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magazine di informazione scientifica - orthoswiss

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OPTIMA<br />

Una grande innovazione...<br />

«Tutore gamba piede per utilizzo sanitario»<br />

Optima il nome della calzatura<br />

rivoluzionaria che si sta ritagliando uno<br />

spazio sempremaggiore nella risoluzione<br />

<strong>di</strong> tutte le patologie legate al piede <strong>di</strong>abetico,<br />

e in particolare nell’ulcera plantare.<br />

Tramite un tomaio molto alto e al suo sistema<br />

velcri, si raggiunge lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire<br />

la pressione esercitata sul piede già a<br />

partire dalla gamba. Me<strong>di</strong>ante la rampa della<br />

suola brevettata, avviene una deambulazione<br />

controllata, in questo prodotto mirato<br />

a pazienti con ulcere plantari, vengono inseriti<br />

nel fondo, tre tipologie <strong>di</strong> plantari <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse densità componibili sia in verticale<br />

che in orizzontale. Questi inserti permettono<br />

un adattamento personalizzato e una<br />

decompressione dei punti <strong>di</strong> maggiore appoggio.<br />

Tramite un intervento semplice si<br />

può ottenere una decompressione sulla parte<br />

plantare del piede per persone affette da<br />

ulcerazione plantare <strong>di</strong>abetica. Lo scopo è<br />

<strong>di</strong> consegnare in prima urgenza un prodotto<br />

<strong>di</strong> alta qualità con decompressioni mirate<br />

che agevoli la guarigione delle ulcere <strong>di</strong>abetiche<br />

già presenti.La calzatura OPTIMA<br />

.net<br />

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ORTHOSWISS<br />

via Praella 14<br />

CH 6850 Mendrisio<br />

nome<br />

cognome<br />

in<strong>di</strong>rizzo<br />

località<br />

tel.<br />

e-mail<br />

DIAB non vuole sostituire il tecnico specialista<br />

nell’ortope<strong>di</strong>a del piede, ma dare<br />

un valido contributo nel proporre e consegnare<br />

al paziente affetto da ulcera <strong>di</strong>abetica<br />

un prodotto confezionato in serie che mira<br />

alla decompressione personalizzata.<br />

Presso il laboratorio svizzero Ortope<strong>di</strong>a<br />

Tulipani, specializzato nell’ortope<strong>di</strong>a tecnica<br />

del piede, si è potuto sviluppare questo<br />

progetto partendo dal concetto dell’immobilizzazione,<br />

uno dei fattori principali per<br />

migliorare i punti <strong>di</strong> pressione indesiderate<br />

sulla parte plantare del piede del paziente<br />

<strong>di</strong>abetico con presenza <strong>di</strong> ulcere.<br />

I valori me<strong>di</strong>co - clinici, sono naturalmente<br />

dei fattori da tenere sempre sotto controllo.<br />

Nel piede <strong>di</strong> persone affette da <strong>di</strong>abete<br />

insulina- <strong>di</strong>pendenti, possono sorgere, causa<br />

pressione indesiderata, deformazione<br />

scheletriche dei punti d’appoggio ad alto<br />

rischio L’aggravante della neuropatia nella<br />

persona affetta da <strong>di</strong>abete mellito, è che<br />

non essendoci dolore si arriva ben presto<br />

alla degenerazione dei tessuti fino all’apparire<br />

dell’ulcera <strong>di</strong>abetica. La grandezza<br />

e la vastità dell’ulcerazione, <strong>di</strong>pendono da<br />

plurifattori tra i quali le pressioni esercitate.<br />

Grazie all’inserto plantare, stu<strong>di</strong>ato per<br />

armonizzare l’appoggio e decomprimere le<br />

parti a rischio si potrà mo<strong>di</strong>ficare la densità<br />

alternando i materiali verticalmente e<br />

orizzontalmente. Mo<strong>di</strong>ficando in questo<br />

modo gli inserti delle solette, si potranno<br />

ottenere delle zone <strong>di</strong> decompressione mirata.<br />

