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Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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di questi problemi può e deve contribuire a risolverli.Un’altra questione da non dimenticare è quella del caporalato,specie quello rumeno. Sono, infatti, molti i muratori e i manovaliche alle 5 di mattina si radunano in alcuni luoghi particolari dellecittà italiane ad aspettare che il furgoncino passi e che la “chiamata”arrivi e che quel giorno possano lavorare...per pochi eurol’ora. Spesso quello che si guadagna bisogna dividerlo con il caporale.E se qualcuno si fa male, a casa; il giorno dopo qualcun altroavrà preso il suo posto. Impossibile ribellarsi, anche quando allafine della giornata i soldi pattuiti non arrivano, pena non riuscirepiù ad ottenere nessun altro lavoro, con nessun altro caporale. Disolito sono le piccole imprese che si affidano al caporalato, masuccede che anche nei grossi cantieri si ricorra a questa risorsaa poco prezzo. E dappertutto vige l’omertà, sia per le paghe damiseria che per i morti sul lavoro, mentre, come abbiamo visto, ilnumero di questi infortuni cresce sempre più. Lavoro nero e mortibianche...e il caporalato, quello rumeno, che cresce sempre più,forse anche grazie all’ingresso della Romania nell’Unione Europea.Non dovendo più sottostare alle norme del Testo Unico perl’<strong>Immigrazione</strong>, tra i <strong>Rumeni</strong> è possibile che cresca l’incidenzadel lavoro nero.“La maggior parte di quello che vedo è che i <strong>Rumeni</strong>, va beh qualcunolavoro anche in regola e qualcuno non lavora in regola, perchédice io ormai sono entrato in comunità europea, non ho bisogno chedevo dimostrare che io sto lavorando per il problema dei documenti.Invece le altre categorie sono costrette anche per dimostrare che...sai, i problemi del permesso, devono cambiarlo, devono sempre dimostrareche stanno lavorando in regola. Invece gli altri, qualcunopreferisce guadagnare di più e non lavorare in regola. [...] Sono piùgli Italiani che lavorano in nero, però le piccole ditte, i cantieri piccoli,però vai a vedere un cantiere grande non ci sono che lavoranoin nero, perché sanno che sono sotto controllo, sotto pressione, nonpossono neanche le ditte.per non perdere credibilità, non assumonogente in nero, però gli altri cantieri, artigiani, piccole ditte, ci sonoche lavorano in nero” (int. 4).54

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