Al Motrice 1912-2012. Edizione straordinaria in ... - Il Bernina
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al<br />
<strong>Motrice</strong><br />
<strong>1912</strong>-2012<br />
<strong>Edizione</strong> <strong>straord<strong>in</strong>aria</strong> <strong>in</strong> occasione dei 100 anni del Ristorante <strong>Motrice</strong> a Poschiavo<br />
da «<strong>Il</strong> Grigione Italiano» di 100 anni fa<br />
La famiglia Bernard<strong>in</strong>o Emilio Isepponi<br />
a La Rösa<br />
Era il 1884 quando un coraggioso e <strong>in</strong>traprendente uomo<br />
di nome Bernard<strong>in</strong>o Emilio Isepponi, chiamato D<strong>in</strong>o, e sua<br />
moglie Giusepp<strong>in</strong>a Zanetti, detta Bep<strong>in</strong>a, affittarono dai<br />
proprietari fratelli Dorizzi di San Carlo l’esercizio dell’Hotel<br />
Post a La Rösa, <strong>in</strong> Val Laguné, con annessa stazione telegrafica<br />
prima e telefonica poi.<br />
Nei primi anni D<strong>in</strong>o poté contare sul prezioso aiuto di suo<br />
padre Francesco, che conosceva a fondo la strada del Bern<strong>in</strong>a<br />
e i problemi di trasporto. Pure lui aveva gestito il vecchio<br />
Hotel Post dagli anni 1870 f<strong>in</strong>o al 1880.<br />
Dall’unione fra D<strong>in</strong>o e Bep<strong>in</strong>a nacquero 7 figli maschi e 3<br />
femm<strong>in</strong>e. La numerosa famiglia perse quattro figli maschi,<br />
due dei quali entro il primo anno di vita, un terzo morì a 9<br />
anni e un altro a 26 (emigrato nel 1913 <strong>in</strong> America e annegato<br />
a Boston nel 1919).<br />
Bernardo (D<strong>in</strong>o) e Giusepp<strong>in</strong>a (Bep<strong>in</strong>a) Isepponi-Zanetti<br />
Visse <strong>in</strong><strong>in</strong>terrottamente per parecchi anni a La Rösa (1884-<br />
1918). Ad eccezione dell’ultimogenita, D<strong>in</strong>a (1902), tutti gli<br />
altri figli nacquero nel vecchio Hotel Post.<br />
<strong>Il</strong> vecchio Hotel Post a La Rösa
La famiglia Isepponi abitava tutto l’anno a La Rösa. L’hotel<br />
era luogo di sosta e fermata per i postiglioni e di villeggiatura<br />
per i forestieri non solo d’oltre Bern<strong>in</strong>a, ma anche della<br />
Val Poschiavo. Quanti cambi di cavalli esausti, quante pietanze<br />
servite per rifocillare quei temerari che <strong>in</strong>traprendevano<br />
il lungo viaggio verso l’Engad<strong>in</strong>a, esposti alle<br />
<strong>in</strong>temperie – dalla pioggia al vento, dalla neve al gelo – ma<br />
confortati dal pensiero di un ristoro e dell’ospitalità che li attendeva<br />
a La Rösa a qualsiasi ora!<br />
La famiglia Isepponi: D<strong>in</strong>o e Bep<strong>in</strong>a con i figli Nunzio, Tito, Ettore, Aristide,<br />
Letizia, D<strong>in</strong>a e Ottor<strong>in</strong>a<br />
Fra il 1842 e il 1865 fu costruita la strada carreggiabile del<br />
Bern<strong>in</strong>a. <strong>Il</strong> tracciato a La Rösa fu spostato, rispetto alla precedente<br />
mulattiera, sulla sponda destra del fiume, ma il vecchio<br />
Hotel Post era ancora raggiungibile tramite una<br />
diramazione. Con l’apertura della strada carreggiabile, il<br />
