dell’acciaio all’interno dell’Unione Europea.<br />
Secondo i dati 2011 sono 4.215 le <strong>imprese</strong> tedesche del settore, con 315.992 occupati. Questi sono i<br />
numeri che hanno portato a un fatturato di 114 miliardi di euro nel 2011: il più alto d’Europa.<br />
Un settore destinato a crescere in Germania. Si prevede infatti un aumento del 2,7% nel fatturato del<br />
2013.<br />
Sono questi dati a suggerire perché alle piccole e medie <strong>imprese</strong> italiane conviene fare rete con le<br />
aziende tedesche dell’acciaio.<br />
A sottolineare il grande potenziale tedesco nel settore e l’importanza di creare una partnership con<br />
l’industria tedesca è stata Claudia Nikolai, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per
la Germania, durante Made in Steel.<br />
Internazionalizzazione e innovazione sono le parole<br />
chiave della siderurgia<br />
“Il mercato tedesco rappresenta tradizionalmente uno sbocco di grande rilievo per le <strong>imprese</strong><br />
italiane” ci ha spiegato Giulia Virilli, Referente Marketing per la CCIG.<br />
“A rendere la Germania il paese partner ideale per le piccole e medie <strong>imprese</strong> italiane sono i legami<br />
culturali, le complementarietà tra i due paesi, la vicinanza geografica, l’assenza di barriere doganali e la<br />
stabilità politica della Germania”.<br />
A supportare l’incontro tra <strong>imprese</strong> italiane e tedesche a Made in Steel è stata la Camera di<br />
Commercio Italiana per la Germania, presente in fiera con un proprio stand.<br />
Circa 15 incontri B2B hanno permesso ai protagonisti dei due mercati di entrare in contatto: “i risultati<br />
sono stati molto positivi” conferma Giulia Villirilli.<br />
Foto da qui: Made in Steel.<br />
Tag:acciaio, Claudia Nikolai, fieramilanocity, internazionalizzazione, Made in Steel, PMI, siderurgico<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, <strong>Le</strong> fiere per fare impresa
Aprire un’impresa in Germania: 2. La<br />
società semplice<br />
it_germania | 8 aprile 2013 | Commenta<br />
La società semplice personale (in tedesco Gbr o BGB‐Gesellschaft) è una società<br />
con responsabilità personale e illimitata di ogni socio nei confronti di tutti i creditori.<br />
La GbR è la società che più si sottovaluta in termini di malintesi ed errori. La società può essere<br />
infatti costituita anche tramite una semplice telefonata. Ma gli obblighi derivanti che possono essere<br />
molto gravi.<br />
Vi raccomandiamo quindi di leggere con attenzione questo seconda appuntamento della rubrica<br />
Aprire un’impresa in Germania, dove spieghiamo quali passi seguire per avviare una società semplice<br />
personale.<br />
Caratteristiche principali<br />
Per la costituzione di una GbR sono necessarie almeno una o più persone fisiche e/o giuridiche.<br />
La GbR non richiede alcun atto scritto o notarile per essere costituita. In teoria basterebbe un<br />
semplice accordo a voce, nel quale si definisce lo scopo della società. In tal caso, la GbR è<br />
completamente regolata dalla legge.<br />
Per evidenti motivi è altamente consigliabile redigere uno statuto al fine di adattare l’assetto legale alle<br />
esigenze concrete della società.
I soci rispondono personalmente e illimitatamente per ogni debito della società. Inoltre, i soci stessi<br />
rappresentano la società nei confronti di terzi, potendo impegnare possono impegnare la società (e<br />
quindi tutti i soci) nei confronti di terzi.<br />
Quali sono i requisiti<br />
Non esiste nessun requisito di forma per la costituzione della società. Basta un accordo a voce e la<br />
presenza di uno scopo sociale [qualcosa paragonabile alla ragione sociale di una S.r.l. italiana]<br />
I passi da seguire per avviare una società semplice<br />
In linea di massima basta un accordo, anche solo a voce, fra i soci. Tutto il resto dipende dalle<br />
esigenze concrete degli associati.<br />
Che tipo di responsabilità è prevista<br />
per l’amministratore e per i soci<br />
Ogni socio rappresenta la società nei confronti di terzi. Con appositi accordi interni, si potrebbe,<br />
con vigenza fra i soci, limitare il potere di rappresentanza.<br />
Nei confronti di terzi,resta il pericolo che ogni socio impegni la società con rischio di<br />
responsabilità personale di tutti i soci.<br />
Più importante per i soci è quindi il regime di regresso interno, perché la responsabilità è per legge<br />
solidale. Questo significa che ogni socio risponde per l’intero debito, fatta salva la possibilità di regresso<br />
pro rata.<br />
A quanto ammonta il capitale sociale/le quote di<br />
partecipazione dei soci<br />
Nessun capitale minimo è richiesto in termini societari. <strong>Le</strong> quote dipendono dagli accordi scritti<br />
(se presenti).<br />
Che tipo di tassazione è prevista<br />
La società semplice non viene tassata come società di capitali, ma come insieme di persone.<br />
La tassazione è dunque quella personale.<br />
L’utile tassato varia in dipendenza degli statuti ed eventuali quotazioni previste in via scritta. Il tutto<br />
dipende dall’assetto fiscale dei singoli soci [persone fisiche e/o giuridiche].<br />
Quali sono i costi per la registrazione<br />
Non è richiesta nessuna registrazione in termini societari.<br />
L’impresa stessa dovrà ovviamente esaurire gli obblighi legislativi su scala comunale, regionale e<br />
statale in dipendenza relativi all’attività effettivamente svolta [ad esempio l’iscrizione in registri rifiuti, le<br />
comunicazioni lavoristiche, l’iscrizione nel libro degli immobili, etc.].<br />
Di conseguenza, nessun costo è necessario per la costituzione della società.<br />
È consigliabile comunque redigere un atto di costituzione (volontario) per adeguare l’assetto societario<br />
alle esigenze dei singoli soci [tipo di attività, regime fiscale etc.].
Ulteriori informazioni sulla gestione di una società<br />
semplice<br />
La GbR è la società che più si sottovaluta in termini di malintesi ed errori: come detto infatti può<br />
essere costituita anche tramite una semplice telefonata, ma gli obblighi derivanti che possono essere<br />
molto gravi.<br />
Si pensi al caso in cui una società già in stato pre fallimentare “acquisisca” un nuovo socio che potrebbe<br />
rispondere personalmente e illimitatamente per tutti gli obblighi, eventualmente anche intrapresi dalla<br />
società in passato.<br />
Come cessare l’attività<br />
In caso di cessazione di attività, la società viene sciolta, con divisione pro rata – fatta salva<br />
l’eccezione derivante da eventuali statuti – fra i soci di obblighi e utili.<br />
<strong>Le</strong>ggi la<br />
scheda completa<br />
sulla Gbr della Camera di Commercio Italiana per la Germania.<br />
Foto da qui: flickr/splorp<br />
Tag:BGB-Gesellschaft, come aprire un'impresa in Germania, forme societarie tedesche, Gbr, guida, imprenditori<br />
italiani in Germania, Società semplice personale<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
Aprire un’impresa in Germania: 1. La<br />
microimpresa<br />
it_germania | 2 aprile 2013 | Commenta<br />
Nel 2012 in Germania ne sono state fondate 243.400. Sono le micro<strong>imprese</strong> o piccole <strong>imprese</strong> [in<br />
tedesco Kleigewerbe], ovvero, secondo la legge tedesca, un’impresa che “secondo le sue peculiarità<br />
o le sue dimensioni non necessita dei beni strumentali di un’azienda commerciale”.<br />
Possono essere qualificate come micro<strong>imprese</strong> (o piccoli imprenditori) solo le persone fisiche e le<br />
società semplici.<br />
Nel primo appuntamento della nostra guida per aprire un’impresa in Germania rispondiamo alle<br />
domande più frequenti su come diventare un piccolo imprenditore.<br />
Quali sono i requisiti<br />
Non ci sono particolari requisiti per aprire un’attività in Germania come piccolo imprenditore.<br />
Nelle relazioni commerciali il piccolo imprenditore agirà con nome e cognome, per intero;<br />
è ammissibile che venga aggiunta l’indicazione dell’attività e/o del settore dell’attività. I nomi di fantasia<br />
sono esclusi.<br />
I passi da seguire per aprire una microimpresa<br />
La costituzione e l’attività vengono regolate dal Codice delle attività lucrative indipendenti (GewO).<br />
Bisogna obbligatoriamente iscriversi al Gewerbeamt<br />
La registrazione al Registro delle <strong>imprese</strong> [Handelsregister] non è obbligatoria e può essere<br />
fatta volontariamente, ma ha conseguenze legali.<br />
Se ci si è iscritti anche al Registro delle <strong>imprese</strong>, l’impresa diventa un’impresa commerciale e con ciò<br />
un imprenditore commerciale a tutti gli effetti [Vollkaufmann/grande imprenditore]. Questa iscrizione è<br />
vincolante per 5 anni e impone di regola l’obbligo di<br />
tenere la contabilità commerciale<br />
redazione di un inventario
edazione del bilancio<br />
Con l’iscrizione è ammesso l’uso di nomi di fantasia.<br />
Attenzione: L’iscrizione al Registro delle <strong>imprese</strong> diventa obbligatorio con un’ipotesi di fatturato annuo<br />
superiore a 250 mila € (commercio al dettaglio) o da 400 mila a 500 mila € (per<br />
commercio all’ingrosso/produzione).<br />
Il piccolo imprenditore è invece esonerato da questi obblighi (tenuta della contabilità<br />
commerciale, redazioni d’inventario, del bilancio), laddove l’impresa attesti un fatturato annuo non più di<br />
500 mila € , ovvero un’eccedenza annuale (utile) non più di 50 mila €.<br />
Attenzione: sussiste comunque un obbligo fiscale originario che differisce dagli obblighi imposti ovvero<br />
esoneri concessi dal diritto commerciale in relazione alla base imponibile e in relazione ai periodi<br />
di accertamento.<br />
Che tipo di responsabilità è prevista<br />
per l’amministratore e per i soci<br />
Per il piccolo imprenditore: piena, diretta e illimitata responsabilità patrimoniale.<br />
Per la società semplice<br />
solidale dei soci.<br />
che agisce quale piccolo imprenditore esiste invece una responsabilità<br />
A quanto ammonta il capitale sociale/le quote di<br />
partecipazione dei soci<br />
Non esistono regolamenti per un capitale minimo.<br />
Che tipo di tassazione è prevista<br />
1. Imposta sul valore aggiunto[Umsatzsteuer].<br />
Vengono esonerati dall’imposta i piccoli imprenditori che nell’anno precedente non hanno realizzato<br />
ricavi superiori a € 17.500 e che non prevedono per l’anno in corso ricavi superiori a € 50.000 al<br />
lordo dell’imposta.<br />
Possono rinunciare all’esonero e determinarsi per l’applicazione del regime usuale del rimborso IVA<br />
[Vorsteuerabzug]. La rinuncia è irrevocabile per cinque anni. Ciò vale solo per imprenditori residenti in<br />
Germania (ovvero che abbiano perlomeno un ufficio in Germania e che siano ivi reperibili, anche<br />
telefonicamente).<br />
2. Imposta sui redditi<br />
3. Imposta sull’industria e sul commercio [Gewerbesteuer]. Quota esente 24.500 € per anno.<br />
Quali sono i costi per la registrazione<br />
Almeno 25€[a seconda del Land]: costo per l’iscrizione al registro del Gewebeamt.<br />
Almeno 250€: costi per l’iscrizione al registro delle <strong>imprese</strong> [non obbligatorio], spese notarili e<br />
giudiziarie.<br />
Ulteriori informazioni sulla gestione di una<br />
microimpresa
I piccoli imprenditori non hanno l’obbligo di tenere la contabilità[Buchführungspflicht], solamente un<br />
obbligo di determinare l’eccedenza attiva annuale [Einnahmen/Überschussrechnung].<br />
Sotto il profilo fiscale, vi è obbligo di tenere una contabilità commerciale, l’obbligo di redazione di un<br />
inventario<br />
e<br />
la formazione del bilancio laddove venga svolta un’attività commerciale e realizzato un fatturato anno<br />
superiore<br />
a 500 mila € ovvero un’utile superiore a 50 mila € per esercizio.<br />
Attenzione: vi è esonero da tali obblighi,solo sotto il profilo del diritto commerciale (civile), laddove il<br />
fatturato o l’eccedenza annuale siano inferiori a questi parametri per i due anni successivi<br />
Attenzione: I regolamenti fiscali e di diritto commerciale (civile) possono differire quanto alle basi<br />
imponibili e ai periodi di accertamento. La mancanza di una completa armonizzazione fra le due<br />
normative può avere come conseguenza che sulla base del diritto commerciale (civile) vi sia esonero di<br />
tenuta della contabilità obbligatoria dopo due anni mentre per il diritto fiscale possa sorgere l’obbligo<br />
di tenuta della contabilità commerciale se viene superato anche solo una volta il limite imposto<br />
dalla legge.<br />
Per questi motivi è consigliabile comunque la verifica da parte di un consulente fiscale.<br />
Come cessare l’attività<br />
Compilare la domanda di cancellazione delle attività lucrative indipendenti<br />
Redazione del bilancio finale di liquidazione in relazione al giorno di cessazione dell’attività.<br />
La fotocopia della domanda di cessata attività e il bilancio di chiusura [Aufgabebilanz] sono da inviare<br />
all’ufficio imposte.<br />
<strong>Le</strong>ggi la<br />
scheda completa<br />
sulla microimpresa della Camera di Commercio Italiana per la Germania.<br />
Foto da qui: flickr/Alexandre Dulaunoy<br />
Tag:forme societarie tedesche, guida, imprenditori italiani in Germania, imprenditorialità, Microimpresa, piccoli<br />
imprenditori<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
L’impresa sociale conosce i meccanismi<br />
dell’azienda tradizionale: in parte li adotta,<br />
in parte li critica<br />
it_germania | 11 aprile 2013 | Commenta<br />
