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MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO

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N. 10DALL’AGENDADEL PROVINCIALE- Giulianova (TE) sabato 26settembre, pomeriggio: ordinazionesacerdotale di P. SimoneCalvarese, cappuccinod’Abruzzo, al Santuario dellaMadonna dello Splendore. Presentianche i frati dello studentatodi Viterbo.- Roma 1 ottobre: incontro deiRev.mi Ministro generale e Vicariocon il Definitorio della ProvinciaRomana.- Viterbo 1 ottobre ore 18:concelebrazione eucaristicapresieduta da S. E. Rev.maMons. Lorenzo Chiarinelli perl’inaugurazione del nuovo annoaccademico dell’Istituto Teologico“S. Pietro”.- Roma 2 ottobre ore 11: Montecitorio– Sala della Lupa,commemorazione del 70° anniversariodi S. Francesco d’Assisia Patrono d’Italia.- Paliano 3 ottobre: processionepenitenziale e celebrazionedel Transito.- Latina 4 ottobre: festeggiamentisolenni in onore del SeraficoPadre.- Latina 8 ottobre: riunione dilavoro con il Parroco e con inostri collaboratori – tecnici inmerito alle disposizioni del nuovopiano regolatore riguardantiil terreno parrocchiale.- Roma, Via Veneto, 9 ottobre:benedizioni esorcistiche.- Roma 10 ottobre, parrocchiadi S. Barnaba, ore 10: s.messa solenne di P. GiampieroMontini nella sua parrocchiad’origine.(segue)Informazioni Cappuccini Romani1BISOGNA VOLERLOAnno XV (2009)La vita di preghieraDalla Visita è emerso che nelle vostre fraternità locali (per la verità non intutte) sono previsti gli orari della preghiera in comune, anche se non sempre èdato riscontrare la dovuta fedeltà agli stessi. Vorremmo qui ricordare che peruna fraternità religiosa non hanno alcun senso o sono addirittura un controsensoe una contro testimonianza orari comunitari di preghiera ridotti al minimo e frettolosi,che danno l'impressione di una azione compiuta solo perché si deve assolverea un obbligo. Questa non è preghiera né questo tipo di prassi potrà maicorrispondere all'ideale di ogni fraternità cappuccina: «essere veramente unafraternità che prega» (Cost 56,1).Con grande saggezza Paolo VI nella Evangelica Testificatio ci ricordò che lafedeltà alla preghiera o il suo abbandono sono il paradigma della vitalità o delladecadenza della vita religiosa (n. 42). La vitalità della vita consacrata è tutta nellaprofondità della fede che anima i religiosi e nella totalità dell'amore che li pervade.Il Ministro generale.Nello scorso numero di ICARO, esortando alla compattezza tra noi, concludevo:“possiamo dunque riuscire in ogni impresa”. Sì, ma bisogna volerlo.Fortemente volerlo. Grazie a Dio abbiamo la libertà: dobbiamo voler scegliere dirimanere uniti, di alimentare la fraternità, nell’obbedienza di ciascuno. E pervivere questo occorre amare l’Ordine, la Provincia, la propria vocazione. Bisognabuttarsi ad amare a corpo morto, in Cristo e nella Chiesa, la propria famigliad’appartenenza, anche se presenta chiari difetti e limitatezze. Bisogna amarela propria comunità, comunque essa sia e qualunque volto abbia, come siama e si amerebbe comunque la propria madre. Amarla comunque, anche sedovesse costare, ancorando tale supremo proposito sulla roccia della vittoria diCristo e della potenza dello Spirito. Nessun peccato, nessuna morte, nessunadivisione o incomprensione o pesantezza o sofferenza può prevalere quandonella verità della fede ci diamo ad amare nostra madre la Chiesa, nostra madrela Fraternità. Dimostriamolo però questo senso di forte unità! Al bando ipercritichee facili pregiudizi. Ed anche le indifferenze, le dimenticanze. Dobbiamo davveroscegliere di vivere da fratelli, poiché lo siamo realmente. Carissimi, SIAMOfratelli, perché è più vero del sole di oggi o della terra sotto i nostri piedi che Dioè nostro Padre. Diciamo il Padre Nostro. Appena leggiamo questo semplicemessaggio vi prego di proclamare col cuore il Padre Nostro. Adoriamolo il nostroDio e dunque vogliamo vivere da fratelli. Grazie a tutti voi.P. Carmine De Filippis<strong>MONTE</strong> <strong>SAN</strong> <strong>GIOVANNI</strong> <strong>CAMPANO</strong>ESERCIZI SPIRITUALI 9 – 14 NOVEMBREPredicatore: M.R.P. Antonio Raimondo, Vicario provinciale di Messina“La vita sacerdotale”(prenotazioni presso la Curia provinciale)Questo corso è in sostituzione di quello di Romadell’Assistenza nazionale OFS, abolito.