traffico di forestieri, viandanti e merci aumentò fortemente.<br />
Si trasportava soprattutto v<strong>in</strong>o dalla vic<strong>in</strong>a Valtell<strong>in</strong>a, dove<br />
la produzione era <strong>in</strong> forte espansione, verso l’Engad<strong>in</strong>a e il<br />
resto dei Grigioni.<br />
In quel periodo si parlava pure del progetto di costruzione<br />
di una ferrovia che collegasse la Valtell<strong>in</strong>a all’Engad<strong>in</strong>a passando<br />
proprio dalla Val Laguné.<br />
Passaggio <strong>in</strong>vernale<br />
<strong>Il</strong> nuovo Hotel Posta a La Rösa<br />
Constatato l’aumento del commercio a La Rösa e pensando<br />
di assicurare lavoro ai propri figli, D<strong>in</strong>o e Bep<strong>in</strong>a pianificarono<br />
la costruzione di un nuovo hotel, quasi di fronte a<br />
quello vecchio. Dopo anni di estenuante lavoro e raggiunta<br />
una certa sicurezza f<strong>in</strong>anziaria, nel 1899 i coniugi Isepponi<br />
<strong>in</strong>augurarono il nuovo Hotel Posta, più moderno e più spazioso,<br />
aggiungendo poi un secondo edificio adibito a ripostiglio,<br />
con camere per il personale e da affittare. Più tardi<br />
costruirono un terzo fabbricato quale magazz<strong>in</strong>o e rimessa.<br />
La diligenza arriva a La Rösa<br />
Erano gli anni d’oro dell’attività della famiglia Isepponi. Gli<br />
abitanti di La Rösa ebbero, per alcuni anni, il privilegio della<br />
presenza di una maestra che impartiva le lezioni ai loro figli<br />
<strong>in</strong> un locale dell’Hotel Posta.<br />
Agli <strong>in</strong>izi del 1900 il progetto della ferrovia del Bern<strong>in</strong>a si<br />
fece più concreto.<br />
<strong>Il</strong> nuovo Hotel Posta<br />
Ferrovia del Bern<strong>in</strong>a: la costruzione del ponte sul Cavagliasco
Fu deciso che non sarebbe passata <strong>in</strong> Val Laguné, bensì <strong>in</strong><br />
Val Pila, meno esposta alla caduta di valanghe. Intuendo il<br />
pericolo di perdere numerosi clienti, anziché arrendersi<br />
D<strong>in</strong>o e Bep<strong>in</strong>a ebbero l’ardire di costruire, nel 1910, un proprio<br />
ristorante a Poschiavo, <strong>in</strong> prossimità della prevista stazione<br />
ferroviaria.<br />
Vista su Poschiavo prima della costruzione del <strong>Motrice</strong><br />
Posa dei b<strong>in</strong>ari a St. Antonio<br />
<strong>Il</strong> Ristorante <strong>Motrice</strong><br />
<strong>Il</strong> Ristorante <strong>Motrice</strong> fu edificato a sud del Palazzo de Bassus-Mengotti,<br />
dove gli Isepponi erano proprietari di due<br />
appartamenti e di un appezzamento di terreno adiacente.<br />
Si deve il nome del locale probabilmente alla forma del fabbricato,<br />
somigliante a una motrice del treno, o semplicemente<br />
al fatto che sorse <strong>in</strong> concomitanza con i lavori di<br />
costruzione della ferrovia del Bern<strong>in</strong>a. Sta di fatto che già<br />
100 anni orsono sui piatti del ristorante era raffigurata una<br />
motrice gialla. <strong>Al</strong>l’<strong>in</strong>terno del ristorante trovavano spazio<br />
un’osteria, una sala piccola e una più grande pensata per<br />
banchetti di ogni genere. <strong>Il</strong> ristorante offriva pure delle camere<br />