Uno spazio per organizzazioni e aziende, un riparo per 150 persone bisognose, un’officina di idee<br />
sulla sostenibilità, una piattaforma per progetti di inserimento professionale, ma soprattutto un’impresa<br />
sociale.<br />
È così che si autodefinisce la Casa della Solidarietà “Luis Lintner” di Bressanone, la cooperativa<br />
altoatesina che dal 2002 sta realizzando il suo progetto sociale: “fornire un contributo per un mondo<br />
migliore”.<br />
Per il nostro osservatorio sull’impresa sociale, ci ha raccontato di questo progetto Alexander<br />
Nitz, membro del direttivo della Casa della Solidarietà. Un’idea che si basa sull’indipendenza economica<br />
e politica della cooperativa e sulla creatività dei soci e dei volontari. Tutti uniti da un unico obiettivo:<br />
“Bisogna massimizzare il bene comune, non il profitto”<br />
Alexander ci ha dato anche la sua definizione di impresa sociale. Un’impresa che conosce i meccanismi<br />
dell’azienda tradizionale e in parte li adotta, in parte li critica.<br />
Di seguito l’intervista completa ad Alexander Nitz della Casa della Solidarietà “Luis Lintner”.<br />
Chi siete e qual è la vostra missione
La Casa della Solidarietà è un alloggio che dà un tetto a circa 150 persone bisognose ogni anno. La<br />
Casa della Solidarietà offre anche uno spazio a organizzazioni e aziende; la Casa della Solidarietà è<br />
un’officina di idee e pensieri sulla sostenibilità; la Casa della Solidarietà è una piattaforma per progetti<br />
di inserimento lavorativo.<br />
La nostra missione è quella di fornire un contributo per un mondo migliore e vivere, concretamente, la<br />
solidarietà.<br />
Come cercate di realizzare questa vostra missione<br />
Ecco le nostre strategie:<br />
Indipendenza politica ed economica<br />
Siamo orientati verso il bene comune<br />
Impiegati e volontari fanno quello che voglio fare davvero<br />
Creatività e apprendimento continuo<br />
In che modo raggiungete la sostenibilità economica<br />
Senza finanziamenti pubblici, con le entrate che realizziamo con le nostre attività [affitti, eventi,<br />
donazioni, progetti di inserimento lavorativo].<br />
Quale forma giuridica avete adottato, e perché<br />
Da un anno siamo una cooperativa. Questo ci dà la possibilità di sviluppare e ordinare le nostre<br />
numerose attività. In passato siamo stati un’associazione. Noi ci consideriamo un’impresa sociale.<br />
Quali sono le vostre proiezioni verso il futuro (prossimi 3- 5 anni)<br />
Tra 3-5 anni ci saremo organizzati secondo un modello sostenibile [parola chiave: economia della postcrescita].<br />
Ma saremo ancora creativi e innovativi, come nella prima fase pionieristica.<br />
Cos’ è l’impresa sociale secondo voi Vi definireste come tale<br />
Assolutamente sì. Un’impresa sociale secondo noi è un’impresa che agisce in maniera sana dal punto<br />
di vista economico, che cammina sulle proprie gambe dal punto di vista economico, che conosce i<br />
meccanismi delle aziende tradizionali, e in parte li adotta, in parte li critica – con il fine ultimo di non<br />
massimizzare il profitto, ma di massimizzare il bene comune.<br />
Scheda Tecnica<br />
Nome della organizzazione: Casa della Solidarietà “Luis Lintner”<br />
Indirizzo: Via Vintler 22 39042 Bressanone<br />
Sito web: http://www.hausdersolidaritaet.org/<br />
Nome dell’intervistata: Alexander Nitz<br />
Foto dalla pagina Facebook della Casa della Solidarietà<br />
Tag:Alexander Nitz, Alto Adige, Bressanone, Casa della Solidarietà "Luis Lintner", cooperativa, featured, Impresa<br />
sociale, inserimento professionale<br />
Box: Osservatorio sull'impresa sociale
“<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> devono fare rete con<br />
altre organizzazioni”. Intervista con Günther<br />
Lorenz<br />
it_germania | 28 marzo 2013 | Commenta<br />
“Gli imprenditori <strong>sociali</strong> non sono soli. L’economia sociale e<br />
solidale esiste in tutto il mondo. È dappertutto e spesso, senza<br />
che noi lo sappiamo, è nel nostro stesso quartiere”<br />
Günther Lorenz si occupa da più di trentanni di impresa sociale ed economia solidale. Attualmente<br />
continua la sua ricerca all’interno di Technologie-Netzwerk, partner tedesco della nostra rubrica<br />
“Osservatorio sull’Impresa Sociale“.<br />
<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> si devono presentare come tali, devono fare<br />
rete, creare associazioni e partnership con le altre organizzazioni,<br />
per raggiungere con successo il proprio scopo.<br />
Secondo Günther Lorenz a questo non c’è alternativa: le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> devono rendersi più visibili e<br />
comunicarsi meglio. D’altra parte si tratta di un settore molto promettente per il futuro come “sanno<br />
tutti quelli che hanno lavorato in questo ambito”.<br />
Impresa sociale: Germania e Italia a confronto<br />
Abbiamo approfittato della lunga esperienza di Günther Lorenz per chiedergli un confronto tra l’impresa<br />
sociale in Italia e quella in Germania.
<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> in Italia e in Germania sono molto<br />
differenti, ma hanno delle somiglianze.<br />
Infatti se i punti di partenza sono molto diversi, le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> si configurano in maniera simile nei<br />
due paesi: <strong>imprese</strong> di proprietà dei cittadini, avviate dalla società civile e dalla collettività, con<br />
obiettivi <strong>sociali</strong> e ambientali da raggiungere.<br />
L’impresa sociale e l’economia solidale secondo<br />
Günther Lorenz<br />
La sua attività di ricerca sul tema Impresa Sociale ed Economia<br />
locale e solidale è ultratrentennale. Per questo conosce molto<br />
bene sia il contesto italiano che quello tedesco. Potrebbe farci<br />
una panoramica e raccontarci quali opportunità e sfide devono<br />
affrontare le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong><br />
<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> in Italia e in Germania sono molto differenti, ma hanno delle somiglianze. Per<br />
quanto riguarda la forma giuridica, in Italia sono prevalenti le cooperative <strong>sociali</strong> del tipo A o B. In<br />
Germania invece ci sono più associazioni. Nello Stivale la maggioranza è costituita da aziende per<br />
l’inserimento professionale, mentre in Germania sono (ancora) maggioritarie<br />
le Beschäftigungsgesellschaften (it: società per l’occupazione).<br />
In Italia a spingere all’avvio di tali <strong>imprese</strong> ci sono spesso motivazioni cristiane o diaconali, in<br />
quanto nel Sud dell’Europa la famiglia e la Chiesa costituiscono delle forti spinte. In Germania al<br />
contrario queste strutture sono state erose dallo stato sociale.<br />
Tanto sono diversi sono i punti di partenza, tanto simili le caratteristiche: <strong>imprese</strong> di proprietà dei<br />
cittadini, fondate dalla società civile e dalla collettività, basate su motivazioni <strong>sociali</strong> e con obiettivi<br />
<strong>sociali</strong> da raggiungere.<br />
Lo sviluppo locale e sostenibile, spesso anche in rapporto con<br />
questioni ambientali e con il turismo sociale, è stato descritto nel<br />
libro “<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong>” di Carlo Borzaga e Luca Fazzi come un<br />
settore promettente per le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> in Italia. Cosa possono<br />
imparare gli italiani dalle esperienze tedesche in questo campo<br />
Che lo sviluppo locale e sostenibile sia un settore promettente, lo sanno tutti quelli che hanno<br />
avuto a che fare con questo ambito. Non so con precisione cosa potremmo imparare l’uno dall’altro.<br />
Conosco una serie di iniziative italiane anche da parte della generazione più giovane, una generazione<br />
che dà valore a questi obiettivi.<br />
Per quanto riguarda il turismo regionale, le iniziative tedesche hanno imparato molto anche da quelle<br />
austriache e altoatesine. Renate Goergen/<strong>Le</strong>Mat prova ad amalgamare con il suo franchising sociale le<br />
iniziative italiane (di integrazione sociale) e quelle tedesche (di turismo regionale).<br />
Conosce altri interessanti modelli per lo sviluppo locale e<br />
sostenibile a livello europeo o internazionale<br />
Ci sono una serie d iniziative in tutto il mondo. A queste si aggiungono le nostre pubblicazioni al<br />
Congresso sull’Economia Solidale a Berlino nel 2006 e il CEST Transfer, il pacchetto di formazione<br />
europeo per le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong>.<br />
Conosciamo buoni esempi in Russia, India, Venezuela, Sudafrica. È difficile anche solo accennare
all’incredibile ricchezza e portata di tali iniziative. Si deve però sottolineare che in alcune regioni del<br />
mondo (tra cui Mondragon in Spagna) questo settore rappresenta la spina dorsale dell’economia.<br />
Cosa sono i gemellaggi locali e cosa può dirci sul lavoro di ricerca<br />
di Technologie-Netwerk in questo campo<br />
Molte delle iniziative di cui abbiamo parlato prima si basano su gemellaggi locali tra organizzazioni del<br />
settore privato, pubblico e di pubblica utilità come ad esempio associazioni per lo sviluppo autonomo<br />
regionale oppure il progetto Ökospeicher Wulkow.<br />
Queste collaborazioni (come anche la Lokalen Agenda 21-AGs) si basano su un’agenda comune e su un<br />
programma di lavoro che affronta i problemi locali con un approccio multidisciplinare e multidimensionale.<br />
Eventualmente ci si può accordare anche con un contratto. Queste collaborazioni rafforzano il terzo<br />
settore e l’economia sociale, poiché le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> dipendono sempre anche dalle relazioni di<br />
impresa.<br />
Infine il nostro studio per la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro<br />
(Dublino/Bruxelles) e la Fondazione Hans-Böckler, come anche gli studi europei paralleli, si occupano di<br />
queste tematiche.<br />
A volte si dice che le <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> in tempo di crisi come<br />
questo possono essere un’alternativa per il futuro. Cosa pensa a<br />
riguardo<br />
<strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> sono nate storicamente per realizzare alternative economiche alla povertà, alla<br />
disoccupazione, all’emarginazione e alla distruzione dell’ambiente. Rappresentano quindi “per<br />
definizione” una risposta alla crisi. Non saprei proporre altra reazione efficace a queste problematiche se<br />
non quella dell’economia sociale: un modo di fare economia che ricomincia ad adoperare risorse in modo<br />
razionale.<br />
Una ridistribuzione, il settore privato, il settore pubblico: nessuno di queste tre possibilità possono<br />
produrre un contributo effettivo alla crisi economica, sociale e ambientale. Quello che mostra<br />
l’esperienza, è spiegato e motivato anche dal punto di vista economico. Informazioni più dettagliate a<br />
riguardo si possono trovare nella mia tesi di dottorato. Desidero anche consigliare la lettura di Karl<br />
William Kapp.<br />
C’è qualcosa che desidera comunicare agli imprenditori <strong>sociali</strong> o<br />
alle persone che lo vorrebbero diventare<br />
La consapevolezza che non sono soli. L’economia sociale e solidale esiste in tutto il mondo. È<br />
dappertutto, nei posti dove abitiamo e spesso – senza che noi lo sappiamo – sono i nostri vicini.<br />
L’economia sociale deve rendersi più visibile. <strong>Le</strong> <strong>imprese</strong> <strong>sociali</strong> si devono presentare come tali,<br />
devono collegarsi tra di loro, creare associazioni e partnership con le altre organizzazioni, per<br />
raggiungere con successo il proprio scopo. A mio avviso, a questo non c’è alternativa.<br />
Foto dalla decima edizione del WIS – Workshop sull’Impresa Sociale.<br />
Tag:#socent, Agenda 21, CEST, Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro,<br />
Günther Lorenz, Impresa sociale, Technologie-Netzwerk<br />
Box: Osservatorio sull'impresa sociale
Perché i tirocini all’estero sono<br />
un’opportunità per <strong>imprese</strong> e per studenti<br />
it_germania | 3 aprile 2013 | Commenta<br />
“Attualmente la Germania è alla ricerca di profili professionali in Paesi come l’Italia, la Grecia e la<br />
Spagna“.<br />
Questo è uno dei motivi per cui, secondo Rachel Garcia Aneiros, ai ragazzi conviene svolgere uno<br />
stage all’estero. Fare un tirocinio in Germania è infatti un modo per farsi strada in un mercato<br />
emergente e imparare a conoscere un nuovo mondo del lavoro.<br />
Rachel Garcia Aneiros è collaboratrice del Consorzio Arezzo Innovazione per Competer II, un progetto<br />
finanziato dal programma <strong>Le</strong>onardo che ha visto la collaborazione della Camera di Commercio Italiana<br />
per la Germania.<br />
Perché fare un tirocinio in Germania<br />
Il progetto Competer II ha portato all’estero 500 ragazzi della Provincia di Arezzo per svolgere un<br />
tirocinio formativo. In Germania la Camera di Commercio Italiana per la Germania è stata partner del<br />
progetto supportando l’inserimento e il soggiorno dei tirocinanti.<br />
Rachel Garcia Aneiros ci ha raccontato i vantaggi per i ragazzi nel partecipare a progetti che<br />
promuovono tirocini all’estero.<br />
“La cultura del lavoro in Germania e in Italia è molto diversa, per cui per i giovani è importante<br />
conoscere i mercati, sapere come accedere al lavoro attraverso un CV adattato alle esigenze del<br />
Paese ospitante, conoscere le esigenze aziendali, come relazionarsi ai colleghi di lavoro, etc…”
Perché assumere dei tirocinanti in azienda<br />