Con l’ausilio <strong>di</strong> appositi scarichi sulla<br />

superficie stessa <strong>di</strong> uno dei tre strati a contatto<br />

con il piede si otterranno azzeramenti<br />

<strong>di</strong> pressione in corrispondenza delle zone<br />

ulcerate permettendo alla ferita presente <strong>di</strong><br />

rimarginarsi.<br />

SPORT<br />

Lo <strong>di</strong>ce ad alta voce, con lo stesso entusiasmo,<br />

un raggiante dottor Gilar<strong>di</strong>. Il presidente<br />

del FC Locarno ha fatto Bingo! In collaborazione<br />

con il tecnico ortope<strong>di</strong>co Massimo<br />

Tulipani e con il preparatore atletico Paolo<br />

Di Muro sta portando a compimento uno<br />

stu<strong>di</strong>o rivoluzionario, unico, che potrebbe<br />

allungare la carriera a tanti giocatori.<br />

“Si tratta <strong>di</strong> un progetto, <strong>di</strong>ventato realtà,”<br />

spiega Gilar<strong>di</strong> “atto a salvaguardare la salute<br />

<strong>di</strong> giocatori con asimmetrie muscolari<br />

e/o ossee, onde evitare gravi infortunii. Si è<br />

scoperto che con la nostra metodologia, possiamo<br />

evitare strappi muscolari e <strong>di</strong>storsioni.<br />

“Infatti” prosegue il me<strong>di</strong>co “questo tipo <strong>di</strong><br />

incidenti è causato dal modo in cui un giocatore<br />

posa il piede, dalla sua postura.” Veden-<br />

do la faccia confusa del sottoscritto giornalista,<br />

interviene in mio aiuto l’altro pioniere,<br />

Massimo Tulipani: “Gli sportivi, fin dalla<br />

giovane età, si allenano sforzando notevolmente<br />

i propri muscoli, ma spesso, militando<br />

in una sola <strong>di</strong>sciplina sportiva, fanno pressione<br />

sempre sullo stesso tipo <strong>di</strong> muscolatura.<br />

L’ideale” continua Tulipani “sarebbe<br />

praticare vari sport per non svantaggiare determinate<br />

parti del corpo. Questo in pratica<br />

non avviene quasi mai, ed allora si vengono<br />

a formare ad esempio le famose gambe<br />

ad o (non <strong>di</strong>ritte). I pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> un calciatore,”<br />

precisa l’ortope<strong>di</strong>co “tendono ad essere appoggiati<br />

nella parte più esterna, creando così<br />

un’asimmetria. Pensando ad un automobile,<br />

é come se venisse utilizzata maggiormente<br />

la parte esterna dei copertoni, consumando<br />

cosi contemporaneamente sia più energie,<br />

sia il copertone stesso.”<br />

Gilar<strong>di</strong>: “Questa sbagliata postura provoca<br />

problemi al giocatore a livello <strong>di</strong> anche, ginocchia,<br />

caviglie e pianta del piede, causando<br />

callosità; come dermatologo vorrei curarne<br />

le cause” “Perché molti, che praticano<br />

questo gioco, hanno problemi al menisco?”<br />

mi chiede Tulipani, con l’aria <strong>di</strong> chi sa già<br />

la risposta. “La particolare posizione delle<br />

gambe, costringe il ginocchio a trovarsi in<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> subire più facilmente <strong>di</strong>storsioni.<br />

In questo modo, inoltre le articolazioni si<br />

consumano più facilmente. Lo stesso esempio<br />

può essere applicato alle caviglie, che<br />

sono cosi` pre<strong>di</strong>sposte a stiramenti ecc…”<br />

Visitando lo stu<strong>di</strong>o dove ogni giocatore della<br />

prima squadra del FC Locarno ha sostenuto<br />

il test, ci si imbatte nel neo acquisto Damien<br />

Mollard. “Sono contento,” commenta<br />

il giocatore “anche perché il me<strong>di</strong>co non mi<br />

ha trovato alcun tipo <strong>di</strong> asimmetria. Personalmente<br />

la trovo un idea straor<strong>di</strong>naria. Potrebbe<br />

salvare la carriera a molti giocatori.”<br />

Ma come si è svolta la visita? “Come tutti<br />

Maggio 2006 N° 1<br />

«La salute prima <strong>di</strong> tutto» Lo <strong>di</strong>cevano i nostri «vecchi» e...<br />

