3. i vari tipi moderni di religiosità ed antireligiosità : da ... - STOQ
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<strong>di</strong>fferenza dell’animale, “l’istinto razionale” o “spirituale”, come lo definivano ime<strong>di</strong>evali, il desiderio della perfetta e imperitura felicità. Ovvero: il falso p.d.p. del formalismo etico kantiano è l’assur<strong>da</strong> definizion<strong>ed</strong>ella volontà come “facoltà <strong>di</strong> desiderare in generale”. Critica fenomenologia:come non esiste la “facoltà <strong>di</strong> pensare in generale” (l’io penso e basta (Ichdenke überhaupt) <strong>di</strong> Descartes-Kant, così non esiste solo l’”io voglio ebasta”, si pensa e si vuole sempre qualcosa. Ciò che definisce l’estensione infinita della volontà umana come facoltà <strong>di</strong>desiderare è dunque per la patristica cristiana me<strong>di</strong>evale (Agostino eTommaso in particolare) il desiderio della perfetta e imperitura felicità. Distinzione fra gli uomini nasce dunque solo <strong>da</strong> quello che ciascunodefinisce essere il valore sommo su cui orientare il proprio sistema <strong>di</strong> valori scelte doveri (norme), perché, più o meno consapevolmente, e conuna scelta che comunque sarà sempre <strong>di</strong> f<strong>ed</strong>e, <strong>di</strong> convinzione esistenzialeprofon<strong>da</strong> (laica o religiosa che sia: a fide incipit homo), per quantomotivabile razionalmente essa possa essere, si ritiene che solo il23