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Illia Martellini

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CONGRESSO CARD REGIONI NORD-ITALIAINNOVAZIONE E SVILUPPO DEI PDTA NEL DISTRETTOPATIENT AND COMMUNITY ORIENTED.Per una rivisitazione multiprofessionale della Primary Health Care.A cura di :<strong>Illia</strong> <strong>Martellini</strong> – psicologa -Direttore S.O.S. Area Materno Infantile Territoriale -Servizi ConsultorialiMichela Pizzin – ostetrica Consultori Familiari


ientra nei …Progetti sperimentali innovativi per lariorganizzazione dei Consultori Familiari,al fine di ampliare e potenziaregli interventi sociali a favore dellefamiglie”.


La teoria dell’attaccamento propostada J. Bowlby (1969,1973,1980),affermache il neonato nasce predisposto a stabilire deilegami di attaccamento con le figure dellapropria specie.


L’attaccamento materno si esprimeattraverso un certo numero di risposteistintuali che compaiono in tempiSuccessivi; si tratta essenzialmente di cinquemodelli di comportamento:‣ Succhiare‣ aggrapparsi‣ seguire‣ piangere‣ sorridereche permettono la sopravvivenza, perché provocanole cure materne e rendono possibile il contatto trail neonato e sua madre.


Come il bambino suscita nellamadre delle risposte di cure edi affetto, così le cure maternesuscitano delle risposte diaffetto da parte del bambino.Si tratta di una relazionereciproca,in cui il bambino non è certamentepassivo anche se l’azionemodellante dell’adulto è senz’altropiù incisiva, data la posizione didipendenza in cui il bambino sitrova.


La continuità del legame è garantitanon tanto dalla quantità del tempotrascorso in compagnia del bambino,quanto dalla significatività e regolaritàdelle interazioniNon è necessario che la madre sia semprepresente, ma è importante che sappiacogliere i segnali emessi dal bambino,che non vi siano lunghi periodi diseparazione e che in sua assenza ilbambino possa rivolgersi ad altrepersone, quelle che Bowlby definisce“figure di attaccamento secondarie”.


Per bambini “carenziati”, si intende ,bambini che hanno sofferto per : assenza della madre o del sostituto materno discontinuità della relazione con la figuramaterna; insicurezza delle relazioni con la figuramaterna ,cioè mamme definibili come“ambivalenti”, che sono presenti fisicamentee spesso tengono il bambino molto vicino asé, ma solo perché hanno bisogno loro ditenerselo accanto,mentre in altri momenti sene disinteressano completamente.


Un bambino che non ha ricevuto accudimento ,affetto ,contenimento nei momenti di crisi ,nei primi anni di vita, non ha gli strumentiper sapere ciò che è bene e ciò che è male,non ha un’idea di confine. Pertanto:‣ non svilupperà fiducia nel mondo,‣ non acquisterà stima di sé‣ non riuscirà così ad affrontare nuoveesperienze nell’ambiente che lo circonda.


DiagnosiDistrettoLatisana/S.Giorgio di N.DistrettoCervignano/PalmanovaTotaleMinore in statoDi abbandono 5 2 7Difficoltà nellecompetenzegenitorialiSospettomaltrattamentoe/o abuso(psicologico,fisico,sessuale)103 90 19326 25 51


La necessità di intercettare più precocementepossibile il disagio psico/relazionale materno epaterno


‣ Sono state dedicate al progetto n°3 ostetriche‣ è stata organizzata un’èquipe dedicata ,coordinata dauna psicologa specialista sui temi dell’attaccamento,che , oltre al sostegno psicologico alle operatriciostetriche nei casi più complessi , collabora per :- la valutazione degli esiti dei questionari e dei colloqui- la definizione dei casi a rischio‣ Per i casi di famiglie multiproblematiche a rischio siattiva un incontro di rete che coinvolge per lapredisposizione di progetti individualizzati :oltreall’equipe consultoriale di competenza territorialeanche il servizio sociale di base, il pediatra di liberascelta e il medico di medicina generale .


Colloquio individuale con tutte le puerpere chehanno partorito nell’ospedale di Latisana e Palmanovaresidenti nell'ASS 5 ,somministrando loro unquestionario di autovalutazione percettiva delle proprieemozioni , della relazione col proprio partner , dellarelazione con la propria madre madre e dei vissuti neiconfronti del bambino (in ospedale traccia schedacolloquio ospedale completa.doc-


Contatto telefonico , dopo la dimissione , con tutte lepuerpere viste in ospedale per una verifica dello stato dibenessere e loro aggancio allo spazio nascita nelle sediconsultoriali.


Viene effettuata :Visita domiciliare entro 10gg dal partoprima visita domicilio().Visita domiciliare al 5° mese al fine diaffrontare un ulteriore momento dipossibile difficoltà che è lo svezzamento


1.Controllare i segni clinici di puerperiofisiologico1.Valutare il benessere psico-relazionale colbambino2.Controllare lo stato di benessere del neonato3.Controllare l’attacco al seno e sostenerel’allattamento al seno con aggancio allo spazionascita in consultorio e informazionesull’attività di sostegno condotta da un gruppodi mamme volontarie “Sorsi di vita” (formatedall’azienda per sostegno alla pari)4.Verificare sia il contesto familiare e la presenzadi eventuali supporti di famiglia allargata.


La presenza di sentimenti contrastanti ed emozioniambivalenti possono caratterizzare questo percorso diadattamento alla maternità, pertanto è necessario avereun’ apertura accogliente e non giudicante.È importante avere la consapevolezza che indagando ilmalessere di una madre in gravidanza o nel post partum sipossono rilevare le condizioni psicopatologiche della donna.Utilizzare un atteggiamento empatico che faciliti lacomunicazione relativa ad eventuali vissuti di sofferenza,conflittualità o traumi precedenti.

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