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ARCOBALENO 02/2014

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<strong>ARCOBALENO</strong><br />

voci e percorsi delle branche assoraider<br />

Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - www.assoraider.it N° 2 Anno XX - 30 settembre <strong>2014</strong><br />

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/03 (conv. in L.27/<strong>02</strong>/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari<br />

all’interno:<br />

Mentre tutto scorre<br />

Gioca con Bagheera<br />

Teknicamp <strong>2014</strong><br />

Essere Scaut<br />

In diretta dal 47° CFQ<br />

Un’impresa speciale


Associazione Italiana<br />

di Scautismo Raider<br />

“ASSORAIDER”<br />

Sede Centrale<br />

00040 Pomezia (RM) - Italy<br />

Via Cavour, 28/B<br />

Tel. +39 06 9122550<br />

Fax + 39 178 2254948<br />

segreterianazionale@assoraider.it<br />

www.assoraider.it<br />

<strong>ARCOBALENO</strong><br />

voci e percorsi delle branche assoraider<br />

<strong>ARCOBALENO</strong><br />

è dedicata ai giovani<br />

e a tutti coloro che<br />

intendono reagire<br />

al dilagare di egoismi e<br />

vogliono dimostrare la<br />

possibilità di una<br />

fraternità mondiale<br />

come quella scaut.<br />

La rivista contiene inserti<br />

riservati ai lupetti,<br />

esploratori ed esploratrici,<br />

rover e scolte,<br />

raider e nautici.<br />

Arcobaleno - Redazione e Amministrazione:<br />

09122 Cagliari - Via Garigliano, 13 - Tel. 070 275132 - Fax 178 6014514<br />

Anno XX - Numero 2 - settembre <strong>2014</strong>. Autorizzazione del Tribunale<br />

di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. ASSORAIDER - Associazione Italiana<br />

di Scautismo Raider - iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione<br />

in data 13/07/2011 con numero 21321 presso Ufficio ROC del Corecom<br />

Lazio. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale<br />

D.L.353/03 (conv. in L.27/<strong>02</strong>/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari.<br />

Direttore Responsabile: Franceco Cerlienco<br />

Direttore di Redazione: Salvatore Roggero - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />

Capiredattori:<br />

jaw@assoraider.it<br />

Jedi@assoraider.it<br />

vogliadistrada@assoraider.it<br />

osare@assoraider.it<br />

<strong>ARCOBALENO</strong><br />

vuole assolvere alla<br />

funzione di collegamento<br />

fra tutti gli iscritti<br />

all’Associazione<br />

nonché<br />

con i genitori dei più<br />

giovani iscritti<br />

perché seguano<br />

quanto viene offerto<br />

ai loro figli in fatto<br />

di formazione del<br />

carattere del<br />

futuro cittadino.<br />

cfq@assoraider.it<br />

Foto di Copertina: Fuoco al 47° Cfq<br />

Progetto grafico e realizzazione: S&D sas - 09122 Cagliari Via Garigliano, 13<br />

Stampa e allestimento: S&D sas - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13<br />

Questo numero è stato consegnato alla stampa il 20.09.<strong>2014</strong><br />

La tiratura di questo numero è di 2.000 copie.<br />

Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e<br />

gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane<br />

all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su<br />

questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte.<br />

Il materiale inviato ad Arcobaleno non si restituisce.<br />

Arcobaleno è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider<br />

- Associazione Italiana di Scautismo Raider. Tesseramento<br />

Anno Scaut <strong>2014</strong>/2015 Euro 38,00 - pagamento con bonifico - IBAN:<br />

IT44Y0501803200000000137328 - Banca Etica/Filiale di Roma, conto intestato<br />

ad ASSORAIDER Associazione Italiana di Scautismo Raider con<br />

Causale: censimento. Abbonamento annuale alla rivista “<strong>ARCOBALENO</strong>”<br />

(4 numeri) - Euro 12,00 - Il pagamento dell’abbonamento si può effettuare<br />

con le stesse modalità del tesseramento con Causale: abbonamento riviste.


Mentre tutto scorre<br />

So di non essere coerente con desideri e speranze: l’esperienza da direttore ti fa attraversare un campo scuola con<br />

il naso tappato in un costante count down verso la fine nella speranza che tutto fili liscio ma alza e ammaina<br />

bandiere si infilano una dietro l’altra in maniera talmente veloce che è già tempo di andare. “Già!” Ti domandi<br />

in quadrato, l’ultimo giorno, mentre generazioni di futuri Capi ti sfilano davanti colmi della malinconia di chi<br />

