]Chagalldelle meravigliemostreRoma presenta al pubblico le favole pittoriche del maestro russo
In prima pagina: “La caduta di Icaro”, 1974olio su tela213 x 198 cmParigi, Centre Georges Pompidou,Musée national d’art moderne, centre decréation industrielleSotto: “Sopra la città”, 1914-1918olio su tela139 x 197 cmMosca, Galleria di Stato TretjakovNella pagina a fianco: “Amanti in blu,”1914tempera su cartone49 x 44,3 cmSan Pietroburgo, Collezione privata presso ilMuseo di Stato Russo“Il carnevale notturno”, 1963olio su tela130 x 162 cmCaracas, Museo de Arte ContemporaneoSofia Imber Parque Central“ Senza ali e senza rete”, proprio come nellaDonna cannone di De Gregori, si libranonell’aria i personaggi di Marc Chagall(Vitebsk, Russia 1887 – Saint-Paul deVence 1985). Con un espressionismocromatico di straordinaria intensità,questo pittore russo di origine ebreaindaga i misteri dell’ animo umano.E sconfina nelle lande interminabilidell’inconscio individuale e collettivodipingendo letteralmente delle favole.Arrivato a Parigi nel 1910 Chagallconosce presto le nuove tendenzeartistiche contrassegnate dal cubismoanalitico di Braque e Picasso. Ma la suaè una sensibilità poetica, poco o pernulla incline al cruccio razionalista,vicina piuttosto all’intuizione “cosmica”di Delaunay. Egli non vuole creare deifreddi “teoremi pittorici”; il cubismoper lui non è un fine ma uno strumentoattraverso cui portare sulla tela tuttala carica emozionale del ricordo e dellepassioni. Come per Umberto Saba, ancheper Chagall la memoria è consolatoria:le sue tele sono affollate da figure legateall’ infanzia e alla prima giovinezza.Avventurosi nella mitologia dell’artista,gli animali di Vitebsk, le sue case, isuoi contadini, sono ossessivamente eirrealisticamente raffigurati. Tutte questepresenze sono dislocate in uno spaziocompletamente arbitrario tanto che inalcuni dipinti viene da pensare se Chagallintendesse dar colore ad una speciedi funambolica parodia del cubismo.Non è infatti estranea alla pittura diquesto artista una componente ludicarilevabile anche in moltissimi lavoridi un genio assoluto come Paul Klee ilquale, pressappoco negli stessi anni, faaffiorare con un linearismo magico ilbattito cardiaco della psiche. E’ inveceil colore a fare di Chagall un grandeartista. Un colore sicuramente ravvivatodalla visione delle opere di Van Goghe dei Fauves ma anche da un’altissimaspiritualità religiosa paragonabile, forse,a quella di Georges Rouault. Un colore,soprattutto, mediante il quale vieneprecorsa la poetica surrealista che nonè, propriamente, una poetica del colorema che nelle mani del pittore russo, inqualche modo, lo diventa.Il mondo fantastico di Chagall è orapossibile ammirarlo a Roma. Presso lesale del polo museale del Vittoriano, letele del maestro russo sono presenti in