Qual è invece il vantaggio per le <strong>imprese</strong> nel partecipare a progetti come CompeTer e accogliere i<br />
ragazzi in partenza<br />
Gli enti ospitanti possono entrare in contatto con i programmi europei e con le opportunità fornite da<br />
questo tipo di finanziamenti. Ma soprattutto arricchire il proprio team per essere più pronti a trovare<br />
partner di impresa all’estero e fare rete con aziende da tutta Europa.<br />
A cogliere questa opportunità quest’anno sono state diverse aziende che hanno formato i ragazzi in<br />
ambiti come la comunicazione dei beni culturali, la gestione PMI, l’e-business, le energie<br />
rinnovabili e la gastronomia.<br />
Di seguito, l’intervista completa a Rachel Garcia Aneiros.<br />
Rachel Garcia Aneiros: il progetto CompeTer II ha<br />
portato 500 ragazzi all’estero per uno stage<br />
Che cos’è il progetto CompeTer e a chi è rivolto<br />
ll progetto “CompeTer_II – Nuove Competenze al servizio dello sviluppo Territoriale IIed.” (Progetto<br />
<strong>Le</strong>onardo Da Vinci Mobilità PLM) viene promosso dal Consorzio Arezzo Innovazione e rappresenta il<br />
consolidamento e la continuità di un percorso di sviluppo progettuale nell’ambito della formazione<br />
professionale e della mobilità internazionale con fini formativi, avviato a partire dal 2005. Tale percorso,<br />
promosso attraverso l’Istituzione dei Distretti Industriali della Provincia di Arezzo, ha consentito di portare<br />
sul territorio circa 2 milioni di euro di contributi comunitari nonché esperienze formative all’estero a circa<br />
500 giovani.<br />
Il progetto è promosso in partenariato con le Amministrazioni Provinciali di Arezzo, Siena e<br />
Grosseto, con il Comune di Siena e il Centro Universitario per l’Innovazione e la Qualità nelle<br />
PP.AA. dell’Università degli Studi di Siena (UnisiPA).<br />
L’obiettivo del progetto CompeTer II è quello di fornire a giovani diplomati e/o laureati l’opportunità di<br />
svolgere tirocini formativi all’estero al fine di sviluppare competenze trasversali e professionali<br />
specifiche da spendere al servizio del territorio, del suo sviluppo, della sua competitività anche a livello<br />
internazionale.<br />
Il progetto, infatti, intende contribuire allo sviluppo dei sistemi economici locali con particolare riferimento<br />
ai servizi innovativi delle PMI nei settori marketing, comunicazione, logistica, e-business e nuove<br />
tecnologie della comunicazione, turismo, energie rinnovabili, ambiente edagricoltura, attraverso la<br />
diffusione delle key competences che possono incentivare l’innovazione e facilitare l’apertura ai mercati<br />
globalizzati.<br />
I campi in cui si promuovono questi tirocini vanno dalla<br />
comunicazione dei beni culturali alla gestione PMI, passando<br />
per le energie rinnovabili e la gastronomia: quali sono i<br />
vantaggi nell’istituire un rapporto di formazione tra l’Italia e<br />
la Germania in questi settori Nello specifico, quali i<br />
vantaggi per i giovani, quali per le aziende ospitanti<br />
A seguito di un confronto attivo fra i partner basato su attente analisi, studi, best practices aziendali nel<br />
mercato del lavoro, questa azione transnazionale è connotata da alcuni elementi innovativi e trasversali:<br />
imprenditorialità, fornendo stimolo e “competenze per”. Nei settori identificati, infatti, la nascita di nuove<br />
<strong>imprese</strong> e/o di figure libero-professionali è un’opportunità reale sia per i giovani, sia per il tessuto economico<br />
locale.<br />
competitività green come elemento principale nella scelta delle aziende estere al di là del settore<br />
principale al quale appartengono.
iconoscibilità delle competenze maturate dai giovani nell’ambito dell’esperienza della mobilità attraverso<br />
ricostruzione, descrizione e validazione in armonia con le Raccomandazioni EU, in particolare EQF, EQARF<br />
ed ECVET.<br />
Per gli enti ospitanti, aziende locali, l’esperienza consente un arricchimento del proprio team e un<br />
confronto con le realtà di altri Paesi. Dalle esperienze passate legate a borse di studio <strong>Le</strong>onardo da Vinci<br />
si evince la riluttanza di molte aziende ad assumere i tirocinanti, nonostante essi possano contribuire<br />
all’internazionalizzazione delle <strong>imprese</strong>, processo importante per le <strong>imprese</strong> locali e per lo sviluppo<br />
regionale.<br />
Per le società già presenti sul mercato europeo, i partecipanti possono fornire il loro contributo<br />
nell’ambito della commercializzazione internazionale, delle ricerche di mercato, del miglioramento<br />
dei prodotti e dell’adattamento ai mercati esteri, ecc.<br />
Un altro vantaggio per le hosting organization (aziende locali che accolgono i ragazzi) è quello di entrare<br />
in contatto con i programmi europei. Molte aziende non conoscono le ampie possibilità di<br />
finanziamenti europei derivanti da essi e l’eterogeneità dei soggetti che cercano partner locali con il<br />
know-how in un settore specifico. Questo progetto può rappresentare la chiave d’accesso a progetti<br />
successivi.<br />
Il progetto <strong>Le</strong>onardo Da Vinci copre i costi di viaggio, d’alloggio, della preparazione linguistica dei<br />
partecipanti, così come di un’assicurazione di responsabilità civile che consente alle aziende locali di<br />
godere dell’esperienza senza dover eseguire le procedure e occuparsi dei documenti.<br />
I partecipanti che desiderano svolgere il proprio tirocinio in Germania beneficiano di due vantaggi:<br />
1. La diversificazione culturale e la crescita professionale. La cultura del lavoro in Germania e in<br />
Italia è molto diversa, per cui per i giovani è importante conoscere i mercati, sapere come accedere al<br />
lavoro attraverso un CV adattato alle esigenze del Paese ospitante, conoscere le esigenze aziendali,<br />
come relazionarsi ai colleghi di lavoro etc.<br />
2. Introduzione in un mercato emergente. Attualmente la Germania è alla ricerca di profili<br />
professionali in Paesi come l’Italia, la Grecia e la Spagna. La borsa di studio <strong>Le</strong>onardo è un punto di<br />
partenza per accrescere la sicurezza in se stessi, migliorare la conoscenza della lingua e della cultura<br />
locale. Un’esperienza di tre mesi può essere un punto di partenza per coloro che desiderino soggiornare<br />
a risiedere in Germania.<br />
In cosa è consistita la collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Germania<br />
La Camera di Commercio Italiana per la Germania ha lavorato al progetto come ente intermediario e<br />
senza il suo aiuto il progetto non sarebbe stato portato avanti.<br />
<strong>Le</strong> funzioni della Camera nell’ambito del progetto sono:<br />
Studio dei profili professionali dei partecipanti e primo contatto con le aziende locali: in<br />
primo luogo la Camera fornisce alle <strong>imprese</strong> locali informazioni sul progetto <strong>Le</strong>onardo da Vinci e<br />
sottopone loro un Training Agreement (TA), in cui le aziende descrivono le funzioni che i<br />
partecipanti svolgerebbero, il periodo dei flussi di partenza e le competenze che acquisirebbero<br />
durante il percorso lavorativo nell’azienda.<br />
Informare i partecipanti sulle loro aziende ospitanti, sui relativi tutor, indirizzi e TA.<br />
Ricerca di alloggi: la Camera si occupa di ricercare alloggi prediligendo ambienti multiculturali,<br />
cosicché i partecipanti possano avere contatti con persone tedesche e sentirsi maggiormente<br />
integrati.<br />
Organizzazione del corso di formazione linguistica in collaborazione con una scuola di<br />
lingua locale.<br />
Fornire ai partecipanti informazioni necessarie per il loro arrivo in città, sullo stile di vita, sui<br />
sistemi di trasporto, ecc<br />
Preparazione di tutta la documentazione necessaria per l’approvazione del finanziamento<br />
delle borse di ogni partecipante nell´ambito del progetto <strong>Le</strong>onardo Da Vinci.<br />
Foto da qui: flickr/Jasmic<br />
Tag:Camera di Commercio Italiana per la Germania, CompeTer II, intervista, programma <strong>Le</strong>onardo, studenti,<br />
tirocinio all'estero
Box: Stage presso la CCIG
Internazionalizzare le <strong>imprese</strong> italiane,<br />
partendo da uno stage<br />
it_germania | 5 aprile 2013 | Commenta<br />
Chiara ha svolto un tirocinio di 3 mesi nell’ufficio di Berlino della Camera di Commercio Italiana per<br />
la Germania.<br />
24 anni e laureanda in Economia e Gestione delle Aziende, Chiara ha deciso che lo stage alla CCIG era<br />
l’occasione per “assistere in prima persona al processo di internazionalizzazione delle <strong>imprese</strong><br />
italiane”.<br />
A Berlino Chiara si è occupata della comunicazione di GBE Factory, un progetto europeo per la<br />
diffusione delle <strong>imprese</strong> a impatto zero e dell’organizzazione di eventi nell’ambito della fiera Fruitlogistica.<br />
Alla fine della sua esperienza alla Camera ci dice “qui si può avere la concreta dimostrazione che il<br />
detto l’unione fa la forza funziona”.<br />
Mi chiamo Chiara e ho 24 anni, sono una laureanda in Economia e Gestione delle Aziende, e dopo<br />
un’esperienza di studio in Francia ho scelto di concludere il mio percorso universitario con uno stage<br />
all’estero, e la Germania era proprio la realtà in cui volevo avere il mio primo vero contatto con il mondo<br />
del lavoro, in quanto rappresenta, a mio parere, la realtà europea più dinamica.<br />
Ho quindi partecipato a un bando della mia Università e a fine giugno ho ricevuto una mail in cui c´era<br />
scritto: “Cara Chiara, è stata presa alla Camera di Commercio Italiana per la Germania a Berlino il suo<br />
stage durerà tre mesi”.<br />
La mia felicità nel leggere quella notizia è stata indescrivibile, ero contenta di essere stata selezionata<br />
per Berlino, in quanto è una città che amo, ed ero altrettanto contenta di essere stata presa dalla Camera
di Commercio Italiana per la Germania, perché avrei potuto assistere in prima persona al processo di<br />
internazionalizzazione delle <strong>imprese</strong> italiane.<br />
Appena entrai in ufficio ebbi subito un’ottima impressione, le persone che sarebbero stati i miei futuri<br />
colleghi (anche se per pochi mesi), sono stati gentili e accoglienti, e mi hanno subito messo a mio agio.<br />
I primi giorni ho fatto recall, poi mi è stato subito affidato l’incarico di seguire la comunicazione per un<br />
evento nell’ambito del progetto europeo GBE Factory, un progetto di cui la Camera è partner e che ha<br />
come obiettivo la diffusione del concetto di “impresa ad impatto zero”.<br />
Seguire tale progetto è stato molto interessante, in quanto la CSR è un argomento che mi interessa<br />
molto; e poter vedere da vicino come <strong>imprese</strong> piccole medie o grandi che siano si approcciano a questo<br />
mondo mi ha permesso di aver una visione completa di quello che ho studiato in questi anni.<br />
Oltre che a seguire la comunicazione di GBE; ho avuto la possibilità di assistere all’organizzazione di<br />
eventi, fiere ed incontri B2B.<br />
Ora che mi trovo alla fine di questa esperienza, faccio un bilancio di questi mesi, Berlino è stata<br />
un’ottima parentesi, ho imparato molte cose, e ho avuto la possibilità di seguire progetti fianco affianco<br />
con professionisti che passo dopo passo e con pazienza mi hanno insegnato il loro lavoro.<br />
Ho imparato a gestire situazioni di stress, nella fattispecie l’organizzazione di eventi nell’ambito della fiera<br />
Fruitlogistica, e ho visto con i miei occhi che significa problem solving, ma cosa più importante mi<br />
hanno insegnato che saper lavorare in team è una cosa fondamentale all’interno di un ufficio, in Camera<br />
si può avere la concreta dimostrazione che il detto “l’unione fa la forza” funziona.<br />
Tag:Berlino, Camera di Commercio Italiana per la Germania, Chiara<br />
Box: Stage presso la CCIG
Esportare l’artigianato italiano a Berlino,<br />
partendo da una fiera [iscrizione]<br />
it_germania | 26 marzo 2013 | Commenta<br />
Siete artigiani o produttori di specialità enogastronomiche italiani e volete vendere il vostro<br />
prodotto in Germania<br />
Allora preparatevi per una trasferta a Berlino dal 13 al 17 novembre 2013: in questa settimana si<br />
svolge infatti l’Import Shop, la fiera internazionale su prodotti artigianali, articoli da regalo e prodotti<br />
gastronomici da tutto il mondo.<br />
L’artigianato è una “realtà estremamente importante e dinamica nel nostro Paese”, tanto da<br />
rappresentare il 18% dell’export italiano secondo il Ministero dello Sviluppo Economico.<br />
Dall’altra parte il mercato berlinese (e tedesco) è un mercato in espansione e sensibile, da sempre,<br />
al fascino e alla qualità del prodotto made in Italy. Ne avevamo già parlato su<br />
ItaliaGermania presentando la scorsa edizione di Import Shop.<br />
Import Shop: artigiani e istituzioni cercansi<br />
Questi sono i profili che sono invitati a partecipare a Import Shop con il supporto della Camera di<br />
Commercio Italiana per la Germania:<br />
Artigiani che vogliono testare il proprio prodotto sul mercato tedesco attraverso la vendita diretta al<br />
pubblico<br />
Istituzioni impegnate nella promozione delle <strong>imprese</strong> artigianali del proprio territorio<br />
Per candidare la vostra partecipazione, compilate ilseguente modulo entro il 30 maggio.<br />
Due motivi per partecipare a Import Shop<br />
Se ancora non siete convinti a partecipare alla fiera, vi diamo 2 motivi in più.
