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Specchi neri

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Si stupiva, stanca : «E non mi ha violentata.» Le posi una mano sulla<br />

tempia, per compassione : «Povera piccola; ma con che razza<br />

di uomini ha avuto a che fare ! » (Quando ritrassi la mia mano,<br />

le punte delle dita scivolarono lungamente sulla guancia.) Al di<br />

sopra del sentiero grigio di polvere, il recesso del cielo si ince<strong>neri</strong>va,<br />

azzurro; ritorsi piano il viso veridico e confessai : «– in realtà<br />

non ho potuto fare a meno di pensarlo. Per un istante –».<br />

La sua bocca malata e sfinita si mise un poco a ridere, avveduta,<br />

beffarda, anche buona : «Si salva perché l’ha confessato» Scaltra<br />

: «Sarebbe stato un vero e proprio disonore.» Riposare ancora<br />

un po’ (Sì, di là da me ho l’aspirina).<br />

Il gatto selvatico : volevo raccattare le sue cose, ma quasi non mi ero<br />

tirato in piedi che me la ritrovai parata davanti : in ciascuna<br />

mano una Mauser, la bocca dischiusa per l’ira, gli occhi freddi<br />

e spietati : la donna è mobile (Oppure la Belle Dame sans merci,<br />

è lei ! )<br />

«Bene, ragazzo mio», disse petrosa, a mezza voce : «E adesso su le<br />

mani !» (Mah, perché no : così sarà più facile darti una batosta<br />

! ) Lo feci di buon grado; ma quando mi accorsi che si dirigeva<br />

al mio fucile le sbarrai subito la strada : sentii entrambe le<br />

canne affondarmi tra le costole. Stavamo petto contro petto e ci<br />

guardavamo negli occhi.<br />

Mi squadrò : altezza, spalle. – Io proposi (a che pro umiliarla e farle<br />

schiacciare il grilletto per nulla Così avrà sempre l’impressione<br />

di stare sullo stesso piano, di agire di sua volontà); proposi<br />

: «Stipuliamo un armistizio. – Sino a mezzogiorno di domani,<br />

per cominciare. –» Poi feci uno sforzo e aggiunsi : «Per<br />

favore.» Lei aggrottò la fronte e soppesò pro e contra. Infine<br />

sollevai (molto lentamente) la mano destra e la poggiai sulla<br />

sua sinistra; ve la lasciai per un minuto di piacere terrestre,<br />

quindi scostai l’arma di lato, adagio (mentre seguitavamo a fissarci<br />

con la serietà di due civette). Risoluta abbassò lei stessa la<br />

mano destra; con studiata freddezza decretò : «Sta bene ! : Fino<br />

a mezzogiorno di domani !» – Io caricai la bici, e ci avviammo,<br />

sereni e a passetti lenti, verso casa mia. (Ora dovrà lavarsi.<br />

L’acqua bolle). Trascinai il secchio e riempii la grande tinozza<br />

nella lavanderia, mentre lei stava dentro a mangiare qualcosa,<br />

biscotti e Leberkäse, e beveva tè con lo zucchero (di canna, ra-<br />

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