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raggiunta l'età adulta l'eroe ritorna o giunge per la prima<br />
volta nel suo futuro regno.<br />
Dopo aver sconfitto il re e/o un gigante, un drago o una belva<br />
feroce,<br />
l'eroe sposa una pr<strong>in</strong>cipessa, spesso figlia del suo<br />
predecessore e<br />
diventa re.<br />
Per un certo periodo egli regna senza che accada nulla di<br />
particolare e<br />
promulga leggi, ma<br />
<strong>in</strong> seguito perde il favore degli dei e/o dei suoi sudditi e<br />
viene scacciato dal trono e dalla città; dopodiché<br />
muore <strong>in</strong> modo misterioso<br />
spesso <strong>in</strong> cima a una coll<strong>in</strong>a.<br />
I suoi figli, se ne ha, non gli succedono sul trono.<br />
Il suo corpo rimane <strong>in</strong>sepolto e tuttavia<br />
vi sono uno o più luoghi ove si venera il suo sepolcro.<br />
Segal ha osservato che i primi tredici punti di quest'elenco<br />
corrispondono approssimativamente all'<strong>in</strong>tero schema proposto da<br />
Rank, sebbene Raglan non conoscesse il lavoro di Rank. Inoltre, sempre<br />
secondo Segal, "per Rank il punto centrale del percorso dell'eroe è<br />
l'acquisizione del regno. Per Raglan è <strong>in</strong>vece la perdita del regno".<br />
L'elenco di Raglan va dal concepimento dell'eroe alla sua morte, mentre<br />
quello di Rank (derivato dall'analisi di 22 miti) rispecchia l'<strong>in</strong>teresse<br />
dell'autore per le esperienze dell'età <strong>in</strong>fantile.<br />
Se consideriamo <strong>in</strong>sieme le osservazioni di Rank e quelle di Raglan,<br />
otteniamo una sequenza dove l'eroe, dopo una vittoria temporanea,<br />
viene sconfitto e muore, e tuttavia alla f<strong>in</strong>e raggiunge uno stato div<strong>in</strong>o o<br />
semidiv<strong>in</strong>o, tanto che la memoria di lui e il suo <strong>in</strong>segnamento gli<br />
sopravvivono. Penso che questa struttura possa paragonarsi a quella<br />
emersa da un parallelo campo di studi: quello che ha per oggetto le<br />
somiglianze strutturali nelle fiabe popolari. Tali somiglianze erano già<br />
state osservate da studiosi russi quali R.M. Volkov, il quale aveva<br />
evidenziato qu<strong>in</strong>dici temi comuni, come la persecuzione di un <strong>in</strong>nocente,<br />
la caduta <strong>in</strong> discredito dell'eroe, il combattimento con un drago, la<br />
conquista di una sposa, l'eroe che rimane vittima di un <strong>in</strong>cantesimo, la<br />
presenza di un talismano e altri. Ma il saggio di Vladimir<br />
Propp Morfologia della fiaba, pubblicato a Len<strong>in</strong>grado nel 1928 è uno<br />
studio completo ed esaustivo sulla materia Nell'<strong>in</strong>troduzione all'edizione<br />
portoghese il prof. Adriano Duarte scrive che il lavoro di Propp <strong>in</strong>fluenzò<br />
profondamente quello di Levy-Strauss e che "il formalismo russo,<br />
guardato con sospetto dai marxisti e ignorato nei paesi occidentali,<br />
giunse a <strong>in</strong>fluenzare <strong>in</strong> modo decisivo il pensiero strutturalista".