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Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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chiere no, sono andata in cucina, gli facevo vedere: -Questo?-. No.-Quello?-. No. -Porca miseria, voglio un bicchiere di acqua-. Così hoimparato io la lingua italiana. Per forza. [...] Lei [l’amica che la ospitavain Italia] andava al lavoro, io mi trovavo da sola, non conoscevola lingua, ho passato brutti, proprio due anni ho fatto fatica a viverequi. [...] Prima di tutto avevo paura dei carabinieri, non ho avuto problemima la paura c’era. Alla fine dico se mi prendono va anche beneperché sono stanca di questa vita. Ma non mi hanno preso. [...] [orache ha il permesso di soggiorno] è meglio, si vive meglio così, perchéio c’ho la voglia di fare la scuola di infermiera, la patente, la scuolaguida, sai con il permesso ti si aprono proprio le porte” (int. 6a).“Io non sapevo niente, sapevo solo ciao buongiorno, quelle robe lì,perché mio marito quando lavorava nella zona veneta veniva tutti glianni insieme al suo capo, col pulmino venivano e stava una settimanainsieme a noi, quindi vedendo loro che parlavano, perché mio maritodoveva fare da tramite altrimenti non riuscivamo a capirci. E questosignore era molto simpatico...Poi somiglia tanto, perché la lingualatina, comunque tante parole sono uguali quasi, per esempio pane”(int. 8).Arriva poi la ricerca di un lavoro e, in seguito, la possibilità diregolarizzare la propria presenza in Italia e di trovare una sistemazioneabitativa più idonea. E, così, la possibilità di inoltrare lepratiche di ricongiungimento familiare e ritrovare finalmente lapropria famiglia. E’ la storia di molte famiglie delle persone chesono state intervistate. È la storia di ragazzo rumeno che ha raccontatoche il padre lavorava in Romania per una ditta statale, chepoi è stata venduta ad un privato, spingendolo a venire in Italia acercare lavoro. Dopo circa un anno e mezzo la mamma è andataa trovare il marito in Italia; doveva essere solo per tre mesi e poisarebbe rientrata in Romania, ma alla fine si è fermata anche lei.E l’anno dopo sono stati lui con suo fratello a raggiungerli. Ora ilpadre ha una sua ditta da due anni, con dei dipendenti, e la madrefa la babysitter. Lui studia al liceo scientifico e sogna di fare ilpilota. E’ la storia di questa donna, che ha raggiunto suo marito,26

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