per viandanti o pensionanti (ecco perché esibiva la<br />
scritta B&B, ossia Bed and Breakfast). Di fianco c’erano due<br />
campi per il gioco delle bocce, molto <strong>in</strong> voga a quei tempi.<br />
Mamma Bep<strong>in</strong>a con le gemelle Letizia e Ottor<strong>in</strong>a<br />
<strong>Il</strong> gioco delle bocce a fianco del Ristorante <strong>Motrice</strong><br />
<strong>Il</strong> <strong>Motrice</strong> e il Palazzo de Bassus-Mengotti
L’apertura avvenne a cavallo del 1911-<strong>1912</strong> (la «patente» del<br />
Comune è datata f<strong>in</strong>e 1911 per <strong>in</strong>izio <strong>1912</strong>). L’attività al <strong>Motrice</strong><br />
era fiorente anche grazie ai numerosi operai presenti <strong>in</strong><br />
valle per i lavori di costruzione della ferrovia e degli impianti<br />
idroelettrici della società Forze Motrici Brusio.<br />
Correva l’anno 1918. Bernard<strong>in</strong>o Emilio (D<strong>in</strong>o) Isepponi<br />
ebbe occasione di acquistare dai fratelli Dorizzi il vecchio<br />
Hotel Post a La Rösa, ma ne rimase proprietario solo per<br />
pochi mesi. <strong>Il</strong> 7 giugno 1918 D<strong>in</strong>o vendette il vecchio Hotel<br />
Post a Guido Mascioni di Brusio e a Bernardo Mol<strong>in</strong>ari di<br />
Tirano. Nel contratto di vendita vi era la clausola che i nuovi<br />
proprietari potevano disporre dello stabile solo come casa<br />
privata o di villeggiatura, ma non come albergo.<br />
Nel frattempo la gestione del Ristorante <strong>Motrice</strong> al Borgo<br />
passò nelle mani del figlio Aristide.<br />
<strong>Il</strong> 10 aprile 1921 Aristide sposò Fausta Tuena di Le Prese e<br />
dalla loro unione nacquero 4 figli: Liliana, D<strong>in</strong>o, Renato e<br />
Maria.<br />
Fausta Isepponi-Tuena con i figli Liliana, D<strong>in</strong>o, Renato e Maria<br />
Aristide Isepponi (1887 - 1937)<br />
In seguito alla morte di Bernard<strong>in</strong>o Emilio nel 1923 e a<br />
quella di Bep<strong>in</strong>a nel 1926, Aristide e Fausta assunsero anche<br />
la gestione del nuovo Hotel Posta a La Rösa. Dopo che le<br />
autorità comunali autorizzarono, nel 1927, la circolazione<br />
dei veicoli a motore <strong>in</strong> Val Poschiavo, molte cose cambiarono.<br />
Nei mesi <strong>in</strong>vernali il passo del Bern<strong>in</strong>a, naturalmente,<br />
rimaneva chiuso per le automobili. Con il passare degli<br />
anni, il passaggio di animali da soma e da tra<strong>in</strong>o regredì<br />
sempre più. La famiglia Isepponi decise così di chiudere<br />
l’albergo a La Rösa durante la stagione <strong>in</strong>vernale, per farvi<br />
ritorno <strong>in</strong> primavera <strong>in</strong>oltrata. Seguirono gli anni difficili<br />
della grande crisi e della seconda guerra mondiale.<br />
Le prime automobili <strong>in</strong> transito lungo la strada del Bern<strong>in</strong>a<br />
Foto ricordo all’arrivo delle automobili
Nel 1937 Fausta Isepponi-Tuena, ancora <strong>in</strong> giovane età, rimase<br />
vedova con i 4 figli adolescenti. Non fu facile. Vi era<br />
il lavoro di mamma all’<strong>in</strong>terno della famiglia e poi la gestione<br />