sente la mancanza ancor prima della partenza.<br />

È<br />

l’ora di punta di una nevrotica<br />

città che senza entusiasmi cerca di<br />

accettare l’idea che l’estate sia finita<br />

e, aggrappata in equilibrio alle porte, mi<br />

rendo conto di star rimpiangendo le scarpe<br />

da trekking che per dieci giorni mi hanno<br />

fieramente trasportata per tutto Bosco<br />

Mazzocca. Mi inquieta il fatto che io possa<br />

preferire a tutte, scarpe prive di ogni grazia,<br />

palesemente inadatte a qualsivoglia essere<br />

femminile e irreversibilmente sporche di<br />

fango. Eppure ora che ci penso, mi sovviene<br />

un altro dettaglio: le 24 ore successive<br />

al rientro dal Cfq, dopo aver ritualmente<br />

fatto la cura del sonno, ho aperto l’anta<br />

dell’armadio e disorientata tra i vestiti<br />

ho pensato “ma perchè non si può stare<br />

sempre in uniforme”. Ancora una volta,<br />

ho provato rimpianto per le magliette verdi<br />

in serie. Per lo stesso motivo devo aver<br />

cercato, per molte sere consecutive, riparo<br />

nell’angolo meno illuminato del giardino<br />

sfuggendo a serate televisive o mondane e<br />

confesso di avere atteso con nostalgia - a<br />

più di un pasto- un urlo che partisse dagli<br />

altri commensali.<br />

So di non essere coerente con desideri e<br />

speranze: l’esperienza da direttore ti fa<br />

attraversare un campo scuola con il naso<br />

tappato in un costante count down verso<br />

la fine nella speranza che tutto fili liscio<br />

ma alza e ammaina bandiere si infilano<br />

una dietro l’altra in maniera talmente<br />

veloce che è già tempo di andare. “Già!”<br />

Ti domandi in quadrato, l’ultimo giorno,<br />

mentre generazioni di futuri Capi ti sfilano<br />

davanti colmi della malinconia di chi sente<br />

la mancanza ancor prima della partenza.<br />

Questo è il momento in cui si alleggerisce<br />

ogni stanchezza o preoccupazione perché<br />

guardando questa “gente che spera<br />

cercando qualcosa di più”, risali al senso<br />

delle cose ed al valore del servizio per la<br />

Scuola Capi. Uguale a tante per finalità<br />

e obiettivi ma diversa per esperienze e<br />

punti di vista: carichi di energia come<br />

vedi ripartire i ragazzi del preliminare,<br />

densi come la consapevolezza di chi ha<br />

frequentato un corso tecnico, accresciuti<br />

come gli allievi del superiore che con<br />

tenerezza capisci ormai adulti e pronti<br />

ad un nuovo viaggio. Ma ora, di fermata<br />

in fermata, mentre decine di sconosciuti<br />

ti sfilano intorno la mente ruba spazio<br />

ad ogni sentimentalismo e velocemente<br />

sembra mettere insieme più immagini: il<br />

sollievo per l’isolamento molisano dalla<br />

rete telefonica e quel liberatorio esilio a cui<br />

si è condannato con fierezza il telefono che<br />

ora rivendica senza pietà la supremazia sui<br />

ritmi scandendoli a suon di email.<br />

Il colore del cielo di Riccia! Ad ogni veglia<br />

mi sono meravigliata facendo il pieno di<br />

stelle, io che di solito non ho il tempo di<br />

alzare lo sguardo aldilà del vedibile. Se ci<br />

penso, al campo, non ho avuto problemi di<br />

L’EDITORIALE 3


insonnia e malesseri da logorio moderno<br />

eppure credo di aver lavato le stoviglie<br />

solo a giorni alterni dividendo una spugna<br />

con altre cento persone e non sempre c’è<br />

stato il tempo di una doccia. Eppure non<br />

mi è successo nulla ed anzi mi manca.<br />

Nonostante io possa entrare ora in bagno<br />

senza il timore che qualcuno fuori mi<br />

stacchi goliardicamente l’acqua; possa<br />

mettermi a tavola senza ripassare a<br />

memoria i visi di vegetariani, intolleranti<br />

ed allergici finendo per mangiare per<br />

ultima; nonostante io possa concedermi<br />

un caffè senza calcolare la pausa delle<br />

sessioni e possa decidere di vedere chi mi<br />

pare per fare quel che più desidero, prendo<br />

atto dell’ovvietà: si sta meglio quando<br />

tecnicamente si sta peggio. E ciò non<br />

perchè siamo il frutto di una controsenso<br />

ma perché siamo forse davvero il risultato<br />

di un percorso di libertà ed il “peggio” altro<br />

non è che il “poco e stretto indispensabile”,<br />

quel tanto che basta a capire che forse non<br />

è solo una questione di sostanza ma anche<br />

di forma: quella da dare a sogni, desideri,<br />

paure o limiti.<br />

Intanto il vagone si affaccia sul fiume che<br />

attraversa questa metropoli e sembra<br />

illuminare la mia riflessione che ora guarda<br />

a tutta questa serie di fatti con un atto di<br />

rinnovata consapevolezza. Che non sia<br />

anche questa l’essenza dell’uomo libero<br />

Di colui che ritrova se stesso e lo esalta<br />

quando e’ privo del superfluo e si perde tra<br />

risate e cielo, abbracci e conquiste come se<br />

fosse la cosa più naturale del mondo<br />

Scopro allora che vi è forse un valore<br />

aggiunto nel Capo che compia il suo<br />

viaggio all’ombra del Raiderismo: il dover<br />

scontrarsi con l’assenza di risposte. Solo<br />

un percorso non tracciato ed un ambiente<br />

non definito possono stimolare il senso<br />

di ricerca di ciascuno attraverso il quale<br />

scoprire cosa si è, e sopratutto, cosa si<br />

vuole essere. E solo i Raider possono<br />

riuscire a trovare un senso di tale benessere<br />

in un contesto in cui, si è in assoluto, liberi<br />

da materialità e schemi sociali, mezzi e<br />

identità attribuiteci dal contesto che ci<br />

circonda. Quasi alla fine della mia corsa mi<br />

solleva così appurare che non era solo una<br />

questione di scarponi e anche se ora vorrei<br />

stare in quel bosco, nel silenzio della notte,<br />

con i ragazzi che cantano in lontananza<br />

e io che tiro un sospiro di sollievo per<br />

un’altra giornata felicemente conclusasi,<br />

mi sento forte di questa ulteriore scoperta<br />

e convinta realmente del fatto che buoni<br />

Raider possano essere davvero migliori<br />

cittadini e ottimi uomini.<br />

Parte un fischio lungo. Guardo d’istinto<br />

l’orologio per capire se sia già ora di<br />

ammaina e rido di me, è solo il suono acuto<br />

delle ruote che in frenata si aggrappano ai<br />

binari. Sento che mi mancano in tanti, ma<br />

sono felice perché ho adesso un motivo in<br />

più per rincontrarli tutti, al più presto, per<br />

tornare a crescere insieme da uomini liberi<br />

e osare a piccoli passi mentre qui fuori,<br />

senza sosta come questo treno, tutto<br />

scorre.<br />

Raffaella Grisafi<br />

4 L’EDITORIALE


RUBRICHE ALL’INTERNO:<br />

RUBRICHE ALL’INTERNO: Hathi Racconta<br />

Hathi Racconta Gioca con pag. Bagheera 5<br />

Gioca con Bagheera pag. 6<br />

Baloo Risponde Giornalista pag. del 7 Mese<br />

La Zampa di Akela Baloo pag. Risponde 8/9<br />

Disegnando qua La e là Zampa ... pag. di 10Akela<br />

Kaa-pacità pag. 11/12<br />

Kaa-pacità<br />

5<br />

Non era passato molto tempo da quando Akela aveva lanciato il<br />

richiamo di caccia, dando inizio alla riunione di Branco. Ciascun<br />

del Branco era seduto in , attento ad ascoltare le parole del<br />

saggio Baloo, che, dopo aver spiegato cosa fosse una B.A., chiese ad<br />

ogni di pensare ad una qualsiasi Buona Azione compiuta in quel<br />

giorno e di raccontarla. Molti presero la parola: Francesco disse di<br />

aver apparecchiato la , Giada di aver aiutato la sorellina a fare<br />

i compiti di . Solo il cucciolo Lorenzo stava in silenzio... sapeva<br />

infatti che quel giorno si era comportato, sia a che a , da<br />

bambino capriccioso piuttosto che da lupetto. A riunione finita tornò<br />

a sconsolato, perchè solo lui tra tutti i fratellini del Branco non<br />

aveva compiuto una B. A. di cui essere fiero. Tuttavia pensando e<br />

ripensando, il bambino si accorse che quella giornata non era ancora<br />

finita e...quante B. A. si sarebbero potute fare prima di andare a !<br />

Per cui, dopo cena, aiutò la mamma ad insaponare i , mentre,<br />

quando andò a e le diede il della buonanotte, le chiese<br />

scusa per essere stato capriccioso. Così da che non aveva compiuto<br />

neppure una Buona Azione, Lorenzo finì per farne due! E non solo...si<br />

sentì sempre più pronto a pronunciare la sua promessa.


6<br />

...Gioca con<br />

1<br />

2<br />

3 4 5 6<br />

7<br />

8<br />

8 9 10<br />

11 12 13<br />

14 15<br />

16<br />

17<br />

1) ANIMALE AMICO DELL’UOMO<br />

4) IL CONTRARIO DI FALSO<br />

7) OGNI PIANETA SEGUE LA SUA<br />

8) SI STRINGE PER FARE PACE<br />

9) RIFUGIO DEGLI ANIMALI<br />

11) È BIANCA E FREDDA<br />

13) PREPOSIZIONE ARTICOLATA<br />

14) NE HA TANTI CHI HA LA PELLE<br />

CHIARA<br />

15) METÀ OLIO<br />

16) IL ... POLLICE DEL PIEDE<br />

17) LA CASA DEGLI ESCHIMESI<br />

1) VI ARDE LA LEGNA<br />

2) IL 2 OTTOBRE È LA LORO FESTA<br />

3) PUÒ ESSERE SUPER<br />

4) IL FIGLIO DELLA MUCCA<br />

5) OGNI ANNO ... AUMENTA<br />

6) GRACIDA NELLO STAGNO<br />

10) IL LETTO DEL FIUME<br />

12) CON IL VENTO LO PRENDE L’AQUILONE<br />

16) METÀ ALCE


Bagheera<br />

7<br />

RICORDI<br />

ESTIVI<br />

Cari Lupi …<br />

Anche se<br />

l’estate è<br />

già terminata,<br />

cercate<br />

di unire in<br />

ordine tutti<br />

i numeri e<br />

scoprirete<br />

cosa verrà<br />

fuori.<br />

Poi colorate<br />

tutto a vostro<br />

piacere!!!<br />

branco fiore rosso ta1


8<br />

Giornalista<br />

del Mese<br />

Cari miei Lupetti,<br />

come sapete nella giungla ogni giorno<br />

è diverso, le giornate trascorrono tra<br />

studio con Baloo e Bagheera e faticosissime<br />

e variopinte cacce ... bhe<br />

come negarvi che siamo curiosissimi<br />

... quindi miei validissimi lupi dalle<br />

zampe agili e scattanti, se volete<br />

raccontare tutto ciò che fate con il<br />

vostro branco e farlo conoscere al resto degli altri fratellini<br />

nella giungla, scrivete il vostro articolo e da bravi giornalisti consegnatelo al<br />

vostro akela ... le notizie così, viaggeranno alla velocità della luce ...


Baloo Risponde 9<br />

Baloo … oggi sono venuto<br />

in tana contento perché<br />

pensavo che avrei trovato<br />

Nicola, invece niente…<br />

questa è seconda volta<br />

che non viene!<br />

È verooooo!!! Lo dice<br />

anche il cartellone<br />

delle presenze…<br />

Io frequento la sua stessa<br />

scuola e la maestra<br />

ha detto che non verrà<br />

per un po’… perché ha<br />

preso una brutta caduta<br />

ed ora è in ospedale!<br />

Avete ragione, è un po’ che<br />

non sta più cacciando con noi<br />

e, quello che la maestra ha<br />

detto è vero! State tranquilli<br />

però! Manca poco e starà<br />

subito meglio! Il peggio è<br />

passato e fra un po’ tornerà a<br />

cacciare con tutto il branco!<br />

Ma a me dispiace che<br />

stia così tanto male!!!<br />

Io voglio vederlo…<br />

Che ne dite di andare<br />

a trovarlo Probabilmente<br />

gli tirerebbe su<br />

il morale…<br />

Che forza!!!! Sììììì!!!! E magari<br />

gli regaliamo un bracciale!<br />

Anzi: costruiamo un<br />

bracciale uguale per tutti<br />

Così lui si sentirà<br />

vicino a noi anche quando<br />

non ci saremo!!!<br />

Sììììììììì<br />

Ottima idea lupi! Proporrei<br />

di metterci subito al<br />

lavoro … in tana ci sono<br />

tanti fili di cotone<br />

colorato e perline!<br />

Pronti per la sorpresa<br />

al nostro fratellino<br />

…<br />

Sììììììììì<br />

Allora forza! Non<br />

perdiamo altro tempo!<br />

Nicola ci aspetta!!<br />

branco del popolo libero rm4


10<br />

La Zampa<br />

Buona Caccia a tutti coloro che<br />

rispettano la legge della Giungla!!!<br />

C<br />

ari lupi, le orecchie tese dei lupi più anziani e di tutti gli abitanti della giungla<br />

