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maggio-giugno 2012 - Stazione Sperimentale del Vetro

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RIVISTA <strong>del</strong>la<br />

STAZIONE SPERIMENTALE DEL VETRO<br />

<strong>maggio</strong>-<strong>giugno</strong> <strong>2012</strong> - n. 3 vol. 42<br />

sommario<br />

In questo numero ........................................... 2<br />

Riassunti ............................................................... 3<br />

Studi<br />

Nuove<br />

Sostituzione<br />

soluzioni<br />

<strong>del</strong>l’arsenico<br />

per la valorizzazione<br />

nelle miscele<br />

di<br />

vetrificabili<br />

scorie<br />

per<br />

e ceneri<br />

la produzione<br />

volanti prodotte<br />

di vetri<br />

dagli<br />

colorati<br />

inceneritori<br />

.................................. 4<br />

Replacement<br />

di rifiuti solidi<br />

of<br />

urbani<br />

arsenic<br />

.....................................................<br />

in hand-made coloured<br />

5<br />

glass<br />

New solutions<br />

production<br />

for the valorization of glassy residues<br />

Roberto<br />

produced<br />

Falcone,<br />

by municipal<br />

Sandro<br />

waste<br />

Hreglich,<br />

incinerators..........................13<br />

Bruno Profi lo<br />

Sandro Hreglich, Roberto Falcone, Antonio Tucci,<br />

Nicola Favaro, Paolo Bertuzzi, Piero Ercole,<br />

Analisi Lodovico comparativa Ramon <strong>del</strong> Ciclo di Vita dei manufatti<br />

artistici in vetro prodotti nelle fornaci di Murano<br />

utilizzando Sistemi avanzati miscele di vetrificabili recupero termico contenenti per arsenico forni da vetro.<br />

o Sistema sostanze ibrido ad esso rigenerativo-recuperativo alternative ..................................... Centauro 13 18<br />

Alessandro Comparative Mola, Life Paolo Cycle Bortoletto, Assessment Giampaolo (LCA) of hand-made Bruno,<br />

Ernesto artistic glass Cattaneo, produced Augusto in melting Santerofurnaces of Murano<br />

using batch compositions with arsenic or alternative<br />

Il raw Capitolare materialsdegli Specchieri <strong>del</strong> 1764 ......................... 26<br />

Paolo Marta Zecchin Beggio, Sandro Hreglich, Petra Scanferla,<br />

Stefano Zuin<br />

Borsa Commemorazione<br />

di Studio<br />

“Giuseppe<br />

In ricordo di Oreste<br />

Breviari”<br />

Scaglioni ......................................<br />

................................... 38<br />

20<br />

Associazioni<br />

ATIV Associazione dei Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Agenda Da un granello ................................................................. di sabbia... alla forza di una struttura 22 40<br />

ATIV Association of Italian Glass Technologists<br />

From a grain of sand... to the strenght of a structure ..... 28<br />

International Commission on Glass... 41<br />

Manifestazioni .............................................. 34<br />

a cura di Erica Ladogana<br />

Dal mondo <strong>del</strong> vetro.................................... 43<br />

Agenda ................................................................. 40<br />

a cura di Elisabetta Barbini<br />

Dal mondo <strong>del</strong> vetro.................................. 41<br />

a cura di Erica Ladogana<br />

Direttore responsabile<br />

Antonio Tucci<br />

Redazione<br />

Elisabetta Erica Ladogana Barbini<br />

email: e-mail: ebarbini@spevetro.it<br />

eladogana@spevetro.it<br />

Impaginazione e grafica<br />

Betti Bertoncello<br />

Direzione e Redazione - Proprietà<br />

<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Via Briati 10 - 30141 Murano (VE)<br />

Tel.: +39 041 2737011<br />

Fax: +39 041 2737048<br />

email: e-mail: mail@spevetro.it<br />

http:/ / www.spevetro.it<br />

Autorizzazione <strong>del</strong> Tribunale di Venezia n.271 in data 23.01.1971<br />

R.O.C. in data 23.01.1971- 3913 R.O.C. 3913<br />

Rivista Associata alla Unione<br />

Stampa Periodica Italiana<br />

Istruzioni per gli Autori<br />

La Rivista pubblica studi, ricerche ed esperienze sulla<br />

tecnologia e sulla scienza <strong>del</strong> vetro e e dei i materiali ad esso<br />

collegati. Chiunque può mandare elaborati, memorie, ecc. ecc.<br />

La Redazione si riserva o meno la loro pubblicazione.<br />

I testi, corredati da un breve riassunto di circa dieci righe, in<br />

italiano e inglese, dovranno pervenire in forma elettronica<br />

(preferibilmente in Microsoft Word).<br />

Immagini e tabelle dovranno essere in file separati: le<br />

immagini preferibilmente in formato tif o jpg (minimo 300<br />

dpi); le tabelle in Microsoft Excel o Microsoft Word. La<br />

Rivista diventa proprietaria dei lavori pubblicati e questi<br />

non possono essere riprodotti altrove senza autorizzazione.<br />

I testi accettati per la pubblicazione saranno considerati<br />

definitivi. Eventuali sostanziali variazioni dovranno essere<br />

concordati concordate con la Redazione.<br />

La Direzione è estranea alle tesi sostenute nei loro articoli<br />

dai singoli collaboratori. Questi assumono la piena<br />

responsabilità dei loro scritti.<br />

È vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi e <strong>del</strong>le<br />

illustrazioni senza la preventiva autorizzazione <strong>del</strong>la<br />

Redazione.<br />

1


in questo numero<br />

3-<strong>2012</strong><br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

I rivestimenti nanometrici (coating) conferiscono un notevole valore aggiunto al vetro piano utilizzato<br />

in Con edilizia particolare e in altri soddisfazione settori industriali. informiamo Da tempo che gli l’Italia sforzi dei ha produttori assunto per sono il indirizzati prossimo a biennio migliorare la<br />

le Presidenza proprietà tecnologiche <strong>del</strong>l’European Society vetro piano of per Glass edilizia - ESG, per aumentare la più importante l’efficienza associazione <strong>del</strong>le vetrate di in ricerca termini<br />

e di innovazione comfort abitativo continentale e risparmio sul energetico. vetro. Il Questi passaggio miglioramenti <strong>del</strong>le consegne tecnologici è avvenuto sono ottenuti a Maastricht attraverso<br />

(Olanda) l’applicazione nel corso di film <strong>del</strong>la (o strati) 11 a Conferenza sottili nanometrici ESG sul (coating) vetro e sulla comporta superficie per <strong>del</strong> il nostro vetro attraverso Paese l’onore diverse<br />

organizzarne<br />

tecniche di deposizione.<br />

la dodicesima edizione, che avrà luogo a Parma nei giorni 22-25 settembre 2014, a<br />

In questo primo articolo <strong>del</strong>la Rivista (2011): “I fi lm sottili (coating) su vetro: caratteristiche, materiali e<br />

cura di SSV e ATIV. Ne accenniamo brevemente a pag. 34.<br />

metodologie di analisi” (Daneo, Falcone, Sommariva, Vallotto) a pagina 5, vengono descritti i materiali<br />

utilizzati per i coating, le principali tecniche di deposizione e vengono illustrati i vantaggi e i limiti <strong>del</strong>le<br />

Lo studio <strong>del</strong>la sostituzione <strong>del</strong>l’arsenico come materia prima per la produzione di vetro artistico<br />

tecniche analitiche oggi <strong>maggio</strong>rmente utilizzate per questo tipo di indagini.<br />

ha impegnato la SSV per due anni, con l’obiettivo di sperimentare su scala di laboratorio e<br />

industriale<br />

Il secondo articolo<br />

nuove<br />

a<br />

materie<br />

firma di Mognato,<br />

prime ecologiche,<br />

Barbieri, Nembro,<br />

non costose<br />

Pace: “Una<br />

e facilmente<br />

semplice<br />

reperibili<br />

tecnologia<br />

per<br />

per proteggere<br />

eliminare<br />

i il vetro composti durante <strong>del</strong>l’arsenico l’attività di cantiere” in vista (pagina <strong>del</strong>le prescrizioni 15), ha come obiettivo <strong>del</strong> regolamento la valutazione Europeo <strong>del</strong>l’effetto, REACH in termini sulla<br />

limitazione di resistenza, dei <strong>del</strong>la composti tecnologia chimici proposta, pericolosi. utilizzata Lo per studio rimuovere ha riguardato i difetti sulla il vetro superficie cristallo di - pannelli i risultati di<br />

sono vetro, già mediante stati pubblicati prove meccaniche. su questa Le Rivista prove sono - e i state vetri condotte colorati, secondo i cui esiti la norma sono UNI presentati EN 1288-3:2001 in questo<br />

numero, su pannelli a pag. in vetro 4. temprato termicamente e su pannelli di vetro stratificato; i dati ottenuti sono stati<br />

elaborati al fine di valutare la resistenza meccanica <strong>del</strong>le lastre di vetro, dopo trattamento di abrasione e<br />

Sullo levigatura, stesso secondo argomento la tecnologia viene anche proposta pubblicata, da <strong>Vetro</strong>care®. a pag. 13, l’indagine sul ciclo di vita dei manufatti<br />

(Life Cycle Assessment - LCA) comparando la situazione dei prodotti con e senza arsenico,<br />

utilizzando Nel nostro consueto criteri di spazio valutazione storico presentiamo suggeriti dalla l’articolo Commissione <strong>del</strong> Prof. Fiori: Europea. “<strong>Vetro</strong> Tale musivo indagine <strong>del</strong> VI è secolo stata<br />

eseguita dagli scavi dal <strong>del</strong>la Consorzio Basilica Venezia di San Severo Ricerche, a Classe che ha (Ravenna)”, esperienze a pagina e competenze 22. specifiche ed è partner<br />

<strong>del</strong> Lo studio progetto. di tessere musive provenienti dagli scavi <strong>del</strong>la Basilica di San Severo a Classe ha costituito<br />

l’occasione per un confronto fra le caratteristiche dei vetri musivi <strong>del</strong>le chiese ravennati e la produzione<br />

Al vetraria Dottor coeva Oreste a Classe, Scaglioni, unico che esempio ci ha scoperto lasciato lo di scorso lavorazione marzo, di vetro va il commosso venuto alla luce ricordo con riportato gli scavi<br />

a archeologici pag. 20. nel territorio attorno a Ravenna.<br />

Nella rubrica “Aggiornamento normativo” (Battaglia, SSV) viene presentata una monografia con<br />

Iniziamo da questo numero la presentazione <strong>del</strong>le associazioni che in Italia, in Europa e nel<br />

lo scopo di riassumere il contenuto <strong>del</strong>la norma UNI EN 14181:2005 “Emissioni da sorgente fissa -<br />

mondo si occupano, senza fini di lucro, di promuovere lo studio, lo scambio e gli approfondimenti<br />

Assicurazione <strong>del</strong>la qualità di sistemi di misurazione automatici” e il Decreto Legislativo n. 152/06. A<br />

sul materiale vetro e <strong>del</strong>la relativa industria produttrice e trasformatrice, al di fuori <strong>del</strong> settore<br />

pagina 37 il servizio.<br />

accademico. Si tratta di realtà spesso poco note che vivono grazie a modesti contributi, tutti<br />

volontari, e organizzate su base no profi t, che riescono a produrre e a diffondere conoscenze e ad<br />

arricchire tutte le comunità: vanno a nostro avviso incoraggiate e valorizzate. Antonio Tucci<br />

A pag. 22 il primo servizio, dedicato ad ATIV.<br />

Antonio Tucci<br />

2


summaries<br />

riassunti<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Sostituzione <strong>del</strong>l’arsenico<br />

nelle miscele vetrifi cabili<br />

per la produzione di vetri<br />

colorati<br />

Replacement of arsenic<br />

in hand-made coloured<br />

glass production<br />

Roberto Falcone, Sandro<br />

Hreglich, Bruno Profi lo<br />

Riv. Staz. Sper. <strong>Vetro</strong> 42<br />

(<strong>2012</strong>), 3, p. 3-12<br />

Nell’ambito <strong>del</strong> Progetto di ricerca industriale denominato “Eliminazione dei composti <strong>del</strong>l’arsenico<br />

dalla miscela vetrificabile nelle produzioni artistiche muranesi e sostituzione con materie<br />

prime alternative non pericolose” finanziato da Ministero <strong>del</strong>lo sviluppo economico, Ministero<br />

<strong>del</strong>l’ambiente, Ministero <strong>del</strong>la salute, Camera di Commercio di Venezia, <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Vetro</strong>, questo lavoro descrive la seconda parte <strong>del</strong>l’attività di sperimentazione relativa all’eliminazione<br />

<strong>del</strong>l’arsenico dalle miscele vetrificabili per vetro artistico, colorato, sostituendolo con altre materie<br />

prime non tossiche per l’uomo e per l’ambiente. Sono state prese in considerazione sia le miscele<br />

vetrificabili utilizzate per le colorazioni fredde (blu, viola, fumé ecc.), sia per le colorazioni calde<br />

(giallo e rosso). Anche in questo caso, come già riscontrato per la produzione <strong>del</strong> cristallo, è possibile<br />

sostituire l’arsenico utilizzando materie prime ossidanti, o materie prime riducenti non pericolose<br />

per ottenere vetri colorati con caratteristiche cromatiche <strong>del</strong> tutto simili a quelli tradizionalmente<br />

prodotti con l’ossido di arsenico.<br />

This paper has been written in the frame work of the Research Project Called “Replacement of<br />

arsenic by no dangerous raw materials in hand-made glass production in Murano” sponsored by<br />

the Italian “Ministero <strong>del</strong>lo sviluppo economico”, “Ministero <strong>del</strong>l’ambiente”, “Ministero <strong>del</strong>la<br />

salute”, “Camera di Commercio di Venezia” and <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>. The authors<br />

describe the second step of the experimental activities carried out in order to fi nd an alternative to<br />

the use of arsenic compounds in the batch of hand-made glass production in Murano.<br />

Experimental activities have been carried out on the batches used for cold colours as blue, violet<br />

and fumé as well as for warm colours as yellow and red. As already shown for crystal production,<br />

also in this case it is possible to replace arsenic by oxidizing or reducing raw materials obtaining<br />

the same chromatic characteristics that can be normally observed in those glasses produced using<br />

arsenic compounds.<br />

Analisi comparativa <strong>del</strong><br />

Ciclo di Vita dei manufatti<br />

artistici in vetro prodotti<br />

nelle fornaci di Murano<br />

utilizzando miscele<br />

vetrifi cabili contenenti<br />

arsenico o sostanze ad<br />

esso alternative<br />

Comparative Life Cycle<br />

Assessment (LCA) of<br />

hand-made artistic glass<br />

produced in melting<br />

furnaces of Murano<br />

using batch compositions<br />

with arsenic or alternative<br />

raw materials<br />

Il presente articolo presenta un’analisi <strong>del</strong> ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment) <strong>del</strong>la<br />

produzione <strong>del</strong> vetro artistico di Murano - Venezia, analisi finalizzata a confrontare gli impatti<br />

ambientali derivanti dall’impiego di miscele vetrificabili contenenti triossido di arsenico, ancor oggi<br />

ampiamente utilizzato nella produzione di vetro artistico muranese, rispetto a miscele contenenti<br />

sostanze ad esso sostitutive (quali la loppa d’altoforno e l’ossido di cerio).<br />

This paper presents a Life Cycle Assessment (LCA) of the man-made production of artistic glass<br />

in Murano - Venice, analysis aimed at comparing the environmental impacts due to use of batch<br />

compositions containing arsenic trioxide, still used in the Murano’s artistic glass industry, in<br />

comparison to batches containing alternative substances (cerium oxide and blast furnace slag).<br />

Marta Beggio, Sandro<br />

Hreglich, Petra Scanferla,<br />

Stefano Zuin<br />

Riv. Staz. Sper. <strong>Vetro</strong> 42<br />

(<strong>2012</strong>), 3, p. 13-19<br />

3


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Sostituzione <strong>del</strong>l'arsenico nelle miscele vetrifi cabili<br />

per la produzione di vetri colorati<br />

Roberto Falcone, Sandro Hreglich, Bruno Profi lo<br />

1. Vetri artistici con colorazione diretta<br />

La colorazione diretta <strong>del</strong> vetro si ottiene aggiungendo<br />

alla miscela vetrificabile piccole quantità di<br />

ossidi metallici che, durante il processo di fusione,<br />

si sciolgono completamente nel fuso vetroso;<br />

a temperatura ambiente, lo ione metallico presente<br />

nella struttura <strong>del</strong> vetro assorbe alcune radiazioni<br />

<strong>del</strong>lo spettro visibile, e il vetro assume la colorazione<br />

complementare prodotta dalle radiazioni <strong>del</strong>lo<br />

spettro visibile non assorbite (colorazione ionica).<br />

Si ottengono così le colorazioni “fredde”: il blu con<br />

l’ossido di cobalto, il verde con l’ossido di cromo,<br />

il viola con l’ossido di manganese, l’azzurro acqua<br />

marina con l’ossido di rame, il fumé con ossido di<br />

ferro e ossido di manganese ecc.[1, 2].<br />

Per ottenere una colorazione “fredda” brillante, intensa<br />

e stabile, è necessario produrre un vetro “ossidato”<br />

che sia stato fuso cioè in presenza di eccesso<br />

di ossigeno; queste condizioni sono ottenute appunto,<br />

come già detto per il cristallo, aggiungendo alla<br />

miscela vetrificabile l’ossido di arsenico assieme al<br />

nitrato di sodio o di potassio [3].<br />

Si è voluto produrre queste colorazioni fondendo<br />

su scala di laboratorio vetri privi di ossido di arsenico,<br />

ma garantendo comunque le condizioni ossidanti<br />

durate il processo di fusione con l’aggiunta<br />

nelle miscele vetrificabili di materie prime ossidanti<br />

come il solfato sodico e l’ossido di cerio [4, 5].<br />

Le fusioni sono state effettuate in forno elettrico infornando<br />

circa 500 grammi di miscela in crogioli<br />

silicoalluminosi con il seguente ciclo termico:<br />

temperatura fusione 1350°C; tempo fusione 2-4 ore;<br />

temperatura riposo 1150°C; tempo riposo 2 ore; colata<br />

vetro su stampo metallico e ricottura a partire da 520°C.<br />

1.1 <strong>Vetro</strong> azzurro acquamarina<br />

In Tabella 1 viene riportata la composizione di tre<br />

miscele vetrificabili per vetro acquamarina: la AM-<br />

As è la miscela vetrificabile tradizionale contenente<br />

ossido di arsenico, la AM-Solf è priva di ossido di<br />

arsenico e con solfato sodico, la AM-solf-Ce è priva<br />

di ossido di arsenico e con Solfato sodico ed ossido<br />

di cerio; la quantità di ossido di rame nero, responsabile<br />

<strong>del</strong>la colorazione, è la stessa in tutte e tre le<br />

miscele.<br />

Tab. 1 - Composizione <strong>del</strong>le miscele vetrificabili<br />

per vetro acqua marina<br />

A.M. As A.M. solf. A.M. solf Ce<br />

Sabbia 100 100 100<br />

Calcio carbonato 17 17 17<br />

Sodio carbonato 29 28 28<br />

Potassio carbonato 8.5 8.5 8.5<br />

Potassio nitrato 7.5 7.5 7.5<br />

Borace penta 3.7 3.7 3.7<br />

Allumina idrata 1.8 1.8 1.8<br />

Zinco ossido 3.7 3.7 3.7<br />

Rame ossido nero 0.6 0.6 0.6<br />

Arsenico 0.8<br />

Sodio solfato 1 1<br />

Cerio ossido 0.1<br />

Dopo fusione in contemporanea <strong>del</strong>le tre miscele<br />

vetrificabili, tutti e tre i vetri ottenuti presentavano<br />

una intensa colorazione azzurra acqua marina come<br />

illustrato in Figura 1, a testimonianza che la quantità<br />

di rame presente nella forma ionica più ossidata<br />

(Cu 2+ ) responsabile <strong>del</strong>la colorazione è molto simile<br />

nei tre vetri e che l’azione ossidante <strong>del</strong> solfato sodico<br />

e <strong>del</strong> cerio ossido è confrontabile con quella<br />

<strong>del</strong>l’ossido di arsenico.<br />

4


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

AM arsenico AM solfato AM solfato+ cerio<br />

Figura 1 - Vetri acquamarina<br />

Il posizionamento dei tre vetri acquamarina nello<br />

spazio CIE Lab (vedi Figura 2) [6] indica che proprio<br />

il vetro prodotto con ossido di arsenico, a parità<br />

di ossido di rame utilizzato, presenta una colorazione<br />

meno azzurra con una componente giallo/rossa<br />

più significativa.<br />

Spazio CIE L*a*b*<br />

giallo<br />

blu<br />

rosso<br />

AM As<br />

AM solfato<br />

verde<br />

AM As<br />

AM solfato<br />

AM solf.Ce<br />

Figura 2 - Vetri acquamarina nello spazio CIE Lab spessore 3 mm<br />

5


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

1.2 <strong>Vetro</strong> fumé<br />

Questo vetro ha una particolare colorazione giallo<br />

ambrata prodotta dall’azione colorante di due elementi<br />

a valenza variabile: il Fe 2+ (colore verde azzurro),<br />

il Fe 3+ (colore giallo tenue), il Mn 3+ (colore<br />

viola) e il Mn 2+ (nessun colore). La risultante è appunto<br />

il colore fumé.<br />

La tonalità di questa colorazione tuttavia è molto<br />

sensibile allo stato redox <strong>del</strong> vetro prodotto; infatti<br />

piccole variazioni degli equilibri Fe 2+ /Fe 3+ e Mn 2+ /<br />

Mn 3+ spostano il colore risultante o verso il verde<br />

(vetro poco ossidato), o verso il viola (vetro troppo<br />

ossidato).<br />

L’uso <strong>del</strong>l’ossido di arsenico nella miscela vetrificabile<br />

per vetro fumé assicura una buona stabilità<br />

<strong>del</strong>la corretta tonalità di colore; anche per questo<br />

vetro si è voluto valutare in alternativa all’ossido di<br />

arsenico l’azione ossidante/stabilizzante di solfato<br />

sodico+cerio ossido.<br />

In Tabella 2 vengono riportate in dettaglio tre miscele<br />

vetrificabili: la miscela tradizionale con arsenico,<br />

e due miscele senza ossido di arsenico ma con so-<br />

Tab. 2 - Miscele vetrificabili per vetro fumé<br />

Arsenico Solf+Ce 1 Solf+ Ce 2<br />

Sabbia 100 100 100<br />

Calcio carbonato 14 14 14<br />

Sodio carbonato 31 30 30<br />

Potassio carbonato 10 10 10<br />

Borace penta 3 3 3<br />

Sodio nitrato 6 6 6<br />

Criolite 1 1 1<br />

Arsenico 1<br />

Ferro oss. malaga 1.1 1.1 1.1<br />

Manganese oss. 1.8 1.8 1.5<br />

Sodio solfato 1.2 1.2<br />

Cerio ossido 0.1 0.1<br />

dio solfato+cerio ossido. Inoltre, per la miscela con<br />

ossido di arsenico e la miscela solfato + cerio ossido<br />

1, la quantità di manganese utilizzata è la stessa<br />

(1.8 kg per 100 kg sabbia), mentre è leggermente<br />

inferiore (1.5 kg per 100 kg sabbia) per la miscela<br />

solfato + cerio ossido 2.<br />

Fumé As Fumé Ce2 Fumé Ce1<br />

Figura 3 - Vetri fumé<br />

6


3-<strong>2012</strong> studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Dopo fusione simultanea <strong>del</strong>le tre miscele vetrificabili,<br />

come illustrato in Figura 3, il vetro con arsenico<br />

e il vetro solf+Ce 2 avevano tonalità di colore molto<br />

simili, mentre il colore <strong>del</strong> vetro solf+Ce 1 ha virato<br />

decisamente verso il violetto.<br />

Questo risultato indica che il vetro prodotto con solfati<br />

e cerio ossido, rispetto a quello prodotto con ossido<br />

di arsenico, tende ad essere più ossidato, quindi<br />

con una concentrazione di Mn 3+ (colore viola) più<br />

elevata. Infatti il vetro solfato+ Ce 2, prodotto con<br />

il circa il 20% in meno di ossido di manganese, ha<br />

assunto una tonalità di colore <strong>del</strong> tutto simile a quella<br />

<strong>del</strong> vetro prodotto con ossido di arsenico. Ciò è<br />

confermato dal posizionamento dei tre vetri fumé<br />

nello spazio CIE Lab (vedi Figura 4) [6]: il vetro<br />

fumé Ce1 è spostato nel quadrante corrispondente<br />

ai colori giallo/rosso.<br />

Spazio CIE L*a*b*<br />

giallo<br />

blu<br />

rosso<br />

Fumé As<br />

verde<br />

Fumé Fumé Ce2 As<br />

Fumé Ce2<br />

Fumé Fumé Ce1 Ce1<br />

Figura 4 - Vetri fumé<br />

nello spazio CIE Lab<br />

spessore 3 mm<br />

Tab. 3 - Composizione chimica e stato Redox dei vetri fumé<br />

vetro fumé con As vetro fumé solf+Ce 1 vetro fumé solf+Ce 2<br />

SiO 2<br />

68 68.5 68.8<br />

CaO 5.4 5.4 5.3<br />

B 2<br />

O 3<br />

1.5 1.3 1.5<br />

Al 2<br />

O 3<br />

0.25 0.25 0.25<br />

Na 2<br />

O 15.2 17 15.4<br />

K 2<br />

O 4 4 3.8<br />

BaO 2.7 2.8 2.6<br />

MnO 1 1 0.81<br />

Fe 2<br />

O 3<br />

tot 0.81 0.81 0.79<br />

As 2<br />

O 3<br />

0.67<br />

F 0.4 0.4 0.4<br />

CeO 2<br />

0.06 0.07<br />

SO 3<br />

tot 0.35 0.35<br />

FeO 0.022 0.004 0.024<br />

% FeO 3% 1% 3%<br />

7


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Un’ulteriore conferma <strong>del</strong>la possibilità di ottenere lo<br />