sia dell’Hotel Posta a La Rösa che del Ristorante <strong>Motrice</strong><br />
a Poschiavo. Con coraggio e molta perspicacia cercò di<br />
far fronte a ogni problema con tutte le sue forze. <strong>Al</strong>l’improvvisa<br />
scomparsa di Fausta nel 1955, l’Hotel Posta a La<br />
Rösa fu venduto, con tutti gli annessi, alla società “Clalt<strong>in</strong>a<br />
SA” (Forze Motrici Brusio SA) di Poschiavo, che stava pianificando<br />
la costruzione di un lago sul pianoro di La Rösa.<br />
La gestione del Ristorante <strong>Motrice</strong> passò nelle mani del figlio<br />
D<strong>in</strong>o, che si unì <strong>in</strong> matrimonio con G<strong>in</strong>a Cederna nel<br />
1955. D<strong>in</strong>o e G<strong>in</strong>a, con il prezioso aiuto della sorella gemella<br />
di G<strong>in</strong>a, Lia, cont<strong>in</strong>uarono a gestire la proprietà di famiglia.<br />
Erano gli anni del secondo dopoguerra e di un timido <strong>in</strong>izio<br />
del turismo anche <strong>in</strong> Val Poschiavo.<br />
G<strong>in</strong>a e D<strong>in</strong>o Isepponi con la gemella Lia<br />
<strong>Il</strong> <strong>Motrice</strong> anni ‘60<br />
La «saletta»: una parte rivive nel nuovo <strong>Motrice</strong><br />
L’<strong>in</strong>terno dell’osteria<br />
Particolare della cant<strong>in</strong>a
<strong>Il</strong> caro vecchio telefono<br />
Le cuoche ai fornelli<br />
<strong>Il</strong> nuovo Ristorante <strong>Motrice</strong><br />
Nel 1977, con la costruzione della nuova strada cantonale <strong>in</strong><br />
via da Spultri (piccola circonvallazione) e l’aumento del<br />
traffico, la situazione del ristorante, situato proprio a ridosso<br />
della carreggiabile, si fece precaria. L’edificio necessitava<br />
di un restauro. D<strong>in</strong>o decise così, d’accordo con la<br />
figlia Fabrizia e con il genero Franco Bordoni, di demolire il<br />
vecchio ristorante e di costruire un nuovo edificio <strong>in</strong> posizione<br />
più arretrata rispetto alla strada. Nel 1981 <strong>in</strong>iziarono<br />
i lavori e l’<strong>in</strong>augurazione del nuovo complesso avvenne il<br />
5 settembre 1982.<br />
Così è nato anche a Poschiavo un piccolo centro commerciale<br />
che comprende il Ristorante <strong>Motrice</strong>, la Tipografia Offset<br />
Isepponi e la Panetteria-Pasticceria Bordoni riuniti <strong>in</strong><br />
un’unica costruzione, con ampio posteggio annesso.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Motrice</strong> dispone di un’osteria-caffè a volta tonda, che richiama<br />
la forma di una locomotiva come <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e, e di una<br />
sala da pranzo il cui soffitto è stato dip<strong>in</strong>to dal noto artista<br />
di orig<strong>in</strong>i bernesi Rudolf Blaser. Vi sono servite specialità<br />
poschiav<strong>in</strong>e e valtell<strong>in</strong>esi dal sapore nostalgico come ai<br />
tempi della nonna (pizöcar, capunet, taiad<strong>in</strong>, ris cönsc, manfrigole<br />
ecc.). Accanto alla sala da pranzo trova spazio la «saletta<br />
nostalgia» con le pareti e le f<strong>in</strong>estre del vecchio<br />
