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Paesaggi dell'energia. I grandi lavori idroelettrici dalla ... - Sat

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zioni in legno dei monaci ortodossi nei boschi della Transilvania. Tornato in Italia,riprese a girovagare maturando nuove esperienze nel ramo delle costruzioni idroelettrichefinché, nel 1937, incontrò l’ing. Bruno Bonfioli, allora uno dei massimidirigenti della Generale Elettrica Cisalpina GEC di Milano, il quale volle affidargli ladirezione <strong>lavori</strong> di una nuova diga da realizzarsi in Val d’Avio per creare un nuovobacino di carico che doveva servire per il potenziamento della centrale di Temù inValcamonica. La diga era prevista a monte del preesistente lago artificiale d’Avio eavrebbe formato un altro, più grande, invaso che dal nome del progettista ing. FernandoBenedetto, predecessore del Bonfioli alla guida della Cisalpina, fu denominatoLago Benedetto. Ebbe così inizio l’attività che lo vedrà protagonista per tuttoil resto della sua vita lavorativa, vale a dire la realizzazione di impianti <strong>idroelettrici</strong>con tutto ciò che vi era annesso. Necessariamente, dovette trasferirsi a Temù, ma lanostalgia di casa era forte, il viaggio era lungo e i trasporti a quel tempo latitavano,così, sci in spalla, Dante Ongari saliva al Venerocolo e raggiungeva i 3150 metridel Passo Brizio. Da qui, calzati gli sci superava la Vedretta del Mandrone salendoai 3300 metri del Passo del Dosson, attraversava in quota la Vedretta della Lobbiascollinando al Passo di Cavento e, quindi, proseguiva sulla Vedretta di Lares scendendoal Passo dei Pozzoni.Lasciati gli sci proseguiva apiedi percorrendo in discesatutta la Val di Borzago finoa casa. Di queste, che oggidefiniremo “eroiche”, traversate,Ongari ha lasciato numerosissimeimmagini, orapatrimonio dell’Archivio Storicodella SAT.Alla fine del 1938, in contemporanea,iniziò a seguireanche i <strong>lavori</strong> per la realizzazionedi una nuova digaper alzare il livello del LagoNero, poco sotto il Passo diGavia sul versante bresciano,progetto che però fu abbandonatoper un improvvisoed imprevisto svuotamentodell’invaso avvenuto nel gennaio1939.Nel 1940, terminati i <strong>lavori</strong>al Lago Benedetto, Bonfiolilo pose alla direzione delnuovo grande progetto dellaDiga del Lago Benedetto in Val d’AvioSISM nel neocostituito Ufficio54

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