stesso vetro fumé anche senza arsenico, viene dai dati<br />

di Tabella 3, dove si riportano le analisi chimiche dei<br />

vetri eseguite mediante spettrometria di fluorescenza<br />

dei raggi X (XRF) e spettrofotometria VIS-NIR per la<br />

determinazione <strong>del</strong> tenore in ferro ferroso (FeO). In<br />

particolare, si evidenzia che lo stato redox <strong>del</strong> vetro<br />

prodotto con ossido di arsenico e solfati + Ce 2, indicato<br />

dalla % di FeO, è esattamente identico.<br />

2. Vetri artistici con colorazione indiretta<br />

La colorazione indiretta <strong>del</strong> vetro si ottiene aggiungendo<br />

alla miscela vetrificabile piccole quantità di<br />

particolari composti metallici e /o metalli (selenio,<br />

oro, rame, argento, solfuro di cadmio ecc.) che durante<br />

il processo di fusione si sciolgono completamente<br />

nel fuso vetroso[1, 2]. In lavorazione, durante<br />

il raffreddamento <strong>del</strong> fuso vetroso, si separa una dispersione<br />

colloidale dei composti metallici e/o metalli<br />

suddetti che provoca sulla luce che attraversa<br />

il vetro il fenomeno <strong>del</strong>la dispersione <strong>del</strong>lo spettro<br />

visibile, impartendo al vetro le varie tonalità <strong>del</strong>le<br />

colorazioni calde: giallo, arancio, rosso ecc. [1].<br />

La tonalità dei colori caldi può essere aumentata<br />

procedendo a successivi riscaldamenti <strong>del</strong> manufatto<br />

durante le varie fasi <strong>del</strong>la lavorazione; ciò determina<br />

l’aumento <strong>del</strong>la quantità di dispersione colloidale<br />

nel vetro intensificando la colorazione [1, 2].<br />

Per ottenere queste colorazioni, in particolare il<br />

giallo al solfuro di cadmio e il rosso al solfoseleniuro<br />

di cadmio, è necessario produrre un vetro ridotto,<br />

fuso cioè in difetto di ossigeno; queste condizioni<br />

si ottengono aggiungendo alla miscela vetrificabile<br />

composti riducenti che assorbono l’ossigeno. Tra i<br />

più efficaci è proprio l’ossido di arsenico utilizzato<br />

in assenza dei nitrati di sodio o di potassio.<br />

Si è voluto produrre queste colorazioni fondendo su<br />

scala di laboratorio vetri privi di ossido di arsenico, ma<br />

garantendo comunque le condizioni riducenti durate il<br />

processo di fusione con l’aggiunta nelle miscele vetrificabili<br />

di materie prime riducenti non tossiche, come<br />

il carburo di silicio e l’ossido di stagno stannoso [7].<br />

Anche per i vetri con colorazione calda le fusioni<br />

sono state effettuate in forno elettrico, infornando<br />

circa 500 grammi di miscela in crogioli silicoalluminosi<br />

con il seguente ciclo termico:<br />

temperatura fusione 1350°C; tempo fusione 2-4 ore;<br />

temperatura riposo 1150°C; tempo riposo 2 ore; colata<br />

vetro su stampo metallico e ricottura a partire da 520°C.<br />

2.1 <strong>Vetro</strong> giallo<br />

In Tabella 4 viene riportata la composizione di tre<br />

miscele vetrificabili per vetro giallo: la giallo As è la<br />

miscela vetrificabile tradizionale contenente ossido<br />

di arsenico, la giallo SiC è priva di ossido di arsenico<br />

e con carburo di silicio, la giallo SnO è priva<br />

di ossido di arsenico e con ossido di stagno stannoso;<br />

anche in questo caso, la quantità di solfuro di<br />

cadmio responsabile <strong>del</strong>la colorazione è la stessa in<br />

tutte e tre le miscele.<br />

Tab. 4 - Miscele vetrificabili per vetro giallo<br />

Giallo As Giallo SiC Giallo SnO<br />

Sabbia 100 100 100<br />

Calcio carbonato 17 17 17<br />

Sodio carbonato 29 29 29<br />

Potassio carbonato 8.5 8.5 8.5<br />

Acido borico 3 3 3<br />

Criolite 0.5 0.5 0.5<br />

Arsenico 0.5<br />

Cadmio solfuro 2.4 2.4 2.4<br />

Carburo di silicio 0.1<br />

Stagno ossido oso 0.5<br />

Dopo fusione in contemporanea <strong>del</strong>le tre miscele<br />

vetrificabili, come illustrato in Figura 5, il vetro con<br />

arsenico e il vetro con ossido di stagno non presentavano<br />

alcuna colorazione, mentre nel vetro fuso<br />

con carburo di silicio si era sviluppata una decisa<br />

colorazione gialla.<br />

Poiché solo un vetro su tre, una volta portato a temperatura<br />

ambiente, presentava la colorazione gialla,<br />

per favorire ulteriormente lo sviluppo <strong>del</strong>la dispersione<br />

colloidale <strong>del</strong> colorante (solfuro di cadmio)<br />

i tre vetri sono stati riscaldati rapidamente fino a<br />

750°C e quindi riportati a temperatura ambiente; in<br />

Figura 6 sono illustrati i risultati ottenuti.<br />

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3-<strong>2012</strong> studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

G arsenico G SiC G stagno ossido<br />

G stagno ossido<br />

Figura 5 - Vetri gialli non sottoposti ad ulteriore riscaldamento<br />

G arsenico G SiC G stagno ossido<br />

Figura 6 - Vetri gialli dopo riscaldamento a 705C°<br />

A seguito <strong>del</strong> riscaldamento, anche il vetro prodotto<br />

con stagno ossido ha assunto una colorazione giallo<br />

limone, mentre il vetro prodotto con ossido di arsenico<br />

non ha assunto alcuna colorazione.<br />

Ciò dimostra che sia il carburo di silicio, sia<br />

l’ossido di stagno, durante il processo di fusione<br />

hanno esercitato in modo efficace la loro azione<br />

riducente, mantenendo una sufficiente quantità di<br />

solfuro di cadmio nel fuso vetroso. La quantità<br />

di arsenico introdotta nella miscela vetrificabile<br />

non è stata invece sufficiente a mantenere uno stato<br />

redox nel vetro tale da esercitate una adeguata<br />

azione riducente.<br />

Per ottenere risultati confrontabili con quelli conseguiti<br />

con il carburo di silicio e con l’ossido di stagno sarebbe<br />

stato necessario aumentare ulteriormente la quantità di<br />

ossido di arsenico, rendendo ancora più elevato l’impatto<br />

ambientale <strong>del</strong>la produzione.<br />

Quanto sperimentato per il vetro giallo colorato con<br />

solfuro di cadmio vale anche per il vetro rosso al<br />

solfoseleniuro di cadmio, cioè non è necessario utilizzare<br />

come materia prima riducente l’ossido di arsenico,<br />

ma dosando opportunamente in alternativa il<br />

carburo di silicio o l’ossido di stagno stannoso nella<br />

miscela vetrificabile si può ottenere un vetro rosso<br />

con uguali tonalità di colorazione.<br />

9


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

2.2 <strong>Vetro</strong> opalino<br />

Il vetro opalino o “girasol” è un particolare vetro<br />

opalescente, commercialmente molto apprezzato,<br />

prodotto a Murano già a partire dal 17° secolo [8].<br />

L’effetto opalescente è causato dalla presenza nel<br />

vetro di cristalli di arseniato di piombo con dimensioni<br />

di 0.5-0.7 micron (Figura 7).<br />

Tab. 5 - Miscele vetrificabili per vetro opalino al fosfato<br />

Vetreria D Vetreria E<br />

Sabbia 100 100<br />

Calcio carbonato 8 8<br />

Sodio carbonato 36.5 35<br />

Potassio carbonato 5 5<br />

Borace penta 6 10<br />

Sodio nitrato 6 6<br />

Bario carbonato 6 6<br />

Criolite 4 4<br />

Zinco ossido 10 10<br />

Feldspato 40 40<br />

Fosfato trisodico 13 13<br />

Antimonio ossido 1 1<br />

Figura 7 - Esempio di vetro opalino all’arseniato di piombo<br />

Questo vetro viene ottenuto fondendo una miscela<br />

vetrificabile in cui mediamente sono presenti, per<br />

100 kg di sabbia, 4-6 kg di ossido di arsenico e 8-10<br />

kg di ossido di piombo (minio). La quantità di materie<br />

prime tossiche come l’ossido di arsenico e il<br />

minio, mette già in evidenza quanto sia problematica<br />

ogni fase <strong>del</strong> ciclo produttivo (conservazione e<br />

manipolazione <strong>del</strong>le materie prime, infornaggio <strong>del</strong>la<br />

miscela vetrificabile, fusione e affinaggio, lavorazione<br />

<strong>del</strong> vetro, molatura e lucidatura <strong>del</strong> prodotto<br />

finito, smaltimento <strong>del</strong> manufatto a fine vita).<br />

Per risolvere questo problema è stata studiata una<br />

miscela vetrificabile alternativa per vetro opalino in<br />

cui, al posto di ossido di arsenico e minio, è stata<br />

utilizzata come materia prima opacizzante il fosfato<br />

di sodio [7].<br />

Dopo una serie di fusioni sperimentali su scala di<br />

laboratorio, il vetro opalino al fosfato è stato prodotto<br />

anche in due vetrerie (vetreria D e vetreria E);<br />

la composizione <strong>del</strong>le miscele vetrificabili utilizzate<br />

viene riportata in Tabella 5.<br />

Le due miscele vetrificabili sono molto simili tra<br />

loro; l’unica differenza significativa è la quantità<br />

di borace pentaidrato poiché, con la variazione <strong>del</strong>la<br />

quantità di boro apportata nel vetro, è possibile<br />

modulare l’intensità <strong>del</strong> grado di opacizzazione <strong>del</strong><br />

vetro.<br />

Nelle due vetrerie la fusione di circa 200 kg di miscela<br />

è stata effettuata in forno a crogioli con un ciclo<br />

di fusione <strong>del</strong>la durata di 9 ore, così articolato:<br />

infornaggio a 1330°C, temperatura massima di fusione<br />

1380°C, affinaggio a 1400°C.<br />

Durante la fusione <strong>del</strong>le miscele vetrificabili con<br />

fosfato trisodico non sono state riscontrate le problematiche<br />

che normalmente si verificano con le<br />

miscele tradizionali contenenti ossido di arsenico e<br />

minio: elevato spolverio durante l’infornaggio, evidente<br />

evaporazione dei composti volatili - in particolare<br />

ossido di arsenico e minio durante la fusione -,<br />

produzione di schiuma sulla superficie <strong>del</strong> bagno di<br />

vetro che rallenta il processi di fusione <strong>del</strong>la miscela<br />

vetrificabile. In ambedue le vetrerie il vetro opalino<br />

al fosfato è stato lavorato per la produzione di lampadari;<br />

nelle Figure 8, 9 e 10 sono illustrati alcuni<br />

elementi dei lampadari prodotti.<br />

La qualità dei manufatti ottenuti è risultata commerciabile,<br />

quindi si può affermare che il vetro opalino<br />

al fosfato può essere una valida alternativa al vetro<br />

opalino tradizionale con ossido di arsenico e minio.<br />

10


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Conclusioni<br />

Figura 8 - Riccio di vetro opalino al fosfato Vetreria D<br />

Ancora oggi molte miscele vetrificabili per vetri<br />

artistici possono contenere ossido di arsenico, tuttavia<br />

le nuove disposizioni <strong>del</strong>la Comunità Europea<br />

(direttiva REACH) applicano severe restrizioni<br />

all’impiego di questa materia prima per assicurare<br />

un <strong>maggio</strong>re livello di protezione <strong>del</strong>la salute umana<br />

e <strong>del</strong>l’ambiente. L’attività di sperimentazione svolta<br />

nell’ambito di questo progetto ha voluto valutare la<br />

possibilità di eliminare l’uso <strong>del</strong>l’ossido di arsenico<br />

dalle miscele vetrificabili per vetro artistico muranese,<br />

sostituendo questa materia prima con composti<br />

alternativi con impatto nullo nei confronti <strong>del</strong>l’uomo<br />

e <strong>del</strong>l’ambiente.<br />

È stato dimostrato che anche i vetri con colorazioni<br />

fredde come il vetro fumé e l’acquamarina prodotti<br />

in condizioni redox ossidanti possono essere ottenuti<br />

senza l’uso <strong>del</strong>l’ossido di arsenico, ricorrendo<br />

all’impiego <strong>del</strong> solfato sodico associato all’ossido<br />

di cerio.<br />

Le stesse considerazioni valgono per i vetri con colorazioni<br />

calde che devono essere fusi in condizioni<br />

riducenti; in questo caso, in alternativa all’ossido di<br />

arsenico per ottenere il vetro rosso o il vetro giallo,<br />

sono risultate altrettanto efficaci materie prime come<br />

il carburo di silicio e l’ossido di stagno stannoso.<br />

Figura 9 - Braccio vetro opalino al fosfato Vetreria D<br />

Infine, produzioni su scala industriale di vetro opalino<br />

privo di ossido di arsenico e di ossido di piombo<br />

sostituiti con il fosfato trisodico, hanno dato dei<br />

risultati incoraggianti; infatti la qualità <strong>del</strong> prodotto<br />

finito è risultata <strong>del</strong> tutto confrontabile con quella<br />

<strong>del</strong> vetro ottenuto partendo dalla miscela vetrificabile<br />

tradizionale.<br />

Ringraziamenti<br />

Figura 10 - Coppa vetro opalino al fosfato Vetreria E<br />

Questo studio è stato sviluppato nell’ambito <strong>del</strong> progetto<br />

“Eliminazione dei composti <strong>del</strong>l’arsenico dalla<br />

miscela vetrifi cabile nelle produzioni artistiche<br />

muranesi e sostituzione con materie prime alternative<br />

non pericolose”, ricerca che è stata oggetto di<br />

cofinanziamento da parte di Ministero <strong>del</strong>lo Sviluppo<br />

Economico, Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente, Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute e CCIAA di Venezia.<br />

11


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Bibliografia<br />

1. M.B. Volf, 1984, Chemical approach to glass. Elsevier,<br />

Amsterdam and New York<br />

2. C.R. Bamford, 1977, Color generation and control<br />

in glass. Elsevier, Amsterdam<br />

3. R. Falcone, S. Hreglich, B. Profilo, 2011, Sostituzione<br />

<strong>del</strong>l’arsenico nelle miscele vetrifi cabili per la<br />

produzione di vetro Cristallo, Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong><br />

<strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, n. 6, pp. 3-18<br />

4. V. Gottardi, G. Paoletti, M. Tornati, 1962, The ratio<br />

Ce 3+ /Ce 4+ in the melting of different glasses and<br />

its infl uence on their properties, Advances in Glass<br />

Technology, pp. 412-423<br />

5. R. Basso, S. Hreglich, F. Nicoletti, L. Tedesco, M.<br />

Verità, 1985, L’impiego di CeO 2<br />

nei processi di affinaggio<br />

- ossidazione dei vetri industriali, in alternativa<br />

all’As 2<br />

O 3<br />

, Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, n. 4, pp. 161-164<br />

6. P. Polato, P. Segato, A. Daneo (1989), Determination<br />

of color difference or “colorlessness” for<br />

glasses using the spectrophotometric method, Rivista<br />

<strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, n. 1, pp.<br />

81-90<br />

7. F. Franceschini, 1955, Il vetro. Ulrico Hoelpi Milano<br />

8. L. Zecchin, 1986, Il ricettario Darduin. Arsenale<br />

Editrice Venezia<br />

Autori<br />

Roberto Falcone, Sandro Hreglich, Bruno Profi lo<br />

<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, Murano<br />

rfalcone@spevetro.it<br />

12


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Analisi comparativa <strong>del</strong> Ciclo di Vita dei manufatti artistici<br />

in vetro prodotti nelle fornaci di Murano utilizzando miscele<br />

vetrificabili contenenti arsenico o sostanze ad esso alternative<br />

Marta Beggio, Sandro Hreglich, Petra Scanferla, Stefano Zuin<br />

1. Introduzione<br />

La produzione <strong>del</strong> vetro artistico prevede oltre<br />

all’impiego nella miscela vetrificabile <strong>del</strong>le componenti<br />

principali date da sabbia, soda e carbonato di<br />

calcio, anche di altre materie prime impiegate per<br />

impartire al vetro proprietà addizionali, come per<br />

esempio gli ossidi di metallo. Fra questi, i composti<br />

<strong>del</strong>l’arsenico triossido As 2<br />

O 3<br />

(anidride arseniosa) e<br />

pentossido As 2<br />

O 5,<br />

(anidride arsenica), sono impiegati<br />

nell’industria <strong>del</strong> vetro muranese fin dal XVI<br />

secolo.<br />

Prevalentemente viene utilizzata l’anidride arseniosa<br />

che è introdotta nella miscela vetrificabile<br />

in quantità variabili da 0,1 a 1,5 kg per 100 kg di<br />

sabbia, trovando impiego nella produzione di vetri<br />

artistici (oggettistica, vasi, formelle, lampadari) in<br />

particolare muranesi [1].<br />

Nell’isola di Murano, a fronte di una produzione di<br />

vetro artistico stimata per il 2008 pari a 10.000 tonnellate,<br />

la quantità di As 2<br />

O 3<br />

utilizzata ha raggiunto<br />

le 8 tonnellate, si tratta dunque di una quantità considerevole<br />

anche perché concentrata in un territorio<br />

limitato.<br />

Diversi studi di carattere ambientale hanno avuto<br />

come oggetto l’inquinamento, la diffusione e gli effetti<br />

<strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l’arsenico (As) in Laguna di<br />

Venezia [2]; [3]; [4]. Tali studi hanno fatto emergere<br />

quanto sia importante, non solo per la salvaguardia<br />

dei lavoratori ma anche <strong>del</strong>l’ambiente, trovare soluzioni<br />

alternative all’utilizzo di questa sostanza.<br />

Per valutare le possibili alternative disponibili è stato<br />

promosso dalla <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

un progetto di ricerca industriale dal titolo “Eliminazione<br />

dei composti <strong>del</strong>l’arsenico dalla miscela<br />

vetrifi cabile nelle produzioni artistiche muranesi e<br />

sostituzione con materie prime alternative non pericolose”,<br />

nell’ambito <strong>del</strong> quale si è dimostrato che le<br />

migliori alternative ai compositi <strong>del</strong>l’arsenico sono<br />

il diossido di cerio (CeO 2<br />

) e la loppa d’altoforno.<br />

Nell’ambito di tale progetto, è stata predisposta una<br />

specifica linea di ricerca, i cui principali risultati<br />

vengono riportati nel presente articolo, che riguarda<br />

l’Analisi <strong>del</strong> Ciclo di Vita (LCA; Life Cycle Assessment)<br />

<strong>del</strong> vetro artistico di Murano ottenuto a partire<br />

da miscele vetrificabili contenenti As o materie prime<br />

alternative.<br />

La metodologia LCA rappresenta uno strumento<br />

oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi<br />

energetici ed ambientali e degli impatti potenziali<br />

associati ad un prodotto/processo/attività lungo<br />

l’intero ciclo di vita, dall’acquisizione <strong>del</strong>le materie<br />

prime fino al fine vita.<br />

2. Metodo<br />

La metodologia LCA è stata applicata alla produzione<br />

di una data massa di vetro artistico per fusione<br />

di una miscela vetrificabile in accordo con la norma<br />

ISO 14040 [5].<br />

2.1 Definizione degli obiettivi e <strong>del</strong>lo scopo<br />

L’obiettivo <strong>del</strong>lo studio era analizzare e quantificare<br />

i possibili benefici ambientali associati alla sostituzione<br />

<strong>del</strong>l’As nella miscela vetrificabile con sostante<br />

non pericolose quali loppa e CeO (LCA comparativa).<br />

In particolare, lo studio era finalizzato a valutare<br />

i possibili impatti ambientali derivanti dalle fasi<br />

13


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

di produzione <strong>del</strong> vetro artistico e confrontare tali<br />

impatti prima e dopo la sostituzione dei composti<br />

<strong>del</strong>l’As usati nella miscela vetrificabile per la produzione<br />

<strong>del</strong> vetro.<br />

L’analisi ha preso in considerazione le seguenti fasi<br />

produttive <strong>del</strong> vetro artistico: la miscelazione <strong>del</strong>le<br />

materie prime (sabbia, soda, carbonati, ossidi ecc.)<br />

costituenti la miscela vetrificabile, la loro fusione in<br />

un forno fusorio e la successiva lavorazione a freddo<br />

mediante molatura <strong>del</strong> vetro ottenuto. L’imballaggio<br />

e il fine vita <strong>del</strong> vetro sono invece stati esclusi dallo<br />

studio (cioè from cradle to gate analysis).<br />

2.2 Unità funzionale<br />

L’Unità Funzionale (UF) per il caso di studio, in<br />

considerazione <strong>del</strong> fatto che qualsiasi manufatto in<br />

vetro artistico è unico (per misure, peso, colori ecc.),<br />

è stata definita come la produzione di una data massa<br />

di vetro per fusione di una miscela vetrificabile di<br />

peso e composizione nota; nello specifico, si è considerata<br />

la produzione di 217 kg di vetro trasparente<br />

incolore “cristallo” a partire dalla fusione di 260 kg<br />

di una miscela vetrificabile (con o senza As), in un<br />

forno fusorio ad alte temperature (1400°C) per 9 ore<br />

di trattamento termico.<br />

2.3 I confini <strong>del</strong> sistema analizzato<br />

Lo studio LCA ha preso in considerazione le seguenti<br />

fasi <strong>del</strong> processo produttivo <strong>del</strong> vetro artistico:<br />

l’omogeneizzazione <strong>del</strong>le cariche/preparazione<br />

miscela vetrificabile, la fusione, trattamenti termici,<br />

e la molatura. In particolare, il confine fisico <strong>del</strong> sistema<br />

analizzato e gli input di energia e di materia<br />

e gli output <strong>del</strong> processo, sono mostrati in Figura 1.<br />

2.4 Dati raccolti<br />

Una volta definiti i confini <strong>del</strong> sistema oggetto <strong>del</strong>lo<br />

studio, sono stati raccolti tutti i dati (input di materie<br />

prime e risorse necessarie per la fusione e la molatura,<br />

consumi energetici e di combustibile per la miscelazione<br />

e fusione, output quali emissioni in aria<br />

durante la fusione e le emissioni in acqua durante la<br />

molatura e i rifiuti generati ecc.), utilizzando i dati<br />

primari forniti dalla fornace/vetreria dove sono state<br />

eseguite le fusioni (es. i consumi energetici, di metano<br />

ecc.) e dalla <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> (es.<br />

la composizione <strong>del</strong>le miscele vetrificabili distinta<br />

per tipologia di materie prime usate, e le emissioni<br />

in aria a seguito <strong>del</strong>le fusione <strong>del</strong>le miscele).<br />

Dati secondari sono stati ricavati da appositi database<br />

(es. Ecoinvent) e dai risultati <strong>del</strong> “Progetto pilota<br />

Figura 1 - I confi ni <strong>del</strong> sistema di produzione vetro artistico, e <strong>del</strong>le fasi considerate per lo studio LCA<br />

14


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

3.1 Analisi di Inventario<br />

I risultati <strong>del</strong>l’analisi di inventario permettono di vedere<br />

tutte le materie prime/ sostanze utilizzate, e le<br />

emissioni in aria, acqua e suolo rapportate all’unità<br />

funzionale. Oltre 700 input e output sono stati conteggiati<br />

per la fusione di entrambe le miscele. Alcune<br />

selezionate materie prime e risorse usate, e le emisper<br />

l’internalizzazione <strong>del</strong>la variabile ambientale<br />

nel distretto <strong>del</strong> vetro artistico muranese” realizzato<br />

dal Consorzio Venezia Ricerche e dal “Piano di adeguamento<br />

degli scarichi <strong>del</strong>le acque” gentilmente<br />

messo a disposizione dalla vetreria De Majo Srl, per<br />

la sola fase di moleria. I dati raccolti sono stati organizzati<br />

ed elaborati, e infine utilizzati per eseguire<br />

l’analisi usando il software di calcolo LCA <strong>del</strong>la SimaPro<br />

v. 7.1.<br />

3. Risultati<br />

Tab. 1 - Inventario selezionato <strong>del</strong>le materie prime ed emissioni in aria e acqua per UF<br />

Fusione <strong>del</strong>la miscela vetrificabile<br />

Materie<br />

prime/risorse<br />

Rilasci in aria<br />

Rilasci in acqua<br />

UdM con As senza As<br />

Alluminio kg 1,68 1,68<br />

Calcite kg 46,8 47,6<br />

CO 2<br />

, dall’aria kg 2 2,04<br />

Carbone, marrone kg 11,6 11,8<br />

Carbone, duro kg 17,6 17,8<br />

Titanio (Ilmenite) kg 1,73 1,73<br />

Cloruro di sodio kg 23,5 23,6<br />

Ghiaia kg 191 191<br />

Petrolio greggio kg 7,54 7,89<br />

Gas naturale, dal sottosuolo m 3 377 382<br />

Acqua origine naturale<br />

per uso turbina<br />

m 3 350 357<br />

Ferro (minerale) kg 3,95 4,02<br />

CO 2<br />

(fossile) kg 195 198<br />

CH 4<br />

(fossile) kg 1,99 2,01<br />

SO 2<br />

kg 0,66 0,67<br />

NOx kg 7,87 2,55<br />

PM10 (da processo) kg 17,9 0,07<br />

Solidi sospesi kg 1,52 1,51<br />

Solfati kg 4,12 4,15<br />

Calcio kg 1,74 1,74<br />

Cloruri kg 71,2 2,05<br />

BOD5 kg 0,15 0,16<br />

COD kg 0,29 0,29<br />

DOC kg 0,1 0,1<br />

TOC kg 0,1 0,1<br />

Legenda: COD = Chemical Oxygen Demand; BOD5 = Biological Oxygen Demand; DOC = Dissolved Organic Carbon;<br />

