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Processo alla Rete (free version) completo - Guido Scorza

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<br />

Nel
codice
civile
c’è
un
bel
principio
di
civiltà
giuridica
che
<br />

dice
 che
 non
 ha
 diritto
 al
 risarcimento
 chi
 pur
 potendo
 non
 ha
<br />

evitato
un
danno
che
usando
l’ordinaria
diligenza
avrebbe
potuto
<br />

evitare.
<br />

Di
più
non
dico
ma…non
credo
sarebbe
stato
difficile
per
<br />

Mediaset
 mandare
 qualche
 mail
 a
 Google
 per
 chiedere
 la
<br />

rimozione
di
qualche
filmato.
<br />

Non
mi
piace
francamente
l’idea
di
chi
rimane
<strong>alla</strong>
finestra
<br />

ad
assistere
ad
asserite
reiterate
violazioni
dei
propri
diritti
e
poi
<br />

presenta
un
conto
così
salato…
<br />


<br />

<strong>Processo</strong>
<strong>alla</strong>
<strong>Rete</strong>.
<br />

2
marzo
2008

<br />

http://www.guidoscorza.it/?p=264
<br />


<br />

Stefano
 Quintarelli
 in
 un
 suo
 BEL
 post
 di
 ieri
 segnala
 un
<br />

BRUTTO
 (l'aggettivo
 è
 mio)
 articolo
 di
 Paolo
 Panerai
 apparso
 su
<br />

Milano
Finanza
di
qualche
giorno
fa 14.
<br />

























































<br />

14 
 Il
 post
 pubblicato
 da
 Stefano
 Quintarelli
 il
 1°
 marzo
 2008
 sul
 suo
 blog:
<br />

http://blog.quintarelli.it/blog/
<br />

Panerai
contro
Google
<br />

Ringrazio
 Andrea
 ed
 Eugenio
 (autore
 di
 Menostato)
 per
 gli
 spunti
 dietro
 questo
<br />

post.
<br />

Il
dott.
Panerai,
titolare
di
Class
Editori
che
pubblica
Milano
Finanza
ha
scritto
pochi
<br />

giorni
fa
(il
9
febbraio)
un
lungo
editoriale
che
spaziava
su
tre
pagine.
<br />

Ha
 fatto
 un
 discorso
 globale
 su
 rete,
 telecom,
 google,
 copyright
 che,
 a
 me,
<br />

francamente
pare
il
frutto
di
un
ragionamento
non
sufficientemente
approfondito;
<br />

certo,
posso
sempre
sbagliarmi...
<br />

Mi
soffermo
su
un
passaggio,
(sperando
che
altri
gli
rispondano
in
punta
di
diritto):
<br />

quando
sostiene
che
Google
dovrebbe
NON
indicizzare
i
giornali
(google
news)
in
<br />

quanto
protetti
da
copyright,
essendo
questo
un
furto.
<br />

Il
dott.
Panerai
probabilmente
non
usa
mai
Internet,
per
non
rendersi
complice
di
<br />

reato.
Qualunque
scritto
e'
infatti
protetto
da
Copyright

(anche
questo
post)
solo
<br />

per
 il
 fatto
 di
 esistere.
 Se
 capisco
 bene,
 quindi,
 nulla
 potrebbe
 essere
 quindi
<br />

indicizzato
da
un
motore
di
ricerca.
La
conseguenza
e'
che
i
motori
di

ricerca
non
<br />

possono
esistere.
<br />

Senza
 entrare
 in
 tecnicismi
 di
 come
 fare
 a
 non
 essere
 indicizzati
 se
 non
 lo
 
 si
<br />

desidera,
 cosa
 che
 peraltro
 qualcuno
 potrebbe
 anche
 segnalare
 al
 Dott.
 Panerai,
<br />

anche
le
conseguenze
economiche
di
questo
atteggiamento
dovrebbero
sgomentare
<br />

gli
stakeholder
della
casa
editrice,
a
mio
sommesso
parere.
<br />

Che
piaccia
o
no,
l'interfaccia
utente
del
worldwide
web
e'
Google.
Se
una
funzione
<br />

non
e'
disponibile
nell'interfaccia
utente,
questa
funzione
non

esiste.
L'elettronica
<br />

di
 una
 mia
 auto
 aveva
 un
 bel
 display
 con
 possibilità
 di
 ingressi
 video,
 ma
<br />

l'interfaccia
utente
non
offriva
possibilità
di
abilitarli...
<br />

Abbiamo
un
mondo
in
cui
il
cartaceo
e'
in
calo
e
internet
e'
in
aumento.
Se
Google
<br />

eliminasse
 Class
 editori
 dalle
 sue
 indicizzazioni,
 questo
 cesserebbe
 di
 esistere
<br />

nell'unico
spazio
in
crescita
e
esisterebbe
solo
in
uno
spazio
in
rapida
obsolescenza.
<br />

E'
ciò
che
gli
stakeholder
di
Class
si
aspettano
?
Certo,
si
potrebbe
sempre
proibire
<br />

per
legge
la
commutazione
di
pacchetto.
<br />

28


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