hanno udito le vostre voci, un’atmosfera di allegria ha pervaso tutte le<br />

tane, i cuccioli sorridenti hanno imparato i nuovi canti e felici con i loro<br />

giovani ululati arricchiscono la voce del branco. Siete stati tutti incredibilmente<br />

bravi; la cosa più bella è stata sentire la voce dei vostri branchi come se fosse<br />

una voce sola; avete imparato ad ascoltare chi vi è di fianco, avete imparato le<br />

parole dei vostri canti e avete dato dimostrazione di grande abilità quando avete<br />

dovuto registrare la vostra melodia rimanendo sempre concentrati.<br />

Anche quando il cielo è grigio il lupetto canta, il canto aiuta a sorridere e partire<br />

in caccia con il gusto spirito; Akela, Baloo, Bagheera e Kaa sono molto orgogliosi<br />

di voi. Come ogni gara c’è una classifica, ma come ogni gara che avviene nella<br />

giungla, i vincitori sono uno stimolo per fare ancore meglio per cercare di essere<br />

tutti capaci di vincere per cui mi raccomando lupi tutti pronti a fare del proprio<br />

meglio per la prossima corsa al podio della Zampa di Akela.<br />

Un bravi-bravi-bravissimi particolare va ai tre branchi classificati primo secondo<br />

e terzo che hanno, con impegno e tempestività accolto il richiamo di caccia<br />

di Akela seguendo subito le sue tracce che li ha condotti ad un ottimo risultato.<br />

La zona podio della classifica vede al terzo posto i lupetti del “BRANCO DELLE<br />

STELLE” della Delegazione di ASPRA un applauso per loro; ora continuiamo a<br />

salire verso il gradino successivo al secondo posto a parimerito si piazzano i lupetti<br />

del “BRANCO ROCCIA DELLA PACE” della Sezione di Cagliari 24 e i lupetti<br />

del “BRANCO DELLA RUPE” della Sezione di Campobasso … infine riescono ad<br />

appoggiare le proprie zampine sul gradino del primo posto del podio i bravissimi<br />

lupetti del “BRANCO DEL FIORE ROSSO” della Sezione di TARANTO1.<br />

Un complimento a tutti i partecipanti e a tutti VVLL che hanno coordinato questa<br />

bellissima caccia che ha riempito la giungla di dolci canti sereni che sicuramente<br />

continueranno ad allietare le nostre future giornate di intense caccie insieme.<br />

Boschi ed acque, venti ed alberi che il favore della giungla vi accompagni…<br />

Buona Caccia!!!


di Akela<br />

11<br />

1°CLASSIFICATO<br />

BRANCO DEL FIORE ROSSO”<br />

Sezione di TARANTO 1<br />

2°<br />

CLASSIFICATO<br />

2°<br />

BRANCO ROCCIA DELLA PACE”<br />

Sezione di CAGLIARI 24<br />

CLASSIFICATO<br />

3°<br />

BRANCO DELLA RUPE<br />

Sezione di CAMPOBASSO<br />

CLASSIFICATO<br />

BRANCO DELLE STELLE<br />

DELEGAZIONE DI ASPRA<br />

s. giorgio ardea - roma2


12<br />

Kaa-pacità<br />

Buona Caccia Lupi, come sssssono<br />

andate le vostre vacanze<br />

Sssssspero bene, sssssoooprattutto<br />

dovresssste essssere ripossssatisssimi…<br />

quindi ho qualcosssssa da inssssssegnarvi<br />

, da far vedere ai vecchi lupi e ai nuovi cuccioli<br />

che cacceranno con voi quessssst’anno.<br />

1 2<br />

3 4/5<br />

1<br />

Oggi vedremo come costruire un aquilone, per prima cosa procurate:<br />

un foglio di carta velina; due stecchette di legno; spago;<br />

nastro adesivo trasparente.<br />

1. Unire con del nastro adesivo le stecchette di legno formando<br />

una croce;<br />

2. Passare con lo spago toccando le punte delle stecchette<br />

di legno;<br />

3. Tagliare il foglio di carta velina a forma di rombo con due<br />

lati più lunghi e due più corti;<br />

4. Piegare i lembi della forme dicarta velina attorno allo spago<br />

e chiuderlo con il nastro adesivo;<br />

5. Legare un pezzo di spago per ogni legnetto e unirlo agli<br />

altri in un unico cordoncino.<br />

Ora non resta che divertirvi nel<br />

far volare il vostro aquilone.<br />

2<br />

il cane!<br />

3 4<br />

6<br />

Non finisce qui….<br />

Vi è mai capitato di sentir<br />

parlare di origami<br />

Durante le mie cacce ho scoperto che<br />

la tecnica degli origami proviene dal<br />

lontanissimo giappone e consiste nel<br />

piegare la carta, dandole ogni volta una<br />

forma diversa … Anche tu sei curioso di<br />

sapere come si fa … bene allora!!<br />

Vediamolo insieme!!!<br />

5


Pero , non E , ancora finita qui...adesso proveremo insieme<br />

a costruire l , origami di me stesso...a cHi non<br />

piacerebbe avere un origami di kaa sempre a portata<br />

di mano!!!!! Sssssssooooorprendente!!!!<br />

13<br />

Ritagliare un quadrato lungo nel foglio di<br />

carta. Per esempio: 5 cm x 29, 7 cm, una<br />

striscia di carta di 5 cm in un foglio formato<br />

A4. Piegare la fascia di carta a metà<br />

nel senso della lunghezza. Disegnare una<br />

linea diagonale e ritagliare lungo questa linea in modo da ottenere un triangolo piegato a metà.<br />

Spingere i due vertici della base del triangolo verso<br />

l’interno per formare la bocca del serpente.<br />

Aprire il triangolo e ripiegarlo in tre nel<br />

senso della lunghezza, portando verso l’interno<br />

prima un lato, fino a 2/3 della base<br />

del triangolo, poi l’altro lato in modo da ricoprire<br />

il primo triangolo appena formato.<br />

Per fare il collo del serpente, piegare la testa ad angolo<br />

retto verso sinistra, segnare la piega e riaprire.<br />

Piegarla allo stesso modo verso destra e aprire.<br />

Capovolgere il lavoro e spingere i due lati del collo<br />

verso l’interno.<br />

Piegare il resto del corpo a<br />

fisarmonica e riaprirlo.<br />

Ritagliare una linguettina di carta e incollarla nella bocca. Disegnare<br />

gli occhi del serpente.<br />

Attenti ...<br />

eccolooooo !!!!


“Più che mai ho adesso la sensazione che per mezzo dello spirito di fratellanza<br />

degli scout, estesosi in tutto il mondo, potremo fare un primo<br />

passo verso una pace internazionale riportando un concreto risultato. Tale<br />

pace non può ottenersi con leggi, ma solo essere fondata su un reciproco<br />

sentimento di fratellanza tra popoli.”


