16.11.2012 Views

Processo alla Rete (free version) completo - Guido Scorza

Processo alla Rete (free version) completo - Guido Scorza

Processo alla Rete (free version) completo - Guido Scorza

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.


<br />


<br />

Non
 si
 è
 ancora
 sopito
 il
 clamore
 sollevato
 d<strong>alla</strong>
 notizia
<br />

dell’intenzione
 della
 Procura
 della
 Repubblica
 di
 Milano
 di
<br />

trascinare
 sul
 banco
 degli
 imputati
 4
 top
 manager
 di
 Google
 che
<br />

Big
 G
 torna
 nell’occhio
 del
 ciclone
 per
 effetto
 della
 richiesta
<br />

risarcitoria
multimilionaria
formulata
d<strong>alla</strong>
Mediaset 13.
<br />

La
 tentazione
 è
 quella
 di
 sintetizzare
 gli
 eventi
 con
 una
<br />

battuta:
tutti
contro
Google.
<br />

Ma
si
sbaglierebbe.
<br />

Il
problema
è
un
altro
e
concerne
l’intera
architettura
della
<br />

<strong>Rete</strong>
 Internet
 e,
 in
 particolare,
 il
 ruolo
 degli
 intermediari
 della
<br />

comunicazione:
 di
 quelli
 puntualmente
 “fotografati”
 d<strong>alla</strong>
 vigente
<br />

disciplina
 sul
 commercio
 elettronico
 e
 di
 quelli
 che
 nel
 2000
 –
<br />

allorquando
 si
 è
 posto
 mano
 a
 tale
 direttiva
 –
 ancora
 non
<br />

esistevano
o,
almeno,
non
avevano
assunto
un
ruolo
tanto
centrale
<br />

ed
irrinunciabile
nella
diffusione
dei
contenuti
digitali
in
<strong>Rete</strong>.
<br />

La
 sottile
 linea
 rossa
 che
 unisce
 le
 due
 vicende
 è
<br />

esattamente
questa:
la
qualificazione
giuridica
degli
UGC
e
le
loro
<br />

conseguenti
 eventuali
 responsabilità
 per
 contenuti
 che
 non
<br />

controllano
e
che
gli
utenti
immettono
in
<strong>Rete</strong>
per
effetto
della
loro
<br />

attività.
<br />

Il
 principio
 generale
 sancito
 d<strong>alla</strong>
 disciplina
 europea
 a
<br />

proposito
 della
 responsabilità
 degli
 intermediari
 è,
 come
 è
 noto,
<br />

quello
 dell’assenza
 di
 un
 obbligo
 generale
 di
 sorveglianza
 e
 della
<br />

conseguente
generale
non
responsabilità
degli
intermediari.
<br />

La
ragione
per
la
quale
si
è
pervenuti
a
tale
conclusione
è
<br />

semplice:
 nessuno
 sarebbe
 disponibile
 a
 svolgere
 un’attività
<br />

imprenditoriale
 per
 la
 quale
 corresse
 il
 rischio
 di
 vedersi
<br />

trascinato
 sul
 banco
 degli
 imputati
 per
 una
 responsabilità
 altrui
<br />

senza,
peraltro
–
complici
i
numeri
e
le
dinamiche
caratteristiche
<br />

della
 <strong>Rete</strong>
 –
 aver
 la
 concreta
 possibilità
 di
 intervenire
 sul
 corso
<br />

degli
eventi.
<br />

Il
bivio
dinanzi
al
quale
ci
si
trova,
pertanto,
è
chiaro:
o
si
<br />

riconosce
tale
responsabilità
e
si
cancella
d<strong>alla</strong>
<strong>Rete</strong>
una
delle
più
<br />

caratteristiche
 e
 rivoluzionarie
 modalità
 di
 comunicazione
 e
<br />

condivisione
 dei
 contenuti
 digitali
 o
 la
 si
 esclude
 e
 si
 lascia,
<br />

pertanto,
che
la
<strong>Rete</strong>
segue
la
sua
naturale
evoluzione.
<br />

























































<br />

13 
Questo
è
il
lancio
di
agenzia
con
la
notizia:
<br />

(ANSA)
‐
MILANO,
30
LUG
‐
Mediaset
ha
citato
in
giudizio
YouTube
e
Google
''per
<br />

illecita
diffusione
e
sfruttamento
commerciale
di
file
audio‐video''.
Il
risarcimento
<br />

richiesto
‐
ha
reso
noto
Mediaset
‐
e'
di
almeno
500
milioni
di
euro
per
il
solo
danno
<br />

emergente.
''D<strong>alla</strong>
rilevazione
a
campione
effettuata
da
Mediaset
sono
stati
<br />

individuati
sul
sito
YouTube
4.643
filmati
di
nostra
proprieta',
pari
a
oltre
325
ore
<br />

di
materiale
emesso
senza
possedere
i
diritti'',
ha
specificato
il
Gruppo.
<br />

26


Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!