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Maggio - Direzione regionale Emilia Romagna - Agenzia delle Entrate

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AComunicazioneRegistrazione Tribunale di Bologna n. 7734 del 19.02.2007 Anno quarto - numero 2 - MAGGIO 2010Periodico di cultura e informazione a cura dell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> - <strong>Direzione</strong> Regionale dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>Un anno di lotta all’evasione:630 milioni incassati in <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>dall’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> nel 2009


Le comunicazionidi “Comunicazione”3BiagioCunsoloOltre all’intervista rilasciata da Luigi Magistro DirettoreCentrale dell’Accertamento, alla conferenzastampa del Direttore Regionale Antonino Gentile, inquesto numero vi presentiamo i seguenti approfondimenti:Christian Attardi nell’articolo sulle transizioni fa sapereche ad oggi nella nostra Regione sono state presentate22 proposte di transazione: 12 nel concordatopreventivo e 10 in prospettiva degli accordi di ristrutturazione.5 proposte sono state approvate nell’ambitodel concordato preventivo, portando a definire unimporto complessivo di € 2.405.115,45, rispetto a uncredito certificato di € 2.694.847,00. 5 proposte sonostate accettate nell’ambito degli accordi di ristrutturazione,consentendo di definire € 3.531.700,10, rispettoa un credito certificato di € 5.625.946,92.Maria Rita Civolani spiega l’importanza di CIVISnell’assistenza sulle comunicazioni e sugli avvisi telematici.L’utente può effettuare via web le stesse operazioniche effettuerebbe presso uno sportello di frontoffice degli Uffici Territoriali dell’<strong>Agenzia</strong>. Un’iniziativadell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>, assolutamente innovativanei rapporti Fisco contribuente. CIVIS, sta trasformandoin colloqui virtuali le attese allo sportelloe il tempo dedicato alle spiegazioni, con l’ulteriore enon certo irrilevante, vantaggio di ridurre i tempi dierogazione dei servizi e ottimizzare le lavorazioni diback office.Silvia Mezzetti in “Società di persone e detrazione del36%: possibile solo per gli immobili patrimonio” spiegacome le società di persone, che abbiano sostenutospese per interventi di recupero del patrimonio edilizio,sulle parti comuni di edifici residenziali, nonchésulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasicategoria catastale, anche rurali, possedute o detenute esulle loro pertinenze, devono considerarle - dal punto divista fiscale - quali oneri detraibili di spettanza dei soci.Il sottoscritto informa i dipendenti dell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong><strong>Entrate</strong> che pur appartenendo all’Amministrazionepubblica, quando ci si ammala, il certificato di malattiadeve essere inviato telematicamente dal medico curanteall’INPS, infatti, recentemente il Garante per la protezionedei dati personali ha dato il via libera allo scambiodi dati tra INPDAP e INPS necessario a quest’ultimoIstituto per svolgere i propri compiti istituzionali in materiadi controlli sulle assenze anche dei lavoratori pubblici.Licia Romagnoli presenta una miscela formativa fattaun po’ di formazione d’aula, quella classica, una partedi autoformazione e una buona dose di formazione sulcampo, il tutto naturalmente miscelato a dovere. Lanuova formazione si chiama Blended, una metodologiadi erogazione dei contenuti formativi che integra la classicalezione d’aula con modalità di interazione telematica.Giovanna Zannini scrive di una comunicazione chiarae comprensibile priva del cosiddetto “burocratese” evidenziandoil fatto che “…scrivere in modo semplice nonsignifica scrivere in modo semplicistico…”Da non perdere l’inserto di Tiziana Sabattini interamentededicato a Fisco e Scuola2010Comunicazione


4BiagioCunsoloIntervista a Luigi MagistroDirettore Centraledell’Accertamento“la collaborazione con la Guardia di Finanzaè un punto essenziale della strategiacomplessiva e in <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> si vedonogià i risultati”INTERVISTALuigi Magistro Direttore Centraledell’Accertamento ha partecipatoalla riunione di lavoro sulle attivitàdi contrasto all’evasione 2010, tenutasiil 30 aprile scorso presso la<strong>Direzione</strong> Regionale dell’<strong>Agenzia</strong><strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.Al Direttore abbiamo chiesto:Dopo gli ottimi risultati ottenutidall’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> nel 2009,la capillarità dell’azione di controlloin ambito locale ha ancora marginidi miglioramento?“Sì, ci sono notevoli margini di miglioramento,fino adesso abbiamofatto solo i primi passi, la riorganizzazioneha già dato risultati importantie quando questa si consolideràsono convinto che ne verranno altriancora più incisivi sia in termini direcupero di evasione pregressa edunque d’incassi e sia d’induzionedi compliance.”Come vengono incastonate le DirezioniProvinciali all’interno dell’attivitàdi controllo?“Le DP diventano il fulcro, il demoltiplicatoredegli standard nazionalie regionali e con l’Ufficio Controllie con i team presenti negli UfficiTerritoriali garantiscono un’uniformitàd’azione sul territorio provinciale,ma soprattutto un’uniformitàd’analisi del rischio di evasione equindi dell’adozione <strong>delle</strong> misuremigliori per contrastare l’evasione eindurre la compliance.”L’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> nel 2009 haincassato 630 milioni di euro dallalotta all’evasione, questo dato comeviene inserito nel contesto nazionale?“Il risultato è sicuramente moltobuono, è una parte importante delrisultato nazionale e costituisce labase cui fare riferimento per i miglioramentifuturi.”Da quest’anno è scattata la massimacollaborazione con la G.di F.con particolare attenzione ai soggettisottoposti a tutoraggio, un coordinamentoche sta già producendorisultati notevoli?“La collaborazione con la Guardiadi Finanza è un punto essenziale


6PRIMO PIANO“Bizzarie”, queste ultime, che hannoimpressionato la platea di giornalisti,intervenuti in rappresentanza ditutte le principali testate giornalistichedi Bologna. Lo stupore dei giornalistitestimonia quanto ancoral’evasione fiscale mantenga contorniconfusi nell’opinione pubblica: ne èdimostrazione ulteriore l’eco che lanotizia del ferrarista “indigente” haavuto non solo sui media locali, maanche su diverse testate nazionali.Tra i dati presentati spicca quellodel riscosso da accertamento: 386milioni di euro, il 50% in più rispettoall’anno prima,a fronte di un aumentodel 20% degliaccertamenti. Segnodi una migliorequalità dei controlliper il Direttore <strong>regionale</strong>,AntoninoGentile, che cosìsintetizza i risultatidi un anno di lottaall’evasione:’’I risultaticonfermanola funzione semprepiù essenziale dell’<strong>Agenzia</strong> che,insieme alla Guardia di Finanza,rappresenta un forte presidio dilegalità fiscale e assicura al bilanciodello Stato consistenti flussi digettito. A febbraio di quest’annol’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> ha completatola riorganizzazione sul territoriocon l’apertura di nove Direzioniprovinciali organizzate in più areedi controllo (imprese medie, impresepiccole e professionisti, personefisiche ed enti non commerciali).Ciò garantisce una sempre più mirataed efficace azione di contrastoall’evasione. Voglio sottolineare, infine,due dati. Il primo riguarda leadesioni sugli accertamenti da studidi settore e mette in evidenza comeil contraddittorio preventivo con ilcontribuente concorra ad aumentarel’adesione spontanea. L’altro datoè l’ottimo risultato conseguito con ilredditometro, sul quale l’<strong>Agenzia</strong> stapuntando molto”. Sul redditometroe sulle sue potenzialità si è concentratol’intervento del Capo SettoreControlli, Contenzioso e Riscossione,Pasquale Stellacci:“Stiamoarricchendo la nostra base dati conun’indagine a tappeto su quei circoliesclusivi che prevedono una quotaesosa per l’iscrizione,sui leasing per barcheo auto di lusso, sullespese per viaggi comecrociere o soggiornitermali, e sugli acquistipresso case d’asta.L’obiettivo – ha proseguitoStellacci – èarrivare a una mappadel lusso attraversocui leggere il nostroterritorio dal puntodi vista della pericolositàfiscale <strong>delle</strong> singolezone e <strong>delle</strong> diverse tipologie dicontribuenti”.L’evasione per provincia. La “palmad’oro” dell’evasione va a Parma,con una maggiore imposta accertatadi 340 milioni di euro; seguono Bologna(277 milioni) e Modena (232milioni), mentre l’Ufficio GrandiContribuenti, al primo banco diprova, può vantare una maggioreimposta accertata di quasi 100milioni di euro. Sul riscosso da accertamentosvetta Bologna, con 85milioni di euro restituiti all’erario,che precede Modena (74) e Parma(37); notevole anche in questo casola performance dei Grandi Contribuenti,che raccolgono 40 milionidi euro, mentre nel confronto con il2008 l’incremento percentuale piùconsistente è segnato da Modena(+85%).