16<br />

Forse molti di voi non sanno che quest’anno il<br />

nostro Reparto ha partecipato all’Eurocamp<br />

della WFIS (World Federation of Indipendent<br />

Scauts) che aveva come tema l’antica Roma. Durante<br />

tutto l’anno abbiamo fatto di<br />

tutto (eventi,autofinanziamento ecc.<br />

ecc.) per poter racimolare la somma<br />

che ci avrebbe permesso di partire.<br />

Siamo partiti assieme ad altri Reparti<br />

Ages e Scaut Raider Sardi, in tutto<br />

eravamo 130 persone! abbiamo preso<br />

la nave da Cagliari il primo agosto e<br />

siamo arrivati a Civitavecchia la mattina<br />

dopo. Durante il viaggio in nave<br />

ci siamo divertiti molto e inoltre il<br />

nostro capo reparto ci ha portato degli<br />

elastici per cui abbiamo passato<br />

la serata a fare braccialetti insieme<br />

ai ragazzi degli altri Reparti. Appena<br />

arrivati al porto di Civitavecchia, abbiamo dovuto<br />

aspettare che arrivasse il pullman per portarci al<br />

B.P. Park, e cosi ci siamo “accampati “ e abbiamo<br />

mangiato, bevuto e... dormito, per chi non lo aveva<br />

fatto in nave! Poi è arrivato il pullman e dopo 2 ore<br />

circa siamo finalmente arrivati nel mitico parco:<br />

l’avventura stava iniziando! Appena giunti all’entrata<br />

del parco ci siamo recati all’accettazione e ci<br />

hanno detto che il nostro sottocampo era “Flaminia”.<br />

La sera abbiamo fatto l’alza bandiera, è stato<br />

bellissimo, era pieno di gente! Inoltre Claudia è<br />

Reparto Fergal CA24<br />

all’ Eurocamp <strong>2014</strong><br />

andata a fare l’alfiere, immagino che debba aver<br />

provato un emozione fortissima! La sera abbiamo<br />

fatto il Fuoco di Bivacco di sottocampo e già dal<br />

primo giorno abbiamo imparato tre nuovi bans. Il<br />

giorno dopo abbiamo iniziato le attività: prima di<br />

ogni cosa, tutte le Ptg sono state gemellate a due<br />

a due, noi siamo capitati con “los Bufalos” una<br />

pattuglia spagnola con cui abbiamo fatto tutte le<br />

attività. Durante il primo Grande Gioco abbiamo<br />

costruito le bighe, che poi abbiamo usato per fare<br />

la corsa. È stato bellissimo, io ero sopra la biga che<br />

veniva trascinata dagli altri pattugliotti e mi sono<br />

divertita tantissimo! Poi abbiamo fatto un gioco di<br />

squadra e infine, un gioco d’acqua.<br />

Ogni pomeriggio invece facevamo i workshops<br />

dei vari sottocampi: “Flavia”, “Iulia”,<br />

“Claudia” e “Flaminia”. I workshops<br />

consistono in punti di lavoro in cui si<br />

facevano diverse attività, per esempio,<br />

abbiamo costruito le esche per il fuoco<br />

e degli strumenti musicali. La mattina<br />

dopo abbiamo costruito delle catapulte<br />

e con esse abbiamo fatto un gioco<br />

d’acqua e infine, ci siamo fatti i gavettoni;<br />

c’era gente che tirava acqua e secchi<br />

enormi dappertutto.Un vero spasso!<br />

La mattina del 6 agosto ci aspettava<br />

la gita a Roma, siamo partiti dal campo<br />

verso le 10.00 e appena arrivati a<br />

Roma abbiamo fatto un bel giro nel<br />

centro storico: Colosseo, Fori imperiali,<br />

P.zza Venezia, Fontana di Trevi e P.zza


Durante tutto l’anno abbiamo fatto<br />

di tutto (eventi,autofinanziamento<br />

ecc.) per poter racimolare la somma<br />

che ci avrebbe permesso di partire.<br />

17<br />

di Spagna. Dopo esserci fermati per mangiare, ci<br />

siamo presi il gelato e i capi ci hanno dato un’ora<br />

libera per andare in giro per i negozietti , la nostra<br />

pattuglia ha comprato di tutto: orecchini, occhiali<br />

da sole, magliette, torce, ciabattine ecc... Purtroppo<br />

anche quella bellissima giornata era giunta al<br />

termine ma le soprese non erano finite, perché il<br />

giorno dopo i capi ci hanno dato la “bellissima”<br />

notizia che quel giorno ci sarebbe stato l’Hike!<br />

Dopo l’esperienza dell’Hike del minicampo, eravamo<br />

decisi a non perderci e a finire la Missione<br />

nei tempi richiesti (partenza 10.00-ritorno 17.00).<br />

I percorsi erano due: quello che abbiamo fatto<br />

noi portava a Vejano, mentre l’altra Ptg del nostro<br />

Reparto è andata a Bassano Romano. Siamo<br />

partiti, ma dopo un’oretta di camminata, quando<br />

eravamo quasi arrivati (mancava meno di 1 km),<br />

Alessandra è caduta! Quindi appena siamo<br />

arrivati (per primi!!!) al punto di incontro, la<br />

piazza principale del paese, siamo subito andati<br />

in farmacia per prendere l’acqua ossigenata e una<br />

benda. Poi nel pomeriggio siamo ripartiti e siamo<br />

arrivati verso le 16.30 al campo, con ben mezz’ora<br />

di anticipo! Ci siamo fatti una bella doccia e ci<br />

siamo finalmente rilassati. Il giorno dopo pensavamo<br />

e speravamo di riposarci, invece no, c’era<br />

la parte più brutta dei campi, ovvero smontare le<br />

tende, i tavoli, le docce e il telone che collegava le<br />

2 tende del nostro Reparto. La sera abbiamo fatto<br />

l’ammaina bandiera finale e posso affermare che<br />

è stata emozionante quanto l’alza, forse anche di<br />

più, perché, dopo la cerimonia, hanno montato un<br />

telone e hanno proiettato le foto scattate durante<br />

il campo. E con questo la nostra avventura era finita,<br />

ma mancava ancora il ritorno in nave... La notte<br />

in nave ci siamo divertiti molto, abbiamo giocato a<br />

biliardino, abbiamo vinto pupazzetti ecc., la cena è<br />

stata il momento meno entusiasmante, avevamo<br />

panini con mais e tonno e poi pollo in<br />

gelatina,una cosa che dovrebbe essere<br />

ritenuta illegale!!! Poi, prima di andare<br />

a letto, abbiamo fatto il quadrato:<br />

Giulia, Laura, Alessandra e Alessandro<br />

hanno preso la Promessa. Io, Stefano,<br />

Elena, Carola e Rebecca abbiamo preso<br />

l’Effettivo. Il bello di quel momento<br />

è che eravamo sul ponte della nave,<br />

stavamo gelando perchè c’era freddo<br />

e un vento fortissimo. Molti dicono<br />

“io ho preso la promessa al campo” o<br />

“io ho preso l’effettivo al C.N.E.”, noi<br />

potremo dire “noi abbiamo preso la<br />

promessa o l’effettivo in nave!” E con<br />

questo è finito il nostro Eurocamp,<br />

ma quello che rimane da scrivere ora è<br />

ciò che ci ha trasmesso questo campo. Io<br />

parlo per me, ma penso che tutti condividano<br />

il mio pensiero, in questa settimana insieme abbiamo<br />

di sicuro imparato a vivere e a passare del<br />

tempo con persone di diversa nazionalità e, grazie<br />

a questa esperienza, ora possiamo riuscire a capire<br />

e spiegare meglio il significato del 3°articolo<br />

della legge Scaut: “Lo Scaut è amico di tutti, indipendentemente<br />

da razza, nazionalità, religione o<br />

condizione”. Speriamo di rifare un esperienza cosi.<br />

Buona caccia a tutti.<br />

Federica


18<br />

Il Reparto “Rocca<br />

Sorella” Sezione di<br />

Sora al Campo Estivo<br />

Dal 12 al 19 luglio si è svolto<br />

il campo estivo di Reparto.<br />

Il tema del campo è stato<br />

Master-Chef ed il campo si è sviluppato<br />

tutto intorno a gare di cucina tra<br />

le Pattuglie, la particolarità è stata<br />

che ogni giorno si visitava uno stato<br />

diverso e quindi anche i menù cambiavano!!<br />

Stati Uniti, Africa, Messico,<br />

Francia e Italia, sono le nazioni “visitate”<br />

e le gare hanno raggiunto un<br />

livello da fare concorrenza allo chef<br />

Gordon Ramsay, omelette, cuscus,<br />

hamburger, chili e … (mi sta venendo<br />

fame!), belle sono state le “puntate”<br />

trasmesse in diretta streaming seguite<br />

dai genitori e dai fratelli Scaut<br />

“amici” di Facebook. Naturalmente,<br />

non sono mancate le missioni di Pattuglia,<br />

l’uscita di Reparto al Gran Sasso<br />

d’Italia e una giornata immersi nel<br />

fantastico Parco Avventura di Carsoli<br />

(Aq). Il meteo ha cercato di rovinare<br />

il programma del campo, ma come si<br />

sul dire:“non esiste buono o cattivo<br />

tempo ma buono o cattivo equipaggiamento”<br />

ed il campo è scivolato via<br />

senza intoppi o interruzioni di sorta.<br />

La fiamma di Reparto è stata conquistata<br />

dalla Pattuglia Leoni mentre la<br />

Pattuglia Aquile e Leopardi dovranno<br />

attendere il campo invernale per poter<br />

sperare di riabbracciare il simbolo<br />

più importante del Reparto.<br />

Campo Estivo <strong>2014</strong> …<br />

Fantastica Avventura!


