Pierre Noël de la Houssaye L'EVOCAZIONE DI ARSINOE ... - Esolibri
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LAVABO INTER INNOCENTES MANUS MEAS<br />
ET CIRCUMDABO ALTAREM TUUM, <strong>ARSINOE</strong><br />
<strong>la</strong>verò le mie mani tra gli innocenti<br />
e circon<strong>de</strong>rò il tuo altare, Arsinoe<br />
<strong>de</strong>lle bolle salirono al<strong>la</strong> superficie <strong>de</strong>l liquido come se fosse diventato gassoso e <strong>la</strong> coppa si mise a<br />
cantare. Questo canto non mi stupì, lo aspettavo, ero stato avvertito.<br />
"Tutto si è verificato, tutto è avvenuto nel<strong>la</strong> sua successione. Il Fratello <strong>de</strong>l Sinai mi aveva scritto:<br />
Pregherai perch'essa parli, mentr'essa par<strong>la</strong> e ancora quando avrà par<strong>la</strong>to<br />
"Non era legittimo aspettarsi che le mie preghiere fossero efficaci e che <strong>la</strong> regina promessa mi<br />
apparisse, rivolgendomi parole di conso<strong>la</strong>zione e di gioia?<br />
Quei minuti sono ancora vivi nel<strong>la</strong> mia mente. Sono là, davanti le monete, chino su questa coppa, col<br />
contagocce in mano; le gocce <strong>de</strong>l primo profumo cadono nel bruciaromi e vi svaporano.<br />
"Invoco a voce alta:<br />
AB ILLA BENE<strong>DI</strong>CARIS IN CUIUS HONORE CREMABERIS<br />
da essa verrai bene<strong>de</strong>tto, in suo onore sarai cremato<br />
e aggiungo che supplico Dio di allontanare gli spiriti immondi, così come fa <strong>la</strong> Chiesa quando benedice<br />
l'incenso:<br />
INCENSUM ISTUD A DOMINE BENE<strong>DI</strong>CTUM ASCENDAT AD TE <strong>ARSINOE</strong><br />
quest'incenso bene<strong>de</strong>tto dal Signore ascenda a te, Arsinoe<br />
e l'incenso sale voluttuosamente verso di Lei; ogni goccia sprigiona un'intensa voluta. Ben presto <strong>la</strong><br />
camera si satura di vapori.<br />
"Che profumo, Padre mio! Quello di un frutteto a fine Aprile, ma <strong>de</strong>cuplicato… che dico: centuplicato;<br />
e l'odore mi balza al cuore, mi riempie d'estasi.<br />
"Le gocce cadono una ad una, senza sosta, sul<strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca rovente <strong>de</strong>l bruciaprofumi. Sono là, kabbalista<br />
per ogni bene, al centro <strong>de</strong>l cerchio incantato.<br />
"Il fumo non esce dal cerchio; il segno di gesso tracciato sul parquet è una frontiera invalicabile; le<br />
volute d'incenso si susseguono, ma al di fuori, dove l'aria <strong>de</strong>v'essere irrespirabile.<br />
"Di fronte, dietro e a <strong>la</strong>to si ergono ora <strong>de</strong>lle muraglie, <strong>de</strong>lle muraglie di fumo bianco; ogni oggetto è<br />
scomparso sotto questa cortina. Sono ancora più solo, davanti al<strong>la</strong> coppa e ai ceri, bloccato al<strong>la</strong> mia<br />
altezza da un'altra parete di fumo che fa da soffitto.<br />
"che notte, quando ci penso! Non era una notte terrestre, era già di un altro mondo! L'anima mia è<br />
senza timore; salgo senza emozione <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> di Diana, Diana-Selene il cui fresco pallore conferisce a<br />
questo fumo una tinta <strong>la</strong>ttiginosa. Come <strong>de</strong>v'essere bel<strong>la</strong> <strong>la</strong> luna piena lì fuori, malgrado <strong>la</strong> tempesta!