11/12 gagar<strong>in</strong> n.10TESTATO GREENPROJECTS DA NOIteatrolibrishopp<strong>in</strong>gbimbigustoartemusicarob<strong>in</strong> foodOgni anno una famiglia italiana getta nella spazzatura 1.600 eurodi cibo ancora commestibile. Ma c’è un uomo che combattequesta strenua lotta allo spreco alimentare: Andrea Segrèc<strong>in</strong>ema18di Carlotta Ben<strong>in</strong>i
Spend<strong>in</strong>g review? In quest’epoca di vacchemagre meglio optare per una wast<strong>in</strong>g review,perché una vera rivoluzione ecologicaed economica della società parte propriodal recupero e dalla valorizzazione del rifiuto,quello domestico <strong>in</strong> primis.Ad <strong>in</strong>segnarcelo è Andrea Segrè, Direttore delDipartimento di Scienze e Tecnologieagroalimentari dell’Universitàdi Bologna, da alcuni def<strong>in</strong>itoil Rob<strong>in</strong> Food della lotta allospreco per il suo grandeimpegno nel contrastare glisperperi alimentari, che loha portato a condurre azioniconcrete di respiro anche<strong>in</strong>ternazionale. Segrè, <strong>in</strong>fatti,è il fondatore di Last M<strong>in</strong>uteMarket, lo sp<strong>in</strong> off dell’Universitàdi Bologna divenuto eccellenzaeuropea nella lotta allo sprecoalimentare, nonché l’ideatore della campagnaeuropea Un anno contro lo spreco, a cui sonodedicate le Giornate nazionali che quest’annosi svolgeranno a Bologna a f<strong>in</strong>e novembre e aRoma.«Facciamo una revisione dello spreco pubblicoe privato, ci accorgeremo che nel mondo ognianno buttiamo via una quantità enorme di ciboancora buono», ha esordito Segrè nel discorsopubblico che ha tenuto il 6 ottobre scorsoA pag<strong>in</strong>a 18: Andrea Segrè.Qui sotto la copert<strong>in</strong>a di Cuc<strong>in</strong>are senza sprechiNel 2011 ogniabitante dei Paesi<strong>in</strong>dustrializzati ha sprecato 10kg di cibo: <strong>in</strong>vece anche bucce dipatata, latte cagliato o teste dipesce possono diventarevere prelibatezzea Casa Artusi a Forlimpopoli, dove gli è statoconsegnato il Premio Artusi 2012: un prestigiosoriconoscimento assegnato ogni annodalla città - patria di un altro grande fautore diuna cuc<strong>in</strong>a priva di fasti, Pellegr<strong>in</strong>o Artusi - aun personaggio che si sia dist<strong>in</strong>to per una particolareriflessione fra uomo e cibo.«Le stime della FAO - ha cont<strong>in</strong>uato ilprofessore - parlano di un milionee 300 mila tonnellate di sprechialimentari registrati nel 2011nei Paesi <strong>in</strong>dustrializzati, ovverocirca 8-10 kg pro capite.E la cifra diventa ancora piùsignificativa se consideriamole pareti domestiche, dove siconcentra un terzo dello spreco.Ogni anno una famiglia italianagetta nel bidone della spazzatura1.600 euro di cibo».Durante la cerimonia di consegna delPremio Artusi è stato presentato anche l’ultimolibrò di Segrè, Cuc<strong>in</strong>are senza sprechi,uscito il 4 ottobre per la casa editrice Pontedelle Grazie. Il volume spiega come prepararepiatti gustosi e prelibati con tutti quegli avanziche normalmente f<strong>in</strong>irebbero diretti nella pattumiera.Bucce di patata, gambi di carciofo,cime di zucch<strong>in</strong>e, foglie di cavolfiore, teste dipesce, latte cagliato, pane raffermo… La listapotrebbe durare a lungo: quello che conta,ora, è sapere che esiste un segreto per far sìche, anziché essere gettati via, divent<strong>in</strong>o dellevere e proprie prelibatezze.