Il primo motivo è fornito, nello stile di ItaliaGermania, dai numeri di questo appuntamento che<br />
rappresenta il corrispettivo tedesco della Fiera dell’artigianato di Milano:<br />
Quando Dal 13 – 17 novembre 2013<br />
Area Espositiva di 6150 m quadri<br />
600 espositori da 59 Paesi<br />
450 stand<br />
40 mila visitatori (numero in continuo aumento)<br />
5,8 milioni di euro il giro d’affari attorno alla fiera<br />
Il secondo motivo: partecipando sarete accolti nel Padiglione Italia, la vetrina del Made in Italy a Import<br />
Shop. E partecipare uniti a questa tipologia di fiere ha i suoi vantaggi come spiega Francesca Regina,<br />
direttrice dell’ufficio CCIG di Berlino, in un’intervista su twago:<br />
<strong>Le</strong> fiere si confermano essere un ottimo strumento di presentazione dei propri prodotti, permettono di fare<br />
un test sul mercato e di studiare i comportamenti del mercato stesso: la partecipazione ad una<br />
manifestazione va preparata con il supporto di esperti per cogliere al massimo le opportunità<br />
offerte dalle importanti vetrine internazionali del panorama fieristico italiano e tedesco.<br />
Foto da qui: flickr/Giuseppe Moscato<br />
Tag:Artigianato, Artigianoinfiera, Berlino, esportare in Germania, fare rete d'impresa, Import Shop, Made in Italy,<br />
Sistema Italia<br />
Box: <strong>Le</strong> fiere per fare impresa, Vendere in Germania
Quando e perché conviene aprire<br />
un’impresa anche in Germania L’intervista<br />
con l’Avvocato Centamore<br />
it_germania | 18 marzo 2013 | Commenta<br />
Oltre 1700 aziende fondate in Germania da imprenditori italiani: questi sono i numeri secondo<br />
un rapporto del 2009 commissionato dal Ministero per l’Economia tedesco.<br />
Ma perché un imprenditore italiano decide di aprire in Germania E quali sono le<br />
differenze tra le forme societarie Tedesche e quelle Italiane<br />
Nell’esperienza dell’Avv. Rosario Centamore, dello studio Centamore & Loghman-Adham di<br />
Offenbach, le ragioni sono prima di tutto finalizzate all’internazionalizzazione:<br />
“Sicuramente, in una società in espansione a livello europeo, l’imprenditore italiano cerca soprattutto<br />
di costituire una propria impresa sul territorio tedesco per ingrandire il proprio mercato.”<br />
Una questione di vicinanza e di fiducia<br />
Bisogna però valutare caso per caso se conviene operare dall’Italia sul mercato tedesco o<br />
fondare una nuova società in Germania.<br />
Rosario Centamore ci spiega meglio grazie all’esempio di proprio cliente:<br />
“Attraverso l’impresa italiana non riusciva ad arrivare al cliente, il quale ovviamente spesso per la<br />
lontananza e per il fatto che si tratta di una società fuori dal confine non ha una grossa<br />
fiducia. Costituendo in breve tempo una Srl tedesca, sempre nello stesso settore, il nostro cliente ha<br />
visto il suo operato aumentare di parecchio.”<br />
Bisogna quindi valutare quanto la costruzione di fiducia siano importanti per sviluppare il proprio business<br />
in Germania.<br />
Pagare le tasse in Germania<br />
Infine, la pressione fiscale, seppur minore rispetto all’Italia, non è sicuramente totalmente vantaggiosa<br />
per le aziende.<br />
Ciò che spinge un imprenditore ad aprire in Germania non è quindi una fiscalità più leggera, ma la<br />
possibilità di fare affari con il cliente tedesco avendo la sua piena fiducia.<br />
Avvocato Centamore: quale forma societaria scegliere per aprire<br />
un’azienda in Germania
1. Una breve presentazione dello studio “RAe Centamore & Loghman-Adham”<br />
Mi chiamo Rosario Centamore. Sono avvocato qui in Germania a Offenbach, una città confinante con<br />
Francoforte. In uno studio associato con altri colleghi, lo studio Centamore & Loghman-Adam, fondato<br />
nel 2006 proprio qui a Offenbach.<br />
Lo studio prevalentemente si occupa di diritto civile, in particolare il diritto societario, diritto commerciale,<br />
diritto del lavoro, ma anche diritto di famiglia.<br />
2. Quali sono le forme societarie tedesche<br />
<strong>Le</strong> forme societarie tedesche non sono così diverse da quelle italiane. Intanto bisogna far presente che si<br />
dividono in 2 gruppi, come anche in Italia:<br />
<strong>Le</strong> società di capitali<br />
<strong>Le</strong> società di persone<br />
La differenza tra i due gruppi è, come in Italia, che per quanto riguardo le società di capitali, il socio o i<br />
soci ne rispondono soltanto con il capitale sociale. Invece, per quanto riguarda le società di persone, i<br />
soci o il socio ne rispondono illimitatamente, quindi rischiando anche di risponderne con i propri beni<br />
personali.<br />
La forma più diffusa di società di capitali qui in Germania è la società di azioni, la società a responsabilità<br />
limitata, cioè la Srl in Italia che qui in Germania è la GmbH.<br />
Per quanto riguarda le società di persona, le più diffuse sono la oHG (Offene Handelsgesellschaft) e la<br />
società in accomandita, la cosiddetta Komanditgesellschaft. Questo per quanto riguarda il quadro<br />
generico delle società.<br />
3. Perché un imprenditore italiano decide di fare impresa in<br />
Germania<br />
Sicuramente, in una società in espansione a livello europeo, l’imprenditore italiano cerca soprattutto<br />
di costituire una propria società sul territorio tedesco per ingrandire il proprio mercato.<br />
In questo caso bisogna suggerire a questo imprenditori di valutare se fondare una società in Germania<br />
oppure operare soltanto attraverso la società madre di origine in italia.<br />
Tra le società più diffuse costituite in Germania da stranieri c’è sempre la Srl. Ovvero la Gmbh. Anche<br />
perché, come dicevo prima, la responsabilità è limitata. Per cui, soprattutto per chi si avvia a un nuovo
mercato e non sa come andrà in futuro, il fatto che la responsabilità del patrimonio sia limitata è già un<br />
buon vantaggio.<br />
Inoltre è anche relativamente facile costituire una società di questo tipo, anche in breve tempo.<br />
4. Quali vantaggi ci sono nel costituire un’impresa in Germania<br />
Bisogna dire che nel momento in cui una società italiana cerca di arrivare al mercato tedesco attraverso<br />
una sede distaccata, se le cose non dovessero andare nel migliore dei modi, e quindi i creditori cercano<br />
di arrivare ai propri pagamenti, in questo caso oltre alla sede distaccata ne risponde anche la sede di<br />
origine.<br />
Invece costituendo la società direttamente in Germania, l’attività dei creditori nel cercare i propri crediti è<br />
limitata a questa società. Questo potrebbe essere un grande vantaggio per costituire qui una società e<br />
non operare dall’Italia, fondando soltanto una sede distaccata.<br />
Sicuramente il fatto che il cliente tedesco faccia affari con una Gmbh e non con una Srl direi che è<br />
molto più vantaggioso, indubbiamente.<br />
Dal punto di vista fiscale, quali sono le differenze tra Italia e Germania<br />
Conoscendo la pressione fiscale in Italia, qui in Germania è forse un po’ più leggera. Anche se dobbiamo<br />
dire che anche in Germania la pressione fiscale c’è, per quanto riguarda aziende e imprenditori, e non è<br />
di meno. Quindi non siamo in una realtà fiscalmente del tutto vantaggiosa. Però, rispetto alla pressione<br />
che c’è attualmente in Italia, un piccolo vantaggio la Germania ancora tuttora lo conserva.<br />
5. Una storia significativa di un imprenditore italiano in Germania….<br />
La storia di un nostro cliente che, inizialmente, ha cercato di raggiungere il mercato tedesco attraverso la<br />
propria società in Italia che da anni lui già aveva costituito nel Lazio. Molto velocemente si è accorto che<br />
doveva costituire una sede o comunque una società in proprio in Germania. Infatti attraverso anche la<br />
società italiana, non riusciva ad arrivare al cliente, il quale ovviamente spesso per la lontananza e per il<br />
fatto che si tratta di una società fuori dal confine non ha una grossa fiducia.<br />
Costituendo qui in breve tempo una Srl, sempre nello stesso settore, il cliente ha visto il suo operato<br />
aumentare di parecchio.<br />
Tag:avvocato Rosario Centamore, come aprire un'impresa in Germania, forme societarie tedesche, Gmbh,<br />
imprenditori italiani in Germania, studio legale Centamore & Loghman-Adham<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
La nostra guida per aprire un’impresa in<br />
Germania<br />
it_germania | 25 marzo 2013 | Commenta<br />
La Germania è la terza destinazione di migranti al mondo. Sono oltre 10 milioni i migranti che vivono<br />
all’interno dei confini tedeschi, ovvero il 13,18% della popolazione [fonte: peoplemovin, infografica].<br />
Sul lato imprenditoriale nel 2009 le aziende aperte da migranti erano 130.000: circa il 30% delle<br />
<strong>imprese</strong> fondate in tutto l’anno. Un aumento del 25% rispetto ai dati del 2005.<br />
[fonte: Unternehmensgründungen von Migranten und Migrantinnen 2009, studio commissionato dal<br />
Ministero tedesco per l'economia].<br />
Gli italiani che avviano una nuova attività in<br />
Germania<br />
L’Italia è al secondo posto tra i paesi di origine dei flussi migrazionali, con oltre 800 mila migranti.<br />
Tra le mete dei migranti italiani la Germania compare dunque al primo posto.<br />
Quanti italiani decidono di aprire un’impresa in Germania<br />
Se ci rivolgiamo ancora ai dati della Evers & Jung, scopriamo che solo nel 2009 oltre 1700 aziende<br />
sono state fondate da italiani in Germania.<br />
Ecco i campi in cui vengono avviate delle aziende da impenditori di origine italiana:<br />
Ospitalità [77%]<br />
Commercio e trasporti [12%]<br />
Altri servizi [8%]
Edilizia [2% ]<br />
Manifatturiero [0,5%]<br />
[fonte: Evers & Jung Unternehmensgründungen von Migranten und Migrantinnen 2009]<br />
Come aprire un’impresa in Germania<br />
Una piccola conferma dei numeri arriva dall’alto numero di richieste arrivate alla Camera di Commercio<br />
Italiana per la Germania per capire come aprire un’impresa sul territorio tedesco.<br />
In Germania, sono 18 tipi di forme societarie diverse per inquadrare la propria azienda.<br />
Una guida, 12 partner legali<br />
Grazie al supporto di 12 studi legali vogliamo offrire una guida pratica per chi vuole avviare la propria<br />
attività in Germania. Ogni settimana vi informeremo su una nuova forma societaria, andando a<br />
completare la rubrica Aprire un’impresa in Germania.<br />
I più impazienti possono trovare un’anteprima dei contenuti sul sito della Camera di Commercio Italiana<br />
per la Germania.<br />
Tag:come aprire un'impresa in Germania, forme societarie tedesche, Gmbh, imprenditori italiani in Germania,<br />
imprenditorialità, migrazione<br />
Box: Aprire un'impresa in Germania
Silvia Foglia: vi racconto come twago<br />
permette alle piccole e medie <strong>imprese</strong> di<br />
innovare e innovarsi<br />
it_germania | 21 marzo 2013 | Commenta<br />
Si chiama Trovare Esperti Freelance ed è la nuova rubrica di ItaliaGermania nata dalla collaborazione<br />
tra la Camera di Commercio italiana per la Germania e twago, la piattaforma per l’incontro tra clienti e<br />
fornitori di servizi, che così presenta la notizia sul proprio blog:<br />
“Per poter offrire al meglio i nostri servizi alle <strong>imprese</strong> italiane che vogliono collaborare con la<br />
Germania e il mercato IT /digitale tedesco, abbiamo dato vita ad una collaborazione con la Camera di<br />
Commercio Italiana per la Germania, nostro partner ufficiale di alto profilo.”<br />
Abbiamo chiesto a Silvia Foglia, Country Manager di twago per l’Italia, di raccontarci i vantaggi per<br />
gli imprenditori, da piccole e medie <strong>imprese</strong> a negozi online, nell’utilizzare la piattaforma per sviluppare il<br />
proprio progetto.<br />
Chi è Silvia Foglia<br />
Silvia Foglia, 35 anni, è entrata a far parte di twago nel 2010 come International Marketing Manager ed è<br />
stata una dei primi dipendenti dell’azienda, fondata nel 2009. Originaria di Brescia, Silvia ha studiato a<br />
Verona e a Stoccolma, ottenendo una laurea come “Esperta nei Processi Formativi”.<br />
Dopo aver portato a termine gli studi nel 2005, Silvia ha svolto diverse mansioni come International Key<br />
Account Manager, occupandosi principalmente del mercato italiano. Prima di entrare a fare parte di<br />
twago, Silvia è stata Key Account Manager di Cint, un’azienda software con sede a Stoccolma nel settore<br />
della ricerca di mercato online.