Eurocamp <strong>2014</strong><br />

19<br />

Se quello scaut è un movimento,<br />

l’Eurocamp <strong>2014</strong> ne è la dimostrazione<br />

pratica: un fluido di gente ed<br />

emozioni, un continuo correre tra pasti,<br />

workshop, hike e sottocampi. Abbiamo<br />

toccato con mano la famosa FRATER-<br />

NITA’ INTERNAZIONALE, la fratellanza<br />

scaut che ci accomuna nelle nostre diversità<br />

che, in fin dei conti, abbiamo visto essere<br />

piccole sfumature dello stesso colore. Ogni<br />

partecipante è tornato sicuramente più ricco di<br />

prima, conoscendo culture, nuovi vocaboli e, perché<br />

no, nuovi nodi, le gature e nuove tecniche<br />

scaut! A livello associativo, l’Assoraider è stata<br />

rappresentata da un contingente numerosissimo<br />

e soprattutto con una qualità immensa: contraddistinti<br />

dal nostro Stile e dalle nostre opere,<br />

come ad esempio la stupenda Alza Bandiera!<br />

Le attività, come possono raccontare i partecipanti<br />

sono state un bellissimo contorno ad<br />

un atmosfera che poche volte in una vita scaut<br />

può ripetersi, ma che con l’ingresso nella WFIS<br />

(World Federation of Indipendent Scouts) sarà<br />

sempre a nostra disposizione, ricalcando la<br />

particolare attenzione che Aldo Marzot, il nostro<br />

fondatore, rivolgeva nei confronti dell’ “Internazionalità”.<br />

Dopo Rupe Nazionale, CNE,<br />

Rovermoot vari, la prossima attività nazionale<br />

per la branca Raider, un’esperienza diversa,<br />

particolare e bellissima, che ognuno porterà<br />

nel cuore, da raccontare a chiunque a testimonianza<br />

che la legge scaut non mente mai.<br />

LO SCAUT È AMICO DI TUTTI<br />

INDIPENDENTEMENTE DA RAZZA,<br />

NAZIONALITÀ, RELIGIONE O CONDIZIONE!<br />

Buona Caccia, Gheppio Sapiente


20<br />

Eurocamp <strong>2014</strong><br />

Ciao sono Angela, e vi scrivo per raccontarvi<br />

le mille emozioni che ho vissuto durante questo campo<br />

Ciao sono Angela, e vi scrivo per raccontarvi<br />

le mille emozioni che ho vissuto durante<br />

questo EUROCAMP <strong>2014</strong>. Che dire ragazzi,<br />

è stato fantastico! Un campo a cui tutti gli<br />

esploratori desiderano partecipare! Vi racconto la<br />

mia esperienza…Personalmente sognavo di partecipare<br />

a questo genere di campo da quando ho<br />

cominciato a praticare scautismo, e finalmente<br />

dopo otto anni, questo sogno si è realizzato! Non<br />

immaginate, ero euforica quando ho saputo che,<br />

assieme alla mia Pattuglia e al mio Reparto, avrei<br />

partecipato all’EUROCAMP (saltavo da una parte<br />

all’altra, non smettevo di sorridere e di chiedermi<br />

se fosse uno scherzo o meno), figuratevi quando<br />

ero sul posto! Soltanto la visone di tantissimi<br />

fazzolettoni diversi mi rendeva entusiasta! Poi lo<br />

stesso giorno d’arrivo, c’è stata l’Alzabandiera, è<br />

stata una cerimonia fantastica! Io, personalmente<br />

mi sono molto emozionata. Ovviamente non<br />

era una cerimonia come le altre, ma l’innalzarsi<br />

delle bandiere, mi ha riempito il cuore di gioia!<br />

Tanti scaut diversi ma uguali, che condividono gli<br />

stessi principi. Che dire, stupendo!<br />

Vogliamo parlare dei giochi Quelli che a me sono<br />

piaciuti di più sono stati sicuramente quelli di conoscenza!<br />

Eh si, non vedevo l’ora di conoscere<br />

scaut stranieri e non, che sarebbero diventati<br />

subito i miei nuovi amici! E’ stato proprio grazie<br />

a questi tipi di giochi che ho iniziato delle<br />

relazioni di amicizia che spero continuino nel<br />

tempo, e di cui sono davvero felice. Poi attività<br />

di pionerismo si mescolavano al gioco e<br />

ai Romani. Perché Perché abbiamo costruito<br />

catapulte e bighe, un divertimento pazzesco!<br />

Gare di bighe e lanci di spugne bagnate ci hanno<br />

intrattenuto e divertito, wow!<br />

E ora vorrei raccontarvi uno dei momenti che<br />

più di tutti mi hanno emozionato e colpito:<br />

il Fuoco di sottocampo. Ricordate l’euforia di<br />

cui vi parlavo prima Bene, moltiplicatela per<br />

2048493 volte! C’erano gli spagnoli, i messicani,<br />

i canadesi, gli inglesi.. e ovviamente noi!<br />

Non potevamo mancare! Ci siamo divertiti<br />

tantissimo ad ascoltare le canzoni e i bans degli<br />

altri scaut! E il fuoco era fantastico, incredibile<br />

come una semplice fiamma possa legare


2-8 Agosto Bassano Romano<br />

Che dire ragazzi, è stato fantastico! Un campo a<br />

cui tutti gli esploratori desiderano partecipare!<br />

21<br />

tantissimi scaut... L’ultima cosa di cui voglio parlarvi<br />

è il cibo. RISO. RISO. RISO. RISO E INSALA-<br />

TA. RISO. RISO. Indovinate RISO! Ecco, diciamo<br />

che c’era molta varietà nel mangiare! Ahahah!<br />

Bene ragazzi, spero che il racconto della mia<br />

esperienza vi abbia fatto sorridere e vi abbia<br />

fatto tornare in mente i bellissimi momenti che<br />

avete vissuto durante questo campo.. grazie mille<br />

a chi mi ha permesso di vivere questa splendida<br />

avventura... Buona Caccia.<br />

Lontra Gioiosa - Capo Pattuglia<br />

Pattuglia Puma - Reparto Livingstone


22<br />

Puglia<br />

Teknicamp <strong>2014</strong>


Essere Scaut<br />

Con le lacrime agli occhi e scosso per questa richiesta, firmai con la mano tremolante<br />