«Questo è un libro che fa dimagrire, non i lettori,bensì il bidone della spazzatura», ha spiegatoironicamente il professore durante la presentazionedel volume, <strong>in</strong>trodotto da Alberto Capatti,storico dell’alimentazione e della cuc<strong>in</strong>ae membro del Comitato Scientifico di Casa Artusi.E poi ha cont<strong>in</strong>uato: «Non sono uno chefe neppure un cuoco, ma due o tre piatti liso fare discretamente, per me la cuc<strong>in</strong>aè divertimento e condivisione. Onestamente,però, mai avrei pensato discrivere un libro di cuc<strong>in</strong>a. In effettile ricette non sono mie, madi Lorenza Plitieri, che <strong>in</strong> questocampo sa decisamente il fattosuo. Seguendo i suoi consigli illettore può scoprire come cuc<strong>in</strong>arebene e mangiare megliosenza sprecare nulla. Una sfida,di questi tempi, ma anche una necessità,vista la crisi che stiamo vivendo.E siccome per vivere dobbiamo <strong>in</strong>nanzituttomangiare, è evidente che è da qui chedobbiamo partire».Quello che ha curato Segrè, <strong>in</strong> questa sua ultimapubblicazione, è l’<strong>in</strong>troduzione, che parlaappunto degli sprechi alimentari domestici e diSono 4i capisaldi per ridurrelo spreco casal<strong>in</strong>go: carrellodella spesa (sempre troppopieno), frigorifero, fornelli ebidone della spazzaturaecologismo estremoE LUCE FULe classiche lampad<strong>in</strong>e stanno per est<strong>in</strong>guersi <strong>in</strong> quantouna normativa europea ne vieta la produzione a favore diquelle a basso consumo. Ma non buttatele. Possono diventarevasi per fiori, ampolle per i pesci rossi, candeleprofumate o, dip<strong>in</strong>gendole, trasformarle <strong>in</strong> pupazzi di neveda appendere all’albero di Natale. Inoltre pulendo bene ledue lampad<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>serendo da un lato il sale e dall’altro ilpepe, potete chiuderle con due semplici tappi di plasticaed ecco a voi due orig<strong>in</strong>ali porta spezie. (al.lo.)quelli che lui ama def<strong>in</strong>ire i quattro totem da abbattereper ridurre lo sperpero casal<strong>in</strong>go, ovveroil carrello della spesa, che è sempre troppopieno, il frigorifero, dove i cibi potrebbero essereconservati con maggiore criterio, i fornelli,dove cuc<strong>in</strong>are anche gli scarti, e il bidonedella spazzatura, questo sconosciuto. Infatti èproprio qui dentro che, secondo il professore,si cela «un universo brulicante di contraddizionie <strong>in</strong>giustizie». «Un mondo - ha precisato - cheperò, neppure tanto lentamente, sta sommergendotutto il resto. Rendendo il tutto <strong>in</strong>sostenibile,nel senso che f<strong>in</strong>irà presto. Ebbene allora loconfesso. Sono uno sprecologo, anzi uno spreco-logo.Mi occupo cioè di sprechi, o megliotento di trovare delle soluzioni per ridurli, azzerarlise possibile».Questo è anche l’obiettivo della campagnaeuropea Un anno contro lo spreco da lui ideata,lanciata nel 2010 con una sensibilizzazionecontro lo spreco di cibo, proseguita nel 2011sul tema dell’acqua e dedicata quest’annoall’energia.«Nei mesi scorsi - ha concluso Segrè - abbiamoportato il Parlamento Europeo a richiederel’istituzione del 2014 Anno europeo contro loSpreco e a fissare l’obiettivo del dimezzamentodegli sprechi alimentari negli Stati membri entroil 2025. Stiamo anche raccogliendole firme alla Carta per la rete di entiterritoriali a spreco zero».Si tratta di un documento ufficialeche contiene una seriedi azioni concrete da mettere<strong>in</strong> atto a livello locale perraggiungere gli obiettivi del2025. I Comuni che f<strong>in</strong>o ad orahanno aderito sono 177: tuttala rete dei Comuni Virtuosi più altridel Nord Est e quello di Napoli. Inoccasione della consegna del Premio Artusi2012 anche il s<strong>in</strong>daco di Forlimpopoli PaoloZoffoli ha firmato la carta, è stato il primo <strong>in</strong>tutta la Romagna.Info: unannocontrolospreco.org11/12 gagar<strong>in</strong> n.10musica arte gusto teatro libri shopp<strong>in</strong>g bimbi c<strong>in</strong>ema19