DALL’AGENDADEL PROVINCIALE- Monte San Giovanni Campano10 ottobre ore 18: s.messa solenne di S. Francescod’Assisi.- Albano 12 ottobre, Santuariodi S. Gaspare del Bufalo:incontro di preghiera.- Tivoli – Quintiliolo 12 ottobre:incontro con l’OFS locale.- Viterbo 14 ottobre mattina,Istituto Teologico S. Pietro:relazione di Mons. A. Zani, Sottosegretariodella Congregazioneper l’Educazione Cattolica,sul “Processo di Bologna”.- Foligno 14 – 16 ottobre: assembleaCimpCap (elezionedel Presidente).- Assisi 16 – 17 ottobre: assembleaMo.Fra.- Monterotondo 19 ottobreore 9.30: spoglio delle schedeper i delegati al Capitolo. SegueDefinizione.- Caprarola 19 – 24 ottobre:esercizi spirituali ai Carmelitanidel Lazio.- Segni 24 – 25 ottobre: ritiromensile ai laici.- Leonessa 27 ottobre: inaugurazionedell’anno di Postulato.- Roma – Via Veneto 30 ottobre:benedizioni esorcistiche.- Torino 3 – 7 novembre: annualeCISM nazionale.NOTIZIE DA VITERBOIl 3 ottobre, durante la solenne Celebrazione Eucaristicanei primi vespri della Solennità del serafico PadreS. Francesco, lo studente fr. Massimiliano Fasanoha ricevuto il Ministero istituito del Lettorato nella nostrachiesa Conventuale. Precedentemente - il 30maggio nella Messa vigiliare di Pentecoste - lo avevaricevuto anche fr. Luigi Grisi della Provincia di Calabria.Quest’ultimo, poi, ha ricevuto il Ministerodell’Accolitato il 23 settembre u.s. nella sua Provincia.<strong>MONTE</strong> <strong>SAN</strong> <strong>GIOVANNI</strong> <strong>CAMPANO</strong>: esaltazione della Santa CroceGrande, inatteso concorso di popolo al piccolo convento del frusinate domenica 13settembre pomeriggio per una prolungata preghiera di adorazione e perun’approfondita catechesi biblico-spirituale sul mistero della Croce. Nel luogo oveS. Felice da Cantalice, amatissimo del Crocefisso trascorse una parte del noviziatofino ai primi voti del 18 maggio 1545, è stato quasi immediato all’animatoredell’incontro P. Egidio Loi passare dai contenuti evangelici della festa all’esperienzadi santità del primo nostro santo. Presente la bella neonata fraternità GiFra e moltidei futuri Araldini che, con gioiosa sorpresa, ultimamente frequentano il convento,tutti assai attenti e composti ad ascoltare l’ “annuncio cappuccino” e alla fine dellacelebrazione eucaristica, a ricevere l’olio benedetto di S. Felice da Cantalice.P. CarmineA <strong>SAN</strong> FRANCESCO A RIPA (ROMA)Occorre anzitutto ricordare che S. Francesco a Ripa, in Trastevere – Roma, è probabilmentel’unico “santuario” francescano della Città eterna: nel convento attiguosi conserva la celletta di S. Francesco, dimora piccola ed angusta ove il Seraficoera ospitato nei suoi brevi periodi romani. Ebbene, sulla base di questa suggestivatradizione, per iniziativa di P. Marino Porcelli, Ministro provinciale dei Frati Minori,sabato 26 i Definitori delle tre obbedienze del 1° Ordine del Lazio più una vastarappresentanza dell’OFS regionale hanno commemorato insieme l’VIII Centenariodel “propositum vitae” del 1209. Un’ampia e approfondita relazione di S. E. Rev.maMons. Gardin, arcivescovo segretario della Congregazione