7La dialettica Fisco-Contribuentetra efficienza e garanzieAntonellaPellegrinoLa giurisprudenza a dieci anni dallo StatutoQuasi trecento partecipanti nell’AulaMagna della Facoltà di Economiadi Bologna, per fare il punto sullo“stato di salute” dello Statuto deiDiritti del Contribuente a diecianni dalla sua approvazione (L. 27luglio 2000, n. 212). La tavola rotonda,tenuta lo scorso 22 aprile eorganizzata dall’Alma Mater StudiorumUniversità di Bologna - Facoltàdi Economia, è stata l’eventoconclusivo della terza edizione delCorso di Alta Formazione “La dialetticafisco-contribuente”.Dopo i saluti di Antonino Gentile,Direttore Regionale dell’<strong>Agenzia</strong><strong>Entrate</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, GianlucaFiorentini, Preside della Facoltà diEconomia, Maria Alessandra Stefanelli,Direttore del Dipartimentodi discipline giuridiche dell’Economiae dell’Azienda, Gianfranco Tomassoli,Presidente dell’Ordine deiDottori Commercialisti di Bolognae del Colonnello Piero Iovino, ComandanteNucleo Polizia Tributariadella Guardia di Finanza diBologna, Francesco Tundo, che hacoordinato l’incontro, ha inquadratol’argomento puntando l’attenzionesulla giurisprudenza che ruotaintorno allo Statuto.La giurisprudenza, tra diritti e Fiscoefficiente, con i suoi punti ditensione e le prospettive evolutiveè stata, infatti, il motivo conduttoredella tavola rotonda introdotta dalprof. Alberto Marcheselli, docentedell’Università di Torino. L’importantemomento di riflessione econfronto, sviluppatosi grazie agliinterventi di Maria Rita Civolani,Capo Settore Servizi e Consulenzadella <strong>Direzione</strong> Regionale <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, Piero Iovino, FrancescoPintor, Presidente Garante delContribuente <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>,Villiam Rossi, docente dell’Univer-PRIMO PIANO2010Comunicazione


8PRIMO PIANOsità di Bologna e Aldo Scola, PresidenteCommissione Tributaria Regionale<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, ha messoin luce quanto lo Statuto abbiacontribuito a qualificare i rapportitra contribuenti e amministrazionefinanziaria, sotto gli aspetti normativi,applicativi e del contenzioso,e quanta qualità, efficienza e correttezzanei rapporti siano importantiper stimolare comportamentivirtuosi e deterrenti nei confrontidell’evasione.Attraverso il dibattito è emerso ilruolo trainante che nell’applicazionedello Statuto ha svolto, sindall’inizio, la giurisprudenza, le cuidecisioni sono diventate un supportoe uno stimolo importanti perl’orientamento dell’amministrazione.Più discutibile e contraddittorio èapparso, invece, il ruolo svolto dallegislatore, che pur essendo autoredello Statuto stesso non lo ha “sostenuto”come avrebbe dovuto.Risulta comunque evidente che lenorme di civiltà giuridica contenutenello Statuto, oltre a promuovereun confronto Fisco-contribenteIl Garante con i suoi collaboratori.improntato alla reciproca correttezza,trasparenza e lealtà, hannoinciso sui comportamenti concretidell’amministrazione finanziaria edei contribuenti, orientandoli versoun rapporto “non facile”, spessoconflittuale, ma che mai deve diventaredi scontro frontale, di ostilitàpreconcetta, di prevaricazione. Aldovere del contribuente di pagarecorrettamente le imposte si devecontrapporre, perciò, il doveredell’amministrazionedi adottarecomportamenticorretti con lui.L’incontro si èconcluso conla cerimonia diconsegna degliattestati di partecipazioneallaterza edizionedel Corso di AltaFormazione “LaDialettica Fiscocontribuente”.


10Possono presentare il Modello Unico Mini PersoneFisiche 2010 cartaceo i contribuenti che:• non possono presentare il 730 perché privi di datoredi lavoro o non titolari di pensione;• sono privi di un sostituto d’imposta al momentodella presentazione della dichiarazione perché ilrapporto di lavoro è cessato.Termini di versamentoIl versamento <strong>delle</strong> imposte è previsto per il 16 giugnooppure il 16 luglio con una piccola maggiorazione(0,40%).Anche quest’anno è prevista la possibilità di versare lesomme dovute a titolo di saldo e di primo acconto, inrate mensili, con una novità: gli interessi sono diminuitipassando dallo 0,50% mensile dell’anno scorsoall’attuale 0,33%.Redditi dei fabbricatiSono stati istituiti nuovi codici di utilizzo degli immobili,da riportare nella colonna 2 del quadro B del 730o RB dell’Unico.Con riferimento ad alcune tipologie che, fino al 2009,erano comprese nel codice residuale 9, sono stati introdottii codici 10 (immobile concesso in uso gratuito adun proprio familiare), 11 (pertinenza di un’unità immobiliaretenuta a disposizione), 12 (immobile tenutoa disposizione in Italia per soggetti temporaneamentetrasferiti all’estero o in altro comune) e 13 (immobile diproprietà condominiale).Sono stati, inoltre, introdotti i codici 14 e 15 per i proprietaridi immobili situati in Abruzzo: è prevista unariduzione del 30% del reddito derivante dalla locazioneo comodato a cittadini che a causa del terremoto hannoPRIMO PIANOChi non versa alle date previste può farlo successivamenteavvalendosi del ravvedimento operoso: entro 30giorni dalle scadenze indicate pagando il 2,5 per centodell’importo dovuto a titolo di sanzione più gli interessidell’1 per cento con maturazione giorno per giorno;se versa oltre i 30 giorni, la sanzione dovuta è pari al 3per cento.avuto la loro casa distrutta o dichiarata inagibile.Questi due codici non possono tuttaviaessere utilizzati nel modello Unico Mini.


11Redditi di lavoro dipendente e assimilatiNel quadro C è stata inserito il rigo C17, riservato alpersonale del comparto sicurezza, difesa e soccorsopubblico per il quale è stata prevista una detrazione.L’agevolazione spetta ai lavoratori che nell’anno 2008hanno percepito un reddito di lavoro dipendente nonsuperiore a 35 mila euro.Oneri e speseDue le principali novità del quadro E del 730 o RPdell’Unico.La prima è il “bonus arredi” che consente la detrazioneIrpef del 20% per gli acquisti di mobili, elettrodomesticiad alta efficienza energetica, televisori e computer,effettuati tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009, destinatiad arredare case ristrutturate.L’ agevolazione spetta su un importo massimo di spesadi 10mila euro comprensiva anche <strong>delle</strong> spese sostenuteper il trasporto e il montaggio dei beni, a condizioneche siano pagate tramite bonifico bancario e postale.La detrazione deve essere ripartita in cinque rate annualidi pari importo; in caso di cessione dell’immobile,contrariamente a quanto avviene per la detrazione del36%, le quote non ancora utilizzate continuano a esseredetratte da chi ha originariamente sostenuto la spesa.La seconda novità riguarda le spese per interventi di risparmioenergetico per le quali spetta la detrazione del55%. Nella sezione V del quadro E o del quadro RP èstata inserita la colonna 4 riservata ai contribuenti chenel 2009 hanno acquistato, ricevuto in donazione o ereditatoun immobile, oggetto di lavori di riqualificazioneenergetica nel corso del 2008 e che intendono rideterminareil numero <strong>delle</strong> rate.Lo sconto fiscale spetta ai contribuenti che hannoiniziato, dopo il 1° luglio 2008, interventi di manutenzionestraordinaria, restauro e risanamento conservativoo ristrutturazione edilizia su unità immobiliariresidenziali, se• hanno eseguito tutti gli adempimenti preliminariper beneficiare della detrazione del 36%• hanno sostenuto spese per le quali possono beneficiaredel 36%Come chiarito dall’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>, con circolare21/E del 23 aprile 2010, la data di inizio lavori - risultantedalla comunicazione inviata centro operativodi Pescara - deve essere anteriore all’acquisto dell’arredoma non è necessario che le spese di ristrutturazionesiano sostenute prima di quelle per l’arredodell’abitazione.A partire dall’anno 2009, inoltre, nel caso di lavori cheproseguono nell’anno successivo è necessario inviare,entro il 31 marzo dell’anno seguente, un’apposita comunicazioneall’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>. L’omesso o ritardatoinvio entro il 31 marzo scorso del modello noncomporta la decadenza dell’agevolazione sul risparmioenergetico, ma è sanzionato per l’omesso o irregolareinvio di ogni comunicazione prescritta dalle norme tributarie,da euro 258 a euro 2.065 ai sensi dell’art. 11,comma 1, del d. lgs. n. 471 del 1997 (circolare 21/E del23 aprile 2010 quesito 3.5).Acconti 2009Il decreto legge 168/2009, per aiutare le famiglie in crisi,ha disposto la possibilità di ridurre del 20% l’accontodovuto per il 2009 (79% anziché 99%). Chiunque haversato l’acconto senza tener conto della diminuzionee ha recuperato l’eccedenza in compensazione nell’F24,deve riportare l’importo compensato nella colonna 5,rigo F1, del modello 730 o nella colonna 4, rigo RN38del Modello Unico 2010.PRIMO PIANO2010Comunicazione


12ChristianAttardiIl punto sulla transazione fiscalePRIMO PIANONel mondo degli affari quandoun debitore non paga si tenta ogniazione possibile, offerta dall’ordinamentogiuridico, per recuperare ildovuto.Non sono poi rari i casi in cui siricorra anche a mezzi illeciti, comel’uso della forza, per riportare a casail denaro che si ha diritto di ricevere.Si parla, nel gergo del malaffare, di“spezza-pollici”, ad indicare personaggiesperti nel recupero-crediti.L’Erario recupera i propri creditigrazie all’agente della riscossione:una società, Equitalia s.p.a, di cuil’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> entrate è socio al51% (il restante 49% è dell’Inps).Equitalia procede ad attuare misurecautelari ed esecutive avvalendosi didisposizioni di legge speciali rispettoa quelle del codice civile e di proceduracivile, fermo restando chel’agente della riscossione può altresìricorrere agli strumenti ordinari ditutela del credito.Certo che in alcuni casi la riscossioneappare impossibile, perchéad esempio il contribuente sfugge,è irreperibile, o perché nullatenente.Se il debitore non ha (o sembranon avere) beni, a nulla valgono isequestri, i fermi, le ipoteche, i pignoramenti.In tali casi, il creditoerariale è destinato a rimanere insoddisfatto.Qualsiasi comune creditore di fronteall’impossibilità di esigere i propricrediti ne prende atto e, in casodi inesigibilità, se è un imprenditorestralcia il credito ed imputa nelconto economico una “perdita sucrediti” (deducibile fiscalmente adeterminate condizioni), compiendoun vero e proprio atto di rinunciaal credito (remissione).Tradizionalmente, invece, al Fisco èprecluso qualunque atto di disposizionedella pretesa tributaria, stanteil princìpio (dogma?) d’indisponibilitàdell’obbligazione tributaria.Solo recentemente, dall’anno 2006,è comparso nel nostro ordinamentol’istituto della transazione fiscale, inorigine operante nel solo concordatopreventivo e poi esteso nell’ambito<strong>delle</strong> trattative che precedono lastipulazione di accordi di ristrutturazionedel debito.La transazione fiscale, se perfezionata,consente al contribuente diottenere la falcidia o dilazione deldebito tributario, ad eccezione perl’Iva.Si tratta, come è intuibile, di unostrumento delicatissimo, al momentoaccessibile per i soli imprenditorifallibili.L’<strong>Agenzia</strong>, nel valutare una propostadi transazione, effettua un veroe proprio contemperamento d’interessipubblici: da un lato, l’interessealla pronta e certa riscossione deitributi dovuti da soggetti in statodi crisi e a rischio di fallimento;dall’altro, l’interesse a preservare lacontinuità dell’attività imprenditorialee al mantenimento dei fattoriproduttivi (non ultimo il lavoro).Ad oggi nella nostra Regione sonostate presentate 22 proposte ditransazione: 12 nel concordato preventivoe 10 in prospettiva degli accordidi ristrutturazione.5 proposte sono state approvatenell’ambito del concordato preventivo,portando a definire un importocomplessivo di € 2.405.115,45,rispetto a un credito certificato di €2.694.847,00.5 proposte sono state accettatenell’ambito degli accordi di ristrutturazione,consentendo di definire€ 3.531.700,10, rispetto a un creditocertificato di € 5.625.946,92.Con le transazioni in oggetto sisono chiuse posizioni che, con unaccanimento terapeutico sul contribuentemoroso, avrebbero portatosoltanto al decesso economico-fiscaledel debitore, incassando pocoo nulla.Certamente l’istituto presenta ancoramolte ombre, soprattutto a