ristorante, adatta a ospitare assemblee o <strong>in</strong>contri delle diverse<br />
società e istituzioni valligiane. <strong>Il</strong> ristorante ha un giard<strong>in</strong>o<br />
dove <strong>in</strong> estate si può viziare il palato o semplicemente<br />
bere un caffè godendosi la magnifica vista sul Sassalbo, sul<br />
Borgo e sul Palazzo de Bassus-Mengotti.<br />
Costruzione del nuovo <strong>Motrice</strong> e demolizione del vecchio
18-19 luglio 1987: «l’alluvione», Piazza comunale<br />
Ponte S. Giovanni<br />
La parte tecnica del <strong>Motrice</strong><br />
Nel 1994 D<strong>in</strong>o e G<strong>in</strong>a Isepponi-Cederna si sono ritirati e<br />
hanno ceduto il Ristorante <strong>Motrice</strong> al figlio Fausto e a sua<br />
moglie Ornella Isepponi-Gugiatti.<br />
E la tradizione cont<strong>in</strong>ua...<br />
La Tipografia Isepponi completamente distrutta<br />
L’alluvione del 1987, ad appena c<strong>in</strong>que anni dall’apertura<br />
del nuovo <strong>Motrice</strong>, ha messo a dura prova tutta la valle e<br />
anche la famiglia Isepponi-Bordoni. La parte <strong>in</strong>terrata della<br />
casa è stata sommersa dall’acqua; la tipografia, la panetteria,<br />
la cant<strong>in</strong>a, e la parte tecnica sono state distrutte. Grazie<br />
però alla tenacia e al duro lavoro della famiglia, l’attività al<br />
centro <strong>Motrice</strong> è presto ripresa alacremente.<br />
Dal 1° luglio 1994 Fausto e Ornella portano avanti la tradizione<br />
di famiglia. Diverse culture e classi sociali hanno lasciato<br />
il segno nel corso dei decenni. Quanti contratti per<br />
stretta di mano, quanti aperitivi, quanti banchetti, quante assemblee,<br />
quante dispute politiche, quante idee diverse!<br />
Quante buone pietanze condite con amicizia e cordialità sono<br />
state servite al <strong>Motrice</strong>! Se solo le pareti potessero parlare…<br />
Se Bernard<strong>in</strong>o Emilio e Bep<strong>in</strong>a Isepponi-Zanetti ci guardassero<br />
da lassù, sarebbero fieri nel vedere che ciò che loro<br />
hanno creato è sì cambiato nel tempo, ma cont<strong>in</strong>ua a essere<br />
gestito per la quarta generazione dalla famiglia Isepponi.<br />
Famiglia Fausto e Ornella Isepponi<br />
Ristorante <strong>Motrice</strong> - Poschiavo<br />
La dimora con sedi commerciali «<strong>Motrice</strong>» riceve nel 1987 il premio di Architettura Grigione.<br />
«La dist<strong>in</strong>zione vuol mettere <strong>in</strong> evidenza e premiare il committente per l’alto grado di sensibilità<br />
verso l’ambiente costruito»<br />
Fausto e Ornella Isepponi con le figlie Michela, Mart<strong>in</strong>a<br />
e Barbara con il marito Klemens von Däniken e la piccola Serena<br />
Impressum:<br />
Idea, testo: Fausto Isepponi<br />
Grafica e stampa: Paolo Belcao, TIP Isepponi Poschiavo, 2012<br />
Fonti:<br />
Archivio comunale di Poschiavo, Antonio Giuliani, D<strong>in</strong>o Beti<br />
Foto:<br />
Archivo Luigi Gisep, collezione privata
100 Jahre Ristorante <strong>Motrice</strong><br />
Im Jahr 1884 beschlossen Bernard<strong>in</strong>o Emilio Isepponi und<br />
se<strong>in</strong>e Frau Giusepp<strong>in</strong>a Zanetti, genannt D<strong>in</strong>o und Bep<strong>in</strong>a, die<br />
