Triduo San Vincenzo 26_09_12 - Cottolengo
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Così motivato il servizio del povero(servendo il povero si serve Gesù) e così reso si trasforma in un vero<br />
atto di culto, alla pari dell’atto di culto costituito dalla preghiera e dalla stessa partecipazione<br />
all’Eucarestia.<br />
<strong>San</strong> <strong>Vincenzo</strong> usava l’espressione “ lasciare Dio per Dio” che così commentava:<br />
“ Non è lasciare Dio , quando si lascia Dio per Dio, ossia un’opera di Dio per farne un’altra o di obbligo<br />
maggiore o di maggiore merito”.<br />
Ancora <strong>San</strong> <strong>Vincenzo</strong> diceva alla Figlie della Carità:<br />
“ sappiate che non perderete nulla lasciando l’orazione e la Messa per il servizio dei poveri, poiché<br />
servire ad essi è andare a Dio, a quel Dio che dovete vedere nella loro persona”.<br />
Scorrendo le pagine degli scritti di san <strong>Vincenzo</strong> si vede la stima, il concetto che <strong>Vincenzo</strong> ha dei poveri:<br />
“ Se vi è una vera religione, Dio mi perdoni parlo da uomo materiale, è tra loro, tra quella povera gente.<br />
E’ tra loro che si conserva la vera religione, la fede viva… per l’esperienza che ne ho e secondo l’idea che<br />
me ne sono sempre fatta, la vera religione, la religione autentica è tra i poveri”.<br />
Egli ritiene perciò un onore per sé e per i suoi missionari, il poterli evangelizzare e servire perché sono i<br />
prediletti di Dio, i nostri signori e padroni, veri maestri di vita”.<br />
La seconda riguarda la carità: “la carità è una gran signora, bisogna fare quello che comanda”.<br />
Diceva san <strong>Vincenzo</strong> alle Fdc:” la carità è superiore a tutte le regole e tutte devono riferirsi ad essa. E’<br />
una gran signora, bisogna fare quello che comanda”.<br />
E’ vero che le Fdc devono osservare le loro regole, ma la regola delle regole resta la carità e la sua<br />
applicazione concreta è facilmente intuibile:<br />
“ il servizio dei poveri deve essere sempre preferito a tutto; non ci devono essere ritardi in ciò che si<br />
riferisce al servizio dei poveri”.<br />
Davanti alla necessità, al bisogno, non ci sono più regole, perché scatta un’altra regola in quanto “la<br />
necessità serve da regola”.<br />
Sarà quindi la carità ad orientare la vita dell’intera Compagnia delle Fdc e di ogni sorella e a determinare<br />
ogni loro scelta:<br />
“ nella carità esse vivranno, per la carità moriranno: l’esercizio della carità varrà loro da martirio,<br />
saranno martiri della carità”.<br />
Nel film “ Monsieur Vincent”, il regista pone sulle labbra di san <strong>Vincenzo</strong>, ormai vecchio e malato, che<br />
riceve la giovane suora in atto di andare per la prima volta a far visita ai poveri, queste parole:<br />
“ …Tu devi essere la piccola Serva dei poveri, la Figlia della Carità sempre sorridente e di buon umore. I<br />
poveri sono i tuoi padroni! I poveri sono i tuoi padroni! Dei padroni terribilmente suscettibili ed esigenti,<br />
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