L’elettricità in TrentinoElettricità, ciascuno di noi ha ben presente quantoimportante sia stata questa scoperta per il progressodell’umanità e ben si può capire quantosia stato forte il desiderio di appropriarsene dellecomunità più evolute. Già nella seconda metàdell’Ottocento, in Trentino si era capito che laforza delle acque, che fino ad allora era servitaegregiamente a dar vita a mulini, segherie e fucine,avrebbe presto rappresentato un formidabilemezzo di sviluppo per la magra economia localee non si tardò a mettere in pratica le sensazionaliscoperte in campo elettrico che venivanod’oltreoceano. Era passato, infatti, solo un annoda quando Thomas Alva Edison aveva attivato aNew York il primo sistema al mondo di distribuzionedi energia elettrica, che a Trento si concepìl’ambizioso progetto di illuminare la città mediantequesta stupefacente tecnica. Certamentefu un parto travagliato data l’assoluta novità chela cosa rappresentava in quegli anni, ma il sagacee lungimirante podestà Paolo Oss MazzuranaAnnibale Apollonioseppe vincere le forti perplessità del ConsiglioComunale e l’ingegnere civico Annibale Apollonio fu subito incaricato di redigereil progetto. Apollonio non perse tempo e il 22 febbraio 1884 inviò l’elaborato allaLuogotenenza Imperiale di Innsbruck per la necessaria approvazione. L’iter burocraticonon fu certo tra i più veloci tanto che venne a compimento solo nel 1887,ma una volta ottenuto il benestare governativo i <strong>lavori</strong> furono avviati e portati atermine sollecitamente. Così, realizzate le condutture idrauliche, l’impianto di produzioneal Ponte Cornicchio e la rete elettrica di distribuzione, il 6 maggio 1889 invia S. Trinità e in Piazza della Posta si effettuò con successo il primo esperimentodi illuminazione elettrica della città di Trento. La centrale di Ponte Cornicchio, fula prima centrale idroelettrica dell’impero austroungarico 1 .1. Se si eccettua il poco felice esperimento di Godelming nel Surrey del 1881, la primacentrale al mondo di produzione e distribuzione di elettricità fu messa in funzione daEdison nel settembre del 1882 nel suo laboratorio di Pearl Street, nella parte bassa diManhattan a New York, fornendo corrente continua a 110 volts a poche decine di utentiresidenti nelle strade limitrofe. Pochi mesi prima, la Edison Electric Light Company avevaattivato a Londra un’officina di produzione elettrica che, però, non aveva una retedi distribuzione vera e propria in quanto serviva solamente ad illuminare il viadotto diHolborn. La prima centrale dell’Europa continentale, molto simile a quelle di New Yorke Londra, fu quella di Santa Radegonda a Milano che entrò in funzione nel 1883. La7
A breve distanza di tempo, mentre nel mondo sorgevano molti <strong>grandi</strong> impianti,anche nelle vallate trentine si moltiplicarono le iniziative per assicurarsi la grandeinnovazione dell’elettricità, da sfruttare, sia nel campo dell’illuminazione che inquello della forza motrice. L’esempio del capoluogo trentino fu subito imitato daRovereto, Arco e Roncegno; quindi fu la volta di Pergine che nel 1893 creò a Sersola prima centrale idroelettrica dell’impero a corrente alternata trifase, poi Riva,Predazzo e Campiglio. In pochi anni nuove centrali sorsero a Malè, Cavalese, Mezzolombardo,Levico, Romeno, Cles, Rabbi, nonché in Tesino e Primiero, tanto chenel 1902 in Trentino esistevano 25 centrali idroelettriche: 12 a corrente continua, 2a corrente alternata bifase e 11 a corrente alternata trifase.Venne quindi il tempo in cui il benefico vento della cooperazione raggiunse anchela nostra terra, non tardando ad interessare pure il settore idroelettrico. Uomini diacuto senso progressista e grande buona volontà, unirono le loro notevoli energiee le loro modeste finanze per cercare di affrancarsi da una endemica condizionedi sottosviluppo e i frutti non tardarono ad arrivare. Fu così che nel 1898 nacquea Condino il primo consorzio elettrico del Trentino, subito seguito da quello diRoncone, ma particolare importanza assunse quello di Cavedine, fondato pochimesi dopo, che contava ben 713 soci e distribuiva energia a Cavedine, Vigo, Stravino,Brusino, Lasino, Pietramurata e Dro. Altri consorzi elettrici costituiti in queglianni, con proprie centrali e reti di distribuzione furono quelli di Tuenno e Dambelnell’Alta Anaunia, Pelugo e Pinzolo per la Valle Rendena, i consorzi del Tesino edel Primiero, quelli di Pieve di Bono e Storo per la Val del Chiese e, buon ultimonel 1905, il Consorzio Elettrico Industriale di Stenico.Gli inizi del XX secolo videro il proliferare degli impianti di produzione elettrica inquasi tutte le valli della provincia, tanto che alla vigilia della prima guerra mondiale inTrentino, distribuite sui principali bacini: Adige, Brenta, Cismon, Avisio, Sarca, Ponalee Chiese, capeggiate per importanza da quelle di Fies, Biacesa e Riva, vi erano unaquarantina di centrali idroelettriche, più un certo numero di impianti minori per untotale complessivo di 19.500 kw di potenza. I consorzi elettrici erano 35.Tornata la pace, l’annessione all’Italia non portò certo quei benefici che si eranoimmaginati ed il Trentino, relegato dal governo al non invidiabile ruolo di provinciaa vocazione agricola, fu fortemente penalizzato dal punto di vista industriale,mentre le risorse locali, costituite essenzialmente da materie prime, furono destinateal sostegno dell’industria nazionale impegnata in un faticoso rilancio.prima centrale idroelettrica a livello mondiale sorse a Tivoli nel 1885 sfruttando il saltodelle cascate dell’Aniene e quindi la centrale di Ponte Cornicchio fu tra le primissimeal mondo. L’impianto trentino, con tutte le opere idrauliche necessarie al suo funzionamento,fu ideato da Appollonio ancora nell’ottobre del 1883 e realizzato <strong>dalla</strong> dittaGanz di Budapest tra il 1887 e il 1889 per un costo complessivo di circa 230.000 fiorini;era azionato dall’acqua del torrente Fersina che veniva prelevata alla vecchia serra diPonte Alto a quota 315 metri e portata in un serbatoio a S. Donà da dove, medianteuna condotta forzata, con un salto di 86 metri, perveniva alle sei turbine, da 150 cvciascuna, installate in centrale.8