TOC = Total Organic Carbon<br />

15


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

sioni più significative in massa rilasciate per Unità<br />

Funzionale (UF) sono riportate in Tabella 1, dove è<br />

possibile eseguire un confronto fra le due miscele<br />

esaminate. Dalla Tabella 1 si evince che entrambe le<br />

fusioni richiedono le stesse quantità per UF di combustibili<br />

fossili quali: carbone (ca. 18 kg di carbone<br />

duro), gas naturale (ca. 380 mc) e petrolio (ca. 7,5<br />

kg). Anche le restanti materie prime estratte sono simili<br />

o uguali indipendentemente dalla fusione <strong>del</strong>le<br />

due miscele. La differenza sostanziale risiede nella<br />

<strong>maggio</strong>r emissione in aria di polveri sottili (PM10)<br />

e ossidi di azoto per la fusione <strong>del</strong>la miscela con As<br />

(7,8 kg di NOx/UF e 17,9 kg/UF, rispettivamente.<br />

3.2 Analisi degli Impatti<br />

I risultati <strong>del</strong>l’analisi degli impatti espressi per Unità<br />

Funzionale (UF), dopo la caratterizzazione, sono<br />

visualizzati in Tabella 2 dove i risultati sono distinti<br />

tra la fusione <strong>del</strong>la miscela con As e senza As.<br />

Nel presente caso, l’analisi degli impatti è stata focalizzata<br />

sui seguenti indicatori di categoria: Consumo<br />

di risorse, Cambiamenti climatici, Riduzione strato<br />

di ozono, Eutrofizzazione, Acidificazione e Formazione<br />

di smog fotochimico. Gli indicatori di impatto<br />

riportati in Tabella 2 sono stati misurati usando la<br />

metodologia CML 2 baseline 2000.<br />

Osservando i risultati ottenuti, si nota come non vi<br />

sia una differenza sostanziale per gli indicatori selezionati,<br />

ad eccezione <strong>del</strong> potenziale di acidificazione<br />

(AP; kg di SO 2<br />

eq), dato che i kg di SO 2<br />

eq<br />

emessi per UF per la miscela con As risultano circa<br />

il 55% in più rispetto ai kg emessi per la miscela<br />

senza As (4,79 kg di SO 2<br />

eq/UF e 2,14 kg di SO 2<br />

eq/<br />

UF, rispettivamente).<br />

L’effetto in tale categoria è dovuto sostanzialmente<br />

alla <strong>maggio</strong>re emissione di NOx e SO 2<br />

associati direttamente<br />

alla fusione <strong>del</strong>la miscela con As rispetto<br />

alla fusione <strong>del</strong>la miscela senza As, e indirettamente<br />

all’estrazione e lavorazione <strong>del</strong>le materie prime costituenti<br />

le miscele. Infatti gli NOx emessi durante<br />

la fusione <strong>del</strong>la miscela con As contribuiscono con<br />

3,93 kg di SO 2<br />

eq/UF rispetto a 1,27 kg di SO 2<br />

eq/<br />

UF dovuti all’emissione diretta degli NOx durante<br />

la fusione <strong>del</strong>la miscela senza As. È evidente quindi<br />

come la fusione <strong>del</strong>la miscela senza As apporti una<br />

riduzione <strong>del</strong>l’impatto in tale categoria.<br />

Nelle restanti categorie di impatto non si nota una<br />

differenza significativa. Le CO 2<br />

eq emesse sono confrontabili<br />

per entrambe le miscele; questo è dovuto<br />

in parte all’utilizzo <strong>del</strong> metano durante la fusione,<br />

che incide con ca. 145 kg CO 2<br />

eq/UF indipendentemente<br />

dalla miscela usata essendo i mc di metano<br />

usati uguali, e soprattutto dall’estrazione e uso di<br />

determinate materie prime; il contributo complessivo<br />

<strong>del</strong>la varie materie prime costituenti la miscela<br />

incide con ca. 450 kg CO 2<br />

eq/UF, indipendentemente<br />

dalla presenza o assenza di As nella miscela.<br />

L’utilizzo <strong>del</strong> metano è il contributo principale anche<br />

per la categorie sfruttamento risorse (ADP; kg<br />

Sb eq), con ca. 7 kg Sb eq/UF per entrambe le miscele.<br />

Segue poi l’utilizzo di carbone con 0,23 kg<br />

Sb eq/UF.<br />

Nelle restanti categorie di impatto i valori sono<br />

uguali. Dall’analisi emerge anche che il contributo<br />

<strong>del</strong>la moleria non è significativo rispetto alla fusione<br />

<strong>del</strong>la miscela. Per esempio, i mc di acqua usati<br />

durante la moleria incidono nella categoria sfruttamento<br />

<strong>del</strong>le risorse con 0,0036 kg Sb eq/UF, e nella<br />

categoria riscaldamento globale con 0,53 kg CO 2<br />

eq/UF, valori questi non significativi se paragonati<br />

ai controvalori dovuti alla fusione <strong>del</strong>le miscele.<br />

Per quanto concerne i consumi elettrici, questa fase<br />

provoca l’emissione di ca. 6,92 kg di CO 2<br />

eq per<br />

entrambe le fusioni <strong>del</strong>la miscela, essendo i kWh<br />

consumati durante la omogeneizzazione <strong>del</strong>le cariche<br />

uguali.<br />

Il contributo dovuto all’utilizzo <strong>del</strong>la loppa ed ossido<br />

di cerio nella fusione <strong>del</strong>la miscela senza As,<br />

contributo alla categoria GWP (CO 2<br />

eq), è pari a ca.<br />

1,8 kg CO 2<br />

eq/UF, mentre l’utilizzo <strong>del</strong>l’As non incide<br />

in tale categoria.<br />

L’utilizzo <strong>del</strong>l’As incide invece nella categoria<br />

sfruttamento risorse con ca. 0,007 kg Sb eq/UF.<br />

Dall’analisi dei contributi, Fig.1-3, distinguendo le<br />

tre fasi produttive principali, ovvero acquisizione<br />

materie prime, fusione <strong>del</strong>la miscela e moleria, si ha<br />

che, in termini di sfruttamento risorse è la fusione la<br />

fase più rilevante a causa <strong>del</strong>l’utilizzo di metano con<br />

6,78 kg Sb eq, mentre in termini di riscaldamento<br />

globale è l’acquisizione <strong>del</strong>le varie materie prime ad<br />

incidere con ca. 450 kg CO 2<br />

eq.<br />

Il contributo <strong>del</strong>l’estrazione <strong>del</strong>le materie prime è<br />

evidente anche nella categoria acidificazione.<br />

16


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Tab. 2 - I risultati <strong>del</strong>l’analisi degli impatti (CFC-11 = Clorofluorocarburi 11)<br />

Sigla<br />

Indicatore<br />

Indicatore Unità di misura Miscela con As Miscela senza As<br />

AP Acidifi cazione kg SO 2<br />

eq 4,79 2,14<br />

ADP Consumo di risorse kg Sb eq 7,55 7,63<br />

GWP<br />

Cambiamenti<br />

climatici<br />

kg CO 2<br />

eq 696 700<br />

ODP<br />

Riduzione<br />

strato di ozono<br />

kg CFC11 eq 0,000098 0,000099<br />

EP Eutrofi zzazione<br />

3-<br />

kg PO 4<br />

eq 6000 6000<br />

POCP<br />

Formazione di smog<br />

fotochimico<br />

kg C 2<br />

H 4<br />

eq 0,07 0,07<br />

Figura 1 - Analisi dei contributi espressa in kg Sb eq (indicatore ADP) per la fusione <strong>del</strong>la miscela con As<br />

Figura 2 - Analisi dei contributi espressa in kg CO 2<br />

eq (indicatore GWP) per la fusione <strong>del</strong>la miscela con As<br />

17


3-<strong>2012</strong><br />

studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Figura 3 - Analisi dei contributi espressa in kg SO 2<br />

eq (indicatore AP) per la fusione <strong>del</strong>la miscela con As<br />

Conclusioni<br />

Lo studio LCA condotto ha permesso di confrontare<br />

i potenziali impatti associati alla produzione <strong>del</strong><br />

vetro cristallo a partire dalle miscele studiate contenente<br />

As o materie prime alternative.<br />

Dall’analisi si evidenzia che la sostituzione dei<br />

composti <strong>del</strong>l’As con la loppa e ossido di cerio apporta<br />

un beneficio ambientale quantificabile con una<br />

riduzione <strong>del</strong> 55% in termini di emissioni di SO 2<br />

eq,<br />

ovvero minore emissione di NOx e SO 2<br />

che causano<br />

conseguenze negative sull’ambiente in termini di<br />

potenziale acidificazione.<br />

In termini di depauperamento <strong>del</strong>le materie prime e<br />

risorse, non vi è differenza fra le due miscele, poiché<br />

i consumi di risorse (gas naturale per ricavare<br />

metano) e <strong>del</strong>le principali materie prime quali sabbia,<br />

carbonati, nitrati e ossidi usate nelle miscele vetrificabili<br />

sono di fatto uguali. Analogamente, non vi<br />

è una differenza in termini di CO 2<br />

eq fra le fusioni<br />

<strong>del</strong>le due diverse miscele.<br />

Tra le fasi produttive analizzate, l’acquisizione <strong>del</strong>le<br />

materie prime è la fase più impattante in generale,<br />

mentre la fusione è la più rilevante dal punto di vista<br />

<strong>del</strong> depauperamento <strong>del</strong>le risorse (metano); infine,<br />

la fase di moleria non incide se paragonata alla fusione<br />

e all’uso <strong>del</strong>le materie prime.<br />

Ringraziamenti<br />

Questo studio è stato sviluppato nell’ambito <strong>del</strong><br />

progetto “Eliminazione dei composti <strong>del</strong>l’arsenico<br />

dalla miscela vetrifi cabile nelle produzioni artistiche<br />

muranesi e sostituzione con materie prime alternative<br />

non pericolose” promosso dalla <strong>Stazione</strong><br />

<strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, ed è stato finanziato dal Ministero<br />

<strong>del</strong>l’Ambiente e <strong>del</strong>la Tutela <strong>del</strong> Territorio e<br />

<strong>del</strong> Mare Divisione V - Certificazione ambientale,<br />

prodotti chimici e acquisti pubblici verdi.<br />

18


studies<br />

studi<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Bibliografia<br />

[1] Montagnani R., Campagna M., Gasparello S.,<br />

Hreglich A., Apostoli P. (2006). L’esposizione ad<br />

arsenico nella produzione artigianale <strong>del</strong>la bacchetta<br />

di vetro. Risultati <strong>del</strong> monitoraggio biologico<br />

e indicazioni preventive. G Ital Med Lav Erg, 28,2,<br />

pp. 158-162.<br />

[2] Scanferla P., D’Andrea F., Della Sala S., Marcomini<br />

A. 2000. Contaminazione di organismi lagunari<br />

eduli da microinquinanti inorganici: valutazione<br />

di rischio per la salute umana. Atti <strong>del</strong> XX<br />

Congresso Nazionale <strong>del</strong>la Società Chimica Italiana<br />

(Rimini, 4-9 <strong>giugno</strong>, 2000) Vol. II.<br />

[3] Critto A. e Marcomini A. 2001. Rischio ecologico<br />

e inquinamento chimico lagunare. Ed. Cafoscarina.<br />

[4] D’Aprile L., Calace N., Pirani G. 2006. Sito di<br />

interesse nazionale di Porto Marghera - Studio sui<br />

valori di concentrazione <strong>del</strong>l’arsenico nei suoli ad<br />

uso residenziale. APAT.<br />

[5] ISO (UNI EN) 14040, 2006. Environmental Management<br />

- Life Cycle Assessment - Principles and<br />

Framework. Geneve. International Organisation for<br />

Standardization.<br />

Autori<br />

Marta Beggio, Petra Scanferla, Stefano Zuin<br />

Consorzio Venezia Ricerche, Venezia<br />

e-mail: sp.crv@vegapark.ve.it<br />

Sandro Hreglich<br />

<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, Murano<br />

e-mail: shreglich@spevetro.it<br />

19


3-<strong>2012</strong><br />

commemorazione<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

In ricordo di Oreste Scaglioni<br />

È con un sentimento di profondo<br />

cordoglio che annunciamo la<br />

scomparsa <strong>del</strong> Dr. Oreste Scaglioni,<br />

avvenuta a Parma lo scorso<br />

6 marzo <strong>2012</strong>.<br />

Nato a Fontanellato (PR) nel<br />

1923, iniziò la sua carriera alla<br />

Bormioli Rocco nel 1951, dopo<br />

la laurea in Chimica e un periodo<br />

di assistenza universitaria presso<br />

la Facoltà di Chimica Inorganica<br />

<strong>del</strong>l’Università di Parma. La sua<br />

assunzione fu originata dalla necessità<br />

maturata dalla Bormioli<br />

di disporre di nuove strutture<br />

tecnico-scientifiche a supporto<br />

<strong>del</strong>la produzione, al fine di qualificare<br />

i propri prodotti nel mercato<br />

internazionale. In quegli<br />

anni la società stava operando<br />

scelte molto importanti: la lavorazione<br />

si era trasformata, pur<br />

con la necessaria gradualità, da<br />

semi-automatica in automatica,<br />

acquisendo moderne macchine e<br />

impianti, americani e tedeschi in<br />

particolare, che ne hanno garantito<br />

l’affermazione nei mercati. A<br />

quegli anni risale inoltre l’avvio<br />

<strong>del</strong>la produzione di contenitori<br />

per antibiotici, in vetro speciale<br />

di tipo III, cui fece seguito il vetro<br />

di tipo II e il più impegnativo<br />

vetro borosilicato di tipo I, che<br />

hanno consentito alla Bormioli<br />

l’ingresso nel qualificato mercato<br />

per la farmaceutica, allora<br />

solo marginalmente coperto. Un<br />

nuovo forno e le macchine automatiche<br />

di formatura hanno<br />

contemporaneamente consolidato<br />

e ampliato il mercato per la<br />

produzione in pressato di vetri<br />

per l’industria alimentare e per il<br />

table-ware. Il Dr. Scaglioni fu al<br />

centro di questa importante trasformazione,<br />

assicurando con il<br />

suo impegno, la sua preparazione<br />

e con la sua costante curiosità<br />

tecnico scientifica il supporto<br />

tecnico alla società, che in pochi<br />

anni è divenuta una primaria vetreria<br />

europea.<br />

All’inizio degli anni Settanta, il<br />

Dr. Scaglioni si è avvicinato alla<br />

vita <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, con l’incarico di far<br />

parte <strong>del</strong> Comitato Tecnico, allo-<br />

20


commemorazione<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

ra costituito dal CdA con il compito<br />

di definire temi di indagine<br />

e approfondimento <strong>del</strong>l’Istituto<br />

per sostenere le necessità <strong>del</strong>l’industria<br />

vetraria. Ne è nato un sodalizio<br />

durato più di vent’anni, in<br />

cui il Dr. Scaglioni ha assunto un<br />

ruolo di portavoce <strong>del</strong> settore industriale<br />

e riferimento principale<br />

per i tecnici <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong>. Fu<br />

allora che, soprattutto grazie alla<br />

sua spinta, la <strong>Stazione</strong> affrontò il<br />

tema <strong>del</strong>l’inquinamento ambientale,<br />

permettendo all’Istituto di<br />

diventare in quarant’anni un centro<br />

altamente specializzato e un<br />

riferimento non solo nazionale<br />

per le problematiche ambientali,<br />

soprattutto nel rilevamento <strong>del</strong>le<br />

emissioni in atmosfera <strong>del</strong>l’industria<br />

<strong>del</strong> vetro.<br />

Nel frattempo il Dr. Scaglioni assumeva<br />

competenze e responsabilità<br />

sempre <strong>maggio</strong>ri all’interno<br />

<strong>del</strong>la società di appartenenza<br />

e la sua natura generosa ha fatto<br />

sì che le sue conoscenze tecnico<br />

scientifiche, ad eccezione naturalmente<br />

di quelle di natura confidenziale<br />

e di riservatezza industriale,<br />

diventassero patrimonio<br />

comune. È il caso <strong>del</strong> tema legato<br />

alla resistenza chimica <strong>del</strong><br />

vetro, particolarmente importante<br />

nel campo alimentare e farmaceutico,<br />

su cui Bormioli - e il Dr.<br />

Scaglioni in particolare - aveva<br />

maturato esperienze e competenze<br />

all’avanguardia.<br />

Fu sempre vicino alla <strong>Stazione</strong><br />

quando l’Istituto fu chiamato a<br />

collaborare alla definizione <strong>del</strong>la<br />

Farmacopea Italiana, settore<br />

vetro, e alla normativa nazionale<br />

UNI su cui ancora oggi la<br />

<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

vanta una reputazione di livello<br />

internazionale. Anche l’approfondimento<br />

<strong>del</strong>le indagini sulle<br />

materie prime per vetro, l’individuazione<br />

e la sperimentazione<br />

di materie prime alternative e lo<br />

studio di nuove formulazioni furono<br />

campi di attività <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong><br />

<strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> che<br />

rispondevano alle esigenze <strong>del</strong><br />

settore di sviluppare ricerche non<br />

competitive e quindi sostenute da<br />

tutta l’industria, ambiti nei quali<br />

il Dr. Scaglioni ha offerto incoraggiamento<br />

e dato impulso.<br />

Ne sono nate, negli anni Settanta<br />

e Ottanta, alcune iniziative<br />

denominate tavole rotonde, che<br />

la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

ha organizzato a più riprese<br />

invitando i tecnici <strong>del</strong>le vetrerie<br />

a partecipare e discutere. In due<br />

occasioni, la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> ha organizzato due<br />

convegni sul tema “materie prime<br />

tradizionali e alternative”, il<br />

primo nazionale e il secondo internazionale,<br />

tenutisi nella prestigiosa<br />

sede <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Cini all’isola di San Giorgio a<br />

Venezia, alla presenza di fornitori<br />

di materie prime e utilizzatori,<br />

con l’obiettivo di dibattere problemi<br />

e soluzioni in anni di difficoltà<br />

energetica, di spinta all’automazione<br />

e di necessità di valorizzare<br />

e riutilizzare il rottame<br />

di vetro. Anche in questo caso,<br />

il Dr. Scaglioni ha rappresentato<br />

un costante punto di riferimento<br />

per la promozione e il sostegno<br />

<strong>del</strong>le iniziative, assumendo in<br />

molti casi il ruolo e la funzione<br />

di coordinatore-moderatore.<br />

Fu tra i soci fondatori <strong>del</strong>l’ATIV<br />

- Associazione Italiana Tecnici<br />

Vetrai -, nata con l’obiettivo di<br />

seguire e migliorare le esperienze<br />

di altri paesi, Germania e<br />

Inghilterra in particolare, ove è<br />

tradizione che i tecnici <strong>del</strong>l’industria<br />

si confrontino con un<br />

sano e positivo spirito di concorrenza<br />

e, laddove necessario,<br />

di riservatezza, su temi di tecnologia<br />

industriale, sollecitando<br />

l’organizzazione di convention<br />

ove invitare tecnici di industrie<br />

fornitrici e dibattere problemi di<br />

interesse comune.<br />

Nel 2014 l’ATIV, presieduta per<br />

circa 15 anni dallo stesso Dr.<br />

Scaglioni, festeggerà il venticinquesimo<br />

evento, organizzando<br />

assieme alla <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> la 12ª European<br />

Conference on Glass a<br />

Parma.<br />

Tutto questo è dovuto alla costante<br />

determinazione, alla lungimiranza<br />

e alla passione che il<br />

Dr. Scaglioni ha saputo infondere<br />

in amici, colleghi e anche<br />

concorrenti, grazie soprattutto<br />

a una forte dose di umanità, di<br />

partecipazione e di amore per il<br />

proprio lavoro. Tutti coloro che<br />

hanno avuto la fortuna di conoscerlo<br />

lo ricorderanno con stima<br />

e affetto.<br />

21


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

A.T.I.V.<br />

Associazione dei Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Da un granello di sabbia... alla forza di una struttura<br />

“Da un granello di sabbia… alla forza di una struttura” è il titolo <strong>del</strong> XXVII Convegno Internazionale<br />

A.T.I.V. che si terrà il 15 e il 16 novembre prossimo presso l’Università degli Studi di Parma e “Da un<br />

granello di sabbia… alla forza di una struttura” è anche il filo conduttore <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>l’A.T.I.V.,<br />

l’Associazione Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, che nasce da un’idea per divenire, nel corso degli anni, una<br />

struttura di riferimento nel mondo vetrario italiano e internazionale.<br />

L’A.T.I.V. venne costituita a Parma nel gennaio <strong>del</strong> 1985 allo scopo di promuovere la conoscenza<br />

tecnico-scientifica dei tecnici italiani <strong>del</strong>l’industria vetraria sugli sviluppi <strong>del</strong>le tecnologie che<br />

interessano il settore vetrario. La proposta di creare un’Associazione di Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> fu<br />

avanzata in occasione <strong>del</strong> Convegno, tenutosi a Robilante (CN) nel <strong>maggio</strong> 1984, sulla “Valorizzazione<br />

<strong>del</strong>le frazioni fini e finissime provenienti dalla produzione di sabbie silicee nell’industria vetraria”. Sulla<br />

base di quest’indicazione, alcuni volenterosi si attivarono per verificare la realizzazione <strong>del</strong>l’iniziativa<br />

sull’esempio di altre Associazioni europee. Più l’argomento veniva approfondito, più prendeva corpo<br />

l’impressione che i tecnici impiegati nell’industria vetraria avrebbero accolto con enorme favore l’idea<br />

di una sede dove potessero essere periodicamente dibattuti, in uno spirito non direttamente legato alle<br />

logiche aziendali, ma di esclusiva conoscenza, preparazione professionale e di interesse per il proprio<br />

lavoro, problemi scientifici e tecnologici che sorgono quotidianamente nelle industrie e nelle aziende <strong>del</strong><br />

settore.<br />

L’A.T.I.V., associazione senza fini di lucro, venne fondata grazie all’idea e all’impegno <strong>del</strong> Dott.<br />

Oreste Scaglioni (Bormioli Rocco S.p.A.), <strong>del</strong> Prof. Angelo Montenero (Università degli Studi di<br />

Parma), <strong>del</strong> Dott. Goffredo Gaeta, <strong>del</strong> Rag. Franco Rossi e <strong>del</strong> Sig. Luciano Scarpelli (Faenza<br />

Editrice S.p.A.). L’Associazione proposta per l’Italia non aveva precedenti storici, se non nella S.T.I.V.<br />

- Società Tecnologica Italiana Vetraria - associazione però di sole società vetrarie fondata nel 1954 dal<br />

Principe Giovanni Ginori Conti. La S.T.I.V. venne sciolta nel 1971, ma l’idea di un’organizzazione di<br />

A.T.I.V. - Associazione Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Sede Organizzativa<br />

Dipartimento di Chimica (c/o Dr.ssa Gnappi)<br />

Parco Area <strong>del</strong>le Scienze 17/A<br />

43124 Parma<br />

Tel/Fax +39 0525 404229<br />

Web site: www.ativ-online.it<br />

e-mail: ativ@ativ-online.it<br />

22


associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

tecnici <strong>del</strong> settore rimase. L’A.T.I.V., a differenza <strong>del</strong>la S.T.I.V., era destinata ai soli tecnici, fossero essi<br />

vetrai, esperti di refrattari, di materie prime, di seconde lavorazioni, di trasformazione di prodotti di vetro<br />

in lastre, di contenitori, di fibre, di impianti.<br />

Negli anni, la missione fondamentale <strong>del</strong>l’Associazione è sempre stata quella di favorire l’aggiornamento<br />

dei propri Soci tramite l’organizzazione di incontri e convegni per facilitare le scelte necessarie per<br />

migliorare, con cognizione di causa, la qualità <strong>del</strong> vetro e la produttività degli impianti. I convegni, ai<br />

quali partecipano relatori italiani e stranieri di rilevante prestigio, sono da sempre occasione di incontro<br />

per rappresentanti di tutto il mondo vetrario italiano ed europeo.<br />

Tutti i convegni e i seminari sono organizzati<br />

in collaborazione con il Dipartimento di Chimica<br />

Generale ed Inorganica, Chimica Fisica,<br />

Chimica Analitica, e da qualche anno con il<br />

Dipartimento di Ingegneria Civile e <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

<strong>del</strong> Territorio e Architettura - DICATeA<br />

<strong>del</strong>l’Università degli Studi di Parma.<br />

Convegno A.T.I.V.<br />

Dal 2007, A.T.I.V. fa parte <strong>del</strong>l’ESG “European Society of Glass Science and Technology” come<br />

rappresentanza italiana al fianco <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, con cui organizzerà a Parma,<br />

nel settembre 2014, il 12° Congresso ESG, uno dei più importanti appuntamenti europei per le aziende<br />

vetrarie, i centri di ricerca e le Università che si occupano di vetro.<br />

Negli anni, A.T.I.V. ha allacciato profondi legami di cooperazione con Enti e Istituti di ricerca e in particolare<br />

ha stretto rapporti di collaborazione con:<br />

• American Glass Research (AGR International) organizzando corsi pratico/teorici sull’analisi <strong>del</strong>le<br />

fratture dei contenitori in vetro, sul design e i difetti <strong>del</strong>le bottiglie.<br />