twago in fatti e numeri<br />
twago opera in Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Italia e Francia.<br />
fondata da Gunnar Berning, Maria Lindinger e Thomas Jajeh nel 2009, 3 anni dopo twago ha<br />
completato la sua serie A ricevendo un finanziamento di 3 milioni di $.<br />
twago è un’azienda internazionale con 60 dipendenti provenienti da più di 10 nazioni differenti.<br />
2011: twago è stata premiata dalGerman Diversity Award, per la multiculturalità del proprio team.<br />
L’azienda ha sede nel centro di Berlino.<br />
Silvia Foglia ci racconta twago, la piattaforma che<br />
aiuta le aziende a trovare i giusti freelance<br />
1. Cominciamo con le presentazioni: qual è l’idea alla base di<br />
twago<br />
Il nome dell’azienda -twago- sta per teamwork across global offices (lavoro di squadra tra uffici globali).<br />
Gunnar Berning, fondatore e CEO di twago, ha avuto l’idea quando lavorava come Manager di Siemens<br />
e Lycos Europa.<br />
Quando era impegnato con Lycos, nei primi anni 2000, Gunnar Berining è stato inviato a Bengalore, in<br />
India, per pianificare e realizzare un progetto di outsourcing. Lavorando come responsabile della<br />
gestione dell’intero processo, Gunnar ha sviluppato le sue prime idee riguardo a una piattaforma di<br />
lavoro online incentrata principalmente sui bisogni delle piccole e medie <strong>imprese</strong>. Nel 2009, infine,<br />
Berning ha fondato twago con Maria Lindinger e Thomas Jajeh.<br />
In un mercato del lavoro che cambia in modo incredibilmente veloce, la visione di twago è quella di<br />
plasmare il nuovo mondo digitale del lavoro, offrendo nuove opportunità ad entrambe le parti impegnate<br />
in un progetto.<br />
2. Spiegaci come funziona la piattaforma: come si incontrano<br />
le aziende e i freelance<br />
twago acquisisce sulla propria piattaforma progetti da aziende di ogni tipo e dimensione. Chiunque può<br />
utilizzare twago e pubblicare un progetto. Attualmente twago è disponibile in inglese, francese, italiano,<br />
tedesco e spagnolo. In questo modo twago è in grado di offrire a freelance e <strong>imprese</strong> in tutto il mondo<br />
l’opportunità di lavorare e collaborare online con la massima flessibilità. twago sta crescendo<br />
dinamicamente e velocemente: sulla piattaforma i clienti possono trovare programmatori, web e graphic<br />
designer, esperti di marketing online (specialisti SEA, SEM o SEO), traduttori, PR, social media manager,<br />
copywriter, assistenti d’ufficio virtuale e tante altre figure professionali emergenti.<br />
3. Adesso qualche numero: quanti freelance, aziende,<br />
progetti pubblicati e completati avete, al momento<br />
twago sta guidando il mercato europeo con grande successo, avendo acquisito progetti e lavori per un<br />
totale di 50,3 milioni di Euro solo nel 2012. Una cifra che corrisponde a un tasso di crescita del 278%<br />
rispetto all’anno precedente. Il 2012 è stato l’anno di maggior successo dal lancio della piattaforma.<br />
L’azienda nel 2012 ha creato 1,6 milioni di ore di lavoro per freelance, agenzie ed esperti. Con 150.00<br />
progetti, twago ha ottenuto il più grande numero di progetti da quando è nata.<br />
Ad oggi twago ha ottenuto un volume totale di progetti pari a oltre 80 milioni di Euro. Sulla piattaforma<br />
sono stati superati i 180.000 esperti.<br />
4. Per quale ragione un’azienda dovrebbe pubblicare il<br />
proprio progetto su twago<br />
L’idea base di twago è quella di creare le opportunità per innovare e innovarsi, anche per le piccole e
medie <strong>imprese</strong> che non dispongono di grandi risorse. Per esempio, ogni azienda ora vuole avere una<br />
propria App, per diffondere i propri prodotti e servizi via rete Mobile. Ma l’esperienza richiesta per lo<br />
sviluppo di una App è molto specifica e non tutte le aziende possono permettersi di assumere un App<br />
developer. Su twago, invece, anche le aziende più piccole possono trovare il developer di cui hanno<br />
bisogno, assegnandogli lo specifico progetto di creazione della propria App.<br />
Un altro esempio Prendiamo un medico: oggi anche un medico ha bisogno di un sito web per farsi<br />
trovare. Con twago un medico riesce a scegliere con pochi click l’esperto capace di creare il sito di cui ha<br />
bisogno.<br />
Tutti i nostri clienti sono aziende o privati alla ricerca di professionisti qualificati. Clienti che, oggi,<br />
possono scegliere soluzioni veloci, sicure e flessibili per le proprie esigenze, grazie ad un mondo sempre<br />
più digitalizzato e grazie a piattaforme online come twago.<br />
5. Italia e Germania: due culture di lavoro molto diverse. Come<br />
questo si riflette sulle collaborazioni su twago Avete delle belle<br />
storie da raccontare in proposito<br />
A dire il vero, e questo rende lavorare nella nuvola così particolare, le regole sono uguali per tutti, al di là<br />
delle differenze culturali. La nuvola è uno spazio di lavoro in cui non cambia se sei connesso dalla<br />
Germania o dall’Italia.<br />
Tutti i soggetti in campo, che siano clienti o fornitori, si impegnano a raggiungere i risultati migliori per se<br />
stessi. Molte delle differenze culturali classiche si attenuano all’interno di un processo come quello del<br />
cloud working, le specificità rimangono ma non sono mai un ostacolo al funzionamento della rete di<br />
lavoro.<br />
Tag:Camera di Commercio Italiana per la Germania, freelance, lavoro digitale, Silvia Foglia, Startup, twago<br />
Box: Trovare esperti freelance
Componenti per auto: la filiera italiana da<br />
42 miliardi di euro in vetrina a Bologna<br />
it_germania | 27 marzo 2013 | Commenta<br />
In Italia abbiamo la più grande concentrazione mondiale di costruttori di autoattrezzature.<br />
Parliamo di aziende con fatturati veramente importanti. In alcuni casi, in queste <strong>imprese</strong> il 70-80% della<br />
propria produzione è venduta all’estero.<br />
Il comparto italiano delle autoattrezzature è costituito da 2300 <strong>imprese</strong> che nel 2010 hanno<br />
fatturato 42 miliardi di euro e occupato circa 169.000 addetti.<br />
Autopromotec: la fiera della Motor Valley Emiliana<br />
A sottolineare l’importanza del settore per l’economia italiana, ci aveva già pensato in una precedente<br />
intervista Renzo Servadei, Segretario Generale di AICA – Associazione Italiana Costruttori<br />
Autoattrezzature e di AIRP – Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici. 50 anni fa le due<br />
associazioni hanno deciso di promuovere le loro attività con una fiera: Autopromotec.<br />
Oggi Autopromotec, giunta alla sua 25esima edizione, è considerata la più specializzata rassegna<br />
biennale internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.<br />
La prossima edizione si svolgerà a Bologna dal 22 al 26 maggio [scopri di più sull'evento nella nostra<br />
mappa].
Una fiera nel cuore della Motor Valley emiliana<br />
Autopromotec si svolge a Bologna. Non a caso. È infatti questo il cuore della Motor Valley Emiliana,<br />
un distretto industriale che ospita i più grandi marchi del mondo dei motori, conosciuti in tutto il<br />
mondo: Ferrari, Maserati, Ducati, Malaguti.<br />
“Dietro questi brand che vincono le corse” racconta Servadei “ci stanno degli interi distretti industriali<br />
che producono dallo smontagomme, alla cabina forno, al sollevamento, all’ingranaggeria.”<br />
Una filiera che coinvolge anche moltissime piccole e medie <strong>imprese</strong> ad alta tecnologia e<br />
innovazione. La “valle dei motori” emiliana declina così la passione per i motori in tutte le sue forme:<br />
dall’automobilismo sportivo, alle macchine agricole, passando appunto per componenti e attrezzi per<br />
l’auto.<br />
Autopromotec: oltre 100mila visitatori e 1400<br />
<strong>imprese</strong><br />
I numeri della scorsa edizione di Autopromotec li hanno dati Emanuele Vicentini e Margherita<br />
Balletta, rispettivamente Brand Manager e Ufficio Stampa della rassegna, in una recente intervista.<br />
103.666 i visitatori<br />
18.524 i visitatori dall’estero [l'11% in più rispetto al 2009]<br />
1473 gli espositori<br />
Numeri destinati ad aumentare nell’edizione 2013, secondo i responsabili della rassegna.<br />
Infine, un’ultima novità. Quest’anno visitatori ed espositori potranno ricevere contenuti e aggiornamenti<br />
continui durante i 5 giorni di rassegna grazie alla nuova app di Autopromotec.<br />
Tag:autoattrezzature, Autopromotec, Bologna, componenti per auto, Emanuele Vicentini, Emilia Romagna,<br />
featured, Margherita Balletta, motor valley, Renzo Servadei<br />
Box: <strong>Le</strong> fiere per fare impresa, Trovare partner di impresa
A Francoforte per incontrare i protagonisti<br />
della “slow economy” marchigiana<br />
it_germania | 20 marzo 2013 | Commenta<br />
Il distretto marchigiano degli strumenti musicali è conosciuto a livello internazionale per le sue<br />
produzioni ad altissima qualità ed ha registrato una crescita del 1,5% nel terzo trimestre 2012.<br />
Il distretto si estende tra le province marchigiane di Macerata e Ancona. Qualcuno l’ha chiamata la<br />
slow economy marchigiana: un modo di produrre fondato su piccole aziende, spesso a conduzione<br />
familiare, tradizione, creatività e innovazione.<br />
Si tratta di un distretto industriale molto particolare lavora seguendo tre parole chiave: artigianalità,<br />
bassa meccanizzazione, alta qualità.<br />
Si tratta di un “marchio di fabbrica” che contraddistingue le aziende degli strumenti musicali quanto quelle<br />
aziende enogastronomiche della regione e tutto il comparto turismo e ospitalità: creando un ecosistema di forti<br />
connessioni.<br />
Come incontrare i protagonisti della Slow<br />
Economy marchigiana<br />
L’11 aprile a Francoforte sarà possibile incontrare i protagonisti della “slow economy”<br />
marchigiana in due occasioni:<br />
una cena di gala,<br />
incontri B2B con gli operatori del settore agroalimentare e del settore turistico.<br />
Durante la cena di gala saranno serviti i prodotti tipici marchigiani: un evento costruito per far incontrare il<br />
mercato tedesco con l’ecosistema marchigiano, focalizzandosi sui settori dell’agroalimentare e turistico,
per sondare così nuove possibilità di collaborazione.<br />
La serata è organizzata nella cornice della Fiera degli strumenti musicali di Francoforte<br />
dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania in collaborazione con Ex.it, agenzia speciale della<br />
Camera di Commercio di Macerata.<br />
Per partecipare è necessario compilare il seguente modulo.<br />
Foto da qui: flickr/Luca Biada<br />
Tag:Camera di Commercio di Macerata, Camera di Commercio Italiana per la Germania, Distretto Musicale<br />
Castelfidardo, enogastronomia, Ex.it, Fiera degli strumenti musicali di Francoforte, Marche, Turismo<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
Tecnologie per l’edilizia: un Made in Italy da<br />
2,5 miliardi di esportazioni<br />
it_germania | 19 marzo 2013 | Commenta<br />
Oltre 2,5 miliardi di euro di fatturato dalle esportazioni nel 2012<br />
Una crescita del 3% rispetto al 2011<br />
Il settore delle macchine e tecnologie per l’edilizia rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Made<br />
in Italy. E come da abitudine, anche questa volta sono i numeri a confermarcelo.<br />
I dati, diffusi pochi giorni fa dalla UNACEA, l’associazione che unisce le aziende italiane del settore,<br />
evidenziano come la produzione nazionale del comparto è sostenuta per oltre il 70% dai mercati<br />
esteri.<br />
Un occasione per conoscere le tendenze del settore<br />
Il 16 Aprile verranno presentate alla stampa internazionale le tendenze del settore e gli scenari<br />
futuri, in occasione del Samoter Open Day, presso BAUMA, la fiera delle macchine da costruzione di<br />
Monaco.<br />
E’ possibile partecipare previa iscrizione al seguente form entro l’8 aprile:<br />
Cos’è il Samoter Open Day<br />
Samoter Open Day è un’occasione per conoscere meglio Samoter, il Salone Internazionale<br />
Triennale Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia, a Verona dal 8 all’11 maggio<br />
2014[questo l'evento sulla nostra mappa].<br />
L’edizione del 2011 di Samoter ha visto un’alta partecipazione internazionale:
909 Espositori di cui il 28,93% provenienti da 37 Paesi esteri,<br />
98.048 Visitatori di cui l’11,70% stranieri.<br />
Un trend da confermare se andiamo ad analizzare i dati del settore [vedi grafico] che confermano una<br />
crescita della domanda in Africa e Oceania.<br />