Leitung des Hotel Post <strong>in</strong> La Rösa im Val Laguné zu übernehmen.<br />
Bis 1918 lebte die Familie ununterbrochen <strong>in</strong> La Rösa. Neun<br />
der zehn K<strong>in</strong>der von D<strong>in</strong>o und Bep<strong>in</strong>a wurden im alten Hotel<br />
Post geboren. Mit der Eröffnung der befahrbaren Bern<strong>in</strong>apassstrasse<br />
im Jahr 1865 war der Verkehr <strong>in</strong> La Rösa deutlich<br />
gestiegen. Immer mehr Postkutschen und Fuhrwerke,<br />
<strong>in</strong>sbesondere mit Veltl<strong>in</strong>er We<strong>in</strong>, der <strong>in</strong> Richtung Norden<br />
transportiert wurde, passierten La Rösa. Dies bewegte D<strong>in</strong>o<br />
und Bep<strong>in</strong>a nach jahrelanger harter Arbeit und dem Erreichen<br />
e<strong>in</strong>er gewissen f<strong>in</strong>anziellen Sicherheit dazu, e<strong>in</strong> neues Hotel<br />
zu errichten und so ihren K<strong>in</strong>dern e<strong>in</strong>e Zukunft zu sichern.<br />
1899 eröffneten sie <strong>in</strong> nächster Nähe zum alten Hotel das neue<br />
Hotel Posta. Damals lebte die Familie ganzjährig <strong>in</strong> La Rösa,<br />
das als Rastplatz und Postkutschen-Haltestelle e<strong>in</strong>e grosse Bedeutung<br />
hatte. Im Hotel Posta erteilte e<strong>in</strong>e Lehrer<strong>in</strong> den K<strong>in</strong>dern<br />
von La Rösa für e<strong>in</strong>ige Jahre sogar Schulunterricht.<br />
<strong>Al</strong>s zu Beg<strong>in</strong>n des 19. Jh.s beschlossen wurde, die Bern<strong>in</strong>abahn<br />
auf der Strecke durch das Val Pila zu bauen, die weniger<br />
law<strong>in</strong>engefährdet war als jene durch das Val Laguné, erkannten<br />
D<strong>in</strong>o und Bep<strong>in</strong>a, dass sie zahlreiche Gäste verlieren<br />
würden und entschieden, <strong>in</strong> der Nähe des geplanten Bahnhofs<br />
<strong>in</strong> Poschiavo e<strong>in</strong> eigenes Restaurant zu bauen: <strong>1912</strong><br />
wurde das Ristorante <strong>Motrice</strong> südlich des Palazzo de Bassus-<br />
Mengotti eröffnet. Der Name ist auf die Form des Gebäudes,<br />
das an e<strong>in</strong>e Lokomotive er<strong>in</strong>nert, oder darauf, dass es gleichzeitig<br />
mit der Bern<strong>in</strong>abahn entstand, zurückzuführen. Seit<br />
über 100 Jahren jedenfalls ziert e<strong>in</strong>e gelbe Lokomotive die Teller<br />
des <strong>Motrice</strong>. Neben zwei Fest- und Sitzungssälen sowie e<strong>in</strong>igen<br />
Zimmern gab es dort auch zwei Felder für das damals<br />
so beliebte Boccia-Spiel. Das Geschäft blühte nicht zuletzt<br />
dank der vielen Arbeiter, die für den Bau der Bern<strong>in</strong>abahn<br />
und der grossen Wasserkraftanlage <strong>in</strong>s Tal gekommen waren.<br />
D<strong>in</strong>os und Bep<strong>in</strong>as Sohn Aristide, der <strong>in</strong>zwischen das Restaurant<br />
führte, heiratete 1921 Fausta Tuena aus Le Prese, mit<br />
der er vier K<strong>in</strong>der hatte: Liliana, D<strong>in</strong>o, Renato und Maria.<br />
Nach D<strong>in</strong>os und Bep<strong>in</strong>as Tod (1923 und 1926) leiteten Aristide<br />