13causa di interventi interpretativigiurisprudenziali non ancora sedimentati.Si assiste, infatti, al sempre più incalzantefiorire di concordati preventivisenza transazione fiscale,ma con falcidia dell’Iva, costruiti adarte per eludere l’intoppo dell’art.182-ter che vieta l’abbattimento ditale tributo, grazie soprattutto adun orientamento oggi prevalentedel Tribunali fallimentari che considerala transazione un optional(forse perché costoso ed ingombrante?).Peraltro, il perdurare della crisi economicacostringe a fare i conti conun numero crescente di procedureconcorsuali1: lievitano i fallimentied aumentano (sono circa 2/3) iconcordati preventivi proposti nonper risanare l’impresa in crisi maper ottenere una liquidazione avvantaggiatain vista della cessazionedell’attività, con buona pace per lospirito della riforma del diritto fallimentare.La torre di Babele in un dipinto diPieter Bruegel del 1563Il tema esige una rinnovata sensibilitàda parte di tutti: il legislatorein primis, che prima o poi dovràlimare i punti d’attrito dell’istituto;operatori giudiziari, consulenti,funzionari amministrativi, studiosi.Pena il rischio di una Babele daicontorni indefiniti e quindi pericolosi.1 - Nel primo trimestre del 2010i fallimenti dichiarati sono aumentatidel 46% rispetto allo stessoperiodo del 2009 (3.226 contro2.210; 244 in <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>); iconcordati preventivi sono aumentatiaddirittura del 62,5% (325contro 200). Fonte: Il Sole 24 Ore,23 aprile 2010, pag. 11, su dati CdcMilano, Unioncamere, Cerved.PRIMO PIANO2010Comunicazione


14Maria RitaCivolaniLa rivoluzione CIVISnell’assistenza sulle comunicazionie sugli avvisi telematiciPRIMO PIANODal 16 dicembre2009, nella regione<strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong> èattivo il nuovo canaleweb dedicato agli intermediari,per l’assistenzasulle comunicazionidi irregolaritàe sugli avvisi telematici,CIVIS (Comunicazionedi irregolaritàvirtualizzateper gli intermediariserviti) per gli operatoriprofessionali e gliaddetti ai lavori.Consente all’utente interessato dieffettuare via web le stesse operazioniche effettuerebbe presso unosportello di front office degli UfficiTerritoriali dell’<strong>Agenzia</strong>.Il termine rivoluzione, quindi, è ilpiù appropriato per definire questainiziativa dell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>,assolutamente innovativa neirapporti Fisco contribuente, nonsempre facili e spesso conflittuali,per quanto la professionalità degliaddetti ai front office sia tesa e finalizzata,nel quotidiano lavoro diassistenza, ad appianare le asperitànel rapporto con i contribuenti.Come ogni rivoluzione, ha avutoun effetto dirompente, generato nelcontempo entusiasmo e diffidenza,incontrato resistenza a cambiareabitudini e rapporti, ma, dopo unprimo periodo di assestamento, siè ormai stabilito un nuovo ordineche, con CIVIS, sta trasformandoin colloqui virtuali le attese allosportello e il tempo dedicato allespiegazioni, con l’ulteriore e noncerto irrilevante, vantaggio di ridurrei tempi di erogazione dei servizie ottimizzare le lavorazioni di backoffice.Si è potuto, altresì, constatare che,oltre ad assicurare trasparenzanell’attività amministrativa, principiocardine dello Statuto del Contribuente,ha l’ulteriore pregio difavorire l’uniformità dei comportamentida parte degli operatori.Al momento, CIVIS è uno strumentoutilizzabile soltanto dagliintermediari abilitati a <strong>Entrate</strong>l eriguarda le comunicazione di irregolaritàe i preavvisi telematici rivenientida UNICO Persone Fisichee dal Modello 770, ma si auspicache in un futuro non lontano siaestesa a tutte le dichiarazioni fiscali.La potenziale utenza, in ogni caso,risulta già oggi abbastanza ampia.Ma vediamo come funziona in concreto.La procedura è articolatain più fasi: 1)richiesta di erogazionedel servizio attraversola compilazione diun apposito form su<strong>Entrate</strong>l; 2) ricezionedella richiesta e verificadella congruità deidati da parte del sistema;3) proposta di unaltro form che devecontenere le informazionidi dettaglio perla lavorazione dellapratica; questa fase siconclude con l’assegnazione di unprotocollo identificativo della stessa;4) a questo punto la posizionepuò essere lavorata e il sistema laassegna ad un Ufficio disponibile;5) l’operatore dell’Ufficio, una voltaconclusa la lavorazione, ne registral’esito e ne dà comunicazione all’intermediarioattraverso apposite casellefunzionali dedicate a CIVISattivate presso ogni Ufficio e <strong>Direzione</strong>Regionale.La pratica può chiudersi con il trasferimentoad un Ufficio, ancheconcordato con l’utente e la successivalavorazione in front office.L’utente può trasmettere, via fax omail, documenti o memorie e il sistemagarantisce la continuità delcolloquio virtuale attraverso, il numerodi protocollo identificativodella posizione, per l’intermediario<strong>Entrate</strong>l e i dati di contatto indicatidallo stesso, per l’Ufficio assegnatario.


15I tempi di lavorazione e, perciò, diattesa, sono mediamente moltobrevi e si contengono in pochissimigiorni, quando, nei momenti diflusso più intenso, non è possibilerispondere alla richiesta di assistenzaentro 24, 48 ore.Dal 16 dicembre 2009 al 10 aprile2010 le posizioni assegnate per lalavorazione attraverso CIVIS agliUffici dell’<strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong> sono9466, <strong>delle</strong> quali 9380 chiuse, parial 99,09% del totale: per essere uninizio, è decisamente buono.CIVIS è un sistema globale di lavorazione<strong>delle</strong> comunicazioni diirregolarità, nel quale il fornitoredi assistenza è soltanto l’<strong>Agenzia</strong>,che distribuisce le richieste in basealla capacità di assorbimento <strong>delle</strong>sue articolazioni, verificata e predefinita,in base a parametri teorici,variabili in ragione della capacità dismaltimento dei carchi assegnati.Emerge così, un’altra virtù di CI-VIS, forse poco percepita dagliutenti, ma non per questo menoimportante: è un innovativo strumentodi governance che consente,attraverso i gestori autorizzati– centrali e regionali – di spostareo concentrare il lavoro in base allapotenzialità e alle esigenze contingentidei singoli Uffici, determinate,per esempio, dall’afflusso agli sportelliper servizi non erogabili conCIVIS, dalle lavorazioni di backoffice, da carenze temporanee dipersonale.Insomma, si è passati da un puntodi vista singolare – Font Office Ufficio– a un punto di vista generale– sistema CIVIS <strong>Agenzia</strong>.La <strong>Direzione</strong> Regionale del’<strong>Emilia</strong><strong>Romagna</strong> è stata una <strong>delle</strong> prime regionia partire con il sistema CIVISe ha puntato molto, per favorirneil decollo, sull’informazione e sullacompliance dei destinatari del servizio,cercandone il coinvolgimentoin vari modi: con incontri dedicatiai vari operatori <strong>Entrate</strong>l, presentandoil servizio e invitando gli ordiniprofessionali, le associazionidi categoria e i Caf a sottoscrivereprotocolli d’intesa con reciproci impegnie, di recente, con un’appositacustomer, associata alla rilevazione,presso gli Uffici Territoriali, deicomportamenti dell’utenza e <strong>delle</strong>tipologie di intervento richieste.Entrambe le iniziative si sono sviluppatesu percorsi paralleli distintisoltanto dal diverso punto di osservazione– del soggetto erogante edei fruitori – e sono state funzionalia rilevare il livello di conoscenzae gradimento, nonché eventualicriticità, per intercettare e definirei margini di miglioramento; i risultati,infatti, sono sostanzialmentesovrapponibili.Già, perché, CIVIS è destinatoad essere implementato in ragionedella sua accertata funzionalità,ma può essere visto anche come unmezzo per affinare la liquidazionecentralizzata <strong>delle</strong> dichiarazioni attraversoun’indagine accurata <strong>delle</strong>situazioni e dei motivi che generanogli avvisi telematici e le comunicazionidi irregolarità; in altri termini,il feed back su CIVIS dovrebbeessere un’occasione per migliorarenon solo i sistemi di lavorazione ei rapporti con l’utenza, ma anche leprocedure centralizzate di controllo<strong>delle</strong> dichiarazioni per ridurre,con gli opportuni interventi, i casie il numero dei disallineamenti deidati acquisti a sistema.I risultati della costumer sono interessantie, considerata la brevedistanza dall’introduzione dellaprocedura, abbastanza lusinghieri.La maggior parte degli operatori<strong>Entrate</strong>l conosce CIVIS – soprattuttograzie all’opera di informazionefatta dall’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>– e di questi, la maggioranza lo usacon frequenza.Il giudizio su CIVIS è buono, senon ottimo e ne è generalmente riconosciutal’utilità e l’efficacia, main una parte degli operatori restaradicata l’abitudine a recarsi aglisportelli degli Uffici che garantirebberouna maggiore attenzione alcaso e una fruizione più “facile” delservizio di assistenza. E’ evidenteche tale punto di vista è del tuttosoggettivo e condizionato dall’abitudine,più che da una valutazioneoggettiva <strong>delle</strong> nuove opportunitàofferte da CIVIS.Del resto, come detto sopra, bisognamettere in conto che ogni rivoluzioneincontra resistenze, mail tempo finirà con il convertireanche le frange dei conservatori adoltranza; molto dipenderà da quantol’<strong>Agenzia</strong> saprà ancora spendersiper rimuovere ogni dubbio sullabontà di tale iniziativa e mi sembra,dai risultati, che il messaggio fino adoggi veicolato sia stato convincentee adeguatamente rappresentativodel progetto dell’<strong>Agenzia</strong> e della suapropensione all’innovazione.Un altro dato significativo riguardal’identificazione degli utilizzatori. Ilnuovo canale telematico ha incontratoil favore soprattutto dei dottoricommercialisti e dei ragionieriche rappresentano, ad oggi, quasi il50% degli utenti, seguiti a distanzadai consulenti del lavoro e dai CAF.Per questi ultimi la giustificazionerisiede quasi certamente nel fattoche la procedura non contempla gliavvisi provenienti dalla liquidazionedei modelli 730.E veniamo, infine, alle motivazionidegli interventi richiesti, che riguardano,in prevalenza, la presenza diravvedimenti operosi non intercettatidal sistema e i versamenti nonriconosciuti, seguiti da erroneeindicazioni dei codici tributi e dalmancato riconoscimento del creditodi anni precedenti.Insomma un mix di errori, imputabiliin parte a imperfezioni del sistemae, in parte ai contribuenti.Il passo successivo dovrà consisterenella riduzione di tali patologiee CIVIS potrebbe essere non solola cura, rapida ed efficace, ma anchee soprattutto, un valido strumentodi prevenzione se tutte le parti interessatesapranno cogliere le grandiopportunità che offre.PRIMO PIANO2010Comunicazione