Sempre secondo i dati UNACEA, infatti, nei due continenti le esportazioni del settore sono<br />
aumentate rispettivamente del 20.9% e del 66.3%.<br />
[Fonte: Unacea]<br />
La sfida sembra dunque conquistare questi nuovi mercati puntando sull’innovazione, sulla qualità<br />
e su una svolta verso la sostenibilità, come indica un commento del CECE, il comitato europeo dei<br />
produttori delle macchine per costruzioni.<br />
Foto da qui: flickr/Laura Mary<br />
Tag:BAUMA, export italiano, macchine da costruzione, Samoter, tecnologie per l'edilizia, Unacea<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato
È importante partecipare alle Fiere<br />
Internazionali <strong>Le</strong> testimonianze di due<br />
imprenditori di un settore molto particolare<br />
it_germania | 15 marzo 2013<br />
Di solito rendono possibili premiazioni e cerimonie, ma non sono mai protagoniste. Ora per una volta<br />
sono loro ad essere sotto la luce dei riflettori: sono le aziende che si occupano della produzione di trofei,<br />
medaglie e distintivi, protagoniste per 3 giorni alla World of Trophies, la fiera dedicata a souvenirs,<br />
trofei, incisioni e realizzazioni grafiche che si è svolta a Lipsia dal 2 al 4 marzo scorso [scopri<br />
l'evento sulla mappa].<br />
Qui abbiamo incontrato, e intervistato, due aziende italiane: la BS e la Manzin. Il loro identikit<br />
Entrambe le <strong>imprese</strong> sono in cerca di visibilità in un mercato florido come quello tedesco, ma anche<br />
convinte della qualità del proprio prodotto.<br />
“Occasioni come quella di World of Trophies sono molto importanti. La crisi si sente in Italia, è<br />
quindi necessario lavorare a livello internazionale. Partecipiamo a World of Trophies perché la<br />
Germania è un buon mercato”.<br />
Secondo Simone Samogin, dell’azienda BS che si occupa di medaglie e distintivi, cercare nuovi clienti<br />
all’estero, soprattutto in mercati più floridi come quello tedesco, è la strategia giusta da seguire in questi<br />
tempi.<br />
Ma World of Trophies, unico evento del genere in Germania, nato nel 2011, è anche un<br />
palcoscenico dove promuovere l’eccellenza del made in Italy. Ce lo raccontano i fratelli Manzin,<br />
proprietari dell’omonima azienda, da 45 anni nel campo della trofeistica:<br />
“In realtà, per noi non è la formazione il motivo principale per cui veniamo in fiera. Abbiamo infatti<br />
una nostra linea di prodotto: riteniamo quindi di essere trainanti più che trainati.<br />
Cerchiamo infatti di proporre noi delle novità e promuovere il nostro prodotto di alta qualità”.<br />
Sicuramente, ci raccontano gli intervistati, le aziende presenti a World of Trophies partano a casa da
questa esperienza molti nuovi contatti, qualche idea e nuovi sbocchi per i loro prodotti.<br />
seguito le interviste complete.<br />
<strong>Le</strong>ggi qui di<br />
L’azienda Manzin: a World of Trophies per cercare nuovi mercati,<br />
nuovi clienti, nuovi sbocchi<br />
Di che cosa si occupa l’azienda Manzin<br />
Siamo sul mercato delle premiazioni sportive da circa 45 anni, abbiamo quindi una storia importante<br />
alle nostre spalle. Ci occupiamo particolarmente di trofei, soprattutto di alta fascia. Proponiamo dunque<br />
un’ottima qualità e siamo conosciuti praticamente in tutto il mondo.<br />
Siamo anche specializzati nella produzione di trofei su disegno del cliente. Riusciamo infatti a realizzare<br />
molti dettagli perché non siamo solo assemblatori o venditori, ma ci avvaliamo di una produzione interna.<br />
Questo ci dà una certa elasticità per riuscire a realizzare praticamente ogni tipo di prodotto.<br />
Perché avete deciso di partecipare a World of Trophies<br />
Partecipare alla fiera internazionale è sicuramente un’opportunità per cercare<br />
nuovi sbocchi, nuovi mercati, nuovi clienti. Abbiamo deciso di partecipare a WOT<br />
proprio per espanderci e conoscere nuova clientela nel mercato tedesco. Visto che,<br />
principalmente, questa è una fiera rivolta al mercato interno. E i riscontri sono stati<br />
sinceramente positivi.<br />
La fiera rappresenta anche un’occasione di fare formazione. Cosa pensate di aver<br />
portato a casa da questo evento<br />
In realtà, per noi non è la formazione il motivo principale per cui veniamo in fiera. Abbiamo infatti<br />
una nostra linea di prodotto.Riteniamo quindi di esseretrainanti più che trainati.<br />
Cerchiamo infatti di proporre noi delle novità. La nostra linea è comunque molto<br />
riconoscibile. Realizziamo un prodotto di classe e classico, quindi decisamente<br />
riconoscibile agli occhi degli utilizzatori. Qui cerchiamo di proporre e spingere<br />
questo prodotto di alta qualità.
L’azienda BS: lavorare a livello internazionale per sopravvivere<br />
alla crisi<br />
Di che cosa si occupa la vostra azienda<br />
Produciamo medaglie, distintivi, collezioni speciali e ci occupiamo anche di incisoria.<br />
La partecipazione a fiere internazionali è una delle chiavi più importanti per molte<br />
<strong>imprese</strong>. Lo è anche per voi Perché avete deciso di partecipare a World of Trophies<br />
Sicuramente queste occasioni sono importanti. È infatti necessario lavorare a livello internazionale, visto<br />
che in Italia la crisi si sente. Partecipiamo a World of Trophies perché la Germania è un buon<br />
mercato e quindi riteniamo giusto continuare a farci conoscere e mostrarci in questo tipo di eventi.<br />
Cosa pensate di poter portare a casa da questa esperienza<br />
Sicuramente abbiamo aumentato i contatti e mantenuto quelli che ci sono. Da questi eventi bisogna<br />
sempre portare a casa cose nuove. La gente infatti richiede novità. Quindi è sicuramente necessario<br />
creare nuovi modelli, mantenendo i prezzi più bassi possibili.<br />
A World of Trophies si migliora inoltre la propria visibilità. Alla fiere c’è un contatto più diretto con i<br />
potenziali clienti, diverso da quello che si ha tramite mail o attraverso il sito.<br />
Tag:Lipsia, Made in Italy, Manzin, Samogin, trofei e medaglie, World of Trophies<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
14 milioni di buoni motivi per incontrare i<br />
produttori di vino della Sicilia: scopri come<br />
it_germania | 13 marzo 2013 | Commenta<br />
“Non solo il Nero d’Avola, ma anche varietà come lo Zibibbo, il Grillo e il Nerello Mascalese dalla regione<br />
dell’Etna: i vini siciliani sono sempre più richiesti e apprezzati in Germania. Una tendenza svelata<br />
anche dall’attenzione riservata alle bottiglie siciliane dai buyer tedeschi negli ultimi eventi di<br />
promozione, tra cui<br />
Vinitaly<br />
e la campagna<br />
“Sicilia Gusto Mediterraneo”<br />
Un prospettiva interessante, per buyer e produttori, quella raccontata da Christine Schattner, referente<br />
marketing della Camera di Commercio Italiana per la Germania, intervistata lo scorso settembre da<br />
Wein+Markt sulle potenzialità del vino siciliano nel mercato tedesco.<br />
In effetti, come ci suggerisce Christine, basta osservare alcuni dati per capire il fascino esercitato<br />
dal “gusto mediterraneo” in Germania.<br />
[fonte:<br />
quasi 80 mila gli ettolitri di vino siciliano esportati in Germania nel 2009<br />
un giro di affari di 14 milioni di euro<br />
la Germania è il secondo maggior importatore<br />
Regione Sicilia, Istituto Regionale Oli e Vini Sicilia<br />
]<br />
La prossima occasione per incontrare e conoscere le migliori cantine siciliane è offerta da<br />
Prowein 2013, uno delle maggiori fiere internazionali dedicata al mondo del vino e dei liquori. Prowein<br />
2013 sarà alla fiera di Düsseldorf dal 24 al 26 marzo [individua l'evento sulla nostra mappa].
Una presentazione speciale per l’eccellenza siciliana in bottiglia<br />
Nella cornice di Prowein, buyer e interessati potranno conoscere i vini siciliani Doc e i loro<br />
produttori in una degustazione con buffet mediterraneo. <strong>Le</strong> 28 aziende siciliane presenti[trovi la<br />
lista completa in fondo alla pagina] saranno raccontate dalla voce di Steffen Maus, giornalista ed<br />
esperto di vino e del territorio italiano.<br />
L’evento sarà di scena il 25 marzo alle ore 19, in chiusura della giornata fieristica ed è organizzato<br />
dall’Istituto Regionale Oli e Vini Sicilia con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana per la<br />
Germania. Per garantirsi la partecipazione, è necessario compilare il seguente formulario entro lunedì<br />
18 marzo.<br />
I numeri di Prowein 2013<br />
oltre 3700 espositori<br />
45 nazioni presenti<br />
39000 visitatori<br />
3 giorni di eventi, degustazioni, incontri B2b<br />
Questi sono i numeri che fanno della fiera enovinicola di Düsseldorf uno dei maggiori eventi internazionali<br />
dedicati al mondo del vino e dei liquori.<br />
<strong>Le</strong> 28 cantine siciliane presenti a Prowein 2013<br />
Ecco i 28 produttori siciliani che potrai incontrare alla degustazione:<br />
Azienda Agricola Costantino L. e Figli S.S ~ Palermo-Monreale<br />
Azienda Agricola G. Milazzo – Terre della Baronia Spa ~Agrigento<br />
Baglio del Cristo di Campobello Soc. Agr. S.r.l. ~ Agrigento<br />
Az. Vinicola Benanti S.r.l. ~ Etna<br />
Cantina Sociale Santa Ninfa Soc. Coop. Agricola ~ Marsala-Trapani<br />
Cantine Nicosia, Nicosia S.p.a.~ Etna<br />
Società Agricola Patria S.p.a.~ Etna<br />
Cantine Settesoli Soc. Coop. – Terre Sicane<br />
Carlo Pellegrino ~ Marsala-Trapani<br />
Caruso e Minini S.p.A~ Marsala-Trapani<br />
Castellucci Milano S.p.A ~ Madonie-Contea Scalfani<br />
Cusumano S.r.l.~ Palermo-Monreale<br />
CVA Canicattì Soc. Coop. Agricola ~ Agrigento<br />
Donnadicoppe S.r.l.~ Marsala- Trapani<br />
Fazio Wines S.r.l. ~ Marsala – Trapani<br />
Feudo Montoni di Fabio Sireci ~ Madonie-Contea Scalfani<br />
Soc. Agr. Pacos Vini – Feudo Ramaddini ~ Siracusa<br />
Firriato S.r.l. ~ Marsala-Trapani<br />
Funaro S.r.l.~ Marsala-Trapani<br />
Icone S.r.l. Icone Italian Wine ~ Noto<br />
Judeka Srl Soc. Agricola ~ Etna<br />
Limonio sas ~ Alcamo-Segesta<br />
Lombardo Vini Soc. Agr. ~ Castelli Nisseni<br />
Soc. Agricola Luna Sicana S.p.a. ~ Agrigento<br />
Agricola Ottoventi ~ Erice<br />
Az. Agricola Planeta S.S. ~ Terre Sicane<br />
Az. Agricola Spadafora Francesco~ Alcamo -Segesta<br />
Tenuta Gorghi Tondi S.a.s.~ Marsala-Trappani<br />
Foto da qui: flickr/flavio.leone<br />
Tag:agroalimentare, degustazione, Düsseldorf, featured, Istituto Regionale Vini e Oli della Sicilia, Prowein,<br />
Regione Sicilia, vini siciliani<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
Tre buone ragioni per essere presenti alla<br />
fiera internazionale del design della pietra<br />
it_germania | 8 marzo 2013 | Commenta<br />
Mamomacc, la fiera internazionale di pietre, design e tecnologie[a Verona dal 25 al 28 settembre<br />
2013] è giunta alla sua 48 edizione confermandosi uno degli appuntamenti più importanti al mondo<br />
per gli operatori del settore.<br />
Abbiamo chiesto a Mauro Albano,brand manager di Marmomacc quali sono le 3 principali ragioni per<br />
un’azienda tedesca per partecipare a Marmomacc.<br />
Ecco i suoi “3 buoni motivi”:<br />
per entrare in contatto con un pubblico internazionale. Lo scorso anno abbiamo avuto 56.900 visitatori<br />
di cui il 60% da 137 paesi del mondo;<br />
per confermare i dati sulla presenza tedesca alla fiera, il che fa di Marmomacc un appuntamento fisso<br />
per incontrare i propri fornitori di materiali e tecnologie;<br />
per sondare il mercato e monitorare cambiamenti, tendenze ed esigenze dei buyer dei paesi<br />
emergenti vista la difficoltà di incontrarli di persona.<br />
Se questi tre motivi sono convincenti, qui di seguito potete iscrivervi a Marmomacc compilando il<br />
seguente form entro il 14 marzo.<br />
Al contrario, potete farvi convincere dalle parole di Mauro Albano nell’intervista in fondo all’articolo.<br />
Marmomacc: l’idea e i numeri<br />
1.431 espositori<br />
il 57% degli espositori arriva dall’estero, da 57 paesi diversi
73.458 metri quadrati di superficie espositiva<br />
Questi sono i numeri che fanno di Marmomacc<br />
campo del design e lavorazione della pietra.<br />
uno dei più importanti eventi internazionali nel<br />
Parlandoci della fiera, Mauro Albano ha sottolineato l’importanza di essere presenti per mostrare al<br />
mondo competenze e qualità del “Made in Europe” e per incontrare importanti partner internazionali.<br />
Ma Marmomacc non è solo incontri B2B: seminari, workshop, concorsi, insegnamenti offerti da<br />
