Pierre Noël de la Houssaye L'EVOCAZIONE DI ARSINOE ... - Esolibri
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moneta trovata anch'essa nel<strong>la</strong> scato<strong>la</strong>, un tetradramma d'argento di Lentini, su cui spicca una bel<strong>la</strong><br />
testa di Apollo e, sul rovescio, un muso di leone ruggente tra quattro grani d'orzo.<br />
Ora nul<strong>la</strong> mi stupisce più…. ora, io so!<br />
So che mi occorre l'oro e l'argento, i due principi, maschio e femmina, <strong>la</strong> luna e il sole. Sono qui, in<br />
questa coppa funeraria, in attesa <strong>de</strong>ll'Ora.<br />
La pesante Arsinoe di metallo farà le veci <strong>de</strong>l cadavere. La metterò NELLA FOSSA DOVE NON C'E'<br />
ACQUA fino a che IL SANGUE DELL'ALLEANZA materializzerà <strong>la</strong> sua forma vivente.<br />
Il bell'Apollo mi servirà da guida, non è egli forse il Maestro <strong>de</strong>l Verbo e <strong>de</strong>l<strong>la</strong> Luce? E' lui che metterò<br />
per primo NELLA FOSSA DOVE NON C'E' ACQUA per ammansire <strong>la</strong> belva, il guardiano <strong>de</strong>l<strong>la</strong><br />
soglia, il leone rosso <strong>de</strong>l<strong>la</strong> mia Casa.<br />
Vado, vengo, passo e ripasso.<br />
Sogno: quest'avventura si trascina, dura da più di un anno. La porterò a termine questa sera.<br />
Nello stesso istante in cui apparirà <strong>la</strong> luna, sarà tutto pronto; aspetterò, al centro <strong>de</strong>l mio cerchio, i<br />
prigionieri <strong>de</strong>ll'eternità. Dopo le centoventiquAttro invocazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> dodicesima sca<strong>la</strong> di Agrippa, <strong>de</strong>tta<br />
Sca<strong>la</strong> Orfica, vo<strong>la</strong>tilizzerò le essenze e avverrà il miracolo; avverrà, uscirò dal mio cerchio, vivo o<br />
morto, avendo pronunciato le quarantanove invocazioni <strong>de</strong>l<strong>la</strong> settima sca<strong>la</strong> <strong>de</strong>tta <strong>de</strong>l settenario…. ho<br />
capito.<br />
Sì! Ho capito… ma dove scavare questa fossa, dove pren<strong>de</strong>re questo sangue, quest' Acqua-Madre e<br />
questo fuoco?<br />
Continuava a piovere. Tornai al<strong>la</strong> finestra a cogliere <strong>la</strong> <strong>de</strong>so<strong>la</strong>zione <strong>de</strong>l cielo.<br />
Un autocarro passava nel<strong>la</strong> strada; suonò a lungo tornando indietro. Gli lessi sul fondo nero, in grosse<br />
lettere dorate:<br />
Che caduta nel reale!<br />
PRIMAVERA<br />
Avvertii allora di colpo l'assurdità <strong>de</strong>l mio agire, il suo totale nonsenso, tutta <strong>la</strong> sua artificiosità.<br />
Primavera! Il bricco goccio<strong>la</strong>va sulle braci, mentre l'acqua scorreva sui tetti e scen<strong>de</strong>va per i tubi <strong>de</strong>lle<br />
grondaie.<br />
Primavera! Che presa in giro! Questa paro<strong>la</strong> si faceva beffe <strong>de</strong>l<strong>la</strong> stagione morta, <strong>de</strong>lle foglie marce,<br />
<strong>de</strong>lle nuvole funeree, <strong>de</strong>l<strong>la</strong> mia <strong>de</strong>menza e <strong>de</strong>l<strong>la</strong> stregoneria; mi ricordava che ventimi<strong>la</strong> anime, tutte<br />
ben vive, lottavano tenacemente nell'atmosfera surriscaldata di un gran<strong>de</strong> e mo<strong>de</strong>rno magazzino per<br />
vivere e mangiare.<br />
No! Mille volte no! Non ce<strong>de</strong>rò al<strong>la</strong> tentazione, non cadrò nel ridicolo. Tutti questi racconti <strong>de</strong>i grimori<br />
non sono altro che menzogne e mistificazioni; non c'è altro al di là <strong>de</strong>l mio Io transitorio e vano.