Squadra <strong>di</strong> calcio dell’ortope<strong>di</strong>a Tulipani,luglio 2005<br />

gli altri” risponde Damien “sono salito su<br />

una lastra, collegata a dei computers, sugli<br />

schermi dei quali il me<strong>di</strong>co poteva vedere<br />

eventuali <strong>di</strong>fetti.” Perché è stato pensato ed<br />

attuato un simile stu<strong>di</strong>o? “ Come già detto,”<br />

risponde Gilar<strong>di</strong> “si voleva trovare ulteriori<br />

mo<strong>di</strong> per prevenire infortunii gravi. Chiaramente<br />

i traumatismi non rientrano in questa<br />

categoria, se uno ti fa un entrata assassina e ti<br />

rompe il perone, non c’è niente da fare. Però<br />

gli strappi, le <strong>di</strong>storsioni, gli stiramenti sono<br />

evitabili seguendo le correzioni suggerite da<br />

questo test. Quest’idea è sorta <strong>di</strong>scutendo<br />

con Massimo e per l’esperienza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co<br />

sportivo ancorchè non piu`esercitante. Ho<br />

sempre avuto una certa sensibilità nei confronti<br />

della me<strong>di</strong>cina sportiva.” afferma il<br />

presidente “Da due anni, inoltre<br />

stavo collaborando in quest’ottica<br />

con Massimo ed allora ci siamo<br />

chiesti se fosse possibile applicare<br />

quegli stu<strong>di</strong>, riguardanti le persone<br />

comuni, in modo dettagliato anche<br />

agli sportivi, per trarne benefici.<br />

Ovviamente una serie <strong>di</strong> circostanze<br />

hanno favorito la realizzazione<br />

<strong>di</strong> questo progetto, non da ultimo<br />

il fatto <strong>di</strong> essere presidente <strong>di</strong> un<br />

club e <strong>di</strong> avere quin<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sposizione<br />

una squadra su cui provare.”<br />

Per percorrere queste idee ci vuole<br />

passione, anche passione professionale.<br />

Il risultato per ora é ottimo. Ai<br />

giocatori con problemi, vengono consegnate<br />

delle speciali suolette (personalizzate e ottenute<br />

dal calco del piede nel gesso) da portare<br />

in allenamento, ma anche durante parte del<br />

resto della giornata, per abituare la persona.”<br />

La bontà <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o consiste anche<br />

nella pluri<strong>di</strong>sciplinarità. Tulipani, gestendo il<br />

sito in cui sono contenuti gli aggiornamenti<br />

<strong>di</strong> tale lavoro, spiega che “é la prima volta<br />

che ortope<strong>di</strong>a e dermatologia si uniscono<br />

in un simile progetto, i pie<strong>di</strong> vengono curati<br />

sia dal lato <strong>di</strong> mia competenza” prosegue<br />

l’esperto tecnico ortope<strong>di</strong>co “sia dal lato <strong>di</strong><br />

competenza dermatologica, curato da Gilar<strong>di</strong>.<br />

Finora in Svizzera, tale aggancio non<br />

è ancora stato introdotto sistemticamente in<br />

nessuna società sportiva.” Alcuni club hanno<br />

già annusato l’importanza che potrebbe<br />

avere un trattamento del genere sull’arco <strong>di</strong><br />

un intera stagione, in fatto <strong>di</strong> prevenzione da<br />

infortunii. “Confermo” annuisce il presidente<br />

del Locarno “alcune società, come l’Etoile<br />

Carouge per citare un nome, si è già fatta<br />

avanti, <strong>di</strong>chiarandosi seriamente interessata<br />

ad applicare un simile stu<strong>di</strong>o anche alla loro<br />

rosa. Prima dobbiamo però aspettare i risultati<br />

sulla nostra rosa, che potranno essere valutati<br />

verso fine aprile. Per ora <strong>di</strong>co solo una<br />

cosa: solo un giocatore del Locarno, nella<br />

fase <strong>di</strong> preparazione al torneo contro la relegazione,<br />

ha subito un piccolo infortunio muscolare,<br />

cosa che negli anni precedenti non<br />

era successa.” Siparietto conclusivo con il<br />

preparatore atletico Paolo Di Muro, il quale<br />

fa la spola tra Locarno e l’Italia. “Devo <strong>di</strong>re<br />

che sono entusiasta,” commenta Di Muro<br />

“con questo metodo riusciamo contemporaneamente<br />

a prevenire e a curare. A me é<br />

affidato il compito <strong>di</strong> testare la resistenza<br />

dei giocatori. I risultati sono molto buoni, le<br />

prestazioni <strong>di</strong> coloro che avevano problemi<br />

migliorano, facendo loro consumare meno<br />

energie.

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