16SilviaMezzettiSocietà di personee detrazione del 36% possibilesolo per gli immobili patrimonioCONTRIBUTIIl modello Unico 2010 Società dipersone prevede al quadro RP l’inserimento<strong>delle</strong> “spese per interventidi recupero del patrimonio edilizio”,disciplinate dall’art. 1, commi da 1 a7, della legge 27 dicembre 1997, n.449 e successive modificazioni.Come desumibile dalle istruzionial citato modello Unico (pag. 87)per tale normativa sono stati fornitidall’Amministrazione finanziariaampi chiarimenti attraverso l’emanazionedi numerosi documenti diprassi e con il decreto ministerialen. 41 del 18 febbraio 1998 e il decretodirigenziale del 6 marzo 1998.In particolare, la circolare n. 57/Edel 24/02/1998, al paragrafo 2.,ha chiarito che “tenuto conto deltenore letterale del comma 1, cheintroduce la detrazione d’impostaai fini dell’Irpef a favore dei contribuentiche sostengono le spese perla realizzazione degli interventi iviprevisti senza porre ulteriori condizioniné soggettive né oggettive,si deve ritenere che possano fruiredella detrazione tutti i soggettipassivi dell’Irpef, residenti e nonresidenti nel territorio dello Stato,che possiedono o detengono, sullabase di un titolo idoneo, l’immobilesul quale sono stati effettuati interventiprevisti dalle disposizioni inargomento e che hanno sostenutole spese di cui trattasi se le stessesono rimaste a loro carico. Va,inoltre, precisato che il possessoreo detentore dell’unità immobiliareresidenziale può anche assumerela qualifica di imprenditore individuale,anche agricolo, se l’immobilerelativo all’impresa sul quale vengonorealizzati gli interventi noncostituisce bene strumentale perl’esercizio dell’impresa, né bene allacui produzione o al cui scambio èdiretta l’attività dell’impresa medesimae, conseguentemente, a normadell’art. 57 (ora 90) del Tuir, concorrea formare il reddito secondole disposizioni relative ai redditifondiari. La norma in esame trova,altresì, applicazione nei confrontidei soggetti di cui all’art. 5 del Tuir,che producono redditi in forma associata.Per i soggetti che svolgonoattività commerciale in forma associata,valgono i chiarimenti forniti aproposito degli imprenditori individualicon l’ulteriore precisazioneche per l’individuazione dei soggettiche hanno diritto alla detrazionee dell’importo spettante, determinatosulla base <strong>delle</strong> quote di partecipazione,si osservano le previsionicontenute nello stesso articolo 5 delTuir”.Da quanto sopra emerge con chiarezzache le società di persone, cheabbiano sostenuto spese per interventidi recupero del patrimonioedilizio, sulle parti comuni di edificiresidenziali, nonché sulle singoleunità immobiliari residenziali diqualsiasi categoria catastale, ancherurali, possedute o detenute e sulleloro pertinenze, devono considerarle- dal punto di vista fiscale - qualioneri detraibili di spettanza dei socicon il criterio evidenziato all’art. 5del Tuir.Le spese, infatti, devono essere evidenziatein dettaglio nel quadroRP, nel quadro RN al rigo 17 e nel“Prospetto da rilasciare ai soci oassociati”, affinché questi ultimi abbianotutte le informazioni necessarieper la compilazione della lorodichiarazione dei redditi.In modo semplicistico, si potrebbeallora pensare che tali spese dianoluogo ad un doppio “sconto” incapo ai soci: una prima volta, comespesa deducibile ai fini del determinazionedel reddito della societàdi persone e, di conseguenza, per ilprincipio di tassazione per trasparenza,di una minor quota di utileda dover indicare quale componentedel proprio reddito personale euna seconda volta come onere detraibile.Ciò, ovviamente, non può esserevero, né lo è.La circolare n. 57/E del24/02/1998, sopra riportata, chiarisce,infatti, che l’agevolazionecompete per gli interventi edilizisvolti sull’unità (o porzione di essa)immobiliare residenziale, purché sitratti di immobile patrimoniale, ovverodi immobile tassato in baseall’art. 90 del D.P.R. 22 dicembre


171986, n. 917, e, di contro, non competeper i fabbricati tassati a costi,ricavi ed ammortamenti, ovveroimmobili merce e immobili strumentali.Il vincolo nasce dal fatto che in relazioneagli immobili patrimonialile spese oggetto della detrazione(indipendentemente dalla lorocontabilizzazione ai fini civilistici -costi di esercizio o spese di manutenzionecapitalizzate -) non sonoammesse in deduzione dal redditodella società determinato unitariamentecome reddito d’impresa aisensi dell’art. 6, comma 3, del Tuir.In sostanza, ai sensi dell’art. 90 delTuir, gli immobili patrimonio (ingenere appartenenti a società immobiliaridi gestione) partecipanoalla determinazione del redditodella società secondo le disposizionidel capo II del titolo I, ovverosecondo le risultanze catastali, inquanto non sono imponibili i canonieventualmente percepiti dallaloro locazione, né sono deducibili“le spese e gli altri componenti negativi”ad essi afferenti.Infatti, nelle istruzioni al quadroRF del modello Unico SP 2010, dedicatoalla determinazione del reddito<strong>delle</strong> società di persone, è riportatoche “nei righi RF11 e RF35vanno indicati, rispettivamente, icosti (variazione in aumento) e iproventi (variazione in diminuzione)contabilizzati e nel rigo RF10va indicato il reddito determinatoin base alle risultanze catastali o aldisposto dell’art. 90, comma 1, secondoperiodo, del Tuir, tenendoanche conto dell’eventuale maggiorazioneprevista per le unità immobiliaria disposizione.CONTRIBUTI2010Comunicazione


18GiorgioBertuzziGli oneri finanziari nelladeterminazione del risultatod’esercizio e del reddito imponibileNOTIZIEVII Edizione delMaster Universitarioin Revisionecontabile MURCPresso la sede dell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong><strong>Entrate</strong>, <strong>Direzione</strong> Regionale<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, lo scorso 16aprile si è svolto il seminario suglioneri finanziari nella determinazionedel risultato d’esercizio e delreddito imponibile, organizzatodall’Università di Bologna - Facoltàdi Economia di Bologna edi Rimini -In collaborazione conl’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> - <strong>Direzione</strong>Regionale <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.All’incontro hanno partecipatooltre al Direttore Regionaledell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>, AntoninoGentile, il Prof. GianfrancoCapodaglio, Direttore del Masterin Revisione contabile MURC cheha trattato l’argomento riguardantegli“interessi passivi nel sistema dei valoridi bilancio e nel calcolo del costo diprodotto”, Alessandro Ricci, docentepresso il Master in Revisione contabileMURC, il quale ha presentato“L’art. 96 del TUIR: la deducibilitàdegli interessi passivi e il ROL”,Christian Attardi, Capo UfficioRiscossione – <strong>Direzione</strong> Regionaledell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> con “Interessipassivi e inerenza nel reddito d’impresa”,Maria Chiara Bernabò Silorata,Capo Team Ufficio Grandicontribuenti - <strong>Direzione</strong> Regionaledell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>con “Caso pratico:la deducibilità degliinteressi passivi nelLBO”.Il seminario è statopresieduto daPasquale Stellacci,Capo Settore Controlli,contenziosoe riscossione della<strong>Direzione</strong> Regionaledell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.Al termine sonostati consegnati gliAttestati finali aglistudenti della VIIEdizione del MasterUniversitario inControllo contabileMURC (anno accademico2008 – 09).