• NGF - Glafo, l’Associazione dei Tecnici <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> Scandinava con cui ha organizzato il congresso<br />

<strong>del</strong> 2009<br />

• GlassTrend, il consorzio di ricerca olandese, organizzando con il Prof. Ruud Beerkens il congresso<br />

<strong>del</strong> 2011 “Energy Efficient & Environmental Sound Glass Production and Glass Products”<br />

• <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, con cui sta sviluppando il Congresso <strong>del</strong> 2014.<br />

Al fine di offrire ai Soci diversi momenti di incontro,<br />

in genere nei mesi primaverili e/o autunnali, vengono<br />

organizzati seminari e giornate di lavoro di interesse<br />

pratico a carattere predefinito, invitando di volta in<br />

volta tecnici che abbiano sviluppato e realizzato soluzioni<br />

efficaci nei vari settori <strong>del</strong>l’industria vetraria. Sono<br />

state inoltre organizzate “Le Visite A.T.I.V.” all’estero,<br />

viaggi di lavoro <strong>del</strong>la durata di diversi giorni per visitare<br />

gli impianti <strong>del</strong>le vetrerie europee.<br />

Corso: Advanced Fracture Concepts<br />

23


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

VISITE A.T.I.V.<br />

Le Visite A.T.I.V. - Spagna, 14-16 <strong>giugno</strong> 2001<br />

Visita <strong>del</strong>l’impianto Crisnova <strong>del</strong> Gruppo Vidrala S.A.<br />

Le Visite A.T.I.V. - Germania, 10-11 <strong>giugno</strong> 2002<br />

Visita <strong>del</strong>l’ impianto Wiegand Glass - Steinbach am Wald<br />

Le Visite A.T.I.V. - Francia, 5-6 <strong>giugno</strong> 2003<br />

Visita <strong>del</strong>l’impianto Verrerie de Languedoc - Vergeze<br />

Le Visite A.T.I.V. - Germania 10-12 novembre 2004<br />

Visita <strong>del</strong> Glas Tech e <strong>del</strong>la Vetreria Wisthoff Gerresheimer<br />

CORSI A.T.I.V. - AGR American Glass Research<br />

2003 Effect of design on bottle performance<br />

2005 Testing and fracture diagnosis on glass bottle<br />

2006 Coating technology<br />

2008 Glass technology<br />

2009 Advanced fracture concepts<br />

2010 Evaluation of glass container Manufacturing plant operations seminar<br />

INCONTRI A.T.I.V.<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 2 <strong>giugno</strong> 1995<br />

Seminari sulla misura <strong>del</strong>le tensioni nei vetri e sul controllo di processo<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 20-21 novembre 1996<br />

Giornate S.E.P.R. - Refrattari per l’industria <strong>del</strong> vetro<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 19 <strong>giugno</strong> 1997<br />

Le tecnologie per le piccole e medie aziende vetrarie<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 14 novembre 1997<br />

Il gruppo Veitsch-Radex/Didier: la competenza nei refrattari per il vetro<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 19 <strong>giugno</strong> 1998<br />

Vesuvius/Harbison Walker: partner per l’industria vetraria nel mercato italiano<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 23 <strong>giugno</strong> 2000<br />

Gruppo Minerali S.p.A.: Materie prime, ricerca e assistenza tecnica per la vetreria<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 16 novembre 2001<br />

EME Maschinefabrik Clasen GmbH: impianti per la preparazione automatica <strong>del</strong>la miscela vetrificabile e trattamento rottame<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 3 <strong>maggio</strong> 2002<br />

L’incentivazione <strong>del</strong>le attività di ricerca e sviluppo per le imprese nella normativa nazionale<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma 18 <strong>giugno</strong> 2004<br />

Nuove proposte pe la riduzione de consumi e <strong>del</strong>l’impatto ambientale nell’industria <strong>del</strong> vetro<br />

Incontri A.T.I.V. - Parma, 21 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong><br />

Il nuovo quadro normativo italiano sull’uso strutturale <strong>del</strong> vetro. Cosa cambierà?<br />

24


associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

3-<strong>2012</strong><br />

Nel corso di questi anni, il Consiglio Direttivo A.T.I.V. ha visto susseguirsi<br />

al suo interno tre Presidenti e diversi Consiglieri. Nel 1995, il<br />

Prof. Angelo Montenero (Università degli Studi di Parma) venne eletto<br />

Presidente succedendo al Dr. Oreste Scaglioni (Bormioli Rocco & Figlio),<br />

co-fondatore di A.T.I.V., e nel 2000 il Dr. Piero Ercole (Consulente)<br />

subentrò al Prof. Angelo Montenero che divenne Vice-Presidente.<br />

Nel 2011, l’Assemblea straordinaria dei Soci A.T.I.V. ha eletto l’Ing.<br />

Alessandro Bandini nuovo Presidente e il Prof. Ing. Gianni Royer<br />

Carfagni nuovo Vice Presidente. Dal gennaio <strong>2012</strong>, l’Ing. Alessandro<br />

Bandini e il Prof. Ing. Gianni Royer Carfagni sono subentrati rispettivamente<br />

al Dr. Piero Ercole e Prof. Angelo Montenero.<br />

Fanno inoltre parte <strong>del</strong> Consiglio Direttivo A.T.I.V. i seguenti Consiglieri:<br />

Membri Associati con diritto di voto:<br />

Dr. Enrico Bernardo (Università degli Studi di Padova),<br />

Dr. Antonio Bruscella (Bormioli Luigi S.p.A.),<br />

Dr. Piero Ercole (Past A.T.I.V. President - Consulente),<br />

Dr. Nicola Favaro (<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>),<br />

Prof. Angelo Montenero (Università degli Studi di Parma)<br />

L’Ing. Alessandro Bandini,<br />

Presidente A.T.I.V.<br />

Membri senza diritto di voto:<br />

Prof. Ruud Beerkens (TNO, Olanda)<br />

Dr. Dave Fordham (Chameleon Business, Regno Unito)<br />

Dr.ssa Guglielmina Gnappi (Università degli Studi di Parma)<br />

Prof. Heiko Hessenkemper (Università di Freiberg, Germania)<br />

Da sinistra: Prof. Gianni Royer Carfagni - Vicepresidente A.T.I.V., Ing. Alessandro Bandini - Presidente<br />

A.T.I.V., Prof. Angelo Montenero - Consigliere A.T.I.V., Dr. Piero Ercole - A.T.I.V. Past President<br />

25


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

CONVEGNI A.T.I.V.<br />

I Convegno A.T.I.V. - Parma, 9 dicembre 1985<br />

Aggiornamento sulle materie prime per l’industria <strong>del</strong> vetro e sulle tematiche per migliorarle<br />

II Convegno A.T.I.V. - Parma, 3 ottobre 1986<br />

Forni per la produzione <strong>del</strong> vetro: situazione e prospettive<br />

III Convegno A.T.I.V. - Parma, 2 ottobre 1987<br />

Per la fusione <strong>del</strong> vetro: quale energia?<br />

IV Convegno A.T.I.V. - Parma, 7 ottobre 1988<br />

I refrattari per l’industria <strong>del</strong> vetro: situazione attuale e prospettive<br />

V Convegno A.T.I.V. - Parma, 29 Settembre 1989<br />

L’utilizzo <strong>del</strong> rottame di vetro di recupero nell’industria vetraria: situazione e prospettive<br />

VI Convegno A.T.I.V. - Parma, 12 ottobre 1990<br />

Sviluppi nelle macchine formatrici per la produzione dei contenitori e <strong>del</strong> table-ware<br />

VII Convegno A.T.I.V. - Parma, 27 settembre 1991<br />

Recenti sviluppi nelle linee di produzione <strong>del</strong> tubo e sua successiva lavorazione e nelle macchine per la produzione <strong>del</strong> table-ware con<br />

i processi pressato-soffiato-girato e saldatura gambi<br />

VIII Convegno A.T.I.V. - Parma, 30 ottobre 1992<br />

Il vetro per l’industria farmaceutica. Situazione attuale e prospettive<br />

IX Convegno A.T.I.V. - Parma, 1 ottobre 1993<br />

Il controllo nelle linee di produzione dei contenitori e degli articoli da tavola nell’industria <strong>del</strong> vetro<br />

X Convegno A.T.I.V. - Parma, 23 settembre 1994<br />

Tecnologia <strong>del</strong>l’imballaggio nell’industria <strong>del</strong> vetro<br />

XI Convegno A.T.I.V. - Parma, 24 novembre 1995<br />

Raccolta, trattamento e impiego <strong>del</strong> rottame di vetro: aspetti normativi e tecnici<br />

XII Convegno A.T.I.V. - Parma, 20 settembre 1996<br />

I contenitori in vetro per il confezionamento degli alimenti e <strong>del</strong>le bevande; aspetti normativi e produttivi<br />

XIII Convegno A.T.I.V. - Parma, 10 ottobre 1997<br />

L’automazione nell’industria <strong>del</strong> vetro<br />

XIV Convegno A.T.I.V. - Parma, 23 ottobre 1998<br />

Energia, Qualità, Ambiente<br />

XV Convegno A.T.I.V. - Parma, 15 -17 settembre 1999<br />

Glass Industry Towards 2000<br />

XVI Convegno A.T.I.V. - Parma, 29 settembre 2000<br />

Riduzione <strong>del</strong>l’impatto ambientale <strong>del</strong>l’industria vetraria nel rispetto <strong>del</strong>la normativa comunitaria IPPC/BAT<br />

XVII Convegno A.T.I.V. - Parma, 28 settembre 2001<br />

Condizionamento termico <strong>del</strong> vetro<br />

XVIII Convegno A.T.I.V. - Parma, 20 settembre 2002<br />

<strong>Vetro</strong> cavo, vetro piano: recenti sviluppi tecnologici<br />

XIX Convegno A.T.I.V. - Parma, 26 settembre 2003<br />

Il controllo <strong>del</strong>la qualità e <strong>del</strong> processo come mezzo fondamentale per il miglioramento e lo sviluppo nella produzione <strong>del</strong> vetro<br />

Convegno A.T.I.V. - Parma, 8 ottobre 2004<br />

La logistica e il vetro<br />

XX Convegno A.T.I.V. - Parma, 14-16 settembre 2005<br />

Moderne tecnologie e tecniche per la produzione vetraria<br />

XXI Convegno A.T.I.V. - Parma, 21-22 settembre 2006<br />

Il Protocollo di Kyoto: opportunità e rischi per l’industria vetraria europea<br />

XXII Convegno A.T.I.V. - Parma, 28 settembre 2007<br />

Le Materie Prime per l’Industria vetraria<br />

XXIII Convegno A.T.I.V. - Parma, 20-21 novembre 2008<br />

Aggiungere Valore al <strong>Vetro</strong><br />

XXIV Convegno A.T.I.V. - Parma, 9-10 luglio 2009<br />

Today’s Challenges for Glass<br />

XXV Convegno A.T.I.V. - Parma, 18-19 novembre 2010<br />

Glass When Technology Meets Design<br />

GT Session: Glass Technology<br />

BG: Building with Glass<br />

XXVI Convegno A.T.I.V. - Parma, 27-28 ottobre 2011<br />

Energy Efficient & Environmental Sound Glass Production & Glass Products<br />

XXVII Convegno A.T.I.V. - Parma, 15-16 novembre <strong>2012</strong><br />

From a grain of sand to the strength of a structure<br />

Hollow & Flat Glass Session: innovations in raw materials<br />

Engineering & Architectural Session: special glass structures<br />

26


associazioni Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Come sempre, l’impegno <strong>del</strong> Presidente e di tutti i Consiglieri sarà volto a 360° alla crescita <strong>del</strong>l’Associazione,<br />

per renderla sempre più rappresentativa a livello nazionale ed europeo e per far conoscere e<br />

diffondere in maniera sempre più capillare le proprie attività. Il rilancio dei rapporti con altri Enti italiani<br />

(Assovetro, Centri di Ricerca, Università, Aziende Vetrarie), l’espansione <strong>del</strong>le proprie iniziative verso<br />

il settore <strong>del</strong> vetro cavo e <strong>del</strong> vetro piano sono le basi per la sfida nel futuro. Tutto questo non soltanto<br />

per far conoscere sempre di più la nostra Associazione, ma anche per offrire, trasmettere e divulgare ai<br />

giovani tecnici, ingegneri, chimici, tecnologi <strong>del</strong> vetro e dei processi di produzione, il <strong>maggio</strong>r numero<br />

utile di informazioni tecnico scientifiche necessarie.<br />

In questi mesi si sta svolgendo il tesseramento A.T.I.V. per l’anno <strong>2012</strong>; ci si può associare scaricando<br />

dal sito A.T.I.V. (www.ativ-online.it) il modulo di iscrizione e rispedendolo via fax (0525/ 404229) o e-<br />

mail (ativ@ativ-online.it) unitamente alla ricevuta <strong>del</strong> pagamento di 110,00 euro.<br />

Questa modesta quota, che serve a finanziare l’organizzazione <strong>del</strong>le nostre attività, dà però diritto:<br />

• all’abbonamento a “GlassWorldWide”, una <strong>del</strong>le riviste internazionali a più alta tiratura a livello mondiale,<br />

• a ricevere, in formato elettronico, la rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong>,<br />

• ad una riduzione <strong>del</strong>la quota di partecipazione al nostro Convegno e ai Corsi Formativi di specializzazione,<br />

• alla partecipazione gratuita alle Giornate A.T.I.V.<br />

L’A.T.I.V., la cui forza sta nei propri storici associati, vuole incrementare le opportunità per tutti i colleghi<br />

e organizzare diverse attività che possano coinvolgere e interessare un numero sempre <strong>maggio</strong>re di<br />

figure professionali. Tra le varie iniziative in programma si segnalano:<br />

• 21 Giugno <strong>2012</strong> - Il nuovo quadro normativo italiano sull’uso strutturale <strong>del</strong> vetro. Cosa cambierà?<br />

Giornata A.T.I.V. di introduzione al Corso più specifico che sarà organizzato nei primi mesi <strong>del</strong> 2013,<br />

rivolta alle vetrerie, agli studi professionali di ingegneria e architettura e alle società interessate.<br />

• 15-16 Novembre <strong>2012</strong> - XXVII Convegno Internazionale A.T.I.V.<br />

From a grain of sand to the strength of a structure<br />

Hollow & Flat Glass Session: innovations in raw materials<br />

Engineering & Architectural Session: special glass structures<br />

Il Convegno, organizzato su due sessioni, sarà dedicato all’utilizzo <strong>del</strong>le materie prime e <strong>del</strong> rottame<br />

nelle vetrerie e alla progettazione e studio <strong>del</strong>le strutture in vetro, con particolare riferimento ai criteri<br />

per l’utilizzo <strong>del</strong> vetro piano.<br />

• 21-24 Settembre 2014 - 12° Convegno ESG e XXIX Convegno A.T.I.V.<br />

Il Convegno <strong>del</strong>l’ESG sarà organizzato in collaborazione con la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> e<br />

ospitato come sempre dall’Università degli Studi di Parma. Il Convegno, sviluppato su sei sessioni<br />

parallele (Glass Technology, Glass & Environment, Properties & Measures, Special Glass, Safety &<br />

Hygiene, Glass in Architecture), vedrà la partecipazione di centinaia di tecnici ed esperti provenienti<br />

da tutto il mondo.<br />

27


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

A.T.I.V.<br />

Association of Italian Glass Technologists<br />

From a grain of sand... to the strenght of a structure<br />

“From a grain of sand… to the strength of a structure” will be the title of the XXVII International A.T.I.V.<br />

Conference hosted by University of Parma that will be held on 15-16 November <strong>2012</strong> and “From a grain<br />

of sand… to the strength of a structure” is also the central theme of the story of A.T.I.V., the Association<br />

of Italian Glass Technologists that born out of an idea to become, during these years, a point of reference<br />

in international and Italian glass world.<br />

A.T.I.V. was founded in Parma in January 1985 in order to promote the scientific-technical knowledge<br />

of Italian technologists about recent technological developments. The proposal to create an Association<br />

of Italian Glass technologists was put forth during the Conference, held in Robilante (Cuneo), in<br />

May 1984, on “Valorisation of fi ne and very fi ne fractions obtained from the production of silica sand<br />

in glass industry”. On the basis of above suggestion, some volunteers have endeavoured to realise the<br />

proposal, studying the origin and development of other associations, in other productive sectors, both<br />

in Italy and abroad. The deeper they investigated the subject, the more they realised that glass industry<br />

technicians would warmly welcome the idea of a site where the scientifi c and technological problems<br />

which arise daily in the factory could be periodically debated - not in the perspective of the company’s<br />

interest, but in the spirit of plain knowledge, professional training and dedication to their job.<br />

A.T.I.V., a no profit Association, was founded thanks to the idea and effort of Dr. Oreste Scaglioni<br />

(Bormioli Rocco & Figlio S.p.A.), Prof. Angelo Montenero (University of Parma), Dr. Goffredo Gaeta,<br />

Mr. Franco Rossi and Mr. Luciano Scarpelli (Faenza Editrice S.p.A.). The Association proposed for<br />

Italy has no historical antecedent, apart from S.T.I.V. (Italian Glass Technology Society), an association<br />

founded in 1954 by Prince Giovanni Ginori Conti and solely meant for glass companies. S.T.I.V. was<br />

dissolved in 1971, but the idea of an organisation of glass technicians remained. Unlike S.T.I.V., A.T.I.V.<br />

only hosts technicians, either glass makers or experts in refractories, raw materials, second working,<br />

transformation of glass products into sheets, containers, fi bres, plants.<br />

A.T.I.V. - Association of Italian Glass Technologists<br />

Organisation Centre<br />

Dipartimento di Chimica (c/o Dr.ssa Gnappi)<br />

Parco Area <strong>del</strong>le Scienze 17/A<br />

43124 Parma<br />

Phone/Fax +39 0525 404229<br />

Web site: www.ativ-online.it<br />

e-mail: ativ@ativ-online.it<br />

28


associazioni Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

To the present day the fundamental function of the association has been to update its members, organising<br />

a yearly conference, seminars and meetings in order to foster the technical choices necessary to<br />

improve, with knowledge, the quality and productivity of glass plants. The conferences, attended by<br />

outstanding Italian and foreign speakers, have always been an opportunity for representatives of the<br />

national and international glass world to meet.<br />

All conferences and seminars are organised in co-operation with the Department of General and Inorganic<br />

Chemistry, Physical Chemistry, Analytical Chemistry and for some years with Department of Civil<br />

Engineering, Environmental Engineering and Architecture.<br />

Starting 2007, A.T.I.V. has become member<br />

of ESG “European Society of Glass Science<br />

and Technology” representing Italy with the<br />

<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>. In September<br />

2014, A.T.I.V. with <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Vetro</strong> will organise the 12th ESG Conference,<br />

one of the most important European meetings<br />

for glass industries, research centers and universities<br />

involved in glass.<br />

A.T.I.V. Conference<br />

In the past years, A.T.I.V. has established deep ties of co-operation with institutions and research institutes<br />

and, in particular, has close working relationships with:<br />

• American Glass Research (AGR International) organising practical/theoretical seminars about fractures<br />

analysis on glass container, design, bottle defects.<br />

• NGF - Glafo, the Scandinavian Society of Glass Technology organizing the congress of 2009<br />

• GlassTrend, Glass Technology Research and New Developments Consortium, organizing with Prof.<br />

Ruud Beerkens the Congress of 2011 on Energy Effi cient & Environmental Sound Glass Production<br />

and Glass Products.<br />

• <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> organizing the next 12th Congress of ESG.<br />

With specifi c aims to improve communication between members, usually during spring or autumn seminars<br />

and workshops are organised on specific topics or projects, inviting international experts who<br />

have developed and realised effi cient solutions in the different glass sectors. Tours in Europe to visit<br />

important European glass industries were also organised.<br />

A.T.I.V. - AGR American Glass Research Courses<br />

2003 Effect of design on bottle performance<br />

2005 Testing and fracture diagnosis on glass bottle<br />

2006 Coating technology<br />

2008 Glass technology<br />

2009 Advanced fracture concepts<br />

2010 Evaluation of glass container Manufacturing plant operations seminar<br />

29


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Advanced Fracture Concepts Seminar<br />

A.T.I.V. TOURS<br />

A.T.I.V. Tour - Spain 14-16 June 2001<br />

Visit to Crisnova Plant -Vidrala S.A.<br />

A.T.I.V. Tour - Germany, 10-11 June 2002<br />

Visit to Wiegand Glass Plant - Steinbach am Wald<br />

A.T.I.V. Tour - France, 5-6 June 2003<br />

Visit to Verrerie de Languedoc Plant - Vergeze<br />

A.T.I.V. Tour - Germany 10-12 November 2004<br />

Visit to Glas Tech and Wisthoff Gerresheimer Plant<br />

A.T.I.V. MEETINGS<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 2 June 1995<br />

Seminars on measurement of glass stresses and process control<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 20-21 November 1996<br />

S.E.P.R. Days - Refractories for glass industries<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 19 June 1997<br />

Technologies for small-to-medium sized businesses glass companies<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 14 November 1997<br />

Veitsch-Radex/Didier Group: competence in refractories for glass industries<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 19 June 1998<br />

Vesuvius/Harbison Walker: partner with the Italian glass industry<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 23 June 2000<br />

Gruppo Minerali S.p.A.: Raw materials, research, technical assistance for the glass industry<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 16 November 2001<br />

EME Maschinefabrik Clasen GmbH: plants for batch automatic preparation and cullet treatment<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 3 May 2002<br />

Promotion of research and development for companies in national legislation<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 18 June 2004<br />

New proposals for the reduction of fuel consumption and environmental impact in the glass industry<br />

A.T.I.V. Meeting - Parma, 21 June <strong>2012</strong><br />

The new Italian regulatory framework on structural use of glass. What will change?<br />

30


associazioni Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

In these years, A.T.I.V. Board of Directors has seen the succession of<br />

three Presidents and different management board. In 1995 Prof. Angelo<br />

Montenero (University of Parma) was elected President succeeding Dr.<br />

Oreste Scaglioni (Bormioli Rocco & Figlio), co-founder of A.T.I.V. and<br />

in 2000 Dr. Piero Ercole (Consultant) succeeded Prof. Angelo Montenero<br />

(University of Parma ) as new President, while Prof. Angelo Montenero<br />

was elected Vice President.<br />

In 2011, A.T.I.V’s members elected their new President, Ing. Alessandro<br />

Bandini who succeeds Piero Ercole, who will remain in the<br />

Association Board of Directors as Past President, while Prof. Royer<br />

Carfagni succeeds Prof. Angelo Montenero who will remain member of<br />

the Board of Directors.<br />

The other members of the Board of Directors are:<br />

Associated Members:<br />

Dr. Enrico Bernardo (University of Padua, Italy),<br />

Dr. Antonio Bruscella (Bormioli Luigi S.p.A., Italy),<br />

Dr. Piero Ercole (Past A.T.I.V. President - Consulente),<br />

Dr. Nicola Favaro (<strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, Italy),<br />

Prof. Angelo Montenero (University of Parma)<br />

Ing. Alessandro Bandini,<br />

A.T.I.V. President<br />

Non Associated Members A.T.I.V. (without entitlement to vote):<br />

Prof. Ruud Beerkens (TNO, The Netherlands),<br />

Dr. Dave Fordham (Chameleon Business, United Kingdom),<br />

Dr.ssa Guglielmina Gnappi (University of Parma, Italy),<br />

Prof. Heiko Hessenkemper (University of Freiberg, Germany).<br />

From the left: Prof. Gianni Royer Carfagni - A.T.I.V. Vice President, Ing. Alessandro Bandini - A.T.I.V.<br />

President, Prof. Angelo Montenero - A.T.I.V. Board of Director, Dr. Piero Ercole - A.T.I.V. Past President<br />

31


3-<strong>2012</strong><br />

associazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

A.T.I.V. CONFERENCES<br />

I A.T.I.V. Conference - Parma, 9 December 1985<br />

Update on raw materials for the glass industries and issues to improve<br />

II A.T.I.V. Conference - Parma, 3 October 1986<br />

Furnaces for Glass Production; situation and perspectives<br />

III A.T.I.V. Conference - Parma, 2 October 1987<br />

Glass melting: which energy?<br />

IV A.T.I.V. Conference - Parma, 7 October 1988<br />

Refractories for glass industry: situation and perspectives<br />

V A.T.I.V. Conference - Parma, 29 September 1989<br />

Cullet use in the glass industry: situation and perspectives<br />

VI A.T.I.V. Conference - Parma, 12 October 1990<br />

Development in moulding machines for the production of containers and table-ware<br />

VII A.T.I.V. Conference - Parma, 27 September 1991<br />

Recent development on production tube line and next working machine for the production of table ware with pressed-blown-shot<br />

and welding stems processes<br />

VIII A.T.I.V. Conference - Parma, 30 October 1992<br />

Glass for pharmaceutical industry: actual situation and perspectives<br />

IX A.T.I.V. Conference - Parma, 1 October 1993<br />

Glass container and table ware production lines control in the glass industry<br />

X A.T.I.V. Conference - Parma, 23 September 1994<br />

Packaging technology for glass industry<br />

XI A.T.I.V. Conference - Parma, 24 November 1995<br />

Collection, treatment and use of cullet: regulatory and technical aspects<br />

XII A.T.I.V. Conference - Parma, 20 September 1996<br />

Glass containers for packaging of food and beverages; regulatory aspects and productive<br />

XIII A.T.I.V. Conference - Parma, 10 October 1997<br />

Automation in the glass industry<br />

XIV A.T.I.V. Conference - Parma, 23 October 1998<br />

Energy, Quality, Environment<br />

XV International A.T.I.V. Conference - Parma, 15 -17 September 1999<br />

Glass Industry Towards 2000<br />

XVI A.T.I.V. Conference - Parma, 29 September 2000<br />

Reduction of environmental impact of glass industry in compliance with Community rules IPPCBAT<br />