und Fausta auch das neue Hotel Posta <strong>in</strong> La Rösa.<br />
Der seit 1927 <strong>in</strong> Poschiavo erlaubte Autoverkehr brachte<br />
viele Veränderungen mit sich; immer weniger Fuhrwerke<br />
und Kutschen fuhren über den Pass und das Hotel Posta blieb<br />
im W<strong>in</strong>ter geschlossen. Es folgten die schwierigen Krisenund<br />
Kriegsjahre. 1937 verstarb Aristide und h<strong>in</strong>terliess e<strong>in</strong>e<br />
junge Witwe mit vier K<strong>in</strong>dern, die ihre Aufgaben als Mutter<br />
wie auch die Leitung des Hotel Posta <strong>in</strong> La Rösa und des <strong>Motrice</strong><br />
<strong>in</strong> Poschiavo mit Bravour bewältigte. Nach ihrem plötzlichen<br />
Tod 1955 wurde das Hotel Posta verkauft. Faustas<br />
Sohn D<strong>in</strong>o übernahm das <strong>Motrice</strong> und heiratete G<strong>in</strong>a Cederna.<br />
Die beiden führten das Restaurant mit der wertvollen<br />
Unterstützung von G<strong>in</strong>as Zwill<strong>in</strong>gsschwester Lia weiter.<br />
Nach dem Bau der neuen Kantonsstrasse 1977 nahm der<br />
Verkehr <strong>in</strong> der Via da Spultri stark zu und so beschloss D<strong>in</strong>o<br />
mit se<strong>in</strong>er Tochter Fabrizia und ihrem Ehemann Franco Bordoni,<br />
das renovierungsbedürftige Restaurant abzureissen<br />
und e<strong>in</strong> neues, etwas weiter zurück liegendes Gebäude zu errichten.<br />
1982 wurde der Komplex, bestehend aus dem Ristorante<br />
<strong>Motrice</strong>, der Tipografia Offset Isepponi und der Panetteria-Pasticceria<br />
Bordoni, e<strong>in</strong>geweiht.<br />
Auch das heutige <strong>Motrice</strong> er<strong>in</strong>nert noch an e<strong>in</strong>e Lokomotive.<br />
Die Decke des Speisesaals, <strong>in</strong> dem Puschlaver und Veltl<strong>in</strong>er<br />
Spezialitäten serviert werden, wurde vom Berner Künstler<br />
Rudolf Blaser bemalt. Der kle<strong>in</strong>e Saal nebenan wird gerne für<br />
Sitzungen genutzt. Vom Garten aus hat man im Sommer e<strong>in</strong>en<br />
herrlichen Blick auf den Sassalbo, den Borgo und den Palazzo<br />
de Bassus-Mengotti.<br />
Das verheerende Hochwasser 1987 stellte auch die Familie<br />
Isepponi-Bordoni auf e<strong>in</strong>e harte Probe. Mit grossem E<strong>in</strong>satz<br />
und viel Ausdauer gelang ihr jedoch der Wiederaufbau des<br />
stark zerstörten Gebäudekomplexes.<br />
1994 übergaben D<strong>in</strong>o und G<strong>in</strong>a Isepponi-Cederna das <strong>Motrice</strong><br />
ihrem Sohn Fausto und se<strong>in</strong>er Frau Ornella Isepponi-<br />
Gugiatti.<br />
Das <strong>Motrice</strong> ist auch heute noch e<strong>in</strong> beliebter Treffpunkt für<br />
Gäste wie für E<strong>in</strong>heimische, für Menschen verschiedener<br />
Kulturen und aller gesellschaftlichen Schichten. Bernard<strong>in</strong>o<br />
Emilio und Bep<strong>in</strong>a Isepponi-Zanetti wären sicher stolz, wenn<br />
sie sehen könnten, dass ihr Werk bei allen Veränderungen<br />
noch <strong>in</strong> der vierten Generation der Familie Isepponi weitergeführt<br />
wird.<br />
Delicatezze cul<strong>in</strong>arie del <strong>Motrice</strong>