università italiane e internazionali costruiscono per visitatori ed espositori “un collage” dello stato<br />
dell’arte nel settore pietra.<br />
L’intervista a Mauro Albano, Brand Manager di Marmomacc<br />
Nelle scorse edizioni Marmomacc ha presentato un mix tra incontri B2B e un’estesa<br />
rete di eventi collaterali: seminari, formazione, concorsi e conferenze. Ci può spiegare<br />
come funziona e quali sono i vantaggi nel proporre questa ricetta<br />
Noi siamo convinti che nell’era della globalizzazione sia necessario comunicare al mondo le<br />
competenze delle aziende italiane ed europee, caratteristiche che le differenziano da tutti i produttori<br />
presenti sul mercato mondiale.<br />
Data la facilità di acquistare qualsiasi materiale in qualsiasi area produttrice del mondo, è necessario<br />
comunicare ai potenziali buyer e progettisti qual è la differenza delle produzioni europee rispetto a quelle<br />
dei paesi emergenti.<br />
Da questa esigenza è emersa la necessità di creare corsi di formazione per gli architetti per dimostrare<br />
che, se si avvalgono di aziende italiane ed europee, non hanno solo prodotti migliori, ma possono<br />
contare sul know how delle aziende che sono in grado di assistere il progettista in tutte le fasi della<br />
realizzazione di un progetto.<br />
Durante Marmomacc vengono espresse tutte le “sfaccettature” di questa leadership: quindi mostre
culturali, sperimentazioni di design con la pietra, seminari di formazione e giornate di studio del Master di<br />
secondo livello (per giovani architetti), proposto dal Politecnico di Milano, che si svolgono all’interno del<br />
salone in apposite sale.<br />
Marmomacc accoglie tutte le università che offrono insegnamenti sulla progettazione<br />
contemporanea con la pietra, riunite sotto l’egida di una associazione no-profit denominata<br />
Marmomacc Stone Academy. Oltre ad università italiane, al momento fanno parte del network anche il<br />
Politecnico di Madrid, la Texas Tech University di Lubboch e la facoltà di Architettura di Lubljiana. Ma<br />
sono in corso colloqui con università in altri paesi europei. Gli esiti dei corsi e degli workshop dei diversi<br />
atenei sono presentati durante Marmomacc.<br />
Tutte queste attività rendono unica, nello scenario mondiale delle fiere, la manifestazione di<br />
Verona che si conferma così come l’appuntamento irrinunciabile per quanti progettisti, architetti,<br />
ingegneri, <strong>imprese</strong> di costruzione, vogliono toccare con mano e vedere da vicino lo “stato<br />
dell’arte” nel settore della pietra.<br />
Quali saranno le tendenze costruttive, quali i nuovi materiali offerti sul mercato, quali le più avanzate<br />
tecnologie, saranno tutte presenti a Marmomacc. Non solo in modo virtuale, ma fisicamente esposte e<br />
funzionanti.<br />
Ci indichi tre motivi per cui un azienda tedesca dovrebbe venire a Marmomacc<br />
Prima di tutto, esporre a Marmomacc vuole dire entrare in contatto con un pubblico veramente<br />
internazionale. Lo scorso anno abbiamo avuto 56.900 visitatori di cui il 60% da 137 paesi del mondo. I nostri<br />
dati vengono da molti anni certificati da FKM: così tutte le aziende tedesche sono sicure che i nostri dati<br />
sono reali perché garantiti da un organismo volontario tedesco.<br />
La usuale presenza a Marmomacc di rinomate aziende dalla Germania, rappresenta un appuntamento che<br />
tanti buyer si aspettano. Non partecipare potrebbe essere un segno negativo per quanti sono sicuri di<br />
trovare i loro tradizionali fornitori di materiali e tecnologie.<br />
Oltre a motivi strettamente di business, le aziende partecipanti possono sondare il mercato e monitorare i<br />
cambiamenti, le tendenze e le esigenze dei buyer provenienti da paesi emergenti che in altre occasioni non<br />
possono avvicinare.<br />
Tra i premi consegnati alla fiera ce ne sarà uno per le aziende espositrici che meglio<br />
comunicano le potenzialità del marmo e della pietra. Quanto punta la fiera sulla<br />
comunicazione e, in particolare, sulla comunicazione 2.0 Qual è il valore aggiunto<br />
fornito dalla comunicazione per le aziende e per fiere di questo tipo<br />
Quando sei anni fa abbiamo introdotto il “Best Communicator Award”, sinceramente non pensavo che<br />
avrebbe avuto il successo che ha invece ottenuto. Gli esiti del concorso sono apparsi su riviste di<br />
architettura italiane, europee e americane e su siti web anche di altri continenti!<br />
Anche per il mondo della pietra i social media rappresentano uno strumento insostituibile per<br />
divulgare, a tutte le categorie interessate, l’evolversi dell’uso della pietra.<br />
Da cinque anni viene effettuato un monitoraggio costante con “google analitics” degli “hits” del nostro sito<br />
e di quelli delle riviste web più rappresentative nel mondo del design e dell’architettura. Questo per poter<br />
migliorare e indirizzare meglio la nostra comunicazione che naturalmente va a tutto vantaggio delle<br />
aziende premiate che vedono così gratificati i loro sforzi.<br />
La fiera punta molto sulla comunicazione, attraverso un presidio costante e una presenza capillare sulla<br />
carta stampata e sul web. Prova ne è stata la corposa rassegna stampa relativa all’ultima edizione con<br />
126 pubblicazioni di cui 21 estere, insieme a speciali sui maggiori quotidiani italiani.<br />
Da qualche anno, inoltre, abbiamo potenziato la comunicazione web, integrando quella ormai classica<br />
del sito con la realizzazione di profili aziendali sui maggiori social networks che permettono di entrare in<br />
contatto diretto con i nostri target di elezione e di ottenere un effetto virale in termini di rafforzamento<br />
della brand reputation. Per questo Marmomacc è presente con buoni risultati di seguito su: Facebook,<br />
Pinterest, Youtube e Twitter.<br />
Tag:design, lavorazione pietre, Marmomacc, Mauro Albano, Missioni B2B, qualità europea, Veronafiere<br />
Box: Eventi per conoscere il mercato, Trovare partner di impresa
Lo chef Carmelo Greco: ecco come a<br />
Francoforte importatori e ristoratori<br />
garantiscono i prodotti italiani<br />
it_germania | 14 marzo 2013 | Commenta<br />
In Germania cresce la voglia di italianità. A Francoforte ad esempio riusciamo ad avere qualsiasi<br />
prodotto italiano di alta qualità grazie a importatori e ristoratori che ne fatto richiesta. Il cliente tedesco e<br />
internazionale vuole prodotti italiani… è questo è un gran vantaggio anche per noi.<br />
Carmelo Greco è chef e proprietario dell’omonimo ristorante a Francoforte, da poco insignito del<br />
marchio Ospitalità Italiana.<br />
È lui il protagonista del nostro secondo appuntamento per dare voce agli ambasciatori del made in<br />
Italy culinario all’estero[questa settimana i proprietari del ristorante Sardegna ci hanno già raccontato<br />
gli ingredienti per vincere il marchio Ospitalità Italiana].<br />
A Carmelo abbiamo chiesto di descrivere il termine “italianità”.<br />
Italianità significa tradizione. Significa riscoprire ciò che ci hanno insegnato i nostri genitori, i<br />
nostri nonni. In cucina e sui vini. È qualcosa, insomma, che è cresciuta insieme a noi.<br />
Secondo lo chef, il marchio Ospitalità Italiana, che raccoglie una rete di ristoranti che offrono un alto<br />
grado di qualità e, appunto, di italianità, è un’iniziativa importante per garantire il riconoscimento dei<br />
ristoratori italiani in Germania.<br />
Avere “un’italicità certificata” conviene non solo al cliente, ma anche a imprenditori, importatori e<br />
ristoratori, come ci racconta Carmelo nell’intervista pubblicata qui di seguito.<br />
Intervista: l’italianità secondo Carmelo Greco<br />
Il mio nome è Carmelo Greco. Sono proprietario e chef di cucina del ristorante che porta il mio nome qui<br />
a Francoforte. 25 anni fa sono arrivato in Germania… e oggi sono ancora qua.
Marchio Ospitalità Italiana: quali sono gli ingredienti per ottenerlo<br />
Il marchio Ospitalità Italiana è molto importante. È bello che qualcuno si accorga che noi stiamo usando<br />
veri prodotti italiani.<br />
Negli ultimi vent’anni in Germania l’italianità è cresciuta moltissimo. Abbiamo tutto: a Francoforte<br />
riusciamo ad avere tutti i prodotti italiani di alta qualità che vogliamo. Questo grazie a tanta gente che si<br />
dà da fare: importatori, ma anche ristoratori che richiedono questi prodotti.<br />
Perché l’italianità è anche molto richiesta dal cliente tedesco e internazionale. Tutto questo è un<br />
vantaggio anche per noi.<br />
Ci vuole passione e ricerca delle cose antiche, della tradizione. Questo è importante. Ed è ciò che dico a<br />
tutti quanti: evitare le cose troppo innovative, ma andare a cercare indietro, nella tradizione.<br />
Che cosa significa “italianità” Descrivila in un piatto.<br />
Italianità significa tradizione per me. Significa riscoprire quelle cose che ci hanno insegnato i nostri<br />
genitori, i nostri nonni. In cucina e sui vini. È qualcosa, insomma, che è cresciuta insieme a noi. Queste<br />
cose, questi prodotti… l’italianità per me significa questa tradizione.<br />
Appena si entra nel mio ristorante l’italianità si vede già con noi stessi. Con le persone che<br />
lavorano all’interno. Questo è anche molto importante. L’italianità si vede poi quando si stappa uno<br />
spumante o quando arriva il primo saluto dalla cucina nel piatto. L’italianità si vede con l’olio d’oliva, il<br />
formaggio, questi prodotti….<br />
Ciò che piace è un piatto che ho creato io tanti anni fa. È un branzino marinato, sopra una polenta e<br />
scampi. Questo è un nostro piatto tipico.<br />
Tag:Carmelo Greco., featured, Francoforte, italicità, Made in Italy, Marchio Ospitalità<br />
Box: Il marchio per i ristoranti Italiani
Gli ingredienti per aprire un ristorante in<br />
Germania e vincere il Marchio Ospitalità<br />
Italiana<br />
it_germania | 12 marzo 2013 | Commenta<br />
Negli scorsi mesi abbiamo geolocalizzato in questa mappa 24 ristoranti italiani in Germania che<br />
hanno ottenuto il marchio Ospitalità Italiana.<br />
Il marchio Ospitalità Italiana costruisce una rete dei ristoratori italiani all’estero che incontrano alti<br />
requisiti di qualità e “tipicità” italiana. Vale a dire… dei veri e propri ambasciatori del Made in Italy<br />
culinario all’estero. Il progetto è nato con il supporto dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche –<br />
IS.NA.R.T. – società delle Camere di commercio<br />
A spiegarci la “ricetta giusta” per vincere il marchio sono stati Michele e Luciano Piroddi del<br />
ristorante Sardegna a Francoforte, intervistati da il mese scorso presso la sede di Francoforte della<br />
Camera di Commercio Italiana per la Germania.<br />
Olio, pomodoro, basilico… ingredienti naturali e salutari, che sono le specialità che l’Italia può<br />
offrire al mondo. E la continuità di lavoro.<br />
Sono questi gli ingredienti per entrare nella rete Ospitalità Italiana,secondo Michele Piroddi, da 23 anni in<br />
Germania e proprietario del ristorante Sardegna.<br />
Michele e Luciano ci hanno raccontato inoltre dell’importanza di istituire la rete Marchio Ospitalità<br />
Italiana per tutti i ristoranti italiani in Germania.<br />
La cucina italiana in Germania è molto apprezzata. Purtroppo non è sempre originale e realizzata<br />
effettivamente da italiani. Questo è il punto da migliorare grazie a reti come quella dell’Ospitalità Italiana.<br />
Se un ristorante è italiano, bisogna consigliarlo e comunicarlo.<br />
Potete leggere (e ascoltare) più dettagli sulla storia di questo presidio dell’alta qualità italiana<br />
nell’intervista qui di seguito.<br />
Michele e Luciano Piroddi: ecco come abbiamo vinto il<br />
marchio Ospitalità Italiana
Sono Piroddi Michele, vengo dalla Sardegna e sono il proprietario del ristorante “Sardegna” a<br />
Francoforte. Sono da 23 anni in Germania.<br />
Buongiorno, io sono Luciano Piroddi, sono il cuoco del ristorante “Sardegna”. Sono il fratello di Michele e<br />
da 20 anni abito qui in Germania.<br />
Marchio Ospitalità Italiana: quali sono gli ingredienti per<br />
ottenerlo<br />
Per noi è una cosa nuova far parte di questo progetto. Sarà un’azione molto innovativa, che porterà<br />
sicuramente dei frutti e delle risonanze: sarà qualcosa di positivo. Gli ingredienti per ottenere questo<br />
marchio Sicuramente utilizzare le cose naturali italiane, dall’olio al pomodoro al basilico. Tutte le<br />
specialità che possiamo offrire in modo naturale dall’Italia. E il più salutari possibile.<br />
Il segreto per ottenere il Marchio Ospitalità italiana è la continuità di lavoro. Continuare a puntare sui<br />