la Carta degli Highlanders col mio nome scozzese (Simhur Fergusson)<br />

Quando avevo 12 anni mia madre mi ha<br />

portato agli scaut consigliandomi di<br />

provare ed io controvoglia accettai. Non<br />

avendo mai sentito parlare degli scaut pensavo<br />

che avessero solo il compito di aiutare le vecchiette<br />

ad attraversare la strada e vendere biscotti<br />

ma, fin dal primo incontro, capii che essere scaut<br />

non era affatto come pensavo, ma un mondo di<br />

amicizia, divertimento e attività all’aria aperta.<br />

Al primo minicampo recitai la promessa con<br />

fierezza e soddisfazione per aver compiuto quel<br />

grande passo che avrebbe cambiato la mia vita.<br />

Fino a quel momento io non frequentavo ragazzi<br />

della mia età perché ritenevo fossero immaturi,<br />

ma nel periodo trascorso con gli esploratori mi<br />

resi conto che il problema non erano gli altri ma<br />

io stesso, che ero abituato a relazionarmi solo<br />

con gli adulti.<br />

Nella comprensione di questa situazione mi ha<br />

aiutato lo stare a contatto con i ragazzi del reparto<br />

ma soprattutto il sostegno e la guida, con<br />

grande affetto e dedizione, dei nostri capi reparto.<br />

Pochi anni dopo passai in compagnia in cui<br />

compresi che l’essere scaut non è solo divertimento<br />

ma è mettersi in gioco ed essere disponibile<br />

nei confronti degli altri. Gli amici del reparto<br />

sono sempre con me anche in compagnia<br />

e col passare del tempo ho rafforzato l’amicizia<br />

con ognuno di loro, sviluppando fiducia reciproca<br />

e un tale senso di appartenenza da renderci<br />

più che fratelli. L’anno scorso ho preso coscienza<br />

dell’“impegno”, che per me significa donare agli<br />

altri la propria esperienza e mettere in comune le<br />

proprie idee per raggiungere un grande obbiettivo<br />

che condividiamo tutti noi scaut, cioè di essere<br />

buoni cittadini, onesti e rispettosi delle regole.<br />

Mi affascinò l’idea di prendere l’”impegno”, soprattutto<br />

per dimostrare a me stesso che è possibile<br />

fare grandi cose essendo umili e disponibili;<br />

così cominciai a lavorare per la mia progressione<br />

personale e per quel che potevo, aiutare tutti coloro<br />

che avevano bisogno di aiuto.<br />

Abbiamo superato le montagne, oltrepassato<br />

verdi prati, camminato fino allo stremo sotto la<br />

pioggia incessante o il sole cocente per temprare<br />

il nostro spirito scaut. Abbiamo affrontato un<br />

Rovermoot molto arduo con fratelli da tutta l’Italia<br />

(di cui non scorderò mai i momenti speciali<br />

passati sotto la luna a chiacchierare); siamo partiti<br />

nella nostra «madre patria», la Scozia, dove<br />

abbiamo affrontato anche svariate avversità tra<br />

un sospiro e una risata. Tutto ciò l’ho affrontato<br />

col sorriso e con la certezza di non essere mai<br />

solo; questo lungo cammino è stato reso più leggero<br />

dal conforto e dall’affetto di vecchi e nuovi<br />

compagni, finché nel campo estivo <strong>2014</strong>, la notte<br />

del 3 luglio dopo un giorno di camminata tra gli<br />

arbusti e sentieri inesistenti (se la strada non c’è<br />

inventala da te), tutti avevano voglia di andare a<br />

dormire, ma affrontammo prima una lunga veglia<br />

alla fine della quale il capo compagnia si girò<br />

verso di me con un super sorriso e mi chiese se<br />

mi sentissi pronto per firmare la carta di compagnia<br />

e perseguire sempre e comunque gli ideali<br />

che difendevo. Con le lacrime agli occhi e scosso<br />

per questa richiesta, firmai con la mano tremolante<br />

la carta degli Highlanders col mio nome<br />

scozzese (Simhur Fergusson) e suggellai il tutto<br />

con una canzone che ho dedicato alla compagnia<br />

e che ha provocato un grande pianto generale. La<br />

mia felicità era alle stelle: ora ciò per cui mi sono<br />

impegnato tanto l’ho ottenuto e continuerò per<br />

questa strada aiutando tutti e trasmettendo positività<br />

ed il mio bagaglio di esperienze ai giovani<br />

scaut che spero trovino in me la stessa guida che<br />

io ho trovato nei miei capi.<br />

Michele Dessi<br />

VOGLIA DI STRADA 23


“Se uno sogna da solo è<br />

solo un sogno, se molti<br />

sognano insieme è l’inizio<br />

di una nuova realtà”<br />

Queste parole messe l’una accanto all’altra<br />

sembrano descrivere la settimana più<br />

importante della nostra vita. Dal 19 al 24<br />

giugno <strong>2014</strong> abbiamo svolto una bellissima<br />

attività di servizio, aiutando e sostenendo<br />

moralmente e fisicamente gli atleti di special<br />

olympics.<br />

Ogni mattina di questa bellissima settimana<br />

ci siamo svegliati con il sorriso perché<br />

sapevamo cosa andavamo a fare e cosa ci<br />

sarebbe stato restituito. Siamo entrati in<br />

un mondo diverso, un mondo in cui non c’è<br />

male e soprattutto, potrà sembrare un paradosso,<br />

ma non c’è dolore perché chi soffre<br />

dentro, sorride all’esterno.<br />

I campioni che abbiamo seguito si danno la<br />

mano l’uno con l’altro pur essendo avversari…<br />

i primi classificati messi sul podio chiamano<br />

i secondi e i terzi per salirci con loro. È<br />

stato uno spettacolo continuo. Un altro punto<br />

importante nella descrizione di quest’avventura<br />

siamo sicuramente noi volontari, si<br />

è creato un rapporto magico, come fossimo<br />

fratelli uniti per un unico scopo, ci siamo sostenuti<br />

a vicenda, abbiamo reso la fatica un<br />

divertimento collettivo.<br />

A nome delle compagnie Cavalieri della luce,<br />

Phoenix e Overland vorremo ringraziare<br />

l’associazione per averci permesso di condividere<br />

un sogno con quei ragazzi e capire<br />

realmente la diversità. Concludiamo confermando<br />

a pieno l’insegnamento di Baden Powell:<br />

il vero modo di essere felici è quello di<br />

procurare la felicità agli altri. Buona Strada!<br />

Ilenia Cicorella e Alessia Tamburrino<br />

(Overland, TA2)<br />

24 VOGLIA DI STRADA<br />

Un’attività<br />

davvero Special


BOSCO MAZZOCCA


... Quattro anni<br />

Quattro anni. Sono passati quattro<br />

anni da quando, giovane e spaesata<br />

diciassettenne (quasi diciottenne, in<br />

effetti), posavo il foulard della Compagnia<br />

Planetarium sulla struttura dell’Alza Bandiera,<br />

pronta a ricevere quel candidissimo triangolo<br />

beige con un unico, semplice ricamo: il logo della<br />

scuola.<br />

Sono passati quattro anni, eppure ancora riesco<br />

a ricordare quanto fossi emozionata in quel<br />

momento. La verità è che probabilmente mi<br />

emoziono ancora, specie nel vedere quel corsista<br />

che, stando al suo posto al quadrato, sa che tra<br />

poco toccherà a lui. E da quel momento in poi<br />

sarà veramente uguale a tutti gli altri, in quello<br />

stesso quadrato.<br />

Oggi, a quattro anni da quella prima esperienza,<br />

mi ritrovo dall’altra parte, a osservare da un<br />

nuovo punto di vista: oggi sono, nel mio piccolo,<br />

un punto di riferimento. E la sensazione di<br />

poter essere d’aiuto a un corsista che mi sta<br />

semplicemente chiedendo un consiglio (che poi,<br />

probabilmente, non ascolterà), è da brivido. Ma<br />

non è l’unico brivido che ho provato quest’anno.<br />

No, quest’anno ho provato veramente un mix<br />

di emozioni talmente diverse l’una dall’altra<br />

da non sapere nemmeno quale ha prevalso. E<br />

la maggior parte di queste emozioni uscivano<br />

fuori quando, nel guardare i tre corsi così uniti e<br />

affiatati, non rivedevo più la giovane e spaesata<br />

diciassettenne: vedevo la stessa diciassettenne<br />

tre giorni dopo, un anno dopo, due anni dopo;<br />

vedevo il gruppo con cui sono cresciuta e con<br />

il quale continuo a crescere. E dentro di me si<br />

formava un unico pensiero, sempre lo stesso:<br />

spero che questi ragazzi continuino la scuola.<br />

Spero la continuino insieme, tra alti e bassi.<br />

Spero continuino a far tardi la notte insieme e a<br />

cercare di tenersi svegli a vicenda il giorno dopo a<br />

sessione. Spero che si confrontino, sia durante le<br />

ore di sessione che la sera da Ciccotto.<br />

Spero che, nonostante la distanza, ogni volta che<br />

si sentiranno o si vedranno sarà come se fossero<br />

passate tre ore dal loro ultimo incontro. E spero<br />

infine che una volta finito il campo, tornando<br />

nelle proprie sezioni, quei corsisti insegnino<br />

ai propri lupi, esploratori, rover o raider tutto<br />

ciò che hanno appreso alla scuola: non solo le<br />

nozioni contenute nelle dispense o imparate<br />

alle sessioni, ma anche che la fratellanza scaut<br />

non è un semplice concetto astratto. È concreto,<br />

esiste, e io l’ho conosciuto al CFQ.<br />

E allora continuerà<br />

il nostro cammino che<br />

ci porterà verso la libertà...<br />

amore e fratellanza sarà<br />

Scoiattolina Lunatica<br />

26 IL MASTIO


... Tutti al CFQ<br />

Vieni qui tu, qui al CFQ<br />

