18.11.2012 Views

1 - Fondazione Fitzcarraldo

1 - Fondazione Fitzcarraldo

1 - Fondazione Fitzcarraldo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Seminari Paralleli<br />

1 - Imprese a<br />

opera d’arte.<br />

Il ruolo dell’arte nello<br />

sviluppo d’impresa.<br />

Sintesi del seminario<br />

di Chiara Galloni<br />

Articolture, Bologna<br />

• • • • • •<br />

pubblici, rompere le abitudini e le forme tradizionali della cultura.<br />

Catterina Seia, nel raccontare il progetto Unicredit & Art, propone una riflessione generale sul percorso di<br />

Unicredit, la cui natura, storia e struttura hanno portato il colosso a decidere di investire fortemente in cultura,<br />

passando dalle semplici sponsorship, a produzioni proprie, al ripensamento dell’intera azienda in chiave culturale.<br />

Fondamentalmente, spiega Seia, allo scopo di connettersi e compattarsi con il territorio in cui si inserisce, il mondo,<br />

secondo una logica rigorosamente glocal. Ciò significa sfruttare le potenzialità di un insediamento così massiccio<br />

e insieme gestire un patrimonio cospicuo e molto appetito, razionalizzandolo in investimenti mirati che non creino<br />

fratture con il territorio. Non si tratta di una missione etica, al di là di voler “purificare” un’istituzione bancaria che di<br />

suo si sente “sporca”, ma di focalizzare un preciso obiettivo economico, proprio delle banche sì, ma in fondo comune<br />

ad ogni altra azienda commerciale: contribuire alla creazione di un ambiente di benessere, stimolante e solido,<br />

dove le piccole aziende non chiudano, i privati investano e si attraggano nuovi clienti e talenti al fine di generare e<br />

mantenere un circolo virtuoso.<br />

Per qualsiasi impresa dovrebbe essere fondamentale l’obiettivo di lavorare in e contribuire a una comunità vitale, di<br />

capire gli indirizzi e le strategie delle Istituzioni Pubbliche, le esigenze dei propri target e le problematiche generali<br />

della società in cui è inserita, al fine di creare percorsi condivisi.<br />

Associare il proprio brand a un evento, infatti, può dare visibilità ma non autorevolezza, che invece deriva da un<br />

continuo lavoro di costruzione sull’oggi, sulle dimensioni sociali, un costante brain stretching su target diversi a<br />

seconda dei diversi contesti.<br />

Non comunicare un prodotto specifico e diretto, quindi, senza mediazione alcuna, ma sostenere un’atmosfera. In<br />

quest’ottica serve senso critico per comprendere quali progetti siano seri e possano avere validità di lungo periodo,<br />

un senso della prospettiva che alza il tiro della vision di un’azienza (e volendo anche il rischio d’impresa), ma che in<br />

ritorno garantiscano una razionalizzazione dell’investimento e nuova energia, attraverso l’autorevolezza, che diventa<br />

enzima catalizzatore di un simile processo.<br />

Seguono due domande del pubblico, che si interrogano da un lato su come – da operatori culturali – si possa<br />

far comprendere alle aziende le potenzialità dell’introduzione delle istanze dell’arte e della cultura all’interno<br />

dell’impresa, in qualità di consulenti, e dall’altro che possibilità ci sono di essere inseriti come specifica<br />

professionalità in un organico aziendale.<br />

Le risposte dei relatori non nascondono la difficoltà dell’introduzione nelle aziende sia di una “mentalità culturale”,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!