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(ddai –adhd) nella scuola dell'infanzia - Aidai

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Progetto di ricerca 2005-2008INDIVIDUAZIONE PRECOCEDELDISTURBO DA DEFICIT DIATTENZIONE/IPERATTIVITÀ(DDAI –ADHD)NELLA SCUOLADELL‘INFANZIAProf. Dario Ianes©Dott.ssa Vanessa Macchia


Attualmente sulla base delle conoscenze sul DDAIè possibile compiere un‘individuazione precoce deldisturbo?• Pochi contributi e ricerche internazionali relativiall‘individuazione del DDAI nelle prime fasi del suomanifestarsi (età prescolare)• Gli strumenti di rilevazione e di diagnosi sonoancora eterogenei e di vari tipi• l’identificazione come diagnosi del disturboavviene dai 7 anni in su© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• difficile distinzione fra segni iniziali di unasituazione problematica e le caratteristiche diimmaturità proprie del bambino• “Precoce” = processo di identificazione avvienein un’età molto bassa o nelle prime fasi delmanifestarsi di un problema cogliere i segni oi sintomi patognomonici prima che diventi unasindrome del tutto sviluppata• Studi esistenti si concentrano sullecaratteristiche comportamentali e sociali deldisturbo© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Vantaggi della diagnosi precoce• più precoce, tempestivo e accurato èl‘intervento maggiori possibilità che ilbambino manifesti successivamente unaremissione dei sintomi• riduzione di un probabile insuccessoscolastico• tramite approccio preventivo si riesce afavorire una motivazione positiva delbambino verso gli apprendimenti© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• sembra che proprio che in questafase di sviluppo, l’azione educativarisulti essere più efficace e incisivasoggetto è maggiormentericettivo nei confronti dell’ambiente• rispetto ai metodi e interventi piùtardivi, gli strumenti di prevenzionee di intervento precoce implicanospesso strategie più efficaci edeconomiche© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Dati di alcune ricerche internazionali• Nella maggioranza dei casi sintomi cardine diquesto profilo emergono fra i 3 e i 5 anni• Studio di Timothy et al.2002:Coinvolti 1658 bambini di cui 200 di età inferiorea 6 anni, tra questi il 12% individuato conproblemi di tipo psichiatrico, l’86% presentavaun profilo DDAI, con un’età di esordio medio di2,3 anni© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• Studio di Marcotto, Paltenghi e Cornoldi (2002):Su un campione di 476 bambini in età prescolare,il 13% era risultato con problemi <strong>nella</strong>dimensione disattenzione. Sul campione di 483bambini il 9,5% aveva problemi a livello diiperattività/impulsività.• Studio di Döpfner, Frölich und Lehmkuhl (2000):Con un questionario per educatori e genitoribasato sul DSM-IV, nell’età prescolare, ca. il 10-15% dei bambini raggiungevano il criterio di lieviproblemi inerenti al DDAI ed il 7-15% il criterio diproblematicità fino a problemi gravi.© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• Studio di Keenan et al. 1997:Su un campione di 104 bambini in etàprescolare è risultato che il 5,7% avevaottenuto una diagnosi di DDAI• Studio di Stormont e Zentall, 1999:Le famiglie e i genitori dichiaravanoeccessi nell’attività e <strong>nella</strong> disattenzionedei loro figli già all’età di 2 anni.© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• Principali manuali diagnostici (DSM-IV-TR el’ICD-10) l’ingresso alla <strong>scuola</strong> primaria comemomento cruciale per la diagnosidescrivono il DDAI come una patologia aesordio precoce© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. MacchiaIl progetto di ricercain atto alla LUBDurata: 2005-2008


• Durata 3 anni (primavera 2005 - fine 2008)• Valutati tutti i bambini dell’ultimo anno della<strong>scuola</strong> dell’infanzia (bambini di ca. 5 anni)eccetto bambini con diagnosi funzionale• Tutte le scuole dell’infanzia in lingua italianadell’Alto Adige• Ricerca longitudinale che comprende sia metodiqualitativi che quantitativi© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Ipotesi della ricerca e obiettivi• 1.Ipotesi: Quale strumento è il più predittivo perindividuare i bambini “a rischio DDAI” ?• 2.Ipotesi: Come avviene il percorso della prassidalla segnalazione alla diagnosi effettiva?• 3.Ipotesi: Quanti bambini sono affetti da questodisturbo in Alto Adige?• 4.Ipotesi: Tra i tipi di interventi analizzati nelprogetto di ricerca, quale dà più aiuti efficaci<strong>nella</strong> prassi agli insegnanti e ai bambini stessi?© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


1.FASE primavera 2005/dicembre2006:Uso dei 3 questionari:• Scala Conners, con 10 item (check list)• Scala SDAI e SDAG, con 18 item (check list)• Scheda tipo informale “aperta” (griglia diosservazione)Osservazione è stata svolta dall’ insegnanteutilizzando solamente uno dei 3 questionari.© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Campione di bambini coinvolti e primirisultatiComplessivamente osservati 890 bambini di 5 anni :• 209 bambini (osservati con Scala SDAI)• 266 bambini (osservati con Scala Conners)• 415 bambini (osservati con la Scala Scheda tipoinformale)© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Di questo campione sono risultati “a rischio DDAI”:• 13 bambini (Scala SDAI) = 6,22%• 10 bambini (Scala Conners) = 3,75%• 34 bambini (Scheda tipo informale) = 8,19% Sul campione di 890 = risultati 57 bambini “a rischioDDAI” = 6,4% Identificati con i criteri delle due scale standardizzate econ una analisi qualitativa delle risposte sulla base deicriteri diagnostici del DSM-IV-TR.© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


2. FASE maggio-giugno 2007:Somministrazione questionariSDAI/SDAG/Conners/Scheda tipo informaleai bambini individuati “a rischio DDAI” e airispettivi genitori• Ripercorrere percorso scolastico dei bambiniindividuati dalle scale da giugno 2006 (fine annoscolastico-<strong>scuola</strong> dell’infanzia) fino a giugno2007.• Cosa è successo a questi bambini?© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


• Sono stati segnalati?• Hanno intrapreso un percorso terapeutico?• Ripetono l’ultimo anno di <strong>scuola</strong> dell’infanzia ofrequentano la prima elementare?• Cosa osservano le insegnanti della <strong>scuola</strong>elementare rispetto il comportamento delbambino?• Cosa osservano i genitori del bambino nei suoicomportamenti?© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


Rispettivi questionari riconsegnati agli insegnantidelle prime elementari ed ai genitori dei bambiniindividuati a rischio. Valutazione dei dati e messi a confronto conquelli dell’anno scorso.© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia


© Prof. D. Ianes - Dott.ssa V. Macchia

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