XVII International A.T.I.V. Conference - Parma, 28 September 2001<br />

Glass conditioning<br />

XVIII International A.T.I.V. Conference - Parma, 20 September 2002<br />

Hollow Glass, Flat Glass. Recent technological developments<br />

XIX International A.T.I.V. Conference - Parma, 26 September 2003<br />

The control of quality and process for improving and development in the glass production<br />

A.T.I.V. Conference - Parma, 8 October 2004<br />

Logistic and glass<br />

XX International A.T.I.V. Conference - Parma, 14-16 September 2005<br />

Modern technologies e techniques for glass production<br />

XXI International A.T.I.V. Conference - Parma, 21-22 September 2006<br />

Kyoto protocol: risks and opportunities for glass industries<br />

XXII International A.T.I.V. Conference - Parma, 28 September 2007<br />

Raw materials for glass industries<br />

XXIII Convegno A.T.I.V. - Parma, 20-21 November 2008<br />

Adding value to glass<br />

XXIV International A.T.I.V. Conference Parma, 9-10 July 2009<br />

Today’s Challenges for Glass<br />

XXV International A.T.I.V. Conference - Parma, 18-19 November 2010<br />

Glass When Technology Meets Design<br />

GT Session: Glass Technology<br />

BG: Building with Glass<br />

XXVI International A.T.I.V. Conference - Parma, 27-28 October 2011<br />

Energy Effi cient & Environmental Sound Glass Production & Glass Products<br />

XXVII International A.T.I.V. Conference - Parma, 15-16 November <strong>2012</strong><br />

From a grain of sand to the strength of a structure<br />

Hollow & Flat Glass Session: innovations in raw materials<br />

Engineering & Architectural Session: special glass structures<br />

32


associazioni Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

As always, the efforts of President and Board of Directors will be made to ensure the growth of our Association,<br />

in order to make it more representative at National and European levels and aim at passing on<br />

to young technicians, engineers, chemists, technologists in glass and in production processes the greatest<br />

amount of useful technical and scientifi c information that our organisation can provide, by working<br />

in closer co-operation with glass-related authorities, organisations and consortia, as well as with glass<br />

producers and suppliers of equipment and raw materials. This will increase the exchange of experiences<br />

and gui<strong>del</strong>ines to organise future activities.<br />

In these months the A.T.I.V. membership recruitment drive is open; you can become an active member<br />

of the Association by downloading the form from our web-site (www.ativ-online.it) and submitting by fax<br />

(to the number + 39-0525-404229) or e-mail (ativ@ativ-online.it) the form - duly fi lled in - together with<br />

the receipt for the payment of the annual fee amounting to 110.00 Euros.<br />

This fee, which is used to fi nance the organisation of our activities, also gives you the following advantages:<br />

• subscription to GlassWorldWide, one of the largest selling international magazines on glass<br />

• electronic subscription to <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> magazine<br />

• a reduction on participation fees in case of Conferences and Courses<br />

• free participation to A.T.I.V. Days.<br />

A.T.I.V., with its strength in its historical members, wants to increase opportunities for all members and<br />

organise various activities to involve and arouse the interest of the greatest number of professionals.<br />

Among the various initiatives being planned, we would like to highlight:<br />

• 21 June <strong>2012</strong> - The new Italian regulatory framework on structural use of glass. What will change?<br />

A.T.I.V. Day as an introductory meeting to a more specifi c course which will be organised in early<br />

2013, addressed to professional engineers, architects and companies concerned.<br />

• 15-16 November <strong>2012</strong> - XXVII International A.T.I.V. Conference<br />

From a grain of sand to the strength of a structure<br />

Hollow Flat Glass Session: innovations in raw materials<br />

Engineering & Architectural Session: special glass structures<br />

The Congress, organised in two sessions, will be devoted to the use of raw materials and cullet in<br />

glassware and to the design and study of glass structures, with particular reference to the criteria to<br />

use fl at glass.<br />

• 21-24 September 2014 - 12th ESG Conference and XXIX Convegno A.T.I.V.<br />

ESG Conference will be organized in co-operation with <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> and hosted<br />

by University of Parma. The technical tracks will focus on specifi c needs of glass industries and in<br />

particular we would like to investigate and discuss about: Glass Technology, Glass & Environment,<br />

Properties & Measures, Special Glass, Safety & Hygiene, Glass in Architecture.<br />

33


3-<strong>2012</strong><br />

manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

EUROPEAN SOCIETY OF GLASS<br />

11ª Conferenza Internazionale<br />

Maastricht, 3-6 <strong>giugno</strong> <strong>2012</strong><br />

La Conferenza di Maastricht ha<br />

visto la partecipazione di 575<br />

tecnici, leggermente inferiore<br />

alla edizione precedente svoltasi<br />

a Magdeburgo nel <strong>giugno</strong> 2010.<br />

Prevalente la presenza di <strong>del</strong>egati<br />

tedeschi, dato che si è svolta<br />

in contemporanea la riunione<br />

annuale <strong>del</strong>la 86 a giornata <strong>del</strong>la<br />

DGG, l’associazione tedesca<br />

dei tecnici <strong>del</strong> vetro, tradizionalmente<br />

molto frequentata.<br />

L’European Society of Glass<br />

- ESG - è una associazione scientifica<br />

senza scopo di lucro che<br />

raggruppa gli organismi scientifici<br />

europei che si occupano di<br />

scienza e tecnologia <strong>del</strong> vetro.<br />

Poiché il suo scopo è quello di<br />

promuovere la conoscenza e lo<br />

scambio tra esperti universitari e<br />

dei centri di ricerca con i tecnici<br />

<strong>del</strong>le industrie, la ESG organizza<br />

ogni due anni una conferenza<br />

internazionale per promuovere<br />

gli obiettivi statutari.<br />

L’undicesima edizione ha avuto<br />

luogo a Maastricht dal 3 al 6<br />

<strong>giugno</strong> scorso presso il Centro<br />

Congressi MECC; è stata organizzata<br />

dal National Committee<br />

Netherlands’s Glass Industry<br />

- NCNG - e dalla German<br />

Society of Glass Technology<br />

- DGG. Durante il Congresso<br />

si sono svolti i lavori <strong>del</strong>l’86°<br />

Annual Meeting <strong>del</strong>la DGG, i<br />

lavori annuali <strong>del</strong>la Commissione<br />

Internazionale <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

- ICG -, la riunione di diversi<br />

Technical Committee <strong>del</strong>la<br />

stessa ICG, il Glass Trend<br />

Seminar dedicato a “Glass<br />

Technology”, il Council <strong>del</strong>la<br />

ESG.<br />

La responsabilità <strong>del</strong>l’European<br />

Society of Glass è stata<br />

assegnata con una cerimonia<br />

ufficiale di passaggio di consegne<br />

alla SSV, il cui Direttore<br />

Generale, il dr. Stefano<br />

Manoli, assume quindi la carica<br />

di Presidente ESG per il<br />

biennio <strong>2012</strong>-2014.<br />

Circa 200 le presentazioni di<br />

studi e esperienze, ripartite in 22<br />

sessioni a tema, unanimemente<br />

considerate eccessive per tre<br />

giorni di lavoro, riducendo di<br />

conseguenza la partecipazione<br />

di gran parte dei congressisti ai<br />

lavori più attraenti.<br />

Molto minore il numero dei<br />

poster (25) che sono stati esposti<br />

nella stessa sede, che hanno<br />

riguardato gli stessi temi <strong>del</strong>le<br />

sessioni.<br />

I lavori <strong>del</strong>la Commissione Internazionale<br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> hanno<br />

previsto la riunione di dodici<br />

Technical Committees e <strong>del</strong><br />

Council che ha provveduto al<br />

conferimento <strong>del</strong> Premio V.<br />

Gottardi al miglior giovane ricercatore<br />

(dr. Tshyoshi Honma,<br />

34


manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Università di Nagoka - Japan),<br />

alla nomina <strong>del</strong> prof. Shou Peng<br />

<strong>del</strong>la China Triumph International<br />

Engineering Co. di Shanghai<br />

come nuovo Presidente per il<br />

triennio <strong>2012</strong>-2015 e, evento raramente<br />

accaduto in passato, alla<br />

nomina <strong>del</strong> dr. Fabiano Nicoletti<br />

alla carica di Presidente Onorario,<br />

per meriti particolari. Tale<br />

nomina, in considerazione <strong>del</strong>la<br />

lunga esperienza <strong>del</strong> dr. Nicoletti<br />

alla SSV e <strong>del</strong>la particolare<br />

reputazione nel settore vetrario<br />

internazionale, è stato motivo di<br />

particolare soddisfazione.<br />

Quattro i lavori presentati da<br />

relatori italiani: quelli <strong>del</strong>la<br />

SSV sono stati due, uno sulla vetrificazione<br />

e sul riuso dei rifiuti<br />

industriali (progetto VALIRE) e<br />

uno sulla sostituzione <strong>del</strong>l’arsenico<br />

nei vetri artistici muranesi.<br />

SSV era inoltre presente tra gli<br />

autori di un rapporto sull’affinaggio<br />

e la presenza dei gas<br />

nel vetro fuso curato dal TC14<br />

<strong>del</strong>l’ICG.<br />

La prossima edizione <strong>del</strong>la<br />

Conferenza ESG, la dodicesima,<br />

si terrà in Italia nel settembre<br />

2014, presso il Campus<br />

<strong>del</strong>l’Università di Parma;<br />

sarà organizzata dalla SSV e<br />

dall’ATIV, con il supporto di<br />

Assovetro e <strong>del</strong>l’Università degli<br />

Studi di Parma. Nei prossimi<br />

numeri dedicheremo ampio<br />

spazio a questo appuntamento<br />

che si svolgerà nel nostro Paese<br />

dopo più di vent’anni e sarà<br />

occasione di confronto e valorizzazione<br />

<strong>del</strong>la comunità vetraria<br />

nazionale.<br />

LE STANZE DEL VETRO<br />

Da settembre <strong>2012</strong><br />

sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia<br />

Un progetto pluriennale <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Giorgio Cini dedicato<br />

allo studio e alla valorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’arte vetraria veneziana,<br />

realizzato in collaborazione<br />

con Pentagram Stiftung<br />

A questo scopo la Fondazione<br />

Cini costituirà - all’interno <strong>del</strong><br />

proprio Istituto di Storia <strong>del</strong>l’Arte<br />

- un apposito Centro Studi<br />

che promuoverà:<br />

a) la costituzione progressiva<br />

di un archivio generale <strong>del</strong><br />

vetro veneziano, che possa es-<br />

La Fondazione Giorgio Cini in<br />

collaborazione con Pentagram<br />

Stiftung - fondazione privata di<br />

diritto elvetico che ha per scopo<br />

statutario la promozione e il sostegno<br />

<strong>del</strong>l’arte e <strong>del</strong>la cultura<br />

vetraria contemporanea e storica,<br />

in particolar modo quella veneziana<br />

- annuncia l’avvio de Le<br />

Stanze <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, un progetto culturale<br />

pluriennale per lo studio e<br />

la valorizzazione <strong>del</strong>l’arte vetraria<br />

veneziana <strong>del</strong> Novecento.<br />

35


3-<strong>2012</strong><br />

manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Il Chiostro <strong>del</strong> Palladio<br />

sere messo a disposizione <strong>del</strong>la<br />

comunità scientifica e favorire<br />

la valorizzazione e il rilancio<br />

<strong>del</strong>l’arte vetraria;<br />

b) la creazione di una biblioteca<br />

specializzata, all’interno<br />

<strong>del</strong>la propria biblioteca di storia<br />

<strong>del</strong>l’arte;<br />

c) l’organizzazione di seminari,<br />

convegni e laboratori destinati<br />

a studiosi e artisti interessati alla<br />

storia, alle tecnologie e agli sviluppi<br />

<strong>del</strong>l’arte vetraria;<br />

d) l’istituzione di borse di studio<br />

specificamente destinate a<br />

ricercatori interessati al tema;<br />

e) l’organizzazione periodica di<br />

mostre <strong>del</strong> vetro veneziano.<br />

“Il progetto - dichiara Pasquale<br />

Gagliardi, Segretario Generale<br />

<strong>del</strong>la Fondazione Cini - è coerente<br />

con la missione che lo statuto<br />

assegna alla nostra Fondazione,<br />

che è quella di contribuire<br />

a valorizzare tutte le manifestazioni<br />

<strong>del</strong>la civiltà veneziana,<br />

e si inserisce nella tradizione<br />

- avviata da Gianfranco Folena<br />

con lo studio dei libretti d’opera,<br />

<strong>del</strong>la scenografi a teatrale, <strong>del</strong>la<br />

coreosofi a - di legittimare e dare<br />

piena dignità scientifi ca a forme<br />

d’arte sovente ritenute, a torto,<br />

‘decorative’ e minori”.<br />

Considerata la grande importanza<br />

<strong>del</strong>la vetreria Venini nel<br />

panorama <strong>del</strong>la produzione vetraria<br />

<strong>del</strong> XX secolo, il progetto<br />

prevede la realizzazione di una<br />

serie organica di mostre monografiche<br />

dedicate di volta in volta<br />

agli artisti e agli architetti che<br />

hanno disegnato e progettato per<br />

la Venini. Tali mostre, curate da<br />

Marino Barovier, saranno organizzate<br />

- in tendenziale coincidenza<br />

con le Biennali Arte e<br />

Architettura - a partire dal <strong>2012</strong><br />

e fino a tutto il 2021, e corredate<br />

da volumi che, nel loro insieme,<br />

costituiranno il catalogo ragionato<br />

<strong>del</strong>la vetreria Venini. La<br />

prima di queste mostre sarà<br />

dedicata a Carlo Scarpa e organizzata<br />

in coincidenza con la<br />

Biennale Architettura <strong>2012</strong>.<br />

“La compilazione <strong>del</strong> catalogo<br />

ragionato - dichiara il curatore<br />

scientifico Marino Barovier -<br />

sarà possibile anche per l’eccezionale<br />

possibilità di consultare<br />

l’archivio Venini, che viene reso<br />

accessibile per la prima volta<br />

proprio in questa occasione<br />

grazie alla generosa disponibilità<br />

<strong>del</strong>la Venini Spa. Il prezioso<br />

materiale documentario, che<br />

comprende tra l’altro disegni<br />

originali e foto storiche, consen-<br />

36


manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

tirà di far luce sui vari aspetti e<br />

di narrare in maniera inedita,<br />

ma scientifi camente corretta, un<br />

episodio importante <strong>del</strong>l’epoca<br />

d’oro <strong>del</strong> vetro veneziano <strong>del</strong><br />

Novecento”.<br />

Nell’ottica di valorizzare l’arte<br />

vetraria nel suo complesso, il<br />

progetto <strong>del</strong>le Stanze <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

si propone altresì di organizzare<br />

eventi e iniziative, anche in collaborazione<br />

con le principali istituzioni<br />

cittadine e internazionali,<br />

in primo luogo la Fondazione<br />

Musei Civici Venezia, il Museo<br />

<strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> di Murano e Università<br />

Ca’ Foscari, Venezia, dedicate<br />

sia alla promozione degli artisti<br />

contemporanei (quali Eliasson,<br />

Mertz e Richter, per citarne alcuni)<br />

che hanno utilizzato il vetro<br />

come mezzo espressivo originale<br />

e medium <strong>del</strong>la propria poetica,<br />

sia alla valorizzazione e allo<br />

studio dei principali produttori<br />

e <strong>del</strong>le più importanti collezioni<br />

di vetro presenti nel panorama<br />

mondiale.<br />

L’accuratezza e il rigore <strong>del</strong>le attività<br />

svolte nell’ambito <strong>del</strong> progetto<br />

saranno garantite da un comitato<br />

scientifico che comprende<br />

- oltre a Giuseppe Pavanello,<br />

direttore <strong>del</strong>l’Istituto di Storia<br />

<strong>del</strong>l’Arte <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Giorgio Cini e a Nico Stringa,<br />

docente di storia <strong>del</strong>l’arte contemporanea<br />

all’Università Ca’<br />

Foscari, Venezia - noti esperti<br />

<strong>del</strong>l’arte vetraria quali Rosa<br />

Barovier Mentasti, Laura de<br />

Santillana, Marino Barovier,<br />

David Landau.<br />

Il centro <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> progetto<br />

sarà l’isola di San Giorgio<br />

Maggiore a Venezia, sede <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Cini. Secondo una<br />

ripartizione che si ispira, metaforicamente,<br />

al celebre motto<br />

<strong>del</strong>l’ordine dei benedettini “ora<br />

et labora”, la Fondazione destinerà<br />

alle Stanze <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> spazi<br />

appositi e diversi alle diverse attività.<br />

Il lavoro di ricerca (ora)<br />

sarà svolto all’interno <strong>del</strong> grande<br />

complesso bibliotecario <strong>del</strong>la<br />

Nuova Manica Lunga, dove saranno<br />

ricavati spazi atti ad ospitare<br />

un archivio generale <strong>del</strong><br />

vetro veneziano e una biblioteca<br />

specializzata. Gli studiosi e<br />

gli artisti in residenza interessati<br />

a questa forma espressiva saranno<br />

accolti nel campus, contiguo<br />

alla Nuova Manica Lunga, <strong>del</strong><br />

Centro Internazionale di Studi<br />

<strong>del</strong>la Civiltà Italiana “Vittore<br />

Branca”.<br />

Le esposizioni (labora) saranno<br />

invece allestite all’interno di uno<br />

spazio progettato ad hoc, al piano<br />

terra <strong>del</strong>l’edificio situato nell’ala<br />

ovest <strong>del</strong>l’ex convitto <strong>del</strong>l’isola<br />

di San Giorgio. Il restauro, affidato<br />

agli architetti Annabelle<br />

Selldorf di New York, Fabrizio<br />

Cattaruzza e Francesco<br />

Millosevich di Venezia, sarà<br />

completato entro l’estate e doterà<br />

il progetto <strong>del</strong>le Stanze <strong>del</strong><br />

<strong>Vetro</strong> di un centro espositivo<br />

specializzato di circa 650 metri<br />

quadrati che potrà ospitare, oltre<br />

alle mostre, simposi, convegni<br />

o altri eventi dedicati al vetro e<br />

all’arte vetraria.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.cini.it<br />

Crediti foto:<br />

by courtesy<br />

Fondazione Giorgio Cini<br />

Sotto, il chiostro <strong>del</strong> Buora<br />

37


3-<strong>2012</strong><br />

manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

“CARLO SCARPA. VENINI 1932 - 1947”<br />

sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia<br />

Mostra<br />

“Carlo Scarpa.<br />

Venini 1932 - 1947”<br />

Sede<br />

Isola di San Giorgio Maggiore<br />

Venezia<br />

Date<br />

dal 29 agosto<br />

al 29 novembre <strong>2012</strong><br />

Sopra: “Sommersi”, Design Carlo Scarpa, 1934-36, Venini & C.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.cini.it<br />

Crediti foto:<br />

by courtesy<br />

Fondazione Giorgio Cini<br />

Il 29 agosto <strong>2012</strong> apre al pubblico<br />

sull’Isola di San Giorgio<br />

Maggiore a Venezia la mostra<br />

“Carlo Scarpa. Venini 1932 -<br />

1947” a cura di Marino Barovier.<br />

L’esposizione ricostruisce attraverso<br />

più di 300 opere il percorso<br />

creativo di Carlo Scarpa negli<br />

anni in cui operò come direttore<br />

artistico per la vetreria Venini<br />

(dal 1932 al 1947).<br />

Aperta fino al 29 novembre<br />

<strong>2012</strong>, la mostra costituisce la<br />

prima iniziativa pubblica de Le<br />

Stanze <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>, progetto culturale<br />

pluriennale avviato dalla<br />

Fondazione Giorgio Cini in<br />

collaborazione con Pentagram<br />

Stiftung per lo studio e la valorizzazione<br />

<strong>del</strong>l’arte vetraria veneziana<br />

<strong>del</strong> Novecento.<br />

L’inaugurazione <strong>del</strong>la mostra<br />

“Carlo Scarpa. Venini 1932 -<br />

1947” coincide con l’apertura<br />

di un nuovo spazio espositivo<br />

permanente, che ospiterà negli<br />

anni una serie di mostre monografiche<br />

e collettive dedicate ad<br />

artisti internazionali, contemporanei<br />

e non, che hanno utilizzato<br />

il vetro, nell’arco <strong>del</strong>la loro carriera,<br />

come strumento originale<br />

di espressione e mezzo di ricerca<br />

di una propria personale poetica.<br />

38


manifestazioni<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

L’obiettivo è di mostrare le innumerevoli<br />

potenzialità di questa<br />

materia, e di riportare il vetro al<br />

centro <strong>del</strong> dibattito e <strong>del</strong>la scena<br />

artistica internazionale.<br />

La mostra “Carlo Scarpa. Venini<br />

1932 - 1947” si articola attorno<br />

ad una selezione di più di<br />

300 opere progettate dall’architetto<br />

veneziano Carlo Scarpa<br />

negli anni in cui operò come<br />

direttore artistico per la vetreria<br />

Venini (dal 1932 al 1947),<br />

alcune <strong>del</strong>le quali esposte per la<br />

prima volta e provenienti da collezioni<br />

private e musei di tutto il<br />

mondo.<br />

Le opere sono suddivise in una<br />

trentina di tipologie che si differenziano<br />

per tecnica di esecuzione<br />

e per tessuto vitreo (dai vetri<br />

sommersi alle murrine romane,<br />

dai corrosi ai vetri a pennellate).<br />

Il materiale esposto comprende<br />

anche prototipi e pezzi unici, disegni<br />

e bozzetti originali, insieme<br />

a foto storiche e documenti<br />

d’archivio.<br />

La mostra offre un’occasione di<br />

riflessione sul significato e l’importanza<br />

<strong>del</strong>l’esperienza <strong>del</strong> design<br />

nell’opera di Carlo Scarpa,<br />

che al periodo muranese deve la<br />

sua vocazione sperimentale e<br />

artigiana, e propone un interessante<br />

confronto tra l’attività<br />

di Scarpa-designer e quella di<br />

Scarpa-architetto.<br />

“Carlo Scarpa. Venini 1932 -<br />

1947” inaugura il programma<br />

di mostre ideate con il progetto<br />

Le Stanze <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> che si terranno<br />

con cadenza annuale fino<br />

al 2021, dedicate agli artisti e ai<br />

designer che nell’arco <strong>del</strong> Novecento<br />

hanno disegnato e progettato<br />

per la vetreria Venini.<br />

Questi progetti espositivi sono<br />

attuabili anche grazie alla possibilità<br />

di consultare l’archivio<br />

Venini il quale - creduto perso in<br />

un incendio che colpì la fornace<br />

muranese all’inizio degli anni<br />

settanta - è stato di recente riscoperto.<br />

L’archivio comprende documenti<br />

originali, foto storiche,<br />

disegni e bozzetti risalenti ai primi<br />

anni <strong>del</strong> Novecento. Reso accessibile<br />

per la prima volta nella<br />

sua completezza, esso consentirà<br />

di narrare in maniera inedita<br />

la storia <strong>del</strong>l’arte vetraria<br />

<strong>del</strong> secolo appena trascorso.<br />

In corrispondenza di ciascuna<br />

esposizione è prevista la pubblicazione,<br />

a cura <strong>del</strong>l’editore,<br />

di un catalogo ragionato che, a<br />

completamento <strong>del</strong>l’intero ciclo<br />

espositivo, si costituirà come un<br />

importante strumento di studio e<br />

di ricerca.<br />

Sopra, “Corrosi”, Design Carlo Scarpa,<br />

1936-38, Venini & C.<br />

Sotto, “Mezza fi ligrana”, Design Carlo<br />

Scarpa, 1932-36, Venini & C.<br />

39


3-<strong>2012</strong><br />

agenda<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Agenda <strong>2012</strong><br />

June<br />

3-6<br />

6-7<br />

13-16<br />

13-16<br />

14<br />

21<br />

24-28<br />

July<br />

2-6<br />

2-6<br />

15-19<br />

September<br />

5-7<br />

12-14<br />

19-20<br />

23-26<br />

October<br />

1-2<br />

1-3<br />

23-26<br />

November<br />

15-16<br />

Agenda 2013<br />

Maastrich<br />

The Netherlands<br />

Tallin<br />

Estonia<br />

Moscow<br />

Russia<br />

Toledo (Oh.)<br />

USA<br />

Stoke-on-Trent<br />

UK<br />

Parma<br />

Italy<br />

Breda<br />

The Netherlands<br />

St. Malo<br />

France<br />

Montpellier<br />

France<br />

Chicago (Ill.)<br />

USA<br />

Cambridge<br />

UK<br />

Las Vegas (Nev.)<br />

USA<br />

Aachen<br />

Germany<br />

Goslar<br />

Germany<br />

Arques<br />

France<br />

Cincinnati (Oh.)<br />

USA<br />

DÜsseldorf<br />

Germany<br />

Parma<br />

Italy<br />

11th ESG Conference, European Society of Glass Science and Technology (incorporating: the 86 t h DGG<br />

Annual Meeting, ICG Annual Meeting, Glass Trend Seminar “Glass Technology”, Plansee Session and a<br />

session “Laser applications”)<br />

e-mail: dgg@hvg-dgg.de - www.hvg-dgg.de<br />

11th Glass Stress Summer School<br />

e-mail: info@glasstress.com - www.glasstress.com<br />

Mir stekla <strong>2012</strong> - 14th International Exhibition for Glass Products, Manufacturing, Processing and<br />

Finishing Technology<br />

e-mail: info@expocentr.it - www.expocentre-europe.at<br />

Glass Art Society 42nd Annual Conference, celebrating the 50th Anniversary of Studio Glass “Roots”<br />

www.glassart.org<br />

Furnace Solutions 7th Annual Conference, organized by the Society of Glass Technology (SGT) focusing<br />

on practical problems in glass melting<br />

www.furnacesolutions.com<br />

Giornata A.T.I.V.: “Il nuovo quadro normativo italiano sull’uso strutturale <strong>del</strong> vetro. Cosa cambierà?”<br />