prodotti italiani, originali e tipici, sicuramente è un buon segreto per arrivare a dei buoni risultati.<br />
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La vostra esperienza: quanto è apprezzata dai tedeschi la cucina<br />
italiana<br />
La cucina italiana in Germania è molto apprezzata. Purtroppo non è sempre originale: spesso infatti non<br />
è fatta dagli italiani. Questo è un punto da migliorare, anche grazie a premi come quello dell’Ospitalità<br />
Italiana. Marchi e premi che si dovrebbero più mettere in vista. Così si può cercare di seguire un progetto<br />
per migliorarci in questo campo: un ristorante italiano dovrebbe essere italiano, bisogna consigliarlo e<br />
comunicarlo. Questo è il progetto da portare a termine.<br />
Tag:Francoforte, Luciano Piroddi, Made in Italy, Marchio Ospitalità, Michele Piroddi, Ristorante Sardegna<br />
Box: Il marchio per i ristoranti Italiani
Due motivi [anche economici] per diventare<br />
un’impresa a impatto zero<br />
it_germania | 4 marzo 2013 | Commenta<br />
“I vantaggi di essere una GBE Factory sono molti: prima di tutto l’abbattimento dei costi per l’energia.<br />
In secondo luogo la comunicazione: perché<br />
questo oggi è molto importante.”<br />
se sei un’azienda a impatto zero, puoi comunicarlo. E<br />
Lo affermano Roberto Udali e Federica Maria Veronesi di ForGreen, partner tecnico di GBE Factory<br />
ed azienda specializzata nella fornitura di modelli e servizi per la realizzazione di impianti di<br />
produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.<br />
Li abbiamo incontrati e intervistati a Enertec, uno dei più importanti saloni dell’energia in Europa, dove le<br />
aziende interessate a ridurre il proprio impatto sull’ambiente hanno incontrato 50 fornitori di<br />
tecnologie e soluzioni green.<br />
Il matchmaking è stato promosso da GBE Factory, il progetto europeo che spiega alle aziende<br />
come creare profitto investendo nelle energie rinnovabili.<br />
Ai rappresentanti di ForGreen abbiamo chiesto quali sono i vantaggi di far diventare la propria<br />
impresa un GBE Factory, ovvero un’impresa a impatto zero. Ecco cosa ci hanno risposto.<br />
ForGreen: perché partecipare a GBE Factory<br />
Una presentazione: obiettivi e attività della ForGreen<br />
ForGreen è una compagnia italiana di base a Verona. Lavoriamo nel campo delle energie rinnovabili,<br />
come EPC contractor, general contractor e operations & maintenance contractor. Attualmente ci<br />
occupiamo di sistemi fotovoltaici, cogenerazione, raffrescamento solare e biogas.<br />
Siamo attivi in Italia da 5 anni e abbiamo sviluppato e investito in numerosi impianti fotovoltaici, impianti<br />
su tetto e parchi solari.<br />
Quali sono i vantaggi nel partecipare a GBE Factory<br />
ForGreen è il partner tecnico di GBE, un progetto molto importante per noi in quanto ci ha dato
l’opportunità di avere un’ampia visione del mercato europeo dell’energia. Nello specifico delle energie<br />
rinnovabili. Abbiamo avuto la possibilità di scambiare idee e condividere alcune opportunità con partner<br />
tecnici e istituzionali. Così da sviluppare il mercato e condividere le best practices.<br />
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Per il team di GBE è molto importante condividere l’esperienza del progetto. I vantaggi sono molti: prima<br />
di tutto sul costo dell’energia, che si può ridurre con questo sistema. In secondo luogo per la<br />
comunicazione. Perché se sei un’azienda a impatto zero, puoi comunicarlo. E questo è molto importante<br />
per il nuovo mercato e i nuovi media.<br />
Tag:Enertec, ForGreen, GBE Factory, impresa a impatto zero<br />
Box: Come rendere la tua impresa a impatto zero
Phillip Küpper: “A Lipsia ho raccontato alle<br />
<strong>imprese</strong> come evitare l’aumento dei costi<br />
energetici”<br />
it_germania | 6 marzo 2013 | Commenta<br />
“<strong>Le</strong> aziende tedesche e dei paesi confinanti si stanno rendendo conto che presto finiranno per<br />
pagare molto di più l’energia che utilizzano”<br />
Phillip Küpper è amministratore delegato di PV 2 Energie, l’azienda tedesca che si occupa di<br />
installazione dei pannelli solari che abbiamo intervistato alla fiera Enertec di Lipsia[di Enertec, il salone<br />
dell'energia, ne abbiamo già parlato qui].<br />
PV 2 Energie era presente ad EnerTec per partecipare al matchmaking organizzato da GBE<br />
Factory, il progetto che promuove la sostenibilità ambientale delle aziende europee.<br />
L’obiettivo di PV 2 Energie era quello di individuare le aziende che cercano soluzioni per risparmiare sulla<br />
bolletta energetica, nella prospettiva neanche troppo lontana in cui le <strong>imprese</strong> “finiranno per pagare molto<br />
di più l’energia che utilizzano”.<br />
Secondo Küpper sono due le ragioni per cui il costo dell’energia sta salendo in Germania:<br />
le tasse e gli incentivi per le energie rinnovabili. Ce le racconta meglio all’interno dell’intervista.<br />
Perché partecipare a GBE Factory Per incontrare aziende che<br />
vogliono risparmiare sul conto energia<br />
Una presentazione: obiettivi e attività della PV 2<br />
Energie<br />
Siamo un’azienda tedesca, ci occupiamo dell’installazione di pannelli solari e lavoriamo come EPC<br />
contractor. La nostra principale attività consiste nell’installare pannelli solari chiavi in mano per<br />
piccole e medie <strong>imprese</strong>. Realizziamo quindi impianti fotovoltaici sui tetti di aziende di piccole e medie<br />
dimensioni.<br />
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Quali sono i vantaggi nel partecipare a GBE Factory
Siamo venuti qui, ovviamente, per incontrare potenziali clienti. Aziende tedesche ma anche provenienti<br />
dai paesi confinanti con la Germania come l’Olanda e l’Austria, aziende che consumano molta energia.<br />
Qui stiamo cercando <strong>imprese</strong> che vogliono risparmiare energia o soldi sulla bolletta facendo<br />
ricorso a fonti di energia rinnovabili, ad esempio installando pannelli solari sui loro tetti.<br />
In particolare in Germania, i costi dell’energia stanno salendo. Così le aziende si stanno<br />
accorgendo sempre di più che presto finiranno per pagare molto di più per l’elettricità. In primo<br />
luogo perché le tasse stanno salendo. In secondo luogo, soprattutto perché gli incentivi per le energie<br />
rinnovabili in Germania influenzano molto la bolletta dell’elettricità. È per questo che le aziende arrivano<br />
qui, per cercare delle opportunità di risparmio.<br />
Sono venuto a conoscenza di questo evento su internet, cercando eventi sulla sostenibilità dove le<br />
<strong>imprese</strong> abbiano la possibilità di informarsi sulle opportunità di ridurre i costi dell’energia.<br />
Tag:Enertec Lipsia, Fotovoltaico, GBE Factory, Phillip Küpper, PV2 Energie<br />
Box: Come rendere la tua impresa a impatto zero
Quando i cittadini producono e gestiscono<br />
energia pulita: la storia dell’azienda<br />
energetica di Schönau<br />
Ulrike Griesser | 5 marzo 2013 | Commenta<br />
Dal 1997 una cooperativa di 650 soci gestisce produzione e distribuzione dell’energia a Schönau,<br />
una cittadina nel cuore della Foresta Nera, e su tutto il territorio nazionale. È la Elektrizitätswerke<br />
Schönau (EWS), un’azienda che ha deciso di coinvolgere tutta la cittadinanza nella produzione e<br />
nella gestione di uno dei beni più importanti al giorno d’oggi: l’energia.<br />
“Grazie al programma di sviluppo della EWS, sono stati realizzati circa 1800 impianti di produzione di<br />
energia elettrica gestiti dai cittadini (solare, cogenerazione, mini-idroelettrico, eolico e a biomassa)”<br />
A raccontarci questa e altre caratteristiche dell’azienda è Eva Stegen, direttrice della comunicazione<br />
dell’EWS, in un’intervista che ripercorre la storia e le idee che hanno fatto nascere questo progetto.<br />
A gestire la Elektrizitätswerke Schönau è una cooperativa, attorno alla quale ruotano associazioni<br />
di cittadini. Una rete collega gli impianti produzione di energia da fonti rinnovabili di piccole dimensioni:<br />
dai pannelli fotovoltaici sul tetto delle abitazioni al mini-idroelettrico. Mentre le associazioni e la stessa<br />
cooperativa organizzano serate informative e seminari di discussione.<br />
Così a Schönau si vede svilupparsi un’altra rete: quella che collega le idee dei cittadini sul tema energia.<br />
Chi siete e qual è la vostra missione<br />
Offerte e informazioni complete su come ottimizzare il consumo energetico, [questa è la nostra missione].<br />
La EWS è nata dal movimento antinucleare dei cittadini di Schönau. La nostra origine garantisce<br />
quindi per l’obiettivo dell’azienda: sviluppare con tutte le forze un approvvigionamento energetico<br />
che sia ecologico, sostenibile e affidabile.<br />
L’obiettivo dei 650 soci dell’EWS non è quello di massimizzare il profitto. Con la loro azienda vogliono<br />
investire nel futuro: per una energia libera dal nucleare e indipendente. Abbiamo dunque lo stesso<br />
obiettivo dei nostri clienti: vogliamo cambiare qualcosa!
Attraverso quali strategie realizzate la vostra missione<br />
Dal 1 luglio 1997 la EWS gestisce la rete elettrica di Schönau. Con la liberalizzazione del mercato<br />
dell’energia, nel 1998, la EWS ha iniziato a offrire energia pulita, inizialmente a Schönau e<br />
successivamente su tutto il territorio nazionale. Il numero di utenti, in 13 anni, si è moltiplicato: da 1.700 a<br />
115 mila.<br />
L’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili e impianti di cogenerazione, impianti cittadini e<br />
rispettosi dell’ambiente. La bolletta della EWS contiene un “Sonnencent” [it: centesimo solare] per lo<br />
sviluppo di piccole centrali elettriche, nuove ed ecologiche, in mano ai cittadini.<br />
Grazie al programma di sviluppo della EWS, sono stati realizzati circa 1800 impianti di produzione di<br />
energia elettrica gestiti dai cittadini (solare, cogenerazione, mini-idroelettrico, eolico e a biomassa). La<br />
EWS, inoltre, informa e sensibilizza la cittadinanza.<br />
Come si contraddistinguono le vostre strutture di governance<br />
Dalla fondazione della EWS, abbiamo creato 80 nuovi posti di lavoro, di cui la maggior parte nella<br />
distribuzione nazionale dell’energia. In quanto azienda di formazione abbiamo attualmente due<br />
tirocinanti.<br />
Dopo il disastro di Chernobyl, a Schönau è nata l’associazione Eltern für atomfreie Zukunft e.V. [it:<br />
Genitori per un futuro senza nucleare]. L’associazione assiste i bambini malati di Chernobyl e organizza<br />
eventi informativi. La Förderverein für umweltfreundliche Stromverteilung und Energieerzeugung<br />
Schönau im Schwarzwald e.V. [it: Associazione di sostegno per la distribuzione e produzione di<br />
energia sostenibile Schönau im Schwarzwald] informa la cittadinanza su temi legati all’energia e<br />
organizza, tra le altre cose, gli “Stromseminare“, seminari sull’energia che si tengono a Schönau.<br />
Alla cooperativa Netzkauf EWS eG appartengono le seguenti aziende:<br />
Elektrizitätswerke Schönau Vertriebs GmbH<br />
Elektrizitätswerke Schönau Netze GmbH<br />
Elektrizitätswerke Schönau Direkt GmbH<br />
Elektrizitätswerke Schönau Energie GmbH<br />
L’assemblea generale della Netzkauf EWS eG, costituita da tutti i membri della cooperativa, è<br />
proprietaria dell’azienda e nomina un comitato direttivo che ha il compito di sorvegliare sulle linee guida e<br />
sulle finalità dell’impresa e di controllare le società operative della Elektrizitätswerke Schönau.<br />
La EWS oggi si struttura in 4 aziende legalmente indipendenti: la Elektrizitätswerke Schönau<br />
Vertriebs GmbH è responsabile della fornitura di luce e gas, la Elektrizitätswerke Schönau Netze<br />
GmbH gestisce la rete elettrica e quella del gas così come anche altre reti al di fuori del comune di<br />
Schönau. La Elektrizitätswerke Schönau Direkt GmbH è responsabile della commercializzazione<br />
dell’elettricita dagli impianti cogenerativi, la Elektrizitätswerke Schönau Energie GmbH si occupa<br />
della realizzazione e gestione degli impianti di produzione di energia elettrica.<br />
Scheda Tecnica<br />
Nome della organizzazione: Elektrizitätswerke Schönau<br />
Indirizzo: Friedrichstraße 53/55, Schönau<br />
Sito web: www.ews-schoenau.de<br />
Nome dell’intervistata: Eva Stegen<br />
Tag:Elektrizitätswerke Schönau, energie rinnovabili, Eva Stegen, Fotovoltaico, Schönau<br />
Box: Osservatorio sull'impresa sociale