Se vieni una volta poi tu non smetti più<br />

A VitobÈ chiedilo tu<br />

Da quando è arrivato non se ne va più<br />

Poi trovi anche Fagiolino<br />

Se ne va in giro col carrellino<br />

Rit. x 2<br />

Se non lo provi vedrai, è uno sbaglio sai<br />

Ti mancherà quando a casa te ne andrai<br />

Ad imparare lo sai non si finisce mai<br />

Vieni anche tu-u-u! Tutti al CFQ!<br />

(U-u Tutti al CFQ!)<br />

Tic tic tic tac, Moscati è qua<br />

Nemmeno lui a lasciarci non ce la fa.<br />

La Legge Raid percorrerai<br />

E poi alla veglia con noi ne parlera-a-ai<br />

Poi c’è la ronda animazione<br />

Ci fa penare con la canzone<br />

Rit. x 2<br />

Se non lo provi vedrai, è uno sbaglio sai<br />

Ti mancherà quando a casa te ne andrai<br />

Ad imparare lo sai non si finisce mai<br />

Vieni anche tu-u-u! Tutti al CFQ!<br />

(U-u Tutti al CFQ!)<br />

Na-na-na-na-na-na-na-na-na<br />

Questo è il momento del na-na-na-na<br />

Ogni canzone ha un na-na-na-na<br />

Tutti insieme na-na-na-na<br />

Tra foglie e stelle con gioia noi cantiam<br />

Dentro di noi brucia un fuoco di libertà<br />

Diventeremo i capi del doman<br />

Vieni anche tu-u-u! Tutti al Cfq!<br />

Rit. x 2<br />

Se non lo provi vedrai, è uno sbaglio sai<br />

Ti mancherà quando a casa te ne andrai<br />

Ad imparare lo sai non si finisce mai<br />

Vieni anche tu-u-u! Tutti al CFQ!<br />

(U-u Tutti al CFQ!)<br />

Corso superiore – XLVII CFQ<br />

IL MASTIO 27


... i Corsi, i Docenti<br />

il Preliminare<br />

47° CFQ<br />

il Tecnico<br />

28 IL MASTIO


... gli Assistenti, lo Staff<br />

il Superiore<br />

47° CFQDocenti, Assistenti, Staff<br />

IL MASTIO 29


E quando pensi che sia finita, è proprio<br />

allora che comincia la salita.<br />

Che fantastica storia è la vita.<br />

Sono qui con i miei compagni, i miei fratelli. Stiamo<br />

pensando a quali parole possono meglio<br />

descrivere questa esperienza. Unica, indimenticabile,<br />

magica… parole troppo banali. La stanchezza<br />

prende il sopravvento ed il silenzio cala.<br />

Un silenzio eloquente, che dice più di mille<br />

parole. Sono gli sguardi a parlare per<br />

noi, i nostri gesti sono in grado di comunicare<br />

tutto quello che ci sentiamo dentro.<br />

Sembra quasi di poter sentire i cuori<br />

battere nei nostri petti, il suono della vita<br />

che scorre e palpita, l’emozione che cresce<br />

fino ad esplodere. Siamo partiti otto<br />

giorni fa’ in cerca di quell’avventura che<br />

è la vita, che è l’amicizia. Alcuni in preda<br />

all’ansia e alla paura, alcuni semplicemente<br />

incuriositi, alcuni pieni di energia<br />

e positività… ma tutti con la voglia di lasciarsi<br />

coinvolgere, di confrontarsi e di far<br />

cadere quelle barriere che spesso dividono.<br />

A primo impatto, si sentiva aleggiare<br />

nell’aria quella voglia di fare e di collaborare<br />

di noi fratelli scaut, senza timore della fatica e<br />

con grande spirito di sacrificio. Questi sentimenti ce<br />

li siamo portati dentro per tutto il tempo, insieme a<br />

quella gioia che tanto ci piace irradiare intorno a noi.<br />

A contatto 24 ore su 24, ci siamo lasciati trascinare da<br />

questo bel gioco che è lo scautismo, ci siamo divertiti,<br />

emozionati, affaticati... sempre e comunque insieme!<br />

Lo spirito dello scautismo è entrato dentro di noi, ci<br />

ha toccato il cuore lasciando un segno profondo ed indelebile.<br />

Non vi racconterò quello che abbiamo fatto<br />

perché tutti voi già sapere cosa abbiamo attraversato<br />

o lo scoprirete con piacere. Vorrei solo trasmettervi<br />

con queste poche parole le nostre emozioni. I ricordi a<br />

volte sbiadiscono, ma ciò che proviamo no! Inconsciamente<br />

il nostro animo è stato marchiato ed ora non si<br />

può più tornare indietro. Qualcosa in noi è cambiato e<br />

non sarà più come prima. Siamo cresciuti, maturati, ci<br />

siamo avviati lungo la strada che ci porterà a conoscere<br />

noi stessi e gli altri. Il confronto, la condivisione e la<br />

fratellanza ci hanno permesso di apprezzare e vivere al<br />

meglio questa parte fondamentale del nostro percorso.<br />

Torneremo nelle nostre città, nelle nostre sezioni,<br />

nelle nostre case e cercheremo di diffondere intorno a<br />

noi quella carica e quell’energia che ci sono cresciute<br />

dentro. Torneremo con lo stesso nome e la stessa faccia,<br />

ma sul quel viso sarà stampato un sorriso e nella<br />

nostra anima qualcosa sarà cambiato. In tutto ciò,<br />

senza che potessimo accorgercene, abbiamo tessuto<br />

una sottile ed invisibile ragnatela tra di noi, resistente<br />

alle intemperie e alle burrasche e allo stesso tempo<br />

estremamente fragile. Starà a noi saper coltivare i rapporti<br />

che sono nati in questi giorni, sceglieremo noi se<br />

proteggere o meno la nostra ragnatela. FIERA DI NOI.<br />

I saluti, il viaggio ed infine casa. Le lacrime, la stanchezza<br />

ed infine casa. Non siamo stati via molto ma<br />

tutto sembra così diverso. In realtà non è ciò che ci circonda<br />

che è cambiato ma siamo noi. Queste pareti ci<br />

stanno strette ormai.<br />

Penso al bosco, ai prati, alla terra. Penso all’aria,<br />

all’acqua e al fuoco. Penso a quel cielo stellato che<br />

ogni notte ci ha fatto compagnia. I ricordi si affollano<br />

nella testa. Tante immagini, fotografie che non vorrei<br />

dimenticare, anche se so che prima o poi sbiadiranno.<br />

Le emozioni di questo CFQ non ci abbandoneranno<br />

mai! Le abbiamo riportate con noi, nel nostro zaino<br />

che sta quasi per esplodere, ormai sono solo e soltanto<br />

nostre. Abbiamo imparato a cambiare punto di vista,<br />

a vedere le cose da un’altra prospettiva, cercando<br />

di cogliere ciò che di buono c’è in ogni cosa. Abbiamo<br />

imparato che è necessario conoscere noi stessi per arrivare<br />

a comprendere gli altri.<br />

Abbiamo imparato a metterci in gioco senza remore.<br />

Abbiamo imparato a condividere non solo le esperienze,<br />

ma anche i sentimenti. Abbiamo imparato a<br />

guardare oltre ciò che l’occhio può vedere, per arrivare<br />

nel profondo di ciascuno di noi. Abbiamo imparato ad<br />

apprezzare ogni singolo gesto di affetto e di premura,<br />

mettendo da parte la superficialità. Abbiamo imparato<br />

a vivere. GRAZIE DI CUORE.<br />

Roberta De Luca<br />

Corso Preliminare – 47° CFQ<br />

30 IL MASTIO


LETTERA DAL CFQ<br />

Buona Caccia a tutti!<br />

Vi scrivo direttamente dal Cfq, durante la pausa<br />

mattutina dell’ultimo giorno. Guardandomi<br />

attorno, vedo tutti gli amici conosciuti in questi<br />

giorni impegnati ancora nelle singole attività.<br />

Siamo stanchi fisicamente, infatti i ritmi serrati<br />

della scuola si fanno sentire. Però osservando i<br />

visi di ognuno, vedo solo sorrisi, c’è buonumore<br />

nell’aria. Personalmente, è stata un’esperienza<br />

superiore alle mie aspettative. Prima di partire,<br />

avvertivo più un senso del dovere verso la mia<br />

delegazione per migliorarmi sotto il profilo della<br />

formazione. Ma durante questi 9 giorni il dovere<br />

si è trasformato in piacere. Come in tute le cose<br />

belle il tempo è volato. Quando tornerò a casa e<br />

disferò lo zaino, tirerò fuori tanti momenti gioiosi<br />

trascorsi in compagnia dei miei fratelli scaut<br />

grazie all’esperienza dell’hike, all’orgoglio di aver<br />

partecipato all’impresa raider (e che impresa<br />

ragazzi!), alle risate intorno al fuoco di bivacco,<br />

alle canzoni cantate a squarciagola nel refettorio<br />

durante i pasti e, non da meno, il ricordo del cielo<br />

stellato qui a Riccia. Che spettacolo incredibile!<br />

Con questa mia lettera voglio invitare i ragazzi<br />

della nostra associazione a venire al Cfq,<br />

partecipare alle attività della scuola capi, non ve<br />

ne pentirete. Osate!<br />

Akela - Delegazione di Statte - Corso Tecnico<br />

IL MASTIO 31


Riflessioni di un Raider<br />

Inizio questa camminata breve ma fantastica,<br />

abbastanza distante dai miei fratelli<br />

tanto da non vedere nemmeno la luce delle<br />

loro torce. Decido di camminare a luci spente per<br />

immergermi totalmente nel bosco, inizialmente<br />

provo un po di paura dei rumori della foresta<br />

ma dopo poco riesco ad abituarmi e a capirne la<br />

routine. Ora mi sono seduto su dei tavolini, su al<br />

“Biscotto”, e ho deciso di annotare ogni sensazione<br />

che provo. Voglio godermi al massimo questa<br />

avventura. Proverò ad accendere un fuoco,<br />

quassù si gela. La foresta di notte è veramente<br />

inquietante, ma mi piace tantissimo, ha un suo<br />

fascino nascosto. Sono arrivati a destinazione<br />

tutti, anche quelli che hanno preso altre strade.<br />

Siamo seduti distanti l’uno dall’altro e tutti leggiamo<br />

ciò che ci ha consegnato Alessio, il nostro<br />

CapoCorso. È una storia “per bambini” che parla<br />

di un viaggio in tema fantasy. Ci sono due passaggi<br />

che mi hanno colpito e che devo assolutamente<br />