Centro Congressi Santa Elisabetta Campus Universitario<br />

www.ativ-online.it<br />

ICCG <strong>2012</strong>, International Conference on Coatings on Glass and Plastics<br />

e-mail: koich10@attglobal.net - www.iccg.eu<br />

ISNOG <strong>2012</strong>, International Symposium on Non-Oxide Glasses and New Optical Glasses<br />

e-mail: jean-luc.adam@univ-rennes1.fr<br />

4th ICG Summer School<br />

e-mail: j.m.parker@sheffi eld.ac.uk<br />

4th International Congress on Ceramics<br />

e-mail: mmahan@ceramics.org - ceramics.org/?page_id=6128<br />

SGT Annual Meeting <strong>2012</strong><br />

www.sgt.org<br />

GlassBuild America<br />

e-mail: attend@glassbuildingamerica.com - www.glassbuildamerica.com<br />

55th Colloquium on Refractories<br />

ECREF - European Centre for Refractories GmbH<br />

www.feuerfest-kolloquium.de<br />

10th International Symposium on Crystallization from Glasses and Liquids.<br />

e-mail: joachim.deubener@tu-clausthal.de - www.crystallization-<strong>2012</strong>.de<br />

XXII ICF/EDG Technical Exchange Conference hosted by Arc International<br />

73rd Conference on Glass Problems - Annual Conference organized by the Glass Manufacturing Industry<br />

Council (GMIC) in conjuction with Alfred University<br />

www.introequipcon.com<br />

Glasstec <strong>2012</strong><br />

International Trade Fair for Glass Production - Processing - Products<br />

www.glasstec-online.com<br />

XXVII A.T.I.V. Conference: “From a grain of sand to the strength of a structure”<br />

Hollow & Flat Glass Session: innovations in raw materials.<br />

Engineering & Architectural Sessions: special glass structures<br />

Centro Congressi Santa Elisabetta Campus Universitario<br />

www.ativ-online.it<br />

June<br />

2-7<br />

July<br />

1-5<br />

Agenda 2014<br />

San Diego (Cal.)<br />

USA<br />

Prague<br />

The Czech Republic<br />

PacRim 10, 10th Pacific Rim Conference on Ceramic and Glass Technology<br />

e-mail: mmaham@ceramics.org - www.pacrim10.org<br />

XXIII International Congress on Glass<br />

email: secretary@czech-glass-society.cz<br />

September<br />

22-25<br />

Parma<br />

Italy<br />

ESG 2014:<br />

A.T.I.V. (Associazione Tecnici Italiani <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>) - <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

e-mail: ferrari@ativ-online.it - www.ativ-online.it<br />

40


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

“Vetri infrangibili e chimicamente<br />

resistenti sviluppati specificatamente<br />

per applicazioni<br />

farmaceutiche”: è questa la definizione<br />

di un obiettivo ideale<br />

per agli anni a venire, espressa<br />

da uno dei partecipanti al Seminario<br />

ICG che ha avuto luogo a<br />

Berlino il 12 marzo scorso.<br />

Esperti internazionali <strong>del</strong>la superficie<br />

<strong>del</strong> vetro e <strong>del</strong>l’industria<br />

farmaceutica si sono scambiati<br />

nel corso <strong>del</strong>la giornata spunti<br />

e riflessioni sulle prospettive di<br />

ricerca e sviluppo <strong>del</strong> settore,<br />

nella comune convinzione che si<br />

tratta di una <strong>del</strong>le più importanti<br />

applicazioni <strong>del</strong> futuro.<br />

Il Seminario è il seguito di una<br />

serie di analoghe iniziative promosse<br />

da ICG dal 2008 su altri<br />

settori di R&D nelle applicazioni<br />

vetrarie e i cui risultati sono<br />

stati pubblicati nel recente volume<br />

“Making Glass Better”<br />

edito da Klaus Bange e Marion<br />

Weissenberger-Eibl.<br />

Il Seminario è stato organizzato<br />

sulla base di relazioni ad invito<br />

ed ogni esperto aveva a disposizione<br />

30 minuti di presentazione,<br />

seguiti da altri 30 minuti<br />

di discussione. Ai relatori è stato<br />

chiesto di illustrare in modo<br />

chiaro e anche con una positiva<br />

provocazione le attività su cui<br />

erano chiamati a riferire; in particolare<br />

sono stati invitati a sottolineare<br />

alcuni passaggi, tra cui:<br />

• quali risultati e quali successi<br />

ci si può aspettare entro il<br />

2025?<br />

• quali sono le sfide più importanti<br />

nello specifico settore?<br />

• quali invece saranno gli ostacoli<br />

degli sviluppi futuri?<br />

• quali le conquiste attese entro<br />

il 2025 e quando verosimilmente<br />

si realizzeranno?<br />

La giornata è stata introdotta da<br />

una presentazione su “Il vetro<br />

come principale materiale da<br />

imballaggio: problemi attuali<br />

e prospettiva personale”, curata<br />

da Georg Rössling, Presidente<br />

<strong>del</strong>la Parenteral Drug Association-PDA<br />

Europa, frutto di<br />

una esperienza di vent’anni che<br />

ha consentito di illustrare la situazione<br />

<strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong>l’arte <strong>del</strong><br />

settore secondo una prospettiva<br />

autorevole.<br />

Nella relazione successiva, “Necessità<br />

future richieste al vetro<br />

da parte <strong>del</strong>l’Industria Farmaceutica:<br />

punto di vista <strong>del</strong>l’utilizzatore<br />

finale”, Ronald G.<br />

Iacocca ha chiesto di migliorare<br />

le proprietà <strong>del</strong> vetro in quanto<br />

materiale.<br />

La posizione <strong>del</strong> settore industriale<br />

di trasformazione <strong>del</strong> vetro<br />

è stata oggetto di numerosi<br />

interventi.<br />

Seminario<br />

Internazionale<br />

sui vetri per<br />

applicazioni<br />

farmaceutiche:<br />

prospettive di<br />

ricerca e sviluppo<br />

Berlino, 12 marzo <strong>2012</strong><br />

41


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Ha iniziato Volker Rupertus<br />

con un intervento che aveva per<br />

tema “Come possiamo soddisfare<br />

le aspettative sui contenitori<br />

di vetro da parte <strong>del</strong>le<br />

industrie farmaceutiche?”,<br />

seguito da Daniele Zuccato che<br />

ha illustrato l’argomento “Nuovi<br />

obiettivi in una industria di<br />

trasformazione di vetro per<br />

uso farmaceutico”.<br />

Emanuel Guadagnino ha descritto<br />

le attuali conoscenze<br />

scientifiche sull’interazione superficie-vetro<br />

contenuto con un<br />

intervento su “Interazione vetro-farmaco.<br />

Panoramica sul<br />

fenomeno <strong>del</strong>la laminazione:<br />

le sue cause, la tempestiva diagnosi<br />

e le prospettive future”.<br />

Aspetti più attinenti al settore<br />

produttivo sono stati invece illustrati<br />

da Bruno Renter con<br />

una relazione su “Modifica <strong>del</strong>la<br />

superficie e miglioramento<br />

<strong>del</strong> processo di produzione per<br />

soddisfare le prossime esigenze<br />

<strong>del</strong> mercato”.<br />

L’ultimo relatore, Wigand Weirich,<br />

ha invece illustrato il tema<br />

<strong>del</strong>la tappatura con un intervento<br />

su “Caso di studio: sistemi<br />

di chiusura dei contenitori di<br />

vetro e rapporto con le formulazioni”.<br />

Nella discussione finale sono<br />

stati evidenziati i risultati emersi<br />

nel corso <strong>del</strong> seminario e valutato<br />

il tempo necessario per svi-<br />

luppare e ultimare le ricerche sui<br />

differenti argomenti.<br />

A breve termine (2015) ci si può<br />

aspettare una migliore comprensione<br />

<strong>del</strong> meccanismo di interazione<br />

vetro-prodotto farmaceutico,<br />

ivi compresi i fenomeni<br />

di <strong>del</strong>aminazione, gli effetti di<br />

adsorbimento e l’influenza derivante<br />

da macromolecole di farmaco.<br />

Argomenti quali la variabilità<br />

<strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> vetro, l’estrazione<br />

e la dissoluzione di metalli<br />

pesanti e lubrificanti potrebbero<br />

essere problemi risolti nello<br />

stesso lasso di tempo.<br />

A più lungo termine (2020) sono<br />

stati invece considerati la fragilità<br />

<strong>del</strong> vetro e i problemi che ne<br />

derivano nel corso <strong>del</strong>la manipolazione<br />

e <strong>del</strong> trasporto, nonché<br />

la contaminazione di particelle,<br />

l’effetto di olio di silicone e la deattivazione<br />

di grandi molecole.<br />

È stato infine auspicato che<br />

l’ICG attivi un nuovo Technical<br />

Committee dedicato al vetro per<br />

uso farmaceutico.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

klaus.bange@live.de<br />

fabiano.nicoletti@stevanatogroup.com<br />

42


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Nel 2011 hanno scoperto la birra<br />

7 milioni di neo consumatori.<br />

Che portano a 36 milioni il<br />

numero dei suoi appassionati.<br />

Una ricerca ISPO/AssoBirra<br />

rivela che la birra è la bevanda<br />

alcolica preferita dagli italiani<br />

<strong>maggio</strong>renni “under 44” e,<br />

nella <strong>maggio</strong>ranza dei casi, viene<br />

bevuta, responsabilmente, a<br />

tavola. Si conferma regina dei<br />

pasti fuori casa, dove è ormai<br />

l’alternativa più leggera e meno<br />

alcolica al vino - che invece resta<br />

il preferito nei pasti “domestici”<br />

degli italiani. A trainare il<br />

trend birra i consumatori sporadici<br />

(+40%) e quelli abituali<br />

(+20%), ma anche un consumo<br />

sempre più al femminile: sono<br />

ormai 16 milioni le consumatrici<br />

di birra, pari al 62,7% <strong>del</strong>le<br />

italiane <strong>maggio</strong>renni, che la<br />

scelgono soprattutto per il suo<br />

gusto e perché è poco alcolica,<br />

conveniente e di tendenza.<br />

In 12 mesi il “partito” degli estimatori<br />

<strong>del</strong>la birra è aumentato di<br />

7 milioni di persone, portando a<br />

36 milioni il totale dei suoi consumatori.<br />

A rivelarlo è la ricerca<br />

ISPO/AssoBirra “Gli italiani e<br />

la birra 2011”, che per il quindicesimo<br />

anno consecutivo studia<br />

l’evoluzione dei consumi e<br />

<strong>del</strong>la percezione di chiare, rosse<br />

e scure. Secondo l’indagine, realizzata<br />

su un campione di 1200<br />

individui rappresentativo <strong>del</strong>la<br />

popolazione italiana <strong>maggio</strong>renne,<br />

in un anno il consumo totale<br />

dichiarato di birra passa infatti<br />

dal 58,5% al 72,4% dei nostri<br />

connazionali: un aumento pari al<br />

14% <strong>del</strong> totale dei <strong>maggio</strong>renni<br />

che posiziona oggi la birra sullo<br />

stesso piano <strong>del</strong> vino, che ha<br />

un bacino di estimatori - rive-<br />

la la ricerca realizzata da ISPO<br />

per conto di AssoBirra - pari al<br />

79,5% <strong>del</strong>la popolazione.<br />

Questo cambiamento, che nei<br />

numeri assume i tratti di una<br />

svolta epocale, è certificato dal<br />

fatto che oggi la birra risulta<br />

essere, in assoluto, la bevanda<br />

alcolica preferita degli italiani<br />

under 44 anni, centrando in<br />

pieno, dunque, quella generazione<br />

di trenta-quarantenni che<br />

sempre più presta attenzione al<br />

cibo e alle bevande in una logica<br />

di curiosità e passione crescenti.<br />

Solo dai 45 anni in su il<br />

vino riafferma con decisione il<br />

suo primato nel gradimento <strong>del</strong><br />

Belpaese, con un gap crescente,<br />

nei confronti <strong>del</strong>la birra, che<br />

sale con l’aumentare <strong>del</strong>l’età.<br />

Dati confermati da una ricerca<br />

Vinitaly/Confcommercio, da<br />

cui emerge che il consumatore<br />

Birra,<br />

in un anno 7 milioni<br />

di consumatori<br />

in più<br />

Oggi è la bevanda<br />

alcolica preferita<br />

dai 30-40enni.<br />

Piace sempre più<br />

alle donne, si beve<br />

soprattutto a tavola<br />

Crediti foto: assobirra.it<br />

43


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

abituale di vino ha, mediamente,<br />

più di 50 anni. In altre parole, se<br />

chiediamo agli italiani qual è la<br />

bevanda alcolica preferita in assoluto,<br />

la popolazione si divide<br />

per età: gli under 44 rispondono<br />

soprattutto birra e gli over 45 soprattutto<br />

votano vino.<br />

Ma, al di là dei numeri assoluti,<br />

colpisce l’approccio, sempre<br />

più responsabile, al consumo<br />

<strong>del</strong>la birra, ormai connotato<br />

nell’area <strong>del</strong>l’assaggio e <strong>del</strong>la<br />

degustazione. A trainare questo<br />

trend positivo è, infatti, soprattutto<br />

la fascia dei consumatori che<br />

la bevono meno di una volta a<br />

settimana, aumentati in un anno<br />

di quasi il 40% (passando dal<br />

26,3% al 35,3%), mentre crescono<br />

<strong>del</strong> 20% quelli “abituali”, che<br />

si concedono lo sfizio di una birra<br />

almeno una volta a settimana (da<br />

24,6% a 29,9%). Sostanzialmente<br />

invariata, anzi, in leggero ribasso<br />

di -0,4%, la percentuale di<br />

quanti (3,6 milioni, pari al 7,2%)<br />

la consumano tutti i giorni.<br />

Secondo indizio <strong>del</strong>la “maturità”<br />

di questa bevanda, per gli<br />

italiani la birra è ormai a tutti<br />

gli effetti una bevanda da<br />

pasto. La beviamo quasi sempre<br />

in accompagnamento al<br />

cibo, come consigliano i nutrizionisti.<br />

In quest’ambito, la birra<br />

si conferma bevanda regina:<br />

soprattutto nei pasti dei giorni<br />

festivi al ristorante (42,6%) e<br />

nelle cene fuori dei giorni feriali<br />

(30,9%). Del resto, sono<br />

ormai più di 300 i ristoranti<br />

forniti di carta <strong>del</strong>le birre, per<br />

non parlare <strong>del</strong>le pizzerie, dove<br />

l’accoppiata “pizza & birra” è<br />

una bandiera <strong>del</strong> gusto low cost<br />

da oltre 30 anni.<br />

La riduzione <strong>del</strong>la “forbice”<br />

tra birra e vino è evidente se<br />

si analizza l’andamento <strong>del</strong>l’ultimo<br />

decennio. Otto anni fa non<br />

c’era storia: per ogni italiano che<br />

al ristorante ordinava una birra,<br />

ce ne erano 2 che bevevano<br />

vino. Oggi invece la situazione<br />

si è equilibrata, con - addirittura<br />

- un leggero vantaggio per<br />

la bionda. Che, nei pasti fuori<br />

casa <strong>del</strong> fine settimana affianca<br />

il vino (42,6% la birra, 41,9%<br />

il nettare di Bacco), mentre in<br />

quelli feriali lo supera ormai di<br />

circa 2 punti percentuali, 21,8%<br />

a 19,6%. Numeri ancora più rilevanti<br />

se consideriamo che negli<br />

ultimi 12 mesi il numero di italiani<br />

che escono a cena fuori nei<br />

giorni festivi è praticamente raddoppiato,<br />

passando da 11 a quasi<br />

20 milioni di persone. Tutt’altra<br />

situazione, invece, nei pasti in<br />

casa, dove il vino resta, di gran<br />

lunga, la bevanda preferita dagli<br />

italiani (dopo l’acqua minerale),<br />

e vanta un consumo superiore di<br />

quasi 5 volte a quello <strong>del</strong>la birra.<br />

“La ricerca di quest’anno <strong>del</strong>inea<br />

un panorama inedito <strong>del</strong><br />

bere bene degli italiani dove la<br />

birra gioca fi nalmente un ruolo<br />

di primo piano - afferma Filippo<br />

Terzaghi, direttore di AssoBirra -<br />

Il fatto che la crescita <strong>del</strong> numero<br />

dei suoi appassionati sia caratterizzata<br />

dal consumo a pasto,<br />

e quindi moderato e responsabile,<br />

premia l’impegno per<br />

la promozione <strong>del</strong>la cultura di<br />

prodotto portate avanti in questi<br />

anni dall’industria <strong>del</strong>la birra”.<br />

Oggi la distanza tra sessi nel<br />

consumo di birra si sta sempre<br />

più riducendo. Su un totale di<br />

36 milioni di amanti <strong>del</strong>la birra,<br />

44


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

A proposito di birra e consumo<br />

responsabile di alcol, tema sul<br />

quale AssoBirra è attiva da diversi<br />

anni con diverse iniziative<br />

di informazione e sensibilizzaaccanto<br />

a circa 20 milioni di uomini<br />

ci sono oltre 16 milioni di<br />

donne, pari al 62,7% <strong>del</strong>le italiane<br />

<strong>maggio</strong>renni. Sarà anche<br />

merito <strong>del</strong> venir meno di alcuni<br />

antichi pregiudizi: scende infatti<br />

<strong>del</strong> -11% la percentuale di quanti<br />

ritengono che la birra gonfi, o<br />

<strong>del</strong>la scoperta <strong>del</strong>la sua anima<br />

gastronomica nel suo sapersi<br />

adattare a tante pietanze <strong>del</strong>la<br />

nostra cucina, come conferma il<br />

calo, di ben 16 punti percentuali,<br />

di quanti bevono birra solo con<br />

la pizza (che passano in un anno<br />

dal 46,9% al 30,9%).<br />

Ma quali sono i motivi di questo<br />

successo? Tra quanti bevono<br />

più birra rispetto a 2-3 anni fa,<br />

il 61% dichiara di averlo fatto<br />

perché “esce più spesso con gli<br />

amici” e “ha più occasioni di<br />

berla all’happy hour”, mentre<br />

per il 28% è “il suo tipico gusto”<br />

leggermente amaro e schiumoso,<br />

a farla preferire rispetto<br />

ad altre bevande. Inoltre è “poco<br />

alcolica” (10%) e “rinfrescante”<br />

(8,9%).<br />

Sarà per questo che la metà degli<br />

italiani (50,2%) preferisce bere<br />

birra rispetto ad altri alcolici<br />

d’estate o quando fa caldo in<br />

generale. E un italiano su quattro<br />

(25,1%) la sceglie “per una cena<br />

leggera in famiglia o con gli amici”,<br />

premiandone un gusto che<br />

non copre i sapori ma li accompagna<br />

e apporto calorico contenuto,<br />

come anche quanti (15%)<br />

la bevono “in pausa pranzo”.<br />

Molto forte anche la componente<br />

socializzante di questa<br />

bevanda: la birra è la bevanda<br />

alcolica preferita dagli italiani<br />

“quando esco con gli ami-<br />

ci” (39,7%) o quando “guardo<br />

la partita in tv” (31,3%), o più<br />

semplicemente “per rilassarsi a<br />

casa” (21,4%).<br />

In valori assoluti, la ricerca<br />

ISPO/AssoBirra conferma che<br />

è il fattore gusto, per 6 italiani<br />

su 10, il principale motivo<br />

di scelta di questa bevanda; il<br />

16,5% dei consumatori beve birra<br />

perché “è leggera”, e c’è anche<br />

un significativo 8,7% che la<br />

sceglie “per abitudine”.<br />

L’ultimo anno consolida l’immagine<br />

positiva di questa bevanda:<br />

cresce la percezione che la birra<br />

sia rinfrescante (7,2 in una scala<br />

da 1 a 10), naturale (7), piacevolmente<br />

amara, conveniente (6,8),<br />

facilmente digeribile (6,6), poco<br />

alcolica (6,4) adatta a tutti gli<br />

ambienti e le occasioni (6,3) e<br />

adatta al gusto femminile (7,1).<br />

Uomini e donne risultano essere<br />

“uniti” dalla birra chiara, che<br />

si conferma la tipologia di birra<br />

preferita in tutte le occasioni di<br />

consumo, ad esclusione <strong>del</strong> dopo<br />

cena a casa o in un locale, dove<br />

è insidiata da birre più corpose e<br />

dalle birre speciali. A decretare<br />

il successo di questa “famiglia”<br />

(che comprende gli stili lager,<br />

pils, light e analcolica) il gusto,<br />

certo, ma anche il fatto di essere<br />

la birra più versatile e leggera, la<br />

più conosciuta e la meno alcolica.<br />

Adatta ad accompagnare un<br />

pasto ma anche ad essere gustata<br />

da sola.<br />

45


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

zione per il “bere responsabile”,<br />

la ricerca ISPO/AssoBirra<br />

ha evidenziato che per 1 italiano<br />

su 2 alcol e guida resta il tema<br />

più “caldo” che dovrebbe essere<br />

privilegiato per una campagna<br />

sociale. Confermando che l’intuizione<br />

di realizzare la seconda<br />

edizione di “O bevi o guidi” (in<br />

corso fino a fine <strong>giugno</strong>) è stata<br />

una scelta azzeccata. Allo stesso<br />

tempo aumentano, rispetto<br />

all’anno scorso, gli italiani favorevoli<br />

a campagne rivolte alla<br />

dissuasione <strong>del</strong> bere per le donne<br />

in gravidanza (che raddoppiano<br />

dal 6,3 al 13,1%) e all’aiuto ai<br />

genitori per impostare un corretto<br />

dialogo con i figli sull’alcol,<br />

opzione passata dal 37,3 al 41%.<br />

Fonte:<br />

www.assobirra.it<br />

AGC presenta<br />

il suo primo vetro<br />

a triplo strato<br />

d’argento<br />

AGC Glass Europe ha sviluppato<br />

il suo primo vetro dotato di<br />

un triplo strato d’argento fornendo<br />

così al mercato un prodotto<br />

innovativo e dando vita in<br />

questo modo ad una nuova generazione<br />

di vetrate.<br />

Disponibile sul mercato da ottobre<br />

2011, Stopray Ultravision<br />

50 è un vetro ad alta selettività<br />

che riflette perfettamente la luce<br />

naturale e al tempo stesso consente<br />

un perfetto controllo solare<br />

e un ottimo isolamento termico.<br />

La trasmissione luminosa (TL<br />

= 49%) risponde alle più elevate<br />

esigenze di costruzione degli<br />

edifici ad uso uffici.<br />

Il controllo solare consente di<br />

ottenere un fattore solare molto<br />

basso (FS = 23%), e ciò permette<br />

una riduzione significativa<br />

dei costi derivanti dall’utilizzo<br />

<strong>del</strong>l’aria condizionata.<br />

Questo tipo di vetrate permette<br />

di ridurre in modo significativo<br />

le spese di illuminazione e di<br />

climatizzazione in modo che si<br />

possa così godere solo ed esclusivamente<br />

dei benefici <strong>del</strong> sole.<br />

Fonte:<br />

UST VERRE<br />

46


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Si è tenuta il 9 <strong>maggio</strong> scorso a<br />

Milano, presso il Circolo <strong>del</strong>la<br />

Stampa, la presentazione ufficiale<br />

<strong>del</strong>le Guida “Il <strong>Vetro</strong> per la<br />

sicurezza in edilizia”. Si tratta<br />

di uno strumento operativo rivolto<br />

soprattutto ai tecnici dei<br />

Comuni e <strong>del</strong>la PA, promosso<br />

da Assovetro (Associazione<br />

Nazionale Industriali <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong>)<br />

e Ancitel Energia e Ambiente<br />

per contribuire allo sviluppo di<br />

un approccio consapevole rispetto<br />

al tema <strong>del</strong>la sicurezza in<br />

edilizia: l’obiettivo è di favorire<br />

una adeguata conoscenza<br />

<strong>del</strong>la problematica e <strong>del</strong>le normative<br />

tecniche sulla sicurezza<br />

degli elementi vetrari, al fine di<br />

promuovere scelte efficaci nella<br />

progettazione e nella programmazione<br />

degli interventi manutentivi<br />

<strong>del</strong> patrimonio edilizio<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione.<br />