19L’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong> realizza incontri formativi per funzionarie dipendenti comunali impegnati nella lotta all’evasione fiscaleA Bologna convegnosull’accertamento sinteticoSecondo uno studio de Il Sole 24Ore, nel 2007 i consumi <strong>delle</strong> famiglieitaliane superano del 20% iredditi dichiarati al Fisco: con questospunto di riflessione è iniziato ilconvegno dal titolo “Accertamentosintetico: teoria e prassi”, organizzatodalla Fondazione dei Dottoricommercialisti e degli Esperti contabilidi Bologna in collaborazionecon l’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, che si è tenuto presso ilConvento S. Domenico del capoluogoemiliano.L’incontro, moderato dal Caposettore Controllo, contenzioso eriscossione della <strong>Direzione</strong> <strong>regionale</strong>,Pasquale Stellacci, e dal vicePresidente dell’Ordine, ClaudioSolferini, è stata l’occasione per approfondireil tema dell’accertamentosintetico, un istituto rilanciatonell’ultimo periodo come strumentostrategico contro l’evasione fiscale.Antonio Cologno, Capo ufficioAccertamento della DR <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, ha tracciato i lineamentinormativi dell’accertamento sintetico,che in maniera presuntiva determinail reddito del contribuentebasandosi sul possesso di beniindicativi di capacità contributiva.Assume rilevanza, pertanto, ai finidell’accertamento, la disponibilità,propria o di familiari, di aeromobili,navi e imbarcazioni da diporto,autoveicoli, residenze principali esecondarie, spese per scuole privatie viaggi ed altri beni e servizi rientrantinel cosiddetto “paniere ministeriale”.La ricostruzione della capacità contributiva<strong>delle</strong> persone fisiche a partiredai consumi, attraverso lo strumentodel Redditometro, è statal’oggetto dell’intervento di AntonioLofari, Capo area Accertamentodella <strong>Direzione</strong> provinciale di Piacenza:tra gli esempi illustrati, uncontribuente che pur avendo omessola dichiarazione dei redditi perdue anni consecutivi, aveva acquistato,nello stesso periodo, due autodi lusso e un immobile del valore dioltre 350mila euro.“La media dei redditi dichiarati nelnord-est nel 2007 ammonta a circa20mila euro – ha concluso Stellacci– ma i consumi non rispecchianoquesti dati reddituali. Esiste unadistanza tra il mondo che si vedee quello che si racconta, e l’accertamentosintetico può rilevare questogap”.Le slide del convegno sono disponibilisul sito internet dell’<strong>Agenzia</strong><strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> <strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>http://emiliaromagna.agenziaentrate.itSimoneMirasoloAntonellaPellegrinoNOTIZIE2010Comunicazione


20BiagioCunsoloTrasmissione telematicadei certificati di malattiaCONTRIBUTII dipendenti pubblici non dovrannopiù inviare alle proprie amministrazioniil certificato medico attestantel’assenza per malattia.Sarà compito del medico curanteeffettuare la trasmissione telematicadel certificato direttamenteall’INPS e lo stesso Istituto renderlodisponibile, attraverso il propriosito internet, all’Amministrazionedi appartenenza del lavoratore inmalattia.Pur appartenendo all’Amministrazionepubblica il certificato del lavoratorein malattia dovrà essere inviatoall’INPS, infatti, recentementeIl Garante per la protezione deidati personali ha dato il via liberaallo scambio di dati tra INPDAPe INPS necessario a quest’ultimoIstituto per svolgere i propri compitiistituzionali in materia di controllisulle assenze anche dei lavoratoripubblici.Il Garante inoltre ha prescritto aidue enti di assicurare l’accesso selettivoalle sole informazioni essenzialie di individuare strumenti emisure organizzative per garantirela protezione dei dati, in particolarecon il tracciamento <strong>delle</strong> operazionicompiute dal personale incaricato.Fino al 18 luglio, periodo transitorioutile per il collaudo del sistematelematico, il medico potrà comunquecontinuare a procedere al rilasciocartaceo del certificato, conconseguente permanenza d’obbligoda parte del lavoratore d’inviare ilcertificato, entro i 2 giorni lavorativisuccessivi all’inizio della malattia,alla propria amministrazione; dal19 luglio 2010 scatterà l’obbligo ditrasmissione telematica.Nel periodo transitorio i medici dipendentidel Ssn e quelli in regimedi convenzione con il Ssn, ovveroi soggetti tenuti alla trasmissionetelematica dei certificati, dovrannoinstallare sul proprio PC il sistemasoftware gestionale, reso disponibiledal Ministero dell’Economia e<strong>delle</strong> Finanze.Il medico curante potrà così usufruiredei servizi erogati dal Sac(sistema d’accoglienza centrale) inmodalità multicanale e, attraversoil proprio software gestionale, potràeffettuare le operazioni di predisposizionee invio telematico deicertificati di malattia, le operazionidi annullamento o rettifica di certificatigià inviati, nonché le operazionidi stampa della copia cartaceadei certificati e dei relativi attestati.La trasmissione del certificato dimalattia telematico, da quanto dispostodalla circolare INPS n. 60del 16 aprile scorso, comprenderàobbligatoriamente l’inserimentoda parte del medico curante dei seguentidati:• codice fiscale del lavoratore;• residenza o domicilio abituale;• eventuale domicilio di reperibilitàdurante la malattia;• codice di diagnosi;• data di dichiarato inizio malattia,data di rilascio del certificato,data di presunta finemalattia nonché, nei casi diaccertamento successivo al primo,di prosecuzione o ricadutadella malattia;• modalità ambulatoriale o domiciliaredella visita eseguita.Una volta completata la proceduradi compilazione e d’invio all’IN-PS, il medico rilascerà al lavoratorecopia cartacea del certificato edell’attestato di malattia oppure incaso d’impossibilità per il medicodi stampare la certificazione, comunicheràal lavoratore, il numerodel certificato, attribuito dopo ilcontrollo e l’accettazione dei datitrasmessi.La numerazione, potrà essere utilizzatadal lavoratore per ricercare,visualizzare e stampare il proprioattestato direttamente dal sito Internetdell’INPS.L’INPS, sulla base <strong>delle</strong> informazionipresenti sulle proprie banchedati e dei servizi forniti dall’IN-PDAP, individuerà, il datore di lavoroal quale mettere a disposizionel’attestato e lo renderà disponibilesul proprio sito internet.


21L’amministrazione di appartenenzadel lavoratore in malattia, per consultareon line i dati contenuti nelcertificato trasmesso all’INPS dalmedico curante, dovrà accedere alportale INPS www.inps.it - servizionline, il tutto previa autorizzazionee attribuzione di un PIN.Inoltre, l’INPS metterà a disposizionedei lavoratori il servizio diconsultazione e stampa dei dati relativiai propri certificati di malattia.Il lavoratore per accedere al servizio,disponibile nel sito INPS –servizi on-line, potrà optare o tramiteun codice PIN, con il quale èconsentito l’accesso ai dati di tutti icertificati comprensivi di diagnosi edi codice nosologico, se indicato dalmedico, oppure mediante l’inserimentodel codice fiscale personalee del numero del certificato.L’INPS fornirà assistenza ai datoridi lavoro e ai lavoratori tramitegli operatori del Contact CenterIntegrato INPS-INAIL, raggiungibileattraverso il numero gratuito803164; ai lavoratori l’assistenzariguarderà in particolar modo leprocedure tecniche d’assegnazioneo attivazione del PIN, necessarioper la consultazione e stampa deipropri certificati di malattia.Ultimato il periodo transitorio utileper il collaudo del sistema telematico,le Amministrazioni Pubbliche,in qualità di datori di lavoro, vigilerannosul corretto adempimento eprecisamente, se dal 19 luglio 2010dovessero continuare a ricevere deicertificati di malattia in forma cartaceasenza corrispondenza telematica,saranno tenute a segnalarel’anomalia alla Asl di competenza,inviando apposita comunicazionealla casella di posta elettronica certificatadell’Azienda di riferimentodel medico.Scaduto il periodo transitorio (18luglio 2010) l’inosservanza degliobblighi di trasmissione telematicacostituirà illecito disciplinare e, incaso di reiterazione, comporterà illicenziamento o per i medici convenzionati,la decadenza dalla convenzione.CONTRIBUTI2010Comunicazione


22LiciaRomagnoliLa nuova formazionesi chiama BlendedFORMAZIONEMetti un po’ di formazioned’aula, quella classica, aggiungi unaparte di autoformazione e una buonadose di formazione sul campo.Poi gira bene. Ecco pronta la nuovamiscela formativa. Si chiama Blendedlearning, o B-learning, ed è lanuova frontiera nel campo dell’apprendimento.Il b-learning è una metodologiadi erogazione dei contenutiformativi che integra la classicalezione d’aula con modalità di interazionetelematica. Una miscelaappunto. Applicata in via sperimentalelo scorso anno dalla nostraamministrazione nell’ambitodella procedura concorsuale Iride(Trib 1180), il blended sembraaver superato felicemente la primafase di rodaggio. Quest’anno toccaall’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>, e a testarlaulteriormente saranno, a partire daaprile, i 107 tirocinanti candidatialla procedura concorsuale Trib825 (Iride 8).L’iter formativo integrato prevede:• Una formazione tecnico-tributariacentrata sulle principaliaree di attività dell’<strong>Agenzia</strong>,che si svolgerà in aula;• Un percorso di formazione sulcampo sulle attività di Front/Back Office, Rimborsi, Controlliformali, che verrà attuatapresso gli Uffici Territoriali;• Un percorso di autoformazioneattraverso un’area riservata dellaIntranet in cui è pubblicatomateriale formativo d’ausilionella preparazione tecnica;La formazione d’aula e quellaesperienziale sono cose ormai noteper l’<strong>Agenzia</strong>, che dal 2004, ognianno, assume e forma nuove leveattraverso percorsi di apprendimentoteorico/pratico. L’elementoaggiuntivo è quello virtuale: i ragazzi,infatti, interagiranno attraversoun blog.Il blog è un diariopubblico on line in cui un autorepubblica dei contenuti esul quale gli utenti inserisconocommenti, risposte, approfondimenti,che consentonodi sviluppare la tematica inoggetto secondo differenti emolteplici punti di vista. Nelnostro caso il blog permetteràal tirocinante di confrontarsicon problematiche lavorativesotto la guida e la supervisionedi una persona esperta.L’ esperto deputato a proporrequesiti e soluzioni, e a guidarevirtualmente i ragazzi nella gestionedi casi pratici, sarà un e-tutor,mediatore virtuale nel processo diapprendimento e consulente tecnicoda dietro le quinte dei candidati.Gli e-tutor sono stati accuratamenteselezionati tra i nostrifunzionari più esperti in materiadi Accertamento, Rimborsi e Contenzioso,e per loro è già iniziato unpercorso di formazione specifico, finalizzatoad introdurli nella gestionepratica del ruolo.Rispetto al passato, l’usocombinato <strong>delle</strong> 3 modalità formativepermetterà di:• assicurare una formazione teorico-praticacomplementarealla formazione on the job• attenuare l’impatto <strong>delle</strong> nuoveimmissioni sull’attività degliuffici• ridurre i costi legati alla formazionee il tempo sottrattoall’attività lavorativa.Il percorso formativo è iniziato il 12aprile scorso, primo dei 4 giorni diaccoglienza dei ragazzi.