per gli Istituti di VitaConsacrata e per le Società di Vita Apostolica, su “Obbedienza e Autorità”; unapresentazione artistico-culturale della chiesa di S. Francesco a Ripa e la concelebrazioneeucaristica hanno scandito la mattinata veramente intensa e proficua, terminatacon un ottimo pranzo in un clima di gioiosa e cordiale fraternità. P. Carmine“PUBBLICITÀ” Conferenza Episcopale Italiana - Commissione per la Liturgia,Proclamiamo la tua risurrezione. Sussidio Pastorale in occasionedella celebrazione delle esequie. Città del Vaticano, Libreria EditriceVaticana 2007, 254 pp, euro 10.00.Durante l’estate 2007, per i tipi della Libreria Editrice Vaticana, la CommissioneEpiscopale della CEI ha dato alle stampe un agile ed utile sussidiopastorale per la Celebrazione delle Esequie dal titolo: “Proclamiamo la tua risurrezione”.Questo volumetto non sostituisce il vigente Rito delle Esequie, ma offreutili strumenti per rispondere con cristiana sollecitudine a tante nuove situazioni dinnanzialle quali ci si può trovare oggi di fronte, come nelle esequie in caso di cremazione.Ringraziamo il Signore per questo utile ed umile strumento. Fr. Luca C.LAVORI A VIA VENETO2Lunedì 5 ottobre 2009 è stato finalmentefirmato il contratto definitivo di appaltoper i lavori di consolidamento e ristrutturazione del convento romano ches’inseriscono in un programma di riqualificazione dell’intero complesso, perché questocontinui ad essere un significativo luogo della nostra spiritualità e cultura, in continuitàcon la sua plurisecolare tradizione. Oltre a sede della fraternità religiosa e della Curiaprovinciale, è previsto l’allestimento di un “museo della spiritualità cappuccina” che, unitamentealla visita della chiesa e della cripta cimiteriale, fornisca alvisitatore un “annuncio” della vita cappuccina ed un percorso diproposta cristiana. Una parte del convento verrà adibita ad accoglienzasemplice e sobria dei pellegrini che visitano Roma, mentrel’attuale refettorio verrà adattato a sala multimediale per incontri econvegni. A piano terra una raffinata ristorazione a base di prodottitipici mediterranei (perché no quelli dei nostri orti …) offriràl’occasione di una serena convivialità, mentre in una parte del seminterratoverrà curato un “salotto” di dialogo culturale e per lapresentazione di opere letterarie ed artistiche. Questo progetto hacome scopo il rilancio in Roma della nostra austera ed evangelicaesperienza di vita cappuccina. A suo modo si pone come contributoalla nuova evangelizzazione e come “vetrina” per tutto l’Ordine.NUOVI STUDENTIMentre l’Istituto Teologico Viterbese S. Pietro gode grazie a Dio di un momento, speriamo duraturo, di grande vitalitàed espansione (per questo nuovo anno accademico gli iscritti ai corsi sono 144!), segnaliamo due nuovi iscritti a corsidi licenza: P. Giampiero Montini alunno della facoltà di filosofia presso la Pontificia Università della Santa Croce; P.Marco Gaballo alunno di teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. P. Gianfranco Bizzoni continua glistudi presso il Teresianum con il corso triennale di Counseling spirituale.