Il lavoro presentato - utile anche<br />

ai progettisti e alle aziende <strong>del</strong><br />

settore <strong>del</strong>le costruzioni - è stato<br />

realizzato grazie a un tavolo tecnico<br />

coordinato da Assovetro e<br />

Ancitel Energia e Ambiente, al<br />

quale hanno partecipato tecnici<br />

<strong>del</strong>le Aziende <strong>del</strong> settore vetrario<br />

e i Comuni di Genova, Montevarchi<br />

(AR), Oriolo Romano<br />

(VT), Pessano con Bornago<br />

(MI) e Prato.<br />

“I Comuni - afferma Filippo<br />

Bernocchi, Delegato <strong>del</strong>l’Ufficio<br />

di Presidenza ANCI alle<br />

Politiche per l’Ambiente e<br />

all’Energia - hanno importanti<br />

responsabilità in tema di<br />

sicurezza dei cittadini e degli<br />

utenti: si pensi, per esempio,<br />

alle scuole. Come amministratori<br />

locali dobbiamo infatti ogni<br />

giorno affrontare complessi pro-<br />

blemi legati alla manutenzione<br />

<strong>del</strong> patrimonio edilizio pubblico<br />

oppure alla costruzione di nuove<br />

strutture destinate alla collettività.<br />

Proprio per queste ragioni<br />

è importante che dal mondo dei<br />

Comuni venga un forte segnale<br />

di cambiamento culturale sulla<br />

corretta applicazione degli standard<br />

normativi e tecnici esistenti,<br />

che pongano la qualità e la<br />

sicurezza <strong>del</strong> patrimonio edilizio<br />

come uno degli obiettivi prioritari.<br />

La sensibilità, le esperienze<br />

e le professionalità dei Comuni<br />

in questo campo sono notevoli;<br />

tuttavia è necessario fornire alle<br />

Amministrazioni locali gli strumenti<br />

operativi e di supporto per<br />

orientarsi in uno scenario tecnico-normativo<br />

complesso e di<br />

non sempre facile applicazione.<br />

Ben venga, quindi, la collaborazione<br />

con il mondo <strong>del</strong>le Imprese<br />

in una trasparente e fattiva azione<br />

di cambiamento”.<br />

Oltre all’edilizia abitativa e alle<br />

scuole, gli impianti sportivi, gli<br />

uffici e gli ospedali sono le tipologie<br />

di edifici pubblici in relazione<br />

ai quali progettisti, profes-<br />

Il ruolo <strong>del</strong> vetro<br />

e la sicurezza<br />

in edilizia:<br />

presentazione<br />

<strong>del</strong>le linee guida<br />

Assovetro - Ancitel<br />

energia e ambiente<br />

Una collaborazione<br />

tra i Comuni italiani e<br />

l’Industria <strong>del</strong> vetro<br />

per favorire scelte<br />

progettuali e manutentive<br />

degli edifi ci pubblici<br />

che garantiscono<br />

la sicurezza<br />

di utenti e cittadini<br />

47


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

sionisti e tecnici <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Amministrazione sono continuamente<br />

chiamati ad operare, programmando<br />

e progettando interventi<br />

di manutenzione ordinaria<br />

e straordinaria che garantiscano<br />

- tra le altre cose - l’incolumità<br />

dei beni e dei cittadini, che come<br />

lavoratori, utenti o visitatori si<br />

trovano ad utilizzare gli spazi di<br />

attività o di relazione propri <strong>del</strong><br />

patrimonio edilizio pubblico.<br />

Nella progettazione e nella realizzazione<br />

<strong>del</strong>le architetture<br />

contemporanee, come noto, il<br />

vetro è utilizzato sempre più<br />

non solo per gli infissi, ma anche<br />

come elemento costruttivo,<br />

applicabile nelle più disparate<br />

soluzioni architettoniche, che<br />

trovano spazio nella costruzione<br />

di edifici pubblici contribuendo<br />

a dar loro un’impronta moderna<br />

e di compenetrazione tra l’ambiente<br />

interno e quello esterno.<br />

“Il nostro principale obiettivo<br />

- afferma Domenico Molina,<br />

Vicepresidente dei Produttori<br />

<strong>Vetro</strong> Float per l’edilizia di<br />

Assovetro - è quello di offrire<br />

agli operatori <strong>del</strong> settore e alle<br />

Amministrazioni locali le nostre<br />

competenze e dettagliate informazioni<br />

sulle caratteristiche di<br />

sicurezza dei prodotti vetrari per<br />

l’edilizia, affi nché, attraverso<br />

questa collaborazione, esse possano<br />

attuare scelte progettuali<br />

effi caci. L’idea di promuovere<br />

questo connubio tra pubblico e<br />

privato nasce infatti dalla consapevolezza<br />

che, nonostante una<br />

sempre <strong>maggio</strong>re attenzione sul<br />

tema <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’edilizia, i<br />

margini di miglioramento siano<br />

enormi, dal punto di vista <strong>del</strong>la<br />

sicurezza e dei canoni costrutti-<br />

vi, sia a livello di progettazione<br />

che di interventi sugli edifi ci”.<br />

Le “Linee Guida” che sono state<br />

presentate nel corso <strong>del</strong>l’incontro<br />

forniscono agli Uffici comunali<br />

competenti indicazioni e<br />

strumenti volti anche a facilitare<br />

l’introduzione nei regolamenti<br />

edilizi di elementi per la piena<br />

attuazione <strong>del</strong>la normativa vigente<br />

in tema di sicurezza, promuovendo<br />

l’utilizzo di prodotti<br />

vetrari conformi alla normativa<br />

UNI 7697.<br />

Il documento fornisce inoltre al<br />

progettista e al tecnico comunale<br />

elementi utili sia alla progettazione<br />

di nuovi edifici che alla ristrutturazione<br />

<strong>del</strong>le strutture esistenti,<br />

facilitando mediante esempi<br />

estremamente chiari l’individuazione<br />

<strong>del</strong>la tipologia <strong>del</strong> prodotto<br />

vetrario che risponde meglio alle<br />

specifiche esigenze di sicurezza<br />

richieste dal contesto.<br />

Questo lavoro rappresenta pertanto<br />

uno strumento importante<br />

per i tecnici degli Enti locali e<br />

per i professionisti che, nell’operare<br />

le proprie scelte progettuali<br />

e manutentive, potranno trovarvi<br />

un valido e sicuro supporto tecnico<br />

al quale fare riferimento.<br />

Le Linee Guida sono disponibili<br />

sul sito di Ancitel Energia<br />

e Ambiente www.ea.ancitel.it e<br />

di Assovetro www.assovetro.it<br />

Fonte:<br />

www.ea.ancitel.it<br />

48


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

DuPont Glass Laminating Solutions<br />

annuncia il lancio commerciale<br />

<strong>del</strong>l’interstrato ionoplastico<br />

DuPont SentryGlas®<br />

N-UV, una nuova tecnologia di<br />

interstrato per vetro di sicurezza<br />

architettonico durevole con una<br />

trasmissione senza pari <strong>del</strong>la<br />

luce naturale UV all’interno di<br />

spazi che ospitano flora e fauna<br />

con particolari requisiti di illuminazione.<br />

Ron Hull, DuPont Advanced<br />

Interlayer Business Director,<br />

ha dichiarato: “La fornitura di<br />

un’illuminazione ad ampio spettro<br />

attraverso il vetro stratifi cato<br />

risulta particolarmente attraente<br />

per botanici e altri professionisti<br />

<strong>del</strong> mondo scientifi co. La nostra<br />

decisione di commercializzare e<br />

promuovere l’interstrato iono-<br />

plastico SentryGlas® N-UV per<br />

questo mercato fa seguito alla<br />

crescente domanda di questo<br />

prodotto unico in tutto il mondo.”<br />

Il progetto più recente in cui è<br />

stato utilizzato l’interstrato di<br />

DuPont ad alta trasmissione UV<br />

è il South Korea’s National Ecological<br />

Institute (NEI) “Ecorium”,<br />

un centro studi in costruzione<br />

dall’ampiezza di 33.090<br />

metri quadrati, che consta di più<br />

edifici e di una riserva naturale<br />

con diverse aree climatiche concepito<br />

secondo criteri sostenibili<br />

presso Seocheon-gun.<br />

Precedenti progetti sperimentali<br />

includono una popolare e pionieristica<br />

mostra sulla foresta<br />

pluviale amazzonica realizzata<br />

in interni presso il Museo <strong>del</strong>la<br />

DuPont Glass<br />

Laminating<br />

Solutions<br />

annuncia il lancio<br />

commerciale<br />

di un nuovo<br />

interstrato per<br />

vetri di sicurezza<br />

per un’elevata<br />

trasmissione dei<br />

raggi UV<br />

Si tratta <strong>del</strong>l’interstrato<br />

ionoplastico DuPont<br />

SentryGlas® N-UV<br />

49


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Scienza CosmoCaixa a Barcellona;<br />

il famosissimo giardino<br />

botanico di specie rare “Tropenhaus”<br />

di Berlino, e un centro di<br />

riabilitazione per <strong>del</strong>fini a naso di<br />

bottiglia ad Atlanta in Georgia.<br />

Per ciascun progetto, DuPont ha<br />

realizzato appositamente il suo<br />

interstrato ionoplastico ad alta<br />

resistenza senza usare bloccanti<br />

UV, consentendo la costruzione<br />

di pannelli di vetro stratificato<br />

con una migliorata trasmissione<br />

di luce ultravioletta <strong>del</strong>le bande<br />

UV-A e UV-B dalla lunghezza<br />

d’onda più corta.<br />

Mentre è invisibile alla specie<br />

umana, la luce UV è assolutamente<br />

necessaria per molte specie<br />

terrestri ed acquatiche per<br />

procurarsi il cibo, per l’accoppiamento,<br />

ottenendo così una<br />

giusta e sana crescita in un ambiente<br />

il più vicino possibile al<br />

loro habitat naturale.<br />

La <strong>maggio</strong>r parte dei vetri stratificati<br />

architettonici include filtri<br />

UV per proteggere tessuti interni<br />

e arredi dallo scolorimento e per<br />

evitare una prolungata esposizione<br />

<strong>del</strong>la pelle umana ai raggi<br />

UV. In confronto ad altri interstrati<br />

disponibili nell’industria<br />

<strong>del</strong> vetro stratificato, DuPont<br />

SentryGlas® N-UV non è reticolato<br />

o trattato, facendo affidamento<br />

piuttosto sulla stabilità<br />

intrinseca <strong>del</strong>lo ionoplasto per<br />

resistere alla degradazione o alla<br />

perdita di trasparenza provocate<br />

da una prolungata esposizione<br />

alla luce solare.<br />

Come una normale lastra ionoplastica,<br />

DuPont Sentry-<br />

Glas® N-UV offre fino a 100<br />

volte la rigidità e 5 volte la<br />

resistenza dei tradizionali interstrati<br />

per vetri di sicurezza,<br />

permettendo la realizzazione di<br />

vetri più grandi. Inoltre, se usato<br />

in combinazione con vetro ad<br />

elevata trasmissione, DuPont<br />

SentryGlas® N-UV può migliorare<br />

ulteriormente la trasmissione<br />

<strong>del</strong>la luce naturale.<br />

I vantaggi strutturali <strong>del</strong>l’interstrato<br />

SentryGlas® consentono<br />

di realizzare frequentemente<br />

vetri più sottili e vetrate con<br />

supporti minimi. L’eccezionale<br />

resistenza <strong>del</strong>l’interstrato all’ingresso<br />

di umidità e all’attacco<br />

chimico lo rendono ideale per<br />

progetti dai bordi aperti, anche<br />

in ambienti caldi e umidi.<br />

L’interstrato SentryGlas® N-UV<br />

è disponibile in lastre <strong>del</strong>lo spessore<br />

di 1.52 mm (0.060-in). Per<br />

aiutare gli scienziati e altri a<br />

esplorare idee progettuali per applicazioni<br />

<strong>del</strong> prodotto, DuPont<br />

mette a disposizione dei campioni<br />

di lastre di interstrato pronti<br />

per la stratificazione e per il test<br />

con il vetro più adatto per i progetti<br />

che si vogliono realizzare.<br />

Fonte:<br />

www.sentryglas.com<br />

50


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Sono stati scelti i vetri di AGC<br />

Glass Europe per due nuovissimi<br />

stadi costruiti per ospitare<br />

il campionato di calcio Euro<br />

<strong>2012</strong>.<br />

Nello Stadio Nazionale di Varsavia<br />

da 58mila spettatori - in<br />

cui si tengono l’incontro di apertura<br />

con il paese organizzatore e<br />

una <strong>del</strong>le semifinali <strong>del</strong>la manifestazione<br />

- sono stati utilizzati<br />

16.500 m2 di vetri AGC. Oltre<br />

ad ospitare gli eventi sportivi,<br />

il nuovo stadio dispone di spazi<br />

per accogliere uffici, negozi,<br />

bar, ristoranti, sale riunioni e<br />

tanto altro ancora. Nella facciata<br />

spicca il vetro con rivestimento<br />

Stopray Vision-50T; le sue proprietà<br />

di controllo solare permettono<br />

di mantenere le temperature<br />

nella struttura a livelli di assoluto<br />

comfort, ed è particolarmente<br />

apprezzato anche per il suo<br />

aspetto neutro. Per aumentare la<br />

sicurezza, questo vetro è stato assemblato<br />

con un vetro stratificato<br />

Stratobel per realizzare complessivamente<br />

ben 8.500 m2 di vetrate<br />

isolanti. Per la facciata, AGC<br />

ha consegnato anche 4.000 m2 di<br />

Planibel Chiaro smaltato.<br />

La copertura è stata realizzata<br />

con 4.000 m2 di vetri stratificati<br />

e temprati Stratobel 88.4 che<br />

garantiscono straordinarie prestazioni<br />

dal punto di vista meccanico<br />

e <strong>del</strong>la sicurezza.<br />

La PGE Arena di Danzica - che<br />

ospita gli incontri <strong>del</strong> Gruppo C<br />

e uno dei quarti di finale - può<br />

accogliere 41.500 spettatori. Per<br />

realizzare il primo livello e la<br />

zona riservata ai VIP sono stati<br />

forniti 2.000 m2 di vetri Planibel<br />

TopN+ (in versione stratificata<br />

di sicurezza Stratobel), selezionati<br />

per gli elevati livelli di isolamento<br />

termico e trasmissione<br />

luminosa.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.agc-glass.eu<br />

(sito corporate)<br />

Fonte:<br />

AGC Glass Europe -<br />

Communications<br />

Katia Hansen<br />

Tel: +32 (0)2 674 34 41<br />

katia.hansen@eu.agc.com<br />

Vetri AGC<br />

ed Euro <strong>2012</strong><br />

Per la realizzazione degli<br />

stadi di Varsavia e Danzica<br />

sono stati utilizzati quasi<br />

18.500 m2 di vetro prodotto<br />

e trasformato da AGC<br />

Lo Stadio Nazionale di Varsavia<br />

© PL.<strong>2012</strong><br />

51


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

La fusione <strong>del</strong> vetro<br />

filmata<br />

grazie alla luce<br />

<strong>del</strong> sincrotone<br />

La formazione <strong>del</strong> vetro fuso<br />

dalle polveri non ha più segreti<br />

per la scienza. Grazie infatti<br />

a uno studio effettuato al Cnrs,<br />

Centro Nazionale Ricerche<br />

Scientifiche francese, cui hanno<br />

partecipato anche l’Esrf (European<br />

Synchrotron Radiation<br />

Facility), l’Università di Tolosa<br />

e l’Inria (Istituto nazionale per<br />

le ricerche informatiche), è stato<br />

possibile visualizzare in tempo<br />

reale la trasformazione <strong>del</strong><br />

mix di polveri in vetro liquido.<br />

Il “film” è stato realizzato per<br />

mezzo <strong>del</strong>la luce di sincrotrone,<br />

uno dei fasci di raggi X<br />

prodotti all’Esrf, che hanno mostrato<br />

le reazioni chimiche che<br />

avvengono tra i singoli granelli<br />

degli ingredienti usati per produrre<br />

il vetro. Fra gli esperti, ha<br />

collaborato anche il ricercatore<br />

italiano Marco Di Michiel,<br />

<strong>del</strong>l’Esrf, mentre la coordinatrice<br />

Emmanuelle Gouillart fa<br />

parte <strong>del</strong>l’équipe <strong>del</strong> Cnrs. Gli<br />

ingredienti che compongono il<br />

vetro sono la sabbia quarzifera<br />

e i carbonati di calcio e sodio,<br />

polveri cristalline che fondono<br />

a temperature <strong>del</strong>l’ordine di<br />

1.700 gradi. Con l’aggiunta <strong>del</strong><br />

carbonato di calcio, si avviano<br />

reazioni chimiche che portano la<br />

temperatura ad abbassarsi fino a<br />

1.000 gradi e permettono la nascita<br />

<strong>del</strong> materiale vitreo.<br />

La ricerca ha rivelato l’importanza<br />

<strong>del</strong>la geometria dei granelli<br />

di silice e dei carbonati in<br />

queste reazioni iniziali. Questi<br />

infatti cambiano forma e posizione,<br />

come rivela il film, formando<br />

immagini tridimensionali in<br />

sequenza durante l’aumento <strong>del</strong>la<br />

temperatura, tra i 750 e i 930<br />

gradi. La sequenza di immagini<br />

in microtomografia conferma<br />

l’importanza di un buon contatto<br />

tra grani di diverse sostanze,<br />

dal momento che questi contatti<br />

determinano il fatto che la miscela<br />

si possa o meno trasformare<br />

in vetro allo stato liquido.<br />

Per esempio, è possibile che un<br />

grano di carbonato di calcio possa<br />

essere incorporato in una fase<br />

liquida amorfa altamente reattiva<br />

o che invece rimanga un difetto<br />

cristallino, a seconda <strong>del</strong>la presenza<br />

o meno di questi contatti.<br />

I ricercatori sono stati sorpresi<br />

dalla elevata reattività <strong>del</strong><br />

carbonato di sodio ancora<br />

allo stato solido: questi grani<br />

si muovono immediatamente<br />

prima che cominci la fusione, il<br />

che aumenta il numero di contatti<br />

con altri grani e facilita le<br />

reazioni. Le immagini ottenute,<br />

come conferma Di Michiel,<br />

hanno una risoluzione spaziale<br />

di circa 1,6 micron e lo<br />

studio, pubblicato sulla rivista<br />

Journal of the American Ceramic<br />

Society, potrebbe rivelarsi<br />

essenziale per una produzione<br />

<strong>del</strong> materiale più veloce, con<br />

minor dispendio energetico e a<br />

temperature più basse.<br />

Fonte:<br />

Journal of the American<br />

Ceramic Society<br />

52


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Dopo oltre 130 anni, il Dutch<br />

Jenever da 30° <strong>del</strong>la marca<br />

belga Filliers ha un packaging<br />

completamente nuovo. Ciò accade<br />

nell’ambito di una campagna<br />

di modernizzazione <strong>del</strong> packaging<br />

<strong>del</strong>la vasta gamma di liquori<br />

Jenever che la Filliers sta portando<br />

avanti con determinazione.<br />

“Vogliamo dare al ‘Jenever’<br />

un’immagine contemporanea<br />

senza sacrifi care la qualità e la<br />

tradizione <strong>del</strong> nostro prodotto”,<br />

afferma l’amministratore <strong>del</strong>egato<br />

Bernard Filliers. Frutto e<br />

crema liquore Jenever sono così<br />

ora confezionate nella nuova<br />

bottiglia.<br />

Filliers da 20 anni lavora in<br />

collaborazione con O-I per il<br />

packaging in vetro.<br />

“Tradizionale quando è necessario,<br />

moderno quando è possibile”.<br />

Con questo motto, la<br />

famiglia belga Filliers, proprietaria<br />

<strong>del</strong> marchio, è uno dei più<br />

importanti attori nel mercato <strong>del</strong><br />

Jenever. “Il mercato <strong>del</strong> Jenever<br />

è piccolo” - dice Bernard Filliers<br />

- “Canada, Belgio e Olanda<br />

sono i principali consumatori<br />

di questo liquore, insieme alle<br />

regioni confi nanti di Francia e<br />

Germania. Per rimanere vitali in<br />

tale mercato, non bisogna salvaguardare<br />

solo la qualità <strong>del</strong> prodotto,<br />

ma si deve anche assicurarne<br />

la crescita. La chiave <strong>del</strong><br />

nostro successo sta nel corretto<br />

bilanciamento fra tradizione e<br />

modernizzazione”.<br />

In anni recenti, questo rinnovamento<br />

è stato condotto anche attraverso<br />

il packaging. Nel 2010,<br />

Filliers prese la decisione di una<br />

nuova bottiglia per i liquori a<br />

base di frutti di ginepro e per la<br />

crema. “Volevamo fare tesoro di<br />

un’estetica contemporanea, impiegando<br />

una bottiglia moderna<br />

e minimalista senza dimenticare<br />

la storia pressoché unica <strong>del</strong>la<br />

nostra marca”.<br />

Patrick Waegemakers, manager<br />

di O-I in Benelux per birra,<br />

liquori e vino, aggiunge: “La<br />

bottiglia slanciata con le sue<br />

spalle prominenti è la rievocazione<br />

di una colonna stilizzata.<br />

La forma è stata accresciuta<br />

con una base più spessa e con<br />

una nuova elegante chiusura in<br />

nero o in argento. Sulla bottiglia<br />

la lettera F è stata elaborata a<br />

sbalzo. Tutti questi elementi sottolineano<br />

stile e qualità”.<br />

Con questo nuovo packaging<br />

Filliers vuole suggerire al consumatore<br />

nuove idee. Così sono<br />

state aggiunte all’etichetta sul<br />

retro <strong>del</strong>la bottiglia alcune ricette<br />

per cocktail, regolarmente<br />

aggiornate.<br />

Dal 1° aprile <strong>2012</strong>, anche la bottiglia<br />

<strong>del</strong> Dutch Jenever da 30°<br />

è stata rivisitata. Il liquore viene<br />

prodotto nella distilleria di Filliers<br />

a Bachte-Maria-Leerne in<br />

Belgio dal 1880. “L’autentico<br />

Dutch Jenever è fatto con vino<br />

di segale invecchiato in botti di<br />

quercia, un distillato di frumento<br />

e cereali, acqua di sorgente. E<br />

ancora esso viene fatto secondo<br />

la ricetta originale”, dice Bernard<br />

Filliers.<br />

La sua bottiglia verde è altrettanto<br />

riconoscibile quanto il sapore<br />

<strong>del</strong> Filliers a 30°. Tuttavia<br />

Filliers ha deciso di rinnovare<br />

Filliers sceglie una<br />

nuova bottiglia<br />

moderna, ma<br />

rimane fe<strong>del</strong>e al<br />

sapore<br />

La marca belga<br />

di Jenever (liquore<br />

a base di ginepro)<br />

ringiovanisce l’immagine<br />

con il packaging in vetro<br />

di O-I<br />

53


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

il packaging per questo prodotto:<br />

“Vogliamo far conoscere<br />

il Dutch Jenever, che è molto<br />

apprezzato da un pubblico più<br />

maturo, alla nuova generazione.<br />

Nulla nella ricetta <strong>del</strong> Dutch<br />

Jenever è cambiato. Vogliamo<br />

mantenere l’autenticità e la riconoscibilità<br />

<strong>del</strong> prodotto, ma allo<br />

stesso tempo dare al packaging<br />

un tratto più giovane e fantasioso.<br />

La nostra strategia è di fare<br />

in modo che il prodotto manifesti<br />

più effi cacemente la qualità per<br />

mezzo di un packaging in vetro<br />

più moderno e contemporaneo.<br />

In base alle prime reazioni, sembra<br />

avere successo. In comune<br />

con tutti gli altri nostri packaging<br />

in vetro, questa bottiglia è<br />

stata progettata e prodotta per<br />

Filliers da O-I, il leader mondiale<br />

<strong>del</strong> packaging in vetro”.<br />

Il fatto che il vetro ha il potere di<br />

trasmettere la qualità di un prodotto<br />

e di far emergere un brand<br />

sugli scaffali è stato magnificamente<br />

dimostrato da O-I nella<br />

sua campagna globale “Glass<br />

Is Life”. In questa campagna,<br />

i proprietari di marche, chef e<br />

ambientalisti spiegano i benefici<br />

derivanti dall’utilizzo <strong>del</strong> vetro.<br />

Bernard Filliers è convinto che<br />

“Nel nostro segmento, non c’è<br />

posto per altro packaging se non<br />

in vetro”.<br />

Si può vedere la campagna<br />

“Glass Is Life” nel sito<br />

www.glassislife.com<br />

e alla pagine di Facebook<br />

www.facebook.com/GlassIsLife.<br />

Presentazione di O-I.<br />

La Owens-Illinois, Inc. (NYSE:<br />

OI) è il <strong>maggio</strong>re produttore al<br />

mondo di contenitori in vetro<br />

e il partner preferito di molti dei<br />

principali produttori di alimenti<br />

e bevande a livello globale. Con<br />

un fatturato di 7,4 miliardi di dollari<br />

nel 2011, la società ha sede a<br />

Perrysburg in Ohio, Stati Uniti, e<br />

impiega oltre 24.000 dipendenti<br />

che operano in 81 stabilimenti<br />

situati in 21 paesi. O-I offre soluzioni<br />

di confezionamento in<br />

vetro sostenibili, efficaci e sicure<br />

a un mercato globale in crescita.<br />

Fonte:<br />

www.o-i.com<br />

Ufficio Stampa:<br />

www.adpersonam.eu<br />

54


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Il vecchio edificio <strong>del</strong>la prigione<br />

