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Illich-Ivan---Il-genere-e-il-sesso

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Prendendo a prestito dalla grammatica <strong>il</strong> termine di "<strong>genere</strong>", <strong>Ivan</strong><br />

<strong><strong>Il</strong>lich</strong> ci fa scoprire una realtà primaria, e tuttavia priva di nome: la<br />

complementarità ambigua tra uomini e donne, i loro rispettivi territori,<br />

i loro modi di essere, gli usi del linguaggio, i compiti e gli strumenti di<br />

lavoro.<br />

<strong>Il</strong> <strong>genere</strong> è <strong>il</strong> tessuto, è <strong>il</strong> colore, la parola del mondo vernacolare,<br />

cioè della comunità dove ciascuno si crea operando per la<br />

sopravvivenza e per la cultura del gruppo.<br />

<strong>Ivan</strong> <strong><strong>Il</strong>lich</strong> contrappone <strong>il</strong> <strong>genere</strong> al <strong>sesso</strong>, modalità biologica che si è<br />

ridotta, nelle società industriali, a semplice differenziazione tra umani.<br />

<strong>Il</strong> sostituirsi del <strong>sesso</strong> economico al <strong>genere</strong> vernacolare spiega<br />

perché, oggi, le donne siano sempre perdenti: <strong>il</strong> loro lavoro fantasma,<br />

senza <strong>il</strong> quale l'universo industriale non potrebbe esistere, è nei casi<br />

migliori ignorato, nei peggiori negato (e per questo relegato<br />

nell'economia sotterranea); mentre entrare in competizione con gli<br />

uomini sul mercato del lavoro significa, per loro, scontrarsi con la<br />

discriminazione sessista.<br />

<strong>Il</strong> regno del <strong>genere</strong> si reggeva sulla differenza, feconda perché<br />

vissuta come complementare; <strong>il</strong> regime del <strong>sesso</strong> è costruito sul<br />

"neutrum oeconomicum", l'umano (masch<strong>il</strong>e o femmin<strong>il</strong>e) costretto,<br />

senza differenze, a produrre e a consumare.<br />

Una realtà, questa, denunciata da tutti ma di cui nessuno ancora<br />

aveva indicato la causa.<br />

<strong>Ivan</strong> <strong><strong>Il</strong>lich</strong>, nato nel 1926 a Vienna, ha compiuto in Europa studi di<br />

storia, f<strong>il</strong>osofia e teologia.<br />

A New York dal '50 al '55, prete in una parrocchia irlandese e<br />

portoricana, poi per cinque anni a Porto Rico, dal '60 risiede<br />

Cuernavaca, in Messico; da qualche anno insegna in Germania storia<br />

delle idee nel dodicesimo secolo.<br />

Tra le sue opere sono apparse in edizione Mondadori<br />

"Descolarizzare la società" (1972), "La convivialità" (1974), "Nemesi<br />

medica" (1977), "Per una storia dei bisogni" (1981).

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