23E’ in corso un nuovo programma formativo sulla semplificazionedella scrittura burocratica, dedicato ai funzionari <strong>delle</strong> maggioriregioni italianeUna comunicazione chiaraed efficace fa risparmiare“… scrivere in modo semplice non significa scrivere in modo semplicistico…”(Dal “Manuale di scrittura amministrativa” – pag, 9 [1] )GiovannaZanniniA diciassette anni dalla prima iniziativadel Dipartimento della FunzionePubblica per semplificare illinguaggio amministrativo, e doponumerosi interventi per sensibilizzarei dipendenti pubblici a unacomunicazione chiara e comprensibile,i documenti in uso nelle P.A.risentono ancora fortemente dellostile “burocratese”.Per questo motivo, l’Ufficio Comunicazioneinterna e formazioneha promosso una nuova serie di incontrididattici sulla semplificazionedel linguaggio amministrativo(livello base), con l’intento di avvicinarele modalità di scrittura deifunzionari dell’<strong>Agenzia</strong> al linguaggiocomune.Il progetto didattico è stato formulatoda una dirigente emilianoromagnola,Corinna Montuori, insiemead una collaboratrice marchigiana,Antonella Sgattoni. Entrambegià coinvolte in diversi interventiformativi sull’argomento, hannomesso a punto un programma divulgativocompleto ed organico, realizzabilein due giornate d’aula.I corsi, programmati per il 2010presso varie sedi regionali, sarannocondotti dalle due esperte insiemead altri sei funzionari che con lorohanno partecipato, nel 2005 a Pisa,al Master in italiano scritto e professionaleper conto dell’<strong>Agenzia</strong><strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>. Accanto ad essi, tregiovani comunicatori, provenientidalle Direzioni del Piemonte edell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>.Il programma del corso comprendeutili approfondimenti sulla personalizzazionedella comunicazione(autore e destinatario), sulla redazionedi diverse tipologie di testi esulle fasi della scrittura (pianificazione,redazione e revisione). Si sviluppa,oltre che sul piano didatticoteorico, su una serie di esercitazioni[1] Direttive e pubblicazioni sullasemplificazione della scrittura amministrativa:• CASSESE S. (a cura di) (1993),Presidenza del Consigliodei ministri - Dipartimentoper la Funzione PubblicaCodice di stile <strong>delle</strong> comunicazioniscritte ad uso <strong>delle</strong> amministrazionipubbliche. Proposta e materiali distudio- Istituto Poligrafico e Zeccadello Stato, Roma• FIORITTO A. (a cura di)(1997), Presidenza del Consigliodei ministri - Dipartimentoper la Funzione PubblicaManuale di stile. Strumentiper semplificare il linguaggio <strong>delle</strong>amministrazioni pubbliche, Il Mulino,Bolognapratiche, molto efficaci per ridefinirein modo concreto e non banalegli argomenti trattati.L’attività formativa ha già avuto inizioin <strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong>, con due diverseedizioni organizzate nei giorni17 - 18 febbraio e 10 – 11 marzo.Le docenti hanno puntato tenacementesugli obiettivi del corso;l’intento non è stato tanto quellodi formulare nuovi presupposti• Id. (a cura di) (2002), Ministerodell’Economia e <strong>delle</strong> Finane -Dipartimento dell’Amministrazionegenerale del personale e deiservizi, I quaderni dell’innovazione-Il progetto per la semplificazionedel linguaggio amministrativo,Istituto Poligrafico e Zecca delloStato, Roma• Presidenza del Consigliodei ministri - Dipartimentoper la Funzione Pubblica.(2002), Direttiva sulla semplificazionedel linguaggio dei testi amministrativi,8 maggio 2002, Roma• <strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong> (2003),Manuale di scrittura amministrativa,a cura di F. Franceschini eS.Gigli, Roma• Presidenza del Consigliodei ministri - Dipartimentoper la Funzione Pubblica(2005), Direttiva sulla semplificazionedel linguaggio <strong>delle</strong> PubblicheAmministrazioni, 25 ottobre2005, Roma.FORMAZIONE2010Comunicazione


24concettuali – quelli esistenti sonogià ampiamente condivisi – quantoquello di utilizzare in modo adeguatogli strumenti metodologici.Tutto questo attraverso la presa dicoscienza dei funzionari presenti,rispetto ai problemi intrinseci allinguaggio amministrativo. E, altropunto di forza del corso, anche attraversovarie proposte di tecnichedi scrittura, che hanno coinvoltolessico, sintassi e gerarchia dell’informazione.Infine, il corso ha affrontato le metodologiedi redazione dei testi; conil supporto informatico, è stato possibilecreare un piccolo “laboratorio”di scrittura, o meglio di riscrittura dibrani in uso all’interno della nostraAmministrazione, per migliorarnela leggibilità e la comprensibilità.Inutile dire che il corso ha raccoltoampi consensi, perché ha agitoanche sul livello di consapevolezzadei suoi fruitori. Essi hanno infatticondiviso e interiorizzato il concettoche comunicare in modo efficacecon i cittadini è un’azione importanteper limitare il costo economico,psicologico e sociale degli adempimentifiscali a loro carico.Direttive e pubblicazioni sullasemplificazione della scritturaamministrativa:ad uso <strong>delle</strong> amministrazionipubbliche. Proposta e materialidi studio- Istituto Poligrafico eZecca dello Stato, RomaL’importanza di fare “rete” (di impresa)Brevi osservazioni sul disegno di legge - AC2754 - XVI LegislaturaAlessandroAlbanoCONTRIBUTI1. PremessaLa ridotta dimensione della strutturaaziendale media italiana èun fattore che, come osservano glianalisti economici, contribuisce aridurre la competitività del sistemaproduttivo nazionale.I progetti di riforma fiscale (attuatie non) che si sono succedutinel tempo, hanno cercato, da unlato, di favorire la capitalizzazione<strong>delle</strong> imprese e <strong>delle</strong> società, nellaconvinzione che l’incremento delcapitale proprio investito potessecostituire un importante fattore dicrescita per la struttura produttiva;contestualmente, sono stati introdottistrumenti giuridici per “neutralizzare”le operazioni di aggregazionetra soggetti del mondo dellaproduzione.Il dibattito, riproposto negli ultimianni dalla Commissione Biascodi riforma del diritto tributariodell’impresa e <strong>delle</strong> società, ha oggiun’ulteriore occasione per esseredefinito di stretta attualità: il 30settembre 2009 è stata presentatauna proposta di legge d’iniziativaparlamentare, dedicata alle “normeper la tutela della libertà d’impresa”ed all’ambizioso obiettivo di offrireuno “statuto <strong>delle</strong> imprese”.2. Profili SignificativiIl punto maggiormente significativodella proposta è rappresentato dallapossibilità, per tutte le aziende organizzatein “rete” di impresa (distrettiindustriali, meta – distretti,distretti tecnologici e reti di impresapropriamente dette) di adottarei principi fiscali già in essere per igruppi di impresa; ciò significa poterfruire – in particolare - della disciplinadel cosiddetto consolidato.Questo consentirà, se il progettosupererà tutte le fasi sino a divenirelegge ordinaria, di dare finalmenteuna soluzione al problema dell’accumulodei crediti di imposta derivantidalle dichiarazioni dei redditi,ed al prelievo anticipato <strong>delle</strong> imposte(mediante ritenute ed acconti).Per quanto riguarda l’Amministrazionefinanziaria, la proposta dilegge rappresenta un’importanteopportunità.Innanzitutto, è idonea a renderemaggiormente omogeneo il sistemadi tassazione nel nostro Paese, conun’estensione della tassazione digruppo, ed avvicina il nostro ordinamentoa quello di altri Paesi Europei,consentendo, altresì, di riconoscerel’importanza di un regimefiscale che suscita notevole interesseda parte <strong>delle</strong> Istituzioni comunitarieed internazionali (si veda, daultimo, International and EC TaxAspects of Group of Companies, ECand International Tax Law Series,vol. 4, IBFD, 2008, per una visionecomparata ed internazionale).Inoltre, il regime di responsabilità