NOTIZIE DA CAMERINOIl 18 settembre fra Luigi Valentiniha iniziato la sua nuovaavventura entrando nel Noviziatoe indossando i panni dellaprova. Il 19 settembre i ff.Fabio Tubili, Francesco Valentee Mauro De Angelis hannoemesso la loro prima professionetemporanea. A tutti unaffettuoso, fraterno e solidaleaugurio di intensa santità!con la collaborazione entusiasta della Gi-Fra locale. Domenica 11 i bambini hannoanimato la Messa solenne presieduta dalvescovo di Frosinone Mons. AmbrogioSpreafico e la successiva processione delSanto per le vie della contrada. Raramentes’era visto lo “spettacolo” di così tantibambini (ed in cammino ce n’è un’altraventina!) vestiti con il saio bianco, mantellinamarrone col cappuccio e cordoncinofrancescano … Felicissimi il vescovo, ilcarissimo parroco don Gianni e la granfolla di gente convenuta.GiFra di Monte San Giovanni C.NOVITÀ ARALDININella festa di San Francescopresso i cappuccini di Monte SanGiovanni Campano, venerdì 9 èstata celebrata da P. GiampieroMontini, predicatore del triduo, lavestizione di 37 Araldini dai tre aitredici anni, come momento culminantedi un cammino iniziatodurante il periodo estivo e volutovivamente da P. Daniele GuerraPREGHIERA PER I SACERDOTISignore Gesù, Tu hai chiamato Pietro e Andrea, Giacomoe Giovanni e una schiera innumerevole di uominiai quali hai regalato la tua fiducia per continuarela tua opera, per seminare la vera speranza, per curarel'infelicità umana.Grazie, Signore, per il dono del sacerdozio! Grazieper aver chiamato degli uomini peccatori a lottarecontro il peccato degli uomini! Donaci, o Signore, unostupore inesauribile e una fede grande per accoglierequesto dono, che nasconde il dono del tuo Amore.Grazie, Signore, per averci amato così.Grazie per il sacerdote che ci ha battezzato, per ilsacerdote che ci ha dato il primo perdono, per i sacerdotiche ci perdonano ogni giorno e ogni giorno ciregalano la Santa Eucaristia; grazie per il sacerdoteche ci darà l'ultimo perdono nell'ultimo giorno dellanostra vita! Signore, abbi pietà di noi e manda oggisanti sacerdoti alla tua Chiesa! Amen!Angelo card. Comastri - Arcipretedella Basilica Papale di San Pietro3CAPITOLI PROVINCIALIOFM CAP8-12 febbraio 2010: Capitolodella Provincia di Roma.1-4 marzo 2010: Capitolo dellaProvincia delle Marche.8-12 marzo 2010: Capitolodella Provincia di Abruzzo.6-9 aprile 2010: Capitolo dellaProvincia di Napoli.7-9 aprile 2010: Capitolo dellaProvincia di Palermo.12-17 aprile 2010: Capitolodella Provincia di Messina.19-24 aprile 2010: Capitolodella Provincia di Foggia.26-30 aprile 2010: Capitolodella Provincia di Sardegna.17-22 maggio 2010: Capitolodella Provincia di Toscana.24-26 maggio 2010: Capitolodella Provincia di Siracusa.28 giugno - 2 luglio 2010:Capitolo della Provincia diUmbriaPRO – CAPITULOCi sarebbe molta carne a cuocereper il prossimo capitolo“romano” di febbraio! Per prepararciè fondamentale che cibasiamo sulla solidità del magisterorecente dell’Ordine: Costituzioni,CPO, Lettere del Generale.In particolare teniamo presentigli autorevoli richiami delMinistro P. Mauro alla Provincia:la Lettera del 28 marzo2007 (Bollettino Ufficiale 2007,pp. 13-18) e la Lettera del 24giugno scorso a conclusionedella Visita Pastorale. Val lapena considerare anche quantoesposto ed emesso al Capitolodelle Stuoie di Assisi (ogni partecipanteora riceve gli Atti e ilDVD, da far vedere a tutti) e, sevolete,le Lettere circolari delMinistro provinciale, soprattutto“Appunti” (Bollettino Ufficiale2008, pp. 123-135) e “Relazionedi metà triennio” (BollettinoUfficiale 2008, pp. 161-172). Sarà impossibile affrontaretutto, ma certo 3-4 “piste”prioritarie dovranno essere percorseper arrivare ad una bozzadi Piano della Provincia da elaborareopportunamente e presentareal Capitolo stesso. Invochiamolo Spirito Santo eadoriamolo! Egli ci renda luminosie magnanimi nel giudizio,semplici ed umili, sempre rivolticol cuore al Signore.