provinciale di Palencia, nella<br />

comunità di Castiglia e León<br />

in Spagna, è stato di recente<br />

convertito da Exit Arquitects<br />

in centro civico culturale. L’edificio<br />

<strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> XIX secolo,<br />

realizzato in murature portanti<br />

in stile neomudéjar, è composto<br />

essenzialmente da quattro padiglioni<br />

a due piani e da altri con<br />

un unico livello.<br />

La proposta mira a convertire la<br />

vecchia prigione in luogo che<br />

metta in risalto alcuni dei vecchi<br />

spazi, incorporandone a volte<br />

dei nuovi, a sostegno <strong>del</strong>la nuova<br />

destinazione d’uso. Si tratta<br />

di un intervento rispettoso <strong>del</strong>le<br />

preesistenze, a cui conferisce un<br />

aspetto contemporaneo, leggero<br />

e in cui la luce è protagonista.<br />

I padiglioni più importanti di due<br />

piani sono stati svuotati internamente<br />

ed è stato creato un nuovo<br />

sostegno strutturale, indipendente,<br />

per i solai e le coperture<br />

di nuova realizzazione. I nuovi<br />

edifici sono stati costruiti come<br />

un collegamento tra gli edifici<br />

esistenti per facilitarne le connessioni<br />

e per fornire una nuova immagine<br />

al Centro. Per introdurre<br />

la luce nell’edificio sono state rimosse<br />

le vecchie coperture di tegole,<br />

ormai in pessime condizioni,<br />

sostituite da altre di zinco in<br />

cui vi sono grandi lucernari che<br />

filtrano la luce nelle sale diafane.<br />

L’intero edificio è strutturato attorno<br />

a una grande hall che collega<br />

le quattro sale <strong>del</strong> vecchio<br />

carcere: si tratta di uno spazio<br />

aperto, supportato e illuminato<br />

solo da alcuni ‘lievi’ cortili cilindrici<br />

in vetro che ne costituiscono<br />

la spina dorsale. Per la<br />

sua posizione centrale, questo spazio<br />

funge da centro nevralgico<br />

<strong>del</strong> complesso e da spazio di distribuzione<br />

degli utenti che, attraversando<br />

il padiglione d’ingresso<br />

e reception, si dirigono verso le<br />

altre sale (di musica, di arti visive<br />

ecc.). Al piano superiore, illuminate<br />

da grandi lucernari in vetro,<br />

vi sono due sale polifunzionali<br />

per ospitare gruppi più ampi. Alla<br />

biblioteca sono invece riservate<br />

quelle che originariamente erano<br />

le celle dei carcerati. Le sale di<br />

lettura sono organizzate attorno<br />

a uno spazio centrale molto alto,<br />

una lanterna ottagonale che funge<br />

da distributore <strong>del</strong>le varie sale e in<br />

cui vi sono i nuclei verticali di comunicazione,<br />

le zone di controllo<br />

e gli uffici.<br />

L’accesso al Centro avviene attraverso<br />

un percorso perimetrale<br />

vetrato, molto leggero e<br />

luminoso, inteso come un filtro<br />

tra la città e l’attività all’interno.<br />

Exit Arquitects<br />

trasforma<br />

l’antica prigione<br />

in Centro Civico<br />

Elementi e percorsi vetrati<br />

conferiscono<br />

leggerezza e luminosità<br />

55


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Una trave esterna in acciaio strutturale<br />

funge da elemento di connessione<br />

tra le superfici vetrate e<br />

le antiche pareti in muratura.<br />

L’uso di materiali metallici<br />

come lo zinco per facciate e tetti,<br />

il vetro profilato u-glass nei<br />

corpi più bassi e nei lucernari,<br />

nonché gli schermi di alluminio<br />

come filtri di luce contribuiscono<br />

a conferire all’intervento un<br />

aspetto pseudo-industriale.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

Cecilia di Marzo<br />

www.archiportale.com<br />

A prova di graffio<br />

e di caffè, i piani<br />

in vetro Madras®<br />

Ecosat No-Scratch<br />

La sua superfi cie<br />

ha una resistenza ai graffi<br />

e alle macchie<br />

molto elevata<br />

Fonte:<br />

www.vitrealspecchi.it<br />

Tavoli, top cucina e bagno, banchi<br />

reception, piani d’appoggio e di<br />

lavoro sono soggetti quotidianamente<br />

al contatto con strumenti e<br />

oggetti che a lungo andare li danneggiano<br />

con graffi e segni permanenti.<br />

Il vetro Madras® Ecosat<br />

No-Scratch è la soluzione più<br />

innovativa al riguardo, messa a<br />

punto da Vitrealspecchi, azienda<br />

italiana leader nell’incisione chimica<br />

<strong>del</strong> vetro piano. La sua superficie<br />

finemente texturizzata e<br />

brillante ha una resistenza ai graffi<br />

molto elevata (livello 5) testata a<br />

norma UNI 9428:1989 e alle macchie<br />

(UNI EN 438-2:2005 e UNI<br />

EN 12720:2009).<br />

Ecosat No-Scratch è prodotto<br />

in lastre di misura 2250 x 3210<br />

mm, negli spessori da 6 a 15 mm,<br />

in colore chiaro ed extrachiaro.<br />

Temperabile, verniciabile, argentabile,<br />

risponde perfettamente ad<br />

ogni esigenza di trasformazione<br />

e permette di realizzare piani di<br />

grandi dimensioni per integrarsi<br />

al meglio in ogni ambito progettuale<br />

privato, pubblico o di lavoro.<br />

Infine, plus da non sottovalutare<br />

data la destinazione d’uso, Ecosat<br />

No-Scratch è bello da vivere:<br />

cristallino e “caldo” insieme,<br />

è estremamente piacevole al tatto<br />

e facilissimo da pulire: non assorbe<br />

e non si macchia, ed è quindi a<br />

prova d’impronta e… di caffè.<br />

Vitrealspecchi nasce nel 1939<br />

da un gruppo familiare che operava<br />

nella lavorazione industriale<br />

<strong>del</strong> vetro dagli inizi <strong>del</strong> secolo.<br />

Nella sede di Mariano Comense,<br />

l’attività è concentrata nella<br />

produzione di specchi, da cui<br />

il nome <strong>del</strong>l’azienda, che è una<br />

<strong>del</strong>le prime in Italia a dotarsi di<br />

un impianto automatico per la<br />

produzione in linea di specchi<br />

in lastre anche di grandi dimensioni.<br />

A metà degli anni Sessanta,<br />

Vitrealspecchi riprende<br />

lo studio di un’antica tecnica di<br />

lavorazione <strong>del</strong> vetro, l’incisione<br />

chimica, e brevetta il primo<br />

procedimento per la satinatura<br />

e l’incisione di lastre di float<br />

su scala industriale. Nasce<br />

così il marchio Madras®. Oggi<br />

Vitrealspecchi è un’azienda conosciuta<br />

ed apprezzata internazionalmente,<br />

con un’esperienza<br />

esclusiva nel settore <strong>del</strong>la satinatura<br />

e <strong>del</strong>l’incisione chimica <strong>del</strong><br />

vetro. I grandi progressi compiuti<br />

sul piano tecnico permettono<br />

di offrire lavorazioni particolari<br />

ed esclusive e tipologie di prodotti<br />

per i più diversi settori di<br />

applicazione, dall’edilizia, ai<br />

serramenti, all’arredamento.<br />

56


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

Lamberto Vallarino Gancia,<br />

Presidente di Federvini, ha<br />

aperto i lavori <strong>del</strong>l’Assemblea<br />

annuale svoltasi a Roma il 31<br />

<strong>maggio</strong> scorso sottolineando<br />

come, nonostante la difficile<br />

congiuntura internazionale,<br />

i vini e i mosti abbiano registrato<br />

un incremento <strong>del</strong> 12%,<br />

mentre i liquori e le acquaviti<br />

abbiano chiuso il 2011 registrando<br />

un aumento <strong>del</strong> 13%.<br />

Anche per il comparto degli<br />

aceti si registrano apprezzabili<br />

incrementi (+8,1%).<br />

Complessivamente, la produzione<br />

italiana ha toccato quota poco<br />

oltre i 40 milioni di hl per i vini<br />

con la vendemmia 2011 e intorno<br />

a 2 milioni di hl per il settore<br />

<strong>del</strong>le bevande spiritose: oltre il<br />

23,7% è stato destinato all’export.<br />

Servono politiche mirate e<br />

una <strong>maggio</strong>re attenzione agli stili<br />

di consumo giovanili. I prodotti<br />

alcolici occasione di socialità<br />

e ritrovo in famiglia.<br />

Tra i paesi <strong>maggio</strong>rmente attenti<br />

ai vini e mosti made in Italy si<br />

confermano la Germania (7 milioni<br />

di ettolitri) e il Regno Unito<br />

(3 milioni), mentre in ambito<br />

extra UE le esportazioni si sono<br />

concentrate soprattutto verso<br />

gli Stati Uniti (+36% in valore)<br />

con gli spumanti, e in Cina con<br />

vini e mosti che hanno raggiun-<br />

to una quota di export pari a 66<br />

milioni di Euro. Nonostante gli<br />

eventi drammatici <strong>del</strong> 2011, il<br />

Giappone ha registrato un +17%<br />

nelle importazioni di vini, mosti<br />

e spumanti.<br />

“Questi dati ci danno forza e ci<br />

confortano pur sapendo di operare<br />

in un contesto molto diffi -<br />

cile”, ha sottolineato Gancia.<br />

“Vorremmo vedere le istituzioni<br />

più attente alle esigenze <strong>del</strong>le<br />

imprese che intendono accedere<br />

ai mercati esteri. È arrivato il<br />

momento di scommettere seriamente<br />

sul made in Italy, visto il<br />

suo peso indiscusso nell’economia<br />

nazionale, soprattutto considerando<br />

l’impulso che può determinare<br />

sullo sviluppo”.<br />

Un primo punto di partenza, secondo<br />

Federvini, dovrebbe essere<br />

la immediata operatività <strong>del</strong>la<br />

nuova Agenzia per la Promozione<br />

all’Estero, nata dall’Istituto<br />

per il Commercio con l’Estero.<br />

Federvini - Federazione Italiana<br />

Industriali Produttori Esportatori<br />

ed Importatori di Vini, Acquaviti,<br />

Liquori, Sciroppi, Aceti<br />

ed affini - è l’unico organismo<br />

italiano in Europa che rappresenta<br />

e promuove lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>le imprese impegnate nella<br />

produzione di vini, liquori, acquaviti,<br />

aceti, sciroppi e succhi<br />

d’uva. Federvini rappresenta<br />

un comparto produttivo di antica<br />

tradizione che da sempre<br />

è parte rilevante <strong>del</strong>la cultura e<br />

<strong>del</strong>l’imprenditoria italiana, costituendo<br />

tra l’altro la prima<br />

voce <strong>del</strong>l’export agroalimentare<br />

italiano. Attraverso Federalimentare,<br />

Federvini aderisce al<br />

sistema nazionale di rappresen-<br />

Assemblea Federvini:<br />

il valore <strong>del</strong><br />

comparto vini,<br />

liquori, acquaviti<br />

e aceti<br />

L’assemblea annuale<br />

si è svolta a Roma<br />

il 31 <strong>maggio</strong> <strong>2012</strong><br />

57


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

tanza <strong>del</strong>le imprese operato da<br />

Confindustria. A livello europeo<br />

è anche membro fondatore <strong>del</strong>le<br />

Associazioni Europee <strong>del</strong> Vino<br />

(CEEV, Comité Européen des<br />

Enterprises Vins), degli Spiriti<br />

(CEPS, The European Spirits<br />

Organizations) e <strong>del</strong>l’Aceto<br />

(CPIV, Comité Permanent International<br />

du Vinaigre) e, a livello<br />

internazionale, <strong>del</strong>la FIVS<br />

(International Federation of Wines<br />

and Spirits).<br />

La Federazione esprime inoltre,<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la <strong>del</strong>egazione<br />

ufficiale italiana, propri rappresentanti<br />

in numerosi gruppi di<br />

lavoro <strong>del</strong>l’OIV (Organisation<br />

Internazionale de la Vigne et<br />

du Vin), così come <strong>del</strong>egati Federvini<br />

siedono nel Comitato<br />

Nazionale per la Tutela e la<br />

Valorizzazione <strong>del</strong>le Denominazioni<br />

d’Origine e <strong>del</strong>le Indicazioni<br />

Geografiche Tipiche.<br />

A completare il quadro <strong>del</strong>l’attività<br />

internazionale, svolta ri-<br />

spetto alle tematiche <strong>del</strong> settore,<br />

Federvini intrattiene costanti<br />

contatti con i più importanti organismi<br />

mondiali tra cui l’OMS<br />

(Organizzazione Mondiale <strong>del</strong>la<br />

Sanità), il WTO (Organizzazione<br />

Mondiale <strong>del</strong> Commercio),<br />

WIPO (Organizzazione Mondiale<br />

Proprietà Intellettuale),<br />

TTB (Alcohol, Tabacco, Tax<br />

and Trade Bureau), FDA (Food<br />

and Drug Administration), Consiglio<br />

d’Europa e FAO.<br />

Fonte:<br />

www.beverfood.com<br />

Ufficio Stampa:<br />

Federvini - MSL Italia<br />

roberta.dalverme@mslgroup.com<br />

Crediti foto:<br />

Federvini - MSL Italia<br />

58


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

La Ardagh Glass ha recentemente<br />

ricevuto il premio Carbon’s<br />

Trust Energy Efficiency<br />

<strong>del</strong>la Manifacturing Awards.<br />

L’azienda ha infatti ampiamente<br />

ridotto le emissioni di CO 2<br />

di circa 25.000 tonnellate, ottenendo<br />

un risparmio di più di<br />

165.000 euro.<br />

Il premio alla Ardagh è stato<br />

assegnato dal Segretario di Stato<br />

scozzese Michael Moore durante<br />

la cena di premiazione annuale<br />

<strong>del</strong>la Scottish Engineering.<br />

In quella sede è stato elogiato<br />

l’approccio accurato e metodico<br />

nel conseguimento <strong>del</strong> risparmio<br />

di energia, di anidride carbonica<br />

e dei costi nello stabilimento di<br />

Irvine (Scozia).<br />

L’azienda ha ricevuto anche un<br />

encomio particolare per aver<br />

realizzato dispositivi a velocità<br />

variabile nei vari processi di<br />

produzione, portando così una<br />

grande innovazione all’interno<br />

<strong>del</strong>l’industria che produce contenitori<br />

di vetro.<br />

Paul Wedgwood, direttore <strong>del</strong>la<br />

Carbon Trust Scotland, ha<br />

affermato: “Il lavoro intrapreso<br />

dal gruppo Ardagh e i risultati<br />

raggiunti sono un ottimo esempio<br />

di come un’impresa possa<br />

riuscire a risparmiare denaro e<br />

allo stesso tempo salvaguardare<br />

l’ambiente diventando così<br />

‘energy effi cient’. L’azienda ha<br />

notevolmente migliorato i vari<br />

aspetti <strong>del</strong> processo di produzione<br />

dei contenitori di vetro e continua<br />

a dimostrare il suo impegno<br />

per il miglioramento <strong>del</strong>l’effi<br />

cienza energetica sia nella sede<br />

di Irvine che nelle altre sedi presenti<br />

in Europa”.<br />

Ray Blackwell, direttore <strong>del</strong>lo<br />

stabilimento di Irvine, ha così<br />

commentato: “Siamo felici di<br />

ricevere questo riconoscimento<br />

per il lavoro che tutti noi abbiamo<br />

portato avanti per ridurre<br />

l’impatto sia sull’ambiente che<br />

in generale sul business <strong>del</strong>la<br />

Ardagh. Desideriamo ringraziare<br />

la Carbon Trust per il<br />

continuo sostegno al gruppo di<br />

Irvine”.<br />

Fonte:<br />

www.Irvineherald.co.uk<br />

Stabilimento<br />

Ardagh ottiene<br />

riconoscimento<br />

ufficiale per<br />

l’utilizzo dei<br />

metodi innovativi<br />

di risparmio<br />

energetico<br />

Ridotte<br />

le emissioni di CO 2<br />

di circa 25.000 tonnellate<br />

59


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Comfort abitativo<br />

e requisiti acustici<br />

degli edifici<br />

La nuova UNI 11444<br />

aiuterà a identifi care<br />

le unità immobiliari<br />

più critiche sotto il profi lo<br />

<strong>del</strong>la classifi cazione<br />

acustica, considerando gli<br />

elementi più problematici<br />

per l’isolamento acustico,<br />

il livello di rumore da calpestio<br />

e il rumore degli impianti<br />

Già dal 2010, con la pubblicazione<br />

<strong>del</strong>la norma UNI 11367<br />

“Acustica in edilizia - Classificazione<br />

acustica <strong>del</strong>le unità immobiliari<br />

- Procedura di valutazione<br />

e verifica in opera”, UNI<br />

aveva messo a disposizione degli<br />

operatori <strong>del</strong> settore costruzioni<br />

- e nell’interesse degli acquirenti<br />

di case - un importante strumento<br />

ai fini <strong>del</strong>la classificazione<br />

acustica degli edifici.<br />

La classificazione acustica di una<br />

unità immobiliare, basata su misure<br />

effettuate al termine <strong>del</strong>l’opera,<br />

consente infatti di informare<br />

i futuri proprietari/abitanti sulle<br />

caratteristiche acustiche <strong>del</strong>la<br />

stessa e di tutelare i vari soggetti<br />

che intervengono nel processo<br />

edilizio (progettisti, produttori di<br />

materiali da costruzione, costruttori,<br />

venditori ecc.) da possibili<br />

successive contestazioni.<br />

In questi due anni di applicazione<br />

<strong>del</strong>la UNI 11367 si sono<br />

riscontrate alcune difficoltà nel<br />

valutare i requisiti acustici degli<br />

edifici con caratteristiche<br />

“non seriali”. A differenza degli<br />

“edifici seriali” strutturati<br />

in modo tale che ci siano elementi<br />

che si ripetono uguali<br />

secondo schemi che dipendono<br />

da caratteristiche distributive,<br />

organizzative e funzionali (ad<br />

esempio condomini, alberghi,<br />

ospedali, scuole ed edifici assimilabili)<br />

che rendono quindi<br />

più semplice, meno costosa e<br />

più attendibile la classificazione<br />

acustica, gli edifici “non seriali”<br />

presentano unità immobiliari<br />

aventi elementi costruttivi<br />

anche molto diversi tra loro e<br />

quindi con <strong>maggio</strong>ri problemi<br />

di classificazione.<br />

Per questo motivo UNI ha pubblicato<br />

proprio in questi giorni la<br />

norma UNI 11444 “Acustica in<br />

edilizia - Classificazione acustica<br />

<strong>del</strong>le unità immobiliari - Linee<br />

guida per la selezione <strong>del</strong>le<br />

unità immobiliari in edifici con<br />

caratteristiche non seriali”.<br />

Secondo Giuseppe Elia - presidente<br />

<strong>del</strong>la commissione Acustica<br />

e vibrazioni <strong>del</strong>l’UNI -<br />

“L’applicazione <strong>del</strong>la norma<br />

UNI 11367 ad edifi ci costituiti<br />

da unità immobiliari diverse<br />

l’una dall’altra comporta, nella<br />

<strong>maggio</strong>r parte <strong>del</strong>le situazioni,<br />

un numero molto elevato di prove<br />

da effettuare in opera, non<br />

potendosi utilizzare i criteri di<br />

campionamento previsti quando<br />

si è in presenza di elementi<br />

tecnici sostanzialmente uguali.<br />

La nuova norma UNI 11444<br />

offre un approccio semplifi cato<br />

attraverso la scelta di alcune<br />

unità immobiliari <strong>del</strong>l’edifi cio,<br />

più critiche sotto il profi lo <strong>del</strong>le<br />

prestazioni acustiche di suoi<br />

elementi tecnici, nelle quali effettuare<br />

le misurazioni previste<br />

dalla UNI 11367. In tal modo<br />

il responsabile <strong>del</strong>la classifi cazione<br />

acustica può utilizzare i<br />

risultati di tale valutazione per<br />

classifi care le restanti unità immobiliari<br />

<strong>del</strong>l’edifi cio.”<br />

Sulla base <strong>del</strong>le indicazioni contenute<br />

nella nuova UNI 11444, il<br />

tecnico che esegue le prove stabilisce<br />

la casistica e il numero <strong>del</strong>le<br />

unità immobiliari da sottoporre a<br />

misurazione. Per la selezione <strong>del</strong>le<br />

unità immobiliari <strong>maggio</strong>rmente<br />

critiche, devono essere prese in<br />

considerazione tutte le criticità<br />

degli elementi edilizi e degli impianti<br />

all’interno <strong>del</strong>l’edificio.<br />

60


dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong> 3-<strong>2012</strong><br />

La nuova UNI 11444 considera<br />

infatti gli elementi più problematici<br />

per l’isolamento acustico<br />

di facciata (ad esempio i serramenti),<br />

<strong>del</strong>le partizioni interne<br />

verticali (pareti divisorie) e orizzontali<br />

(pavimenti), per il livello<br />

di rumore da calpestio e per il<br />

rumore degli impianti a funzionamento<br />

continuo e discontinuo.<br />

Ricordiamo che la norma UNI<br />

11367 prevede quattro differenti<br />

classi di efficienza acustica: si<br />

va dalla classe 1, che identifica il<br />

livello più alto (più silenzioso),<br />

alla classe 4 che è la più bassa<br />

(più rumoroso): va considerato<br />

che, seppure il livello prestazionale<br />

“di base” sia rappresentato<br />

dalla terza classe, la stragrande<br />

<strong>maggio</strong>ranza degli edifici italiani<br />

attualmente esistenti non<br />

raggiunge neppure la quarta<br />

classe... Questa griglia di classificazione<br />

viene attuata sulla<br />

base di misurazioni dei livelli<br />

sonori e non solo di dati progettuali,<br />

inoltre è prevista per singole<br />

unità immobiliari e non per<br />

l’intero edificio (ad esempio, nel<br />

caso di un condominio, la classe<br />

deve essere assegnata ad ognuno<br />

degli appartamenti che lo compongono,<br />

e non genericamente<br />

all’intero condominio).<br />

Ai lavori di elaborazione di tale<br />

norma hanno partecipato - tra<br />

gli altri - il Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente,<br />

l’Istituto Superiore per la<br />

Protezione e la Ricerca Ambientale<br />

(Ispra), le associazioni <strong>del</strong>la<br />

filiera <strong>del</strong>le costruzioni quali<br />

Ance, Anit e Cna, la Regione<br />

Lombardia, le Università, le Associazioni<br />

dei tecnici acustici, i<br />

laboratori di prova e i fabbricanti<br />

di materiale fono isolante.<br />

L’elaborazione <strong>del</strong>la UNI 11367<br />

era infatti un’esigenza espressa<br />

sia dal mercato che dalla Pubblica<br />

Amministrazione per risolvere<br />

molte <strong>del</strong>le imperfezioni<br />

presenti nel DPCM 5-12-1997<br />

“Determinazione dei requisiti<br />

acustici passivi degli edifici” che<br />

hanno causato non poche incomprensioni<br />

tra i produttori e gli<br />

utilizzatori.<br />

Per questo motivo si attende la<br />

pubblicazione <strong>del</strong> nuovo decreto<br />

che sostituisca il DPCM - <strong>del</strong><br />

resto per buona parte abrogato<br />

nella sua efficacia - decreto che<br />

è auspicabile trovi nelle norme<br />

UNI utili riferimenti per la definizione<br />

di requisiti acustici raggiungibili,<br />

attuabili e condivisi.<br />

Fonte:<br />

UNInotizie<br />

61


3-<strong>2012</strong> dal mondo <strong>del</strong> vetro<br />

Rivista <strong>del</strong>la <strong>Stazione</strong> <strong>Sperimentale</strong> <strong>del</strong> <strong>Vetro</strong><br />

Contributo pubblico<br />

per le certificazioni<br />

UNI EN ISO 14001<br />

<strong>del</strong>le PMI<br />

I contributi<br />

riguardano le PMI<br />

che hanno ottenuto<br />

la registrazione EMAS<br />

o la certifi cazione UNI<br />

EN ISO 14001<br />

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 123<br />

<strong>del</strong> 28 <strong>maggio</strong> scorso è stato<br />

pubblicato il Decreto per la<br />

promozione dei sistemi di gestione<br />

ambientale nelle piccole<br />

e medie imprese.<br />

È il Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente a<br />

dare, attraverso questo Decreto<br />

Direttoriale, le disposizioni che<br />

fissano la procedura per la concessione<br />

di contributi “ai sensi<br />

dalla Delibera CIPE n. 63 <strong>del</strong><br />

02/08/2002”, <strong>del</strong>ibera finalizzata<br />

alla incentivazione e alla<br />

diffusione <strong>del</strong>la certificazione<br />

ambientale secondo il Regolamento<br />

EMAS e la norma UNI<br />

EN ISO 14001.<br />

Il decreto ministeriale fissa le<br />

modalità di accesso al contributo<br />

pubblico e i termini per la<br />

presentazione <strong>del</strong>le domande da<br />

parte <strong>del</strong>le aziende che abbiano<br />

ottenuto la registrazione EMAS<br />

o la certificazione di conformità<br />

alla UNI EN ISO 14001. La<br />

procedura, una volta verificati i<br />

requisiti di legge, prevede che<br />

alle imprese (micro, piccole e<br />

medie, produttrici di beni o servizi)<br />

venga concesso un rimborso<br />

spese anche retroattivo.<br />

Rispetto alla precedente disciplina,<br />

sono state ampliate le categorie<br />

economiche ammissibili<br />

alle agevolazioni.<br />

I contributi - versati in conto<br />

capitale e fino a esaurimento<br />

dei fondi - sono di entità differenziata<br />

a seconda <strong>del</strong>la tipologia<br />

di intervento effettuato<br />

dall’impresa e prevedono un<br />

massimo di spesa rimborsabile<br />

in termini percentuali.<br />

Le tipologie di intervento ammesse<br />

ai contributi pubblici<br />

sono:<br />

1. verifica e registrazione <strong>del</strong>la<br />

organizzazione ai sensi <strong>del</strong> regolamento<br />

EMAS;<br />

2. certificazione <strong>del</strong> Sistema<br />

di Gestione Ambientale ai sensi<br />

<strong>del</strong>la norma internazionale UNI<br />

EN ISO 14001;<br />

3. verifica e registrazione EMAS<br />

di organizzazioni già certificate<br />

ai sensi <strong>del</strong>la norma internazionale<br />

UNI EN ISO 14001.<br />

Le spese ammissibili per l’erogazione<br />

<strong>del</strong> contributo pubblico<br />

sono quelle per consulenza<br />

qualificata, per l’ente di verifica<br />

e certificazione, per la realizzazione<br />

<strong>del</strong>le indagini finalizzate<br />

all’analisi ambientale iniziale,<br />

per la formazione specifica, per<br />

la comunicazione ambientale.<br />

Copia <strong>del</strong> decreto, dei mo<strong>del</strong>li di<br />

domanda e <strong>del</strong>l’allegato tecnico<br />

sono disponibili sul sito web <strong>del</strong><br />

Ministero:<br />

www.minambiente.it<br />

Le domande verranno esaminate<br />

nel rispetto “<strong>del</strong>l’ordine cronologico<br />

di spedizione”.<br />

Fonte:<br />

UNInotizie<br />

62

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