25solidale all’interno del gruppo perle violazioni tributarie è un aspettoche può offrire un profilo di interesseper quanto riguarda i possibili,diversi ed innovativi profili di indagine,per la selezione dei soggettieconomici significativi all’internodel variegato mondo <strong>delle</strong> PMI.Ciò richiederà, altresì, una sempremaggiore competenza nella formazionedel bilancio di gruppo, per laverifica della corretta esposizionedei costi e della esatta applicazionedei principi contabili che, in unadimensione multi – aziendale, puòpresentare diverse criticità.Il progetto di legge sembra ispirato,quindi, a favorire una maggioreintegrazione aziendale,su base volontaria, al finedi usufruire di un regimefiscale di vantaggio, ciò chepuò consentire – indirettamente– una maggioreincisività dell’attività dicontrasto all’evasione daparte dell’Amministrazionefinanziaria, sia nella determinazione<strong>delle</strong> linee di politicafiscale, che nella fasedell’attuazione <strong>delle</strong> medesime.Il profilo più difficile da interpretareè rappresentato,paradossalmente, propriodalla premessa, cioè dall’esistenzadel soggetto giuridico che dovrebbeaccedere al regime fiscale di gruppo.Il distretto produttivo, che ha avutoun riconoscimento giuridico, inoccasione della Legge Finanziaria2006 (Legge 266/2005, art. 1,commi 368, lett. b), c), d), e che vienedefinito normativamente comeun sistema produttivo locale omogeneo,caratterizzato da un’elevataconcentrazione di imprese industriali,prevalentemente di piccolae media dimensione, e dall’elevataspecializzazione produttiva, vieneaffiancato ad uno strumento nego-ziale, la rete di impresa.Quest’ultima è un contratto, con ilquale due o più imprese si obbliganoad esercitare in comune partedell’attività caratteristica svolta daciascuna di esse. La causa del negozioè la rete medesima, cioè la sinergiaeconomico – produttiva direttaall’innovazione tecnologica ed allacompetitività <strong>delle</strong> realtà aziendali.Affiancare un sistema a forma libera,puramente negoziale, ad unconcetto normativo che ha una suaidentità specifica, rischia di creare<strong>delle</strong> difficoltà in sede di valutazione<strong>delle</strong> valide ragioni economicheper le quali un contratto di reteviene stipulato, inducendo ad uneccessivo ampliamento dei marginidi legittimità negoziale, da partedei privati, ovvero ad un abuso deipoteri di riqualificazione dell’Amministrazione.Si tratta, quindi, di un profilo dipotenziale elusione tributaria edabuso del diritto, che può esserecircoscritto con una formulazionemaggiormente tassativa della fattispeciepositiva, almeno per quantoconcerne i distretti produttivi3. ConclusioniIl concetto di distretto produttivonon ha superato le difficoltà successiveall’introduzione normativa nelnostro ordinamento; la previsionedi una figura negoziale assimilatapotrebbe rappresentare un’opportunitàin più per favorire la modernizzazionedel tessuto fondamentaleproduttivo del nostro Paese.Tutti gli interpreti sono convintidell’importanza di offrire agli imprenditorinuove forme giuridicheed un nuovo impulso a strumentigià presenti, perché divengano maggiormentefruibili per gli operatorieconomiciIl successo della propostadi legge, laddove essa avràla forza politica per divenirenorma positiva, sarà misurataprincipalmente dallivello di tax compliance chesarà in grado di favorire, cioèdalla misurazione empiricadi quanto l’utilità per leimprese, rappresentata dalperseguimento del legittimofine di profitto, si concilicon l’interesse fiscale, curatodall’Amministrazione finanziaria.Tale aspetto si rivela estremamenteimportante in unsettore – quello <strong>delle</strong> piccolee medie imprese – che costituisceun difficile ambito di intervento pergarantire il corretto adempimentodegli obblighi fiscali.Non è peregrino ipotizzare (seppurcon una buona dose di ottimismo)che la piena affermazione del regimedi tassazione di gruppo, mediantel’estensione applicativa dellanormativa in materia di consolidato,possa contribuire a diminuirel’applicabilità di altri strumentipresuntivi e parametrici di determinazionedel reddito, con indubbiovantaggio per l’incisività dell’azionedi contrasto all’evasione fiscale.CONTRIBUTI2010Comunicazione


26GiovannaZanniniDue incontri multietnici, per unsolo obiettivo: la legalità fiscaleGiovani studenti, i cittadini di domani,apprendono le regole in <strong>Direzione</strong> RegionaleFISCO E SCUOLAChakraborty, Estefer Wensen, KecheneKey, Hind, Khadiija, Suomia,Yann Tall, Ewere, Sharon …Sono solo alcuni dei nomi deglistudenti in visita alla <strong>Direzione</strong>Regionale dell’<strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong>per conoscere da vicino l’<strong>Agenzia</strong><strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>. Una settantina di ragazzi<strong>delle</strong> prime e seconde classidell’istituto professionale EnAIP,che seguono due diversi tipi di indirizzodidattico: uno amministrativo-segretariale,l’altro per operatoreamministrativo dei processi informatizzati.Studenti di etnie diversi, accomunatida uno stesso interesse: frequentareil biennio dell’obbligo,per essere poi pronti per una fondamentalescelta di vita. O il proseguimentodegli studi, o l’immersionenel mondo del lavoro.I nostri incontri, il 22 febbraio e il15 marzo, sono stati proprio indirizzatia far comprendere loro qualeruolo civico e quali responsabilitàfiscali li aspettino; quale è la loroposizione nella società italiana,quali oneri si assumeranno nell’entrarenel mondo professionale.Al termine di ogni incontro, dopo lespiegazioni sulla missione e sull’organizzazionedell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong><strong>Entrate</strong> e la visita al front-officedell’Ufficio territoriale di Bologna1, hanno dichiarato di sentirsi moltopiù stanchi che non al termine diun’intera giornata di scuola. Avevanoragione: apprendere in dueore e mezza tanti argomenti nuovie complessi, compiere la difficileastrazione - con conseguente presadi coscienza – dal mondo nozionistico<strong>delle</strong> parole a quello praticodella realtà lavorativa, è sicuramenteimpegnativo.E anche per questo, alla fine dellamattinata, si sentivano un po’ più“grandi”: la consapevolezza del lororuolo futuro all’interno della societàli sta già facendo maturare.Sono certa che conserveranno ilricordo di questi incontri, quandoinizieranno a costruirsi una vitaadulta ed autonoma, e sono anchecerta che abbiano ben compresoche cosa lo Stato si aspetti da loro.


27Evasione fiscale:un problema mai risoltoNec quies gentium sine armis,necarma sine impensis,nec impensa sine tributis haberiqueuntTacitoÈ una verità di per sé evidente checontribuire al sostentamento delloStato e dei suoi servizi è condizionenecessaria per essere, oltre che persentirsi, cittadini.Per non attivare un fenomeno sperequativoè di fondamentale im-superiore su coloro che, comportandosionestamente, si vedonosobbarcare spese altrui.È stato quantificato che l’imponibileevaso ai danni dello Stato ammontia 316 miliardi di euro l’anno.Molteplici sono le aree di evasione,dai guadagni illeciti della criminalitàorganizzata, a quelli solo parzialmentedenunciati di professionisti,artigiani, piccole imprese, fino allesocietà di capitali. Ne consegue, inogni caso, che il problema non ri-necessaria una pena proporzionataa questa rapina di grandissimi proporzioni,ma spesso sminuita perquesta sua “finezza di mezzi”. Chiha mai pensato di equiparare un ladrocol volto coperto ad un evasorefiscale in giacca e cravatta?I tributi cui ogni cittadino è sottopostosono necessari ad assicurareil funzionamento dei servizi che sisituano alla base di una società civile,utilizzando l’aggettivo “civile” nelcontesto di una comunità sempreFedericaFogacci,FedericoZanganiStudenti2D LiceoGinnasiostataleL.Galvani,Bolognaportanza che un sistema tributariofunzionale si basi maggiormentesulle entrate provenienti da tributiversati direttamente dal cittadinopiuttosto che sulle entrate legatealla vendita di beni di consumo.Ora, da un’attenta analisi dell’economianostrana è evidente quanto,ormai da troppo tempo, sia statoinnescato un processo fortementesquilibrato, il quale, a fronte dicontribuenti che dichiarano pocoo nulla, pur avendo abbastanza omolto, fa sì che l’onere fiscale siaguardi tanto il personale dipendentequanto i liberi professionisti.Con rammarico si può constatarecome il problema dell’evasione fiscalesia relegato nella condizione dimera questione economica, quandoinvece si tratta di una piaga sociale,un danno incommensurabile allasocietà. Essendo lo Stato l’insiemedei cittadini, l’evasore va a danneggiarel’intera comunità, privandoladi un bene pubblico e ledendo illegittimo guadagno della cosa pubblica.E per chi truffa la comunità èpiù povera di valori e nella quale imalfattori passano per furbi e glionesti per ingenui. Come cambierebbela vita di ognuno di noi se,uscendo la sera, non trovasse unlampione ad illuminare il vialettodi fronte a casa? Se, salendo in auto,dovesse guidare su strade prive disegnaletica? Se, pur stando male,non potesse servirsi di un sistemasanitario effettivamente organicoed organicamente effettivo?FISCO E SCUOLA2010Comunicazione


28MariaCristinaGarutiSPECIALE FISCO E SCUOLAScorci di cittàConcluso il 1° Concorso fotografico <strong>regionale</strong>.Sessanta le foto in mostra, tutte interessanti


29GiovannaZanniniIl manifesto“Ogni interazione umana comportaun rapporto, un contatto. Anche semanca la volontarietà del rapporto,c’è comunque comunicazione.Il tramite della comunicazione puònon essere la parola detta o scritta.Può essere una rappresentazione grafica:la traduzione in immagini di ciòche siamo, di ciò che pensiamo, di ciòche intendiamo comunicare, con osenza la consapevolezza di farlo.Ogni disegno, ogni immagine fotograficaporta in sé un messaggio: vi possiamoriconoscere la sensibilità, l’esperienza,l’abilità, la ricchezza interioredi chi l’ha realizzato.Questo Concorso, organizzato con eper i colleghi emiliano-romagnoli, intendecentrare l’attenzione sulle straordinariecapacità comunicative di chiusa lo strumento fotografico.Soprattutto, questa vuole essere un’occasionedi scambio e di coinvolgimentoper tutte le persone che vi partecipano.Intende anche essere un momento diattenzione per i centri in cui viviamoe lavoriamo: angoli segreti, attimi fuggenti,panorami suggestivi, fissati inun lampo…”Questo il manifesto di intenti del1° Concorso fotografico <strong>regionale</strong> atema “Scorci di città”.La realizzazioneUna nuova iniziativa della <strong>Direzione</strong>Regionale dell’<strong>Emilia</strong>-<strong>Romagna</strong>che, tramite l’Ufficio FormazioneComunicazione e Sviluppo,ha coinvolto i propri dipendenti.Obiettivo: condividere la magia delbianco e nero, con stampe 20 x 30sulle città emiliano-romagnole sedidi Uffici dell’<strong>Agenzia</strong> <strong>delle</strong> <strong>Entrate</strong>,per valorizzarne gli autori.Intensi i soggetti in gara, angolicittadini più o meno noti, e appassionatigli occhi di chi ha fermatoin un click la bellezza <strong>delle</strong> propriecittà. Città natali o paesi d’adozione- quelli dei colleghi provenienti dalsud, che hanno modificato la lorovita per una carriera professionalelontana dalle famiglie d’origine. InSPECIALE FOTOGRAFIA2010Comunicazione


