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Processo alla Rete (free version) completo - Guido Scorza

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<br />

1.
In
tutti
i
Paesi
del
mondo
si
lotta
da
centinaia
di
anni
per
<br />

garantire
 a
 tutti
 i
 cittadini
 l'esercizio
 della
 libertà
 di
<br />

manifestazione
del
pensiero.
Si
è,
tuttavia,
sin
qui
trattato
di
una
<br />

battaglia
persa
perché
la
limitatezza
delle
possibilità
di
accesso
ai
<br />

media
 mainstream
 hanno
 sempre
 fatto
 sì
 che
 pochi
 potessero
<br />

parlare
e
gli
altri
fossero
costretti
ad
ascoltare.
<br />

Oggi
 è
 diverso:
 grazie
 a
 Internet
 il
 problema
 della
<br />

limitatezza
 delle
 possibilità
 di
 accesso
 ai
 media
 è
 superato
 e
<br />

chiunque
 può,
 in
 pochi
 click,
 far
 sentire
 la
 sua
 voce
 lontano
 ed
 a
<br />

milioni
di
persone.
<br />

Il
 presupposto
 perché
 ciò
 sia
 possibile
 e
 che
 esista
 ‐oltre
<br />

<strong>alla</strong>
 connettività
 diffusa
 in
 ogni
 area
 del
 Paese
 ‐
 un'adeguata
<br />

infrastruttura
 di
 comunicazione
 liberamente
 accessibile
 da
<br />

chiunque
senza
costi
ed
in
modo
immediato.
<br />

Tale
 infrastruttura
 è
 quella
 che
 gli
 UGC,
 ormai
 da
 anni,
<br />

pongono
a
disposizione
dei
propri
utenti.
<br />

Milioni
di
gigabyte,
migliaia
e
migliaia
di
video,
centinaia
e
<br />

centinaia
di
informazioni,
idee
ed
opinioni
che
ogni
ora
prendono
<br />

così
la
strada
del
web
senza
che
nessuno
possa
arrestarne
la
corsa.
<br />

Un
solo
principio
dovrebbe
guidare
questo
nuovo
universo
<br />

dell'informazione:
 chi
 sbaglia
 o,
 comunque,
 viola
 gli
 altrui
 diritti
<br />

deve
pagare.
<br />

Pensarla
diversamente
e
rintracciare
in
capo
a
chi
gestisce
<br />

‐
 sebbene
 non
 per
 pura
 filantropia
 ‐
 quella
 straordinaria
<br />

infrastruttura
 di
 comunicazione
 un
 dovere
 non
 scritto
 e
<br />

tecnicamente
inattuabile
di
controllo
sui
contenuti
immessi
in
<strong>Rete</strong>
<br />

dagli
 utenti,
 semplicemente,
 vuol
 dire,
 non
 comprendere
 il
 senso
<br />

della
 rivoluzione
 in
 atto
 e,
 soprattutto
 ‐
 come
 ha
 già
 fatto
 notare
<br />

Stefano
 Rodotà
 dalle
 colonne
 di
 Repubblica
 ‐
 pretendere
 di
<br />

applicare
regole
vecchie
ad
un
contesto
nuovo.
<br />

2.
 Una
 tecnologia
 come
 già
 ricordava
 Layla
 Pavone
 nel
<br />

2006
 è
 neutra
 rispetto
 <strong>alla</strong>
 liceità
 o
 illiceità
 delle
 condotte
<br />

attraverso
essa
poste
in
essere 2.
<br />

























































<br />

2
 Il
 post
 pubblicato
 da
 Layla
 Pavone
 il
 26
 novembre
 2006
 sul
 suo
 blog:
<br />

http://laylapavone.blogspot.com/

<br />

Google
e
Internet
caccia
alle
streghe
<br />

Siamo
nell'arco
di
48
ore
ripiombati
nel
Medio
Evo.
Si
Signori,
siamo
di
nuovo
nel
<br />

Medio
Evo
dell'informazione
ed
e'
partita
la
caccia
alle
streghe.
<br />

La
 classe
 politica,
 il
 quinto
 potere,
 il
 sistema
 giudiziario
 italiano
 stanno
<br />

dimostrando
 la
 loro
 totale
 inadeguatezza
 nell'occuparsi
 di
 una
 problema
 come
<br />

quello
dell'informazione
via
internet.
<br />

E
la
dimostrazione
di
questa
incapacità
totale
di
gestire
la
situazione
si
e'
palesata
<br />

proprio
 con
 la
 vicenda
 del
 video
 della
 violenza
 sul
 ragazzo
 handicappato,
 dove
<br />

anziché
 analizzare
 il
 problema
 nella
 sua
 evidenza
 dal
 punto
 di
 vista
 sociologico
 e
<br />

psicologico‐ovvero
 perché
 quattro
 adolescenti
 decidono
 di
 picchiare
 un
 loro
<br />

10


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