“PIAZZALE FRATI CAPPUCCINI” A CIVITAVECCHIACi siamo! La parrocchia si appresta a vivere il suo anno cinquantesimo insiemecon la diocesi e con i frati tutti. La pochezza dei mezzi come le tante emergenzedi vario genere non impediranno l’esultanza dello spirito. Il calendario è pronto eil cuore, con il suo giubilo, pure. Giorni di memoria ci attendono e le occasioninuove di festa non mancano. Il proposito di ripartire da Cristo è nel cuore.L’opera di sensibilizzazione prosegue. Il valore soprannaturale e umano dellacomunità parrocchiale, pian piano, riemerge dal fondo delle coscienze e affiorasul volto come speranza di un nuovo che sta per nascere. Per tutti è un dono dariscoprire. Lo dice la fede, lo richiede la carità, lo vuole il buon Dio, lo desidera laChiesa. Nel frattempo san Felice fa la sua parte. Oltre all’assegnazione di uncontributo regionale (17.000,00 euro) per il recupero di uno degli spazi dell’oratorio, il nostro santo confratello ha provvedutoa che i Cappuccini entrassero nella toponomastica di Civitavecchia. Il luogo è nel territorio della parrocchia eporterà il nome di “Piazzale Frati Cappuccini”. E’ di snodo centrale per le arterie del traffico cittadino e per quello autostradale.Di bell’aspetto, con alberature e piante variopinte, congiunge a vie che portano a palazzi pubblici (tribunale escuole) e alle case di tutti i parrocchiani. La giunta comunale ha approvato proprio il 18 maggio c. a., giorno della festadi s. Felice, ed è da pochi giorni l’avvenuta conferma da parte del prefetto. Il tutto in nove mesi! Il cielo vuole che i civitavecchiesiricordino e che i cappuccini continuino nel loro servizio di amore alla città. Il reciproco legame e la reciprocariconoscenza trionfano davanti al buon Dio e alla città degli uomini. Per la celebrazione dell’evento quanto prima si determineràla data. Con un cuore solo e un’anima sola, anche noi facciamo la nostra parte. Ci prepariamo con la conversionedel cuore, con la ricerca del suo regno, con la preghiera incessante e con il pellegrinaggio (18/10 c.a.) presso ilcorpo del nostro patrono, di cui è in progetto la statua, per onorarlo e favorirne la devozione. In tutto la Madre di Dio siprende cura di noi. Dopo l’iniziale navigazione e l’approdo al porto sicuro, fatta la dovuta sosta, si torna a uscire per“prendere il largo” . In risposta d’amore continueremo a gettare le reti con la luce e la forza della fede, secondo il comandodel Signore, felici di dire: Deo gratias!Fr .Antonio, fr. Emmanuel e parrocchiaASSAGGIO DEL FUTURO MUSEOIgnoto. Sec. XVII. Liberazione delle anime dalPurgatorio. Olio su tela. Cm 200x260.Il dipinto, uno dei due presenti nella criptadei cappuccini, e precisamente nella cappellacimiteriale, occupa il fondo della parete comepala dell’altare e ritrae la Vergine seduta con sulleginocchia il Bambino in piedi, che con le loromani sollecitano la liberazione delle anime delPurgatorio, con un atteggiamento di benevolaaccoglienza.Da una parte San Francesco afferra il polso diun’anima, creando una linea sinuosa con le lorobraccia, mentre un’altra si aggrappa al cordone euna terza stringe il piede del santo. Subito dietroSan Felice da Cantalice con un’espressione commossae paterna, ma anche decisa e quasi rude,abbraccia un fanciullo che protende le sue maniverso le spalle del santo con slancio ed affetto.Dall’altra parte Sant’Antonio con lo sguardo volto a Maria, tocca con le dita la mano di un vecchio frate,mentre un altro con le mani stringe gli steli dei gigli; più in là un angelo alato invita un’anima a salire in Cielo.La composizione presenta simmetria, particolarità nei dettagli e uno stile armonio. E’ interessanteosservare attentamente il gioco delle mani che unisce in continuità anime purganti e santi in direzione a-scensionale, oltre quelle invitanti di Maria e del Bambino. Il gesto sembra voler caratterizzare il soccorritore.L’artista seicentesco ha saputo, attraverso il cromatismo, unificare con lo stesso colore le fiamme e icorpi in movimento in cerca di liberazione. Proprio questi ultimi nella loro disposizione a semicerchio riprendonola curvatura della tela in alto, dando equilibrio e inducendo il pittore a realizzare nel basso dei primipiani dei volti e delle mani, che creano una certa tensione, soprattutto nel personaggio al centro che sembrarivolgersi allo spettatore in atteggiamento di supplice aiuto.La tela dovrà far parte del previsto percorso museale, che comprende anche chiesa e cripta.P. Rinaldo4

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