10.07.2015 Views

Strade Aperte 4-2007 - MASCI PIEMONTE

Strade Aperte 4-2007 - MASCI PIEMONTE

Strade Aperte 4-2007 - MASCI PIEMONTE

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Un Vescovo Scoutalla guidadella C.E.I.Alberto GuidelliComunità Pesaro 1 “L. Deli”GIOIA EDEMOZIONE NEL <strong>MASCI</strong>PER LA NOMINA DI MONSIGNORANGELO BAGNASCO APRESIDENTE DELLAC.E.I.Gioia ed emozione nel Movimento per la nominadi Monsignor Angelo Bagnasco aPresidente della Conferenza EpiscopaleItaliana. In particolare nella Pesaroscautistica che ricorda come l’arcivescovo,già alla vigilia del suo insediamentonella nostra diocesi, nel marzodel ‘98, dichiarava alla stampa di averconosciuto lo scautismo cattolico giovanile(prima l’ASCI e poi l’AGESCI) come assistentespirituale delle varie branche: dai lupetti, agliesploratori per finire ai rover. Ad una settimana dallasua nomina seppure preso da mille impegni che gliderivavano dal suo nuovo ministero, volle officiare laS.Messa in occasione del seminario nazionale sullascuola “Sentieri e pensieri per la scuola di domani”,organizzato a Pesaro da <strong>Strade</strong> <strong>Aperte</strong> con il contributodeterminante di Carlo Guarnieri e di Paolo Linati.Per monsignor Bagnasco fu l’occasione di conoscereil <strong>MASCI</strong> locale e i vertici del Movimento di allora.Successivamente i contatti si fecero sempre piùstretti e proficui.La nostra Comunità entrò a far partedella Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicalida lui fortemente voluta e appoggiata. Fummo anchecoinvolti, su sua indicazione, nella nascita, a Pesaro,dell’Associazione Genitori: i primi iscritti provenivanoquasi tutti dalle file del <strong>MASCI</strong>. Costante la sua presenzaattiva e costruttiva fra le associazioni ed i movimentiecclesiali e, in molti casi, consolatoria nei confrontidelle persone in difficoltà e nel dolore. Le primetelefonate del mattino, mi ricorda un amico, eranorivolte ai suoi sacerdoti per rincuorarli ed incoraggiarlinei problemi quotidiani. Io stesso, con grandesorpresa, lo incontrai un mattino di domenica, a casadi mia madre ultranovantenne, mentre colloquiavaamabilmente con lei. Frequenti gli incontri con monsignorBagnasco in occasione di eventi cittadini in cuiegli trovava sempre uno spazio per informarsi sullenostre attività. Anche l’incontro per strada, seppur veloce,terminava sempre con un “evviva il <strong>MASCI</strong>”.Consideravail nostro Movimento, la cui sede è collocatain un palazzo della Diocesi, accanto a molte altre aggregazionicattoliche, trainante per le altre identitàadulte. Bagnasco lasciò Pesaro nel 2003 per assumerel’incarico di Ordinario Militare per l’italia. All’epocafrequentando il Consiglio Nazionale, come segretariodel <strong>MASCI</strong> Marche, conobbi Francesco Marchettidal quale venni a sapere che, proprio nella sededell’Ordinariato Militare per l’Italia a Roma, in viasalita del Grillo 36, nel 1944, si gettarono le basi perla rinascita dell’ASCI e la nascita di un movimento diAdulti Scout che, inizialmente costituirono le Compagniedi San Giorgio. L’Arcivescovo fu felice di venirea conoscenza di questo evento della nostra storia esi rese disponibile per celebrare una Santa Messa inricordo di coloro (fra questi Mario Mazza, SalvatoreSalvatori, Osvaldo Monass e padre Agostino Ruggid’Aragona) che furono gli artefici di quelle giornate ei cui nomi sono, oggi, ricordati in un documentoesposto proprio nella stanza dove si riunironoper la prima volta. Alla Messa commemorativaparteciparono, oltre al PresidenteNazionale Littorio Prezioso, alcunicomponenti del Comitato Esecutivo,esponenti del <strong>MASCI</strong> romano, calabresee campano, mentre da Pesarovenne organizzato un pullman con gliAdulti Scout della diocesi. Nell’omelia monsignorBagnasco sostenne “la necessità dioperare nel segno della pace vera, del perdono, dellasperanza, così come addita il vangelo con un assolutosenso delle responsabilità che i cristiani, inparticolare gli scouts, devono avere nel mostrare ilvero volto di Dio”. Poi il recente incontro di Genova,in occasione del primo evento celebrativo per il centenariodello scautismo, con la significativa omelia tenutanella gremitissima cattedrale di San Lorenzo,quasi un atto di consegna al nostro Movimento, primadella nomina a Presidente della C.E.I., con un richiamoal metodo teso “alla costruzione dell’uomo,verso l’edificazione della persona che sa andare controvento, che sa resistere ai colpi della vita, che sasorridere nelle prove e guarda avanti con fiducia”. Allabase, la passione di educare ed educarsi ricordandole radici, l’origine del movimento, perché solo così“possiamo guardare avanti senza timore di perderela strada”; possiamo andare avanti avendo come modelloe proponendo come modello Gesù, “Colui che,essendo veramente Dio, ci rivela al meglio il vero voltodell’uomo”; ci dona la forza interiore per la costruzionedell’uomo celeste, l’uomo cioè che “respirail cielo, vive l’intima comunione con Dio, colui chesprigiona il meglio di sé e guarda con occhi nuovi, luminosi,intelligenti e fiduciosi, la terra”. L’uomo che,alimentato dalla preghiera (“che è stare cuore a cuorecon Cristo”), si fa dono per amore, diventa sale elievito, alza le vele e prende “il largo verso l’alto maredel Vangelo, del servizio, dell’amore a Gesù e allaChiesa, al mondo”.<strong>Strade</strong> <strong>Aperte</strong> n. 4/<strong>2007</strong>17Fede e Società

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!