trascrivere: “fidati dei sogni, fidati del<br />

tuo cuore e fidati della tua storia”. Mi fa riflettere<br />

sul 4° articolo della legge raider: “il Raider<br />

è libero dalla paura”. L’altra parte invece è la fine<br />

del racconto: “e vai casa, o costruisci una casa,<br />

o riposa”. Fai ciò che ritieni opportuno, libertà. Il<br />

Raider è libero. Si è proprio così che iniziano tutti<br />

gli articoli della legge raider. Quindi cosa vorrà<br />

mai significare che il raider è libero da se stesso<br />

Mi risale in mente la prima veglia fatta in questi<br />

CFQ dove si è parlato del primo articolo: il raider<br />

è libero dall’inganno. Credo che si il punto cardine<br />

della legge e non per niente infatti di trova al<br />

primo posto. Ma se il raider è libero da se stesso<br />

no0n si sta ingannando<br />

Tutti proviamo odio, paura,orgoglio e sentimenti.<br />

Essere liberi da se stessi non vorrà mica dire<br />

reprimere ogni emozione Ora non so darmi una<br />

risposta. Stavo sfogliando il mastio e ho trovato<br />

un pensiero lasciatomi da un mio fratello scaut<br />

prima di partire per questi hike. È un augurio per<br />

questa avventura. Sono così felice che non sto<br />

quasi sentendo il freddo. Ritorno a pensare alle<br />

veglie di questa settimana per riuscire a trovare<br />

un concetto che possa aiutarmi ad esprimermi<br />

meglio sull’ultimo articolo della legge. Mi<br />

vengono in mente tantissimi interventi ma<br />

quello che mi riecheggia nella testa è questo:<br />

“È tutto un gioco di equilibri”. Forse che allora<br />

essere iberi da se stessi non voglia dire reprimere<br />

32 IL MASTIO


ogni emozione o sensazione ma riuscire a trovare<br />

il giusto equilibrio che possa permetterci di<br />

realizzare il nostro compito con questo bellissimo<br />

metodo che è lo scautismo Probabile ma non ne<br />

sono sicuro. Sono sempre più convito che i punti<br />

della legge non siano rigide regole morali che<br />

se non osservate ti facciano smettere di essere<br />

scaut ma piuttosto siano degli spunti per farci<br />

ragionare e riflettere mettendo costantemente<br />

in discussione il nostro io. Ho già scritto due<br />

pagine di squadernino, neanche al liceo avevo<br />

mai scritto così tanto. Forse che non sia così<br />

sbagliata l’affermazione di prima Nonostante<br />

la legna fradicia siamo riusciti ad accende il<br />

fuoco e siamo 5 persone intorno ad esso incanti<br />

a fissare quella legna ardere in vortice di fiamme.<br />

Nessuno pronuncia un sillabo, silenzio totale,<br />

tutti coinvolti nei loro pensieri e riflessioni. Solo<br />

lo scoppiettio della legna che brucia disturba il<br />

rumore della foresta ma basta uno sguardo con<br />

i mie fratelli e riusciamo a capire le emozioni<br />

che stiamo provando a vicenda senza proferire<br />

parola. Che sia questa la libertà tanto citata<br />

Senza accorgermi i miei muscoli facciali si<br />

contraggono e involontariamente mi trovo a<br />

sorridere. Credo di essere arrivato a qualcosa<br />

che non è assolutamente una conclusione a un<br />

punto di partenza. Il raider è libero da se stesso,<br />

dalle sue limitazioni autoimposte, dai suoi “no,<br />

questo non lo posso fare”e dai vari “non posso,<br />

non ci riesco”. Il raider è libero da ciò che lo priva<br />

di essere se stesso a 360°. Osando deve aprire le<br />

sue ali, lasciando a terra tutti le sue limitazioni<br />

e i sui dubbi dando vita così al volo dell’Aquila.<br />

Ho voluto lasciare tutto come è stato scritto<br />

quella notte senza correzione, potrebbero<br />

sembrare pensieri disconnessi ed è quello che<br />

sono ma secondo me è questo flusso di coscienza<br />

che riesce a farci capire al meglio i concenti,<br />

senza cercare colleganti articolati fra di loro. Solo<br />

pensieri puri. Non mi resta che concludere con<br />

una citazione, infatti come si è soliti dire: “ C’è<br />

sempre qualcuno che ha espresso il concetto a<br />

cui stai pensando nel migliore dei modi, quindi<br />

ruba da lui e fai la tua bella figura”.Vorrei chiudere<br />

allora citandovi Bruce Lee, si il lottare di arti<br />

marziali, persona improbabile vero<br />

“La libertà risiede nella comprensione di se<br />

stessi, di momento in momento”. Buona Caccia<br />

Cascata del Supramonte<br />

IL MASTIO 33


Un’Impresa Speciale<br />

L’avventura è sempre dietro l’angolo ma alcune<br />

sono speciali e lasciano il segno.<br />

Partecipare all’Eurocamp<strong>2014</strong> è stata un’esperienza<br />

entusiasmante; poter condividere<br />

esperienze con fratelli scaut Europei<br />

e non solo rende il gioco dello scautismo unico<br />

come unica è stata la costruzione dell’alzabandiera<br />

realizzata per l’occasione. 300 pali, 2 metri<br />

cubi di tavole, 10 chilometri di cordino da legature,<br />

7 chilometri di cordino da ph, 5 chili di chiodi<br />

per ph, circa 25 persone (a cui si sono aggiunti altri<br />

fratelli scaut nei momenti più critici), 7 giorni,<br />

tanto caffè e sudore. Il progetto è scaturito dalla<br />

matita dei Raider della Delegazione di Lido dei<br />

Pini con l’aiuto di altri raider di Roma e Pomezia<br />

e già dai primi schizzi si era capito, con non poca<br />

ansia, che si sarebbe trattato di qualcosa mai<br />

fatto dalla nostra associazione.<br />

Il precampo è iniziato il 27 luglio con l’arrivo sul<br />

posto della Compagnia Mizar (RM4), del Raid<br />

Carrick(Pomezia) e Zion (Lido dei pini) ed il Clan<br />

Phoenix (ASE- RM51). Approntata la Montana e<br />

le altre tende abbiamo iniziato a giocare ad uno<br />

shangai enorme con i pali, a tagliare i cordini ed a<br />

dividerci il lavoro. Nessuno di noi aveva mai preso<br />

parte ad un’impresa così grande e sapevamo<br />

che le aspettative di tutta la federazione europea<br />

erano alte.<br />

I primi giorni sono stati “semplici” e nonostante<br />

qualche temporale abbiamo preparato tutti i<br />

pali e cordini per iniziare a costruire “l’Alza degli<br />

alza”. Siamo arrivati in un attimo al quarto giorno<br />

e sul prato ci sono i pennoni pronti. Mai fatte<br />

così tante legature piane in così poco tempo ma<br />

il momento più atteso è arrivato: bisogna issare<br />

il primo pennone!<br />

Tutti in cerchio, si parla, si discute sul come fare<br />

e sopratutto da adesso l’attenzione di tutti deve<br />

essere al massimo. Eccoci tutti pronti, il pennone<br />

si alza, lo mettiamo sul tre piedi di appoggio e<br />

poi magicamente è dritto!<br />

Man mano i pennoni si moltiplicano, due, tre,<br />

quattro, dieci e alla fine eccoli lì tutti e 20 che ci<br />

guardano. . . ma siamo solo a metà dell’opera.<br />

Iniziamo a costruire la passerella sospesa, tutti<br />

fanno qualcosa e sembriamo gli ingranaggi di<br />

un orologio svizzero. La sinergia che abbiamo ci<br />

da la forza di andare avanti nonostante la fatica<br />

ed il caldo. è il primo Agosto e stiamo finendo<br />

34 ASSONOTIZIE<br />

di montare i pali per iniziare i ph sul lato di destra.<br />

Imbracature, moschettoni, corde, scale autocostruite,<br />

siamo li che lavoriamo a 10 metri di<br />

altezza e tutto sta prendendo forma ma ancora<br />

non ci siamo resi conto di quello che è diventato<br />

l’ammasso di pali che c’era il primo giorno perché<br />

siamo agli sgoccioli e vogliamo finire.<br />

Iniziamo a vedere i primi gruppi arrivare, intorno<br />

a noi i sottocapi iniziano a prendere forma. è la<br />

mattina del 2 Agosto e stiamo finendo di mettere<br />

di sistemare le tavole della passerella, le corde<br />

di protezione e qualcuno è li ancora appeso a finire<br />

i ph. Un po’ di tensione inizia a sentirsi.<br />

Ecco le unità che arrivano, l’ultimo giro di ph è<br />

fatto e va messa solo la telecamera sul centro<br />

per le riprese! è finito, ce l’abbiamo fatta e ora<br />

anche noi siamo in quadrato con tutti gli altri.<br />

A ripensarci ancora sale l’emozione. In quel momento<br />

tutti noi dello staff alzabandiera, confusi<br />

li davanti in mezzo ai 2000 partecipanti dell’Eurocamp,<br />

ci siamo resi conto di quanto sia stata<br />

dura ma di quanto sia bello quello che abbiamo<br />

fatto. In quei 38 metri di larghezza per 13 di altezza<br />

ci sono l’impegno, la fatica, i sorrisi, gli attimi<br />

di tensione, la fratellanza di un gruppo di ragazzi<br />

fantastico che non si è fatto spaventare, ha<br />

arrotolato le maniche della camicia e si è dato da<br />

fare perché disegnare qualcosa è facile, realizzarlo<br />

è un’altra cosa e noi, contando uno sull’altro,<br />

ci abbiamo creduto fino all’ultimo. Alla prossima<br />

avventura ed al prossimo alzabandiera!<br />

Buona Strada<br />

Andrea Caporale


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Vivi l’avventura con lo Scautismo Assoraider<br />

... stiamo arrivando!<br />

ASSOCIAZIONE ITALIANA<br />

DI SCAUTISMO RAIDER<br />

www.assoraider.it

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