30SPECIALE FOTOGRAFIAogni caso, espressioni emozionatedi una consapevole ricerca tecnicaed estetica.Il Concorso si è realizzato attraversola selezione, da parte dellaCommissione incaricata, <strong>delle</strong> 60immagini più significative, espostedall’1 al 16 febbraio 2010 in unamostra aperta a tutto il personale.E’ stato quindi difficile rinunciare a15 belle immagini che, nel rispettodel “Regolamento di valutazionee selezione”, sono state eliminatedalla mostra. Ma che diventerannocomunque patrimonio della <strong>Direzione</strong>,esposte nelle aule di Formazione,insieme alle 60 finaliste.Le foto premiateLa scelta <strong>delle</strong> 3 foto da premiareè stata complessa e ha comportatoanche accesi scambi di idee e difficiliripensamenti. Tanto che, pergarantire al suo interno una valutazionecondivisa, la Commissione siè dovuta riunire due volte.Al termine<strong>delle</strong> consultazionipreliminari,i primitre posti sonostati conquistatidalle foto“Le tre Torri”(di FrancescaLinaroli, Bologna);“Sguardi nel tempo” (di FabioArmillei, Modena) e “Infinitipassaggi” (di Fulvia Resta, Lugo).Una menzione particolare si sonomeritate inoltre le foto “Trepponti”di Simona Frassanito (Comacchio)e “Bologna ieri, Bolognaoggi” di Pasquale Finamore. Nonva dimenticato il contributo di FabioSpedicati (Comacchio) che,con la foto “Sotto i Tre Ponti”, si èconquistato le preferenze del pubblico.Gli autori si sono segnalatiper la qualità di tutte le immaginipresentate.La mostraAccanto alle 60 in gara, esposte in10 grandi pannelli, sono state presentatefuori concorso altre 10 foto,scattate da membri della Commissione,Giorgio Bertuzzi (Piacenza)e Giovanna Zannini (Bologna), eda un ex Direttore locale ora pensionato,Vincenzo Renda (Comacchio),che ha ottenuto ampi consensidal pubblico.La premiazioneIl 16 febbraio gli autori <strong>delle</strong> fotosono intervenuti alla premiazionefinale, presieduta dal DirettoreRegionale, Antonino Gentile, e dalCapo Ufficio Formazione Comunicazionee Sviluppo, Anita Pezzetti.Il Direttore ha rivolto un sinceroringraziamento a tutti i partecipantiper l’entusiasmo e la capacità chehanno dimostrato nel far conoscerealcuni scorci <strong>delle</strong> loro città. “Questomomento vuole rappresentareuna parentesi creativa, all’internodello spazio professionale, per metterein luce la passione, la disponibilitàe la vivacità intellettuale deidipendenti dell’<strong>Agenzia</strong>”.La dottoressa Pezzetti ha coltol’importanza della rivelazione di séche ogni partecipante al concorsoha voluto condividere: “Non siamosolamente men at work; ognuno dinoi cela un bagaglio di emozioni edi sentimenti che anche questa mostraha voluto valorizzare. In ogniscatto c’è l’espressione della unicitàdi ciascuna persona.”Per gli appassionati di fotografia,l’appuntamento è per il prossimoanno, con una nuova coinvolgenteiniziativa.


32MariaAntoniettaSassaniCasalinghe malandatePubblicità e pari opportunità fanno rima ma non si accordanoPARI OPPORTUNITA’In una recente trasmissione televisivauna nota autrice di testi satiricirichiamava, con salace ed acuta ironia,l’attenzione degli spettatori sualcune pubblicità che utilizzanole donne per rappresentare situazionidi disagio fisico o psicologico.Un monologo divertente, ma cheinduceva anche a più serie riflessionie così, per approfondire l’argomento,ho cominciato a guardare glispot televisivi con più interesse econ diverso approccio.I risultati della mia piccola indagine?A dir poco sconcertanti.E’ proprio vero: i ruoli femminilinella pubblicità si stanno ampliandorispetto a quelli ormai tradizionali,ma sempre in senso negativo.Pur tralasciando i casi estremi dimessaggi violenti o apertamenteoffensivi della dignità femminile,non si può dire che le donne sianotrattate bene.Eravamo purtroppo abituati a vedereimmagini di donne-oggettousate per reclamizzare tutti i tipidi prodotti, ed anche casalinghefelici dei piattisplendenti o della polvereche abbandona ilsalotto, così come eranoben consolidate le figuredi madri e mogli perfette,impeccabili e sorridenti, cosìirreali da fare quasi tenerezza.Ma ora il nuovo modello che sista proponendo è quello di unadonna debole ed insicura, fisicamentee psicologicamente malandata,al centro di situazionidisagiate o imbarazzanti.Ed ecco che la televisione ci presentauna poveretta semi immobilizzatadai dolori articolari,un’altra che sta sotto la pioggiasenza ombrello perché è carentedi vitamine, una che tossiscerabbiosamente e un’altra ancora cherischia di perdere i capelli .Ma non basta: ecco infatti una giovanedonna che ritarda ad un appuntamentocon le amiche perchéha dovuto por rimedio a pruritoe bruciori intimi, un’altrache si paluda in ampie vestiperché afflitta da gonfioriintestinali, per non parlarepoi di una signoraa cui balla la dentiera edi un’altra che teme diemanare cattivi odori perproblemi di incontinenzae che per fortuna ha trovatoun rimedio, altrimentinon avrebbe mai presol’ascensore.Oltre alle banalità edalle incongruenze, nonvi è dubbio che l’immaginedi questedonne è avvilente eancor più lo diventafacendo il confrontocon le figure maschiliproposte da altri


33pubblicitari, tutti esaltanti la prestanzafisica ed uno status socialeelevato.Vediamo così un bel campionariodi uomini forti e coraggiosi che recuperanoreperti archeologici, chesalvano animali in difficoltà, chesaltano steccati con scatti da primatiolimpionici, che guidano abilmenteauto di lusso, che partecipanoa party eleganti, che frequentanoristoranti raffinati e così via.Insomma, si può dire che le situazionigratificanti sono appannaggiomaschile, mentre alle donne si riservanoquelle più umilianti, anchese evidenziano problemi che nonsono di certo esclusivi <strong>delle</strong> donne.Fin qui le mie brevi osservazioni,ma - volendo andare oltre - mi sonochiesta quali possono essere le ragionidi tale scelta, perché è certoche non vi è nulla di casuale.Potrebbe quindi essere interessantecercare di capire i meccanismi chehanno portato ad un tale deterioramentodell’ immagine femminile.La pubblicità applica tecniche dicomunicazione molto precise equella televisiva, che usa contemporaneamenteimmagini e suoni, èparticolarmente efficace, riuscendoa rappresentare situazioni moltocoinvolgenti sul piano emotivo.La televisione, quindi, è uno strumentocomunicativo molto potente,che consente di raggiungere ungrandissimo numero di potenzialiconsumatori, con l’unico obiettivodi indurli all’ acquisto.Per raggiungere questo risultato sipossono costruire spot con diversecaratteristiche:- quelli informativi, che tendonoa dare notizie sul prodotto (postoal centro di scene• normali, che rappresentano lavita quotidiana e che sono diimmediata percezione);- quelli emozionali, che cercanodi catturare lo spettatore consensazioni forti (si enfatizzanosituazioni e contesti e sirichiede una elaborazione delmessaggio più complessa maaltrettanto efficace);- quelli ironici , che creano distaccoe fanno leva sulle facoltàintellettuali e non solo emozionali(destinati ad un pubblicopiù sofisticato e portato all’imitazione).Nella pubblicità si utilizzano tutti,ma in ogni caso, il processo dainstaurare è identico: entrare insintonia con la sfera psicologica delpotenziale consumatore e convincerloall’ acquisto mediante meccanismidi identificazione.Occorre quindi proporre modelli esituazioni in cui lo spettatore si puòproiettare facilmente e dove si puòagevolmente riconoscere.Dobbiamo quindi dedurne che glispot che rappresentano situazionisgradevoli sono più vicini al mondofemminile e questo per vari motivi.Di solito gli uomini hanno moltadifficoltà ad accettare limiti fisici esoprattutto ad esternarli (il mito delsesso forte viene ancora coltivato),vivono meno disagio ambientale rispettoalle donne (la realtà sociale ètutt’ora improntata a elementi dimaschilismo) e si identificano piùfacilmente in modelli improntatial potere più che alla sottomissionetipica <strong>delle</strong> figure femminili (glistereotipi della donna-oggetto odell’ angelo della casa resistono atutti gli attacchi).Ne consegue che la pubblicità è benconsapevole del disagio esistenziale<strong>delle</strong> donne, ma invece che disapprovarloe combatterlo lo sfrutta afini esclusivamente commerciali.Con sofisticate strategie di rappresentazionenon si fa altro cheriproporre l’inferiorità femminile,realizzando nuove e sottili formedi discriminazione.Poco è valso che sin dal settembredel 2008 il Parlamento Europeoabbia approvato una relazione checondanna la pubblicità in cui siesaltano e si approvano le discriminazionidi genere, perché siamo ancoraben lontani da una sostanzialeparità.Ed allora occorre mantenere moltoalto il livello di attenzione e nonsottovalutare neppure quelle manifestazionidiscriminatorie sfuggentie apparentemente innocue,perché la verità è che, nel mondomediatico, le pari opportunità trovanonon solo resistenze culturali,ma vengono ampiamente sacrificateanche alle logiche utilitaristiche,perchè la pubblicità è davvero l’anima(maschilista) del commercio.PARI OPPORTUNITA’2010Comunicazione

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